La storia delle assicurazioni in Italia - Swiss Re
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La storia delle assicurazioni in Italia Introduzione 2 Dagli albori al 1815 – Dalla nascita a una maturità tormentata 4 La lunga strada verso il rilancio – Dal 1815 al 1911 14 Storia di Swiss Re 24 1911–1945 – Guerra e aumento del dirigismo statale 32 Ripresa e boom – 1945–1982 38 Sfida globale e al contempo locale – 1982–2013 44
Introduzione La culla dell’assicurazione moderna Lotta per restare ai vertici Posizione dominante dello Stato L’Italia è la patria del moderno concetto Già nel 16° secolo l’economia italiana inizia Il mercato assicurativo italiano ha dovuto di assicurazione. Il più antico contratto tuttavia a perdere smalto, iniziando una affrontare tre problemi significativi che ne assicurativo di cui si abbia conoscenza lunga parabola discendente. hanno rallentato lo sviluppo: viene infatti sottoscritto a Genova nel 1347, anche se le origini della forma odierna Le istituzioni e gli strumenti innovativi In primo luogo, il livello del reddito pro di assicurazione risalgono a periodi molto alla base del suo precedente dominio nel capite costantemente più basso rispetto a anteriori, sempre nella penisola italica. Basso Medioevo e addirittura nel Rinasci- quello dei principali partner commerciali mento vengono gradualmente assorbiti internazionali ha prodotto in Italia una I primi precursori delle compagnie di da nazioni mercantili concorrenti quali minore domanda di soluzioni assicurative. assicurazione sono probabilmente le con- Gran Bretagna, Paesi Bassi e Germania, Questa dinamica è stata in parte com- fraternite funebri, una sorta di mutuo soc- forti di una crescita economica interna pensata da un tasso di risparmio costan- corso costituito nell’antica Roma da arti- di gran lunga più sostenuta. temente elevato. giani, mercanti e addirittura attori. La libertà di cui godono le numerose città In secondo luogo, il sistema legislativo Anche le radici del mercato delle moderne stato, i comuni e le regioni in Italia inizia a italiano semplicemente non ha promosso assicurazioni marittime affondano molto svolgere un ruolo negativo per lo sviluppo o incentivato le attività assicurative; anzi, più in profondità rispetto alla Genova del della Penisola, in quanto preziose energie per tutto il 19° e il 20° secolo in determi- 14° secolo: i fornitori di armi e vettovaglie vengono assorbite da innumerevoli contra- nate occasioni ha cercato attivamente di delle legioni romane impegnate nelle sti locali, facendo sì che l’Italia non sia più porre vincoli o restrizioni alle attività delle Guerre puniche contro Cartagine comuni- in grado di competere con gli stati nazionali compagnie estere. cano infatti al Senato l’intenzione di conti- del Nord Europa, organizzati a livello cen- nuare a rifornire le legioni soltanto dietro tralizzato. In terzo luogo, il forte interventismo statale pagamento completo del carico anche fin dalla vigilia della Prima Guerra Mon- in caso di perdita totale di un naviglio o Il crollo del reddito pro capite nell’Italia diale, mirato a incentivare la domanda di di una spedizione. del 17° e 18° secolo va di pari passo con assicurazioni e di coperture di previdenza una crescita soltanto modesta del com- sociale, ha instaurato e alimentato una Dopo che nel 10° e 11° secolo si esaurisce mercio, mentre altre economie (in primis cultura tale da impedire lo sviluppo del il caos seguito alla caduta dell’Impero la Gran Bretagna) registrano un vero e mercato stesso. Romano, i liberi comuni emergenti e le proprio boom a seguito della nascita della repubbliche marinare italiane quali Genova rivoluzione industriale. Lo scarso dinami- Sull’evoluzione del mercato assicurativo e Venezia conquistano il predominio della smo commerciale dell’Italia pone inevita- italiano hanno quindi sempre inciso i bassi scena finanziaria e commerciale nell’Eu- bilmente un freno alla crescita e alla diffu- livelli di crescita industriale e commerciale ropa medievale. sione dell’assicurazione, mentre tali attività interna e, in epoca più recente, le politiche prosperano in Paesi di maggiore successo governative varate per cercare di compen- Forti delle libertà godute dai comuni e quali Gran Bretagna, Paesi Bassi e Ger- sare la conseguente mancanza di do- in seguito dalle Repubbliche marinare, mania. manda. gli esponenti delle classi commerciali si affermano come i maggiori mercanti Nonostante l’arretratezza dell’Italia rispetto Nonostante i fattori suesposti, l’Italia vanta e finanzieri in Europa, tanto da finanziare ai principali Stati europei capaci di caval- oggi un settore assicurativo molto sofi- le Crociate, operare come banchieri per care la rivoluzione industriale, la sconfitta sticato, e Generali (fondata nel 1831 a le principali famiglie feudali del continente definitiva di Napoleone nel 1815 innesca Trieste – allora parte dell’Impero austro- e alimentare la crescita dei commerci un periodo di relativo rilancio per la Peni- ungarico ma al contempo fortemente tra l’Europa, il Levante e aree ancora più sola, tanto che in varie città vengono fon- legata a Venezia e a tutta l’Italia) è una lontane. date compagnie di assicurazione. delle maggiori compagnie assicurative al mondo in termini di premi netti sotto- Nel corso del tempo il mercato assicurativo scritti. italiano adotta i modelli utilizzati altrove in Europa, instaurando rapporti positivi con i mercati più dinamici di Francia, Germania e Austria. 2 Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia
Industrializzazione tardiva Un mercato ricco di sfide Il settore assicurativo è quindi destinato Inoltre, a seguito di un rapido processo di Man mano che l’economia industriale a ricoprire un ruolo di primaria rilevanza crescita e di industrializzazione, negli anni di stampo più marcatamente regionale man mano che il Paese si attiverà per rac- ’50 e ’60 dello scorso secolo l’Italia ha ha iniziato a cedere il passo a un’economia cogliere queste sfide, fornendo al governo bruciato le tappe nel suo percorso di globale più orientata ai servizi e basata italiano un aiuto concreto nella gestione recupero dello svantaggio rispetto al resto sul web, nonché di pari passo con l’affer- delle problematiche sul versante sia eco- dell’Europa. Oggi l’Italia è il quarto Paese mazione di centri di produzione e di distri- nomico che demografico. in Europa e l’ottava maggiore economia buzione alternativi ubicati in nazioni emer- a livello mondiale. genti più convenienti ed efficienti, il mer- Recentemente il governo ha implementato cato italiano, di orientamento tradizionale una serie di riforme tese a ridurre il debito Ma il sostenuto ritmo di crescita e indu- e caratterizzato da un’elevata rigidità, è pubblico e riequilibrare il sistema del wel- strializzazione ha comportato costi non inevitabilmente caduto in gravi difficoltà. fare. indifferenti, la cui reale portata sta doloro- samente iniziando a palesarsi appieno La disoccupazione strutturale è aumentata Questo processo lascerà una profonda soltanto negli ultimi anni. e il gettito fiscale è diminuito in parallelo lacuna di protezione non solo a livello al progressivo e rapido invecchiamento di sanità e pensioni di vecchiaia, bensì La crescita italiana è stata infatti accom- della popolazione in quanto, analogamente anche per quanto concerne la copertura pagnata dalla creazione di uno dei sistemi alla maggior parte degli altri Stati europei, delle catastrofi naturali. L’Italia è infatti di welfare più munifici a livello mondiale. gli italiani vivono più a lungo e hanno uno dei Paesi europei maggiormente Il Paese presenta inoltre una delle legisla- meno figli. esposti a questa tipologia di fenomeni, zioni più restrittive in Europa per quanto come apparso evidente anche in occa- concerne il mercato del lavoro, associata Questo problema economico e sociale, sione del recente terremoto in Emilia tuttavia a livelli elevati di disoccupazione di per sé più graduale, è stato esasperato Romagna. strutturale. dalla crisi finanziaria del 2007/2008, causando una seria impasse a livello di Il settore italiano e internazionale dell’as- Inoltre, nonostante il rapido processo di debito sovrano. Tutto ciò a sua volta ha sicurazione e della riassicurazione, su cui industrializzazione nel periodo postbellico, posto l’attuale generazione di italiani in Italia fa affidamento un numero parti- l’economia italiana resta caratterizzata davanti a complesse sfide sotto il profilo colarmente elevato di privati e di aziende, da un elevato numero di piccole e medie fiscale, strutturale, politico e sociale. è quindi chiamato a prepararsi per racco- imprese a controllo familiare che, per la gliere questa sfida e svolgere il proprio loro stessa natura, tendono a non avvalersi ruolo nel processo di ripresa, beneficiando di risk manager professionisti e non attri- così della crescente domanda di soluzioni buiscono al trasferimento dei rischi la assicurative e delle opportunità che, ine- stessa importanza invece riconosciuta da vitabilmente si presenteranno. parte delle grandi aziende. Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia 3
Dagli albori al 1815 – Dalla nascita a una maturità tormentata Introduzione Le prime forme di assicurazione marittima L’antica Roma è stata la culla del concetto si sviluppano così durante le Guerre di assicurazione – cosa del resto tutt’altro puniche (264 a.C.–146 a.C.), che vedono che sorprendente, in quanto la repubblica Roma contrapposta a Cartagine, suo prima e l’impero poi poggiavano le propria nemico storico e al contempo primario fondamenta sul commercio. fornitore di cereali. I cereali venivano importati dal Nordafrica, Durante questi scontri titanici, che com- le olive arrivavano dalla Spagna e dal prendono il valico delle Alpi e l’invasione sud della Francia, mentre la manodopera della penisola italiana da parte di Annibale era reclutata in tutto il mondo antico. e dei suoi elefanti, la sanguinosa battaglia di Canne e la sconfitta definitiva dei carta- Il Senato e in seguito gli imperatori gesti- ginesi a Zama, i Romani fanno affidamento vano un complesso sistema commerciale sui mercati per le forniture di armi, vetto- internazionale, finanziato con i fondi deri- vaglie e altri equipaggiamenti bellici. vanti da tassazione, bottini di guerra e, in misura sempre maggiore, anche dai I mercanti disposti ad assumere questo crediti erogati da privati facoltosi. rischio richiedono tuttavia alle autorità l’impegno e la garanzia di essere comun- Ben presto le persone e i gruppi chiamati que risarciti integralmente anche in caso a sostenere l’espansione della Repubblica di perdita di un naviglio o di un carico. e poi dell’Impero iniziano a cercare prote- zione per i loro servizi. A sinistra: Stampa contemporanea dei terremoti calabresi del 1783, una sequenza di cinque sismi di forte intensità che colpirono con conseguenze disastrose la Calabria, allora parte del Regno di Napoli. Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia 5
Dagli albori al 1815 – Dalla nascita a una maturità tormentata La nascita dell’assicurazione marittima e commerciale Questa pratica viene portata avanti nei periodi di pace attraverso il trasferimento dei rischi marittimi da un soggetto all’al- tro sotto forma di prestiti ad alto tasso d’in- teresse. Anche la “Lex Rhodia de iactu mercium” (Legge di Rodi in merito alle merci gettate dalla nave), che costituisce la base dei sistemi moderni per il calcolo delle “avarie comuni”, prende forma in tale periodo. Ma il trasferimento del rischio di trasporto non è l’unica innovazione dei Romani. Roma non era soltanto impegnata in guerre e conquiste, bensì vantava un’economia interna vasta e sempre più sofisticata che riforniva, nutriva e vestiva un impero commerciale inizialmente in costante espansione, poi in progressiva contrazione. Così, già in una fase storica primordiale, artigiani, mercanti e addirittura attori costituiscono le cosiddette confraternite funebri (“collegia tenuiorum”), il cui ruolo consiste nel finanziamento delle spese di sepoltura e nell’erogazione di assisten- za a vedove e orfani. xxxxxx In alto: Incisione su rame a colori dell’incendio del Palazzo Ducale di Venezia nel 1577. Vista di San Marco prima e dopo l’incendio. 6 Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia
Anche i liberti assoldati nell’esercito co- stituiscono associazioni militari (“collegia militum”) che versano somme a favore loro o dei familiari in caso di esonero dal servizio attivo o di morte in battaglia. Le più antiche stime delle aspettative di vita utilizzate per fini assicurativi sono fatte risalire al 200 d.C. a opera di Eneo Domizio Ulpiano, mentore e prefetto del pretorio dell’imperatore Alessandro Severo. Questo giurista e prolifico autore, deceduto prematuramente durante una rivolta di palazzo a Roma, è stato senza dubbio il padre fondatore della professione attua- riale. A seguito del protratto e caotico declino dell’Impero Romano d’Occidente, l’Italia e la maggior parte dell’Europa entrano poi in un tumultuoso periodo di grandi flussi migratori noto come i “Secoli bui”. Tuttavia, a differenza di quanto general- mente ritenuto, anche durante questa epoca gli scambi commerciali non si fer- mano e devono quindi essere finanziati. Nel 10° secolo nella maggior parte del Vecchio Continente si instaura un regime feudale, che nel corso dell’11° secolo getta le basi per l’economia medievale e, in ultima analisi, per l’embrione dell’Europa moderna. Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia 7
Dagli albori al 1815 – Dalla nascita a una maturità tormentata L’avvento dell’assicurazione moderna la necessità di dotarsi di un efficiente processi di industrializzazione, in Italia Non è una coincidenza che il primo apparato normativo per i beni commerciati, il settore dell’assicurazione va incontro contratto sia stato firmato a Genova e che facendo al contempo in modo che tali a una drastica involuzione. i successivi sviluppi si siano registrati diritti vengano riconosciuti da tutte le soprattutto nei liberi comuni dell’Italia cen- controparti coinvolte nei traffici. Le coperture contro le oscillazioni dei trosettentrionale. Queste città sono infatti cicli agricoli e i costi associati ai rischi i grandi innovatori commerciali dell’era Sussisteva infatti una forte esigenza di di malattia e di longevità vengono quindi medievale. protezione dei contratti, in primis per i assunte dalle comunità locali o dalle beni non fisicamente presenti all’atto della organizzazioni caritatevoli, esattamente Le città stato vedono la luce come “univer- negoziazione. Qualsiasi accordo commer- come nell’antica Roma. sitas” o comuni verso la fine dell’11° secolo ciale è infatti inutile in assenza di una e per tutto il 12° secolo, nel vuoto di potere qualche forma di assicurazione a garanzia Inoltre, lo sviluppo di calcoli delle proba- lasciato dopo il definitivo decadimento del fatto che l’impegno sarà mantenuto bilità sempre più sofisticati nel 17° secolo delle ultime vestigia dell’Impero Romano o remunerato. si traduce in una maggiore complessità d’Occidente e delle successive domina- dei contratti assicurativi in Gran Bretagna, zioni di longobardi e franchi durante la fase Tuttavia, a partire dalla fine del 16° secolo Paesi Bassi, Francia, Germania, Svizzera di caos del 9° e 10° secolo. i comuni italiani iniziano a perdere il e Austria. In Italia viene invece portata controllo e il ruolo di predominio come avanti la vetusta tradizione di accumulare Mentre il ritmo e la complessità dei com- innovatori commerciali in Europa, in grandi quantità di cereali per proteggere merci accelerano rapidamente nell’Europa quanto vengono sostituiti da un numero le comunità locali dal rischio di raccolti dell’11° secolo, le città e i comuni indipen- più esiguo di stati regionali spesso in sfavorevoli. Al contempo, i “montes pie- denti dell’Italia centrosettentrionale bene- guerra tra loro e al contempo scossi al tatis” erogano un reddito agli anziani, ficiano più che mai di questi sviluppi, proprio interno dai costanti conflitti alle vedove e talvolta addirittura alle gio- in quanto ottimamente posizionate tra tra gli interessi dell’aristocrazia terriera vani sotto forma di dote. il Levante e l’Europa nordoccidentale. e quelli della borghesia commerciale. A partire da questo momento il baricentro Di conseguenza, mentre le dinamiche I governanti di questi comuni compren- del potere economico inizia a spostarsi nazioni dell’Europa settentrionale adottano dono ben presto la necessità di instaurare inesorabilmente a nord, verso Gran Breta- le tecniche e gli strumenti più all’avanguar- strutture più formali per sostenere le atti- gna, Paesi Bassi, Germania e Francia, oltre dia per gestire e trasferire i rischi commer- vità commerciali su cui si fonda la nuova ovviamente a Spagna e Portogallo. ciali (emblematici sono la costituzione e ricchezza. il successo dei Lloyd’s di Londra e di altre Il rovescio della medaglia di tradizioni borse in Europa), la frammentata economia L’assenza del controllo imperiale da sud forti italiana si arena ed i benefici del mercato (Roma o Bisanzio) così come da nord Mentre gli altri Paesi dell’Europa setten- assicurativo che essa stessa aveva creato (Sacro Romano Impero Germanico) trionale si dotano di un ampio ventaglio migrano verso altri stati nazionali caratte- implica per queste ambiziose città stato di innovazioni in campo assicurativo per rizzati da una maggiore coesione. contribuire ad alimentare prima i loro commerci in rapida espansione e poi i 8 Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia
Primi contratti firmati Al sistema ancora non formalizzato di assicurazione correlato alle attività di credito commerciale, sviluppato in epoca romana, a partire dal 13 ottobre 1347, con la firma a Genova del primo contratto assicurativo conosciuto, viene contrap- posta quella che oggi è universalmente riconosciuta come una vera e propria assicurazione. Un secondo contratto risulta firmato a Palermo nel 1350, e nel 1369 l’assicura- zione mar ittima è oggetto a Genova di un esplicito riconoscimento legale, con cui sono dichiarati validi i contratti “viam cambi seu assecuramenti”. Genova è altresì la patria del primo con- tratto di riassicurazione di cui si abbia notizia, sottoscritto in data 12 luglio 1370. Anche la prima forma moderna di assicu- razione sulla vita trova le proprie origini nei liberi comuni e nelle repubbliche ma- rinare italiane, e in particolare prende le mosse dall’assicurazione marittima, in quanto marinai e naviganti ricercavano protezione contro la morte in mare o la cattura da parte dei pirati. Una legislazione formale per le assicura- zioni e il commercio viene varata per la prima volta a Firenze nel 1523 ed a Genova nel 1588 e 1610. Il 16° secolo vede la nascita anche dei “montes pietatis” (monti di pietà), istituzioni create dalle autorità pubbliche per prestare denaro dietro costituzione in pegno di beni reali. A questo scopo vengono stanziati sufficienti fondi, predisposti magazzini e nominati direttori in grado di gestire le In alto: operazioni. In caso di mancata restituzione Questa polizza assicurativa pisana risalente al 1384/85 segna l’inizio della moderna assicurazione del denaro entro i termini prefissati, si pro- basata su premi in quanto prevede già il pagamento anticipato di un determinato importo per la cede poi alla vendita dei beni depositati copertura assicurativa. (da: Nel primo centenario della Riunione Adriatica di Sicurtà 1838–1938, al fine di rimborsare le istituzioni – una Trieste 1939) forma di prestito su pegno. Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia 9
Dagli albori al 1815 – Dalla nascita a una maturità tormentata Il rischio sismico L’Italia è esposta a rischi di catastrofe natu- Fino al 70% dei comuni italiani è infatti residenziali, commerciali e industriali rale (quali maltempo e alluvioni) di portata esposto a possibili terremoti, e circa il ed ai beni ivi contenuti sarebbe stato normale, con fenomeni più frequenti so- 12% del territorio nazionale rientra nel pari a circa USD 317 miliardi. prattutto nei mesi invernali. Ma il rischio livello più elevato sulla scala di rischio più acuto e costoso in termini sia di vite secondo un sistema messo a punto dall’I- In anni più recenti, nell’aprile 2009 un umane che economici è sicuramente stituto Nazionale di Geofisica e Vulcano- forte sisma con magnitudo 6.3 sulla quello sismico. logia (INGV), che nel 2004 ha pubblicato scala Richter ha colpito la città dell’Aquila una nuova mappa sismica dell’Italia. e le aree limitrofe nell’Italia centrale. L’evento ha causato circa 300 vittime Per le sue dimensioni relativamente ridotte, e oltre 1000 feriti. In basso: il Paese presenta un ampio ventaglio di Immagine con preghiera in ricordo del rischi sismici, in quanto è collocato sulla La perdita economica totale è stata terremoto di Faenza del 1781. convergenza tra la placca tettonica euro- stimata in circa USD 2,5 miliardi, mentre asiatica e quella africana. la perdita assicurata è stata di circa In basso a destra: USD 260 milioni. Stampa contemporanea del terremoto a Polia, Le regioni di Sicilia e Friuli Venezia Giulia Calabria, nel 1857. Nel corso del tempo la sono aree ad altissima attività sismica; L’impatto del terremoto è stato reso ancora regione calabrese è stata devastata da numerosi eventi sismici di varia natura. in particolare, nel 1976 la regione del più accentuato dalle caratteristiche di Nordest viene flagellata da un devastante molti edifici presenti all’Aquila e nei paesi In alto a destra: terremoto che miete quasi 1000 vittime. circostanti, in quanto di edificazione non Cartoline del terremoto di Messina del 1908, recente e quindi non conformi alle più che rase letteralmente al suolo la città causando Ma il sisma più disastroso dell’era moderna recenti normative antisismiche. In realtà, la morte di circa 86000 persone. si verifica a Messina e Reggio Calabria anche molti edifici multipiano di realizza- nel dicembre 1908, con la distruzione zione moderna sono crollati, inducendo In basso a destra: pressoché totale della città siciliana e circa a muovere l’accusa di gravi carenze nei Cartolina del Palazzo del Gattopardo a Santa 75000 vittime soltanto in tale località. metodi di costruzione. Margherita di Belice andato distrutto nel 1968. Pagina doppia seguente: RMS (azienda specializzata in modella- A maggio del 2012 si è poi verificato Nella notte del 15 gennaio 1968 un violento zione di catastrofi) ha stimato che, se il un sisma con magnitudo 6 sulla scala terremoto devastò Santa Margherita di Belice terremoto di Messina si fosse verificato Richter in Emilia, con perdite assicurate e le zone circostanti al fiume Belice passando nel 2008, il valore dei danni a stabili per circa EUR 100 milioni. alla storia come il Terremoto del Belice. 10 Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia
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La lunga strada verso il rilancio – Dal 1815 al 1911 Introduzione grandine, ma anche nelle più tradizionali Il lungo e farraginoso processo di recupero attività marittime. Peraltro, prima dell’uni- del terreno perduto e di convergenza con ficazione del Paese nel 1861, queste le nazioni europee più progredite ha inizio compagnie sono costrette ad operare per l’Italia dopo le Guerre Napoleoniche, all’interno di una serie eterogenea di conclusesi con la sconfitta definitiva sistemi a causa della frammentazione dell’imperatore francese nella battaglia politica della penisola italiana. di Waterloo nel 1815. I primi assicuratori Il processo di convergenza vissuto dal La prima compagnia assicurativa moderna nascente settore assicurativo italiano in Italia è una mutua, l’Istituto Trentino è trainato da fattori sia strutturali, sia legi- e Alto Adige, fondata a Trento nel 1821. slativi e di politica economica, man mano che il mercato locale inizia finalmente a Seguono poi la Compagnia di Assicura- recepire i modelli adottati altrove in Europa. zione di Milano nel 1825, la Società Reale Mutua d’Assicurazioni tre anni dopo e la La costituzione delle moderne compagnie Compagnia di Assicurazione contro i danni di assicurazioni prende le mosse dopo degli incendi (in seguito denominata la caduta di Napoleone, negli anni Venti Toro Assicurazioni) nel 1833 a Torino. del 19° secolo. Queste società hanno le proprie sedi nei grandi centri urbani, dove In questo periodo la crescita del moderno tendenzialmente si intrattengono intensi settore assicurativo in Italia è sostenuta scambi commerciali con le regioni a anche dai crescenti volumi commerciali maggiore dinamismo economico dell’Eu- gestiti dallo scalo marittimo di Trieste, il ropa. cosmopolita porto libero dell’Impero Austro-Ungarico, abile nel beneficiare del In tale periodo vengono create compagnie declino di Venezia come polo mercantile. sia private che di mutua assicurazione, specializzate nei rami vita, incendio e A sinistra: L’Italia nel 1838. Carta geografica. (da: Nel primo centenario della Riunione Adriatica di Sicurtà 1838–1938, Trieste 1939) Dopo quattro secoli di frammentazione politica e dominazione straniera con tutte le conse- guenti difficoltà per lo sviluppo del settore assicurativo, sulla scia del movimento nazionale del Risorgimento la penisola trovò l’unità a livello nazionale. Il moderno Stato italiano è nato nel 1861. Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia 15
La lunga strada verso il rilancio – Dal 1815 al 1911 Trieste è infatti il luogo di nascita di due Alle mutue assicurazioni e alle compagnie Nella prima metà dell’800 le attività di delle maggiori e più conosciute compagnie private, nonché alle società come Generali riassicurazione vengono svolte prevalente- assicurative internazionali in Italia, ovvero e RAS basate in due poli (Austria e Italia mente su una base di coassicurazione Assicurazioni Generali (fondate nel 1831 per Generali, Venezia e Milano per RAS) si da parte delle compagnie di assunzione con il nome di Assicurazioni Generali affiancano ben presto anche numerose diretta piuttosto che da società di riassi- Austro-Italiche), e Riunione Adriatica (co- compagnie straniere. curazione vere e proprie. stituita nel 1838 dalla sua società control- lante, l’Adriatico Banco d’Assicurazione). L’avvento della riassicurazione in Italia I rischi sono quindi generalmente trasmessi Con la progressiva espansione della sede Le attività di riassicurazione iniziano ad su base facoltativa ad altri assicuratori, di Trieste, quest’ultima assume presto affermarsi in Italia negli ultimi decenni che spesso sono anche diretti concorrenti la denominazione di Riunione Adriatica del 19° secolo, svolgendo poi un ruolo sul mercato primario. Le compagnie ten- di Sicurtà SpA (RAS). significativo nello sviluppo complessivo dono quindi a cedere le attività a operatori del settore assicurativo del Paese. esteri per evitare di divulgare alla concor- renza le condizioni degli affari sottoscritti. In basso: Le radici della riassicurazione sono quasi In questo modo, fin dagli albori si afferma Il Concordato Italiano Incendio, costituito nel tanto antiche quanto quelle dell’assicura- la natura internazionale delle moderne 1883, rese possibile per la prima volta il pro- zione, in quanto il primo contratto ufficial- attività di riassicurazione. cesso di tariffazione dei premi contro i danni mente registrato viene firmato a Genova da incendio nel territorio Lombardo-Veneto. nel 1370. Ma bisogna attendere fino Ausonia di Genova, il primo riassicuratore Pagina doppia seguente: al 19° secolo prima che questa attività puro italiano, viene fondata nel 1898. La Riva Carciotti di Giovanni Pividor, c. 1850. conosca un vero sviluppo. Il Palazzo Carciotti a Trieste, la prima sede delle Assicurazioni Generali. 16 Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia
Ignaz Grossmann e Giuseppe Besso – Le origini di Swiss Re in seno a Generali Si potrebbe oggi affermare che l’arrivo Besso invece fa ritorno a Trieste nel 1879 di Swiss Re in Italia fosse inevitabile. Il per dirigere Generali assieme al fratello padre fondatore della compagnia, Ignaz Marco, pur rimanendo dentro di sé un fer- Grossmann, aveva infatti lavorato presso vente democratico svizzero per il resto Generali – peraltro fianco a fianco con della vita, tanto da inviare il figlio Michele Giuseppe Besso, un altro personaggio di a studiare a Zurigo. spicco della storia iniziale di Swiss Re. Entrambi si trasferiscono poi a lavorare in Non è dunque una coincidenza che, Svizzera, contribuendo profondamente fin dalla fondazione della compagnia, agli sviluppi futuri di Swiss Re: Grossmann e Besso abbiano conferito a Swiss Re un taglio spiccatamente Grossmann fa il proprio ingresso in Helvetia internazionale. a San Gallo come direttore delle assicura- zioni trasporti, ed in seguito fonda Swiss Re In quel periodo l’attività assicurativa è nel 1863. Dopo la morte del primo diret- ancora molto giovane in Svizzera, e il tore generale, Grossmann chiama Besso mercato elvetico necessita di stranieri di a rivestire tale posizione nel 1865. grande esperienza come Grossmann e Besso, in grado di apportare un bagaglio Grossmann resta poi in Svizzera, affer- di know-how appreso in un contesto mandosi come un pilastro della società cosmopolita come il porto di Trieste e di San Gallo nella duplice funzione di condividere una profonda tradizione In basso da sinistra a destra: fondatore di Swiss Re ed al contempo ebraica, a sua volta dotata di una visione Giuseppe Besso (1839–1901). direttore di Helvetia fino alla sua morte. molto più internazionale della maggior Marco Besso (1843–1920). parte delle altre culture. Ignaz Grossmann (1830–1910). Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia 17
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La lunga strada verso il rilancio – Dal 1815 al 1911 Swiss Re, approdata in Italia durante altri rami operavano quattordici società questo periodo, segue lo stesso schema italiane e dieci estere. Questa marcata della maggior parte delle attività di com- sproporzione fra i rami nell’Italia postuni- mercio estero e degli investimenti stranieri. taria è probabilmente dovuta alla fram- Sulla sua scia arrivano gli investimenti mentazione politica che caratterizza la diretti francesi, fino all’inizio degli anni Penisola fino al 1861. Ottanta del 19° secolo. Poi è la volta delle compagnie austriache, forti della storica Il numero elevatissimo di compagnie fon- presenza asburgica nel Lombardo-Veneto. date a partire dagli anni Venti del 19° se- colo si traduce in numerosi fallimenti a Nel 1888, circa il 5,1% dei premi lordi totali causa di fattori quali le scarse conoscenze di Swiss Re è raccolto in Italia. I premi in ambito attuariale, le riserve di capitale sottoscritti in Italia rappresentano circa il inadeguate e il quadro normativo carente. 7,1% e il 6,6% rispettivamente del porta- foglio Incendio e Vita del gruppo elvetico. Nella seconda metà del secolo la struttura del mercato assicurativo italiano appare Interni degli uffici di una compagnia Al di fuori della Svizzera, queste cifre fanno peraltro ancora piuttosto sbilanciata d’assicurazione italiana nel 19° e 20° secolo. dell’Italia il quarto mercato per importanza nonostante i progressi relativi compiuti della giovane società di riassicurazione, dopo la fine dell’epoca napoleonica. In alto a sinistra: dopo Germania (24,8%), Austria- Ungheria Compagnia di Assicurazione di Milano nel (9,6%) e Francia (7,5%). La maggior parte dei premi è generata centenario della fondazione 1825–1925, dal mercato delle assicurazioni marittime, Milano 1925 Anche le due principali compagnie di sulla scia della crescita del commercio Trieste, Generali e RAS, fondano in questo internazionale in questo periodo. Tuttavia, Al centro: Istituto Nazionale per l’ Assicurazione contro periodo proprie affiliate nel segmento delle i livelli costantemente bassi del reddito gli Infortuni sul Lavoro, Roma 1923. riassicurazione. Lo stesso avviene per altre procapite continuano a ostacolare la cre- importanti compagnie, quali Milano, scita del ramo vita e delle altre attività In alto a destra: Fondiaria, Cattolica e Anonima di Milano. più sensibili alle variazioni reddituali e dei Nel 25° anniversario della Cooperativa Italiana risparmi. Incendi 1889–1914, Milano 1914 Dopo l’Unità d’Italia A seguito dell’Unità d’Italia nel 1861, il Dopo l’Unità d’Italia, il numero e l’influenza In basso a sinistra e in basso a destra: mercato assicurativo interno assume una delle compagnie estere come Swiss Re “La Società Reale Mutua di Assicurazioni ed i forte concentrazione nel segmento delle aumentano in misura sensibile, portando suoi cent’anni di vita 1828–1928”, Torino 1929 assicurazioni marittime, con oltre sessanta a un maggiore equilibrio tra i Paesi di ori- Pagina seguente: assicurazioni mutue e private e solo una gine degli operatori presenti sul mercato La Companhia Italo-Brasileira de Seguros compagnia estera nel 1865, mentre negli italiano. Gerais era una delle principali compagnie di assicurazione dell’America latina la cui clientele era per lo più costituita da immigranti italiani. 20 Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia
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Alla fine degli anni Settanta dell’800, su Compagnie estere come quelle britanni- banche, produce un impatto positivo sulla un totale di 78 compagnie operanti sul che trovano quindi difficile generare premi crescita del mercato assicurativo. Tra il territorio italiano quelle estere sono 34, in Italia su base indipendente, mentre 1895 e il 1915 i premi triplicano rispetto tra cui 14 francesi, 7 britanniche, 4 tede- progressi maggiori sono compiuti dagli all’aumento del reddito complessivo, a sche, 4 austriache, 3 svizzere e una statu- operatori con interessi contigui o parteci- sua volta doppio rispetto al proprio livello nitense. pazioni azionarie incrociate, come in par- iniziale. ticolare le compagnie francesi. Alla fine degli anni Ottanta, le maggiori Questa crescita è supportata e alimentata compagnie italiane evidenziano un patri- In effetti, alla fine del 19° secolo il mercato da ulteriori sviluppi sul piano legislativo monio netto di soli 53 milioni di lire, pari assicurativo italiano appare preso in un e da un conseguente ampliamento delle a circa la metà del patrimonio netto com- movimento a tenaglia dalle compagnie coperture offerte. binato di Generali (76 milioni) e RAS (26 estere provenienti da Occidente così come milioni), entrambe formalmente società da Oriente; tra queste ultime, si distinguono Nel 1898 viene altresì promulgata un’im- estere, in quanto basate a Trieste e quindi in primis quelle austriache (comprese portante nuova legge sull’obbligatorietà in territorio austro-ungarico. Generali e RAS), capaci di operare a stretto delle assicurazioni sociali, concepita per contatto con le mutue e le compagnie coprire in primis gli infortuni sul lavoro; Pur restando sottoassicurato, il mercato private locali e di espandere le proprie di conseguenza, le principali compagnie italiano registra una certa fase di boom quote di mercato accedendo a nuovi fondano società specializzate in questo fino all’inizio degli anni Ottanta, crescendo rami e segmenti, in parte anche attraverso ramo, quali la Anonima Infortuni (Generali, ad un ritmo ben superiore a quello dei l’acquisizione di operatori di piccole di- costituita nel 1898), la Assicuratrice redditi aggregati. mensioni. Italiana (RAS) e la Fondiaria Infortuni. Ad esempio, dal 1865 al 1880 il valore Come del resto nelle altre parti d’Europa, Queste nuove compagnie hanno sede a corrente aggregato dei premi di assicura- l’ultimo scorcio del 19° secolo vede l’af- Milano, il centro industriale ed economico zione raccolti raddoppia da 16 a 33 milioni fermazione del traffico ferroviario anche più dinamico della Penisola, che infatti sta di lire. Nei quindici anni successivi il con- in Italia, con una conseguente crescita acquisendo rapidamente il controllo del trovalore dei premi raddoppia ancora, esponenziale nella domanda di assicura- sistema finanziario italiano. raggiungendo il livello di 65 milioni di lire zioni marittime e contro gli infortuni. Anche nel 1895. le nuove condizioni di impiego in un’eco- Un numero sempre maggiore di oppor- nomia sempre più industrializzata creano tunità va delineandosi, e di pari passo Modernizzazione e industrializzazione l’esigenza di nuove forme di assicurazioni emergono nuovi modelli assicurativi man Lo sviluppo del settore industriale, peraltro sociali. mano che i veicoli a motore assumono ancora nelle sue fasi embrionali, va di pari una diffusione sempre maggiore, il settore passo con la modernizzazione del sistema Condizioni ideali per il decollo manifatturiero subisce una profonda finanziario italiano, continuando ad attrarre La prima metà degli anni Novanta dell’800 trasformazione e le caratteristiche dei l’interesse delle compagnie estere. è caratterizzata in Europa da una grave consumi vanno incontro a profondi crisi finanziaria, conosciuta come gli “anni cambiamenti. Il settore industriale e il più ampio mercato neri”, che raggiunge il proprio apice nel assicurativo dei rami non-vita restano 1893. Le mutue assicurazioni locali si impegnano tuttavia problematici a causa di fattori a fondo allo scopo di proteggere il loro quali le sfavorevoli norme fiscali e legisla- La crisi sfocia in un periodo di ristruttura- mercato in crescita dalla concorrenza este- tive, la scarsa propensione al trasferimento zione del settore finanziario, con la crea- ra, ma possono ben poco per contrastare dei rischi innatamente diffusa tra i primi zione della Banca d’Italia nel 1894. Sem- l’affermazione delle compagnie triestine industriali italiani, la frammentazione in una pre nel 1894 e nel 1895 vengono fondate Generali e RAS. miriade di piccole imprese e la prevalenza rispettivamente la Banca Commerciale di un’agricoltura di sussistenza. Italiana e il Credito Italiano, due banche a Lo scenario del settore assicurativo italiano capitale misto che svolgono attività ban- appare quindi lanciato verso la sua confi- carie commerciali e di investimento sulla gurazione moderna, supportato da un base del modello tedesco. nuovo genere di riassicuratori attivi su scala internazionale. L’Italia è quindi avviata L’ “accelerazione significativa” impressa verso la sua posizione storica di player con all’evoluzione delle attività manifatturiere forti tassi di crescita, dinamico e innovativo A sinistra: industriali, supportate dai finanziamenti sul mercato europeo e internazionale. Elenco delle Compagnie triestine d’assicura- a medio-lungo termine offerti dalle nuove zione sorte nei secoli 18° e 19°, (da: Nel primo centenario della Riunione Adriatica di Sicurtà 1838–1938, Trieste 1939) Nel 19° secolo Trieste attraversò un periodo di vigore economico e finanziario. Con il suo importante porto, Trieste divenne molto presto uno dei centri del fiorente settore assicurativo europeo. Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia 23
Storia di Swiss Re Swiss Re: l’evoluzione di un esperto globale in materia di rischi Assumere rischi – L’affermazione di Swiss Re come l’esperto globale nell’assunzione e nella gestione dei rischi rispecchia i profondi sviluppi sociali, economici e politici intervenuti negli ultimi 150 anni. Swiss Re viene costituita nel 1863 per soddisfare l’esigenza di disporre di un riassicuratore indipendente in grado di ripartire i rischi in un mondo in rapido cambiamento. I seguenti 150 anni – un periodo di cambiamento senza precedenti, trainato da una rivoluzione continua sul piano scientifico e tecnologico – vedono Swiss Re imporsi come un fornitore leader a livello internazionale sia di capitale di riassicurazione, sia di know-how in materia di rischi. Nata dalle ceneri Il primo riassicuratore dedicato a livello al fine di fornire protezione per eventi con Il rapido processo di industrializzazione e mondiale, Cologne Re, viene fondato a una bassa frequenza ma con una gravità urbanizzazione durante tutto il 19° secolo seguito del devastante incendio di Ambur- ancora sconosciuta. aveva comportato una concentrazione go del 1842. Entro poco tempo, il secondo dei rischi, imponendo quindi per gli assi- sarebbe stato Swiss Re. Il settore assicurativo svizzero risponde curatori la necessità di diversificare le rapidamente a questa esigenza ed il proprie esposizioni. Va così affermandosi La nascita di Swiss Re risale al vasto incen- responsabile dei rami incendio e trasporti un ruolo ben definito per i riassicuratori dio che distrugge la fiorente cittadina dell’assicuratore Helvetia, Moritz Gros- indipendenti, in grado di assumere e ri- svizzera di Glarona nel maggio 1861. L’epi- smann, propone la creazione del primo partire i rischi degli assicuratori, fornire sodio, a seguito del quale alcuni assicura- riassicuratore svizzero specializzato. capitale riassicurativo e quindi contribuire tori locali sono chiamati a fare fronte a alla generazione di valore fino ai giorni richieste di risarcimento maggiori di cinque La Compagnia Svizzera di Riassicurazioni nostri. volte rispetto alle loro riserve, mette in apre i battenti a Zurigo il 19 dicembre evidenza la minaccia comportata da cata- 1863, con un capitale azionario di CHF 6 strofi di ampie dimensioni per il settore milioni raccolto da una platea diversificata assicurativo elvetico, dimostrando altresì di investitori, tra cui due banche svizzere. la necessità di una copertura riassicurativa In basso Le sedi di Swiss Re nel 1983. 24 Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia
I fondamentali del successo I primi dirigenti di Swiss Re fissano i solidi principi della riassicurazione che in seguito saranno sempre seguiti dalle successive generazioni di manager della compagnia. Fin dagli albori, Swiss Re si profila come una compagnia di riassicurazione interna- zionale che distribuisce i propri rischi sul piano geografico, costituisce solide rela- zioni con i clienti e sviluppa l’accesso a una base di capitale ampia e diversificata. Gli anni iniziali sono particolarmente difficili per Swiss Re – in quanto la riassi- curazione è un concetto del tutto nuovo, privo dei sofisticati tool di gestione del rischio di cui si doterà in tempi più recenti. Il mercato assicurativo diretto è tutt’altro che trasparente, e di conseguen- za i rapporti con i clienti si basano sulla fiducia e sulla “uberrima fides” (principio di buona fede tra le parti) piuttosto che sul know-how e sui fatti. In senso orario dall’alto a sinistra Giuseppe Besso (1839–1901), fratello di Marco Besso, di Trieste, direttore delle Assicurazioni In questi anni tumultuosi, Grossmann cerca Generali. Giuseppe Besso è stato direttore generale di Swiss Re dal 1865 al 1879. il sostegno di Giuseppe Besso, un rappre- sentante della famosa famiglia Besso col- Charles Simon (1862–1942), direttore generale di Swiss Re dal 1900 al 1919 e successivamente presidente del consiglio di amministrazione. legata alla compagnia triestina Assicura- zioni Generali. Besso imprime un’accele- Erwin Hürlimann (1880–1968), primo direttore generale svizzero di Swiss Re dal 1919 al 1930, razione al processo di diversificazione successivamente presidente del CdA e presidente onorario. internazionale di Swiss Re, proseguendo nella strutturazione della compagnia quale Moritz Ignaz Grossmann (1830–1910), direttore di Helvetia Assicurazioni e fondatore di Swiss Re. riassicuratore indipendente e finanziaria- mente solido. Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia 25
Storia di Swiss Re Diversificazione fin dall’inizio In questo periodo anche la forma dei Fino dai suoi primi passi, Swiss Re evi- contratti di assicurazione va incontro a denzia attività di respiro spiccatamente una progressiva evoluzione – nel 1890 internazionale, tanto che solo due dei suoi Swiss Re sottoscrive il suo primo contratto primi 18 contratti sono stipulati con assi- di eccesso sinistri, un tipo di riassicurazione curatori svizzeri. che paga i sinistri eccedenti un livello convenuto piuttosto che una proporzione Al volgere del 20° secolo, Swiss Re è già di tutti i sinistri di un assicuratore. impegnata nella riassicurazione di rischi in Europa, USA, America Latina, Russia e Questo cambio di approccio consentirà Asia, e inizia anche a creare il suo network ai riassicuratori di concentrarsi sui rischi globale, con l’apertura di sedi estere e la catastrofali per loro natura meno frequenti. ricerca di attività dirette di underwriting direttamente sui principali mercati inter- È quindi possibile affermare che questo nazionali. evento segna l’inizio dell’era moderna della riassicurazione. Il riassicuratore elvetico cerca anche di diversificare il rischio su un ventaglio Sinistri connessi a catastrofi naturali sempre più ampio di rami di attività, I primi decenni del 20° secolo sono carat- sottoscrivendo il suo primo contratto in terizzati dalla crescita sia dell’esposizione In basso a sinistra ambito infortuni e malattia nel 1881, internazionale che dei grandi rischi indivi- Lo statuto della compagnia fu approvato il riassicurazione marittima nel 1864, riassi- duali – come dimostrato dall’epidemia 19 dicembre 1863 e siglato da Gottfried Keller, curazione vita nel 1865 e riassicurazione di influenza Spagnola nel 1918 (con una famoso scrittore svizzero e allora cancelliere veicoli a motore nel 1901. perdita da CHF 1 milione per Swiss Re) e del Canton Zurigo. dall’affondamento del Titanic (anch’esso In basso a destra assicurato da Swiss Re). Nel 1863 Swiss Re firma il primo contratto di riassicurazione con Helvetia, una delle compagnie fondatrici. 26 Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia
È tuttavia il catastrofico terremoto di Le prime acquisizioni consentono a Numerosi mercati risultano infatti inac- San Francisco del 1906 a fungere da vero Swiss Re di mettere piede nei primari cessibili – quelli dell’Europa centrale e proprio campanello d’allarme per il mercati di Regno Unito e Germania e orientale scivolano dietro la Cortina di settore dell’assicurazione e della riassicu- attraverso l’assunzione di partecipazioni Ferro, mentre quelli di stati come Brasile razione. Il sisma e il conseguente incendio nella Mercantile and General Insurance e India vengono nazionalizzati. Al con- che annichiliscono San Francisco sono Company (M&G) nel 1915 e nella Bayeri- tempo altri mercati (quali USA e Europa) un evento con implicazioni epocali per il sche Rückversicherung di Monaco di beneficiano di un boom della spesa al mercato: la portata dei danni induce infatti Baviera nel 1924. consumo, con un conseguente aumento gli assicuratori a ripensare l’entità poten- della concentrazione dei rischi. ziale delle perdite, nonché l’importanza di Crisi finanziaria rivolgersi a controparti ben capitalizzate. Il crollo della borsa statunitense nel 1929 In questo contesto Swiss Re continua e la conseguente Grande Depressione a cercare un’adeguata diversificazione A tre anni dal terremoto, San Francisco pongono per la prima volta gli assicuratori geografica e di prodotto, sviluppando risulta in larga parte già ricostruita grazie davanti alla consapevolezza della loro una presenza leader in numerosi mercati, ai pagamenti effettuati dal settore assicu- esposizione verso rischi significativi anche tra cui Canada, Australia, Sudafrica, rativo e riassicurativo. La maggior parte sul versante degli attivi di bilancio. Giappone e Asia, nonché in settori in delle pretese vengono peraltro coperte da rapida crescita quali energia e aviazione. compagnie estere, a dimostrazione del Il crollo porta infatti alla svalutazione di grado di globalizzazione già raggiunto a attività nel portafoglio di Swiss Re per Boom nel secondo dopoguerra quei tempi dal settore. quasi CHF 26 milioni, anche se la società Il boom tecnologico e la crescente con- viene salvata dalle riserve accumulate centrazione del rischio nei mercati maturi Per Swiss Re questo evento genera la in precedenza – non a caso, nel 1931 la a seguito della Seconda Guerra Mondiale maggiore perdita in percentuale dei premi compagnia fa ricorso a tali riserve per generano una maggiore domanda di atti- netti nella storia della compagnia, ma al circa CHF 30 milioni per coprire le perdite vità di risk management, nonché la contempo consolida la reputazione di record. Tuttavia, da questo scenario necessità di un know-how più sofisticato Swiss Re stessa come una controparte Swiss Re trae una preziosa lezione, tanto da parte degli assicuratori e dei loro rias- finanziariamente sicura e affidabile negli che la crisi segna la nascita della gestione sicuratori. In risposta a tale esigenza, USA e nel Regno Unito, dove il riassicura- di attività e passività (asset liability mana- Swiss Re si prefigge di condividere il pro- tore elvetico è chiamato a onorare i propri gement – ALM) all’interno della compa- prio bagaglio di esperienze attraverso contratti a favore delle cedenti. gnia, ovvero un primario strumento di risk attività mirate di formazione e comunica- management ancora oggi utilizzato dagli zione, che da allora costituiscono parte Accesso al mercato globale assicuratori. integrante della cultura operativa e del Soprattutto, il terremoto di San Francisco brand del riassicuratore elvetico. sottolinea la necessità di un’ulteriore di- Ridisegnare la mappa versificazione sul piano geografico e dei Mentre i riassicuratori tedeschi e russi In quest’ottica, nel 1960 la compagnia prodotti, inducendo Swiss Re ad effettuare vengono interdetti dalle attività interna- apre lo Swiss Insurance Training Center una serie di acquisizioni mirate. zionali nei periodi corrispondenti alle (SITC) al fine di fornire un livello ottimale due Guerre Mondiali, Swiss Re è in grado di formazione tecnica, in particolar modo Le acquisizioni caratterizzano la storia di di conquistare una posizione di leadership agli assicuratori nei mercati emergenti. Swiss Re sino dalle fasi iniziali, prose- di mercato negli USA. Il mondo radical- L’unità Sigma di Swiss Re avvia la propria guendo poi con altrettanta intensità anche mente diverso che riemerge dalla Seconda rinomata pubblicazione di ricerche econo- in epoca moderna. Oltre a contribuire Guerra Mondiale limita tuttavia la capacità miche nel 1968, continuando poi a gene- a una diversificazione del rischio a livello dei riassicuratori di diversificare il rischio. rare alcuni dei dati e delle analisi maggior- internazionale, queste operazioni consen- mente apprezzati sul mercato assicurativo. tono di accedere a nuove attività, in primis laddove una crescita per linee interne è resa difficile dai forti legami tra assicuratori e riassicuratori locali. Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia 27
Storia di Swiss Re Focalizzazione sul core business In risposta alla crescita del risk manage- ment e alla tendenza verso una maggiore diffusione del sistema di auto assicurazione (c.d. “self retention”) durante gli anni Ot- tanta dello scorso secolo, Swiss Re inizia ad ampliare la propria offerta di servizi sia attraverso l’acquisizione di società attive nel campo dei servizi assicurativi, sia incrementando la propria partecipazione nel mercato assicurativo diretto. Tuttavia, nonostante il rapporto di stretta interdipendenza, ben presto Swiss Re si rende conto che la gestione effettiva di una compagnia di assicurazione diretta e di una di riassicurazione hanno ben poco in comune. Nel 1994 un nuovo team dirigenziale decide quindi di rifocalizzare le attività del Gruppo sulla riassicurazione pura, reinvestendo i proventi della vendita delle unità di assicurazione diretta nel conse- guimento dell’obiettivo strategico di affermarsi come il maggior riassicuratore a livello mondiale. La crescente esposi- zione verso le catastrofi e il panorama sempre più complesso e globalizzato dei rischi iniziano infatti a richiedere l’inter- vento di controparti affermate e di grandi dimensioni, esperte nella gestione dei capitali e dei rischi. Swiss Re punta ad accrescere le proprie attività di riassicurazione nel comparto Vita, con sede principale a Londra, e mette a punto un’offerta specifica di titoli legati ad assicurazioni (Insurance-Linked Secu- rities – ILS). Il Gruppo sviluppa inoltre la propria unità di assicurazione aziendale In alto diretta, portando avanti al contempo l’ul- Il primo ufficio di Swiss Re al primo piano della Schoffelgasse 1 di Zurigo teriore globalizzazione delle sue attività (edificio in mezzo). riassicurative nel comparto Non vita. Negli anni Settanta Swiss Re è uno dei primi riassicuratori a riconoscere l’impor- tanza dei mercati emergenti. In anni più recenti, Swiss Re inizia ad aprire sedi in mercati primari, con l’intento di instaurare solidi rapporti e fornire tutto il proprio know-how attraverso una presenza locale – non a caso, il Gruppo ottiene licenze in Corea nel 2002, in Cina nel 2003 e in Giappone e Taiwan nel 2004. Durante questo periodo, la compagnia assume in buona parte i suoi contorni societari attuali – con un singolo brand che opera attraverso una base di capitale globale e fornisce ai propri clienti i migliori 28 Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia
Prima immagine in alto Il primo edificio per uffici di Swiss Re in Mythenquai 60, Zurigo, inaugurato nel 1913. In alto Il nuovo edificio per uffici di Swiss Re situato in Mythenquai 50, Zurigo, la cui consegna è prevista per il 2017. Swiss Re La storia delle assicurazioni in Italia 29
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