Corso di Laurea in Scienze dell'Architettura - A.A. 2011-2012

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Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura - A.A. 2011-2012

                   TECNOLOGIA DELL’ARCHITETTURA (ICAR/12) 60 +30 ore – CF 6
                                                                     Docente: Antonello Monsù Scolaro

La complessità del progetto di architettura richiede una varietà di conoscenze e di competenze che
spesso non è possibile maturare lungo un “semplice” percorso di studi e richiede, nel corso della
pratica professionale, continue “messe a punto” ed aggiornamenti. Sempre più tale complessità è
ulteriormente arricchita dalla varietà di materiali, semilavorati, componenti e prodotti che nell'offrire
varietà di alternative al tempo stesso pongono un amletico interrogativo: “quale sarà quello che fa al
caso mio?”.
Tanto più questo problema è rilevante quanto più ci si confronta con l'edilizia esistente della quale,
sovente, non si conoscono le regole e le modalità costitutive che l'hanno generata. Allora l'occhio del
progettista dovrà farsi sempre più attento e scrutare tra le righe di ciò che osserva.
Il blocco didattico “Progetto, permanenza e riuso”, indaga le modalità ed i metodi per riprogettare
edifici e manufatti esistenti, i quali, ormai in disuso, rappresentano occasioni per riflettere ed estrarre
significati, usi e funzioni ancora potenzialmente presenti o residuali.
Durante il blocco saranno offerti vari ed articolati contributi disciplinari tutti orientati a costruire una
serie di conoscenze ed in parte competenze atte a risolvere il complesso ed articolato rapporto di cui
sopra (dalla scienza dei materiali al restauro; dalla scienza delle costruzioni all'archeologia).
Il contributo del corso di Tecnologia dell’Architettura è finalizzato alla comprensione degli aspetti
disciplinari di base utili al controllo tecnico del progetto, attraverso i materiali, i sistemi costruttivi e le
modalità di rappresentazione del progetto esecutivo.

Contributo disciplinare e problematiche aperte
Come in altre occasioni, appare indispensabile precisare alcuni aspetti teorici propedeutici allo studio
della Tecnologia dell'Architettura.
Ci vengono in aiuto due contributi:
    − il significato del sostantivo “Tecnologia” (secondo l’Istituto Enciclopedico Italiano) ci viene
        incontro nello sforzo di comprenderne l’ampio campo operativo: “vasto settore di ricerca
        composto da diverse discipline che ha come oggetto l’applicazione e l’uso degli strumenti
        tecnici in senso lato, ossia di tutto ciò che può essere applicato alla soluzione di problemi
        pratici, all’ottimizzazione delle procedure, alla presa di decisioni, alla scelta di strategie
        finalizzate a determinati obiettivi”;
    − e la declaratoria di descrizione dei contenuti scientifico disciplinari di cui all'art. 1 del D.M. 23
        dicembre 1999 relativi alla Tecnologia dell'Architettura secondo cui appunto “I contenuti
        scientifico disciplinari riguardano le teorie, gli strumenti ed i metodi rivolti ad un'architettura
        sperimentale alle diverse scale, fondata sull'evoluzione degli usi insediativi, della concezione
        costruttiva e ambientale, nonché delle tecniche di trasformazione e manutenzione
        dell'ambiente costruito. Comprendono la storia e la cultura tecnologica della progettazione; lo
        studio dei materiali naturali e artificiali; la progettazione ambientale, degli elementi e dei
        sistemi; le tecnologie di progetto, di costruzione, di trasformazione e di manutenzione;
        l'innovazione di processo e l'organizzazione della produzione edilizia; le dinamiche esigenziali,
        gli aspetti prestazionali ed i controlli di qualità”.

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Da una lettura incrociata del significato che rimanda agli strumenti, e del campo di interesse ed
applicativo, che invece riguarda l'ampio spettro di indagine e di contributi scientifici e disciplinari,
appare in tutta la sua complessità e ricchezza la varietà di implicazioni derivanti.
In altre parole, la “Tecnologia dell’Architettura” va interpretata a partire dal suo carattere sistemico
che non può prescindere dalle correlazioni tra i dati analitici di partenza ed i risultati della scienza
applicata alla definizione e “reificazione” delle parti del progetto.
La disciplina si sviluppa rispetto ad uno scenario processuale riguardante, da una parte, il controllo
della produzione e gestione delle trasformazioni ambientali (sia riferite agli interventi di nuova
costruzione che di riqualificazione dell’esistente; dall’altra punta al controllo del risultato di tali
processi, cioè anche delle prestazioni che l’edificio -ossia l’organismo edilizio nel suo insieme e nelle
sue parti- è in grado di fornire rispetto alle attese, alle formulazioni progettuali iniziali (le esigenze ed i
requisiti).
Nello specifico del blocco “Progetto, permanenza e riuso” il contributo della Tecnologia
dell'Architettura sarà orientato appunto alla sedimentazione degli strumenti utili al controllo tecnico del
processo progettuale di intervento sull'esistente; quindi all'analisi dell'organismo edilizio nelle sue
articolazioni di sistema ambientale e di sistema tecnologico.

Obiettivi generali
Partendo dalle conoscenze già acquisite dagli studenti, il Corso sarà articolato in stretta sinergia con
il corso di restauro ed il relativo laboratorio. Saranno forniti gli strumenti di lettura utili ad individuare,
conoscere ed interpretare gli edifici esistenti, secondo la loro articolazione funzionale originaria (letta
secondo il metodo dello spazio-funzione) e costitutiva di elementi tecnici e sistemi costruttivi.

Obiettivi specifici
Sviluppare la capacità di leggere “da vicino” un elemento costruttivo –sia storico che “moderno”-,
nell’articolazione funzionale e prestazionale delle parti e dell'insieme; oltre che dei materiali
costituenti. Analogamente, conoscere e quindi essere in grado di scegliere tra alternative tecniche,
consapevoli delle possibili ricadute delle scelte operate; sia in termini di compatibilità ed
incompatibilità tra materiali oltre che di effettive prestazioni in base alle scelte tecniche operate.

Contenuti didattici
Comprendere ed in parte riuscire ad avvicinare l’attuale complessità del progetto tecnico in
architettura fanno parte del necessario percorso di formazione di una propria “cultura materiale”
fondata sulla conoscenza degli elementi costruttivi tradizionali dei quali quelli di moderna
formulazione rappresentano, a volte, una non sempre riuscita evoluzione ed innovazione. La
rivoluzione industriale ha potenziato e stravolto i risultati dell’atto tecnico, operando una cesura tra
manufatto edilizio e luogo; sempre più, quasi ovunque, il progetto di architettura, nelle sue trame
costruttive, oltre che linguistiche, assume connotazioni “globali”; apparentemente applicabili
“universalmente”.
Smarrita la capacità di dialogare con il contesto, spesso i progettisti hanno condotto una campagna
di costante allontanamento ed inabissamento dello stretto legame che esisteva -e dovrebbe ancor
oggi esistere- tra luogo, materiali, sapienza ed esperienza costruttiva. Ciò non va interpretato
secondo uno spirito nostalgico quanto piuttosto rivolgendo l'attenzione alle potenzialità prestazionali
ancora insite nei materiali tradizionali e nel loro reciproco accoppiamento in forme innovative.
Non siamo sicuri che sia oggi possibile ricucire tale strappo, ma almeno si tenterà l’elaborazione di
un apparato strumentale rivolto alla costruzione di una cultura tecnologica in grado di supportare le

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scelte progettuali finalizzate alla riqualificazione dell’esistente (sia a scopo “semplicemente”
conservativo che di riuso) per ritrovare, anche se in forma marginale la convergenza tra forma,
funzione, materia e luogo.

Programma didattico

I PRESUPPOSTI STORICI: L’ARCHITETTURA E LA SUA COSTRUZIONE
    - il progetto tecnico attraverso la Storia dell’Architettura;
    - la Rivoluzione industriale e l’introduzione di nuovi materiali e sistemi di costruzione;
    - i mutamenti dell’Architettura ed il rapporto dei Maestri con il materiale e le tecniche;

RESTAURO E RECUPERO IN EDILIZIA
   - Quadro normativo di riferimento (dalle leggi dell’inizio del XX sec al Codice dei Beni Culturali)
   - breve excursus dalla L. 457/78 in avanti;
   - opportunità ed esperienze: dalla conservazione al recupero edilizio;
   - apparato normativo: terminologia e campi operativi secondo la norma UNI;
   - esempi di intervento ed evoluzione degli approcci culturali e dei criteri tecnici di intervento;

SCOMPOSIZIONE E LETTURA DEGLI  DEGLI EDIFICI
  - la scomposizione dell’edificio: dal metodo tassonomico alla norma UNI 8290
  - gli spazi funzione (ovvero le unità ambientali);
  - sistema costruttivo e schema strutturale
  - gli elementi costruttivi (denominazione, localizzazione e funzione)
  - il sistema tecnologico ed esigenziale-prestazionale secondo la norma UNI 7867

I SISTEMI COSTRUTTIVI
     - Schema strutturale e sistema costruttivo
     - Sollecitazioni, sforzi e deformazioni
     - Caratteristiche fisico meccaniche dei materiali da costruzione
La muratura
     - Note storiche
     - Tipologie e schemi costruttivi (dimensionamento di massima e convenzioni tecniche)
     - Alternative e caratteristiche degli elementi costituenti
     - Modalità di posa in opera
     - Dettagli costruttivi
     - Esempi di architettura
Il legno
     - Note storiche
     - Tipologie e schemi costruttivi (dimensionamento di massima e convenzioni tecniche)
     - I prodotti del legno: materia prima e semilavorati
     - Alternative costruttive e modalità di posa in opera
     - Dettagli costruttivi
     - Esempi di architettura
Il calcestruzzo
     - Note storiche
     - Tipologie e schemi costruttivi (dimensionamento di massima e convenzioni tecniche)

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- Il confezionamento dei conglomerati
    - Il materiale acciaio nel conglomerato armato
    - Modalità di posa in opera
    - Dettagli costruttivi
    - Esempi di architettura
L’acciaio
    - Note storiche ed evolutive
    - Processo di produzione
    - Tipologie e schemi costruttivi (dimensionamento di massima e convenzioni tecniche)
    - Connessioni strutturali e dettagli costruttivi
    - Esempi di architettura

GLI ELEMENTI COSTRUTTIVI E LE CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI
   - Degradi e sollecitazioni ambientali
   - Pre-requisiti fisici e tecnici delle parti e dell’insieme;
   - compatibilità ed incompatibilità dei materiali da costruzione (NUOVO/ESISTENTE)
   - esempi di intervento per il recupero e la riqualificazione funzionale degli elementi costruttivi

Modalità di svolgimento ed esami finali
L’articolazione didattica prevede un ciclo di lezioni in aula unitamente ad alcune esercitazioni pratiche
in aula e, se possibile, in cantiere (come verifica intermedia).

ESERCITAZIONI INTERMEDIE
   - (I°
      I° esercitazione).
         esercitazione LETTURA ED ANALISI DELL'ESISTENTE
     redazione di schede di scomposizione di un edificio (formato A3)
   - (II°
      II° esercitazione):
          esercitazione LETTURA ED ANALISI DELL'ESISTENTE
     Redazione di schede di analisi del sistema tecnologico e degli elementi costruttivi rilevati
     (formato A3)

ESAME
ESAME
L’esame finale prevede l'elaborazione di una o due tavole grafiche e descrittive (in formato A1), riferite
al progetto architettonico, contenenti:
    − l'analisi del sistema ambientale, e l'elaborazione a scala idonea di una “messa a fuoco” degli
       spazi interni del progetto finalizzata alla verifica dimensionale ed alla loro rispondenza al
       quadro normativo tecnico di riferimento;
    − l'analisi del sistema tecnologico e l'elaborazione di uno o più dettagli costruttivi, riguardanti
       l'individuazione di materiali e caratteristiche prestazionali dell'elemento costruttivo nel suo
       insieme

Bibliografia di riferimento

    1. U. Barbisan, R. Masiero, (2001) Il labirinto di Dedalo. Per una storia delle tecniche
        dell'architettura, ed. F. Angeli, Milano
    2. C. Molinari (2006), Elementi di cultura tecnica: progettazione di elementi costruttivi ; materiali,
        ed. S.E., Napoli
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3. A. Paolella, (2001), Tecnologia e progetto ambientale degli edifici, ed. Gangemi, Roma
    4. Torricelli M.C., Del Nord R., Felli P., (2001), Materiali e tecnologie dell’architettura, Ed. Laterza,
          Roma-Bari
    5. Caterina G., (1989), Tecnologia del recupero edilizio, UTET edizioni
    6. Allen E., (1997), I fondamenti del costruire : i materiali, le tecniche, i metodi (edizione italiana a
          cura di Cinzia Talamo e Giancarlo Paganin ; presentazione di Claudio Molinari), McGraw Hill
          Milano
    7. Gasparoli P., Talamo C., (2006), Manutenzione e recupero, Alinea edizioni, Firenze
    8. Lannutti C., (2004), Materiali dell’architettura nella progettazione del comfort ambientale. Gli
          aspetti immateriali dell’architettura, ed. Gangemi, Roma
    9. (a cura di) G. Ciribini, (1992), Tecnologie della costruzione, ed. NIS, Roma
    10. A. Mutti, D. Provenzali, (1989), Tecniche costruttive per l’architettura, Ed Kappa, Roma
    11. C.R.Fantone (1998), Introduzione alla tecnologia delle costruzioni, Alinea Ed., Firenze
    12. M. Salvadori, (2000), Perché gli edifici stanno in piedi, Ed. Bompiani, Milano
    13.

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