Applicare la Legge 38/2010 - Siaarti
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Formazione universitaria in Cure Palliative e Terapia del Dolore Le aspettative del SSN Applicare la Legge 38/2010 Gianlorenzo Scaccabarozzi Già presidente «Sezione per l’attuazione dei principi contenuti nella Legge 15 marzo 2010, N.38» - Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute
Italia…il Paese delle cronicità 23,6 milioni di italiani 40% della popolazione 23,7% 2 o più condizioni croniche • i pazienti con multicronicità nel 2015 hanno generato il 55% dei contatti
LO SCENARIO ATTUALE • Prevalenza di ultraottantenni, destinata ad aumentare • Sopravvivenza di persone affette da malattie croniche per tempi più lunghi rispetto a pochi anni fa • La scienza è lenta nell’indicare modalità univoche di risposta ai singoli problemi clinico-assistenziali. • Non vi è ancora una sintesi tra la Medicina Basata sulle Evidenze e la «Medicina Narrativa» • Costi dei servizi sanitari e socio-sanitari in costante aumento M. Trabucchi, L’Arco di Giano, n.89, 2016
Si stima che l’accesso alle CP sia appropriato e necessario nell’1,5% dell’intera popolazione, secondo l’OMS 560 malati adulti ogni 100.000 abitanti nei 53 Paesi della regione Europea – 60% sono pazienti non oncologici Non più cure palliative destinate al fine vita dei malati oncologici ma assistenza su due livelli (di base e specialistica) indirizzata a persone con limitata aspettativa di vita ovvero all’inizio di quella traiettoria discendente che segnala fase di declino della vita di tutte le persone con malattie cronico- degenerative in stadio avanzato: – Efficace controllo dei sintomi durante tutto l’iter della patologia – Pianificazione e programmazione anticipata dell’assistenza – Supporto psico-sociale per il malato e chi gli è vicino Secondo l’OMS il 30-45% dei pazienti che necessitano di CP hanno bisogno di una gestione specialistica, gli altri possono beneficiare di CP generaliste erogabili nel setting dell’Assistenza Primaria attraverso varie modalità
QUALE SARÀ IL BISOGNO DI CURE PALLIATIVE? Si è stimato che nel 2040 (in UK e Galles) si avrà un incremento delle persone con bisogni di cure palliative tra il 25% e il 47%. Il forte aumento si osserva nella popolazione 85+ Etkind et al. How many people will need palliative care in 2040? Past trends, future projections and implications for services. BMC Medicine (2017) 15:102
IN SINTESI È in corso una transizione epidemiologica e demografica. Lo scenario attuale presenta: 1. AUMENTO DELL’ASPETTATIVA DI VITA Circa una anno in più ogni 4 anni. Nel 2050 più di un terzo della popolazione dell’UE avrà più di 60 anni 2. AUMENTO DELLA PREVALENZA MALATTIE CRONICHE In Italia ci si attende un numero di multicronici (chi soffre di almeno 3 malattie croniche) pari a quasi 13 milioni nel 2024 3. SCARSITÀ DI RISORSE Dal 2010 la spesa sanitaria in Italia è diminuita. Si prevede che nel 2019 scenderà al 6.5% del PIL W. Ricciardi, L’Arco di Giano, n.89, 2016
QUANTO “COSTA” LA TRANSIZIONE? - Ogni anno l’1% di residenti assorbe circa il 20% dell’intera spesa sanitaria; - La quasi totalità di questo 1% è costituita da persone nell’ultimo anno di vita. 21% della spesa sanitaria totale % di Spesa sanitaria 27% della spesa sanitaria totale 52% della spesa sanitaria totale % di popolazione assistita https://www.cms.gov/NationalHealthexpendData/
QUALI “COSTI” DI ASSISTENZA? I costi assistenziali nell’ultimo anno di vita sono per larga parte riconducibili all’assistenza ospedaliera. Assistenza ospedaliera Tanuseputro et al. The health care cost of dying: a population-based retrospective cohort study of the last year of life in Ontario, Canada. PLoS One. 2015 Mar 26;10(3):e0121759.
Differenze negli anni: DATI ISTAT MORTALITÀ % LUOGO decesso - ONCOLOGICI Domiclio Istituto di cura Hospice Struttura residenziale Altro 50,0% 45,0% 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Dal 2010 introdotto anche il campo Hospice, che risulta in una riduzione del numero di decessi in istituto di cura (ospedali). Non si notano invece differenze negli anni nei deceduti al proprio domicilio, a dimostrazione di un impatto non significativo delle CP domiciliari nel rispondere ai bisogni
ANNO 2015 - % DECESSO al DOMICILIO O HOSPICE – MALATI ONCOLOGICI 2015 A ISO RISORSE il setting domiciliare consente di assistere più malati e/o per un periodo più lungo Fonte dati: elaborazione ISTAT
% DECESSO al DOMICILIO O HOSPICE – MALATI ONCOLOGICI 2015 Fonte dati: elaborazione ISTAT
Cure Palliative e Value Based Healthcare • La letteratura dimostra che per i pazienti vicini alla fine della vita vengono spese risorse esorbitanti per un’assistenza sanitaria che spesso non è appropriata né giusta • L’American Society of Clinical Oncology (ASCO) raccomanda l’integrazione precoce tra cure palliative e assistenza oncologica in un’ottica di processo definito all’interno del ciclo di assistenza [Ferrell BR, Temel JS, Temin S, et al. Integration of Palliative Care Into Standard Oncology Care: American Society of Clinical Oncology Clinical Practice Guideline Update. J Clin Oncol2017;357:96-112] • Superamento della divisione delle articolazioni ospedale – territorio e necessità di operare per team multiprofessionali all’interno della rete (integrated practice unit funzionale) • Attenzione per la misurazione dei risultati: dimensione quantitativa e qualitativa
Cambiare mentalità: il 20 °è stato il secolo dell’ospedale, il 21° sarà il SECOLO del SISTEMA. How to build healthcare systems, 2012
La SFIDA per i sistemi sanitari è garantire il massimo ritorno possibile di salute rispetto alle risorse investite. La riorganizzazione del sistema sanitario richiederà «sistemi di rottura»: • nuove modalità di allocazione delle risorse • nuove modalità organizzative • nuove competenze professionali W. Ricciardi, L’Arco di Giano, n.89, 2016
Per affrontare le sfide future sono inoltre necessari: • Fiducia nel trinomio RICERCA-SPERIMENTAZIONE- FORMAZIONE La mancanza di modelli generali di dimostrata efficacia impone un continuo lavoro di ricerca per costruire delle ipotesi da testare e che, una volta adottate, diventino oggetto di formazione • Considerare l’aspetto PROGRAMMATORIO Per favorire questo approccio è fondamentale una puntuale valutazione dei risultati, anche da parte dell’utente o dei familiari • Capacità della collettività di controllare o indirizzare la formazione della DOMANDA • Attenzione alla NORMALITÀ della vita M. Trabucchi, L’Arco di Giano, n.89, 2016
1. La Legge n.39, del 1999 2. La Legge 15 marzo 2010, n. 38 3. Intesa CSR 25.7.2012 4. Decreto MinSal 28.3.2013 - Il riconoscimento della disciplina "Cure Palliative“ 5. Certificazione regionale per palliativisti 6. Accreditamento RLCP-D 7. I nuovi LEA 8. Formazione volontari 9. Formazione accademica 10. Legge 219/17 DAT 1 6
Esito lavori dei tavoli di approfondimento e adempimenti conseguenti triennio 2015-2018
Audizione delle società scientifiche Audizione delle società scientifiche Tavolo Tecnico/ attività afferenti alle discipline di cure palliative e di terapia del dolore Documentazione Report prodotta 7 giugno e 8 giugno 2016
Tavolo cure palliative e la terapia del dolore pediatriche Tavolo cure palliative e la terapia del Tavolo Tecnico/ attività dolore pediatriche (d.d. 20 aprile 2016) “Monitoraggio ed analisi dello stato di Documentazione realizzazione e sviluppo delle Reti prodotta regionali di Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche” Stato di avanzamento Approvato dalla Sezione
Attività monitoraggio articolo 9 Attività monitoraggio articolo 9: Audizione dei referenti regionali per la Tavolo Tecnico/ attività verifica degli adempimenti LEA per le cure palliative e terapia del dolore e il monitoraggio dei flussi informativi Documentazione Report prodotta 9 marzo 2017 e 11 aprile 2017
Stato certificazione dell’esperienza triennale dei medici nel campo delle CP palliative Aggiornamento dello stato di recepimento delle indicazioni del d.m. 4 giugno 2015, in materia di Tavolo Tecnico/ attività certificazione dell’esperienza triennale dei medici nel campo delle cure palliative attraverso il contributo della Federazione Cure palliative Documentazione Report prodotta 9 marzo 2017 e 11 aprile 2017
Proposta di istituire un codice di disciplina per la terapia del dolore Formulazione di un documento tecnico in merito alla proposta di istituire un Tavolo Tecnico/ attività codice di disciplina per la terapia del dolore in strutture ospedaliere (27 ottobre 2016). “Il dolore cronico e il dolore malattia e Documentazione la sua codifica nel Servizio sanitario prodotta nazionale” Approvato dalla cabina di regia NSIS: in attesa di formalizzazione con Stato di avanzamento decreto da parte del nuovo ministro; previsto avvio dal 1° gennaio 2019.
Intesa art. 8 comma 4 Intesa art. 8 comma 4: Gruppo di lavoro sul Tavolo Tecnico/ percorso di formazione dei volontari in cure attività palliative “Percorso per la definizione di profili formativi Documentazione omogenei per le attività di volontariato in prodotta ambito palliativo” Approvato dalla Sezione Stato di avanzamento Inviato alla Commissione salute in data 31.01.2018
Articolo 9 Art. 9: Gruppo di lavoro inerenti le proposte di Tavolo Tecnico/ modifiche flusso SIAD per il monitoraggio attività prestazioni delle reti cure palliative, area assistenza domiciliare Documentazione Documento tecnico con proposte di prodotta miglioramento del flusso SIAD Approvato dalla Sezione Stato di avanzamento In attesa di modifica del Decreto di istituzione del flusso SIAD
Art. 5, comma 3 Art. 5, comma 3: Tavolo tecnico accreditamento istituzionale delle: 1- Reti Locali di cure palliative (RLCP) Tavolo Tecnico/ 2- Reti di Terapia del dolore (RTD) attività 3-Reti di cure palliative e terapia del dolore pediatrica (RCPTDP) (Decreto direttoriale del 29 luglio 2017) 1- “Accreditamento delle reti di Cure Documentazione palliative” prodotta 2- “Accreditamento delle reti di terapia del dolore” Approvati dalla Sezione Stato di 1- Inviato Commissione salute in data avanzamento 31.01.2018 Approvato dalla Sezione
COSA POSSONO FARE LE CURE PALLIATIVE PER RISPONDERE A QUESTI BISOGNI? • Il modello delle Reti Locali di Cure Palliative che si intende sviluppare prevede l’identificazione di fattori che qualifichino il sistema di assistenza affiancando il paradigma clinico ad un approccio valutativo sistemico della malattia e della complessità dei bisogni, con la conseguente rimodulazione degli interventi e dei trattamenti. Documento di Consenso, Firenze 27 giugno 2015
Paradigma dell’Istituzione Paradigma della Medicina di Popolazione/Personalizzata Focus sull’efficacia, qualità e sicurezza Focus sul valore e sull’equità Buoni servizi dedicati a pazienti conosciuti Servizi personalizzati per tutti i pazienti affetti dalla data patologia nella popolazione Rafforzamento delle organizzazione più Sviluppo di sistemi e reti collaborative con competitive pazienti e professionisti riconosciuti come partner alla pari Miglioramento dei servizi dato dalla Trasformazione dei servizi dato dal riorganizzazione e da maggior utilizzo di cambiamento culturale e maggior risorse economiche conoscenza I clinici sono gli utilizzatori delle risorse I clinici hanno la consapevolezza del della propria istituzione proprio ruolo di custodi delle risorse
6. Art. 8, comma 1 Art. 8, comma 1: Gruppo di lavoro misto tra il Ministero della salute Tavolo Tecnico/ e il Ministero dell’istruzione, università e delle ricerca scientifica attività (decreto direttoriale del 13 luglio 2017, aggiornato il 31 luglio 2017. “Insegnamento delle cure palliative e della terapia del dolore – Ipotesi di inserimento nel corso di laurea in medicina e chirurgia” “Insegnamento delle cure palliative e della terapia del dolore nei corsi di laurea infermieristica pediatrica, fisioterapia e terapia occupazionale” Documentazione “Insegnamento delle cure palliative e della terapia del dolore nel corso di prodotta laurea in psicologia e nel corso di laurea in servizio sociale” “Aggiornamento degli standard e dei requisiti delle scuole specializzazione equipollenti alla disciplina di cure palliative, di cui al decreto del Ministro della salute 28 marzo 2013 e della scuola di specializzazione in anestesia rianimazione e terapia intensiva e del dolore” Approvati dalla Sezione I documenti sono stati inviati alla DGPROF che ha provveduto ad inviarli al MIUR. In esito a tali passi: Stato di - 22.01.18 Mozione conferenza Presidenti Corso di Medicina e Chirurgia avanzamento - Nota dott.ssa Molina (MIUR) raccomandazione a tutti i corsi di laurea di tutte le professioni (sanitarie, psicologia e servizio sociale) per introduzione CFU in CP e TD
Sezione “O” per l’Attuazione della Legge 38 Comitato Tecnico Sanitario Ministero della Salute a. Accreditamento delle Reti locali di Cure Palliative con approvazione del documento finale inviato alla Conferenza delle Regioni b. Formazione accademica in Cure palliative per l’aggiornamento degli ordinamenti didattici nei corsi di laurea e nelle specialità equipollenti alla disciplina CP, con l’approvazione del documento di riferimento per la decretazione interministeriale SALUTE-MIUR
I servizi e i programmi di Cure Palliative devono essere necessariamente INTEGRATI
COME GESTIRE I PERCORSI NELL’AMBITO DELLA RETE 3.PIANIFICAZIONE Impeccable assessment Early identification 2.VALUTAZIONE 1.IDENTIFICAZIONE DIFRA
Identificazione precoce: quanto precoce ? Malati che si “avvicinano alla fine della vita” Le cure palliative si rivolgono a tutte le persone portatrici di patologie croniche evolutive senza esclusivo riferimento alle fasi ultime della vita. Dalla recente letteratura l’orizzonte temporale di intervento delle cure palliative si è esteso fino a 12-24 mesi dalla morte OHTAC Recommendation Ontario Health Technology Advisory Committee, End-of-Life Health Care in Ontario: December, 2014 Xavier Gómez-Batiste et All, Mortality, place, and cause of death of patients with advanced chronic conditions, palliative care needs and limited life prognosis identified by the Surprise Question and the NECPAL-WHOCC-ICO tool in the general population: results of a cohort study at 2 years, Draft. Una nuova prospettiva di sviluppo per le cure palliative: più collegate ai bisogni ed alle preferenze dei “malati che si avvicinano alla fine della vita” e dei loro familiari sempre meno alla tipologia della diagnosi Quality Standards for End of life care of adults. National Institute for health and Clinical Excellence (NICE) 12/2011 P.Lora Aprile - Congresso Nazionale Simg 32 2017
Art. 8, comma 1 Art. 8, comma 1: Gruppo di lavoro misto tra il Ministero della salute Tavolo Tecnico/ e il Ministero dell’istruzione, università e delle ricerca scientifica attività (decreto direttoriale del 13 luglio 2017, aggiornato il 31 luglio 2017. “Insegnamento delle cure palliative e della terapia del dolore – inserimento nel corso di laurea in medicina e chirurgia” “Insegnamento delle cure palliative e della terapia del dolore nei corsi di laurea infermieristica pediatrica, fisioterapia e terapia occupazionale” Documentazione “Insegnamento delle cure palliative e della terapia del dolore nel corso di prodotta laurea in psicologia e nel corso di laurea in servizio sociale” “Aggiornamento degli standard e dei requisiti delle scuole specializzazione equipollenti alla disciplina di cure palliative, di cui al decreto del Ministro della salute 28 marzo 2013 e della scuola di specializzazione in anestesia rianimazione e terapia intensiva e del dolore” Approvati dalla Sezione I documenti sono stati inviati alla DGPROF che ha provveduto ad inviarli al MIUR. In esito a tali passi: Stato di - 22.01.18 Mozione conferenza Presidenti Corso di Medicina e Chirurgia avanzamento - Nota dott.ssa Molina (MIUR) raccomandazione a tutti i corsi di laurea di tutte le professioni (sanitarie, psicologia e servizio sociale) per introduzione CFU in CP e TD
GRAZIE Gianlorenzo Scaccabarozzi mail: presidenza_cs@fondazionefloriani.eu
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