La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute - Federsalus
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La prova scientifica del ruolo della integrazione per la salute • Ruolo e confini della integrazione alimentare • La prova scientifica degli integratori • Problemi e criticità delle ricerche cliniche sugli integratori • Le dimensioni del valore di un integratore • Conclusioni
Ruolo e confini della integrazione alimentari • Dagli alimenti ai medicinali per la gestione della salute e la prevenzione delle malattie • Definizione di integratore alimentare – Alimenti funzionali – Nutraceutici • Il confine tra nutrienti e farmaci
Pharma-Nutrition Interface (Eussen et al. Eur J Pharmacol 668:S2–S9, 2011) Healthy Unhealthy Diseased Prevention of (chronic) Disease Treatmet of (chronic) diseases Traditional Functional Dietary Pharma- Diet Food supplement ceutical Nutrition Pharma-Nutrition Interface Pharma
Dagli alimenti ai medicinali • Alimenti: – Matrici complesse – Valore energetico, plastico – Valore salutistico – Valore voluttuario – Uso preventivo di alcune patologie (es. dislipidemie, rischio cardiovascolare, tumori) • Medicinali: – matrici complesse (droghe) – singole molecole estrattive, sintetiche, biotecnologiche – azione terapeutica, preventiva, diagnostica
Alimenti Funzionali • Un alimento può essere considerato funzionale se – dimostra in maniera soddisfacente di avere effetti positivi su una o più funzioni specifiche dell’organismo, – che vadano oltre gli effetti nutrizionali normali, – in modo tale che sia rilevante per il miglioramento dello stato di salute e di benessere – e/o per la riduzione del rischio di malattia. • Esempi di alimenti funzionali sono: – i cibi che contengono determinati minerali, vitamine, acidi grassi o fibre alimentari – quelli addizionati con sostanze biologicamente attive, come i principi attivi di origine vegetale o altri antiossidanti – probiotici che hanno colture vive dotate di proprietà benefiche. EUFIC, Fondamenti 6/2006
Alimenti Funzionali L’Azione Concertata della UE sostiene lo sviluppo di due tipi di Health Claims : • TIPO A: claims correlati al “miglioramento di una funzione biologica” in riferimento a specifiche attività fisiologiche, psicologiche e biologiche che vanno oltre il loro ruolo accertato nella crescita, nello sviluppo e in altre normali funzioni dell’organismo. • TIPO B: claims correlati alla “riduzione del rischio di malattia” che si riferiscono al consumo di un alimento o di un componente alimentare che potrebbe contribuire alla riduzione del rischio di una data malattia o ad uno stato patologico grazie a specifici nutrienti o non nutrienti in esso contenuti. I claims che devono sempre • essere validi nell’ambito dell’alimentazione nella sua globalità • riferirsi a quantitativi di cibo normalmente consumati in una dieta. EUFIC, Fondamenti 6/2006
Integratori Alimentari Definizione • Prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta • e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, – quali le vitamine e i minerali, • o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, – in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, – acidi grassi essenziali, – fibre ed estratti di origine vegetale, • sia monocomposti che pluricomposti, • in forme predosate. (Direttiva 2002/46/CE, attuata con D.Ls 21 maggio 2004, n. 169)
Nutraceutici • I Nutraceutici sono prodotti nutrizionali che offrono benefici salutari e medici, inclusa la prevenzione ed il trattamento di malattie. • Tuttavia, a differenza dei farmaceutici, non sono sostanze di sintesi o composti chimici formulate per specifiche indicazioni. • Sono prodotti che contengono nutrienti (spesso in forma concentrata) e per lo più assegnati alla categoria degli alimenti. • Gli integratori alimentari sono un tipico esempio di nutraceutici, ma anche alimenti dietetici e funzionali possono essere considerati tra i nutraceutici. European Nutraceutical Association
Nutriente o Farmaco? • Sostanze ad attività farmacologica presenti in alimenti: – Caffeina e droghe caffeiche – Capsaicina nel peperoncino rosso – Ipericina nelle tisane di iperico – Melatonina nel latte ed in altri alimenti – Alcool • Nutrienti usati come farmaci: – PUFA-3 (omega-3) – Vitamine – Ademetionina – Carnitina – Fosfolipidi
Nutriente o Farmaco? Criteri differenziali • Meccanismo d’azione nutrizionale differente da quello farmacologico? • Correlazione dose-effetto – Qualità dell’effetto in relazione al livello dose? • Dinamica degli effetti – Acuti, subacuti, cronici • ADME: Assorbimento, distribuzione, metabolismo, eliminazione • Via e modalità di somministrazione – Orale, altre vie • Schema posologico dei trattamenti – Continuo, intermittente, giornaliero, a lunga durata
Nutrienti vs Farmaci Presentata Presentata come avente Sostanza come avente proprietà o composizione proprietà curative o energetiche, profilattiche di nutrizionali e malattie umane o metaboliche somministrazione animali Per presentazione Per presentazione Materia Alimento Energia Farmaco Informazione Per azione Per azione Somministrata per Azione Somministrata per apportare energia, fare una diagnosi, Prevalente Prevalente mantenere il ripristinare, funzione funzione corretto turnover correggere o nutrizionale di controllo metabolico e modificare funzioni lo stato di salute dell’organismo
La prova scientifica del valore degli integratori alimentari • Necessità della prova scientifica – Normativa Europea – Linee di indirizzo del MinSal • Le basi razionali della ricerca e sviluppo di un integratore
Quadro Legislativo dell’Unione Europea • Direttiva Commissione Europea 1999/21/EC “foods for special medical purposes” (FSMP) • Reg. UE n. 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari: – Armonizzazione tra i Paesi UE – Garanzia di chiarezza e fondatezza scientifica delle indicazioni nutrizionali • Reg. n. 353/2008 della Commissione Europea: fissa le norme di attuazione per le domande di autorizzazione relative a indicazioni sulla salute • Reg. n.1169/2009: modifica il regolamento (CE) n. 353/2008
Ruolo dell’EFSA Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare • L’EFSA ha il compito di fornire consulenza scientifica su: – Indicazioni "funzionali generiche" sulla salute – Nuove indicazioni funzionali sulla salute – Indicazioni su riduzione dei rischi di malattia e sviluppo o salute dei bambini – Criteri per definire profili nutrizionali • L’EFSA ha il compito di verificare le argomentazioni fornite dai richiedenti per giustificare le indicazioni nutrizionali nuove o già in uso. • Di queste informazioni si avvalgono poi la Commissione europea e gli Stati membri, cui spetta decidere se autorizzare o meno le indicazioni.
Fitosteroli e colesterolo • European Food Safety Authority (EFSA) ha concluso che – La colesterolemia può essere ridotta in media dal 7 al 10,5% consumando da 1,5 a 2,4 grammi di steroli e stanoli vegetali al giorno. – L'effetto è generalmente accertato entro le prime 2-3 settimane. – Studi a lungo termine (fino a 85 settimane) indicano che l'effetto potrebbe perdurare per tutto il periodo in esame. • L' indicazione sulla salute approvata: "È stato dimostrato che gli steroli vegetali e gli esteri di stanoli vegetali riducono il colesterolo nel sangue. L'ipercolesterolemia costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiache coronariche." EFSA. Le indicazioni sulla salute riferite ai fitosteroli
Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari Revisione giugno 2015
Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari 1. PREMESSA 2. INTRODUZIONE 2.1 STUDI DI SICUREZZA 2.2 STUDI DI EFFICACIA 3. TIPOLOGIE DI STUDI 3.1 STUDI IN VITRO E STUDI IN VIVO SU MODELLI ANIMALI 3.2 STUDI CONDOTTI SULL’UOMO 3.2.1 DEFINIZIONI 3.2.2 RAZIONALE E OBIETTIVO 4. MONITORAGGIO DEGLI STUDI 5. MODALITÀ DI TRASMISSIONE
Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari 1. PREMESSA In campo alimentare è possibile effettuare sperimentazioni in vitro, in vivo su modelli animali e sull’uomo, aventi come oggetto alimenti come di seguito definiti. Tali sperimentazioni devono basarsi su un razionale scientifico correttamente formulato, che tenga conto della tipologia di alimento/ ingrediente/sostanza da testare, ed essere condotte ispirandosi ai principi generali della buona pratica clinica (Good Clinical Practice, GCP) e di laboratorio (Good Laboratory Practice, GLP). Questo documento é uno strumento di orientamento generale per lo svolgimento di studi relativi agli alimenti. Le presenti linee di indirizzo si applicano anche alla sperimentazione non interventistica o osservazionale.
Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari 2. INTRODUZIONE 2.2 STUDI DI EFFICACIA Il Regolamento (CE) 1924/2006 armonizza le disposizioni relative alle indicazioni nutrizionali e sulla salute e stabilisce le procedure per la loro autorizzazione a livello europeo, previa valutazione scientifica dell’EFSA. Per fornire elementi orientativi sul fondamento scientifico di una indicazione sulla salute, le modalità per dimostrarla con riferimento tra l’altro ai parametri da scegliere e ai criteri con cui misurarli, nonché sul concetto di soggetto sano (o di funzione sana), la stessa EFSA ha predisposto diverse linee guida, cui si rimanda. Gli studi di efficacia hanno l’obiettivo primario di stabilire l’efficacia dell’alimento per l’indicazione (claim) di cui si intenda chiedere l’autorizzazione. E’ necessario che l’indicazione sia specificamente definita e “caratterizzata” come reale beneficio per la salute, comprensibile dal consumatore medio, e che le prove vengano condotte con un livello di assunzione prestabilito dell’alimento in studio. Per dimostrare l’efficacia di un alimento è necessario fornire dati derivati da studi condotti sull’uomo.
Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari 3. TIPOLOGIE DI STUDI 3.1 STUDI IN VITRO E STUDI IN VIVO SU MODELLI ANIMALI Queste tipologie di studi possono essere effettuate: 1) per supportare l’efficacia di un alimento, documentando ad esempio meccanismi biochimici ad essa correlabili; 2) per supportare la sicurezza di un alimento dimostrandone l’assenza di tossicità alle normali condizioni di esposizione. Tipologie più diffuse di studi: a) Studi del metabolismo e tossico-cinetica b) Studi di tossicità sub-cronica c) Genotossicità d) Tossicità cronica e/o cancerogenicità e) Studi di tossicità della riproduzione e dello sviluppo f) Altri studi
Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari 3. TIPOLOGIE DI STUDI 3.2 STUDI CONDOTTI SULL’UOMO La conduzione di studi sull’uomo deve tener conto dei principi generali delle norme della buona pratica clinica (GCP), come definiti dal decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 211 di “attuazione della direttiva 2001/20/CE relativa all'applicazione della buona pratica clinica nell'esecuzione delle sperimentazioni cliniche di medicinali per uso clinico”. Il parere preventivo e vincolante del Comitato etico di riferimento è da considerarsi un requisito necessario per l’effettuazione dello studio. Nella progettazione di uno studio sull’uomo in campo alimentare diversi sono i fattori da tenere in considerazione, tra cui in particolare • la definizione di un chiaro razionale, • i risultati che ci si prefigge di ottenere • e i parametri, o “outcome measures” (OM), da rilevare.
Le basi razionali della Ricerca e Sviluppo di un Integratore • Background • Identificazione di candidati allo sviluppo • Ricerca preclinica • Progettazione del nuovo integratore • Ricerca clinica sperimentale • Ricerca clinica di conferma «real-life»
Le basi razionali della Ricerca e Sviluppo di un Integratore • Background – Dimostrazione epidemiologica di correlazioni tra diete e salute/malattie – Dimostrazione epidemiologica di carenze e utilità di integrazione – Esplorazione, analisi e valorizzazione dell’etnomedicina • Identificazione di candidati allo sviluppo – Micronutrienti – Altre sostanze naturali singole – Estratti complessi
Relationship Between Level of Nutrient Status and Physiological Function Morris MC & Tangney CC. JAMA, 305:1348-49; 2011
Nutraceuticals and cholesterol-lowering action • Monacolines • Berberine • Policosanol • Gamma-oryzanol • Herbal medicines ( e.g. Allium sativum, Cynara scolimus, Sylibum marianum) • Bergamot-derived polyphenolic fraction • Omega 3 PUFA (reduce triglycerides) • L-carnitine reduces lipoprotein-a. Cicero AFG, et al. IJC Metabolic & Endocrine 6 (2015) 1–4
Le basi razionali della Ricerca e Sviluppo di un Integratore • Ricerca Preclinica – Tossicologia – Studio del meccanismo d’azione molecolare e cellulare – Studio della dinamica su modelli cellulari e animali – ADME di nutrienti in modelli animali – Studio dei meccanismi di possibili interazioni cinetiche e dinamiche
Nutraceuticals and cholesterol-lowering action Monacolins • Fungal metabolites from Monascus purpureus cultures, a contaminant responsible for the reddish color of rice upon which they grow (so-called “fermented red rice”). • Complex molecular structure very similar to that of natural statins (lovastatin). • Mechanism of action (MoA): – Reversible inhibition of the hepatic enzyme which limits cholesterol synthesis, the 3-hydroxy-3metil-glutaril-Coenzima A reductase (3- HMG-CoA reduttasi). – Reduction of high-sensitivity C-reactive proteins. – Improvement in flow-mediated dilation of the blood vessels. • Their metabolism is similar to that of the fat-soluble statins: – quite easily absorbed by the intestine – metabolized by the isoform CYP 3A4. Cicero AFG, et al. IJC Metabolic & Endocrine 6 (2015) 1–4
Nutraceuticals and cholesterol-lowering action Polycosanols • Mixture of primary aliphatic saturated alcohols of variable length, drawn from the wax of sugar cane, but also from beeswax, rice bran and other plants: – octacosanols (ca. 60%) – triacontanols (ca. 10%) – esacosanols (approx. 6%) – other eptacontanols • Mechanism of action: – inhibition of mRNA coding synthesis for 3-hydroxy-3- methyl-glutaril Coenzyme A reductase (3-HMG-CoA Reductase) Cicero AFG, et al. IJC Metabolic & Endocrine 6 (2015) 1–4
Nutraceuticals and cholesterol-lowering action Berberine • Highly concentrated natural alkaloid found in numerous medicinal plants: – Hydrastis Canadensis – Coptis chinensis – Berberis aquifolium – Berberis vulgaris – Berberis aristata • ADME: – Low oral bioavailability. – Metabolized by the liver (glucuronidation) – Excreted primarily via the bile. – May interfere with the metabolism of cyclosporine • Main target organ: liver • Complex mechanism of action on all the metabolic structures still not fully understood: – Probably inhibits the transcription of the mRNA encoding the proprotein convertase subtilisin/kexina type 9 (PCSK9) Cicero AFG, et al. IJC Metabolic & Endocrine 6 (2015) 1–4
Lipid-lowering mechanism of action of berberine
Phytosterols Reduce Cholesterol Absorption by Inhibition of 27-Hydroxycholesterol Generation, Liver X Receptor a Activation, and Expression of the Basolateral Sterol Exporter ATP-Binding Cassette A1 in Caco-2 Enterocytes Brauner R, et al. J. Nutr. 142: 981–989, 2012
Le basi razionali della Ricerca e Sviluppo di un Integratore • Progettazione di un nuovo prodotto integratore – Monocomponente – Multicomponente – Tecnica e forma nutraceutica
Nutraceutici utili per i disturbi della donna in peri-menopausa Ingredienti vegetali Dose Azioni Soia fermentata 80 mg • Protezione da osteoporosi (e.s. titolata 40% in • Azione estrogenica Isoflavoni totali), • Azione su disturbi neurovegetativi con Equolo • Azione cardioprotettiva • Ipocolesterolemizzante • Riduzione dei sintomi vasomotori Quercetina 150 mg • Azione antiossidante 150 mg • Azione estrogenica • Azione cardioprotettiva • Azione antiinfiammatoria
Nutraceutici utili per i disturbi della donna in peri-menopausa Ingredienti vegetali Dose Azioni Passiflora incarnata 178 mg • Azione sui disturbi dell’umore/ansia (Isovitexina 3,5%) • Azione sui disturbi del sonno • Riduzione dei sintomi della menopausa Resveratrolo 10 mg • Azione estrogenica 10 mg • Azione antiossidante • Riduzione dislipidemia • Azione cardioprotettiva
Nutraceutici utili per i disturbi della donna in peri-menopausa Vitamine e sali Dose Azioni Magnesio 60 mg • Protezione da osteoporosi • Azione sulla funzionalità muscolare Calcio 120 mg • Protezione da osteoporosi Vit. D 5 mg • Protezione da osteoporosi Vit. K 15 mg • Azione cardioprotettiva • Protezione da osteoporosi
Le basi razionali della Ricerca e Sviluppo di un Integratore • Ricerca clinica sperimentale – ADME di nutrienti nell’uomo – Trials controllati pivotali di efficacia e tollerabilità • Obiettivi ed end-points intermedi (surrogati) • Obiettivi ed end-points finali (robusti) – Prove cliniche di interazioni Interazioni cinetiche e dinamiche tra: • nutrienti e nutrienti • nutrienti e farmaci • nutrienti e alimenti • alimenti e farmaci – Meta-analisi • Ricerca clinica di conferma «real-life» – Studi osservazionali – Segnalazione eventi avversi (vigilanza)
Main CAM therapies used to alleviate menopausal symptoms CAM therapy Clinical evidence Comments Calcium Several RCTs and a systematic review Significant reduction of bone loss DHEA Several RCTs Results inconsistent Fibre Several RCTs Discrepancy in results on hypocholesterolemic effects Phytoestrogens Systematic review for isoflavones; No evidence of any significant effect on RCTs for lignans menopausal symptoms Equolo Several randomized, double blind Significant reduction of hot flushes and study other menopausal symptoms Plant sterols and Several RCTs Effective in reducing LDL-C and total stanols cholesterol plasma levels Probiotics and Several RCTs Discrepancy in results prebiotics Vitamins Systematic reviews Vitamin D (in combination with calcium) and vitamin K significantly reduce the incidence of fractures Modif. from: F Borrelli & E Ernst. Maturitas 66 (2010) 333–343
Herbal remedies used in the management of menopause Natural drug Clinical evidence Possible mechanism Comments Black cohosh Six randomized, Partial agonist at the No clinical evidence in reducing (Cimicifuga double blind 5HT1A and m-opiate climacteric symptoms. racemosa L.) controlled trial receptors A beneficial effect seems to occur in early climacteric women Dong quai Randomized, double Enhanced endogenous No significant difference in KI, hot (Angelica blind placebo- estrogen production flash frequency, estrogen levels sinensis Oliv.) controlled trial and vaginal cytology Hops Two randomized, Contain estrogen A significant difference in hot (Humulus placebo-controlled, precursors flushes, sweating, insomnia, heart lupulus L.) double blind trials, palpitation and irritability Wild yam Randomized, placebo- Contain diosgenin, a No significant difference in hot (Dioscorea controlled, double precursor of flash and night sweats villosa L.) blind, cross-over trial progesterone Ginseng Randomized, placebo- Estrogenic effects of No significant difference in PGWB, (Panax controlled, double triterpene saponin or WHQ, VAS, hot flash and sweating ginseng) blind, multicenter trial effect on the P-H axis episode frequency Modif. from: F Borrelli & E Ernst. Maturitas 66 (2010) 333–343
Effect of Fish Oil on Circulating Adiponectin: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials Context: • Sea food n-3PUFAs improve insulin sensitivity in animal experiments, but findings remain inconsistent in humans. • Adiponectin is a robust marker for insulin sensitivity and adipocyte function. Whether n-3 PUFAs affect adiponectin in humans is unknown. Objective: • to perform a systematic review and meta-analysis of randomized, placebo- controlled clinical trials (RCTs) to determine the effect of n-3 PUFA consumption on circulating adiponectin in humans. Data Sources: • MEDLINE, EMBASE, CABI, Cochrane, et al. (to June 2012). Study Selection: • RCTs of either fish oil supplementation or iso-caloric fish meal feeding that evaluated adiponectin as an outcome were selected for the study. Wu JHY, et al. J Clin Endocrinol Metab 98: 2451–2459, 2013
Change in circulating adiponectin resulting from fish oil consumption Wu JHY, et al. J Clin Endocrinol Metab 98: 2451–2459, 2013
Effect of Fish Oil on Circulating Adiponectin: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials Conclusions: • In placebo-controlled RCTs, fish oil moderately increases circulating adiponectin, although with unexplained heterogeneity as well as potential publication bias. • These findings provide no evidence for harm and support possible benefits of n-3 PUFA consumption on insulin sensitivity and adipocyte function. Wu JHY, et al. J Clin Endocrinol Metab 98: 2451–2459, 2013
Role of Lutein Supplementation in the Management of Age-Related Macular Degeneration: Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials Objective: • Meta-analysis aimed at examining the individual role of lutein as a dietary supplement in improving conditions of age-related macular degeneration (AMD) from the data generated from randomized controlled trials (RCTs). Method: • The literature search was made in multiple electronic databases. • Eligibility criteria were RCTs that recruited AMD patients or individuals at risk and evaluated lutein supplementation efficacy against placebo. • The quality of the trials was assessed by using the Jadad scale. • The meta-analysis was conducted under the fixed effect model with RevMan software by calculating the mean differences of the changes from baseline of both lutein and placebo groups. • Parameters of interest were macular pigment optical density (MPOD) and visual acuity (VA) in logMAR (minimum angle of resolution). • Heterogeneity was determined by χ 2 and I 2 and publication bias was assessed by visual examination of funnel plots. Xin Wang, et al. Ophthalmic Res 2014;52:198–205
Mean differences between lutein-supplemented and placebo groups for changes in MPOD ( a ) and VA ( b ) from baseline up to 1 year Xin Wang, et al. Ophthalmic Res 2014;52:198–205
Role of Lutein Supplementation in the Management of Age-Related Macular Degeneration: Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials Conclusion: • A statistically highly significant effect of lutein supplementation has been observed for improving the MPOD, whereas the improvement in VA was milder. • A daily dose of 10 mg was found as effective as higher doses in this meta-analysis. • However, the number of input studies is not adequate for conclusive evidence. Xin Wang, et al. Ophthalmic Res 2014;52:198–205
Oral Lutein Supplementation Enhances Macular Pigment Density and Contrast Sensitivity but Not in Combination With Polyunsaturated Fatty Acids Ingredients of Supplements Wolf-Schnurrbusch UEK, et al. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2015;56:8069–8074.
Change of macular pigment optical density (MOPD) over the course of 1 year for patients treated with lutein or with lutein + PUFA (ANOVA, P < 0.05, n=79). Change of contrast sensitivity (CS) (mean ± SEM) over the course of 1 year for patients treated with lutein or lutein + PUFA (ANOVA, P < 0.05, n=79). Wolf-Schnurrbusch UEK, et al. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2015;56:8069–8074.
Change of serum lutein concentration (mean ± SEM) during the study period. (ANOVA, P < 0.05) Change of serum zeaxanthin concentration (mean ± SEM) during the study period. (ANOVA, P < 0.05) Wolf-Schnurrbusch UEK, et al. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2015;56:8069–8074.
Oral Lutein Supplementation Enhances Macular Pigment Density and Contrast Sensitivity but Not in Combination With Polyunsaturated Fatty Acids CONCLUSIONS. • Addition of PUFA may reduce the bioavailability of lutein • and therefore lessen the beneficial effect on macular pigment and CS. • This needs to be considered when prescribing lutein supplements to patients with low lutein levels Wolf-Schnurrbusch UEK, et al. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2015;56:8069–8074.
Estimated percentage LDL-C reduction obtainable with different full-dosed lipid-lowering nutraceuticals Cicero AFG & Colletti A. Phytomedicine (2015), 1-6
Combined Effects of Ezetimibe and Phytosterols on Cholesterol Metabolism A Randomized, Controlled Feeding Study in Humans Xiaobo Lin, et al. Circulation. 2011;124:596-601
Nutraceutical pill containing berberine versus ezetimibe on plasma lipid pattern in hypercholesterolemic subjects and its additive effect in patients with familial hypercholesterolemia on stable cholesterol-lowering treatment Subjects: 228 primary HCH STs intolerants 30 HeFH Pisciotta L, et al. Lipids in Health and Disease 2012, 11:123
Pearson’s correlation between percent decrease of LDL-C induced by STs or STs/EZE and the additional percent decrease due to BBR/P/RR supplementation in genotype confirmed HeFH patients ST: Statina EZE: ezetimibe BBR: berberina P: policosanoli RR: red rice Pisciotta L, et al. Lipids in Health and Disease 2012, 11:123
Nutraceutical pill containing berberine versus ezetimibe on plasma lipid pattern in hypercholesterolemic subjects and its additive effect in patients with familial hypercholesterolemia on stable cholesterol-lowering treatment Conclusions: • The alternative treatments tested in our HCH subjects were rather effective and safe. • The findings in HeFH patients suggest that BBR might act in vivo increasing expression and stability of LDLRs and/or suppressing PCSK9 expression. Pisciotta L, et al. Lipids in Health and Disease 2012, 11:123
Problemi e criticità della ricerca clinica • Scarsità studi clinici controllati • Troppi studi clinici controllati con risultati negativi • Difetti di progettazione degli studi – Presenza di numerosi bias – Numerosità del campione insufficiente – Durata limitata della esposizione – follow-up assente o troppo breve • Obiettivi ed end-points inadeguati – Solo intermedi o surrogati – Raramente finali o robusti
N° Citazioni Annuali PubMed "Dietary Supplements" N° Totali: 29.920 «Dietary Supplements» AND «Controlled Clinical Trials»: 109 «Dietary Supplements» AND «Research Design»: 76 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 1993 2010 1990 1991 1992 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Clinical Trial Evidence and Use of Fish Oil Supplements • Lavori sugli omega 3 pubblicati su riviste ad alto impatto tra gennaio 2005 e Dicembre 2012: • 18 RCTs con end-points primari: – 10 cardiovasculari – 4 neurocognitivi – 1 tumori – 1 immunità – 1 gastrointestinale – 1 respiratorio • 6 meta-analysi di RCTs (tutti cardiovasculari). • Solo 2 publicazioni hanno reportato un beneficio sull’end-point primario • Tuttavia, generale entusiasmo per l’uso di omega-3: – mediana (range) dello score editorial: 4 (1.5-5) – mediana (range) del numero di news reports per publicazione: 11 (0-27). Grey A & Bolland M. JAMA Internal Medicine (2014), 174 (3):460-462
A Potential Design Flaw of Randomized Trials of Vitamin Supplements • I ricercatori, i medici e l’opinione pubblica come interpretano i numerosi risultati negativi degli studi clinici controllati sugli integratori vitaminici? • Questi studi sono di solito condotti sulla base dei risultati positivi di studi epidemiologici prospettici e su prove di laboratorio dei meccanismi biologici. • Interpretazioni comuni: 1. i risultati negativi dei RCT offrono la prova incontrovertibile che il nutriente non è correlato alla malattia e che gli studi epidemiologici hanno bias. 2. la maggior parte degli RCT di integratori vitaminici sono progettati per verificare l'ipotesi che l’integrazione vitaminica è comunque protettiva, indipendentemente dallo stato dei nutrienti. 3. Il trattamento vitaminico non può essere efficace perché l'assunzione di sostanze nutritive tra i partecipanti è già a livelli ottimali. Morris MC & Tangney CC. JAMA, 305:1348-49; 2011
A Potential Design Flaw of Randomized Trials of Vitamin Supplements • I livelli di nutrienti sono raramente considerati tra i criteri di inclusione. • I soggetti arruolati sono in genere individui sani. • E’ molto probabile che i livelli di assunzione siano già ottimali e che l'integrazione non possa fornire benefici aggiuntivi • Tre RCTs pubblicati hanno esaminato l'effetto della vitamina E sulla funzione cognitiva: – tutti tre hanno dato risultati negativi. – nessuno di questi studi era mirato a individui che avevano un basso apporto dietetico. Morris MC & Tangney CC. JAMA, 305:1348-49; 2011
A Potential Design Flaw of Randomized Trials of Vitamin Supplements • Considerare il livello del nutriente è di fondamentale importanza nella valutazione delle prove epidemiologiche. • Tra i primi 3 studi epidemiologici prospettici che riportano l'associazione tra antiossidanti nella dieta e rischio di malattia di Alzheimer: – 2 studi hanno trovato associazioni inverse con la vitamina E da fonti alimentari – 1 non ha trovato alcuna associazione. • Un attento esame dei livelli di assunzione riportati nelle popolazioni di questi studi ha rivelato che: – l'assunzione di vitamina E era stata molto bassa nello studio con i risultati negativi, – il livello mediano di assunzione di 4,7 mg/die del quartile più alto corrispondeva alle dosi più basse di assunzione degli altri 2 studi positivi. • Una spiegazione plausibile per l'associazione nulla è che la gamma di assunzione di vitamina E nella popolazione di questo studio era inferiore al livello di beneficio protettivo necessario per osservare un'associazione. Morris MC & Tangney CC. JAMA, 305:1348-49; 2011
A Potential Design Flaw of Randomized Trials of Vitamin Supplements • Il Folic Acid Cognitive Intervention Trial (FACIT) (FACIT) è un raro esempio di studio di un integratore vitaminico che aveva come target gli individui trovati ad avere livelli insufficienti di folati sulla base di rigorosi criteri biochimici. • I partecipanti sono stati randomizzati a ricevere 800 µg al giorno di acido folico o placebo per 3 anni. • Durante questo periodo, i livelli di folato nel gruppo dei trattati aumentò da una mediana 12 nmol/L a 76 nmol/L e quelle di omocisteina diminuirono da una mediana di 13.0 µmol/L a 10,1 µmol/L. • I trattati con acido folico hanno mostrato tassi significativamente più lenti di declino della funzione cognitiva in diversi test, rispetto al gruppo placebo. Morris MC & Tangney CC. JAMA, 305:1348-49; 2011
The effect of cactus pear (Opuntia ficus-indica) on body weight and cardiovascular risk factors: A systematic review and meta-analysis of randomized clinical trials Background: • Cactus pear: – is rich in betalains. – is thought to possess antioxidant and anti-inflammatory properties, – has been used as an artificial sweetener in the food industry. • Results of animal research have suggested that OFI intake can lead to – reductions in body weight via diuresis, – decrease blood glucose by enhancing basal plasma insulin concentration, – and improve lipid profile through scavenging of intracellular radicals. • Randomized and nonrandomized human studies have shown that OFI – could attenuate postprandial hyperglycemia by stimulating glucose uptake, – causes marked reductions in total cholesterol (TC), LDL-C, and TGs in patients with dyslipidemias by up-regulating binding of LDL receptors in the liver. Onakpoya IJ, et al. Nutrition 31 (2015) 640–646
The effect of cactus pear (Opuntia ficus-indica) on body weight and cardiovascular risk factors: A systematic review and meta-analysis of randomized clinical trials Effect of Opuntia ficus-indica (OFI) on body weight (kg) Onakpoya IJ, et al. Nutrition 31 (2015) 640–646
The effect of cactus pear (Opuntia ficus-indica) on body weight and cardiovascular risk factors: A systematic review and meta-analysis of randomized clinical trials Effect of Opuntia ficus-indica on percentage body fat Onakpoya IJ, et al. Nutrition 31 (2015) 640–646
The effect of cactus pear (Opuntia ficus-indica) on body weight and cardiovascular risk factors: A systematic review and meta-analysis of randomized clinical trials Results: • Seven eligible studies, of which five included. • The studies varied in design and reporting quality. • Meta-analysis revealed – a nonsignificant difference in body weight between OFI and controls. – significant reductions in • body mass index, • percentage body fat, • systolic and diastolic blood pressures, • and total cholesterol. • Adverse events included gastric intolerance and flu symptoms. Onakpoya IJ, et al. Nutrition 31 (2015) 640–646
Risk for bias for randomized clinical trials examining the effect of Opuntia ficus-indica (OFI) on body weight and cardiovascular risk factors Onakpoya IJ, et al. Nutrition 31 (2015) 640–646
Le dimensioni del valore di un integratore • Qualità del prodotto • Efficacia clinica – nutrizionale – funzionale • Tollerabilità e sicurezza • Utilità percepita • Economicità o convenienza
Le dimensioni del valore di un integratore: La Qualità • Progettazione e scelta dei nutrienti • Fonte e purezza delle materie prime: – nutrienti – eccipienti • Formulazione (simil-farmaceutica) e Tecnica di produzione industriale • Processo di validazione e certificazione • Conservazione • Packaging
Le dimensioni del valore di un integratore: L’efficacia clinica • Credibilità e affidabilità delle prove in relazione alle indicazioni (claims) nutrizionali e funzionali del prodotto – Numerosità dei soggetti – Durata delle prove – Identificazione delle sottopopolazioni target – Verifiche «real life» degli effetti nutrizionali e funzionali
Le dimensioni del valore di un integratore: Tollerabilità e Sicurezza • Documentata assenza di effetti nutrizionali negativi • Tipo e numero di controindicazioni – soggetti intolleranti a specifici nutrienti – Presenza di malattie – Gravidanza e allattamento • Attivazione di un sistema nazionale di (nutraceutico)vigilanza integrato con il sistema di farmacovigilanza
Le dimensioni del valore di un integratore: Utilità percepita • Dimostrazione della percezione soggettiva del beneficio nutrizionale e funzionale • Miglioramento della Qualità di Vita • Miglioramento degli indicatori integrati di «utilità» • Guadagno in Quality Adjusted Life Years (QALYs)
Le dimensioni del valore di un integratore: Economicità o Convenienza • Impatto sul Costo Alimentare del consumatore • Impatto sul Costo Sanitario a carico – del consumatore – del Servizio Sanitario Nazionale – della Società • Analisi della convenienza – Analisi «Minimizzazione dei Costi» – Analisi Costo-Efficacia – Analisi Costo-Utilità – Analisi Costo-Beneficio
Conclusioni • L’uso di integratori può risultare utile per migliorare l’assetto nutrizionale metabolico, per trattare disturbi legati a processi fisiologici come lo sviluppo, la gravidanza, la peri-menopausa, l’invecchiamento, e per modificare fattori di rischio di malattie. • Occorre mantenere separata la funzione di un integratore dalla funzione di un medicinale, sebbene vi siano contiguità. • L’immissione in commercio di nuovi e innovativi integratori dovrebbe essere condizionata dalla disponibilità di adeguate prove scientifiche circa la qualità, la sicurezza e l’efficacia del prodotto. • Gli studi preclinici sono utili per comprendere meccanismi d’azione, processi cinetici e dinamici di singoli nutrienti, supportare specifiche indicazioni nutrizionali o terapeutiche, prevedere possibili interazioni.
Conclusioni • I claims proposti per ogni singolo integratore devono essere provati in modo robusto con studi clinici controllati condotti possibilmente in modo mirato a singole tipologie di soggetti, distinguendo tra sani, portatori di fattori di rischio e malati. • L’efficacia e la sicurezza clinica degli integratori dovrebbero essere confermate da studi osservazionali «real life». • Soprattutto gli studi osservazionali potrebbero essere condotti da reti di MMG adeguatamente preparati. • La determinazione del valore clinico di ogni prodotto integratore dovrebbe essere basata, ove possibile, su misure e valutazioni di end-points finali e non solo intermedi o surrogati. • L’onere dello sviluppo scientifico di integratori innovativi potrebbe essere ripartito tra pubblico e privato in base a programmi e accordi specifici.
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