LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' - IMPIANTO FOTOVOLTAICO DELLA POTENZA DI 15 MW

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LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' - IMPIANTO FOTOVOLTAICO DELLA POTENZA DI 15 MW
COMUNE DI SICULIANA (AG)

     IMPIANTO FOTOVOLTAICO DELLA
           POTENZA DI 15 MW

  STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE PER
   LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’
              ALLA V.I.A.
ESEGUTO DA:

Arch. Antonina Pollina                            Ing. Ivano Midulla

      Tirreno s.r.l. con sede in Porto Empedocle (AG) via noci n. 10, P.IVA. 02910700844
                         e-mail: ivano@idea-srl.eu pec: tirreno-srl@pec.it
LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' - IMPIANTO FOTOVOLTAICO DELLA POTENZA DI 15 MW
1 Introduzione.................................................................................................................................................... 3

     1.1        Quadro normativo di riferimento....................................................................................................... 3

2.      Descrizione dell’Ubicazione del Progetto ................................................................................................. 5

     2.1 Ubicazione............................................................................................................................................... 5

     2.2 Foto del luogo.......................................................................................................................................... 7

     2.3 Descrizione delle componenti dell’ambiente in relazione al progetto..................................................... 9

        2.3.1 Inquadramento Territoriale............................................................................................................. 10

        2.3.2 Sistema Naturale............................................................................................................................. 11

        2.3.3 Sistema Antropico .......................................................................................................................... 12

        2.3.4 Vincoli del Piano Paesaggistico di Agrigento ................................................................................ 16

        2.3.5 Rete Natura 2000............................................................................................................................ 18

     2.4 P.A.I. (Piano per l’assetto Idrogeologico) ............................................................................................. 20

     2.5 Cumulo con altri progetti....................................................................................................................... 21

3 Descrizione del Progetto............................................................................................................................... 22

     3.1 Caratteristiche tecniche dell’impianto ................................................................................................... 22

     3.2 Dimensionamento elettrico dell’impianto ............................................................................................. 22

     3.3 Condutture e protezioni quadro di campo ............................................................................................. 23

     3.4 Strutture di sostegno dei pannelli fotovoltaici ....................................................................................... 23

4 ALTERNATIVE CONSIDERATE.............................................................................................................. 25

     4.1 Scelta del Sito ........................................................................................................................................ 26

     4.2 Alternativa di non realizzare l’impianto ................................................................................................ 26

5. ATTIVITA’ NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA .................................................. 27

     5.1 Organizzazione del Cantiere.................................................................................................................. 27

     5.2 Installazione della struttura portante e pannelli fotovoltaici.................................................................. 28

     5.2 Installazione apparecchiature impianto fotovoltaico ............................................................................. 28

6 ANALISI PRELIMINARE DEI RISCHI DERIVATI DALL’UTILIZZO DI ATTREZZATURE ............ 29

                                                                                [1]
LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' - IMPIANTO FOTOVOLTAICO DELLA POTENZA DI 15 MW
6.1 Utilizzo attrezzi manuali........................................................................................................................ 29

   6.2 Utilizzo attrezzi elettrici ........................................................................................................................ 30

   6.3 Affidabilità dell’impianto e comportamento in caso di guasti .............................................................. 30

       6.3.1 Gli organi di manovra..................................................................................................................... 30

       6.3.2 Sezionamento ................................................................................................................................. 30

       6.3.3 Comando di emergenza ................................................................................................................. 31

       6.3.4 Le Protezioni .................................................................................................................................. 31

       6.3.5 Dispositivo di disinserzione............................................................................................................ 32

7 PARAMETRI DI INTERFERENZA CON L’AMBIENTE E MISURE DI INTERVENTO ..................... 33

   7.1 Impatto relativo alla realizzazione dell’impianto .................................................................................. 33

   7.2 Impatto dell’impianto in fase di esercizio ............................................................................................. 33

   7.3 Impatto relativo alla fase di dismissione dell’impianto ......................................................................... 34

8. Conclusioni.................................................................................................................................................. 36

9. Elenco fonti utilizzate.................................................................................................................................. 37

Allegato 1_ Certificato di destinazione Urbanistica

Allegato 2_ Elettrodotto

Allegato 3_ Impatto Visivo

Allegato 4_ Valutazione Economica per la realizzazione dell’impianto Fotovoltaico

                                                                               [2]
LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' - IMPIANTO FOTOVOLTAICO DELLA POTENZA DI 15 MW
1 Introduzione
Il presente Studio di Verifica Ambientale è inerente alla realizzazione di un impianto Fotovoltaico
(FV), con moduli cristallini, denominato “Impianto FV Siculiana” da parte della Società Tirreno
s.r.l., in C/da Materano nel Comune di Siculiana (AG), di potenza complessiva di 15 MWp e delle
relative opere di connessione alla rete elettrica.

Il presente elaborato, ha lo scopo quindi di illustrare le caratteristiche del sito e dell’impianto,
nonché, la compatibilità ambientale del progetto rivolto all’utilizzo delle risorse del sole quale
energia pulita, che riduce le emissioni di sostanze nocive responsabili del degrado ambientale, in
rapporto ai vincoli ambientali, paesaggistici, storici, archeologici, insistenti sul sito o in sua
prossimità.
Naturalmente la scelta di realizzare un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica
pulita e non inquinante, ha lo scopo primario di rispettare l’ambiente impedendo che quest’ultimo
venga degradato; pertanto l’ubicazione dell’impianto dovrà tenere conto del contesto territoriale e
valutare se potrà essere arrecato danno alla natura ed al paesaggio. La totale reversibilità degli
impianti fotovoltaici è tale che, alla cessazione dell’attività, il territorio non subirà trasformazioni ed
alterazioni di alcun genere, ritornando nello stesso stato in cui si trovava prima dell’intervento. La
Tirreno s.r.l., si pone come obbiettivo di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, ricorrendo
ad una fonte pulita come il sole senza emissione di nessun tipo di inquinante o alterante climatico,
in maniera “naturale”, rappresentando l’alternativa più valida all’utilizzo delle fonti tradizionali
costituite da combustibili fossili, ponendo l’accento sul fatto che le centrali di tipo termico
influiscono fortemente nelle emissioni inquinanti in atmosfera e nella fattispecie anidride carbonica
o biossido di carbonio, il cui incremento sta contribuendo all’effetto serra e a causare drammatici
cambiamenti climatici.
Nel contempo viene soddisfatta la crescente richiesta di energia da parte dell’utenza civile ed
industriale, attualmente insufficiente ai bisogni nazionali in quanto la stessa energia viene acquistata
all’estero.

1.1     Quadro normativo di riferimento
La Commissione Europea ha pubblicato le nuove linee guida per la procedura di screening (verifica
di Assoggettabilità a VIA, art. 19 D.lgs. 152/2006), di scoping (definizione dei contenuti dello
studio di impatto ambientale. Art.21 D. Lgs. 152/2006) e per la predisposizione dello Studio di
Impatto Ambientale, (art.22 D.lgs. 152/2006).

                                                     [3]
LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' - IMPIANTO FOTOVOLTAICO DELLA POTENZA DI 15 MW
Le nuove linee guida aggiornano ed integrano le linee guida già pubblicate nel 2001 per garantire la
necessaria coerenza con le nuove disposizioni della direttiva 2014/52/UE che ha introdotto
significative modifiche alla disciplina della VIA, sia procedurali che tecniche.

Si evidenzia la significativa importanza delle linee guida europee per la corretta attuazione delle
nuove disposizioni introdotte dal D.Lgs. 104/2017 con particolare riferimento:

   -   alla Procedura di Assoggettabilità a VIA, al fine di predisporre correttamente lo Studio
       Preliminare Ambientale con i contenuti dell’Allegato IV bis alla Parte Seconda del D. Lgs.
       152/2006, che ha recepito l’Allegato II A della direttiva 2014/52/UE;

   -   la Procedura di VIA, al fine di predisporre correttamente lo Studio di Impatto Ambientale
       secondo le indicazioni e i contenuti dell’art.22 e dell’Allegato VII alla Parte Seconda del
       D.Lgs. 152/2006, che ha recepito l’Allegato IV della direttiva 2014/52/UE, nelle more
       dell’adozione di linee guida nazionali e norme tecniche per l’elaborazione della
       documentazione finalizzata allo svolgimento della VIA, anche ad integrazione dei contenuti
       degli studi di impatto ambientale di cui all’Allegato VII alla Parte Seconda del D.Lgs.
       152/2006, in attuazione dell’art. 25 comma 4 del D.Lgs. 104/2017.

Come previsto dalla Direttiva 2014/52/UE, è stato eliminato l’obbligo di presentare gli elaborati
progettuali ( prima del D. Lgs 104/2017) per la procedura di verifica di
assoggettabilità a VIA: unico elaborato da presentare è lo Studio Preliminare Ambientale.

Vista la normativa di riferimento e l’analisi del contesto del sito di ubicazione dell’impianto, si
è ritenuto opportuno sviluppare il presente studio sulla base dell’art. 19 del D.lgs. 152/2006 e
s.m.i. con il livello di approfondimento descritto nell’Allegato VII (contenuti dello studio di
Impatto Ambientale di cui all’art. 22 del D.lgs. 152/2006)

                                                  [4]
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2.     Descrizione dell’Ubicazione del Progetto
2.1 Ubicazione
Il lotto oggetto dell’installazione è sito nel Comune di Siculiana (AG) in contrada Materano, ad
una latitudine di 37.373269° e longitudine di 13.412986° (fig. 1), identificato nel catasto Terreni al
foglio n.10 particelle n. 79-114, per una migliore visualizzazione nella (fig.2) è stata sovrapposto
l’estratto di mappa catastale su google earth.
Dalle informazioni tratte dall’Allegato_1 Certificato di Destinazione Urbanistica rilasciato dal
comune di Siculiana, si evince che le particelle catastali sopra menzionate ricadono in Zona E1
(aree territoriali ad uso Agricolo) del vigente P.R.G. approvato con decreto dirigenziale n. 265 del
08/04/2005 dell’Ass.to Regionale Territorio e Ambiente e del D.A. di approvazione parziale di
variante al R.E. e N.T.A. del P.R.G. del 23/10/2014 pubblicato sulla GURS n. 49 del 21/11/2014.

                                         Fig.1 Ubicazione impianto

                                                   [5]
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Fig.2 sovrapposizione mappa catastale su google earth

                        [6]
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2.2 Foto del luogo

                     Ubicazione punti di ripresa delle foto

1                                            2

                                       [7]
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3     4

5    6

    [8]
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2.3 Descrizione delle componenti dell’ambiente in relazione al progetto
Per lo studio Preliminare ambientale dell’area interessata dal progetto, è stato di grande ausilio, dal
punto di vista di tutela dei beni paesaggistici e ambientali, e per una migliore articolazione del
progetto nel pieno rispetto delle peculiarità ambientali, la consultazione del Piano Paesaggistico
della provincia di Agrigento.
Con D.A. n.7 del 29 luglio 2013(GURS n. 43 del 24/10/2014) è stata disposta l’adozione del Piano
Paesaggistico degli Ambiti regionali 2,3,5,6,10,11 e 15 ricadenti nella provincia di Agrigento.
Il Piano Paesaggistico della Provincia di Agrigento comprende tutto il territorio provinciale secondo
l’articolazione in ambiti presenti nelle Linee Guida per il Piano Territoriale Paesaggistico (D.A.
6080 del 1999). Nello specifico il terreno oggetto dell’impianto rientra nell’ambito 10 (fig. 3) che
abbraccia quasi per intero il territorio della Provincia di Agrigento, altre parti del territorio del
territorio ricadono in ambiti contermini, a Nord-Ovest si incontrano territori sempre della Provincia
di Agrigento comprendenti il comuni della Valle del Belice (ricadenti negli ambiti 2,3 e 5) e a Sud-
Est territori che appartengono al sistema della grande Valle di Licata e Gela (ambito 11 e 15) che
per ragioni geofisiche e naturalistiche furono inseriti in differenti ambiti.

                                Fig.3 Ambiti territoriali della Provincia di Agrigento

                                                         [9]
In attuazione a quanto previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D. Lgs. N.42/2004 e
s.m.i.), il Piano, attraverso la ricognizione del territorio, ne riconosce gli aspetti e i caratteri
peculiari, nonché le caratteristiche paesaggistiche, impresse dalla natura, dalla storia e dalle loro
interrelazioni; analizza gli immobili e le aree dichiarate di notevole interesse pubblico, le aree
vincolate per legge, le dinamiche di trasformazione del territorio ai fini dell’individuazione dei
fattori di rischio e degli elementi di vulnerabilità del paesaggio.
Il Piano, inoltre, individua, delimita e rappresenta, in scala idonea alla identificazione, immobili o
aree di notevole interesse pubblico, definisce le misure necessarie per la conservazione e per il
corretto inserimento, nel contesto paesaggistico, degli interventi di trasformazione del territorio, al
fine di realizzare uno sviluppo sostenibile degli ambiti interessanti.

2.3.1 Inquadramento Territoriale
PAESAGGIO LOCALE 23 “VALLE DEL CANNE”

                                        Fig. 4 Paesaggio locale (PL23)

Il Paesaggio Locale 23 denominato “Valle del Canne” (fig. 4) è prevalentemente costituito da un
sistema di colline che racchiudono l’ampia valle argillosa del Fosso delle Canne.
A nord del paesaggio locale, da un insieme di rilievi con caratteri morfologici più aspri, la cima più
elevata è rappresentata da Monte Giafaglione, traggono origine i rami idrografici secondari che
                                                    [10]
alimentano l’asta fluviale del Canne. La vasta piana del tratto mediano del fiume è chiusa a valle da
un altro articolato sistema collinare, di altezze modeste, che stringono il fiume in strette gole
disponendosi, come a impedirne l’accesso, parallelamente al mare.
Il bacino Idrografico del Fosso delle Canne ed aree intermedie limitrofe sono localizzate nella
porzione sud-orientale del versante occidentale della Sicilia ed occupano una superficie
complessiva di circa 204,52 kmq.
Il corso d’acqua principale, ossia il fosso delle Canne, è generato nella sua parte settentrionale dalla
confluenza di due valloni denominati rispettivamente Vallone Boranie e Vallone Salito, per poi
ricevere, verso la foce le acque del Vallone Carrozzata e sfociare nel Mar Mediterraneo, nel Tratto
compreso tra Siculiana e Porto Empedocle.

2.3.2 Sistema Naturale
Dall’analisi della Tavole delle componenti del paesaggio allegate al Piano Paesaggistico è stato
possibile analizzare l’area oggetto dell’impianto, come sistema naturale individuando il tipo di
geologica , morfologia, idrologia e vegetazione presenti nel luogo (fig.7-8).

GEOLOGIA

Dal punto di vista geologico il terreno dell’area oggetto dell’impianto è caratterizzato in prevalenza
da Gessi e torbiditi gessorie del primo ciclo, gesso solfifera ed in minima parte da calcareniti e
sabbi, calcareniti e plioceniche (R19) fig.5.

                               Fig. 5 Carta Geologica (fonte Geoportale Nazionale)

                                                      [11]
MORFOLOGIA

L’area è caratterizzata dalla presenza di un crinale nella parte nord-est con pendenze in prevalenza
>30%, attraversata da dei reticoli idrografici affluenti al fiume Canna.

IDROLOGIA

Viene identificato un reticolo idrografico del primo ordine affluente al bacino idrografico del fiume
Canna, mediamente permeabile.

VEGETAZIONE

La vegetazione è prevalentemente caratterizzata da Macchia –gariga a oleastro e Euforbia
arborescente.

2.3.3 Sistema Antropico
USO DEL SUOLO

La copertura del suolo dell’area compresa all’interno del territorio degli Ambiti 10-5-6 è stata
analizzata secondo i criteri messi a punto dal Programma Europeo CORINE Land Cover (CLC).
Essa è costituita da 26 differenti tipologie , con un dettaglio che, per la categoria “territori boscati e
ambienti seminaturali”, arriva al 5° livello gerarchico.
L’area oggetto dell’impianto è caratterizzata da aree con vegetazione rada (calanchi), una minima
parte di oliveti, il resto è prevalentemente seminativi in aree non irrigue intensivi (fig. 6)

AREE ARCHEOLOGICHE

Nel sito oggetto dell’impianto non ci sono aree archeologiche.

CENTRI ABITATI

I centri abitati più vicini all’impianto sono: Siculiana che dista 4 km, Montallegro che dista 5,7 km
e Cattolica Eraclea che dista 7,5 km.

                                                   [12]
Fig. 6 identificazione dell’impianto sulla carta dell’uso del suolo allegata al Piano Paesaggistico di AG

Fig. 7 identificazione dell’impianto sulla tavola delle componenti ambientali del Piano Paesaggistico di AG

                                                   [13]
Fig. 8 identificazione della Discarica sulla tavola delle componenti ambientali del Piano Paesaggistico di AG

                                                    [14]
LEGENDA

          Legenda delle componenti del paesaggio estratto dal Piano Paesaggistico di Agrigento

                                                 [15]
Inoltre è possibile vedere sia dall’immagine (fig. 8) ingrandimento estratto dalla tavola delle
componenti ambientali del P.P.A. e dall’immagine (fig. 9) ripresa da google earth, che a nord-ovest
rispetto la zona interessata dal progetto, è presente una zona di discarica.

                                            Fig. 9 indicazione della zona di discarica

2.3.4 Vincoli del Piano Paesaggistico di Agrigento

    Fig. 10 identificazione area di impianto sulla tavola dei Vincoli paesaggistici allegata al Piano Paesaggistico di AG(fonte
                                                   Geoportale Regione Sicilia)

                                                               [16]
Fig. 11 identificazione area di impianto sulla tavola Regimi Normativi con identificazione del livello di tutela del paesaggio allegata
                                             al P.P.A.(fonte Geoportale Regione Sicilia)

Con la sovrapposizione dei vincoli paesaggistici sulla zona dell’impianto (fig.10) è evidente il
retino verde che indica le aree boscate (art.142 lett. g D.Lgs. 42/2004), ed inoltre nella (fig. 11) è
presente un livello di tutela 3 (23e) ed un livello di tutela 2 (23b).
La zona interessata dal progetto che il Piano Paesaggistico individua come aree boscate, nello stato
di fatto non è un bosco, e ne abbiamo riscontro sia dall’ortofoto presente come sfondo scaricata dal
geoportale della Regione Sicilia ed inoltre dalla foto aerea scattata del luogo (fig.12).

                                       Fig.12 foto aerea scattata dal drone in data 27/10/2018

                                                                [17]
Fig.13 Vincolo Idrogeologico(fonte Geoportale Regione Sicilia)

L’area è soggetta al vincolo Idrogeologico ai sensi del R.D. 3267 del 30/12/1923, come evidenziato
nella (fig. 13).

2.3.5 Rete Natura 2000
Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della
Biodiversità, si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, istituita ai sensi
della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli Habitat
naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.
La Rete Natura 2000 è costituita dai Siti di Interesse comunitari (SIC), identificati dagli stati
membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, che vengono successivamente designati
quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e comprende anche le Zone di Protezione Speciale
(ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli” concernenti la conservazione degli
uccelli selvatici. Le aree che compongono la Rete Natura 2000 non sono riserve rigidamente
protette dove le attività umane sono escluse; la Direttiva Habitat intende garantire la protezione
della natura tenendo anche conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle
particolarità regionali e locali.
La Direttiva riconosce il valore di tutte quelle aree nelle quali la secolare presenza dell’uomo e delle
sue attività tradizionali ha permesso il mantenimento di un equilibrio tra attività antropiche e natura.
Alle aree agricole, per esempio, sono legate numerose specie animali e vegetali ormai rare e
minacciate per la cui sopravvivenza è necessaria la prosecuzione e la valorizzazione delle attività

                                                        [18]
tradizionali, come il pascolo o l’agricoltura non intensiva. Nello stesso titolo della Direttiva viene
specificato l’obiettivo di conservare non solo gli habitat naturali ma anche quelli seminaturali.
Un altro elemento innovativo è il riconoscimento dell’importanza di alcuni elementi del paesaggio
che svolgono un ruolo di connessione per la flora e la fauna selvatiche (art. 10). Gli Stati membri
sono invitati a mantenere o all’occorrenza sviluppare tali elementi per migliorare la coerenza
ecologica della rete Natura 2000. In Italia, i SIC, le ZSC e le ZPS coprono complessivamente circa
il 19% del territorio terrestre nazionale e quasi il 4% di quello marino. Nello specifico la zona
interessata dal progetto dista circa 4km dal sito più vicino di Rete Natura 2000 è la ZSC (Zona
Speciale di Conservazione) ITA040003 (fig.14).

                            Fig.14 Rete natura 2000 (fonte Geoportale Regione Sicilia)

Per quanto riguarda la capacità di carico dell’ambiente naturale, sono state messe in evidenza nel
presente studio di impatto ambientale solo le componenti naturali e paesaggistiche più vicine alla
zona interessata dal progetto, quindi tutto ciò che è possibile vedere nel raggio di 3 o 4 km di
distanza.
Dal presente studio è evidente che nel terreno interessato dal progetto, non sono presenti
quegli elementi che caratterizzano la capacità di carico dell’ambiente naturale,
particolarmente attenzionati nel punto 1 lettera c dell’allegato V al D.Lgs. n.104/17, che
costituiscono i criteri per la verifica di assoggettabilità di cui all’articolo 19 del testo unico in
materia ambientale.

                                                      [19]
2.4 P.A.I. (Piano per l’assetto Idrogeologico)
Per uno studio completo sulle caratteristiche del territorio, l’area interessata dal progetto è stata
identificata anche sulle cartografie del P.A.I. (Piano Per l’Assetto Idrogeologico). Dal sito internet
http://www.sitr.regione.sicilia.it , individuata la zona interessata dal progetto, sono stati sovrapposti
i seguenti servizi:

    -   PAI Sicilia – Geomorfologia – siti di Attenzione;

    -   PAI Sicilia – Geomorfologia – Rischio;

    -   PAI Sicilia- Geomorfologia – Pericolosità;

    -   PAI Sicilia- geomorfologia - fascia di rispetto;

    -   PAI Sicilia – Geomorfologia- Dissesti;

    -   PAI Sicilia- Idraulica- Rischio Idraulico;

    -   PAI Sicilia- Idraulica- Pericolosità Idraulica;

    -   PAI Sicilia- Idraulica – Siti Attenzione;

    -   PAI Sicilia – Idraulica- Esondazione- UTM WGS84 33N.

Dalla sovrapposizione dei servizi sopra elencati sulla zona interessata dal progetto, si evince
che non sono presenti dissesti geomorfologici e pericolosità idrauliche. Di seguito viene
riportato solo un estratto della cartografia geologica dei dissesti, perché l’unica in cui è possibile
individuare il dissesto più vicino alla zona dell’impianto (fig.15).

                           Fig.15P.A.I. Geomorfologia_dissesti(fonte geoportale nazionale)
                                                        [20]
2.5 Cumulo con altri progetti
In riferimento all’allegato V punto 3 lettera g del D.lgs. 104/17, Cumulo tra l’impatto del progetto
in questione e l’impatto di altri progetti e/o approvati, oltre alla presenza della discarica già descritta
nel paragrafo 2.3.3, è possibile evidenziare che ad una distanza di circa 1,6 km dall’area interessata
dal progetto, è in fase di realizzazione una Stazione Elettrica per la connessione di un Parco Eolico
alla RTN (fig16 e17), ed inoltre guardando ad est rispetto alla zona interessata dal progetto ad una
distanza di circa 3km è presente un impianto fotovoltaico a terra (fig.16).

                                    Fig.16 Ubicazione Stazione Elettrica(SE)

                                         Fig.17 Stazione Elettrica (SE)

                                                     [21]
3 Descrizione del Progetto
L’impianto fotovoltaico della potenza di 15 MWp sarà realizzato sul terreno, su delle strutture di
sostegno puntiformi e regolabili in base alla pendenza del terreno, una parte della superficie
disponibile sarà utilizzata per le vie di accesso e comunicazione interne (su dette strade verranno
interrati anche i cavidotti interni).
Altri spazi interni saranno destinati all’alloggiamento degli inverter e dei trasformatori, mentre nella
parte esterna del sito vicino al cancello di ingresso sarà posizionata una cabina elettrica.
Le relative opere di connessione alla rete di distribuzione AT verranno realizzate secondo quanto
indicato dalla STC (soluzione tecnica di connessione) inviata da Terna S.p.A ed analizzata in altro
elaborato.
I moduli fotovoltaici saranno installati su inseguitori monoassiali ed i supporti saranno inseriti sul
terreno per mezzo di macchine “batti palo”.

3.1 Caratteristiche tecniche dell’impianto
L’impianto fotovoltaico di potenza nominale di 15 MWp sarà di tipo trifase con tensione nominale
in uscita di 30.000 V.
Si prevede la suddivisione in sottocampi, ognuno con il proprio sistema di conversione dell’energia
elettrica da continua ad alternata e i trasformatori da BT ad MT.
Gli inverter, così come la quadristica, arriveranno all’interno di container che verranno posizionati
sul terreno, previo getto di una piastra in c.a. di opportuna dimensione.
La contabilizzazione dell’energia ceduta alla Rete verrà effettuata sul punto di consegna AT di
TERNA.
Per quanto concerne la superficie necessaria per l’installazione dell’impianto essa è stimata in
25.000 mq, nel calcolo sono stati inclusi lo spazio necessario per la movimentazione del materiale
in fase di installazione e di manutenzione, i corridoi perimetrali per consentire il passaggio, la
distanza di rispetto dalle opere di recinzione e la spaziatura tra i moduli fotovoltaici per tener conto
del mutuo ombreggiamento.

3.2 Dimensionamento elettrico dell’impianto
I cablaggi e l’impiantistica, nei sistemi in questione, saranno eseguiti in conformità alle normative
vigenti, con riferimento al DPR 547/55, legge n. 186/68, DM 37/08, con le relative ss.mm.ii. e le
relative Norme UNI, E.N. e CEI di settore, dimensionati in modo da contenere le cadute di tensione
entro il 3% e una durata di vita soddisfacente degli isolamenti sottoposti agli effetti termici causati
dal passaggio della corrente elettrica.
                                                  [22]
3.3 Condutture e protezioni quadro di campo
La protezione dal corto circuito in corrente continua delle stringhe sarà assicurata dalla caratteristica
tensione corrente dei moduli fotovoltaici che limiterà la corrente erogata a valori noti e di poco
superiori alla corrente nominale del modulo.

3.4 Strutture di sostegno dei pannelli fotovoltaici
Per quanto riguarda le strutture di sostegno dei pannelli fotovoltaici, saranno utilizzate sia strutture
con inclinazione fissa che inseguitori monoassiali, dipendentemente dalla orografia di dettaglio del
campo. Le strutture di sostegno dei pannelli fotovoltaici costituiti da “inseguitori monoassiali”
(fig.18-19) sono in grado di seguire il sole da est ad ovest sull’asse di rotazione orizzontale nord-
sud. La posa in opera di entrambe le tipologie di strutture di sostegno dei pannelli fotovoltaici non
prevede importanti opere di fondazione, non si prevede l’uso del cemento armato, infatti le strutture
di supporto dei moduli saranno infisse nel terreno tramite macchine battipalo, così anche la
rimozione risulterà essere non invasiva.

                                                 Fig.18

                                                  [23]
Fig.19

[24]
3.5 Elettrodotto per la connessione alla RTN

L’impianto fotovoltaico della potenza di 15 MW sarà collegato alla Rete di Trasmissione Nazionale
attraverso un elettrodotto interrato (rappresentato nella fig. 20 con il colore magenta) della
lunghezza di circa 2,5 Km su strada esistente, fino alla nuova stazione elettrica di smistamento.
Nell’Allegato 2_Elettrodotto sono state rappresentate su Carta tecnica Regionale in scala 1.10000,
le particelle su cui insisterà l’impianto, il percorso su strada esistente dell’elettrodotto di
collegamento dall’impianto alla stazione elettrica di smistamento a 150 kV ed una sezione tipo
dell’elettrodotto.

Come previsto dal Preventivo di Connessione ricevuto da Terna, lo schema di allacciamento alla
RTN prevede che l’impianto venga collegato in antenna a 150 kV con la nuova stazione elettrica di
smistamento a 150 kV della RTN denominata “Siculiana”, da inserire in entra-esce sulla linea RTN
a 150 kV “Ribera – Porto Empedocle CP.

                                        Fig.20 percorso elettrodotto

                                                   [25]
4 ALTERNATIVE CONSIDERATE
Come richiesto dal D.Lgs. 152/06 art.22, è necessario analizzare le soluzioni alternative possibili,
indicando le motivazioni della scelta di progetto compiuta, tenendo conto dell’impatto
sull’ambiente.

4.1 Scelta del Sito
La scelta del sito è stata effettuata tenendo conto delle condizioni che consentono il massimo
rendimento possibile dei moduli fotovoltaici, quale l’esposizione e l’orografia, di fattori che
rendono realizzabile e gestibile l’impianto, come l’accessibilità al sito, nonché dell’assoluta
mancanza di vincoli ambientali di inedificabilità.

4.2 Alternativa di non realizzare l’impianto
Come già accennato, la produzione di energia elettrica ottenuta dallo sfruttamento di fonti
energetiche rinnovabili quali quella solare, si inquadra perfettamente nelle linee guida per la
riduzione dei gas climalteranti, permettendo una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica.
È chiaro che la non realizzazione dell’intervento, porterebbe al ricorso allo sfruttamento di fonti
energetiche convenzionali, con inevitabile continuo incremento dei gas climalteranti emessi in
atmosfera, anche in considerazione del probabile aumento di domanda di energia elettrica a livello
mondiale.
Il mantenimento della situazione attuale non comporterà inoltre le benefiche variazioni al mercato
occupazionale che invece deriverebbero dal fotovoltaico.

                                                 [26]
5. ATTIVITA’ NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE
DELL’OPERA

In via preliminare la sequenza di lavoro sarà:
1.Installazione strutture di sostegno per il campo fotovoltaico
2.Montaggio e cablaggio moduli fotovoltaici
3.Montaggio cassetta di sottocampo
4.Cablaggio di campo FV e cassetta di sottocampo
5.Montaggio quadro di sezionamento e protezione
6.Installazione container con all’interno inverter, quadri di sezionamento e protezione
8.Installazione e cablaggio container quadro elettrico generale BT e MT
9.Commissioning e collaudi

Attrezzature e risorse umane impiegabili

Si prevede l'utilizzo di:
1. Attrezzi da lavoro manuali ed elettrici tradizionali;
2. Furgone o autocarro per il trasporto materiali;
3. Strumentazione elettrica ed elettronica per collaudo
4. Passerelle
5. Gru per carico e scarico di componenti più pesanti e container
6. Smerigliatrice angolare (flessibile)
7. Trapano elettrico
8. Avvitatore elettrico
9. Scala semplice.

5.1 Organizzazione del Cantiere

La prima fase consiste nelle seguenti misure: recinzione dell’area, indicazione dei pericoli e delle
misure di protezione da adottare in cantiere tramite segnaletica dedicata, organizzazione di servizi
igienico - assistenziali necessari all’attività di pronto soccorso.

                                                     [27]
5.2 Installazione della struttura portante e pannelli fotovoltaici

Consiste nel montaggio della struttura portante per la collocazione successiva dei pannelli
fotovoltaici.
La struttura di sostegno utilizzata è quella per grandi impianti fotovoltaici in campo aperto. Su
superfici fino a 50 mq i moduli possono essere disposti sul supporto in un numero di file o colonne
a scelta. Grazie all’esecuzione del sistema in alluminio, offrono un alto potenziale di risparmio in
quanto ai costi di investimento.
Per gli addetti al montaggio, soggetti a rischi quali:
- inalazione polveri;
- fibre;
- gas;
- vapori;
- rumore: dBA < 80.
vengono previste le seguenti misure di prevenzione:
D.P.I.: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d)
maschera antipolvere; e) occhiali;
Adozione di misure idonee a limitare i rischi derivanti dall’esposizione al rumore (D.L. 15/8/1991
n.277). Adozione di provvedimenti adatti ad impedire o a ridurre lo sviluppo e la diffusione di
polveri nei luoghi di lavoro. (D.P.R. 303 del 19/3/1956).

5.2 Installazione apparecchiature impianto fotovoltaico

Questa fase consiste nella posa in opera di pannelli fotovoltaici, inverter, quadri elettrici, cavi
elettrici.
Tutti i componenti sono preassemblati e confezionati conformemente al tipo di modulo scelto. I
moduli devono essere soltanto inseriti dall’alto nei punti d’inserimento. Ciò garantisce che si
possano installare con grande velocità.
Per gli addetti al montaggio, soggetti a rischi quali:
- rumore: dBA < 80.
vengono previste le seguenti misure di prevenzione:
D.P.I.: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d)
otoprotettori.

                                                   [28]
Adozione di misure idonee a limitare i rischi derivanti dall’esposizione al rumore (D.L. 15/8/1991
n.277).

6 ANALISI PRELIMINARE DEI RISCHI DERIVATI
DALL’UTILIZZO DI ATTREZZATURE

6.1 Utilizzo attrezzi manuali

Gli attrezzi manuali (picconi, badili, martelli, tenaglie, cazzuole, frettazzi, chiavi, scalpelli, ecc),
presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata
all'impugnatura, in legno o in acciaio, ed un'altra, variamente conformata, alla specifica funzione
svolta.
- Rischi.
Le possibili cause di Infortunio sono conseguenti al contatto traumatico con la parte lavorativa
dell'utensile, sia di chi lo adopera che di terzi, o al cattivo stato dell'impugnatura.
- Tipologie di rischio
Colpi, tagli, punture, abrasioni.
- Prevenzione.
I lavoratori avranno cura di riporre gli attrezzi in appositi contenitori quando non utilizzati. Questa
precauzione è d’obbligo nei lavori in quota al fine di evitare la caduta di oggetti dall’alto.
Prima dell'acquisto degli utensili è necessario avere presente le condizioni d'uso in rapporto ai
materiali con cui si avrà a che fare ed alle capacità dei lavoratori. Saranno da preferirsi gli utensili
costruiti tenendo conto di criteri di sicurezza e di ergonomia.
È importante che le attrezzature vengano selezionate di concerto con il tecnico dell'impresa che è in
grado di fornire utili suggerimenti sulle caratteristiche del lavoro da eseguire.
Non esiste alcun obbligo normativo riguardante la documentazione da tenere in cantiere per l'uso di
utensili manuali.
Gli utensili utilizzati dovranno essere sempre in buono stato.

Normativa di riferimento:
D.P.R. 303/1956
D.P.R. 547/1955
D .Lgs. 277/1991
                                                    [29]
D. Lgs. 626/1994
D. Lgs. 81/2008

6.2 Utilizzo attrezzi elettrici

Utensile di uso comune, adoperato per praticare fori, tagli, etc., sia in strutture murarie che in
qualsiasi materiale (legno, metallo, calcestruzzo, ecc), ad alimentazione prevalentemente elettrica.

- Rischi
Requisiti generali comuni a utensili, attrezzi a motore o macchinari, mezzi d'opera; caduta di
materiale dall'alto o a livello; elettrocuzione; inalazione polveri, fibre, gas, vapori.
- Prevenzione
Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati; ustioni; prevenzioni generali a
“Elettrocuzione", comuni agli utensili; raffreddamento di macchine e materiali; requisiti specifici
degli strumenti elettrici.

6.3 Affidabilità dell’impianto e comportamento in caso di guasti

6.3.1 Gli organi di manovra
Per ragioni funzionali e di sicurezza, i circuiti elettrici sono dotati di dispositivi di manovra ed
interruzione per:
• sezionamento, per poter eseguire lavori elettrici;
• interruzione, per poter eseguire lavori non elettrici, su apparecchiature;
• interruzione di emergenza, di fronte al rischio di un pericolo imminente;
• comando funzionale, per aprire o chiudere il circuito per motivi funzionali.

6.3.2 Sezionamento
Negli impianti fotovoltaici il generatore fotovoltaico genera tensione non appena su esso incide
l’irraggiamento solare, anche nella fase di costruzione e, quindi, se non vi è altro modo di
intervenire, potrebbe essere necessario eseguire un lavoro elettrico sotto tensione. Pertanto, per
poter eseguire lavori di tipo elettrico, ma anche non elettrico, sugli impianti fotovoltaici, si deve far
riferimento alla Norma CEI 11-27 che riporta le prescrizioni riguardanti sia i profili professionali
delle persone coinvolte in lavori sotto tensione, sia l’operatività necessaria per poter operare in
sicurezza.
                                                   [30]
Il sezionamento è realizzato per mezzo di:
• sezionatori;
• apparecchi di interruzione idonei (che possiedono i requisiti specificati nella Noma CEI 64 -
8/5), previa disinserzione di eventuali organi di comando a distanza;
• prese a spina;
• cartucce per fusibili;
• barrette.

6.3.3 Comando di emergenza
I dispositivi di arresto di emergenza sono per numero, forma e dislocazione rapidamente accessibili
ed azionabili dall’operatore con una sola manovra da posizione sicura (ad esempio pulsante a fungo
con ritenuta, posizionato sul quadro elettrico principale).
Il dispositivo di arresto di emergenza è onnipolare e una volta azionato, rimane nella posizione di
aperto senza richiedere l’azione continua dell’operatore.
Il ripristino nella posizione di riposo del dispositivo d’emergenza, inserito sul circuito di comando
della macchina e sul circuito di comando a distanza dell’organo d’interruzione, non determina da
solo la richiusura del circuito di potenza e comanda l’apertura del circuito di ingresso e di quello di
uscita dell’inverter.

6.3.4 Le Protezioni

L’impianto fotovoltaico è dotato da opportuni sistemi di protezione, alla stregua di qualsiasi sistema
elettrico di produzione.
I pericoli per le persone che possono venire in contatto con gli impianti e le apparecchiature
elettriche derivano essenzialmente da:
• contatto diretto: è il caso di contatto di parti del corpo con parti attive di un circuito elettrico
(ovvero conduttori o parti conduttrici) destinate ad essere in tensione durante il normale servizio;
• contatto indiretto: è il caso di contatto di parti del corpo con masse, cioè con involucri metallici
conduttivi normalmente non in tensione ma che possono andare accidentalmente in tensione per
cedimento dell’isolamento principale dell’apparecchiatura elettrica.
- Protezioni da cortocircuito e sovraccarico
Le protezioni dal sovraccarico e dal cortocircuito saranno assicurate dall’installazione dei
dispositivi di protezione automatici. Tali dispositivi rispondono alle condizioni indicate dall’art.
434.2 della norma CEI 64-8.
                                                  [31]
- Protezione da contatti indiretti
La protezione contro i contatti indiretti verrà effettuata mediante la tecnica della “interruzione
automatica dell’alimentazione”, ottenuta dal coordinamento tra l’impianto di terra e le protezioni
differenziali da predisporre nel quadro elettrico generale come indicato dall’articolo 413.1.4.2 della
norma CEI 64-8 per gli ambienti ordinari dei sistemi TT. Per i sistemi TN mediante dispositivi di
massima corrente a tempo inverso o dispositivi differenziali si soddisfa, in qualsiasi punto del
circuito, la condizione richiesta dall’art. 4.1.3 della norma CEI 64-8.

6.3.5 Dispositivo di disinserzione
Tale dispositivo, di cui è dotato l’impianto fotovoltaici, effettua la disinserzione automatica
dell'impianto di autoproduzione dalla rete elettrica quando cessano le condizioni per effettuare il
parallelo, come per intervento di circuiti di protezione o per esigenze di manutenzione. Grazie a
questa funzione l'inverter si disconnette immediatamente dalla rete elettrica evitando il
funzionamento ad isola indesiderata e condizioni di pericolo per chi si trova ad operare sulla rete
elettrica. Le caratteristiche di questa protezione sono state certificate come da disposizione del
gestore della rete elettrica.

                                                  [32]
7 PARAMETRI DI INTERFERENZA CON L’AMBIENTE E
MISURE DI INTERVENTO
Il presente studio è stato fatto in riferimento all’allegato VII art.22 del D.lgs. 152/2006.

7.1 Impatto relativo alla realizzazione dell’impianto
Impatto acustico
Le attività di cantiere produrranno un incremento della rumorosità nelle aree interessate. Tali
incrementi interesseranno comunque brevi periodi di tempo e saranno limitati alle ore diurne, al fine
di contenere il potenziale disturbo arrecato dalle emissioni sonore.
La fonte di rumore è individuabile nell’utilizzo di attrezzature specifiche e dal traffico veicolare
dovuto alle attività di cantiere.

Rifiuti
Considerato il fatto che tutti i componenti utilizzati sono prefabbricati, saranno prodotte modeste
quantità di rifiuti, qualitativamente classificabili come rifiuti non pericolosi, in quanto originati
prevalentemente da imballaggi.
Sarà comunque prevista la differenziazione tra rifiuti di origine ferrosa e non ferrosa.
I rifiuti verranno conferiti ad idonei impianti di smaltimento o recupero, ai sensi delle disposizioni
delle norme vigenti.

Ripristino
La realizzazione dell’impianto non richiede la necessità di operare trasformazioni sul sito di
interesse.

7.2 Impatto dell’impianto in fase di esercizio

Occupazione del territorio
L’impatto dovuto all’occupazione territoriale è molto basso, l’area circostante le macchine
mantiene le funzioni precedenti all’installazione e può essere impiegata per altri scopi, come
l’agricoltura e la pastorizia, senza alcuna controindicazione.

Impatto visivo
                                                  [33]
Per quanto riguarda l’impatto visivo dell’impianto rispetto all’ambiente circostante, è stato fatto uno
studio sulla possibile visibilità da alcuni punti di vista, scelti considerando l’accessibilità.
Nell’allegato 3_ Impatto Visivo, è stato rappresentato lo studio sulla visibilità dell’impianto,
realizzato tracciando dei profili sezione partendo da tre punti focali posizionati rispettivamente: il
primo su un punto della SS115, il secondo da Siculiana e il terzo dalla SP 17.
Dai punti di vista è stato tracciato un fascio di cono visuale colore viola che mano mano si allontana
dalla sorgente si sfuma fino a diventare bianco, questo per indicare che tutto ciò che rientra nella
parte viola è visibile ad occhio nudo e a mano a mano ci si allontana dal punto di vista tutto ciò che
si vede all’orizzonte si sfoca.
La sinuosità della linea di sezione è stata ricostruita analizzando i vari dislivelli che identificano
morfologicamente il paesaggio naturale, caratterizzato da colline che diventano gli ostacoli al
cono di vista che si interrompe spesso su una di queste alture, rendendo impossibile vedere ciò
che sta dietro, pertanto la zona dell’impianto risulta essere schermata naturalmente dalle
colline che identificano il paesaggio.
Inoltre, se necessario, si potrà prevedere in fase di realizzazione dell’impianto, l’inserimento di una
barriera a verde che mimetizzerà ulteriormente l’impianto dall’ambiente naturale circostante.

Impatto acustico
Gli impianti fotovoltaici non producono impatto di tipo acustico.

Viabilità e traffico
L’area di impianto ricade in zone non abitate.
È prevista la presenza di un solo custode per la sorveglianza all’impianto. L’incidenza sul traffico
veicolare conseguente all’esercizio dell’impianto sarà nulla.

Rifiuti
La manutenzione ordinaria dell’impianto viene eseguita senza produzione di rifiuti.

7.3 Impatto relativo alla fase di dismissione dell’impianto
L’ultima fase che interesserà l’area dell’impianto, anch’essa di durata limitata, sarà quella relativa
alla dismissione dello stesso. In tale fase, si effettueranno tutte le opere necessarie alla rimozione
dei pannelli fotovoltaici e della struttura di supporto, al trasporto dei materiali ad appositi centri di

                                                    [34]
recupero. I materiali di base quali l’alluminio, il silicio, o il vetro, possono essere totalmente
riciclati e riutilizzati per altri usi.

Interferenza sulle componenti biotiche (flora e fauna)
I principali tipi di impatto degli impianti fotovoltaici a terra sono connessi all’utilizzo del suolo, è
importante sottolineare come la posa in opera di un sistema fotovoltaico non determina
cambiamenti irreversibili del territorio.
Inoltre, nei numerosi impianti presenti nel mondo non si è mai registrata una interferenza con le
popolazioni di animali che vivono nel territorio limitrofo all’impianto.
Riassumendo non si sono registrate modifiche o disturbi all’habitat, decessi di animali o variazione
nella densità della popolazione nei pressi di un sito che ospita un impianto fotovoltaico.

Interferenza sulle componenti abiotiche
Gli impianti fotovoltaici sono realizzati assemblando componenti prefabbricati. Non necessitano di
opera di fondazione profonda, per cui non vengono realizzati scavi imponenti.
Non incidono, dunque, sulla stabilità dei suoli, né su eventuali falde idriche del sottosuolo.

Interferenza con l’habitat
Per quanto riguarda le modifiche dell’habitat, tutti gli studi effettuati sugli impianti esistenti
mostrano una buona tollerabilità da parte della fauna locale. I pannelli sono sollevati da terra per cui
non c’è la possibilità che animali possano accidentalmente urtare contro gli stessi. Inoltre gli
impianti non interferiscono con la presenza di uccelli o rettili.

Misure compensative
Data l’assenza di interferenze tra impianto e ambiente circostante non è necessario prevedere
misure compensative.

                                                  [35]
8. Conclusioni
Da quanto esposto si può ritenere che la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in oggetto non
abbia alcun impatto negativo sull’ambiente limitrofo che, ricordiamo, è già sito di una discarica e di
una stazione elettrica in fase di costruzione, inoltre lo stesso non andrà a sottrarre terreno di
coltivazione, vista la ripidità del pendio, ed in ogni caso l’opera è da considerare totalmente
reversibile vista la concreta possibilità, al termine della vita utile dell’impianto, di ripristinare il sito
come “ante operam”.

                                                    [36]
9. Elenco fonti utilizzate
Siti internet

    www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/bca/ptpr/documentazione_agrigento/CARTO

       GRAFIA/Piano/20_7_componenti.pdf

    www.pcn.minambiente.it

    www.pcn.minambiente.it

    www.minambiente.it

    www.sitr.regione.sicilia.it

    www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/bca/ptpr/documentazione_agrigento/CARTO

       GRAFIA/Piano/22_6_regimi_normativi.pdf

    www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/bca/ptpr/documentazione_agrigento/CARTO

       GRAFIA/Sintesi/15b_paesaggi_locali.pdf

    www.sciamlab.com/opendatahub/it/dataset/r_sicili_r_sicili-e8467ae1-177a-4fed-abf6-

       4a77ea2325b9

Bibliografia

    Piano Paesaggistico ambiti regionali ricadenti nella Provincia di Agrigento 2-3-5-6-10-
       11 e 15- Relazione Generale.
    Piano Paesaggistico ambiti regionali ricadenti nella Provincia di Agrigento 2-3-5-6-10-
       11 e 15 - Norme di Attuazione.
    Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) della Regione Siciliana-
       Relazione Generale anno 2004.

                                            [37]
ALLEGATO 3_ CAVIDOTTO
                                               COMUNE DI SICULIANA
  LEGENDA
  CTR in scala 1:10.000
  COORDINATE GEOGRAFICHE UBICAZIONE IMPIANTO
  latitudine 37.373269°
  longitudine 13.412986°
            Particelle impianto
             cavidotto
             Punto di connessione alla RTN
                                                                     Particelle
       SEZIONE TIPO DELL'ELETTRODOTTO
                                                                     impianto
ALLEGATO 4

VALUTAZIONE ECONOMICA PER LA
 REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO
        FOTOVOLTAICO
pag. 2

                                                                                                  D IMEN S ION I                              IMPORTI
 Num.Ord.
                                DESIGNAZIONE DEI LAVORI                                                                     Quantità
 TARIFFA
                                                                                        par.ug.   lung.   larg.    H/peso               unitario    TOTALE

                                                                     RIP O RTO

                                       LAVORI A MISURA

1           modulo fotovoltaico in sicilicio policristallino 300 W
1A                                                                                                                          50´000,00

                                                              SOMMANO a corpo                                               50´000,00       78,00   3´900´000,00

2           Cabinati Inverter MT/BT da 2,5 MVA
2A          cadauna                                                                                                              6,00

                                                             SOMMANO cadauno                                                     6,00 190´000,00    1´140´000,00

3           Quadristica CC e CA
3A          cadauno                                                                                                              1,00

                                                              SOMMANO a corpo                                                    1,00 784´000,00     784´000,00

4           Trasformatore MT/BT a MW
4A          cadauno                                                                                                             15,00

                                                             SOMMANO cadauno                                                    15,00   11´200,00    168´000,00

5           Realizzazione percorso interno di collegamento locali tecnici
5A          a corpo                                                                                                              1,00

                                                              SOMMANO a corpo                                                    1,00   25´000,00     25´000,00

6           fornitura cavi elettrici
6A          a corpo                                                                                                              1,00

                                                              SOMMANO a corpo                                                    1,00 700´000,00     700´000,00

7           fornitura e posa in opera di locali tecnici
7A          a corpo                                                                                                              1,00

                                                              SOMMANO a corpo                                                    1,00 250´000,00     250´000,00

8           fornitura e posa in opera strutture metalliche di sostegno per i pannelli
8A          fotovoltaici
            a corpo                                                                                                              1,00

                                                              SOMMANO a corpo                                                               1´500
                                                                                                                                 1,00      000,00   1´500´000,00

9           Raccordi, flange bulloneria varia
10 A        a corpo                                                                                                              1,00

                                                              SOMMANO a corpo                                                    1,00 100´000,00     100´000,00

10          fornitura e posa in opera Recinzione metallica
11 A        a corpo                                                                                                              1,00

                                                              SOMMANO a corpo                                                    1,00   43´000,00     43´000,00

11          Realizzazione percorso pedonale e carrabile
12 A        a corpo                                                                                                              1,00

                                                              SOMMANO a corpo                                                    1,00   80´000,00     80´000,00

                                                             A RIPORTARE                                                                            8´690´000,00

COMMITTENTE: Tirreno s.r.l.
pag. 3

                                                                                                   D IMEN S ION I                                 IMPORTI
 Num.Ord.
                               DESIGNAZIONE DEI LAVORI                                                                        Quantità
 TARIFFA
                                                                                         par.ug.   lung.   larg.    H/peso                  unitario      TOTALE

                                                                            RIP O RTO                                                                     8´690´000,00

12           Oneri per la sicurezza
13 A         a corpo                                                                                                                1,00

                                                                     SOMMANO a corpo                                                1,00 200´000,00         200´000,00

                                               Parziale LAVORI A MISURA euro                                                                              8´890´000,00

                                                                      T O T A L E euro                                                                    8´890´000,00

                 Data, 07/01/2019

                                             Il Tecnico

                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
                               ------------------------------------------
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                               ------------------------------------------
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                                                                  A RIPORTARE

COMMITTENTE: Tirreno s.r.l. ['Computo Siculiana _opere di realizzazione.dcf' (C:\Users\Salvatore\Google Drive\Siculiana\studio preliminare ambientale\bozza\) v.1/12]
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