La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute - Federsalus

Pagina creata da Vincenzo Castagna
 
CONTINUA A LEGGERE
La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute - Federsalus
La prova scientifica
del ruolo della integrazione per la salute
                                Mario Eandi
La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute - Federsalus
La prova scientifica del ruolo
      della integrazione per la salute
• Ruolo e confini della integrazione alimentare
• La prova scientifica degli integratori
• Problemi e criticità delle ricerche cliniche sugli
  integratori
• Le dimensioni del valore di un integratore
• Conclusioni
La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute - Federsalus
Ruolo e confini della integrazione alimentari

• Dagli alimenti ai medicinali per la gestione della
  salute e la prevenzione delle malattie
• Definizione di integratore alimentare
   – Alimenti funzionali
   – Nutraceutici
• Il confine tra nutrienti e farmaci
La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute - Federsalus
Pharma-Nutrition Interface
             (Eussen et al. Eur J Pharmacol 668:S2–S9, 2011)

Healthy                     Unhealthy                      Diseased
Prevention of (chronic) Disease        Treatmet of (chronic) diseases

   Traditional        Functional          Dietary              Pharma-
      Diet              Food            supplement             ceutical

Nutrition            Pharma-Nutrition Interface                   Pharma
La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute - Federsalus
Dagli alimenti ai medicinali
• Alimenti:
   –   Matrici complesse
   –   Valore energetico, plastico
   –   Valore salutistico
   –   Valore voluttuario
   –   Uso preventivo di alcune patologie (es. dislipidemie,
       rischio cardiovascolare, tumori)
• Medicinali:
   – matrici complesse (droghe)
   – singole molecole estrattive, sintetiche, biotecnologiche
   – azione terapeutica, preventiva, diagnostica
La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute - Federsalus
Alimenti Funzionali
• Un alimento può essere considerato funzionale se
    – dimostra in maniera soddisfacente di avere effetti positivi su una o più
      funzioni specifiche dell’organismo,
    – che vadano oltre gli effetti nutrizionali normali,
    – in modo tale che sia rilevante per il miglioramento dello stato di
      salute e di benessere
    – e/o per la riduzione del rischio di malattia.
• Esempi di alimenti funzionali sono:
    – i cibi che contengono determinati minerali, vitamine, acidi grassi o
      fibre alimentari
    – quelli addizionati con sostanze biologicamente attive, come i principi
      attivi di origine vegetale o altri antiossidanti
    – probiotici che hanno colture vive dotate di proprietà benefiche.

EUFIC, Fondamenti 6/2006
La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute - Federsalus
Alimenti Funzionali
L’Azione Concertata della UE sostiene lo sviluppo di due tipi di Health
Claims :
• TIPO A: claims correlati al “miglioramento di una funzione biologica” in
  riferimento a specifiche attività fisiologiche, psicologiche e biologiche che
  vanno oltre il loro ruolo accertato nella crescita, nello sviluppo e in altre
  normali funzioni dell’organismo.
• TIPO B: claims correlati alla “riduzione del rischio di malattia” che si
  riferiscono al consumo di un alimento o di un componente alimentare che
  potrebbe contribuire alla riduzione del rischio di una data malattia o ad
  uno stato patologico grazie a specifici nutrienti o non nutrienti in esso
  contenuti.
I claims che devono sempre
• essere validi nell’ambito dell’alimentazione nella sua globalità
• riferirsi a quantitativi di cibo normalmente consumati in una dieta.

EUFIC, Fondamenti 6/2006
La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute - Federsalus
Integratori Alimentari
                          Definizione
• Prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta
• e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze
  nutritive,
     – quali le vitamine e i minerali,
• o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico,
     – in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi,
     – acidi grassi essenziali,
     – fibre ed estratti di origine vegetale,
• sia monocomposti che pluricomposti,
• in forme predosate.

(Direttiva 2002/46/CE, attuata con D.Ls 21 maggio 2004, n. 169)
La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute - Federsalus
Nutraceutici
• I Nutraceutici sono prodotti nutrizionali che offrono benefici
  salutari e medici, inclusa la prevenzione ed il trattamento di
  malattie.
• Tuttavia, a differenza dei farmaceutici, non sono sostanze di
  sintesi o composti chimici formulate per specifiche indicazioni.
• Sono prodotti che contengono nutrienti (spesso in forma
  concentrata) e per lo più assegnati alla categoria degli
  alimenti.
• Gli integratori alimentari sono un tipico esempio di
  nutraceutici, ma anche alimenti dietetici e funzionali possono
  essere considerati tra i nutraceutici.

European Nutraceutical Association
La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute - Federsalus
Nutriente o Farmaco?
• Sostanze ad attività farmacologica presenti in alimenti:
   –   Caffeina e droghe caffeiche
   –   Capsaicina nel peperoncino rosso
   –   Ipericina nelle tisane di iperico
   –   Melatonina nel latte ed in altri alimenti
   –   Alcool
• Nutrienti usati come farmaci:
   –   PUFA-3 (omega-3)
   –   Vitamine
   –   Ademetionina
   –   Carnitina
   –   Fosfolipidi
Nutriente o Farmaco?
               Criteri differenziali
• Meccanismo d’azione nutrizionale differente da quello
  farmacologico?
• Correlazione dose-effetto
   – Qualità dell’effetto in relazione al livello dose?
• Dinamica degli effetti
   – Acuti, subacuti, cronici
• ADME: Assorbimento, distribuzione, metabolismo,
  eliminazione
• Via e modalità di somministrazione
   – Orale, altre vie
• Schema posologico dei trattamenti
   – Continuo, intermittente, giornaliero, a lunga durata
Nutrienti vs Farmaci
   Presentata                                            Presentata
  come avente                 Sostanza                  come avente
    proprietà              o composizione            proprietà curative o
  energetiche,                                        profilattiche   di
  nutrizionali e                                      malattie umane o
  metaboliche            somministrazione                   animali

Per presentazione                                    Per presentazione
                               Materia
    Alimento                   Energia                    Farmaco
                            Informazione
    Per azione                                           Per azione

Somministrata per               Azione               Somministrata per
apportare energia,                                   fare una diagnosi,
                       Prevalente     Prevalente
   mantenere il                                          ripristinare,
                        funzione       funzione
 corretto turnover                                      correggere o
                       nutrizionale   di controllo
   metabolico e                                      modificare funzioni
 lo stato di salute                                    dell’organismo
La prova scientifica del valore degli
         integratori alimentari
• Necessità della prova scientifica
  – Normativa Europea
  – Linee di indirizzo del MinSal
• Le basi razionali della ricerca e sviluppo di un
  integratore
Quadro Legislativo dell’Unione Europea
• Direttiva Commissione Europea 1999/21/EC “foods for special
  medical purposes” (FSMP)
• Reg. UE n. 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla
  salute fornite sui prodotti alimentari:
   – Armonizzazione tra i Paesi UE
   – Garanzia di chiarezza e fondatezza scientifica delle
     indicazioni nutrizionali
• Reg. n. 353/2008 della Commissione Europea: fissa le norme di
  attuazione per le domande di autorizzazione relative a
  indicazioni sulla salute
• Reg. n.1169/2009: modifica il regolamento (CE) n. 353/2008
Ruolo dell’EFSA
    Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare
• L’EFSA ha il compito di fornire consulenza scientifica su:
   – Indicazioni "funzionali generiche" sulla salute
   – Nuove indicazioni funzionali sulla salute
   – Indicazioni su riduzione dei rischi di malattia e sviluppo o
      salute dei bambini
   – Criteri per definire profili nutrizionali
• L’EFSA ha il compito di verificare le argomentazioni fornite dai
  richiedenti per giustificare le indicazioni nutrizionali nuove o
  già in uso.
• Di queste informazioni si avvalgono poi la Commissione
  europea e gli Stati membri, cui spetta decidere se autorizzare
  o meno le indicazioni.
Fitosteroli e colesterolo
• European Food Safety Authority (EFSA) ha concluso che
      – La colesterolemia può essere ridotta in media dal 7 al 10,5%
        consumando da 1,5 a 2,4 grammi di steroli e stanoli vegetali al giorno.
      – L'effetto è generalmente accertato entro le prime 2-3 settimane.
      – Studi a lungo termine (fino a 85 settimane) indicano che l'effetto
        potrebbe perdurare per tutto il periodo in esame.
• L' indicazione sulla salute approvata:
  "È stato dimostrato che gli steroli vegetali e gli esteri di
  stanoli vegetali riducono il colesterolo nel sangue.
  L'ipercolesterolemia costituisce un fattore di rischio per lo
  sviluppo di malattie cardiache coronariche."

EFSA. Le indicazioni sulla salute riferite ai fitosteroli
Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare
 la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari
                Revisione giugno 2015
Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare
    la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari

1. PREMESSA
2. INTRODUZIONE
   2.1 STUDI DI SICUREZZA
   2.2 STUDI DI EFFICACIA
3. TIPOLOGIE DI STUDI
   3.1 STUDI IN VITRO E STUDI IN VIVO SU MODELLI ANIMALI
   3.2 STUDI CONDOTTI SULL’UOMO
       3.2.1 DEFINIZIONI
       3.2.2 RAZIONALE E OBIETTIVO
4. MONITORAGGIO DEGLI STUDI
5. MODALITÀ DI TRASMISSIONE
Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare
    la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari
1. PREMESSA
  In campo alimentare è possibile effettuare sperimentazioni in vitro, in vivo
  su modelli animali e sull’uomo, aventi come oggetto alimenti come di
  seguito definiti.
  Tali sperimentazioni devono basarsi su un razionale scientifico
  correttamente formulato, che tenga conto della tipologia di alimento/
  ingrediente/sostanza da testare, ed essere condotte ispirandosi ai principi
  generali della buona pratica clinica (Good Clinical Practice, GCP) e di
  laboratorio (Good Laboratory Practice, GLP).
  Questo documento é uno strumento di orientamento generale per lo
  svolgimento di studi relativi agli alimenti.
  Le presenti linee di indirizzo si applicano anche alla sperimentazione non
  interventistica o osservazionale.
Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare
    la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari

2. INTRODUZIONE
  2.2 STUDI DI EFFICACIA
     Il Regolamento (CE) 1924/2006 armonizza le disposizioni relative alle indicazioni
     nutrizionali e sulla salute e stabilisce le procedure per la loro autorizzazione a livello
     europeo, previa valutazione scientifica dell’EFSA.
     Per fornire elementi orientativi sul fondamento scientifico di una indicazione sulla
     salute, le modalità per dimostrarla con riferimento tra l’altro ai parametri da scegliere e
     ai criteri con cui misurarli, nonché sul concetto di soggetto sano (o di funzione sana), la
     stessa EFSA ha predisposto diverse linee guida, cui si rimanda.
     Gli studi di efficacia hanno l’obiettivo primario di stabilire l’efficacia dell’alimento per
     l’indicazione (claim) di cui si intenda chiedere l’autorizzazione.
     E’ necessario che l’indicazione sia specificamente definita e “caratterizzata” come reale
     beneficio per la salute, comprensibile dal consumatore medio, e che le prove vengano
     condotte con un livello di assunzione prestabilito dell’alimento in studio.
     Per dimostrare l’efficacia di un alimento è necessario fornire dati derivati da studi
     condotti sull’uomo.
Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare
     la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari

3. TIPOLOGIE DI STUDI
   3.1 STUDI IN VITRO E STUDI IN VIVO SU MODELLI ANIMALI
   Queste tipologie di studi possono essere effettuate:
       1) per supportare l’efficacia di un alimento, documentando ad esempio meccanismi
       biochimici ad essa correlabili;
       2) per supportare la sicurezza di un alimento dimostrandone l’assenza di tossicità alle
       normali condizioni di esposizione.
   Tipologie più diffuse di studi:
       a)   Studi del metabolismo e tossico-cinetica
       b)   Studi di tossicità sub-cronica
       c)   Genotossicità
       d)   Tossicità cronica e/o cancerogenicità
       e)   Studi di tossicità della riproduzione e dello sviluppo
       f)   Altri studi
Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare
    la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari

3. TIPOLOGIE DI STUDI
   3.2 STUDI CONDOTTI SULL’UOMO
      La conduzione di studi sull’uomo deve tener conto dei principi generali delle
      norme della buona pratica clinica (GCP), come definiti dal decreto legislativo
      24 giugno 2003, n. 211 di “attuazione della direttiva 2001/20/CE relativa
      all'applicazione della buona pratica clinica nell'esecuzione delle
      sperimentazioni cliniche di medicinali per uso clinico”.
      Il parere preventivo e vincolante del Comitato etico di riferimento è da
      considerarsi un requisito necessario per l’effettuazione dello studio.
      Nella progettazione di uno studio sull’uomo in campo alimentare diversi sono
      i fattori da tenere in considerazione, tra cui in particolare
      • la definizione di un chiaro razionale,
      • i risultati che ci si prefigge di ottenere
      • e i parametri, o “outcome measures” (OM), da rilevare.
Le basi razionali della Ricerca e Sviluppo
                di un Integratore
•   Background
•   Identificazione di candidati allo sviluppo
•   Ricerca preclinica
•   Progettazione del nuovo integratore
•   Ricerca clinica sperimentale
•   Ricerca clinica di conferma «real-life»
Le basi razionali della Ricerca e Sviluppo
              di un Integratore
• Background
   – Dimostrazione epidemiologica di correlazioni tra diete
     e salute/malattie
   – Dimostrazione epidemiologica di carenze e utilità di
     integrazione
   – Esplorazione, analisi e valorizzazione
     dell’etnomedicina
• Identificazione di candidati allo sviluppo
   – Micronutrienti
   – Altre sostanze naturali singole
   – Estratti complessi
Relationship Between Level of Nutrient
   Status and Physiological Function

Morris MC & Tangney CC. JAMA, 305:1348-49; 2011
Nutraceuticals and cholesterol-lowering action

   • Monacolines
   • Berberine
   • Policosanol
   • Gamma-oryzanol
   • Herbal medicines ( e.g. Allium sativum, Cynara scolimus,
     Sylibum marianum)
   • Bergamot-derived polyphenolic fraction
   • Omega 3 PUFA (reduce triglycerides)
   • L-carnitine reduces lipoprotein-a.

Cicero AFG, et al. IJC Metabolic & Endocrine 6 (2015) 1–4
Le basi razionali della Ricerca e Sviluppo
              di un Integratore
• Ricerca Preclinica
   –   Tossicologia
   –   Studio del meccanismo d’azione molecolare e cellulare
   –   Studio della dinamica su modelli cellulari e animali
   –   ADME di nutrienti in modelli animali
   –   Studio dei meccanismi di possibili interazioni cinetiche e
       dinamiche
Nutraceuticals and cholesterol-lowering action
                      Monacolins
   • Fungal metabolites from Monascus purpureus cultures, a
     contaminant responsible for the reddish color of rice upon which
     they grow (so-called “fermented red rice”).
   • Complex molecular structure very similar to that of natural statins
     (lovastatin).
   • Mechanism of action (MoA):
        – Reversible inhibition of the hepatic enzyme which limits cholesterol
          synthesis, the 3-hydroxy-3metil-glutaril-Coenzima A reductase (3-
          HMG-CoA reduttasi).
        – Reduction of high-sensitivity C-reactive proteins.
        – Improvement in flow-mediated dilation of the blood vessels.
   • Their metabolism is similar to that of the fat-soluble statins:
        – quite easily absorbed by the intestine
        – metabolized by the isoform CYP 3A4.

Cicero AFG, et al. IJC Metabolic & Endocrine 6 (2015) 1–4
Nutraceuticals and cholesterol-lowering action
                      Polycosanols
   • Mixture of primary aliphatic saturated alcohols of variable
     length, drawn from the wax of sugar cane, but also from
     beeswax, rice bran and other plants:
      – octacosanols (ca. 60%)
      – triacontanols (ca. 10%)
      – esacosanols (approx. 6%)
      – other eptacontanols
   • Mechanism of action:
      – inhibition of mRNA coding synthesis for 3-hydroxy-3-
        methyl-glutaril Coenzyme A reductase (3-HMG-CoA
        Reductase)
Cicero AFG, et al. IJC Metabolic & Endocrine 6 (2015) 1–4
Nutraceuticals and cholesterol-lowering action
                       Berberine
   • Highly concentrated natural alkaloid found in numerous medicinal plants:
        –   Hydrastis Canadensis
        –   Coptis chinensis
        –   Berberis aquifolium
        –   Berberis vulgaris
        –   Berberis aristata
   • ADME:
        –   Low oral bioavailability.
        –   Metabolized by the liver (glucuronidation)
        –   Excreted primarily via the bile.
        –   May interfere with the metabolism of cyclosporine
   • Main target organ: liver
   • Complex mechanism of action on all the metabolic structures still not fully
     understood:
        – Probably inhibits the transcription of the mRNA encoding the proprotein
          convertase subtilisin/kexina type 9 (PCSK9)

Cicero AFG, et al. IJC Metabolic & Endocrine 6 (2015) 1–4
Lipid-lowering mechanism of action of berberine
Phytosterols Reduce Cholesterol Absorption by Inhibition
  of 27-Hydroxycholesterol Generation, Liver X Receptor a Activation,
     and Expression of the Basolateral Sterol Exporter ATP-Binding
                  Cassette A1 in Caco-2 Enterocytes

Brauner R, et al. J. Nutr. 142: 981–989, 2012
Le basi razionali della Ricerca e Sviluppo
              di un Integratore

• Progettazione di un nuovo prodotto integratore
   – Monocomponente
   – Multicomponente
   – Tecnica e forma nutraceutica
Nutraceutici utili per i disturbi della
         donna in peri-menopausa
 Ingredienti vegetali   Dose                     Azioni
Soia fermentata         80 mg   • Protezione da osteoporosi
(e.s. titolata 40% in           • Azione estrogenica
Isoflavoni totali),             • Azione su disturbi neurovegetativi
con Equolo                      • Azione cardioprotettiva
                                • Ipocolesterolemizzante
                                • Riduzione dei sintomi vasomotori

Quercetina              150 mg • Azione antiossidante 150 mg
                               • Azione estrogenica
                               • Azione cardioprotettiva
                               • Azione antiinfiammatoria
Nutraceutici utili per i disturbi della
        donna in peri-menopausa
Ingredienti vegetali   Dose                    Azioni

Passiflora incarnata   178 mg • Azione sui disturbi dell’umore/ansia
(Isovitexina 3,5%)            • Azione sui disturbi del sonno
                              • Riduzione dei sintomi della menopausa

Resveratrolo           10 mg   • Azione estrogenica 10 mg
                               • Azione antiossidante
                               • Riduzione dislipidemia
                               • Azione cardioprotettiva
Nutraceutici utili per i disturbi della
        donna in peri-menopausa
    Vitamine e sali   Dose                     Azioni
Magnesio              60 mg    • Protezione da osteoporosi
                               • Azione sulla funzionalità muscolare

Calcio                120 mg   • Protezione da osteoporosi

Vit. D                 5 mg    • Protezione da osteoporosi

Vit. K                15 mg    • Azione cardioprotettiva
                               • Protezione da osteoporosi
Le basi razionali della Ricerca e Sviluppo
              di un Integratore
• Ricerca clinica sperimentale
   – ADME di nutrienti nell’uomo
   – Trials controllati pivotali di efficacia e tollerabilità
       • Obiettivi ed end-points intermedi (surrogati)
       • Obiettivi ed end-points finali (robusti)
   – Prove cliniche di interazioni Interazioni cinetiche e dinamiche
     tra:
       •   nutrienti e nutrienti
       •   nutrienti e farmaci
       •   nutrienti e alimenti
       •   alimenti e farmaci
   – Meta-analisi
• Ricerca clinica di conferma «real-life»
   – Studi osservazionali
   – Segnalazione eventi avversi (vigilanza)
Main CAM therapies
           used to alleviate menopausal symptoms
CAM therapy                 Clinical evidence                              Comments
Calcium             Several RCTs and a systematic review     Significant reduction of bone loss
DHEA                Several RCTs                             Results inconsistent
Fibre               Several RCTs                             Discrepancy in results on
                                                             hypocholesterolemic effects
Phytoestrogens      Systematic review for isoflavones;       No evidence of any significant effect on
                    RCTs for lignans                         menopausal symptoms
Equolo              Several randomized, double blind         Significant reduction of hot flushes and
                    study                                    other menopausal symptoms
Plant sterols and   Several RCTs                             Effective in reducing LDL-C and total
stanols                                                      cholesterol plasma levels
Probiotics and      Several RCTs                             Discrepancy in results
prebiotics
Vitamins            Systematic reviews                       Vitamin D (in combination with calcium)
                                                             and vitamin K significantly reduce the
                                                             incidence of fractures

 Modif. from: F Borrelli & E Ernst. Maturitas 66 (2010) 333–343
Herbal remedies
              used in the management of menopause
Natural drug        Clinical evidence        Possible mechanism                   Comments
Black cohosh      Six randomized,            Partial agonist at the    No clinical evidence in reducing
(Cimicifuga       double blind               5HT1A and m-opiate        climacteric symptoms.
racemosa L.)      controlled trial           receptors                 A beneficial effect seems to occur
                                                                       in early climacteric women
Dong quai         Randomized, double         Enhanced endogenous       No significant difference in KI, hot
(Angelica         blind placebo-             estrogen production       flash frequency, estrogen levels
sinensis Oliv.)   controlled trial                                     and vaginal cytology
Hops              Two randomized,            Contain estrogen          A significant difference in hot
(Humulus          placebo-controlled,        precursors                flushes, sweating, insomnia, heart
lupulus L.)       double blind trials,                                 palpitation and irritability
Wild yam          Randomized, placebo-       Contain diosgenin, a      No significant difference in hot
(Dioscorea        controlled, double         precursor of              flash and night sweats
villosa L.)       blind, cross-over trial    progesterone
Ginseng           Randomized, placebo-       Estrogenic effects of     No significant difference in PGWB,
(Panax            controlled, double         triterpene saponin or     WHQ, VAS, hot flash and sweating
ginseng)          blind, multicenter trial   effect on the P-H axis    episode frequency

                                             Modif. from: F Borrelli & E Ernst. Maturitas 66 (2010) 333–343
Effect of Fish Oil on Circulating Adiponectin:
              A Systematic Review and Meta-Analysis
                   of Randomized Controlled Trials
 Context:
 •   Sea food n-3PUFAs improve insulin sensitivity in animal experiments, but findings
     remain inconsistent in humans.
 •   Adiponectin is a robust marker for insulin sensitivity and adipocyte function.
     Whether n-3 PUFAs affect adiponectin in humans is unknown.
 Objective:
 •   to perform a systematic review and meta-analysis of randomized, placebo-
     controlled clinical trials (RCTs) to determine the effect of n-3 PUFA consumption on
     circulating adiponectin in humans.
 Data Sources:
 •   MEDLINE, EMBASE, CABI, Cochrane, et al. (to June 2012).
 Study Selection:
 •   RCTs of either fish oil supplementation or iso-caloric fish meal feeding that
     evaluated adiponectin as an outcome were selected for the study.

Wu JHY, et al. J Clin Endocrinol Metab 98: 2451–2459, 2013
Change in circulating adiponectin
               resulting from fish oil consumption

Wu JHY, et al. J Clin Endocrinol Metab 98: 2451–2459, 2013
Effect of Fish Oil on Circulating Adiponectin:
             A Systematic Review and Meta-Analysis
                  of Randomized Controlled Trials

 Conclusions:
 • In placebo-controlled RCTs, fish oil moderately increases
   circulating adiponectin, although with unexplained
   heterogeneity as well as potential publication bias.
 • These findings provide no evidence for harm and support
   possible benefits of n-3 PUFA consumption on insulin
   sensitivity and adipocyte function.

Wu JHY, et al. J Clin Endocrinol Metab 98: 2451–2459, 2013
Role of Lutein Supplementation in the Management
             of Age-Related Macular Degeneration:
        Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials
  Objective:
  •   Meta-analysis aimed at examining the individual role of lutein as a dietary
      supplement in improving conditions of age-related macular degeneration (AMD)
      from the data generated from randomized controlled trials (RCTs).
  Method:
  •   The literature search was made in multiple electronic databases.
  •   Eligibility criteria were RCTs that recruited AMD patients or individuals at risk and
      evaluated lutein supplementation efficacy against placebo.
  •   The quality of the trials was assessed by using the Jadad scale.
  •   The meta-analysis was conducted under the fixed effect model with RevMan
      software by calculating the mean differences of the changes from baseline of both
      lutein and placebo groups.
  •   Parameters of interest were macular pigment optical density (MPOD) and visual
      acuity (VA) in logMAR (minimum angle of resolution).
  •   Heterogeneity was determined by χ 2 and I 2 and publication bias was assessed by
      visual examination of funnel plots.

Xin Wang, et al. Ophthalmic Res 2014;52:198–205
Mean differences between lutein-supplemented and placebo groups
 for changes in MPOD ( a ) and VA ( b ) from baseline up to 1 year

Xin Wang, et al. Ophthalmic Res 2014;52:198–205
Role of Lutein Supplementation in the Management
            of Age-Related Macular Degeneration:
       Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials

  Conclusion:
  • A statistically highly significant effect of lutein
    supplementation has been observed for improving the MPOD,
    whereas the improvement in VA was milder.
  • A daily dose of 10 mg was found as effective as higher doses
    in this meta-analysis.
  • However, the number of input studies is not adequate for
    conclusive evidence.

Xin Wang, et al. Ophthalmic Res 2014;52:198–205
Oral Lutein Supplementation Enhances
      Macular Pigment Density and Contrast Sensitivity
  but Not in Combination With Polyunsaturated Fatty Acids

                    Ingredients of Supplements

Wolf-Schnurrbusch UEK, et al. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2015;56:8069–8074.
Change of macular pigment
                                                    optical density (MOPD)
                                                    over the course of 1 year
                                                    for patients treated with lutein or
                                                    with lutein + PUFA
                                                    (ANOVA, P < 0.05, n=79).

                                                    Change of contrast sensitivity (CS)
                                                    (mean ± SEM) over the course of 1
                                                    year for patients treated with
                                                    lutein or lutein + PUFA
                                                    (ANOVA, P < 0.05, n=79).

Wolf-Schnurrbusch UEK, et al. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2015;56:8069–8074.
Change of serum lutein
                                                       concentration (mean ± SEM)
                                                       during the study period.
                                                       (ANOVA, P < 0.05)

                                                       Change of serum zeaxanthin
                                                       concentration (mean ± SEM)
                                                       during the study period.
                                                       (ANOVA, P < 0.05)

Wolf-Schnurrbusch UEK, et al. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2015;56:8069–8074.
Oral Lutein Supplementation Enhances
      Macular Pigment Density and Contrast Sensitivity
  but Not in Combination With Polyunsaturated Fatty Acids

CONCLUSIONS.
• Addition of PUFA may reduce the bioavailability of lutein
• and therefore lessen the beneficial effect on macular pigment
  and CS.
• This needs to be considered when prescribing lutein
  supplements to patients with low lutein levels

Wolf-Schnurrbusch UEK, et al. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2015;56:8069–8074.
Estimated percentage LDL-C reduction obtainable
  with different full-dosed lipid-lowering nutraceuticals

Cicero AFG & Colletti A. Phytomedicine (2015), 1-6
Combined Effects of Ezetimibe and Phytosterols on
                Cholesterol Metabolism
             A Randomized, Controlled Feeding Study in Humans

Xiaobo Lin, et al. Circulation. 2011;124:596-601
Nutraceutical pill containing berberine versus ezetimibe on plasma lipid
  pattern in hypercholesterolemic subjects and its additive effect in patients
 with familial hypercholesterolemia on stable cholesterol-lowering treatment

                                                                   Subjects:
                                                                   228 primary HCH
                                                                   STs intolerants

                                                                   30 HeFH

Pisciotta L, et al. Lipids in Health and Disease 2012, 11:123
Pearson’s correlation between percent decrease of LDL-C induced
  by STs or STs/EZE and the additional percent decrease due to
BBR/P/RR supplementation in genotype confirmed HeFH patients

                                                                ST: Statina
                                                                EZE: ezetimibe
                                                                BBR: berberina
                                                                P: policosanoli
                                                                RR: red rice

Pisciotta L, et al. Lipids in Health and Disease 2012, 11:123
Nutraceutical pill containing berberine versus ezetimibe on plasma lipid
  pattern in hypercholesterolemic subjects and its additive effect in patients
 with familial hypercholesterolemia on stable cholesterol-lowering treatment

Conclusions:
• The alternative treatments tested in our HCH subjects were
  rather effective and safe.
• The findings in HeFH patients suggest that BBR might act in
  vivo increasing expression and stability of LDLRs and/or
  suppressing PCSK9 expression.

Pisciotta L, et al. Lipids in Health and Disease 2012, 11:123
Problemi e criticità della ricerca clinica
• Scarsità studi clinici controllati
• Troppi studi clinici controllati con risultati negativi
• Difetti di progettazione degli studi
   –   Presenza di numerosi bias
   –   Numerosità del campione insufficiente
   –   Durata limitata della esposizione
   –   follow-up assente o troppo breve
• Obiettivi ed end-points inadeguati
   – Solo intermedi o surrogati
   – Raramente finali o robusti
N° Citazioni Annuali PubMed
                                             "Dietary Supplements"
N° Totali: 29.920
«Dietary Supplements» AND «Controlled Clinical Trials»: 109
«Dietary Supplements» AND «Research Design»: 76
3500

3000

2500

2000

1500

1000

 500

   0
                            1993

                                                                                                                                                   2010
       1990
              1991
                     1992

                                   1994
                                          1995
                                                 1996
                                                        1997
                                                               1998
                                                                      1999
                                                                             2000
                                                                                    2001
                                                                                           2002
                                                                                                  2003
                                                                                                         2004
                                                                                                                2005
                                                                                                                       2006
                                                                                                                              2007
                                                                                                                                     2008
                                                                                                                                            2009

                                                                                                                                                          2011
                                                                                                                                                                 2012
                                                                                                                                                                        2013
                                                                                                                                                                               2014
                                                                                                                                                                                      2015
                                                                                                                                                                                             2016
Clinical Trial Evidence and Use
                  of Fish Oil Supplements
   • Lavori sugli omega 3 pubblicati su riviste ad alto impatto tra gennaio 2005
     e Dicembre 2012:
   • 18 RCTs con end-points primari:
        –   10 cardiovasculari
        –   4 neurocognitivi
        –   1 tumori
        –   1 immunità
        –   1 gastrointestinale
        –   1 respiratorio
   • 6 meta-analysi di RCTs (tutti cardiovasculari).
   • Solo 2 publicazioni hanno reportato un beneficio sull’end-point primario
   • Tuttavia, generale entusiasmo per l’uso di omega-3:
        – mediana (range) dello score editorial: 4 (1.5-5)
        – mediana (range) del numero di news reports per publicazione: 11 (0-27).

Grey A & Bolland M. JAMA Internal Medicine (2014), 174 (3):460-462
A Potential Design Flaw of Randomized
    Trials of Vitamin Supplements
• I ricercatori, i medici e l’opinione pubblica come interpretano i numerosi
  risultati negativi degli studi clinici controllati sugli integratori vitaminici?
• Questi studi sono di solito condotti sulla base dei risultati positivi di studi
  epidemiologici prospettici e su prove di laboratorio dei meccanismi
  biologici.
• Interpretazioni comuni:
    1. i risultati negativi dei RCT offrono la prova incontrovertibile che il
         nutriente non è correlato alla malattia e che gli studi epidemiologici
         hanno bias.
    2. la maggior parte degli RCT di integratori vitaminici sono progettati
         per verificare l'ipotesi che l’integrazione vitaminica è comunque
         protettiva, indipendentemente dallo stato dei nutrienti.
    3. Il trattamento vitaminico non può essere efficace perché
         l'assunzione di sostanze nutritive tra i partecipanti è già a livelli
         ottimali.

   Morris MC & Tangney CC. JAMA, 305:1348-49; 2011
A Potential Design Flaw of Randomized
    Trials of Vitamin Supplements
• I livelli di nutrienti sono raramente considerati tra i criteri di
  inclusione.
• I soggetti arruolati sono in genere individui sani.
• E’ molto probabile che i livelli di assunzione siano già ottimali
  e che l'integrazione non possa fornire benefici aggiuntivi
• Tre RCTs pubblicati hanno esaminato l'effetto della vitamina E
  sulla funzione cognitiva:
    – tutti tre hanno dato risultati negativi.
    – nessuno di questi studi era mirato a individui che avevano
       un basso apporto dietetico.

   Morris MC & Tangney CC. JAMA, 305:1348-49; 2011
A Potential Design Flaw of Randomized
    Trials of Vitamin Supplements
• Considerare il livello del nutriente è di fondamentale importanza nella
  valutazione delle prove epidemiologiche.
• Tra i primi 3 studi epidemiologici prospettici che riportano l'associazione
  tra antiossidanti nella dieta e rischio di malattia di Alzheimer:
    – 2 studi hanno trovato associazioni inverse con la vitamina E da fonti alimentari
    – 1 non ha trovato alcuna associazione.
• Un attento esame dei livelli di assunzione riportati nelle popolazioni di
  questi studi ha rivelato che:
    – l'assunzione di vitamina E era stata molto bassa nello studio con i risultati
      negativi,
    – il livello mediano di assunzione di 4,7 mg/die del quartile più alto
      corrispondeva alle dosi più basse di assunzione degli altri 2 studi positivi.
• Una spiegazione plausibile per l'associazione nulla è che la gamma di
  assunzione di vitamina E nella popolazione di questo studio era inferiore al
  livello di beneficio protettivo necessario per osservare un'associazione.

   Morris MC & Tangney CC. JAMA, 305:1348-49; 2011
A Potential Design Flaw of Randomized
    Trials of Vitamin Supplements
• Il Folic Acid Cognitive Intervention Trial (FACIT) (FACIT) è un raro esempio
  di studio di un integratore vitaminico che aveva come target gli individui
  trovati ad avere livelli insufficienti di folati sulla base di rigorosi criteri
  biochimici.
• I partecipanti sono stati randomizzati a ricevere 800 µg al giorno di acido
  folico o placebo per 3 anni.
• Durante questo periodo, i livelli di folato nel gruppo dei trattati aumentò
  da una mediana 12 nmol/L a 76 nmol/L e quelle di omocisteina
  diminuirono da una mediana di 13.0 µmol/L a 10,1 µmol/L.
• I trattati con acido folico hanno mostrato tassi significativamente più lenti
  di declino della funzione cognitiva in diversi test, rispetto al gruppo
  placebo.

   Morris MC & Tangney CC. JAMA, 305:1348-49; 2011
The effect of cactus pear (Opuntia ficus-indica) on body weight
    and cardiovascular risk factors: A systematic review and
            meta-analysis of randomized clinical trials
Background:
• Cactus pear:
     – is rich in betalains.
     – is thought to possess antioxidant and anti-inflammatory properties,
     – has been used as an artificial sweetener in the food industry.
• Results of animal research have suggested that OFI intake can lead to
     – reductions in body weight via diuresis,
     – decrease blood glucose by enhancing basal plasma insulin concentration,
     – and improve lipid profile through scavenging of intracellular radicals.
• Randomized and nonrandomized human studies have shown that OFI
     – could attenuate postprandial hyperglycemia by stimulating glucose uptake,
     – causes marked reductions in total cholesterol (TC), LDL-C, and TGs in patients
       with dyslipidemias by up-regulating binding of LDL receptors in the liver.

Onakpoya IJ, et al. Nutrition 31 (2015) 640–646
The effect of cactus pear (Opuntia ficus-indica) on body weight
    and cardiovascular risk factors: A systematic review and
            meta-analysis of randomized clinical trials

Effect of Opuntia ficus-indica (OFI) on body weight (kg)

Onakpoya IJ, et al. Nutrition 31 (2015) 640–646
The effect of cactus pear (Opuntia ficus-indica) on body weight
    and cardiovascular risk factors: A systematic review and
            meta-analysis of randomized clinical trials

  Effect of Opuntia ficus-indica on percentage body fat

Onakpoya IJ, et al. Nutrition 31 (2015) 640–646
The effect of cactus pear (Opuntia ficus-indica) on body weight
    and cardiovascular risk factors: A systematic review and
            meta-analysis of randomized clinical trials

Results:
• Seven eligible studies, of which five included.
• The studies varied in design and reporting quality.
• Meta-analysis revealed
   – a nonsignificant difference in body weight between OFI and controls.
   – significant reductions in
       • body mass index,
       • percentage body fat,
       • systolic and diastolic blood pressures,
       • and total cholesterol.
• Adverse events included gastric intolerance and flu symptoms.

Onakpoya IJ, et al. Nutrition 31 (2015) 640–646
Risk for bias for randomized clinical trials examining
 the effect of Opuntia ficus-indica (OFI) on body weight
              and cardiovascular risk factors

Onakpoya IJ, et al. Nutrition 31 (2015) 640–646
Le dimensioni del valore di un integratore

• Qualità del prodotto
• Efficacia clinica
  – nutrizionale
  – funzionale
• Tollerabilità e sicurezza
• Utilità percepita
• Economicità o convenienza
Le dimensioni del valore di un integratore:
                  La Qualità
• Progettazione e scelta dei nutrienti
• Fonte e purezza delle materie prime:
   – nutrienti
   – eccipienti
• Formulazione (simil-farmaceutica) e Tecnica di
  produzione industriale
• Processo di validazione e certificazione
• Conservazione
• Packaging
Le dimensioni del valore di un integratore:
                L’efficacia clinica
• Credibilità e affidabilità delle prove in relazione alle
  indicazioni (claims) nutrizionali e funzionali del
  prodotto
   –   Numerosità dei soggetti
   –   Durata delle prove
   –   Identificazione delle sottopopolazioni target
   –   Verifiche «real life» degli effetti nutrizionali e funzionali
Le dimensioni del valore di un integratore:
            Tollerabilità e Sicurezza
• Documentata assenza di effetti nutrizionali negativi
• Tipo e numero di controindicazioni
   – soggetti intolleranti a specifici nutrienti
   – Presenza di malattie
   – Gravidanza e allattamento
• Attivazione di un sistema nazionale di (nutraceutico)vigilanza
  integrato con il sistema di farmacovigilanza
Le dimensioni del valore di un integratore:
               Utilità percepita
• Dimostrazione della percezione soggettiva del
  beneficio nutrizionale e funzionale
• Miglioramento della Qualità di Vita
• Miglioramento degli indicatori integrati di «utilità»
• Guadagno in Quality Adjusted Life Years (QALYs)
Le dimensioni del valore di un integratore:
          Economicità o Convenienza
• Impatto sul Costo Alimentare del consumatore
• Impatto sul Costo Sanitario a carico
   – del consumatore
   – del Servizio Sanitario Nazionale
   – della Società
• Analisi della convenienza
   –   Analisi «Minimizzazione dei Costi»
   –   Analisi Costo-Efficacia
   –   Analisi Costo-Utilità
   –   Analisi Costo-Beneficio
Conclusioni
• L’uso di integratori può risultare utile per migliorare l’assetto nutrizionale
  metabolico, per trattare disturbi legati a processi fisiologici come lo
  sviluppo, la gravidanza, la peri-menopausa, l’invecchiamento, e per
  modificare fattori di rischio di malattie.
• Occorre mantenere separata la funzione di un integratore dalla funzione di
  un medicinale, sebbene vi siano contiguità.
• L’immissione in commercio di nuovi e innovativi integratori dovrebbe
  essere condizionata dalla disponibilità di adeguate prove scientifiche circa
  la qualità, la sicurezza e l’efficacia del prodotto.
• Gli studi preclinici sono utili per comprendere meccanismi d’azione,
  processi cinetici e dinamici di singoli nutrienti, supportare specifiche
  indicazioni nutrizionali o terapeutiche, prevedere possibili interazioni.
Conclusioni
• I claims proposti per ogni singolo integratore devono essere provati in
  modo robusto con studi clinici controllati condotti possibilmente in modo
  mirato a singole tipologie di soggetti, distinguendo tra sani, portatori di
  fattori di rischio e malati.
• L’efficacia e la sicurezza clinica degli integratori dovrebbero essere
  confermate da studi osservazionali «real life».
• Soprattutto gli studi osservazionali potrebbero essere condotti da reti di
  MMG adeguatamente preparati.
• La determinazione del valore clinico di ogni prodotto integratore dovrebbe
  essere basata, ove possibile, su misure e valutazioni di end-points finali e
  non solo intermedi o surrogati.
• L’onere dello sviluppo scientifico di integratori innovativi potrebbe essere
  ripartito tra pubblico e privato in base a programmi e accordi specifici.
Puoi anche leggere