La stanza dei ricordi perduti - Calendario attività ASI-SBK GENNAIO-MARZO 2021 - ASI TICINO

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La stanza dei ricordi perduti - Calendario attività ASI-SBK GENNAIO-MARZO 2021 - ASI TICINO
Periodico d’informazione sulle attività dell’associazione svizzera infermiere/i         Sezione Ticino
Allegato alla rivista “Cure infermieristiche” N. 12/20                            Dicembre 2020 - n. 4

Cronaca regionale
I primi 7 anni di Ticinocure

Approfondimenti
Essenzialmente in viaggio
Gli olii essenziali
nelle cure infermieristiche

La stanza
dei ricordi perduti

Calendario attività ASI-SBK
GENNAIO-MARZO 2021                                                                                   www.asiticino.ch
La stanza dei ricordi perduti - Calendario attività ASI-SBK GENNAIO-MARZO 2021 - ASI TICINO
SOMMARIO
                                        Dicembre 2020 - n. 4

                                        3 Editoriale
                                        		(di Mariano Cavolo)
                                        Cronaca regionale
                                         4    I primi 7 anni di Ticinocure
                                        		    (a cura di Carmela e Bruno Sturzenegger, Aynur Alguel)
Periodico d’informazione sulle
attività dell’associazione svizzera      6    La stanza dei ricordi perduti
infermiere/i                            		    (a cura di Nicoletta Colombo Schmid)
Allegato alla rivista
“Cure infermieristiche” 12/20
                                         9 Due infermiere in un campo produghi:
Segretariato ASI                        		 “il sole che tramonta e la certezza di aver fatto tanto
Via Simen 8                             		 ma mai abbastanza”
CH-6830 Chiasso
                                        		    (a cura di Roberto Guggiari)
Tel. 091 682.29.31
Fax 091 682.29.32
E-mail:                                 Approfondimenti
segretariato@asiticino.ch
Sito internet:
                                        12 La valutazione clinica migliora la nostra professione
www.asiticino.ch                        		(a cura di Denise Eigenmann, Martin Salzmann, Martin Ruprecht,
                                              Diana Staudacher, Birgit Vosseler)
Redazione
Mariano Cavolo
Roberto Guggiari                        14 Essenzialmente in viaggio
Nikola Keller                           		 Gli olii essenziali nelle cure infermieristiche
Supervisione                            		    (a cura di Cristina Fontana)
Pia Bagnaschi
                                        Agenda
Grafica e stampa
Arti grafiche Veladini, Lugano          15 Calendario corsi
www.veladini.ch

Foto di copertina: “Incertezza”

  Accogliamo con piacere, articoli,
  progetti da pubblicare, non esitate
  a contattarci all’indirizzo:
  segretariato@asiticino.ch.
  Le indicazioni in merito alla forma
                                          VACANZE NATALE
  del testo sono pubblicate sul sito      L’ufficio è chiuso dal 23.12.2020 al 06.01.2021
  della sezione e possono essere
  scaricate direttamente:                 Apertura 07.01.2021
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La stanza dei ricordi perduti - Calendario attività ASI-SBK GENNAIO-MARZO 2021 - ASI TICINO
Editoriale

Infermieri, eroi stressati
e sottopagati
Ed eccoci ancora qua, noi infermieri. Osannati come “eroi” in primavera e co-
stretti a scendere in piazza in autunno. La situazione di emergenza negli ospedali
e nelle case anziani a causa della pandemia non ha fatto altro che evidenziare
ed amplificare tutti gli effetti “deleteri della commercializzazione della salute sulla
solidità del sistema sanitario” (Wagner, 2012). Il rimedio al malessere conclamato
degli infermieri si riassume in poche parole: rendere la professione più attrattiva.
Abbiamo chiesto alla politica di investire maggiormente nella formazione e negli
ospedali, “dobbiamo assicurarci che un numero sufficiente di infermieri siano
formati in Svizzera, che questi rimangano nella professione e che le loro compe-
tenze vengano riconosciute e utilizzate” (Koch, 2020). Ma la risposta langue in
parlamento da più di due anni, in un balletto estenuante di progetti, controprogetti
e respingimenti. In cui una lobby infermieristica è totalmente assente. Io mi auguro
veramente che se la politica non farà abbastanza, si possa portare al voto la
nostra iniziativa popolare “per cure infermieristiche forti”. Non chiediamo altro
che garantire un numero sufficiente di infermieri formati in Svizzera, valorizzare
la professione adeguando gli stipendi, creare condizioni lavorative per conciliare
gli impegni familiari e attribuire al personale infermieristico più competenze. E
tutto questo in un contesto lavorativo in cui dobbiamo confrontarci ancora con i
semidei in camice bianco (Jorio e Bondolfi, 2020), dove alla carenza di persona-
le si aggiunge un miscuglio di “machismo e potere”. Il modello di un medico pa-
triarcale che comanda un’armata di infermiere non esiste più. “Continua però ad
esserci una generazione di medici e quadri dirigenti che si crede infallibile e che
non accetta suggerimenti e osservazioni da parte di chi è più vicino al paziente,
ovvero gli infermieri.” (Wagner 2020)
Quindi, in conclusione, in attesa di rivedere le foto sui social di infermieri che si
addormentano in ogni dove perché stravolti, non ci resta che andare avanti e
resistere, perché alternative al momento non ce ne sono. Se non continuare ad
essere stressati e sottopagati.

Un pensiero lo voglio dedicare ad una collega a cui ho chiesto giorni fa come si
stava organizzando il suo servizio in piena seconda ondata, alla domanda: “in
famiglia tutto bene?”, lei mi ha risposto: “E chi la vede la famiglia!”

                                                                     Mariano Cavolo
La stanza dei ricordi perduti - Calendario attività ASI-SBK GENNAIO-MARZO 2021 - ASI TICINO
Cronaca regionale

                                                                                                                               a cura di

    I primi 7 anni di TICINOCURE SA                                                                       Carmela e Bruno Sturzenegger,
                                                                                                                           Aynur Alguel

    T
          ICINOCURE SA, è stata fondata nel set-         ottimizzare i flussi di comunicazione con i me-
          tembre del 2013 da Bruno e Carmela             dici curanti, con l’Ufficio del Medico Cantona-
          Sturzenegger, che animati da uno spi-          le e con gli assicuratori malattia. L’assunzione
    rito di servizio maturato durante il travagliato     nel 2015 della Sig.ra Algul in qualità di Diret-
    corso della malattia del padre di Carmela,           trice Sanitaria ha permesso di mappare con
    hanno deciso di far nascere un servizio d’ec-        precisione le mansioni e i processi di lavoro e
    cellenza nelle cure a domicilio, con la filoso-      di allestire tutta una serie di procedure atte a
    fia: “Assistere e curare nello stesso modo in cui    garantire il funzionamento adeguato e confor-
    vorremmo essere curati noi”.                         me dell’intero apparato tecnico-sanitario, con
    Ticinocure offre un servizio a 360 gradi che         particolare attenzione anche alle procedure di
    spazia dalla presa a carico di pazienti che          selezione e formazione del personale.
    necessitano di cure generali, alla gestione di       In parallelo all’ottimizzazione dei processi di
    casi con patologie più complesse, sempre ga-         lavoro la Direzione, sotto il coordinamento di
    rantendo l’assistenza da parte di personale          Bruno Sturzenegger, esperto e appassionato
    altamente specializzato e in grado di reagire        di nuove tecnologie, ha iniziato la collabora-
    in maniera tempestiva e capillare in tutto il Sot-   zione con un Team di giovani e dinamici in-
    toceneri. Gli utenti e i loro famigliari possono     gegneri informatici della TicyWeb di Chiasso,
    inoltre beneficiare di un corollario di servizi      che ha portato allo sviluppo di un innovativo
    aggiuntivi indirizzati in particolare alla consu-    sistema informatico per gestire efficientemente
    lenza al paziente e al nucleo famigliare non-        e in maniera automatizzata gli interventi sul
    ché al supporto nella gestione dell’economia         territorio. I benefici di una gestione informatiz-
    domestica.                                           zata della società sono stati da subito evidenti
    Il paziente al centro. L’obiettivo della pie-        e hanno spinto la Direzione a sviluppare an-
    na soddisfazione del paziente, nel settore del-      che tutta una serie di nuovi strumenti di piani-
    le cure a domicilio, non può che passare attra-      ficazione aziendale, con l’obiettivo di gestire
    verso un accuratissimo processo di selezione         in maniera ottimale i volumi di lavoro molto
    del personale che ci porta ad identificare e         altalenanti tipici del settore e disporre costan-
    assumere i collaboratori migliori. In questo         temente di indicatori finanziari e operativi utili
    contesto la Direzione si è sempre prodigata          al controllo e allo sviluppo dell’azienda.
    per assicurare un ambiente stimolante, ottime        La specializzazione quale fattore cri-
    condizioni di lavoro e piani di formazione           tico di successo. Grazie ad un’analisi co-
    personalizzati, riuscendo a sviluppare il giusto     stante dei risultati e delle performance, nonché
    spirito di squadra e un forte senso di apparte-      dell’efficacia del proprio modello organizzati-
    nenza alla società. Questo elemento si traduce       vo, la Direzione si è resa conto della necessità
    in un tasso di rotazione del personale molto         di operare con un modello più decentralizzato,
    basso, in un settore dove solitamente si riscon-     costituendo delle équipe specializzate e asse-
    tra un elevato turnover di risorse: in Ticinocure    gnando loro delle aree di competenza sul ter-
    siamo fieri del fatto che molti collaboratori ci     ritorio. Ad oggi Ticinocure opera con quattro
    accompagnano sin dai tempi della fondazio-           é­quipe: due dedicate alle cure generali, una
    ne della società.                                    alle cure mentali e psichiatriche e una, in fase
    Una crescita organica guidata dall’in-               di costituzione, alle cure palliative. Nel 2021 è
    novazione. La società ha vissuto nei suoi            inoltre prevista la creazione di una nuova unità
    primi anni di attività, in particolare grazie ad     specializzata in ambito geriatria e demenze. I
    un passaparola positivo, un importante svilup-       team sono coordinati da un Capo-­Èquipe, che
    po per quanto riguarda le ore di prestazione         opera sotto il costante controllo della Direzione
    erogate e la direzione ha da subito compreso         Sanitaria che garantisce il rispetto delle proce-
    l’importanza di investire nelle risorse umane e      dure aziendali e di assistenza e che coordina
    nella tecnologia per poter offrire un servizio       e supervisiona direttamente le attività legate
    efficace ed efficiente alla propria utenza e per     alla presa a carico di nuovi pazienti.

4    info           periodico d’informazione sulle attività dell’associazione svizzera infermiere/i
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Cronaca regionale

Il focus sulla formazione. Nel 2016 è               gestita anche la cartella sanitaria digitale, che
nata l’iniziativa denominata “formazione            per facilitare il lavoro al personale di cura,
permanente”, che mira a sviluppare le com-          appare come se fosse una cartella sanitaria
petenze gestionali dei quadri e in generale         in forma cartacea. L’aggiornamento dei dati
le competenze specialistiche e le conoscen-         avviene in buona parte in maniera automati-
ze procedurali di tutto il personale. Questo        ca, azzerando le possibilità di errore, mentre
obiettivo è stato raggiunto sia attraverso for-     le informazioni che pervengono dall’esterno
mazione esterna che attraverso un processo di       in forma cartacea vengono immediatamente
formazione continua interna, ad opera della         digitalizzate e associate al profilo del pazien-
Direzione Sanitaria. Con grande soddisfazio-        te. Grazie alla digitalizzazione, la cartella
ne della Direzione oggi tutti i quadri della Ti-    sanitaria può essere consultata gratuitamente
cinocure sono in possesso di un Diploma of          e in qualsiasi momento sia da parte del me-
Advanced Studies (DAS) nel loro ambito di           dico curante che da parte dell’Ufficio del Me-
specializzazione. Inoltre, nel 2017 la Ticino-      dico Cantonale e l’accesso ai dati può essere
cure ha ricevuto il riconoscimento di “Azienda      profilato con la massima sicurezza secondo
Formatrice” da parte della Segreteria di Stato      le esigenze e la volontà del paziente. Per i
per la formazione, la ricerca e l’innovazione       medici è stato anche progettato un sistema
SEFRI.                                              di messaggistica istantanea che può essere
Efficienza e digitalizzazione. Nel corso            attivato su richiesta e che consente di instau-
degli ultimi anni il sistema informativo è cre-     rare un flusso di informazioni costante con
sciuto esponenzialmente in termini di funzio-       l’infermiere/a di Riferimento, semplificando e
nalità e automatismi, adattandosi alle esigen-      concentrando la comunicazione. A garanzia
ze operative e funzionali del personale e della     della massima sicurezza nella conservazione
direzione. È una piattaforma che si è sviluppa-     e nella protezione dei dati, tutte le informazio-
ta in base alle effettive esigenze di business e    ni sono archiviate in un moderno sistema di
che garantisce un’esperienza d’uso altamen-         cloud computing con elevatissimi requisiti di
te personalizzata. La scelta iniziale della so-     sicurezza, rendendo la Ticinocure un’azienda
cietà di rinunciare all’acquisto di un sistema      completamente digitalizzata.
informativo preconfezionato e la decisione di       L’ottimizzazione e lo sviluppo dell’of-
investire tempo e risorse nella progettazione       ferta. Sin dalla sua fondazione, in Ticinocure
di un sistema completamente nuovo, inedito,         l’ottimizzazione dei processi è sempre stata
innovativo e accessibile ovunque con qualsiasi      una costante ma, a partire dal 2019, grazie
dispositivo, si è rivelata, soprattutto in questi   anche ai report di analisi forniti da TicyCalen-
ultimi tempi, vincente. In TicyCalendar, questo     dar, ha subìto una decisa accelerazione. Que-
l’appellativo del sistema in uso alla Ticinocu-     sta ha consentito di facilitare il lavoro di col-
re, sono state sviluppate tutte le funzioni ne-     laboratori e Direzione, producendo risparmi
cessarie a garantire l’operatività giornaliera,     economici importanti e consentendo di offrire
dalla pianificazione ai report. In esso viene       un alto valore aggiunto, oltre che ai pazienti e
                                                    ai loro famigliari, anche agli studi medici, alle
                                                    strutture ospedaliere, alle cliniche e a diverse
                                                    infermiere indipendenti che si appoggiano
                                                    con fiducia e soddisfazione a Ticinocure per
                                                    essere coadiuvate nelle cure ai loro utenti.
                                                    La sfida della pandemia di COVID 19
                                                    e il regime di smart working. Ticinocure
                                                    ha messo in atto tutte le misure necessarie per
                                                    far fronte alla pandemia, recependo scrupolo-
                                                    samente tutte le raccomandazioni emanate dal
                                                    Medico Cantonale e dall’UFSP. La società non
                                                    ha solo proceduto autonomamente a rifornirsi
                                                    di tutto il materiale di protezione per il proprio
                                                    personale ma si è anche impegnata a fornirlo
                                                    a tutti quei pazienti che non avevano la possi-
                                                    bilità di procurarselo. Nonostante la decisione
                                                    “forzata” della chiusura al pubblico degli uffici
                                                    nella fase più acuta della pandemia, risalen-
                                                    te al mese di marzo 2020, Ticinocure è stata
                                                    in grado, in poche ore, di garantire al 100%

                                     allegato alla rivista “Cure infermieristiche” n.12/2020             5
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Cronaca regionale

    la continuità del proprio servizio in regime di       così come la soddisfazione manifestata da
    smart working, senza alcun impatto di rilievo         parte di tutto il personale in relazione alla
    sul servizio offerto alla propria utenza. Il coor-    nuova modalità di lavoro hanno spinto la Di-
    dinamento a livello manageriale è stato gesti-        rezione alla decisione di mantenere in modo
    to in modalità remota attraverso un innovativo        permanente il regime di Smart Working, ga-
    sistema di videoconferenza, assicurando al            rantendo comunque un presidio in sede dedi-
    contempo il controllo delle attività sul territorio   cato all’accoglienza. La visione innovativa e
    e un’informazione capillare e costante sulle          gli investimenti tecnologici operati negli anni
    nuove misure di protezione e sulle procedure          precedenti hanno pertanto premiato un’a-
    interne.                                              zienda come Ticinocure che oggi è in grado
    Un nuovo modello di servizio, orien-                  di operare con un modello di business che
    tato al futuro. La capacità di erogare un             poche altre società nel nostro settore possono
    servizio eccellente anche in modalità remota,         vantare.                                     K

    La stanza dei ricordi perduti…                                                                                                  a cura di
                                                                                                                   Nicoletta Colombo Schmid*

    L’emotional room è un ambiente che offre spunti di vita quotidiana in un contesto ospedalie-
    ro: uno spazio di vita in un luogo di cura.

    C
            osa vuol dire perdere le tracce della no-     vita ed affetti. Il luogo in cui si crescevano i figli
            stra esistenza? Cosa vuol dire ricordare      raccontando loro storie e fiabe. In altre parole,
            eventi passati, della fanciullezza, ma        la casa degli affetti o “casa affettiva”.
    non saper rievocare cosa abbiamo mangiato             Dal concetto di ambiente famigliare, di casa,
    a pranzo o come si chiamano i nostri figli?           nasce l’idea di allestire all’interno del nostro
    Per un paziente con sintomi cognitivi o compor-       centro l’Emotional room. Uno spazio come con-
    tamentali, ricoverato presso il nostro Centro di      tenitore, un involucro dove le persone possono
    Competenza per persone con Disturbi cogniti-          trovare delle tracce che parlano di loro2. Que-
    vi1, cosa significa entrare nell’emotional room?      sto ambiente nacque anni fa grazie all’impe-
    Quando si comincia a non ricordare ci si ag-          gno dell’equipe e all’approvazione del relativo
    grappa ai ricordi del passato, un passato in          progetto da parte della Direzione infermieristi-
    cui l’ambiente famigliare si legava indissolubil-     ca OSC. Il progetto, anche se ambizioso, è sta-
    mente alla casa. La casa come luogo di prote-         to realizzato tramite l’aiuto di tutti gli operatori,
    zione, in cui le persone intrecciavano storie di      ricorrendo l’idea del riuso, arredando questo
                                                          spazio con suppellettili di seconda mano, oltre
                                                          a stoviglie, tovagliati e mobili riciclati.
                                                          L’emotional room agisce sui disturbi compor-
                                                          tamentali, sui bisogni non intuiti o non soddi-
                                                          sfatti dell’utente. Ciò con un grande obiettivo:
                                                          diminuire, per quanto possibile, la sommini-
                                                          strazione di terapie farmacologiche, nonché
                                                          migliorare l’autostima e la qualità di vita dei
                                                          pazienti. L’ambiente che cura si rivolge anche
                                                          alle persone affette da patologie dementigene,
                                                          col fine di stimolare la loro memoria affettivo-e-
                                                          mozionale e le loro capacità cognitive, per
                                                          quanto possibile.                                        ¹ Il Centro di Competenza per
                                                          Entrare in una stanza arredata con vecchi mo-              persone con Disturbo cogniti-
                                                          bili, un sofà blu, una cucina, con tende alle              vo è un reparto della Clinica
                                                                                                                     Psichiatrica Cantonale, facente
                                                          finestre evoca il pensiero di casa affettiva, alla         parte dell’organizzazione So-
                                                          quale i ricordi si ancorano, infondendo tran-              ciopsichiatrica Cantonale del
                                                          quillità nel paziente. Un luogo, dunque, distan-           Canton Ticino.
                                                                                                                   ² http://www.ortopedia-sanre-
                                                          te dall’ambiente ospedaliero, in cui si trovano            mese.com/catalogo/modello-
                                                          i nostri utenti. Nell’approdare a questa simbo-            terapeutico/

6    info           periodico d’informazione sulle attività dell’associazione svizzera infermiere/i
La stanza dei ricordi perduti - Calendario attività ASI-SBK GENNAIO-MARZO 2021 - ASI TICINO
Cronaca regionale

                                                             lica isola di senso, il pa-     mente i disturbi della sfera emotivo-comporta-
                                                             ziente rivive l’accoglienza     mentale e che forniscano le indicazioni opera-
                                                             di un abbraccio materno,        tive del caso.5
                                                             l’esperienza di “holding”       Entrando nell’emotional room, non di rado il
                                                             uno spazio che cura e che       paziente riconosce il sofà o la sedia della cuci-
                                                             attiva processi emotivo-af-     na come oggetto affettivo-famigliare e quindi si
                                                             fettivi3.                       siede spontaneamente. Si capisce quindi che,
                                                             In un ambiente famigliare,      se il paziente si soffermasse anche solo per una
                                                             in una “cucina affettiva” o     manciata di minuti in questi luoghi, avremmo
                                                             davanti a un caffè è più        ridotto i problemi comportamentali in oggetto.
                                                             facile raccontare ricordi
                                        lontani e spaccati di vita. Tutto ciò stimola la     Stimolare l’attenzione e l’interesse
                                        parola e la memoria dell’utente, che viene in-       dell’utente attraverso attività per lui
                                        coraggiato a parlare per come è capace, sen-         piacevoli, dando senso alla giornata
                                        za correggerlo anche quando si sbaglia.              Se non incoraggiata a svolgere delle piccole
                                        Per quali motivi un’equipe infermieristica do-       attività di vita quotidiana, la persona perderà
                                        vrebbe ricorrere all’emotional room come cura        precocemente la capacità di compierle.
                                        complementare?                                       In questo ambito, l’emotional room può fare
                                        Ebbene questo spazio permette di raggiungere         tantissimo in quanto evita la deprivazione sen-
                                        molteplici ed apprezzabili obiettivi qui di se-      soriale. L’infermiere, addentrandosi progressi-
                                        guito brevemente descritti.                          vamente nella storia di vita dell’utente, adat-
                                                                                             terà le attività alle passioni e agli interessi di
                                        Ridurre i problemi comportamentali:                  quest’ultimo, sostenendone l’autonomia. Posso-
                                        ansia, agitazione psicomotoria, ag-                  no essere svolte attività come la maglia o l’un-
                                        gressività e “wandering”                             cinetto, colorare dei mandala, piccole attività
                                        Di tutti i sintomi comportamentali associati alla    di cucina, gioco delle carte, puzzle o memory.
                                        demenza, il wandering – movimento senza              Tutte attività che stimolano l’attenzione, la con-
                                        meta della persona – è uno dei più problema-         centrazione e la motricità fine.
                                        tici dal punto di vista della gestione e della si-
                                        curezza del paziente. Esso causa inoltre ansia       Facilitare i processi emozionali, il rilas-
                                        e stress ai familiari. É un comportamento che        samento e i comportamenti adattivi
                                        si manifesta nella demenza lieve o moderata e        Nella demenza vengono progressivamente
                                        tende ad aumentare nella fase avanzata della         compromesse varie funzioni cognitive. Tuttavia
                                        demenza4.                                            il mondo emotivo e degli affetti rimane presen-
                                        Si tratta di comprendere il mondo in cui vive        te nelle relazioni interpersonali in modo par-
                                        il paziente e di adeguare di conseguenza il          ticolarmente recettivo6. L’emotività è una delle
                                        piano assistenziale, utilizzando quegli specifici    dimensioni dell’essere. Tuttavia, quando una
                                        strumenti che consentano di valutare gradual-        persona presenta deficit cognitivi, l’interlocuto-

3
    http://www.ortopedia-sanre-
    mese.com/catalogo/modello-
    terapeutico/
4
    Matteson, M.A., Linton, A.D.
    and Barnes, S.J. (1996), Cog-
    nitive Developmental Approach
    to Dementia. Image: the Journal
    of Nursing Scholarship.
5
    (2017) Direttive medico-etiche.
    Trattamento e assistenza delle
    persone affette da demenza.
    Editore Accademia Svizzera
    delle Scienze Mediche.
6
    Cristini, C., (2012), Demenza
    e creatività, in Ricerche di Psi-
    cologia, Fasc. 2-3, ed. Franco
    Angeli.

                                                                             allegato alla rivista “Cure infermieristiche” n.12/2020              7
La stanza dei ricordi perduti - Calendario attività ASI-SBK GENNAIO-MARZO 2021 - ASI TICINO
Cronaca regionale

    re tende a ritenere che sia compromesso anche       il rilassamento. L’ambiente
    a livello emotivo.                                  viene anche utilizzato per
    Non riconoscere la presenza e la vitalità del       l’accoglienza dei familiari
    mondo emotivo anche nelle persone con deficit       che possono consumare
    cognitivo, conduce ad una svalutazione e ad         un pasto con il proprio
    un impoverimento ulteriore di chi è già dan-        caro o per l’intero gruppo
    neggiato dalla malattia7.                           dei pazienti, come luogo
    La stimolazione della capacità di parlare in-       rilassante in cui consumare
    centivata dall’emotional room restituisce alla      merende o pranzi terapeu-
    persona la capacità di comunicare le emozio-        tici. Abitare questo spazio
    ni, diminuendo così il senso di isolamento e di     denso di ricordi e di ogget-
    inadeguatezza che è fonte di sofferenza e di        ti conosciuti è in molti casi
    deterioramento aggiuntivo.                          terapeutico.
                                                        Lavorare quotidianamente con una persona
    Stimolare il linguaggio e la capacità               anziana, fragile e con demenza vuol dire con-
    relazionale, migliorando l’autostima                frontarsi con una fatica sempre nuova e con un
    L’uso della stanza permette alla persona con        senso di impotenza, ma anche gioire dei pic-
    deficit cognitivo di rievocare ricordi legati       coli traguardi raggiunti da un utente sostenuto
    all’ambiente e agli oggetti familiari nonché        dai diversi interventi che vengono immaginati
    la possibilità di potersi esprimere stimolando      in equipe per lui.
    il linguaggio verbale e non verbale. Lo spa-        Proprio partendo da alcune osservazioni dalla
    zio dell’emotional room diviene un elemento         pratica clinica, si è intuito che, probabilmen-
    importante che facilita la relazione, un luogo      te, l’ambiente poteva diventare uno strumento
    dove i pazienti possono ritrovare tracce di un      di supporto nella presa in carico quotidiana
    passato ricco di emozioni e ricordi. La libe-       del paziente. Usare gli spazi come elementi di     7
                                                                                                              P. Vigorelli, Cinque minuti per
    ra espressione dell’utente favorisce inoltre la     cura permette agli utenti di stare meglio e agli      l’accoglienza in RSA. Franco
    conoscenza della persona, della sua storia e        infermieri di vivere una quotidianità lavorativa      Angeli editore , Milano 2012.
                                                                                                           8
                                                                                                              Ibidem.
    l’instaurarsi di un legame terapeutico con l’o-     meno gravosa. Proprio come ogni persona sta        9
                                                                                                              https://www.alzheimer-rie-
    peratore di riferimento.                            meglio in un luogo nel quale si sente a suo           se.it/contributi-dal-mondo/
    Nella persona con alterazioni cognitive, la         agio, anche l’utente confuso e disorientato può       esperienze-e-opinioni/6060-
                                                                                                              caffe-alzheimer-ambiente-tera-
    parola può perdere il suo valore comunicati-        star meglio beneficiando di luoghi pensati a          peutico-e-percorsi-non-farmaco-
    vo, ma stimolare il linguaggio e la capacità        sua misura.                                           logici-di-cura
    relazionale è una premessa necessaria per           Anche solo un sorriso o uno sguardo bastano
                                                                                                           10
                                                                                                              https://www.maggiolieditore.
                                                                                                              it/9788838746468-alzhei-
    dare alla parola la possibilità di trasmettere      a dare senso a un percorso di cura. Percorsi          mer-e-ambiente.html# product_
    significati e permettere alla persona di comu-      nei quali la ricerca di soluzioni sempre nuove        tabs_review_tabbed
    nicare nonostante i disturbi del linguaggio. La     e portatrici di benessere si auspica diventino
                                                                                                           11
                                                                                                              Cristini, C. (2020), Luoghi del-
                                                                                                              la cura: luoghi della mente, in I
    persona che continua a parlare non si sente         una prassi condivisa10.                               luoghi della cura, settembre, n.
    emarginata8.                                        Le belle e profonde parole di Carlo Cristini          4.
    Attraverso l’emotional room si vuole restituire     vogliono chiudere questo
    alla persona dignità, riconoscendole un ruolo       breve scritto:
    di interlocutore e rompendo quel muro di isola-
    mento che è fonte di sofferenza e di deteriora-     “Avere cura” significa
    mento aggiuntivo.                                   esprimere sé stessi, come
                                                        infermieri e come esseri
    Promuovere il benessere psichico                    umani, che rivelano nel
    La scarsa risposta farmacologica nelle demen-       loro lavoro la concezione
    ze ha stimolato i ricercatori a cercare terapie     dell’Uomo, della malattia,
    alternative quali “l’ambiente che cura”, che        del malato, della sofferen-
    potessero influenzare la sfera cognitiva, emo-      za e della cura.” 11     K
    zionale e comportamentale dei pazienti.
    Questi interventi tendono a creare un ambiente
    sereno, capace di dare valore e dignità alla        * Nicoletta       Colombo
    persona presa in carico, aumentando la qualità        Schmid, Infermiera spe-
    di vita del paziente e di chi se ne prende cura9.     cialista clinica in salute
    Nell’emotional room il tempo dei ricordi è il         mentale e insegnante as-
    tempo del presente, uno spazio in cui si offro-       sistente presso il reparto
    no opportunità di dialogo, di stimolazione co-        Edera della CPC di Men-
    gnitiva e di ascolto della musica che facilitano      drisio.

8    info           periodico d’informazione sulle attività dell’associazione svizzera infermiere/i
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Cronaca regionale

                             Due infermiere in un campo profughi:
                             il sole che tramonta e la certezza
a cura di Roberto Guggiari   di aver fatto tanto, ma mai abbastanza

                             A
                                     lice Cadei e Alice Sacchi, sono due ex        mi sembra impensabile vivere anche solo per
                                     allieve del Centro Professionale Socio-       un giorno.
                                     sanitario Infermieristico, diplomatesi        E invece mi ritrovo a medicare ferite che mai,
                             nell’agosto del 2019. Al termine della loro           nella totale ignoranza in cui navigavo il primo
                             formazione come infermiere, hanno deciso di           giorno di lavoro al campo, avrei pensato po-
                             partire per una missione umanitaria presso il         tessero esistere, a veder crescere bambine e
                             campo profughi di Salonicco in Grecia, coordi-        bambini per i quali vivere in una tenda, chia-
                             nata da QRT TEAM e la Luna di Vasilika.               mare casa un container e andare a scuola in
                             Ci eravamo salutati gli ultimi giorni di agosto       un prefabbricato è ormai diventata la norma-
                             del 2019, con l’auspicio, al loro ritorno, di         lità.
                             ritrovarci per raccogliere una testimonianza          Bimbi dell’età dei miei nipoti muovere i primi
                             da condividere con i nostri lettori. Durante il       passi sotto gli occhi commossi dei genitori su di
                             mese di febbraio di quest’anno, ci siamo in-          un terreno sporco, polveroso ma che per loro
                             contrati per effettuare l’intervista. Fin dal primo   significa speranza, mamme che si ritrovano la
                             momento ho capito che un’intervista classica          mattina per fare una passeggiata nelle strade
                             avrebbe tolto valore ai racconti e alle emozioni      sterrate tra le tende con i loro figli nei passeggi-
                             che progressivamente emergevano. Abbiamo              ni mentre scambiano due chiacchere e uomini
  www.vasilikamoon.org
                             quindi optato per un estratto di pensieri, scritto    che si siedono fuori da un container arruggini-
                             direttamente dalle due infermiere, che racchiu-       to per bere un caffè in compagnia.
                             de tutta la drammaticità, ma anche la speranza
                             della vita in un campo profughi.                      Ma cosa fa un infermiere in questo contesto?
                                                                                   La giornata tipo del personale sanitario al
                                                                                   campo rifugiati di Diavatà a Salonicco ha una
www.quickresponseteam.gr     Alice Sacchi                                          struttura molto semplice: ci si sveglia, si fa co-
                                                                                   lazione con gli altri volontari con cui volenti o
                             “Timido sorriso sdentato, la scarpa sinistra al       nolenti, si condivide molto di più degli spazi
                             piede destro e la scarpa destra al piede sini-        comuni e ci si reca insieme ai coordinatori al
                             stro, un abbigliamento poco adatto alla fredda        campo.
Alice Sacchi e Alice Cadei   stagione e così tanta voglia di ridere e gio-         Una volta arrivati alla “CASA BASE”, una strut-
                                                care che quasi quasi, per          tura atta a dare un’alternativa e uno svago ai
                                                un momento, un gruppo              residenti del campo, ci si divide i compiti della
                                                di bambine sui dieci anni          giornata; chi porta avanti i lavori di muratura,
                                                fanno dimenticare a me,            chi quelli di pittura, chi sistema e stila l’inventa-
                                                volontaria venticinquenne          rio dei pannolini e noi, i sanitari.
                                                e cresciuta nella “parte for-      Cominciamo con il controllare lo zaino, il suo
                                                tunata” del mondo, l’orribi-       contenuto, per poi controllare la lista delle visi-
                                                le posto in cui ci troviamo,       te da fare nel corso della giornata ed i farmaci
                                                le storie assurde raccontate       da distribuire.
                                                dalle donne che vanno a            Si parte.
                                                cozzare con il delizioso tè        Comincia il giro di “visite a domicilio” dove
                                                bollente che hanno tanto           tentiamo di attraversare barriere culturali e
                                                insistito che accettassi e i       linguistiche riuscendoci, però, meno volte di
                                                malesseri appena curati.           quanto ci piaccia ammettere. Sentiamo storie
                                                Questo è uno dei momenti           raccontate con un sorriso malinconico o di cir-
                                                che ricordo con una strana         costanza per difendersi dal dolore, penso io.
                                                sensazione di tristezza mi-        Rinnoviamo medicazioni, ci inventiamo metodi
                                                sta ad allegria. Momenti           di distrazione e giochi per la bambina di tre
                                                brillanti di un quotidiano         anni che non si vuole far toccare la ferita, misu-
                                                scandito in un posto dove          riamo lo sciroppo per un bambino con la tosse,

                                                                   allegato alla rivista “Cure infermieristiche” n.12/2020                 9
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Cronaca regionale

     ci fermiamo a fare due chiacchere imparando           mansioni giornaliere da suddividerci. Muri da
     una nuova parola in farsi o in curdo, ascol-          tinteggiare, magazzini da riordinare, lezioni
     tiamo attentamente il ragazzino di otto anni          per adulti e bambini da preparare e materiale
     improvvisato interprete mentre ci racconta dei        come pannolini e sapone da distribuire ai resi-
     dolori artritici dell’anziana che ci guarda sorri-    denti del campo. Dopo poco tempo, sono già
     dendo dietro di lui, facciamo due tiri a pallone      tutti all’opera.
     o due passaggi a pallavolo, consegniamo un            Come personale sanitario il nostro compito è
     termometro ascellare alla madre di un bimbo           di fornire cure e assistenza alle persone che vi-
     con la febbre e alla fine, con il sole che tra-       vono nel campo. Prima di partire verifichiamo
     monta e la mera certezza di aver fatto tanto          di avere tutto il materiale nello zaino, control-
     ma non abbastanza torniamo a casa.                    liamo i medicinali da consegnare e diamo un
     Ma cos’abbiamo fatto davvero durante la gior-         ultimo sguardo alla cartella delle persone da
     nata?                                                 visitare nel corso della giornata.
     Abbiamo condiviso risate coscienti di non             Percorriamo le poche decine di metri che sepa-
     trovarci in un posto a cui si può facilmente ri-      rano Casa Base dal campo ed entriamo.
     condurre una risata, ascoltato lingue nuove e         Sulla strada sterrata e polverosa incontriamo
     sconosciute chiedendoci come potesse essere           dei ragazzi che fanno una partita a pallone,
     possibile comprenderle trovando la risposta           degli uomini costruiscono qualcosa con oggetti
     negli sguardi espressivi e nei sorrisi dirompenti     raccolti per strada e delle bimbe giocano con
     dei nostri interlocutori, pitturato una parete di     le biglie all’ombra di un albero. Una signora
     un colore sgargiante portando vita ad una pa-         apre la finestra del suo container per guardare
     rete altrimenti sterile, conosciuto delle Persone,    fuori, permettendo ai profumi provenienti dalla
     perché è di questo che si tratta, non di statisti-    piccolissima cucina di riversarsi per strada.
     che, non di notizie terrificanti, non di numeri.      Lasciandomi trasportare da questi attimi di leg-
     Di persone che, esattamente come noi, trovano         gerezza, per un istante mi sfiora l’idea di stare
     conforto nelle loro famiglie, nei cibi e nei gusti    semplicemente assistendo ad una scena di nor-
     tradizionali della loro terra o semplicemente in      male quotidianità, in un qualsiasi quartiere di
     una persona che si ferma a fare due chiacche-         una piccola cittadina.
     re e a scambiare un sorriso.                          Dopo poco però, torno alla realtà e mi rendo
     Torniamo quindi ai nostri alloggi dove questa         conto che in tutto questo non c’è nulla di or-
     volta saremo noi ad essere accolti, saranno i no-     dinario. Si tratta di momenti, spiragli luminosi
     stri racconti e i nostri dubbi ad essere ascoltati.   resi tali da queste persone stupende, capaci di
     Perché l’infermiere in un campo rifugiati a           trasformare questa realtà altrimenti invivibile.
     Salonicco, come in una struttura ospedaliera          Cominciamo. Distribuiamo farmaci, facciamo
     svizzera, senza un team che lo sostiene, che          controlli e medichiamo ferite. Ferite brutte, in-
     lo aiuta e un amico che gli tiene la mano non         concepibili e che testimoniano chiaramente
     andrà da nessuna parte.                               un’esistenza ardua in un luogo inospitale, ma
     Come ha detto Tiziano Terzani “la storia esiste       che per queste persone rappresenta il mirag-
                                                                                                               Olga, volontaria arte terapista
     solo se qualcuno la racconta” quindi è questo il      gio di un futuro migliore.                                    durante una lezione
     nostro intento, raccontare questa piccola parte       Mentre curiamo i più piccoli, cantiamo fila-                       con le ragazze
     di storia di una vicenda che si conosce troppo
     superficialmente.”

     Alice Cadei

     È mattina nel quartiere di Sykies e come d’abi-
     tudine ci si ritrova in cucina per fare colazione
     tutti insieme. Tra volontari ci si scambia sorrisi
     ancora un po’ assonnati, quei volontari com-
     pagni di viaggio con cui, dopo settimane di
     collaborazione e condivisione, si è instaurato
     un rapporto caldo e famigliare.
     Con nell’aria l’odore di caffè, ci assicuriamo
     di aver preso tutto l’occorrente per affrontare
     le attività al campo. Siamo pronti. Saliamo in
     macchina e partiamo, destinazione: Diavatà.
     Arrivati in Casa Base ci attendono svariate

10    info           periodico d’informazione sulle attività dell’associazione svizzera infermiere/i
Cronaca regionale

                                                                                       di persone stiamo parlando, sono uguali a noi,
                                                                                       colpevoli soltanto di un destino meno fortunato
                                                                                       del nostro.
                                                                                       Andiamo avanti con la nostra giornata, modu-
                                                                                       lata da molti incontri che ci mettono alla prova
                                                                                       tra barriere linguistiche e culturali. Nonostante
                                                                                       l’impegno, non sempre le poche semplici frasi
                                                                                       imparate in curdo e in farsi sono sufficienti a
                                                                                       portare avanti la conversazione; in quei casi
                                                                                       in genere sono i più giovani a venirci in aiuto,
                                                                                       offrendosi sempre con entusiasmo come tradut-
                                                                                       tori.
                                                                                       Tocchiamo in questo modo tante storie di vita,
                                                                                       storie a volte difficili da digerire. Ci vengono
                                                                                       raccontate da donne che mentre parlano in-
                                                                                       dossano un sorriso disarmante, come una ma-
                                                                                       schera che le protegge e allo stesso tempo sim-
Volontari sanitari al lavoro      strocche e facciamo bolle di sapone, nell’illu-      boleggia la loro forza, m’immagino. Di fronte
                                  sione che queste possano allontanare il dolore       a quelle testimonianze e a quei loro sguardi
                                  e, magari, scorgere una timida risata farsi stra-    così rumorosi, sono state molteplici le volte in
                                  da sui loro volti.                                   cui mi sono mancate le parole. Sentivo che non
                                  Continuiamo il nostro giro, tra una visita e l’al-   c’era nulla di giusto da dire per far fronte a tan-
                                  tra veniamo fermati da signore che con sguar-        ta sofferenza. In quel silenzio, in quella mano
                                  do quasi materno ci invitano a prenderci una         tesa verso di loro, speravo sentissero di non
                                  pausa per bere una tazza di tè insieme a loro.       essere sole e che nonostante tutto, noi ci siamo.
                                  Intanto per le vie del campo si sentono le risate    Quando il cielo si tinge dei colori del tramonto,
                                  dei bambini che giocano, facendo volare un           è giunto il momento di rientrare, con nel cuore
                                  sacchetto di plastica come se fosse un aqui-         la consapevolezza di aver fatto tanto ma forse
                                  lone. Corrono con ai piedi delle ciabatte, il        non abbastanza per queste persone.
                                  più delle volte indossate al contrario e con in      Percorrendo la via del ritorno verso Casa Base,
                                  viso espressioni sognanti. Dentro di me penso        siamo curiosi di sapere dai nostri amici volon-
                                  a quei bambini che spesso non conoscono al-          tari come sono andate le attività e le lezioni,
                                  tra vita se non quella all’interno di un campo       sicuri che anche loro saranno pronti a condi-
                                  rifugiati e che chiamano casa una tenda. Bam-        videre con noi racconti ed emozioni sulla gior-
                                  bini che forse una scuola vera non l’hanno mai       nata.”
                                  vista, abituati a partecipare alle lezioni orga-
                                  nizzate dai volontari, all’interno di un edificio    “C’è sempre un momento in cui una storia va
                                  prefabbricato. Eppure sono uguali ai bambini         raccontata, ho insistito. Altrimenti per tutta la
                                  che vedo camminare per strada nella nazione          vita si resta prigionieri di un segreto.”
Il campo di Diavata al tramonto   da cui provengo. Tutte queste persone, perché                                        Haruki Murakami

                                                                        allegato alla rivista “Cure infermieristiche” n.12/2020              11
Approfondimenti

     Esperienza con l’insegnamento di valutazione clinica per i corsi post-laurea
     di alta formazione presso l’Ospedale cantonale di San Gallo                                                                 a cura di

     “La valutazione clinica
                                                                                                                       Denise Eigenmann,
                                                                                                                        Martin Salzmann,
                                                                                                                         Martin Ruprecht,

     migliora la nostra professione”                                                                                   Diana Staudacher,
                                                                                                                          Birgit Vosseler*

     Eseguire l’esame fisico, applicare il ragionamento clinico, fornire motivazioni precise per le decisioni - tali competenze ag-
     giuntive di valutazione clinica stanno diventando sempre più importanti nella pratica. L’ospedale cantonale di San Gallo ha
     integrato le competenze in materia di valutazione clinica nella formazione continua e nei corsi post-laurea con ottimi risultati.

     “P
               azienti che presentano situazioni complesse stanno        Insegnamento realistico della valutazione clinica
               diventando sempre più comuni nella pratica clinica.       Nell’ambito dell’introduzione di responsabili specializzati nei
               Pertanto, essere in grado di esaminare un pazien-         reparti di cura dell’Ospedale cantonale di San Gallo, si è
     te fisicamente in modo mirato è di grande aiuto. Questo mi          deciso di richiedere conoscenze di base in materia di valuta-
     permette di valutare molto più facilmente la situazione. Posso      zione clinica come condizione necessaria per l’assunzione di
     procedere in modo sistematico, fare ipotesi, trarre conclusioni     questa funzione. Questo è stato il motivo per integrare queste
     e prendere le misure necessarie. In questo modo mi sento più        competenze nella formazione continua e nei corsi post-laurea.
     sicura e competente nel contatto con il paziente. Posso anche       In collaborazione con l’Università di San Gallo è stato svilup-
     motivare e comunicare le mie decisioni in modo preciso. Que-        pato un programma di formazione per gli studenti dei corsi
     sto è un grande vantaggio quando si lavora con il servizio          post-laurea in terapia intensiva, anestesia, pronto soccorso e
     medico”, riferisce una partecipante al corso di terapia inten-      oncologia. I contenuti didattici delle lezioni di tre giorni sono
     siva post-laurea.                                                   adattati al rispettivo orientamento professionale. La respira-
                                                                         zione, il torace, il cuore, i grandi vasi, il sistema nervoso e il
     Le competenze nella valutazione clinica sono ri-                    delirio sono al centro dell’attenzione. Le principali domande
     chieste                                                             didattiche sono:
     Le capacità di valutazione clinica sono sempre più richieste        – Come si procede in modo strutturato e sistematico nella rile-
     negli ospedali acuti, soprattutto per i pazienti con diagnosi         vazione della situazione di un paziente?
     multiple e ad alta intensità assistenziale. La valutazione clini-   – Come si arriva a diagnosi differenziali rilevanti sulla base
     ca comporta un’anamnesi sistematica e l’esame fisico, con-            di un fenomeno?
     centrandosi su un sintomo o su singoli sistemi organici. Può        – Quali termini tecnici e in quale ordine posso usare per de-
     anche essere “head to toe”. Centrale a tal fine è la capacità         scrivere in modo preciso e inequivocabile la situazione di
     di trarre le giuste conclusioni da una grande quantità di dati        un paziente?
     per avviare interventi di cura mirati. Grazie alle competenze
     di valutazione clinica è possibile,                                 Rilevante per la pratica clinica
     – riconoscere l’urgenza del trattamento,                            Come dimostra il feedback, la conoscenza della valutazione
     – seguire in modo strutturato delle ipotesi,                        clinica è molto rilevante per la pratica clinica quotidiana. I
     – fare diagnosi infermieristiche e                                  partecipanti riferiscono che
     – formulare lo stato attuale di un paziente in un linguaggio        – si sentono più sicuri nel valutare situazioni complesse,
       tecnico preciso.                                                  – riconoscono precocemente le complicazioni,
                                                                         – sono in grado di valutare meglio l’urgenza della necessità
     Come dimostrano studi internazionali, il personale infermieri-         di agire,
     stico considera le proprie competenze in materia di valutazio-      – procedono in modo più sistematico e strutturato per prende-
     ne clinica molto rilevanti per la pratica (Lesa & Dixon, 2007).        re decisioni cliniche sulla base dei dati di valutazione,
     Ad esempio, il 95% si sentiva più sicuro nella propria pratica      – sono in grado di comunicare le loro conclusioni in modo più
     infermieristica dopo aver acquisito familiarità con la valuta-         accurato utilizzando termini tecnici.
     zione clinica durante il corso. Inoltre, sono stati in grado di
     comprendere meglio la documentazione medica.                        Formazione in uno spazio protetto
     Circa il 90% dei partecipanti ha riferito di essere stato in        L’attuale valutazione mostra che il 92% dei partecipanti con-
     grado di riassumere e comunicare meglio i risultati della va-       sidera la struttura dell’insegnamento della valutazione clinica
     lutazione in un linguaggio tecnico. Circa l’85% si è sentito        logica e di supporto. La maggior parte degli intervistati ritie-
     più sicuro nell’avviare specifiche attività di assistenza (Lesa &   ne che la valutazione clinica faccia parte della propria for-
     Dixon, 2007). Inoltre, la valutazione clinica pone importanti       mazione e non sia affatto un “corpo estraneo”. Come infer-
     basi per la comunicazione e la collaborazione interprofessio-       mieri, il 75% dei partecipanti giudica utile avere competenze
     nale in situazioni complesse (Zambas et al., 2016).                 in materia di valutazione clinica, mentre il 73% immagina di
                                                                         poter utilizzare la valutazione clinica nella pratica. Tuttavia,

12    info           periodico d’informazione sulle attività dell’associazione svizzera infermiere/i
Approfondimenti

la maggior parte degli intervistati riscontra una scarsa aper-         Il futuro della valutazione clinica
tura verso la valutazione clinica. Hanno addotto come motivo           Il modello si è dimostrato valido nell’introduzione della valuta-
la mancanza di risorse di tempo e le insufficienti opportunità         zione clinica nel settore della formazione continua presso l’O-
di formazione nell’assistenza infermieristica quotidiana. Gli          spedale cantonale di San Gallo. Era essenziale informare per
intervistati vorrebbero “avere più supporto nella pratica per          tempo il servizio medico e fornire informazioni precise sugli
mettere in pratica i contenuti della formazione”. Finora “in           obiettivi dell’uso della valutazione clinica. Questa trasparen-
pratica non c’è quasi nessuno specialista che possa esse-              za ha contribuito in modo significativo al fatto che c’è stata
re considerato un mentore”. I partecipanti hanno vissuto le            una grande apertura verso questa procedura fin dall’inizio.
lezioni di valutazione clinica come “ uno spazio protetto in           Gli insegnanti coinvolti hanno vissuto le lezioni come un pre-
cui allenarsi”, come ha detto una studentessa universitaria in         zioso arricchimento: “Gli elementi di valutazione clinica ren-
cure oncologiche. Tutti i partecipanti hanno convenuto che             dono le lezioni più vivaci, pratiche e molto concrete”, riferisce
“la valutazione clinica aggiunge valore alla nostra professio-         una formatrice del settore anestesia. Nel contesto delle cure,
ne”. Il feedback positivo mostra chiaramente che la valutazio-         la valutazione clinica si rivela un prezioso strumento supple-
ne clinica ha un potenziale promettente anche in Svizzera.             mentare per valutare i pazienti in situazioni complesse.
Un aspetto centrale in questo contesto è la questione dell’at-         Tra qualche anno, probabilmente si darà per scontato che
tuazione.                                                              il personale infermieristico avrà le competenze in materia
                                                                       di valutazione clinica e le utilizzerà nella pratica. Al fine di
Il modello di implementazione della valutazione                        promuoverne in modo specifico l’implementazione nel settore
clinica                                                                ospedaliero, occorre attenersi a diversi punti:
Fino ad oggi, l’esame fisico è stato considerato esclusivamen-         – le lezioni di valutazione clinica devono avere la massima
te un’attività medica - anche se il personale infermieristico si          rilevanza pratica,
occupa di anamnesi da molto tempo (Steudter et al., 2013).             – gli insegnanti hanno bisogno di un’elevata competenza,
Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui l’uso della              – l’esperienza pratica deve essere inclusa fin dall’inizio,
valutazione clinica in Svizzera è stato inizialmente piuttosto         – l’esercizio delle competenze di valutazione clinica in colla-
limitato.                                                                 borazione con i vari autori coinvolti è essenziale.
Per promuovere in modo mirato l’attuazione pratica della va-           Sono necessari ulteriori sforzi per garantire che la valutazio-
lutazione clinica, è stato creato un modello di implementazio-         ne clinica si stabilisca saldamente in Svizzera. Come mostra
ne. Il modello permette di individuare la necessità di agire:          il modello, è necessaria un’alleanza tra le SUP, i gruppi di
dove è necessario intraprendere azioni mirate per sostenere            interesse, l’associazione professionale, i dirigenti e i politici.
l’implementazione della valutazione clinica nella pratica?             Gli studenti intervistati ne sono convinti: la valutazione clinica
Al centro del modello ci sono i pazienti e le loro esigenze.           “fa parte del nostro lavoro quotidiano e ci permette di parte-
A loro si affiancano le infermiere che utilizzano la valutazio-        cipare più efficacemente alle discussioni durante le visite”. In
ne clinica nella pratica. Nel loro ambito esistono due gruppi          prospettiva futura, gli studenti che hanno partecipato ai corsi
professionali: il personale infermieristico con la sua specifica       invitano ad andare avanti in questa direzione.                   K
conoscenza della valutazione clinica e la professione medica,
che a sua volta esegue gli esami clinici nell’ambito del pro-          * Denise Eigenmann, Responsabile della formazione, del-
cesso diagnostico. Nel “triangolo” tra pazienti, infermieri e            la formazione continua e del perfezionamento professiona-
medici, l’uso della valutazione clinica porta a “cambiamenti             le, Dipartimento cure infermieristiche, Ospedale cantonale
nei ruoli e nelle aspettative”. Tra le professioni infermieristiche      di San Gallo, denise.eigenmanngiacopuzzi@kssg.ch
e mediche, l’uso della valutazione clinica richiede uno “svilup-         Martin Salzmann, Responsabile della formazione infer-
po delle conoscenze e delle competenze” e un “cambiamento                mieristica, responsabile del corso di specializzazione SUP
dei ruoli e della collaborazione” (SAMW, 2014). A seconda                Anestesia, Dipartimento cure infermieristiche, Ospedale
del contesto, il personale infermieristico è chiamato a valuta-          cantonale di San Gallo
re l’urgenza di una situazione in modo diverso. Pertanto, il             Martin Ruprecht, MAS in gestione della formazione, do-
modello si riferisce a diverse impostazioni (ospedale, Spitex,           cente di valutazione clinica, SUP San Gallo, Dipartimento
casa di cura, ecc.).                                                     Salute
Adattato al quadro PARHiS, il modello comprende tre dimen-               Diana Staudacher, Dr. phil.. Collaboratrice scientifica,
sioni: “contesto”, “facilitazione” e “evidenza” (Kitson et al.,          SUP San Gallo, Dipartimento Salute
2008)¹. Il “contesto” considera tre livelli: “istituzione”, “politi-     Birgit Vosseler, Prof. Dr., Vice Rettore, Capo del Diparti-
ca/diritto/legge” e “sfera pubblica”. Si tiene conto anche dei           mento Salute, SUP San Gallo
fattori promozionali e inibitori. Tra i fattori inibitori vi è, ad     Questo articolo è stato pubblicato in versione originale in lingua tedesca su
esempio, l’ancora carente regolamentazione delle competen-             Cure infermieristiche, 6/2020, p. 20. La bibliografia è disponibile nell’edizio-
ze degli studenti del Master in infermieristica.                       ne digitale di Cure infermieristiche, 6/2020 o reperibile all’indirizzo:
                                                                       denise.eigenmanngiacopuzzi@kssg.ch
“Facilitazione” significa “abilitazione”. Ciò richiede “svilup-
patori di pratica” e mentori esperti (McCormack et al., 2009).         1
                                                                           «Promoting Action on Research Implementation in Health Services» (Kitson
Anche le figure esemplari svolgono un ruolo importante, a                  et al., 2008; National Collaboration Centre for ­Methods and Tools, 2011).
                                                                           In Svizzera mancano ancora studi sistematici sull‘uso della valutazione cli-
cui il personale infermieristico può ispirarsi per l’utilizzo della        nica da parte del personale infermieristico SUP/SSS. Pertanto, la dimensio-
valutazione clinica.                                                       ne “evidenza“ non può essere descritta al momento.

                                                                       allegato alla rivista “Cure infermieristiche” n.12/2020                            13
Approfondimenti

     Essenzialmente in viaggio                                                                                           a cura di
     Aromaterapia e Infermieristica. Una prospettiva.                                                           Cristina Fontana*

     Q
               uesto articolo nasce principalmente da      eppure senza la pretesa di “curare” i sintomi
               una grande passione verso il mondo          ma, piuttosto, di attivare risorse già presenti
               degli oli essenziali e dalla curiosità      nel nostro organismo per produrre una risposta
     riguardo alla sua applicabilità, teorica e pra-       fisiologica in grado di rimuovere la causa del
     tica, al nursing. Ovviamente non si propone di        disturbo. Del resto non si tratta di farmaci, ma
     dare una visione esaustiva di tutte le possibili      di sostanze liquide volatili costituite da moleco-
     applicazioni nei contesti clinici, né di produrre     le chimiche che la pianta produce per proteg-
     un prontuario di intervento pratico per cui ri-       gersi, difendersi, sostenersi e rigenerarsi e le
     mando alla ben fornita letteratura, ma piuttosto      stesse finalità possono essere perseguite per il
     suggerire spunti di riflessione sui motivi per cui    corpo umano favorendo una buona funzionali-
     questa disciplina dovrebbe essere considerata         tà immunitaria, respiratoria e metabolica.
     dagli infermieri.                                     Grazie alle dimensioni molecolari ridotte e
     L’Aromaterapia, branca della fitoterapia,             grazie al fatto di essere idrofobici e liposolu-
     utilizza le piante medicali per migliorare il         bili, gli O.E. riescono a penetrare nella pelle
     benessere delle persone e l’ambiente in cui           e, attraverso la membrana cellulare, a rag-
     soggiornano ed è riconosciuta a pieno titolo          giungere il sistema circolatorio, i tessuti e gli
     tra le terapie complementari ufficiali (CAM),         organi compresa l’amigdala: parte antica del
     legittimate dall’OMS come pratiche arricchenti        nostro cervello preposta all’elaborazione delle
     la professione infermieristica. Curioso sapere        emozioni, ai processi di memorizzazione, alla
     che la stessa F.Nightingale, fondatrice dell’as-      regolarizzazione dei ritmi sonno-veglia e all’in-
     sistenza infermieristica e promotrice del model-      cremento della secrezione di ormoni specifici.
     lo olistico, utilizzava già l’olio essenziale di      Integrandoli nel processo di cura, possiamo
     lavanda sia a scopo antisettico per purificare        usarne i benefici per proteggere dalle minac-
     l’aria delle camerate, sia sulle ferite dei soldati   ce ambientali e stagionali, migliorare l’aspetto
     per disinfettarle, sia anche per tranquillizzarli     cutaneo, favorire la funzionalità di muscoli e
     e rassicurarli.                                       articolazioni, migliorare il metabolismo e la di-
     La storia di ogni civiltà parla dell’attitudine       gestione, sostenere la salute emotiva, ridurre
     dell’uomo ad affidarsi alle piante aromatiche         stress e tensione, favorire il rilassamento e il
     ma negli ultimi tempi, grazie principalmente          ritmo sonno-veglia.
     al riscontro scientifico, pare tornata particolar-    Sono davvero notevoli i successi ottenuti sulla
     mente in auge suscitando interesse anche di           sfera emozionale e per prevenire o risolvere
     tipo economico e facendo luce su una nuova            fastidiosi sintomi ma, molto interessante, è an-
     tendenza sociale: quella di ricercare, tra le         che il potere antibatterico e antivirale a livello
     possibili soluzioni per il proprio benessere, una     ambientale, a fronte dei dati ancora allarmanti
     strategia naturale priva di effetti iatrogeni.        sulle infezioni ospedaliere. A questo proposito
     La diffusione delle terapie complementari è già       rimando allo studio recente condotto dal Prof.
     attiva in diverse realtà sanitarie in tutto il mon-   Gelmini, tossicologo dell’Università di Milano,
     do e offre agli infermieri l’opportunità di inte-     su una residenza socio-assistenziale dove in un
     grare il percorso accademico con formazioni           mese si è resa possibile l’igienizzazione tota-
     specifiche approfondendo la visione olistica          le degli ambienti esclusivamente grazie a una
     della persona, fondamento del nursing. Il fasci-      miscela di oli essenziali, a cui ha corrisposto
     no che avvolge lo spirito di questo approccio         la riduzione della somministrazione di farmaci
     alla salute è che i segni e i sintomi non rappre-     agli ospiti.
     sentano solo un dato clinico, ma un linguaggio        La ricerca e la sperimentazione hanno porta-
     dai significati più ampi, dove psiche e soma          to all’evidenza scientifica dei risultati ottenuti
     interagiscono e dove le emozioni e la perso-          dall’utilizzo degli O.E. puri e l’infermiere che
     nalità di ciascuno rendono unici e irripetibili.      intende avvalersene, è in grado di sostenere le
     In questo contesto gli aromi rappresentano            proprie scelte di cura non con ipotesi e teorie
     un’influenza sottile ed estremamente incisiva         più o meno vaghe, ma con riferimenti indiciz-

14    info           periodico d’informazione sulle attività dell’associazione svizzera infermiere/i
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