La valutazione. Alcuni esempi: La Fondazione Venezia
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Giovani a teatro
Giovani a teatro Definizione del progetto – Finanziatore: Fondazione Venezia. – Obiettivo: favorire la fruizione degli spettacoli teatrali; – Target: studenti di età inferiore a 26 anni; – Localizzazione: teatri della provincia di Venezia; – Organizzazione: • selezione del programma culturale da inserire nell’offerta; • tesseramento dei candidati; • prenotazione spettacolo tramite call-center; • ritiro dei biglietti presso i teatri; • prezzo simbolico 2,5 €; 4
Giovani a teatro • Obiettivi cognitivi • Collocazione dello studio nella gerarchia di valutazione • Domande di valutazione • Piano delle attività • Metodi di valutazione • Commento dei risultati 5
Giovani a teatro • Obiettivi cognitivi 1. definire il livello di coinvolgimento della popolazione obiettivo, non solo per l’edizione attuale, ma anche in termini relativi rispetto all’edizione precedente; 2. quantificare il livello di frequentazione dell’iniziativa da parte dei tesserati; 3. individuare i punti di forza e le eventuali criticità dell’iniziativa; 4. stimare la probabilità della frequentazione degli spettacoli in funzione sia di aspetti che caratterizzano gli spettatori, sia di caratteristiche direttamente attinenti all’offerta culturale e al progetto complessivo. 6
Giovani a teatro • Collocazione nella gerarchia di valutazione: – Effettiva esistenza di un problema sociale a cui porre rimedio (Analisi dei bisogni) – Solida strategia alla base dell’intervento (Teoria dell’intervento) – Corretta realizzazione dell’intervento rispetto al disegno pianificato (Controllo del processo) – Reale capacità di produrre benefici. (Valutazione d’impatto) – Confronto dei benefici con i costi per ottenerli. (Valutazione dell’efficienza) 7
Giovani a teatro • Collocazione nella gerarchia di valutazione: – Controllo di processo. • Domande di valutazione: – Dimensione del progetto in termini di offerta e domanda culturale; – Differenze rispetto alla precedente edizione; – Uso card; – Uso della card con alta frequenza; – Cosa attira i giovani a teatro; – Livello di soddisfazione per i singoli aspetti; – Aspetti organizzativi da modificare per la messa a punto. 8
Giovani a teatro Piano delle attività • Obiettivo 1:Coinvolgimento – Analisi statistica del database del tesseramento relativo all’edizione in corso e confronto con quello dell’edizione precedente • Obiettivo 2: Frequentazione – Analisi statistica del database delle prenotazioni relativo all’edizione in corso e confronto con quello dell’edizione precedente 9
Giovani a teatro • Obiettivo 3: Servizi – Somministrare un questionario ad un campione casuale di tesserati per rilevare la qualità attribuita all’iniziativa. Le aree di indagine sono: • Call Center; • Servizi offerti dai teatri; • Sito internet e canali di informazione; • Programmazione teatrale. • Obiettivo 4: Successo – Stima di un modello Logit per evidenziare la probabilità di frequentazione dell’iniziativa in funzione delle caratteristiche soggettive e di percezione della qualità dei servizi offerti. 10
Giovani a teatro • Metodi di valutazione. – Statistiche descrittive • Sulla popolazione • Sul campione – Analisi fattoriale (stabilire per ogni tipologia di servizio, la priorità di intervento). – Stima di modelli logit (stabilire quali sono i fattori determinati nell’affluenza dei giovani a teatro). 11
Giovani a teatro Risultati • Si sono riscontrati problemi nella rilevazione delle informazioni dovute ad un sistema informatico poco integrato. • Offerta culturale molto vasta: – 26 teatri in 15 città con 229 rappresentazioni. • Tasso di attivazione delle tessere basso: – Solo il 40% degli studenti la usa almeno una volta. • Bassa adesione fra i maschi: – I partecipanti di sesso femminile rappresentano i 2/3. 12
Giovani a teatro • Basso tasso di partecipazione degli adolescenti (2%) e dei giovani (25%). • Problemi di accesso al servizio per i fuorisede: – Il 15% di tutti gli studenti non ha accesso ai programmi serali. – Fra i fattori che più attirano i giovani a teatro ci sono innanzitutto l’interesse per i temi. – Influisce il basso costo del biglietto – Ha un valore non irrilevante la posizione e l’accessibilità dello stesso del teatro. 13
Giovani a teatro Indicazioni • Ridimensionare l’offerta culturale in funzione dei generi teatrali. • Aumentare il tasso di attivazione delle tessere. • Aumentare il tasso di partecipazioni maschile. • Aumentare il tasso di partecipazione degli adolescenti (2%) e dei giovani (25%). • Studiare una migliore distribuzione territoriale dell’offerta culturale, eventualmente associata ad un diverso orario di programmazione. • Proseguire con il processo di specializzazione tematica dell’offerta culturale. • Sviluppare alcune sinergie con altri enti o circoli culturali. • Rivedere sotto il profilo informatico il flusso delle informazioni per rispondere alle diverse esigenze di teatri e spettatori. 14
Go Stage Definizione del progetto • La Fondazione di Venezia ha finanziato, a partire del 1997, stage estivi in azienda, destinati agli studenti del terzo e quarto anno delle scuole superiori. • Nel corso del tempo il progetto ha registrato un interesse crescente da parte della popolazione di riferimento a cui è seguita una revisione dell’offerta da parte della Fondazione. • Dimensione del progetto (anno 2006): – 58 su 60 istituti coinvolti nella provincia di Venezia; – 1.300 aziende coinvolte; – 2.219 borse erogate; – 379 mila ore di stage. 15
Go stage
Go Stage La Fondazione di Venezia finanzia stage estivi a studenti delle scuole superiori con l’obiettivo di: • Favorire, tra gli studenti, la conoscenza dell’ambiente lavorativo già durante il corso di studi. • Sostenere gli studenti nelle future scelte lavorative. • Accrescere le loro opportunità occupazionali. • Favorire fra la aziende il contatto e le conoscenza dei giovani, agevolare il processo di selezione. 17
Go Stage • Obiettivi cognitivi • Collocazione dello studio nella gerarchia di valutazione • Domande di valutazione • Piano delle attività • Metodi di valutazione • Risultati 18
Go Stage • Obiettivi cognitivi: – Capire se la frequenza dello stage ha ricadute apprezzabili sul percorso post-diploma dello studente; – Rilevare l’opinione che gli stagisti stessi hanno dell’utilità dello stage; – Verificare se lo stage assolve ancora la funzione di “prima finestra” sul mondo del lavoro, o se sono entrate in gioco delle alternative; – Decidere se il ruolo svolto dalla Fondazione debba restare lo stesso o possa invece essere rivisto. 19
Go Stage • Collocazione nella gerarchia di valutazione: – Effettiva esistenza di un problema sociale a cui porre rimedio (Analisi dei bisogni) – Solida strategia alla base dell’intervento (Teoria dell’intervento) – Corretta realizzazione dell’intervento rispetto al disegno pianificato (Controllo del processo) – Reale capacità di produrre benefici. (Valutazione d’impatto) – Confronto dei benefici con i costi per ottenerli. (Valutazione dell’efficienza) 20
Go Stage • Collocazione dello studio nella gerarchia di valutazione: – Valutazione d’impatto. • Domande di valutazione: – Occupazione ad un anno dal diploma. – Occupazione stabile (tempo ind.) ad un anno dal diploma. – Strategia di ricerca occupazionale degli stagisti. – Apprezzamento del lavoro in azienda. – Conoscenza dei meccanismi di funzionamento di un’azienda. – Acquisizione di competenze professionali. 21
Go Stage • Piano attività: – Acquisizione dati socio-demo sulla popolazione. – Disegno di un questionario appropriato. – Estrazione del campione. – Validazione del questionario mediante pre-test. – Realizzazione delle interviste telefoniche. – Analisi statistica dei dati. 22
Go Stage Metodi di valutazione: • Analisi controfattuale. – Confronto tra stagisti e non-stagisti con caratteristiche simili (abbinamento statistico) per eliminare le differenze di partenza, ossia per non scambiare “per effetto dello stage” ciò che differenzia chi decide di fare lo stage da chi decide di non farlo. Ciò richiede un ampio campione di non-stagisti tra cui selezionare quelli che più “assomigliano” agli stagisti; • Analisi della percezioni degli effetti. – La stima degli effetti viene desunta dalla rilevazione sui beneficiari della loro percezione dell’utilità dell’esperienza. 23
Go Stage Risultati: • Influenza positiva sulle probabilità di inserimento lavorativo a tempo indeterminato (11%, di cui l’8% presso l’azienda ospitante). • Apprezzamento dello stage come strumento di conoscenza aziendale (62%). 24
Go Stage • Buona fonte di acquisizione di competenze (78%). • Nessun influenza sulla probabilità di occupazione: la proporzione dei soggetti occupati è la stessa fra stagisti e non stagisti. • Nessuna influenza sulle modalità di ricerca del lavoro. • Servizio omogeneo per realtà molto disomogenea: disparità significativa nel tasso di partecipazione degli studenti per tipologia di istituto. (I licei necessitano di modalità di intervento differenti rispetto agli istituti tecnici). 25
Venezia e l’Islam Definizione del progetto • La Fondazione di Venezia ha sostenuto la mostra intitolata «Venezia e l’Islam 828-1797», Palazzo ducale Venezia. • L’attività comporta l’intervento della fondazione nell’organizzazione e gestione dell’evento. 26
Venezia e l’Islam Obiettivi del progetto • Gli obiettivi del progetto rientrano nel programma, statutario, di sensibilizzazione all’arte e alla fruizione di beni artistici attraverso al promozione di eventi espositivi. • L’obiettivo specifico della mostra è quello di diffondere la testimonianza relativa al reciproco influsso della civiltà veneziana ed islamica nella definizione dell’evoluzione di linguaggi artistici e delle tecniche. 27
Go Stage • Obiettivi cognitivi • Collocazione dello studio nella gerarchia di valutazione • Domande di valutazione • Piano delle attività • Metodi di valutazione • Commento dei risultati 28
Venezia e l’Islam Obiettivi cognitivi. • In un’ottica di replicabilità dell’evento è necessario individuare, piuttosto che il solo raggiungimento degli obiettivi prefissati, i fattori determinanti del successo e le possibili cause di insoddisfazione al fine di massimizzare il gradimento complessivo dell’evento. 29
Venezia e l’Islam • Collocazione nella gerarchia di valutazione: – Effettiva esistenza di un problema sociale a cui porre rimedio (Analisi dei bisogni) – Solida strategia alla base dell’intervento (Teoria dell’intervento) – Corretta realizzazione dell’intervento rispetto al disegno pianificato (Controllo del processo) – Reale capacità di produrre benefici. (Valutazione d’impatto) – Confronto dei benefici con i costi per ottenerli. (Valutazione dell’efficienza) 30
Venezia e l’Islam Collocazione dello studio nella gerarchia di valutazione: – Controllo di processo. Domande di valutazione: – Caratteristiche socio-demo dei visitatori. – Da cosa dipende il livello di soddisfazione. – Aspetti influenti per un maggior consenso dei visitatori. – Variazione degli introiti in seguito a modifiche strutturali. – Aspetti organizzativi di maggior rilievo per l’agevolazione della fruizione della mostra. – Azioni influenti per l’allestimento ottimale di eventi futuri. 31
Venezia e l’Islam Piano delle attività: • Definizione di una indagine demoscopica; • Redazione della base dati informativa; • Analisi statistiche multivariate (logit, conjoint); • Redazione della relazione conclusiva. 32
Venezia e l’Islam Aree tematiche oggetto dell’indagine 1. I motivi della visita; 2. Il livello di soddisfazione (caratteristiche e contenuti); 3. Le fonti di informazione; 4. Suggerimenti e aspetti migliorativi 5. Il prezzo del biglietto 6. Le componenti della mostra 7. Caratteristiche socio-demografiche dei visitatori 33
Venezia e l’Islam • L’indagine 1. Questionario CAPI redatto in lingue diverse; 2. Campione casuale di 500 visitatori; 3. Rilevazioni effettuate in 9 giornate; 3. Durata media dell’intervista: 12 minuti; 4. Orario delle interviste 12.00 – 18.00; 5. Ubicazione delle interviste: presso l’uscita della mostra. 34
Venezia e l’Islam Metodi di valutazione • Descrittive; – Soggetto: gli Aderenti all’iniziativa. N.B. resta esclusa la popolazione dei possibili fruitori. • Regressioni logistiche per stabilire la probabilità di soddisfazione dei visitatori; – Fattori determinanti nella soddisfazione per l’iniziativa. 35
Venezia e l’Islam • Applicazione di tecniche di determinazione del prezzo ottimale del prodotto; – Tecniche di supporto per l’implementazione di politiche ottimali di prezzo. • Conjoint analysis per definire il valore economico dell’iniziativa. – Determinare la migliore combinazione di servizi offerti / prezzo richiesto, allo scopo di determinare l’importanza dei diversi attributi. 36
Venezia e l’Islam Risultati – Mostra di successo. • Il 67% dei fruitori dichiara di aver apprezzato l’evento. – Mostra di nicchia. • Profilo culturale alto (2/3 sono laureati, di cui molti in ambito artistico) e soggetti molto motivati che hanno reperito informazioni in proprio. 37
Venezia e l’Islam – Criticità sul materiale informativo. Per una mostra altamente specializzata è necessario fornire materiale più completo. – Criticità sul prezzo del biglietto. Tutto le analisi hanno evidenziato l’estrema importanza di tale aspetto, per il pubblico giovane in particolare, ma non solo. – Criticità sulla pubblicità dell’evento. I canali di informazione hanno completamente escluso la popolazione più giovane, e anche gli esperti, hanno trovato in autonomia le informazioni rilevanti. 38
Venezia e l’Islam Indicazioni • I risultati delle analisi permettono di evidenziare che la mostra in oggetto si presenta come un prodotto di “nicchia”; frequentata da visitatori fortemente motivati, competenti ed esigenti. • Il livello complessivo di gradimento e di soddisfazione manifestato dai visitatori è elevato. Tuttavia, la combinazione di due fattori - quali la tipologia di visitatori e la specificità della mostra - permette di evidenziare alcune indicazioni: 39
Venezia e l’Islam 1. Sarà necessario porre attenzione al livello qualitativo di tutte le sezioni che compongono l’esposizione. In caso di mostre specialistiche, con presenza di pubblico molto competente, il livello qualitativo è un fattore preponderaante; 2. Si devono selezionare accuratamente i canali di comunicazione e promozione dell’evento. La comunicazione di massa in questi casi può risultare superflua; 40
Venezia e l’Islam 3. Per rispondere alle esigenze dei visitatori la mostra deve essere corredata da idonea documentazione (almeno bi-lingue) relativa sia alla logica dell’esposizione nel suo complesso, sia alla descrizione dei singoli oggetti; 4. La presenza di strumentazioni multimediali avanzate, anche se a pagamento, favoriscono in maniera significativa il grado di fruizione della mostra; 5. Il prezzo del biglietto deve essere congruo rispetto ai contenuti e ai servizi offerti; si dovrebbe inoltre definire una politica di pricing per le diverse fasce d’età. 41
Bibliografia • A. Rigon, F. Santello (2010): La valutazione: teoria, metodi e pratica, Marsilio Editori 42
Puoi anche leggere