CAC Sementi News - Cooperativa Agricola Cesenate

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CAC Sementi News - Cooperativa Agricola Cesenate
CAC Sementi News                                                                                   - SOMMARIO -

                                                                                                                                            n. 7 settembre 2011
                                                                                              Pag. 2
                                                                                              _Quale futuro dalla nuova PAC

                                                                                              Pag. 3
                                                                                              _La parola ai soci

                                                                                              Pag. 4
                                                                                              _Informazioni tecniche:
                                                                                              Cavolo da seme

                                                                                              Pag. 5
                                                                                              _Informazioni tecniche:
                                                                                              Cipolla da seme - Bunching onion

                                                                                              Pag. 6
                                                                                              _Aggiornamento
                                                                                              e formazione per i soci C.A.C.

                                                                                              Pag. 7
                                                                                              _Sesto Censimento dell’Agricoltura

                                                                                              Pag. 8
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                                                                                              _Dall’Asia nuove minacce per l’agricoltura:
                                                                                              fermiamo la vespa killer!
                                                                                              _Torna l’appuntamento con Macfrut
                                                                                              dal 5 al 7 ottobre a Cesena.

La raccolta 2011:
finalmente una annata soddisfacente?
La campagna 2011 ancora è in pieno            pollinazione. I risultati sono quindi leg-     erano insoddisfacenti, con rese al limite
svolgimento, ma le colture ritirate ci        germente al di sotto del preventivo.           o al di sotto dei costi vivi di produzione.
consentono già di fare una previsione         La bunching standard registra rese nella
dell’andamento della raccolta, che pre-       media, mentre la bunching ibrida è             Le colture standard hanno avuto rese
senta risultati come al solito non omo-       anche quest’anno nettamente insoddis-          variabili: buone per pisello, cicoria,
genei fra zone di produzione e colture,       facente, a conferma che la resa di que-        scarola, nella media la rucola ed i
ma nel complesso soddisfacenti.               sta specie risente notevolmente delle          ravanelli, al di sotto della media la lat-
La stagione è stata caratterizzata da una     condizioni climatiche del periodo pri-         tuga, il coriandolo e lo spinacio ibrido.
primavera piuttosto fredda e piovosa, tut-    maverile.
tavia l’andamento climatico ha consenti-      Della cipolla non è stata ancora comple-       Il girasole al momento si presenta in
to di realizzare la maggior parte delle       tata la raccolta ma le rese medie sono         buono stato e con buon potenziale, ma
semine e dei trapianti nelle epoche con-      superiori alle previsioni, sia per le nor-     sul risultato produttivo influiranno le
sigliate.                                     mali che per le ibride. Ci auguriamo che       condizioni meteorologiche che si veri-
Le temperature si sono mantenute nor-         anche la qualità, sulla quale non si           ficheranno nei prossimi giorni, nell’e-
mali per tutto il mese di Maggio e per la     hanno ancora dati sufficienti per trarre       poca della raccolta.
maggior parte del mese di Giugno e            delle conclusioni, sia in linea con i risul-
questo ha favorito la fioritura e l’allega-   tati buoni degli ultimi anni.                  In definitiva, i dati sopra esposti ci fanno
gione delle colture a trapianto primave-      Buoni risultati ci aspettiamo dal cetriolo     pensare al 2011 come una annata
rile.                                         e dalla carota, sulla quale però, memori       mediamente positiva dal punto di vista
Se si esclude l’ultima decade di Luglio,      dei problemi avuti nella raccolta 2010,        delle rese. Resta l’incognita della quali-
dove si sono avuti alcuni fenomeni tem-       sospendiamo il giudizio in attesa di           tà, che ancora non siamo in grado di
poraleschi che hanno complicato la rac-       vedere i dati di germinazione.                 valutare con precisione: se questa non ci
colta delle bietole da zucchero e delle       Le cicorie ibride presentano produzioni        riserverà brutte sorprese, la campagna
lattughe, i mesi estivi sono stati caldi ed   in natura nella norma.                         2011 può decisamente darci qualche
asciutti fino a fine Agosto. Questo ha        La bietola, coltura molto importante per       soddisfazione.
consentito di effettuare le raccolte tar-     la superficie investita quest’anno, ha
dive in condizioni ottimali.                  invece dato risultati al di sopra delle
I risultati produttivi:                       aspettative. Anche se le rese non sono
I cavoli e le brassiche hanno risentito       omogenee in tutte le zone di pro-                                          Stefano Balestri
maggiormente della primavera fredda,          duzione, questo è decisamente un fatto                                     Direttore C.A.C.
che ha condizionato la fioritura e l’im-      positivo perché da oltre 6 anni i raccolti

                                                                                                                                        1
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Quale futuro dalla nuova PAC
Gli appuntamenti della Commissione                 Dovremo quindi vedere il nostro futuro solo        Solo le imprese attive dovrebbero essere
Europea si infittiscono e con l’autunno            nero? Probabilmente NO.                            ammesse a tale intervento, ma ancora non
prenderanno sempre più forma e colore le           La redistribuzione, come evidente, ridurrà il      è chiaro come sarà fatta la distinzione fra
basi e la struttura della PAC che orienterà la     sostegno a chi fino oggi ha percepito di più       impresa attiva e impresa non attiva.
produzione e lo sviluppo agricolo fino al          e favorirà chi non ha percepito nulla.             Per queste imprese dovrebbero essere
2020.                                              Nuove sfide si apriranno e sicuramente la          attuate nuove misure di salvaguardia in
In un recente convegno, promosso da                competizione sarà un’opportunità per le            situazioni di crisi grave per perdite di prez-
Legacoop Marche congiuntamente alle                imprese più dinamiche, più elastiche e di-         zo e volatilità estrema dello stesso.
altre Centrali Cooperative tenuto a Monte          sposte a cambiare i propri orientamenti pro-       È chiaro anche che il futuro della nostra
Cucco S. Giorgio di Pesaro, il professore          duttivi rispetto agli anni passati.                agricoltura non potrà basarsi semplice-
Frascarelli (Università di Perugia) ha deli-       I nuovi obiettivi della Comunità Europea           mente sugli aiuti comunitari, ma dovrà par-
neato alcuni scenari possibili sulle scelte e      saranno orientati a:                               tire da questo nuovo scenario di compe-
gli orientamenti che nei prossimi mesi             - sfide economiche attraverso sicurezza ali-       tizione per ritrovare il proprio spazio vitale
dovranno essere definiti a livello comuni-         mentare, instabilità dei prezzi, gestione          ed il proprio equilibrio economico.
tario e che condizioneranno in modo                delle crisi di mercato;                            Ci sarà futuro per tutte quelle imprese che
importante il nostro futuro.                       - sfide ambientali per modificare emissioni        sapranno gestire nuovi strumenti di comu-
Emerge sempre con maggior chiarezza che            e CO2, qualità e disponibilità dell’acqua,         nicazione e di aggiornamento.
gli interessi della nostra agricoltura potran-     biodiversità;                                      Nuovi fattori chiave da gestire ed utilizzare
no essere sostenuti se la lobby delle forze        - sfide territoriali per il sostegno di vitalità   in modo più intenso ed efficiente saranno:
politiche e sindacali si ritroverà su obiettivi    rurale, diversità delle agricolture della UE.      - controllo dell’informazione, non solo per
condivisi, in caso contrario le nostre priori-     Le linee guida per i sostegni futuri saranno       sapere cosa chiedono i cittadini di domani,
tà e il valore della nostra agricoltura si con-    legati a:                                          ma soprattutto per sapere chi produce il
fonderà fra i grandi interessi dei paesi del       - competitività, per avere capacità di stare       nostro prodotto, quando lo produce e quan-
Nord Europa e le forzature delle Multina-          sul mercato a prezzi concorrenziali;               to ne produce;
zionali che soffiano sulla estrema liberaliz-      - beni pubblici, integrazione di reddito e         - aggregazione per stare sul mercato, gli
zazione e lo scambio internazionale di             compensazioni per servizi resi alla comu-          strumenti che la UE offrirà anche in futuro
prodotti agroalimentari senza che ciò abbia        nità, che non sono trasferibili al valore della    saranno le Organizzazioni di Produttori
valore per il territorio e le nostre imprese.      produzione commercializzata.                       (OP). L’aggregazione sarà una forma obbli-
Oggi i due principali fattori critici restano la   La nuova forma di pagamento dei servizi            gata, e sarà lo strumento utile per compe-
volatilità dei prezzi e la perdita di potere       svolti dalle imprese agricole alla collettività    tere sia sul piano Organizzativo che sul
contrattuale della nostra produzione.              sarà basata su:                                    piano produttivo e di gestione del mercato.
Gli ultimi mesi del 2011 ed i primi del 2012       - Quota di base - €/ha per tutte le aziende e      Chi vorrà fare altre scelte lo potrà fare, ma
saranno cruciali per il nostro futuro.             per tutte le colture,                              con minori tutele di fronte alla compe-
Termineranno definitivamente gli aiuti diret-      - Rispetto della condizionalità - €/ha per         tizione internazionale.
ti alla produzione, le risorse dello sviluppo      Rotazioni ed altre azioni collegate;
rurale saranno esaurite, l’art. 68 per le          - Aiuto all’inverdimento - €/ha per nuove
politiche di qualità nazionali, sarà superato      misure non ancora chiaramente definite;                                             Edmo Tersi
con la campagna 2012.                              - Maggiorazione per le aree Svantaggiate -                              Resp.Qualità-Ambiente
Le ultime risorse dedicate alle sementi, ai        €/ha per incentivare le aree deboli del
foraggi essicati, al riso, ecc... saranno          paese e a rischio spopolamento;
riassegnate quali titoli disaccoppiati delle       - Aiuto accoppiato per particolari politiche
singole aziende, e le Regioni che non              strategiche nazionali (ex art. 68)- €/ha per
avranno impegnato e speso la loro                  specifiche azioni di Politiche di Qualità.
dotazione finanziaria con i relativi PSR           In relazione al territorio di ciascuna impre-
perderanno in modo definitivo le risorse           sa, la quota di integrazione di reddito
assegnate che non hanno saputo utilizzare.         potrebbe oscillare fra un minimo di 150
Il dopo 2013 dovrà quindi fare i conti con i       €/ha per coloro che non assumeranno nes-
nuovi obiettivi finanziari del Bilancio            sun impegno ambientale (ad esclusione di
Comunitario, che si riduce ulteriormente           quelli obbligatori) ad un massimo di circa
soprattutto con le risorse destinate all’agri-     450 €/ ha per un’azienda che è impegnata
coltura destinate a passare dal 39% circa di       su tutte le misure e opera in un territorio
oggi al 32% dei prossimi anni.                     svantaggiato, come ad esempio la mon-
Il risparmio così generato sarà destinato alle     tagna.
nuove politiche dell’Unione Europea, fra           I nuovi diritti saranno così riassegnati a
cui immigrazione, ricerca, trasporti.              coloro che continuano a svolgere un’agri-
Il nostro Paese potrebbe vedere ulterior-          coltura più o meno specializzata e non più
mente ridotte le proprie risorse, legate alla      per ciò che si è prodotto in passato.
riparametrazione dei diritti fra i diversi
Paesi.
La ridistribuzione genererà un riallineamen-
to delle estreme differenze del passato, sia
fra i Paesi dell’Unione che fra gli Agricoltori
(es. da 600 €/ha della Grecia ai 50 €/ha
della Romania, da 2000 €/ha per alcuni
allevatori a 0 €/ha dei viticoltori o moltipli-
catori di sementi).
Complessivamente il saldo per il nostro
Paese potrebbe assestarsi quindi attorno ad
un –17% rispetto alle risorse utilizzate fino
ad oggi.

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La parola ai soci
                                                       cavoli con la C.A.C., altre coltura da seme minori       narci anche i cavoli! Soddisfazioni... (ride) ... che
                                                       e poi coltiviamo ortaggi con un'altra cooperativa        si lavora molto... e visto che lavoriamo con pas-
                                                       di cui siam soci. Qualche numero? Lattuga 10000          sione ci facciamo bastare questo. In ogni caso
                                                       piante a settimana, circa mille metri di serra a zuc-    delle colture sementiere in questi anni non mi
                                                       chine, 2500 piante. Facciamo tutto io e mia              posso lamentare.
                                                       moglie, spesso lavoriamo dalle 4 e mezza del mat-        Consiglierebbe a chi non produce sementi di
                                                       tino fino a mezzanotte. Quanti sacrifici!                orientarsi a queste produzioni?
                                                       Quanta importanza hanno le colture da seme nel           Se uno può usufruire di manodopera consiglio
                                                       reddito della sua azienda?                               assolutamente i prodotti ibridi, sono gli unici che
                                                       Ci aiutano abbastanza. Facciamo culture ibride           possono garantire rendita perchè sono meno
                                                       che rendono bene. Se abbiamo l'annata buona              soggetti agli umori del mercato. Ci sono prezzi fissi
                                                       riusciamo a fare un buon reddito. Visto che              e se si va a seminare, secondo la varietà che viene
                                                       quest'anno con gli ortaggi siamo andati male le          assegnata si conosce già il prezzo. Inoltre, C.A.C.
                                                       colture da seme ci tengono a galla. Anche se dob-        riconosce una integrazione in caso di basse pro-
                                                       biamo lavorare molto di più proviamo a diversifi-        duzioni. La coltura sementiera dà diverse soddis-
Intervista a Giuseppe Alesi - Rimini                   care parecchio le nostre produzioni, per evitare di      fazioni, è piu stabile, e non è poco.
                                                       incappare in un'annata completamente storta.             Quest'anno quali colture da seme ha prodotto?
Da quanto tempo è socio di C.A.C.?                     Quali coltivazioni le hanno dato più soddisfa-           Abbiamo prodotto: brassica e cavoli rossi. Cavoli
Saranno quasi trent’anni. non mi ricordo l'anno        zione negli ultimi anni? E quali hanno riservato         rossi (10.000 mt di superficie), Brassica 7000
esatto. In un primo tempo eravamo soci come            più preoccupazioni?                                      metri. Il prossimo anno si pensava di fare una
azienda agricola, io e mio fratello, ora sono rima-    Preoccupazione in questi anni tutte, perchè andia-       varietà di rapa.
sto io, come singolo coltivatore diretto.              mo verso periodi un po' neri nel campo dell'agri-        I risultati di quest'anno come si presentano?
Quanto è grande la sua azienda? Ha dei dipen-          coltura, le spese sono tante, gli incassi pochi. Se      Adesso non abbiamo ancora ricevuto comuni-
denti? Cosa produce?                                   dovessi citarne una più preoccupante delle altre,        cazione sui pesi selezionati, quindi non sappiamo
Siamo io e mia moglie, quindi la nostra è              quest'anno direi le zucchine, che anche a causa          i numeri esatti. Tutto sommato un'annata senza
un'azienda a gestione familiare. Abbiamo circa sei     dell'allarme cetrioli, sono state a loro volta penal-    infamia e senza lode.
ettari di terreno. Noi produciamo circa 1.7 ha di      izzate. Poi ci si sono messi anche gli uccelli a rovi-

                                                       che ci permettono di dormire sonni tranquilli.           coltore sotto tanti punti di vista. Sfido io a fare
                                                       Certo dobbiamo fare dei sacrifici e combattere con       profitto nel settore agricolo nel 2011 solo con
                                                       le varie problematiche collegate alle stagioni e         coltivazioni da frutto.
                                                       altre mille avversità di cui non abbiamo il pieno        I risultati di quest'anno come si presentano?
                                                       controllo, ma con le colture da seme abbiamo la          Per quel che ci riguarda questo è un anno che
                                                       sicurezza di collocare il prodotto, un prezzo in         dovremmo inquadrare in una cornice dorata:
                                                       linea di massima fissato e, cosa forse più impor-        abbiamo prodotto tantissimo, specialmente se par-
                                                       tante, sappiamo quando verremo pagati. Tutto             liamo di cipolle. Erano anni che non si produceva
                                                       questo perché C.A.C. con grande serietà rispetta         cosi tanto.. Se il 2005 è stato un anno particolar-
                                                       tutti i punti dei contratti che firma; abbiamo avuto     mente nero per le nostre coltivazioni, il 2011 è
                                                       esperienze con multinazionali del tabacco che            stato invece speciale. Le barbabietole hanno avuto
                                                       trattano invece gli agricoltori con sufficienza e        qualche difficoltà in più per problemi durante la
                                                       senza rispetto, puntando al profitto, ignorando che      fase di raccolta (dovuti alla pioggia), ma tutto som-
                                                       per aziende come queste le aziende agricole sono         mato anche da questo punto di vista chiuderemo
                                                       una risorse imprescindibile.                             con un bilancio positivo.
                                                       Quali coltivazioni le hanno dato più soddis-             Cosa l'ha portata ad avvicinarsi ad una cooperati-
Intervista a Antonio Boffa - Perugia                   fazione negli ultimi anni? E quali hanno riservato       va come C.A.C.?
                                                       più preoccupazioni?                                      Dopo aver analizzato il suo statuto e dopo aver
Da quanto tempo è socio di C.A.C.?                     La cipolla è, per esempio, una coltivazione strana.      capito come la coopeartiva stesse dalla parte degli
Sono socio da circa 4 anni. Ho conosciuto C.A.C.       Mi ha sempre dato molte soddisfazioni ma allo            agricoltori non ho avuto dubbi ad associarmi.
più di dieci anni fa, nel 1999, ma a quel tempo        stesso tempo non ha mancato di preoccuparmi              Qualche anno prima avevo già visitato l'azienda e
conferivo in un'altra azienda. Non essendo troppo      altrettanto. Essendo molto sensibile ai capricci sta-    non appena è capitata l'occasione non ho esitato.
contento del rapporto di lavoro ho iniziato ad         gionali e a prendere malattie, è sempre difficile        Credo che senza conferire in una cooperativa
approfondire la conoscenza con C.A.C. e dopo           prevedere che anno sarà questa coltura. Per quan-        come questa non potrei lavorare nel settore
qualche tempo ho fatto richiesta di entrare in         to riguarda la barbabietola da seme invece il dis-       sementiero. Ho provato anche il settore privato,
cooperativa.                                           corso è molto diverso: i miei campi sono in una          ma non ho trovato la stessa assistenza. Soprattutto
Quanto è grande la sua azienda? Ha dei dipen-          zona ad essa molto favorevole e quindi risulta una       dal punto di vista tecnico, infatti, C.A.C. ci assiste
denti? Cosa produce?                                   coltivazione più gestibile. Certo che la Plv della       con molta attenzione. Bisogna poi aggiungere che
La nostra è una piccola azienda, di circa 30 ettari    barbabietola è molto più bassa di quella della           in C.A.C. il sentimento cooperativo è davvero pre-
di coltivazione. Fino a qualche anno fa produce-       cipolla...                                               sente, vista l'attenzione che viene riposta alle
vamo esclusivamente tabacco e cereali, mentre da       Consiglierebbe a chi non produce sementi di              aziende più in difficoltà.
qualche tempo abbiamo introdotto coltivazioni          orientarsi a queste produzioni?                          Aderisce anche ad altre organizzazioni o solo a
sementiere di cipolle e barbabietole da seme.          Credo che in un momento delicato come quello             C.A.C.?
Lavoriamo esclusivamente io e mia moglie.              che stiamo vivendo tutte le aziende agricole             Aderisco solo alla Cooperativa Agricola Cesenate.
Quanta importanza hanno le colture da seme nel         dovrebbero destinare parte delle proprie colti-
reddito della sua azienda?                             vazioni al settore sementiero. Oggi queste sono tra      Grazie mille
Hanno un'importanza fondamentale. Importanza           le poche culture che se fatte con professionalità e      Grazie a voi!
che, tra l'altro, cresce anno dopo anno. Perchè con    serietà riescono a dare un buon reddito.
il mercato dei cereali in crisi e quello del tabacco   Specialmente se si ha la possibilità di conferire in
che sembra essere finito, sono le colture da seme      aziende come C.A.C., realtà che aiutano l'agri-

                                                                                                                                                                3
Informazioni tecniche
        CAVOLO DA SEME

    Immediatamente dopo il trapianto la coltura è già soggetta ad alcuni problemi come SICCITA', DIFFICOLTA'
    DI ATTECCHIMENTO, MAL DEL PIEDE, LUMACHE, ALTICA, MOSCA, AFIDI, INFESTANTI.

    • SVILUPPO DELLE PIANTE
    Se a breve distanza dal trapianto si nota uno sviluppo stentato oppure ingiallimenti o disseccamenti delle
    piante o delle foglie avvertire tempestivamente il tecnico di zona.

    • DISERBO
    Se non è stato possibile eseguire il diserbo al trapianto, si può intervenire anche dopo il trapianto prima della
    nascita delle malerbe utilizzando:
    Prodotto                                 P./a                                           Dose / ha

    BUTISAN S                               Metazachlor                                   lt 1
    Per avere una buona efficacia, se si opera su terreno asciutto, è necessario far seguire una irrigazione al diser-
    bo.

    • DIFESA FITOSANITARIA
    Immediatamente dopo il trapianto, conto LUMACHE, AGROTIDI, GRILLOTALPA distribuire a pieno campo
    Prodotto                                 P./a                                           Dose / ha
    METIORAN BCB                         Metiocarb                                          kg 8 - 10
    Ripetere dopo ogni pioggia se necessario.

    Per evitare problemi di attecchimento dovuti a MAL del PIEDE e contenere gli attacchi di ALTICA bisogna
    intervenire entro 10 giorni dal trapianto con:
    Prodotto                                 P./a                                           Dose / ha
    KARATE ZEON                          Lambda-cialotrina                            cc 125
    RIDOMIL GOLD R                       Metalaxil-M+Rame                             kg 1,5
    FLORAL 20-20-20                      NPK                                          kg 1,5
    ADESIVO                                                                           kg 0,3
    Per prevenire attacchi di MOSCA ripetere la distribuzione del geodisinfestente entro la fine di settembre uti-
    lizzando:
    Prodotto                                 P./a                                           Dose / ha
    FORCE                                    Teflutrin                                      kg 20 localizzato
    oppure
    MOCAP 20 EC                              Etoprofos                                      lt 5-6

    Durante il mese di ottobre gli AFIDI colonizzano la coltura. Fra i diversi tipi che attaccano il cavolo il più peri-
    coloso è l'AFIDE GRIGIO che provoca decolorazioni giallo-biancastre delle foglie e non muore durante l'in-
    verno. Appena si nota la presenza di questo insetto molto pericoloso trattare subito con:
    Prodotto                                 P./a                                           Dose / ha
    KARATE ZEON                           Lambda-cialotrina                                 cc 125
    TREBON STAR                           Etofenprox                                        lt 1
    ADESIVO                                                                                 kg 0,7
    Questo trattamento è efficace anche contro le NOTTUE.

    • RISPETTO DELLE ROTAZIONI E CONTROLLO EMERGENTI
    È indispensabile eliminare tutte le piantine di cavolo che derivano dalle coltivazioni precedenti, subito e con
    particolare attenzione a quelle vicino alle piante trapiantate, prima che il personale addetto alle selezioni visi-
    ti il campo. Tale attenzione è riservare anche ai campi vicini ed ai fossi degli appezzamenti dove si è coltiva-
    to cavolo da seme negli anni precedenti.
    Le piante emergenti sono estremamente pericolose e possono compromettere seriamente la qualità del rac-
    colto futuro. Gli inquinamenti apportati da queste piante rendono i lotti di seme invendibili con perdite di
    denaro consistenti da parte della cooperativa.
    Vi ricordiamo che la presenza di emergenti nei campi delle colture portasemi influisce negativamente sul pun-
    teggio per la formazione del premio finale ad ettaro per la coltura.

    • MATERIALI DI RIFIUTO
    Polistiroli e cartoni forniti con le piantine da trapiantare non verranno ritirati dalla cooperativa. Lo smalti-
    mento è affidato ad ogni singolo agricoltore secondo le norme in vigore. Tali materiali vanno consegnati ai
    centri specializzati per il recupero e riciclaggio. Le istruzioni possono essere richieste direttamente alle
    Aziende Comunali che si occupano del ritiro dei rifiuti urbani. L'ufficio Gestione Ambientale della C.A.C. è
    a disposizione per eventuali informazioni (0547-643511).

4
Informazioni tecniche
     CIPOLLA DA SEME

• TRAPIANTO
Nelle varietà ibride e giorno corto è necessario lasciare il solco aperto durante il trapianto per avere la possibilità
di passare a raddrizzare i bulbi, in modo che venga rispettata la polarità degli stessi (radice in basso). Questa ope-
razione favorisce una radicazione più veloce, riduce le perdite di bulbi dovute a marciumi, rende l’emergenza più
uniforme e incrementa il numero delle infiorescenze e la produzione.
• DISERBO
Dopo il trapianto dei bulbi, con terreno libero da infestanti, eseguire il diserbo chimico utilizzando:
Prodotto                                   P./a                                           Dose / ha
STOMP AQUA                                 Pendimetalin                                   lt 2
Alla presenza di erbe già nate aggiungere allo Stomp Aqua.
GOAL 480 SC                                Oxifuorfen                                     cc 200
• DIFESA
La Peronospora è la malattia più grave che colpisce questa coltura.
Dopo l’estate, quando la temperatura si abbassa, periodi di pioggia anche brevi, possono dare origine ai primi
attacchi.
I campi più a rischio sono quelli che hanno uno sviluppo fogliare maggiore e si trovano in posizioni poco ventila-
te.
L’infezione dà origine a macchie decolorate sulle foglie, in seguito si forma una muffa grigia e la zona di dissecca.
Vista la gravità di questa malattia, è fondamentale iniziare la difesa già all’inizio dell’autunno, utilizzando prodot-
ti sistemici quando le temperature sono più miti.
Più verso l’inverno, quando le temperature si abbassano, impiegare prodotti di copertura.
Quindi dalla fine di settembre intervenire tempestivamente dopo ogni pioggia con i seguenti trattamenti:
Prodotto                                   P./a                                           Dose / ha
FOLIO GOLD                            Metalaxil M + Clortalonil                           kg 2,5
oppure
ORTIVA                                Azoxistrobin                                        lt 1
Aggiungere sempre l’adesivo ai trattamenti:
BREAK-THRU S 240                                                                          ml 250

In caso di andamento stagionale umido e piovoso ripetere i trattamenti ogni 12-14 giorni alternando i prodot-
ti tra loro.
Per ulteriori chiarimenti e informazioni contattare l’ufficio tecnico (0547-643511) o i tecnici di zona e i col-
laboratori.

    BUNCHING ONION

Tra pochi giorni inizieranno le consegne delle piantine per il futuro raccolto. Invitiamo gli agricoltori ad orga-
nizzarsi in modo che il trapianto avvenga nel più breve tempo possibile dopo la consegna delle piante, rispet-
tando le seguenti indicazioni tecniche:
• TRAPIANTO
Per ottenere il massimo della produzione, è indispensabile impiegare non meno di 160.000 piante per ettaro.
• DISERBO
Immediatamente dopo il trapianto diserbare utilizzando:
Prodotto                                  P./a                                            Dose / ha
STOMP AQUA                               Pendimetalin                                     lt 2
• GEODISINFESTAZIONE
Subito dopo il trapianto, contro elateridi ed insetti terricoli, distribuire localizzato sulla fila:
Prodotto                                  P./a                                            Dose / ha
MOCAP GRANULARE                           Etoprofos                                       kg 20
• CONCIMAZIONE
Dopo 20 giorni dal trapianto circa, concimare in assenza di rugiada con:
Nitrato Ammonico kg 200/ha.
• RINCALZATURA
Per prevenire danni causati dal gelo è indispensabile rincalzare la coltura in prossimità dei primi freddi, duran-
te il mese di novembre.
• DIFESA
In caso di periodi di pioggia prolungati allo scopo di prevenire ruggine peronospora e marciumi radicali, inter-
venire impiegando i seguenti prodotti:
Prodotto                                  P./a                                            Dose / ha
DACONIL LIQUIDO                           Clorotalonil                                    lt 2,5
ADESIVO                                                                                   lt 0,5
                                                                                                                  5
Aggiornamento
                                  e formazione per i soci C.A.C.
Facendo seguito al gradimento ottenuto                 − Le leggi di tutela della produzione    19,30 alle 22,30).
negli anni passati, C.A.C. per il 2010-                della qualità sementiera;                L'iniziativa è rivolta in particolare ai tito-
2011 propone nuove iniziative di                       − I disciplinari di produzione conven-   lari di imprese agricole giovani o che si
aggiornamento e formazione per le imp-                    zionale e biologica:                  sono associate negli ultimi anni a C.A.C.
rese agricole di recente costituzione che                 1. tecniche di produzione             (possono partecipare anche coadiuvan-
si orientano al settore della moltipli-                   2. Tecniche di difesa                 ti). Non sono previsti costi di parteci-
cazione di colture da seme.                               3. Impollinazione assistita           pazione.
Gli argomenti che verranno affrontati nel              − Il mercato e le prospettive future;
corso sono i seguenti:                                 − Le strategie di C.A.C.                 Le iscrizioni sono da comunicare
− Il settore sementiero in Europa e in                 Gli incontri avranno cadenza quindici-   all'Ufficio Soci della cooperativa, nelle
Italia;                                                nale, da Ottobre a Marzo. Frequenza      persone dei responsabili Edmo Tersi o
− La produzione di qualità nelle regioni               pomeridiana o serale (indicativamente    Maurizio Frulli: tel. 0547 643511
vocate;                                                dalle 14,30 alle 18,30 oppure dalle      email cac@cacseeds.it

I partecipanti al precedente corso di formazione C.A.C. in visita alla Commissione Europea.

   6
Sesto Censimento dell’Agricoltura
Una prima analisi dei dati
Giunto al sesto appuntamento della sua storia,                numero di aziende agricole (oltre 275 mila)             no il 26,9% (erano il 25,9% nel 2000) e segna-
il Censimento dell’Agricoltura ci offre, dopo                 superando la Sicilia (219 mila aziende).                no un incremento dell’1,6%; restano quasi
dieci anni, un quadro statistico e informativo                Seguono la Calabria (138 mila), la Campania             immutate le quote di SAU destinate a coltiva-
della situazione del mondo agricolo e zootec-                 (137 mila) e il Veneto (121 mila). In queste cin-       zioni legnose agrarie (18,4% del totale contro
nico italiano.                                                que Regioni opera il 54,6 per cento delle               18,5% del 2000) e a orti familiari(0,2% del
                                                              aziende agricole italiane. In Emilia Romagna            totale contro 0,3% del 2000), anche se dimi-
Le rilevazioni, gestite e coordinate dall’ISTAT,              operano circa 73.500 aziende agricole, con              nuiscono entrambe in valore assoluto, rispetti-
sono iniziate il 24 Ottobre del 2010 e termina-               una diminuzione pari a circa il 31% rispetto al         vamente del 3% e del 23,9).
te il 31 Gennaio di quest’anno e già dai primi                2000.
giorni di Luglio è possibile avere i primi dati                                                                       Continuando l’esame dei seminativi, emerge
non ancora affinati ma comunque relativi alle                 La dimensione media aziendale è cresciuta               che questi ultimi sono coltivati da oltre la metà
principali variabili censite. La diffusione dei               notevolmente nell’ultimo decennio, passando             delle aziende agricole (51,2% del totale) con
dati definitivi è invece fissata per Aprile 2012,             da 5,5 ettari di SAU per azienda a 7,9 ettari nel       una dimensione media di 8,4 ettari ad azienda
in linea con le direttive emanate dalla                       2010 (+44,4%). Ciò è conseguenza di una forte           coltivatrice, in aumento di 2,7 ettari rispetto al
Commissione Europea.                                          contrazione del numero di aziende agricole e            2000.
                                                              zootecniche attive (-32,2%), a cui ha fatto
Ciò che risulta è, innanzitutto, una fotografia               riscontro una diminuzione della superficie col-         La coltivazione dei seminativi è concentrata in
molto diversa rispetto all’ultima, risalente al               tivata molto più contenuta (-2,3%). L’effetto           quattro Regioni: Emilia-Romagna, Lombardia,
2000. Emerge un quadro strutturale che mostra                 delle politiche comunitarie e dell’andamento            Sicilia e Puglia coprono il 41%  della
                                                                                                                                                              superficie
                                                                                                                                                                      
                                                                                                                                
rilevanti trasformazioni, conseguenti a un pro-               dei mercati ha determinato l’uscita delle picco-        nazionale a seminativi rispetto   
                                                                                                                                                       una
                                                                                                                                                         ad      quota
                                                                                                                                                                       di
                                                                                                                               
cesso pluriennale di concentrazione dei terreni               le aziende dal settore, favorendo la concentra-         SAU pari al 22,4%. In Emilia     
                                                                                                                                                       Romagna
                                                                                                                                                            ci sono
agricoli e degli allevamenti in un numero sen-                zione dell’attività agricola e zootecnica in            56.515 aziende che si occupano      
                                                                                                                                                              di seminativi
sibilmente più ridotto di aziende, che sempre                 unità di maggiore dimensione e avvicinando il                                          
                                                                                                                      (-30% rispetto al 2000), in una             pari
                                                                                                                                                         superficie       a
più frequentemente conducono anche terreni                    nostro Paese alla struttura aziendale media                                          
                                                                                                                      832.238 ettari (-3,2% rispetto     
                                                                                                                                                        al       
                                                                                                                                                            2000).
in affitto o in uso gratuito.                                 europea.                                                                          
                                                                                                                                                   
                                                                                                                                                     investiti a
                                                                                                                      In Italia il numero medio di ettari
Alla data del 24 Ottobre 2010 in Italia risulta-                                                                     seminativi èpari#
                                                                                                                                         a 8,4 per azienda coltivatrice,
no attive 1.630.420 aziende agricole e zootec-                La distribuzione della SAU tra i quattro gruppi        con dimensioni#
                                                                                                                                      medie elevate in Lombardia
niche, nel complesso la Superficie Aziendale                  di coltivazioni rilevata al censimento del 2010       #                    #
                                                                                                                     (20,4 ettari) e in Emilia-Romagna       (14,7 ettari) e
                                                                                                                   #          # #
Totale (SAT) risulta pari a 17.277.023 ettari e               non differisce di molto da quella riferita al          più contenute    in Sicilia
                                                                                                                                   #       (6,9 ettari) e Puglia (7,1
la Superficie Agricola Utilizzata (SAU)                       2000. I seminativi coprono nel 2010 il 54,4%           ettari). A livello nazionale le superfici investite
ammonta a 12.885.186 ettari.                                  della SAU (erano il 55,3% nel 2000) e, in valo-        a seminativi sono diminuite di 270 mila ettari
                                                              re assoluto, registrano una diminuzione del            tra il 2000 e il 2010, con una variazione per-
La Puglia diviene la Regione con il maggior                   3,7%; i prati permanenti e pascoli rappresenta-        centuale di -3,7%.

                                                                                                                                 
                                                                                                                                

                                                                                              
                           
                                                                                                
                                                                                                       
                                                                                                        
                                                                                                                                                               
                                                                                            
                                                                                                                                                               
                                                                                                        
                                                                                                     
                                                                                                      
                                                                                                       
                                                                                      
                                                                                                        
                                                                                                                               
                                                                                                                               

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                 #                 #                                                               Numero aziende dedicate a seminativi
                               #                                                                        Numero aziende dedicate a seminativi

                                                                                                                                                             
                                                                                                                                                           
                                                                                                                                                                   
                                                                                                                                                                  

                            

                                                                                                                                                                             7
   
                                                             
Dall’Asia nuove minacce
                                                  per l’agricoltura:
                                                  fermiamo la vespa killer!
Negli ultimi mesi il mondo dell’agricoltura            Vien da sé che i rischi di un crollo della                            blema, le Regioni Emilia Romagna,
deve fronteggiare un nuovo allarme, causa-             popolazione delle api sono, pur-                                       Marche e Toscana hanno comincia-
to dall’arrivo ormai imminente delle vespe             troppo, alquanto reali e preoc-                                        to a fare fronte comune e attraverso
asiatiche. Questi temibili insetti orientali           cupanti, anche perché                                                                       una sorta di lotta
infatti sono particolarmente pericolosi per le         una sola vespa                                                                                biologica stan-
locali api, animali indispensabili per l’agri-         killer può far                                                                               no diffondendo
coltura: come quasi tutti sanno il 90% delle           fuori una colo-                                                                              un particolare
piante commerciali e selvatiche dipende                nia di 6000 api. In                                                                 antagonista naturale, il
dall’impollinazione delle api.                         Asia, invece, il problema non                                              Torymus sinesis, vale a dire un
La vespa velutina, questo il nome scientifico          sussiste in quanto le colonie di                                            piccolo insetto – anch’esso di
dell’imenottero, in questione è giunta in              api hanno col tempo sviluppato                                              origine asiatica – che attacca la
Europa (in Francia per la precisione) per la           una strategia definita “palla di                                         larva della vespa cinese arrestan-
prima volta nel 2004, assieme ad un ignaro             fuoco” per difendersi dagli attacchi di que-                  done lo sviluppo.
importatore di bonsai che fece arrivare da             sta vespa. È una strategia collaborativa che                  Se per un'ipotesi non augurabile le api
Shanghai dei vasi che nascondevano al loro             consiste nel circondare la vespa e innalzare                  dovessero diminuire drasticamente, non
interno alcuni nidi di vespe.                          il metabolismo fino ad una temperatura di                     sarebbe tanto la mancanza di miele a ricor-
Da allora ha cominciato ad espandersi ad               quasi 46 gradi che uccide la vespa.                           darcene importanza e utilità, bensì la ridu-
una velocità di circa 100 km all’anno in               La vespa, infatti, muore con una temperatu-                   zione di molta frutta e verdura sulle nostre
ogni direzione, tant’è che la Spagna è già             ra di 45,6°C, le api asiatiche a 50,7° e quel-                tavole, vanto dell’agricoltura italiana. È per
stata colpita e gli esperti affermano che              le europee a 51,8°, peccato che non cono-                     questo che occorre correre ai ripari e mobi-
manca poco all’arrivo di questo particolare            scano il trucco delle sorelle orientali.                      litarsi per trovare rimedi efficaci contro l’e-
tipo di vespa anche in Italia.                         Per risolvere, o almeno per arginare, il pro-                 spandersi delle asiatiche vespe killer.
Le sue caratteristiche principali sono rappre-
sentate non solo da una dimensione impor-
tante (può arrivare fino a 55 millimetri,) ma          Torna l’appuntamento con Macfrut
anche dal fatto che le vespe non sono parti-
colarmente aggressive nei confronti dell’uo-           dal 5 al 7 ottobre a Cesena.
mo, ma sono invece una temibile minaccia
per le locali api, quindi di conseguenza               Anche quest’anno Cesena ospiterà il                           delle produzioni biologiche mediterranee.
anche per gli agricoltori italiani.                    Macfrut, la mostra internazionale della
Le nostre api sono totalmente impreparate              filiera ortofrutticola, che giunge quest’an-                  Da segnare in agenda i seguenti appunta-
agli attacchi aggressivi della vespa predatri-         no alla 28° edizione. Dal 5 al 7 ottobre un                   menti: Mercoledì 5 ottobre, in sala gialla,
ce, in quanto non avendola mai incontrata              fitto calendario di appuntamenti darà l’op-                   è prevista la presentazione del volume “Le
non hanno avuto modo di sviluppare una                 portunità ad esperti e consumatori di con-                    avversità delle cucurbitacee. Guida al
strategia anti-predatoria. Se una vespa                frontarsi, riflettere e dibattere sulle pro-                  riconoscimento, prevenzione e controllo.
orientale intercetta un’ape europea in volo,           spettive mondiali della produzione, dei                       Terzo manuale sulla prevenzione e la dife-
riesce a trascinarla su un albero dove la              consumi, delle tecnologie legate al mondo                     sa dei patogeni delle colture ortive” , a
uccide, la fa a pezzi e ne divora il torace; in        dell’ortofrutta.                                              cura di Assosementi e Gruppo Orto Wic.
altri casi la porta nel suo nido per sfamare la
sua progenie: purtroppo per gli agricoltori            Sarà allestito anche un salone delle nuove
europei, le povere api non hanno scampo.               tecnologie, delle produzioni sementiere e

                                    CAC Sementi News
                                    Mensile dell’Organizzazione Produttori Cooperativa Agricola Cesenate
                                    Società Cooperativa Agricola
                                    Redazione: via Calcinaro 1450 - 47521 Martorano di Cesena (FC) - Tel. 0547 643511
                                    Direttore editoriale: Giovanni Piersanti
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                                    Redazione: Franco Baldiserri, Tania Buda, Romano Fabbri, Eros Marfoglia, Edmo Tersi, Michelangelo Pasini
                                    Autorizzazione del Tribunale di Forlì del 13/3/90 - Registro di stampa N. 5/90
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