Il Patto Trasversale per la Scienza e la lotta alle pseudoscienze - Sipotra

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ISSN 1826-3534

         LA DISINFORMAZIONE ONLINE
                24 APRILE 2020

Il Patto Trasversale per la Scienza e la
        lotta alle pseudoscienze

                       di Pierluigi Lopalco
                       Professore ordinario di Igiene
                       Università degli Studi di Pisa

                           Diego Pavesio
                  Tesoriere Patto Trasversale per la Scienza
                       Medico di Medicina Generale

                         e Guido Ascione
Specializzando in Cardiochirurgia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele
        & CEST – Centro per l’Eccellenza e gli Studi Transdisciplinari
Il Patto Trasversale per la Scienza e la lotta alle
                    pseudoscienze *
     di Pierluigi Lopalco                        Diego Pavesio                             e Guido Ascione
    Professore ordinario di Igiene          Tesoriere Patto Trasversale per                   Specializzando in
    Università degli Studi di Pisa         la Scienza – Medico di Medicina                  Cardiochirurgia presso
                                                       Generale                          l’Università Vita-Salute San
                                                                                              Raffaele & CEST

Abstract [It]: La diffusione delle fake news è un problema che affligge la società contemporanea da tempo
immemore, con impatto su molti campi tra cui la sanità pubblica. In questo articolo, ripercorrendo alcuni tra gli
esempi più eclatanti di disinformazione sanitaria, si cerca di tracciare un percorso che consenta una graduale
esclusione del “pensiero pseudoscientifico” dal sentire della popolazione italiana, a partire dalle soluzioni proposte
dal Patto Trasversale per la Scienza.

Abstract [En]: La diffusione delle fake news è un problema che affligge la società contemporanea da tempo
immemore, con impatto su molti campi tra cui la sanità pubblica. In questo articolo, ripercorrendo alcuni tra gli
esempi più eclatanti di disinformazione sanitaria, si cerca di tracciare un percorso che consenta una graduale
esclusione del “pensiero pseudoscientifico” dal sentire della popolazione italiana, a partire dalle soluzioni proposte
dal Patto Trasversale per la Scienza.

Sommario: 1. Introduzione: la disinformazione e la scienza medica. 2. Esempi eclatanti e recenti di
disinformazione scientifica e effetti sulla salute. 3. Gli attori che aiutano la diffusione delle pseudoscienze: la
“formazione” con cui scende in campo la disinformazione. 4. La reazione della scienza medica (il Patto per la
scienza) e le esigenze per aiutare la divulgazione scientifica.

1. Introduzione: la disinformazione e la scienza medica
L’estrema diffusione delle fake news1, anche dette “bufale”, è uno dei grandi problemi che la società
contemporanea si trova ad affrontare.
Come suggerito da uno studio condotto dall'Istituto Studi Avanzati di Lucca e dall’Università La Sapienza
di Roma2 si possono schematicamente dividere le fake news in tre macroaree: quelle di natura Geopolitica
(63%) - che comprendono, tra gli altri, il negazionismo della Shoah, il signoraggio bancario e le teorie
terrapiattiste -, quelle sul clima (18%) e quelle relative alla salute. Queste ultime rappresentano quasi il
19% di tutte le fake news in circolazione e riguardano in particolar modo vaccini, tumori e alimentazione.

* Articolo sottoposto a referaggio.
1 Sugli aspetti definitori v. M. CAVINO, Il triceratopo di Spielberg. Fake news, diritto e politica, in questo fascicolo.
2 A. BESSI – F. ZOLLO – M. DEL VICARIO – A. SCALA – G. CALDARELLI – W. QUATTROCIOCCHI, Trend

of Narratives in the Age of Misinformation in PloS One, n.10/2015.

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Tra quelle legate al cibo (circa il 6% del totale delle “bufale”) le più note sono l’elisir di lunga vita di
Panzironi3, la paleodieta4 e la dieta dei gruppi sanguigni5.
Le bufale non sono una novità di questi tempi. La prima grande fake news della storia è la “Donazione di
Costantino”, ossia l’editto con cui Costantino I, tra il III e il IV secolo d.C., avrebbe concesso alla Chiesa
Cattolica pieni poteri e pari dignità rispetto all’Impero Romano. Per 1000 anni è stato il documento su
cui si è fondato il potere temporale della Chiesa, fino a quando, nel 1440, il filologo Lorenzo Valla
dimostrò che era un falso. Nel documento, che era di almeno 5 secoli dopo, veniva infatti nominata
Costantinopoli come sede patriarcale, ma nel terzo secolo d.C. Costantinopoli non solo non era sede
patriarcale, ma non era neppure una città cristiana. Era infatti stata appena fondata, proprio da
Costantino, sulla pre-esistente Bisanzio6.
Tornando all’ambito medico, fake news antivacciniste erano già in circolazione all'inizio del 1800, quando
il Dottor Edward Jenner aveva per primo postulato che l’inoculazione di materiale prelevato da lesioni
vaiolose di mucche in soggetti sani potesse conferire loro immunità dall’infezione7. Le ragioni dello
scetticismo antivaccinista erano ai tempi soprattutto di carattere ideologico (la vaccinazione prevedeva
l’inoculo di materiale “animale” nell’uomo) e religioso (vaccinarsi era visto infatti come un aperto atto di
sfida alla predestinazione ed alla Natura)8. Nonostante l’opposizione di parte della popolazione, questa
prima tecnica vaccinale ha permesso nell'arco di due secoli di eradicare un flagello dell'umanità come il
vaiolo9, che aveva mietuto 300 milioni di vittime nel ventesimo secolo e circa 500 milioni di vittime
stimate negli ultimi 100 anni10.

2. Esempi eclatanti e recenti di disinformazione scientifica e suoi effetti sulla salute
Le cronache, anche giudiziarie, degli ultimi anni sono piene delle gesta di vari “pseudoscienziati”.

3 Si veda A. PANZIRONI, Vivere 120 anni. Le verità che nessuno vuole raccontarti, Roma, 2014. Panzironi propone un regime
alimentare che farebbe vivere fino a 120 anni se seguito pedissequamente: completa eliminazione dei carboidrati ed una
dieta a base esclusivamente di proteine e grassi.
4 Una dieta basata sul “mito del buon selvaggio”, volta a contrastare la dilagante epidemia di obesità che affligge il mondo

occidentale e che intenderebbe riproporre un ipotetico regime alimentare tipico degli uomini del Paleolitico. Si veda
W.A. PRICE, Nutrition and Physical Degeneration, Londra-New York, 1939 e S. FALLON – M. ENING, Nourishing
Traditions: The Cookbook That Challenges Politically Correct Nutrition and the Diet Dictorats, St. Charles (Maryland, USA), 1999.
5 Un regime alimentare assegnato al soggetto in base al gruppo sanguigno di appartenenza e basato sull’assunto che

esista una stretta relazione tra gruppo sanguigno, dieta e salute. Si veda P. MOZZI, La dieta del Dottor Mozzi. Gruppi
sanguigni e combinazioni alimentari, Piacenza, 2012.
6 Cfr. L. VALLA, De falso credita et ementita Constantini donatione declamatio, 1517.
7 C. P.GROSS – K. A. SEPKOWITZ, The myth of the medical breakthrough: smallpox, vaccination, and Jenner reconsidered, in

International Journal of Infectious Diseases, n. 3/1998.
8 M. A. BAROUKH, Il favoloso innesto: storia sociale della vaccinazione, Roma-Bari, 1995, p. 31.
9 J. G. BREMAN – I. ARITA, The confirmation and manteinance of smallpox eradication, Geneva, 1980.
10 A. D. HENDERSON, The eradication of smallpox – An overview of the past, present, and future, in Vaccine, n. 29/2011.

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Un primo esempio lampante è il cosiddetto “Metodo Di Bella” (MDB) del 1997. Il MDB è una “terapia
alternativa”, composta da un mix di ormoni, farmaci e vitamine (somatostatina, bromocriptina,
ciclofosfamide, melatonina, complesso vitaminico) per il trattamento di tutti i tipi di tumori11. La
sperimentazione condotta nel 1999 dal Ministero della Salute ha sancito la sostanziale "inattività" del
suddetto metodo, non essendo stata in grado di dimostrare né un’efficacia terapeutica né un beneficio in
termini di sopravvivenza per i pazienti trattati con il Metodo Di Bella rispetto ai trattamenti oncologici
tradizionali12,13.
Un secondo esempio è rappresentato invece dal metodo Stamina, inventato e tenacemente pubblicizzato
da Davide Vannoni. Vannoni, laureato in Scienze della Comunicazione, aveva fondato la Stamina
Foundation, di cui era presidente e tramite la quale voleva diffondere la propria innovativa terapia14.
Quest’ultima si propone come trattamento di alcune malattie neurodegenerative per cui la comunità
scientifica non ha ancora trovato una cura, e si è dimostrata totalmente priva di validazione scientifica.
Non è mai stato pubblicato, infatti, alcun articolo scientifico che ne attesti l'efficacia terapeutica15 e i
brevetti, che in un primo momento Vannoni aveva affermato di aver registrato a tutela della sua
invenzione, si sono dimostrati essere semplici domande di brevetto, mai evase perché nella
documentazione presentata non era fornita adeguata spiegazione del metodo16.
Dal 2007 sono stati eseguiti, dapprima a San Marino (costo pro capite per trattamento compreso tra i
30.000 € e i 50.000 €) e poi presso gli Spedali Civili di Brescia, trattamenti onerosi per pazienti affetti da
SLA, Parkinson, deficit neurologici residui post ictus, senza un documentabile beneficio17.
Vista la crescente pressione dei mass-media, in particolar modo della trasmissione televisiva “Le Iene”, nel
maggio del 2013 il Parlamento italiano ha avviato una sperimentazione clinica, stanziando fondi fino a 3
milioni di euro18.

11 Teoria consultabile al seguente link: .
12 ITALIAN STUDY GROUP FOR THE DI BELLA MULTITHERAPY TRIALS, Evaluation of an unconventional cancer
treatment (the Di Bella multitherapy): results of phase II trials in Italy in British Journal of Medicine, n. 318/1999.
13 B. SIMINI, Italian “wonder” cure for cancer is ineffective, in The Lancet, n. 352/1998.
14 Teoria consultabile al seguente link: .
15 A. ABBOTT, Italian stem-cell trial based on flawed data, in Nature news, July 2013.
16 B. MAUTINO, Stamina: una storia sbagliata, pubblicazione online del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle

Affermazioni sulle Pseudoscienze), 2014.
17 A. BAZZI, Alle origini del «metodo Stamina»: dalla periferia di Torino alla ribalta nazionale, in Il Corriere della Sera, 5 aprile

2013.
18 Decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, "Disposizioni urgenti in materia sanitaria".

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Nell’ottobre del 2014 è arrivata la definitiva bocciatura: il metodo «è pericoloso per la salute dei pazienti»19
e pochi mesi dopo, marzo 2015, Davide Vannoni patteggia la pena di un anno e dieci mesi di reclusione20.
Viene poi arrestato di nuovo, nell’aprile 2017, con l’accusa di aver continuato ad applicare il metodo
Stamina in Georgia, convincendo pazienti a recarsi a Tbilisi per ricevere il suo fantomatico trattamento21.
Il guru si spegne a dicembre 2019, mentre il processo è ancora in corso.
Ciò posto, l’esempio più eclatante di disinformazione scientifica in ambito sanitario è senza dubbio il
negazionismo dell’HIV.
A partire dal 1987 Duesberg22, Shenton23, Farber24 si sono spesi con convinzione a favore della tesi
secondo cui il virus HIV non esista, ma siano i farmaci retrovirali a causare la Sindrome da
Immunodeficienza Acquisita (AIDS).
Con le loro illazioni hanno convinto il presidente sudafricano dell’epoca, Thabo Mbeki, a ritardare il
programma di implementazione delle terapie anti-HIV in Sud-Africa, causando, si stima, la morte di
350.000 persone25. In Italia la diffusione del negazionismo si deve soprattutto alla pubblicazione, nel 1996,
del libro dal titolo “La grande truffa dell’AIDS”26.

3. Gli attori che aiutano la diffusione delle pseudoscienze: la “formazione” con cui scende in
campo la disinformazione
I personaggi che entrano in campo nella strutturazione di una pseudoscienza sono più o meno sempre
gli stessi, e l’obiettivo di fondo è spesso di tipo economico27.
Volendo immaginare la “formazione” con cui si disporrebbero in un campo di calcio gli attori
responsabili della diffusione dell'antivaccinismo, pseudoscienza che ha destato molta attenzione negli
ultimi anni, in porta troveremmo gli avvocati, pronti a dare il proprio contributo difensivo nelle cause

19 REDAZIONE ONLINE, Stamina, il comitato di esperti boccia il metodo: no alla sperimentazione, in Il Corriere della Sera, 2
ottobre 2014.
20 REDAZIONE, Stamina: ok a patteggiamento, 1 anno 10 mesi a Vannoni, in ANSA, 19 marzo 2015. Sui profili giuridici si

veda S. RODRIQUEZ – E. CECCHERINI, Fake news e vaccini: le verità nascoste, in questo fascicolo.
21 C. DEL FRATE – E. SOLA, Continuava con il metodo Stamina. Arrestato a Torino Davide Vannoni. Pazienti “adescati”

attraverso i social, in Il Corriere della Sera, 26 aprile 2017.
22 P. DUESBERG, Inventing the AIDS Virus, Washington DC (USA), 1996.
23 J. SHENTON, Positively False: Exposing the Myths Around HIV and AIDS, Londra, 1998.
24 C. FARBER, "Out Of Control, AIDS and the corruption of medical science", in Harper's Magazine, 1 marzo 2006.
25 P. CHIGWEDER – G. R. SEAGE – S. GRUSKIN – T. H. LEE – M- ESSEX, Estimating the Lost Benefits of Antiretroviral

Drug Use in South Africa, in Journal of Acquired Immune Deficiency Syndromes, n. 49/2008.
26 L. DE MARCHI – F. FRANCHI, Aids. La grande truffa, Roma, 1996.
27 Celebre è il caso del Dr Wakefield, medico britannico responsabile di una pubblicazione fraudolenta su The Lancet, in

cui sosteneva l’esistenza di una correlazione tra vaccinazione trivalente morbillo-parotite-rosolia e la comparsa di
autismo e malattie intestinali nei bambini. Si scoprì poi che la sua ricerca era stata finanziata da un avvocato che aveva
in corso una serie di cause giudiziarie contro le case farmaceutiche produttrici di vaccini. Si veda A. HANNAFORD,
Andrew Wakefield: autism inc, in The Guardian, 6 aprile 2013.

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contro le aziende farmaceutiche. Come terzini possiamo immaginare siti internet e case editrici
“predatorie”28, che si spartiscono il mercato non solo dell'antivaccinismo, ma delle pseudoscienze in
generale29. A centrocampo si collocano i politici, che da abili play-maker cercano di tutelare tutti i gruppi
portatori di interessi (e di voti). Sulle ali, liberi di far danni, ciarlatani di ogni sorta come iridologi e
naturopati. In attacco, letali data la loro posizione di rilievo mediatico, ci sono i giornalisti, i nuovi attori
online30 e le immancabili dive del cinema/televisione cadute in disgrazia31: la punta di diamante più
coreografica che si possa immaginare. Sugli spalti siedono i “genitori esitanti”, circa il 10-20% del totale32,
il cui recupero è stato identificato dal Parlamento Europeo come una delle priorità per aumentare la
copertura vaccinale33, e gli “Ultras no-vax”, gli inconvincibili, quota minoritaria stimata tra lo 0,7 e l’1%
della popolazione genitoriale30.

4. La reazione della scienza medica (il Patto per la scienza) e le esigenze per aiutare la
divulgazione scientifica
Lo scetticismo dilagante, la moltiplicazione delle fonti di informazione e la progressiva sfiducia nei
confronti della classe medica sono stati, negli ultimi anni, il substrato ideale per la diffusione di credenze
pseudo-scientifiche, potenzialmente in grado di dare origine a comportamenti pericolosi per la salute
pubblica34. La divulgazione scientifica ufficiale e la diffusione delle pseudoscienze correvano inoltre su
binari paralleli, avendo la prima come veicolo di diffusione prevalente le riviste scientifiche e la seconda
i social network e i blog, su cui, in assenza di contraddittorio, si alimentava il sentimento anti-scientifico35.
Fino al 2015, in Italia pochi si sono esposti pubblicamente a difesa della “medicina tradizionale”. Tra
questi vanno ricordati il dottor Salvo Di Grazia, autore del blog “Medbunker”36, Ulrike Schmidleithner

28 Su cui si veda in questo numero: C COLAIACOMO, Fake news scientifiche – crisi d’immagine per la ricerca?, in questo fascicolo.
29 Per un’accurata descrizione del ruolo dei vecchi e nuovi mass media nella diffusione delle fake news si veda il Report
“News vs fake nel sistema dell’informazione”, 2018, curato dall’osservatorio dell’Autorità Garante per le comunicazioni
(AGCOM).
30Report “News vs fake nel sistema dell’informazione”, 2018.
31 Note sono, per esempio, le invettive di Eleonora Brigliadore, ex attrice e conduttrice televisiva, contro i vaccini e la

chemioterapia, diffuse tra i suoi followers attraverso i canali social.
32 Si veda EUROPEAN CENTRE FOR DISEASE PREVENTION AND CONTROL, Let’s talk about hesitancy,

Stockholm, 2016.
33 Si veda European Parliament resolution of 19 April 2018 on vaccine hesitancy and the drop in vaccination rates in Europe.
34 Si veda G. GIARELLI, Il malessere della medicina: un confronto internazionale, 2003, Milano, p. 191.
35 C COLAIACOMO, Fake news scientifiche – crisi d’immagine per la ricerca?, cit.
36 Il dottor Salvo di Grazia è un medico-chirurgo, specialista in ginecologia ed ostetricia e curatore del blog divulgativo

“MedBunker”, .

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con la sua pagina web “Vaccinar…sì”37 e l'Associazione CICAP fondata da Piero Angela più di 30 anni
fa38.
Nel 2015 fa la sua discesa in campo il professor Roberto Burioni che con una tecnica comunicativa molto
incisiva comincia a diffondere messaggi a sostegno della pratica vaccinale39.
Nei mesi seguenti molti altri professionisti della salute, come i professori Pier Luigi Lopalco40, Andrea
Cossarizza41, Francesco Galassi42, hanno seguito, ognuno con le proprie metodiche comunicative,
l'esempio di Burioni. Si è cominciato a definire un gruppo di medici che, ridimensionando il proprio
registro comunicativo, hanno saputo fare “informazione” mediante gli stessi strumenti divulgativi
utilizzati fino a quel momento dalle pseudoscienze.
Oltre a questi esempi illustri si è poi visto un importante impegno da parte di istituzioni e Società
Scientifiche (per esempio la FNOMCeO - Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri
con la pagina “dottore ma è vero che?”43), e gruppi di privati cittadini, con la nascita di associazioni come
Io Vaccino44, RIV - Rete Informazioni Vaccini45 e Butac - bufale un tanto al chilo46. Queste realtà, anche
loro impegnate nel debunking di fake news47 e nella divulgazione scientifica, hanno contribuito a diffondere
corretta informazione scientifica con l’obiettivo, tra le altre cose, di convincere i genitori esitanti e di
permetterne una drastica riduzione di numero.
Mancava tuttavia un progetto comune, in grado di coordinare gli sforzi di tutti gli enti che, negli anni,
avevano sentito il bisogno di esporsi contro la diffusione delle bufale in ambito sanitario.
In risposta a questa esigenza, il 10 gennaio 2019, da un’azione congiunta del Prof. Guido Silvestri e del
Prof. Roberto Burioni, nasce il Patto Trasversale per la Scienza. Il Patto Trasversale per la Scienza si regge

37 Consultabile al sito: .
38 Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP), associazione fondata nel 1989,
.
39 Alla sua figura la rivista Science ha recentemente dedicato un articolo, D. STARR, This Italian scientist has become a

celebrity by fighting vaccine skeptics, in Science, 2 gennaio 2020, .
40 Professore di Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università degli Studi di Pisa, attivo tramite la propria pagina

Facebook “Pier Luigi Lopalco, Epidemiologo”.
41 Professore ordinario di Patologia generale presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, molto attivo

sulla propria pagina Facebook, “Silvestri e Cossarizza, medici & scienziati”, fondata con il Prof Guido Silvestri, professore di
Patologia generale presso la Emory University di Atlanta, USA.
42 Paleopatologo, Senior Research Associate presso l’Università di Flinders (Australia).
43 , Il portale della FNOMCeO per rispondere ai dubbi più comuni sulla salute,

consolidare il rapporto con i pazienti e favorire la consultazione di testi informativi di qualità.
44 Associazione di genitori con l’obiettivo di diffondere corretta informazione sui vaccini, .
45 Associazione fondata dal Dr. Fiacchini, medico igienista marchigiano, www.riv.life
46 Blog d’informazione e debunking, .
47 Su cui in questo numero speciale si veda G. RUFFO – M. TAMBUSCIO, Capire la diffusione della disinformazione e come

contrastarla, in questo fascicolo.

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su un appello, già sottoscritto da più di seimila persone48, che identifica i punti chiave di un’azione
coordinata tra la politica ed il mondo scientifico, con l’obiettivo di contrastare i fenomeni
pseudoscientifici e promuovere la diffusione di convinzioni scientifiche basate sull’evidenza empirica49.
L’appello50 si estrinseca in cinque punti:

(i) Le forze politiche si impegnino a sostenere la Scienza come valore universale, senza alcun colore
politico, e ne riconoscano il ruolo di portatrice di progresso, di catalizzatore di conoscenza e da ultimo
di strumento essenziale per migliorare la qualità di vita della razza umana.
(ii) Nessuna forza politica italiana si presti a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza
e/o di pseudomedicina, dato il rischio di mettere a repentaglio la salute pubblica.
(iii) Tutte le forze politiche italiane si impegnino a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato
di quegli pseudoscienziati che con affermazioni non-dimostrate ed allarmiste creano paure ingiustificate
tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica51.
(iv) Tutte le forze politiche italiane si impegnino ad implementare programmi capillari di informazione
sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori,
comunicatori, ed ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità52.
(v) Tutte le forze politiche italiane si impegnino affinché si assicurino alla Scienza adeguati finanziamenti
pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base53.
Per consentire una più efficace sensibilizzazione alle necessità contenute nell’appello del 10 gennaio, il 5
giugno 2019 si costituisce ufficialmente l'Associazione “Patto Trasversale per la Scienza”, con 21 soci
fondatori.

48  Tra queste quelle di molti personaggi illustri della scienza, della Politica e della società, si veda
.
49 “Rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche italiane, affinché sottoscrivano il seguente Patto Trasversale per la

Scienza e si impegnino formalmente a rispettarlo, nel riconoscimento che il progresso della Scienza è un valore universale
dell’umanità, che non può essere negato o distorto per fini politici o elettorali”. Si veda
.
50 Cfr. .
51 Ci si riferisce qui in particolare all’atteggiamento forse troppo morbido avuto in passato dalla Cosa Pubblica nei

confronti di trattamenti pseudoscientifici, si vedano il caso Stamina e Di Bella.
52 Si vuole sottolineare la necessità di normare il “Diritto alla corretta informazione in ambito sanitario”, affidando allo

Stato (e quindi eventualmente ad un organo dedicato) il compito di ideare programmi di informazione sulla Scienza, in
grado di raggiungere la più grande fetta possibile della popolazione.
53 Vista la consapevolezza che la pseudoscienza dilaga ancor di più dove la scienza ufficiale non riesce ancora ad arrivare,

si veda il caso Stamina.

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Lo scopo, da Statuto societario, è: «la promozione e la diffusione della scienza e del metodo scientifico-
sperimentale in Italia al fine di superare ogni ostacolo e/o azione che generi disinformazione su temi
scientifici, il tutto nell’ottica del precipuo interesse della tutela della salute umana»54.
L’associazione55 conta ad oggi più di 350 soci e si articola in 12 gruppi di lavoro56.
Oltre ai singoli cittadini possono aderire al Patto anche Comuni, Università ed Enti57, aprendo così alla
più ampia partecipazione possibile della società civile ed avvicinando la cittadinanza agli “esperti” in
campo medico.
L’appello definisce il punto di partenza e, auspicabilmente, il punto di arrivo di un percorso che consenta
una graduale esclusione del “pensiero pseudoscientifico” dal sentire della popolazione italiana58. Si tratta
di un tentativo attivo di ricostruire un rapporto di fiducia fra medici e cittadini, sia nel mondo digitale che
in quello analogico, che possa permettere di limitare la disinformazione in questi ambiti. Ma, soprattutto,
si tratta di un richiamo alla responsabilità della politica59.
Troppe sono state in passato, infatti, le volte in cui il Legislatore si è lasciato piegare dall’opinione pubblica
ed ha autorizzato la sperimentazione di metodiche terapeutiche senza fondamento scientifico60. Oltre allo
spreco di risorse pubbliche61, un simile atteggiamento crea terreno fertile per la proliferazione delle
pseudoscienze. Nell’appello si invoca invece innanzitutto la nascita di una sinergia tra la comunità
scientifica e la Politica, a partire dalla consapevolezza che entrambe hanno come obiettivo il benessere
della comunità.
Questa intesa sinergica dovrebbe poi farsi promotrice di un programma di educazione della popolazione
alla corretta informazione sanitaria, affinché fin dalle scuole dell’obbligo si sia abituati al pensiero critico
e si cresca consapevoli che le evidenze scientifiche si producono ottenendo molteplici risultanti

54 Cfr. .
55 Il Consiglio Direttivo per triennio 2019-2022 è composto da: Prof. Pier Luigi Lopalco, Presidente; Prof. Andrea
Cossarizza, Vicepresidente; Dr.ssa Julia Filingeri, Segretario; Dr. Diego Pavesio, Tesoriere; Prof. Avv. Luciano Butti,
Avv. Corrado Canafoglia e Dr. Luca Pezzullo, consiglieri settore legale; Dr.ssa Francesca Ulivi, Dr.ssa Maria Santoro e
Dr.ssa Giulia Corsini, consiglieri comunicazione e pubbliche relazioni; Prof. Roberto Burioni, Prof. Guido Silvestri e
Prof. Andrea Grignolio, consiglieri.
56 I 12 gruppi di lavoro sono: affari legali, frodi scientifiche e integrità della ricerca, fondi e politiche per la ricerca,

alimentazione e salute, HIV e AIDS, omeopatia, pseudoterapie, vaccini, sperimentazione animale e tre gruppi di
comunicazione: sanità e ricerca, scuole, cittadinanza. Si veda .
57 Lo hanno già fatto i Comuni di Torino, Foggia, Senigallia, Spilimbergo e Fermignano e l’Università di Foggia. Hanno

sottoscritto il PTS anche l’Ordine dei Medici di Ancona e gli Studenti di Medicina dell’Università di Modena e Reggio
Emilia.
58 Come diceva Goethe nel quarto epigramma veneziano, «l’Italia è ancora come la lasciai, (…) c’è vita e animazione qui

ma non ordine e disciplina; ognuno pensa per sé, è vano, dell’altro diffida».
59 Su questo tema si veda in questo numero speciale: S. RODRIQUEZ – E. CECCHERINI, Fake news e vaccini: le verità

nascoste, cit., par. 4 e in generale M. MALVICINI, Parlamento e fake-news: spunti per un dibattito, in questo fascicolo.
60 Si vedano ancora i casi Di Bella e Stamina discussi precedentemente.
61 Come sottolineato precedentemente, per la sperimentazione del metodo Stamina erano stati stanziati 3 milioni di euro.

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concordanti, attraverso un metodo riproducibile62. Tutti andrebbero sensibilizzati all’importanza della peer
review come unico strumento per sfuggire alle coincidenze che si fanno Verità63.
Il sostegno della Politica alla Scienza dovrebbe passare infine anche per un aumento dei finanziamenti
pubblici alla ricerca. In Italia gli investimenti in ricerca e sviluppo (R&S) vengono soprattutto dai
Ministeri, con un contributo da parte di enti privati inferiore al 10%. In questi anni di crisi economica
tuttavia, gli investimenti pubblici si sono ridotti, e con essi la capacità della comunità scientifica italiana
di generare nuove conoscenze suscettibili di produrre innovazione64. Recentemente si sta assistendo ad
un’inversione di questo trend negativo, pur restando tuttavia l’Italia fanalino di coda tra i Paesi Europei
per rapporto tra investimenti in R&S e PIL pro capite65.
Il Patto Trasversale per la Scienza ed il suo appello rappresentano dunque un molto interessante tentativo
di portare le evidenze scientifiche alla base delle scelte legislative e di governo di tutti i partiti politici,
trasversalmente, e rendere quindi la tutela della corretta informazione in ambito sanitario, finalmente, un
“affare di Stato”.

62 Questi sono i dettami del cosiddetto metodo scientifico, storicamente attribuito a Galileo Galilei. Cfr. L. CANOVA,
Galileo Reload. Il metodo scientifico nell’era della post-verità, 2018, Milano. V. C COLAIACOMO, Fake news scientifiche – crisi
d’immagine per la ricerca?, cit.
63 Cfr. R. SPIER, The history of the peer-review process, in Trends in Biotechnology, n. 20/2002.
64 Cfr. E. REALE, Il finanziamento pubblico per ricerca e sviluppo. Le politiche dell’Italia in prospettiva comparata, in CNR (a cura

di), Relazione sulla ricerca e l’innovazione in Italia. Analisi e dati di politica della scienza e della tecnologia, 2018, Roma.
65 Ibidem

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