La valutazione in itinere - STRUMENTI, DOCUMENTAZIONE, EVIDENZE, 9 marzo 2021
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
9 marzo 2021 La valutazione in itinere STRUMENTI, DOCUMENTAZIONE, EVIDENZE, MODALITA’ DI REGISTRAZIONE Elisabetta Nigris Direzione generale per il personale scolastico - Ufficio VI Universita’ di Milano Bicocca
Esiste l’oggettività in valutazione? Grande varietà di strumenti Definire gli obiettivi di apprendimento Sollecitare RICHIESTE SPECIFICHE Gabriella Agrusti
GLI ALTRI STRUMENTI DI VALUTAZIONE l’analisi delle interazioni verbali, il colloquio l’osservazione delle individuale argomentazioni,delle meta-riflessioni compiti pratici APERTI prove di verifica elaborati scritti E/O compiti autentici ROUTINE SCOLASTICHE 3
PROVATE A SCRIVERE IN CHE MODO AVETE REALIZZATO IL VOSTRO SEGNALIBRO IN MODO CHE ANCHE ALTRI POSSANO REALIZZARNE UNA COPIA Cara Marika, grazie per il segnalibro e per la tua spiegazione. Ti chiederei di fare una riflessione: secondo te un compagno che volesse creare alcune copie del tuo segnalibro sarebbe in grado di farlo seguendo quello che hai scritto?
Con le Cannucce e con i tappi
7
Osservazioni in situazioni di gioco Sonia Sorgato
Maestro: Cos’è l’energia? CLASSE TERZA Noemi: TIPO UNA PILA che ti tiene sempre in forma. Joy: E’ LA FORZA del nostro corpo. COS’È Maestro: Noemi e Joy ci hanno dato DUE DEFINIZIONI.. Noemi ci dice che l’energia ci tiene in L’ENERGIA? forma, Funzioni della mentre Joy che l’energia è la forza del nostro corpo. valutazioneMartina: a Noemi, secondo me non è una pila PERCHÉ LA PILA SI SCARICA. Lorena: SE SI SCARICA LA PILA TI AMMALI. formativa Marco: Perdi la forza. Fabio: ALLORA NON mi sono mai scaricato PERCHÉ NON MI SONO MAI AMMALATO. Laura: Noemi STAVA USANDO LA FANTASIA. Joy: a Martina, Noemi STAVA FACENDO UN’IPOTESI non è che nel nostro corpo c’è una pila. Lorena: Se c’era la pila facevamo come i robot, perché i robot hanno dentro la pila. Noemi: a Martina, Ho detto COME SE CI FOSSE DENTRO NON È CHE C’È DENTRO. Maestro: Come ha detto Laura ha fatto UN PARAGONE. Cos’è l’energia? Joy ha detto che è una forza. Noemi che è come se ci fosse una batteria Camilla: Anche per me è una forza. Maestro: Energia è una forza che fa che cosa? Marco: SONO I MUSCOLI… È COME QUANDO TI ARRABBI USI LA FORZA. Maestro: In che senso? …
«Si va bene ma ora… • COME FACCIO? • COME SCELGO GLI STRUMENTI? • COME ESPRIMO LA VALUTAZIONE? • COSA SCRIVO? 10
TUTTI GLI STRUMENTI DEVONO GARANTIRE… CHIAREZZA RISPETTO A COSA SI VALUTA (OBIETTIVI)
«…deve «dotarsi di strumenti che danno voce agli apprendimenti ….per essere valutabili e validabili» (Bonaccini, 2018)
Scrittura Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura. Produrre semplici testi … legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare). 13
SITUAZIONE NOTA/NON NOTA RISORSE PERSONALI AUTONOMIA
Maestro: Cos’è l’energia? Noemi: TIPO UNA PILA che ti tiene sempre in forma. CLASSE TERZA Joy: E’ LA FORZA del nostro corpo. Maestro: Noemi e Joy ci hanno dato DUE DEFINIZIONI.. Noemi ci dice che l’energia ci tiene in COS’È forma, Funzioni L’ENERGIA?della mentre Joy che l’energia è la forza del nostro corpo. valutazioneMartina: a Noemi, secondo me non è una pila PERCHÉ LA PILA SI SCARICA. Lorena: SE SI SCARICA LA PILA TI AMMALI. formativa Marco: Perdi la forza. Fabio: ALLORA NON mi sono mai scaricato PERCHÉ NON MI SONO MAI AMMALATO. Laura: Noemi STAVA USANDO LA FANTASIA. Joy: a Martina, Noemi STAVA FACENDO UN’IPOTESI non è che nel nostro corpo c’è una pila. Lorena: Se c’era la pila facevamo come i robot, perché i robot hanno dentro la pila. Noemi: a Martina, Ho detto COME SE CI FOSSE DENTRO NON È CHE C’È DENTRO. Maestro: Come ha detto Laura ha fatto UN PARAGONE. Cos’è l’energia? Joy ha detto che è una forza. Noemi che è come se ci fosse una batteria Camilla: Anche per me è una forza. Maestro: Energia è una forza che fa che cosa? Marco: SONO I MUSCOLI… È COME QUANDO TI ARRABBI USI LA FORZA. Maestro: In che senso? …
SARA’ BELLO SI’, MA COSA MI SERVE? Per quale OBIETTIVO? CI VUOLE TANTO TEMPO E POI COME FACCIO A SAPERE SE HANNO IMPARATO? COSA VALUTO? COSA CI TIRO FUORI PER LA VALUTAZIONE? 16
Traguardi DI SCIENZE L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità̀ e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. .
Obiettivi di SCEINZE Esplorare e descrivere oggetti e materiali Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricom- porli, riconoscerne funzioni e modi d’uso. Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc. 18
COSA CI TIRO FUORI? In situazione NON NOTA, con RISORSE PERSONALI, AUTONOMAMENTE FANNO SIMILITUDINI, PARAGONI, CONFRONTI: TIPO LA PILA (Noemi) USANO TERMINI APPRORPIATI : CONCETTO DI FORZA: FANNO ESEMPI TRATTI DA SITUAZIONI REALI: ENERGIA È LA FORZA DEL NOSTRO CORPO (Joy) FANNO INFERENZE: PERCHÉ LA PILA SI SCARICA. SE SI SCARICA LA PILA TI AMMALI. (Martina e Lorena) PENSIERO ASTRATTO, METARIFLESSIONE: STAVA USANDO LA FANTASIA; STAVA FACENDO UN’IPOTESI (Noemi e Joy) 19
CLASSE TERZA COS’È L’ENERGIA? Funzioni della valutazione formativa COME FACCIO A VALUTARE TUTTI I BAMBINI ???
CONSEGNA INDIVIDUALE: ABBIAMO DISCUSSO SULL’ENERGIA, ABBIAMO SINTETIZZATO LE CONOSCENZE PRINCIAPLI E ORA SCRIVETE QUELLO CHE AVETE CAPITO 21
OGNI BAMBINO RICOSTRUISCE QUANTOACCADUTO POI SCRIVIAMO UN TESTO COLLETTIVO PER RISPONDERE ALLA LORO LETTERA
DALL’OBIETTIVO ALLA PROGETTAZIONE DALLA PROGETTAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE DELLA VALUTAZIONE
Obiettivo OSSERVARE I MOMENTI SIGNIFICATIVI NELLA VITA DI PIANTE E ANIMALI generale di CLASSIFICARE OGGETTI E FENOMENI IN BASE A CRITERI CONDIVISI apprendimento ILLUSTRARE E COMPRENDERE VITA DELLE PIANTE Tempo X SETTIMANE STRUMENTI -OSSERVAZIONE IN PICCOLO GRUPPO DI SEMI DIVERSI VALUTAZIONE IN -DISCUSSIONE IN GRANDE GRUPPO DELLE OSSERVAZIONI ITINERE -CLASSIFICAZIONE DEI SEMI IN BASE A CRITERI INDIVIDUATI A GRUPPI -DISCUSSIONE RELATIVA ALLE PROCEDURE NECESSARIE PER LA SEMINA -ATTIVITÀ DI SEMINA NEI VASI -OSSERVAZIONE DELLA CRESCITA E REGISTRAZIONE IN UN DIARIO DI CLASSE (DISEGNI, FOTO, DESCRIZIONI) -LETTURA E STUDIO DI VARI TESTI SULLA CRESCITA DELLE PIANTE (LIBRO DI TESTO, ALBI ILLUSTRATI…) Valutazione -TRASCRIZIONE DELLE DISCUSSIONI finale -OSSERVAZIONE DURANTE LE ATTIVITÀ DI PICCOLO GRUPPO (CLASSIFICAZIONE, OSSERVAZIONE DELLA CRESCITA DEI SEMI) -ANALISI DEI PRODOTTI SCRITTI INDIVIDUALI E DI GRUPPO (DIARIO, TESTO COLLETTIVO) -ANALISI DELLA PRESENTAZIONE SCRITTA E ORALE DEL PERCORSO AD ALTRE CLASSI -ANALISI DEI REPORT DI OSSERVAZIONI -PROVA DI VERIFICA SULLE CONOSCENZE a) ATTIVITA’ SULLE PIANTE A PARTIRE DAI SEMI
… Quanti semi diversi!! in classe abbiamo scoperto che esistono SEMI di dimensioni, colori, forme, odori, consistenze DIVERSI CHE POSSONO ESSERE CLASSIFICATI IN MODO DIVERSO e che ciascuno produce determinate piante
A CHE COSA SERVE UN SEME? Lorenzo: Per piantare delle piante. Dalia: Per far nascere i frutti. Elio: Per far nascere i frutti, i fiori e anche le piante. Sara: Per far nascere le piante e i frutti. I semi possono fare le cose che crescono, come le piante che diventano sempre più grandi perché dopo fanno i frutti. Martina: Sì, i semi nascono dai frutti, così almeno i semi producono altri frutti che producono altri semi che producono altri frutti. E poi i semi servono anche per far nascere delle piante. Anastasia: Però semi per fare nascere una piantina hanno bisogno di nutrimento e acqua Ferdinando: e della terra…
LA STRUTTURA DEL SEME Martina: All’interno del seme c’è un altro semino che serve per far nascere la piantina.
… COMINCIAMO LE ATTIVITA’ DI SEMINA Ogni bambino ha riempito due piccoli contenitori con del cotone, ha adagiato sul cotone del primo contenitore due semi di fagiolo e sul cotone del secondo due semi di fava, ha dato acqua ai semi e ha portato a casa i contenitori coi semi per qualche giorno.
… Dopo qualche giorno, ecco le nostre piantine!!
Compito : osservare attentamente le trasformazioni dei semi e scrivere su una tabella ciò che veniva notato
UN SEMENZAIO SPERIMENTALE IN CLASSE Dalle attività di semina sono sorte domande interessanti alle quali abbiamo cercato di fornire delle risposte allestendo un semenzaio sperimentale in classe. Che cosa potrà accadere se semino 2 semi uguali molto vicini tra loro? Che cosa potrà accadere se semino 2 semi diversi molto vicini tra loro? Che cosa potrà accadere se semino 2 semi uguali, uno in superficie, l’altro sul fondo del vasetto? Che cosa potrà accadere se semino 2 semi diversi, uno in superficie, l’altro sul fondo del vasetto? Che cosa succederà se semino tre semi uguali vicini tra loro e seminati a caso nello stesso vasetto? Che cosa succederà se semino tre semi diversi vicini tra loro e seminati a caso nello stesso vasetto?
UN ESEMPIO DI TABELLA DELLE IPOTESI
E POI…. CHE VALUTAZIONE DO? COSA SCRIVO, COSA DICO? A CHI LO SCRIVO? QUANDO? OGNI QUANTO? 34
GLI ALTRI STRUMENTI DI VALUTAZIONE l’analisi delle interazioni verbali, il colloquio l’osservazione delle individuale argomentazioni,delle meta-riflessioni compiti pratici APERTI prove di verifica elaborati scritti E/O compiti autentici ROUTINE SCOLASTICHE 35
ROUTINE DEL CALENDARIO Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo (orologio, calendario, linea temporale…). 36
ROUTINE DEL CALENDARIO «COMPLIMENTI ADAM, SAI SVOLGERE L’INCARICO DEL CALENDARIO DA SOLO E SAI RISPONDERE A TUTTE LE DOMANDE CHE TI FACCIO (CHE GIORNO ERA IERI, CHE GIORNO SARA’ DOMANI…) SEI MIGLIORATO PERCHE’ PRIMA TI CONFONDEVI I NUMERI, I MESI, I GIORNI. ORA NO» 37
Obiettivi Prove??? • MATEMATICA: Contare oggetti o Documentazione eventi, a voce e mentalmente in senso progressivo e regressivo e LUNGO IL per salti di due, tre… PERCORSO Sonia Sorgato
Osservazioni in situazioni di routine Sonia Sorgato
Osservazioni in situazioni di gioco Sonia Sorgato
Osservazioni all’interno di situazioni didattiche strutturate
COSA SCRIVO SUL REGISTRO? «IN SITUAZIONI DI GIOCO, DI ROUTINE QUOTIDIANE E DURANTE LE ATTIVITA’ SCOLASTICHE, CONTA E RAGGRUPPA GLI OGGETTI SECONDO QUANTITA’ DATE IN SITUAZIONI NOTE E NON NOTE»
Con i dadi, le lego e i minions
Con le Cannucce e con i tappi
Discussione in piccolo gruppo Gruppo di Filippo, Alice, Daniele, Gregorio e Maddalena I: come state lavorando? F: creiamo delle torri con dieci pezzi e poi li spezziamo I: puoi spiegarmi meglio? Cosa intendi per “spezziamo”? A: allora ti faccio vedere io, ognuno ha una torre e poi dice una sua idea. I: cioè? A: prendo la torre e posso spezzarla così 2 + 2 + 1 + 2 + 2 +1. (mostra concretamente con i lego) G: io invece ho un’altra idea e posso dire 5 e 5, cioè 5+5 fa 10. E’ diverso da quello di A. però comunque giusto. M: poi li scriviamo tutti sul foglio che ci hai dato. I: grazie, ora ho capito!
Diario di bordo Giovanni si rivolge all’insegnante G: possiamo anche fare con il meno? Ins: cosa intendi? G: per esempio io prendo tanti tappi 12,13 o anche 20 tappi e poi ne tolgo un po’ per arrivare a dieci. Così cambiamo un po’ altrimenti è sempre più, tutto più. Ins: molto interessante! Certo che lo puoi fare. G: siiiii, ora lo dico al mio gruppo. Anche agli altri gruppi? Ins: certo, ora lo diciamo a tutti i gruppi. Hai avuto un’ottima idea! Complimenti!
COME VALUTO GLI APPRENDIMENTI ? AUTONOMIA CONTINUITÀ I VOTI? I LIVELLI? TIPOLOGIA DELLA SITUAZIONE (NOTA E NON NOTA) RISORSE MOBILITATE I CRITERI Altre dimensioni eventualmente elaborate dal Collegio Docenti (inserite nei criteri di valutazione all’interno del PTOF)
COME RACCOLGO DATI ED EVIDENZE? Sonia Sorgato
ANNOTAZIONI CARTA E MATITA
50
OSSERVAZIONI SCRITTURA SPONTANEA MESE DI SETTEMBRE NOME PAROLE LATERALITA’ IPOTESI DI IPOTESI DI SCRITTA VARIETA’ QUANTITA’ SCRITTURA DEL MINIMA PROPRIO NOME BEATRICE. BTE DX SI SI GIADA GIADA DX SI SI SARA SRA DX SI SI NOME PAROLE SCRITTE SCRITTURA DI BEATRICE TP TRAARGAAATRATRAAG - TOPO - - TARTARUGA GIADA TOPO TATARUCA ELFANTE - ELEFANTE SARA TPO TATAGA EFATE NOME RICONOSCE RICONOSCE LE RICONSOCERE PAROLE PAROLE E NON LUNGHEZZE E NON PAROLE PAROLE OSSERVANDO DELLE SCRITTE BEATRICE NO NO GIADA SI’ SI’ OSSERVARE DISEGNI SARA NO SI’ E DISCRIMINARE PAROLE LUNGHE E CORTE
52
GA1 PROVE, ATTIVITA’ e tipi di «situazione» Situazione nota non nota Struttura / tipologia di compito già realizzato in classe durante le attività didattiche mai realizzata in quella forma in precedenza dagli con il supporto dell’insegnanti e/o dei pari alunni/e con il supporto dell’insegnante Caratteristiche delle prove CARATTERE RIPRODUTTIVO E MODELLIZZAZIONE - PROBLEMI APERTI A PIU’ DI UNA SOLUZIONE O ESERCIZI PROCEDIMENTI DI SVOLGIMENTO 54 Gabriella Agrusti
Diapositiva 54 GA1 Gabriella Agrusti; 09/03/2021
Prove e tipi di «risorse» Risorse interne esterne Struttura / tipologia di compito Reperite dall’alunno in funzione del percorso di Fornite dal docente a corredo del compito svolgimento del compito Caratteristiche delle prove CARATTERE RIPRODUTTIVO E MODELLIZZAZIONE PRODUZIONE / ESPRESSIONE DI RIELABORAZIONI - ESERCIZI 55 Gabriella Agrusti
56
TIPOLOGIA DELLA NOME DATA OBIETTIVO STRUMENTI / PROVE SITUAZIONE QUALI STRUMENTI? NOTA NON NOTA CHE TIPO DI PROVA? RISORSE MOBILITATE AUTONOMIA CONTINUITÀ ALTRE DIMENSIONI EVIDENZE QUALE EVIDENZE? REPERITE NON FORNITE DALL'INSEGNANTE AUTONOMO CONTINUO DISCONTINUO INCHIODARE ALTROVE AUTONOMO L'ESEMPIO
TIPOLOGIA DELLA SITUAZIONE RISORSE MOBILITATE AUTONOMIA CONTINUITÀ LIVELLO FORNITE NON NOTA NON NOTA DALL'INSEGNANTE REPERITE ALTROVE AUTONOMO AUTONOMO CONTINUO DISCONTINUO X X X X X X AVANZATO X X X X X X (non del tutto) X INTERMEDIO X X X (non del tutto) X X X X X BASE X X X X IN VIA DI PRIMA X X X ACQUISIZIONE
Esempio STRUMENTI / TIPOLOGIA DELLA ALTRE NOME DATA OBIETTIVO PROVE SITUAZIONE RISORSE MOBILITATE AUTONOMIA CONTINUITÀ DIMENSIONI EVIDENZE Quali strumenti? FORNITE Quale evidenze? REPERITE AUTONO NON CONTIN DISCONTI Che tipo di NOTA NON NOTA DALL'INSEGN Inchiodare ALTROVE MO AUTONOMO UO NUO prova? ANTE l'esempio Federico Attività Misurare Strumento Osservazion Utilizzo del Utilizza Completa no no Federico spiega svolta in grandezze narrativo (diario e del cortile metro e un mente ai suoi data (lunghezze di bordo) della scuola di alcuni bastoncin autonom compagni del 02/03/2021 ) Osservazione e fogli o trovato o gruppo come utilizzando misurazione in cortile procedere. unità e di uno per "Allora tiriamo strumenti spazio segnare il metro e convenzion individuato dove partiamo ali (metro) per termina il dall'inizio, piantare 75 metro poi il nostro bulbi metro è troppo corto quindi dobbiamo ripeterlo più volte, qualcuno deve scrivere quanti metri sono altrimenti non ci ricordiamo. Se volete posso farlo io e vuoi tirate il metro"
DRIVE PER RACCOGLIERE DOCUMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ 60
DRIVE PER RACCOGLIERE DOCUMENTAZIONE DEI BAMBINI 61
Grazie! Domande? Potete anche scrivermi a: elisabetta.nigris@unimib.it 62
Puoi anche leggere