Conferenza stampa Napoli, 23- 09- 2015 - Elaborato a cura di M. Lega - Osservatorio del mare
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Come nasce l’Osservatorio Forma spontanea di partenariato istituzionale per finalità di servizio, fondata sull’aggregazione, organizzazione delle specifiche capacità e risorse d’eccellenza di ogni singolo attore, nella precipua valorizzazione delle rispettive risorse informative, tecnologiche ed umane e sull’attivazione di procedure di federazione ed interazione. Basato sulla sottoscrizione di un Protocollo di Intesa concordato tra organismi, enti ed istituzioni accademico-scientifiche impegnate in tematiche incentrate sulla tutela del territorio e dell’ambiente marino-costiero, su iniziativa della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, con il coordinamento della Direzione Marittima di Napoli. Elaborato a cura d i M. L ega
Oggetto del Protocollo d’Intesa Art. 3 (Oggetto) Nell’ottica della più ampia valorizzazione e protezione del patrimonio costiero della regione Campania e della promozione della cultura ambientale, le Parti di comune volontà convengono di istituire un Osservatorio del Mare e del Litorale Costiero, avanti denominato Osservatorio, quale Gruppo di Lavoro permanente di indirizzo, programmazione, impulso e coordinamento delle attività da condurre nell’ambito del quadro di collaborazione istituzionale instaurato in forza del presente Protocollo d’Intesa. Elaborato a cura d i M. L ega
Sottoscrittori 1. Capitaneria di Porto / Guardia Costiera - Direzione Marittima della Campania 2. Università degli Studi di Napoli “Parthenope”- Dipartimento di Scienze e Tecnologie ed il Laboratorio di Ingegneria Ambientale Forense 3. Università degli Studi di Napoli “Federico II”- Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali 4. Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”- Dipartimento Asia Africa Mediterraneo ed il Centro Jean Monnet sulla Tutela dei diritti dei migranti nel Mediterraneo 5. Stazione Zoologica “Anton Dohrn” 6. Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) - Istituto per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC) 7. Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) 8. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) - Sezione di Napoli “Osservatorio Vesuviano” 9. Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno 10. Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC) 11. Autorità di Bacino Regionale Campania Centrale (AdBCC) Elaborato a cura d i M. L ega
Il mare quale elemento caratterizzante di un territorio e della sua storia, nei suoi aspetti: - economici - sociali;; - culturali - politici Elaborato a cura d i M. L ega
Il mare quale luogo fisico dove il “buono stato ambientale” è fondamentale per: • la salute umana;; • la salvaguardia degli ecosistemi;; • l’economia Sorgente Percorso Bersaglio Azioni dell’uomo Sorgente Percorso Bersaglio Ambiente Salute dell’uomo Elaborato a cura d i M. L ega
il Parlamento Europeo ed il Consiglio dell’Unione Europea hanno emanato la Direttiva Europea 2008/56/CE sulla strategia per l’ambiente marino, recepita dall’Italia con D.Lgs. n. 190 del 13 ottobre 2010 … …entro il 2020 tutte le acque marine nazionali dovranno ottenere il riconoscimento di buono stato ambientale (GES, “Good Environmental Status”) … …stabilisce che gli Stati membri elaborino una strategia marina che si basi su una valutazione iniziale, sulla definizione del buono stato ambientale, sull’individuazione dei traguardi ambientali e sull’istituzione di programmi di monitoraggio. Elaborato a cura d i M. L ega
Il mare quale quale indicatore di un corretto uso e gestione del territorio;; infatti, lo stesso risulta il destinatario “naturale” di molte attività svolte non solo in esso ma anche sul litorale e sui territori più interni. Elaborato a cura d i M. L ega
La zona costiera della regione Campania si estende per oltre 500 Km ed è caratterizzata dalla presenza diffusa di aree di notevole interesse ambientale, paesaggistico ed archeologico … Ma la stessa zona è soggetta ad un notevole carico antropico ed a diffusi ed estesi fenomeni di impatto ambientale in conseguenza di frequenti violazioni delle norme poste a tutela dell’ambiente marino e del territorio … Elaborato a cura d i M. L ega
Obiettivi § messa a sistema delle conoscenze e capacità d’eccellenza;; § condivisione dei flussi informativi e dei dati posseduti;; § attuazione di un sistema di osservazione/monitoraggio che miri a raccogliere dati ed informazioni necessarie a verificare l’attuale stato ambientale dei territori, mettendo a fuoco le maggiori criticità, ed a monitorarne l’evoluzione;; Elaborato a cura d i M. L ega
Obiettivi § definizione di una strategia comune di indirizzo da attuare, che possa assumere anche natura propositiva nei confronti di enti ed istituzioni, anche al fine di contribuire alla eliminazione delle criticità che mettono a rischio l’ambiente e la salute umana ed intralciano lo sviluppo socio-economico del territorio;; § supporto di carattere tecnico-scientifico alle attività di analisi e studio degli Enti competenti per l’elaborazione degli atti di pianificazione del territorio;; Elaborato a cura d i M. L ega
Obiettivi § attività di sensibilizzazione degli attori operanti sul territorio (cittadini, imprese, altre istituzioni, etc.) verso i principi ed i comportamenti per uno sviluppo sostenibile, nonché di divulgazione per la promozione di una cultura ambientale;; § attività di formazione finalizzata alla creazione di figure/competenze specializzate nell’ambito dei processi di valutazione dello stato dell’ambiente. Elaborato a cura d i M. L ega
Sito/portale web www.osservatoriodelmare.it Elaborato a cura d i M. L ega
Le attività dei sottoscrittori Elaborato a cura d i M. L ega
Capitaneria di Porto / Guardia Costiera Capitaneria di Porto / Guardia Costiera Direzione Marittima della Campania Elaborato a cura d i M. L ega
Osservatorio del Mare Capitaneria di Porto / Guardia Costiera TUTELA DELL’AMBIENTE E DELL’ECOSISTEMA MARINO E COSTIERO – SETTORI D’INTERVENTO ■ Vigilanza sulle aree marine protette, sulle aree di reperimento e/o di prossima istituzione e su altre zone marino/costiero ad alto indice di sensibilità ambientale ■ Vigilanza sul mare territoriale e su altre zone di mare poste sotto la giurisdizione dello Stato soggiacenti a particolari vincoli di tutela ambientale (Zona di Protezione Ecologica) ■ Monitoraggio sulle immissioni di sostanze inquinanti in atmosfera da parte di navi ■ Salvaguardia delle specie floro/faunistiche marine sottoposte a particolare protezione a livello nazionale, comunitario ed internazionale ■ Monitoraggio del flusso dei traffici dei rifiuti in ambito terrestre, marino e portuale ■ Controllo del corretto conferimento dei rifiuti e dei residui del carico provenienti dalle navi ■ Verifica delle spedizioni transfrontaliere di rifiuti per via marittima attraverso il monitoraggio dei traffici ■ Monitoraggio e controllo delle attività di bonifica e dragaggio nei siti di bonifica di interesse nazionale ■ Lotta e prevenzione all’inquinamento da idrocarburi e da altre sostanze tossiche e nocive ■ Verifica sugli scarichi in mare sia provenienti da terra, che da navi, aeromobili e piattaforme site nel mare territoriale e/o sulla piattaforma continentale ■ Monitoraggio della fascia costiera demaniale marittima al fine di prevenire, e reprimere ogni forma di abusivismo ed alterazione delle componenti ambientali Elaborato a cura d i M. L ega
Capitaneria di Porto / Guardia Costiera ATR 42 M P + S . M ultispettrale (Sensytech AA 1268 ATM – E) Elicottero AW139 + F LIR S tar S AFIRE QWIP + F LIR S C 660 +… Modello operativo s viluppato ed applicato in c ollaborazione c on il laboratorio di Ingegneria Ambientale Forense dell’Univ. Parthenope Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Parthenope” Università degli Studi di Napoli “Parthenope” Dipartimento di Scienze e Tecnologie e Laboratorio di Ingegneria Ambientale Forense Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Parthenope” Laboratorio di Geomatica – Telerilevamento e GIS (GEOTEG) Responsabile scientifico: Prof. Claudio Parente Attività di Ricerca • Elaborazione di immagini telerilevate (da satellite e da aereo) • ad alta risoluzione geometrica e radiometrica • Correzione Geometrica e Radiometrica del dato telerilevato • Data Fusion, Image Segmentation e Features Extraction • Change Detection – Analisi diacronica delle variazioni topografiche e degli usi del suolo • Indici di Vegetazione (NDVI) • Elaborazione di immagini termiche e mappatura della temperatura al suolo • Acquisizione dati in sito: rilievo topografico e «campagne verità», utilizzo di stazioni totali ed integrate con GPS – GNSS • Sistemi Informativi Geografici (GIS), realizzazione di carte tematiche e modelli 3D Elaborato a cura d i M. L ega
Attività di: Università degli Studi di Napoli “Parthenope” Il CCMMMA offre un servizio di monitoraggio e previsione di: •Condizioni meteorologiche •Condizioni marine •Qualità dell'aria Mappa oraria delle correnti marine su tutta la Regione Campania e con un superficiali nel Golfo di Napoli focus particolare all’area del Golfo di Napoli dove sono applicati modelli ad alta risoluzione ed è gestita una rete di monitoraggio meteo-marino con trasmissione di dati in tempo reale. Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Parthenope” Rete di osservazioni meteo-marine in tempo reale Università degli Studi di Napoli - Parthenope Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Parthenope” Presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università Parthenope, con la collaborazione dell’ENEA- Casaccia,è stato sviluppato un modello di circolazione marina ad alta risoluzione (CROM) del Sistema Costiero Campano Il modello CROM è innestato con un modello operativo del Mar Tirreno (TYREM), in modo da assicurare il massimo realismo delle simulazioni Questo modello è integrato nel CCMMMA Personale coinvolto: DiST: Prof. S. Pierini Dott.ssa P. de Ruggiero ENEA: Dott. E. Napolitano Dott. R. Iacono Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Parthenope” Geologia e Geofisica marina • Assetto geologico strutturale delle aree on- shore e off-shore;; • Monitoraggio della distribuzione dei sedimenti costieri;; • Controllo della evoluzione della linea di costa in relazione ai processi erosivi;; • Monitoraggio della stabilità dei costoni rocciosi e delle relative pocket beach ad essi associati ;; • Monitoraggio delle subsidenze costiere e delle aree a rischio di inondazioni permanenti. Ubicazione di parte delle 190 linee sismiche disponibili per il settore del Golfo di Napoli Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Parthenope” Laboratorio di Ecologia Marina Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Parthenope” Biodiversità, servizi ecosistemici, economia e imprese - Analisi multi-scenari (ad es. MARXAN) Ventotene: 3103 Unità di Pianificazione - Analisi energetiche ed eMergetiche per (quadrati di lato 100 m) la contabilità ambientale Run off + Reflui Specie Turisti Gasolio Materia Urbani Organica pelagiche Nutrienti Beni e Servizi Pioggia in Mare Materia Specie Organica Colonna Pelagiche Barche Lavoro Nutrienti D’acqua Costi di Correnti Materia € Capitale Marine Nutrienti Organica B. Pescaturismo Mercato Prezzo Nut. Batteri Maree nto Stock Pescato Ve to V en Ittico le e Alghe Pesca So Vento e Piante sportiva Sole Sole Figura 14 Flussi di energia della Riserva Marina nella ipotesi che si svolga anche La Pescaturismo Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Parthenope” Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Federico II” Università degli Studi di Napoli “Federico II” Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Federico II” Dipartimento Di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali Via Federico Delpino, 1, I-80137 Napoli Referente: Prof. Paolo de Girolamo paolo.degirolamo@unina.it Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Federico II” Laboratorio di Anatomia, Istologia ed Embriologia: impiego di tecniche per le valutazioni morfo-funzionali del sistema neuroendocrino e riproduttivo della fauna marina, in relazione ad inquinanti ambientali. Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Federico II” Sala necroscopie : esami necroscopici su varie specie animali per l'individuazione delle cause di morte o per evidenziare lesioni rapportabili ad agenti infettivi o infestivi, nonché all'inquinamento ambientale. Laboratorio di Anatomia ed Istologia Patologica: esami istologici volti ad evidenziare lesioni tissutali ed esami di secondo livello attraverso metodiche ancillari (cosiddette “tecniche speciali” di Anatomia Patologica) di Istochimica, Immunofluorescenza o Immunoistochimica (finalizzate ad individuare markers tissutali specifici e predittivi anche di esposizione ad inquinanti ambientali), biologia molecolare e microscopia elettronica. Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Federico II” Laboratorio di Ispezione degli Alimenti: impiego di tecniche biomolecolari per l’identificazione di specie ittiche indigene e non, in prodotti preparati e trasformati, e per rilevare la presenza di microrganismi, parassiti, contaminanti ambientali responsabili di patologie specifiche dei prodotti della pesca e/o di malattie a trasmissione alimentare nell’uomo. Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “Federico II” Laboratorio di Tossicologia: Impiego di tecniche per la ricerca di contaminanti ambientali, in particolare metalli pesanti in differenti matrici alimentari tra cui i prodotti della pesca, al fine di valutare il rischio tossicologico per l’ambiente, l’uomo e gli animali. Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” Dipartimento Asia Africa Mediterraneo e Centro Jean Monnet sulla Tutela dei diritti dei migranti nel Mediterraneo Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” Il Centro di Eccellenza sui Diritti dei Migranti nel Mediterraneo, istituito presso l’Università “L’Orientale”, cofinanziato dal Programma Erasmus + per l’Azione Jean Monnet della Commissione Europea, nasce su iniziativa del Prof. Giuseppe Cataldi, ordinario di Diritto internazionale. Il JMCE mira a porsi come punto di Il Centro di Eccellenza riunisce le riferimento scientifico su tematiche competenze di esperti di alto livello relative agli studi sui diritti dei ed ambisce a sviluppare sinergie migranti, sul processo di tra i vari istituti di ricerca sia a livello integrazione dei migranti nella nazionale che internazionale che si società europea, sulle relazioni tra migrazioni e sviluppo dei Paesi di occupano di migrazioni, origine, attraverso un approccio promuovendo attività transnazionali multidisciplinare. con istituzioni accademiche in altri Paesi, e legami con la società civile impegnata in materie affini. Elaborato a cura d i M. L ega
Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” Il Centro di Eccellenza, oltre alla funzione di catalizzatore di competenze e conoscenze legate alla tutela dei migranti ha una funzione di diffusore della conoscenza, presso studenti, policy makers, amministratori pubblici e società civile organizzata e non. www.jmcemigrants.eu Il Centro di Eccellenza raggiunge i suoi obiettivi attraverso attività di promozione della ricerca, di insegnamento e di “think-tank”. Il primo output è stato l’elaborazione della Carta di Napoli per la gestione delle migrazioni via Mare redatta insieme a tutti gli operatori del mare delle migrazioni. Elaborato a cura d i M. L ega
Stazione Zoologica “Anton Dohrn” Stazione Zoologica “Anton Dohrn” Elaborato a cura d i M. L ega
Stazione Zoologica “Anton Dohrn” Villa Comunale, 80121 Napoli • Sezione di Ecologia Marina Integrata (EMI) • Unità di servizio Monitoraggio e Dati Ambientali (MEDA) • Osservazione a lungo termine su biodiversità ed ecologia del plancton e del benthos • Fioriture algali tossiche • Monitoraggio ambientale con strumentazioni avanzate • Modelli di circolazione costiera • Risposte degli organismi ad impatti ambientali Elaborato a cura d i M. L ega
Stazione Zoologica “Anton Dohrn” LTER-MareChiara, 1139 campionamenti dal 1984 LTER-Lacco Ameno, dal 1979 Elaborato a cura d i M. L ega
Stazione Zoologica “Anton Dohrn” Elaborato a cura d i M. L ega
Stazione Zoologica “Anton Dohrn” Elaborato a cura d i M. L ega
Stazione Zoologica “Anton Dohrn” Salinità superficiale nel Tirreno Snapshot estivo (2009) Zoom Modello a 2km del Tirreno (ROMS) Previsto accoppiamento con BFM (modello ecologico) e aumento della risoluzione a 1km ! Elaborato a cura d i M. L ega
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Istituto per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC) Elaborato a cura d i M. L ega
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Direttore dell’IAMC-CNR Dott.ssa Laura Giuliano laura.giuliano@iamc.cnr.it Istituto di Riferimento: Istituto per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC)-CNR Calata Porta di Massa, Interno Porto di Napoli Elaborato a cura d i M. L ega
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) • Piattaforma Integrata per il Monitoraggio Ambientale PARFAMAR (Jack-up dotato di Laboratorio Geofisico, Geochimico e Geotecnico, due navi veloci, droni marini e aerei) • Laboratorio di Acquisizione e processing di dati Multibeam e Laboratorio Side Scan Sonar • Laboratorio di Sedimentologia • Laboratorio di Micropaleontologia • Laboratorio di Geofisica marina e terrestre (Sismica attiva, Sismica passiva, Sismica terra-mare, Magnetismo, Geoelettrica, Georadar, Radar costiero) • Laboratorio di Geochimica (Organica e Inorganica) Elaborato a cura d i M. L ega
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Piattaforma Integrata per il Monitoraggio Ambientale (PARFAMAR) Elaborato a cura d i M. L ega
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Piattaforma (Jack-up) tecnologica PARFAMAR dell’IAMC-CNR con laboratori Elaborato a cura d i M. L ega
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Lab. Geofisico Lab. Geochimico Lab. Geotecnico 3D microbathymetry Sampling water Sampling core (6m) Lase scanning survey Sea-bird profiling CTDs Sea-bed CPT profile up to Termocamera survey Photometric analysis 50-1500m depth Seismic reflection survey Trace metal analysis Mechanical characterization Black-carbon analysis of soils under static and 3D velocity current profiling dynamic stress conditions Magnetometric survey concentration Elaborato a cura d i M. L ega
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Piattaforma Integrata PARFAMAR Le nuove navi veloci Droni marini e aerei Videocamera Lidar + ControlUnit Fotocamera Termocamera Elaborato a cura d i M. L ega
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Laboratorio di Acquisizione e processing di dati multibeam e Laboratorio Side Scan Sonar Multiplankton sampler Carotiere SW-104 Laboratorio di Micropaleontologia Laboratorio di Sedimentologia Elaborato a cura d i M. L ega
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Laboratorio di Geofisica (marina e terrestre) Magnetometria terrestre Magnetometria Subbottom chirp marina Sparker Radar Costiero Tomografia sismica a rifrazione terra-‐mare Intrusione cuneo salino Geoelettrica Elaborato a cura d i M. L ega
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Laboratorio di Geochimica Laboratorio preparazione Laboratorio Inorganica Laboratorio Organica Sistema di preparazione di campioni solidi con sistema di estrazione di composti organici (Dionex ASE) e misura GC-MS e Ion Trap GC-MS (entrambi ThermoElectron). Sistema di mineralizzazione a microonde focalizzate (CEM, Mars X) utile a portare in soluzione qualsiasi tipo di campione solido (sedimenti, rocce, biota, etc.). In ambito strumentale il laboratorio è dotato di un ICP- OES e ICP-MS (Varian Inc.) Elaborato a cura d i M. L ega
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) IAMC-CNR sede di Napoli- Linee di Ricerca • Multi-Rischio (tsunami, inondazione, sismica, vulcanica, flash flood, erosione costiera, frane sottomarine) • Naturalità (bio-monitoraggio, Monitoraggio satellitare, Habitat mapping) • Sviluppo tecnologico - Piattaforma Integrata per il Monitoraggio Ambientale PARFAMAR Elaborato a cura d i M. L ega
Ag. Naz. per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) Elaborato a cura d i M. L ega
Ag. Naz. per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali Divisione Protezione e valorizzazione del territorio e del capitale naturale Laboratorio di BioGeoChimica Ambientale (SSPT-‐PROTER-‐BIOGEOC) Laboratorio di Biodiversità e Servizi Ecosistemici (SSPT-‐PROTER-‐BES) Divisione Modelli e tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali Laboratorio Modellistica climatica e impatti (SSPT-‐MET-‐CLIM) Laboratorio Ingegneria Sismica e prevenzione dei rischi naturali (SSPT-‐MET-‐ISPREV) Elaborato a cura d i M. L ega
Ag. Naz. per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) Analisi e monitoraggio Ambientale • Valutazione dello stato di salute chimico, biologico, geomorfologico di acque, suolo e sedimenti • Valutazione dell'impatto antropico sul territorio • Individuazione di eventuali fonti di inquinamento • Misure sperimentali in situ per valutare la dinamica temporale del comportamento di sostanze inquinanti in mare e nei sistemi “bacino idrografico-‐mare” Nuove metodiche di Campionamento Es.: campionatori passivi che permettono di rilevare sostanze non misurabili con tecniche convenzionali, accumulandoli in un certo intervallo di tempo . Analisi di contaminanti emergenti (“emerging pollutants”): tossine algali, microinquinanti organici quali antivegetativi (es. tributilstagno, diuron) ritardanti di fiamma (es. pentaBDPE), farmaci (es. sulfamidici). Ricerca nel campo dei sistemi analitici automatizzati – collocabili su una piattaforma galleggiante, per monitoraggio in situ in “tempo reale” tramite analisi basate su biosensori (Progetto FP7 “SMS”). Elaborato a cura d i M. L ega
Ag. Naz. per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) Geoarcheologia subacquea ª Valorizzazione e promozione del patrimonio culturale subacqueo ª Investigazione dei fondali mediante ispezioni subacquee e prospezione tecnologica mediante multibeam e side scan sonar ª Elaborazione di itinerari Attività svolte e in corso: subacquei -‐ Ricerche nell’area archeologica marina di Sinuessa -‐ Progetto Spring Lab Geoarcheology -‐ Area A rcheologica Protetta della Gaiola Supporto informatico • Realizzazione di sistemi GIS finalizzati allo studio di problematiche ambientali e a supporto delle decisioni (DSS-‐Decision support system) • Progettazione, sviluppo sistemi software e realizzazione di database ambientali numerici e cartografici • Realizzazione e gestione di siti Web Elaborato a cura d i M. L ega
Ag. Naz. per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) Modellistica costiera • Rilievi idrografici in aree costiere e corpi idrici superficiali. • Modellistica matematica e fisica di processi costieri e dinamica dei sedimenti. Verifica di interventi di protezione costiera. Simulazione della propagazione del moto • Organizzazione di database, produzione di mappe e ondoso e delle c orrenti di sviluppo di applicazioni in ambiente GIS. circolazione l itoranea Strumentazione per rilievi idrografici Elaborato a cura d i M. L ega
Ag. Naz. per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) Ecologia Studi sulle risposte di organismi calcificanti e non ( briozoi e policheti) ai cambiamenti climatici (riscaldamento globale e acidificazione degli oceani) attraverso esperimenti in situ condotti nell'area a emissioni naturali di CO2 di Ischia. (Attività in collaborazione con Stazione Anthon Dhorn, Dott.sa M.C. Gambi) Ecotossicologia Sedimentologia e Geocronologia Studio dei processi deposizionali e ricostruzione dell'impatto antropico recente (
Ag. Naz. per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) Modellistica oceanografica operativa Sistema TYREM a 2Km di risoluzione operativo nel Tirreno dal 2009 e fornisce giornalmente le previsioni della circolazione a 7 giorni. E’ Modello di circolazione marina per le coste campane (CROM), a 700m di risoluzione innestato in TYREM in collaborazione con Uni-‐ Parthenope (Prof. S. Pierini). Previsione giornaliera dello stato del mare e dell’energia associata al moto ondoso per il bacino Mediterraneo con zoom specifico nel golfo di Napoli. Risoluzione spaziale 800m. (http://utmea.enea.it/waves/.) Programma ‘Ricerca di Sistema Elettrico’ promosso dal MiSE. Clima e Energia Ricostruzione del il clima passato e scenari climatici futuri -‐ incluso scenari energetici per le rinnovabili (solare, eolico-‐ offshore, energia dal mare) per il bacino Mediterraneo. Med-‐CORDEX (www.medcordex.eu ). Elaborato a cura d i M. L ega Disponibilità di dati climatici specifici per la costa campana.
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Sezione di Napoli “Osservatorio Vesuviano” Elaborato a cura d i M. L ega
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Progetto PON-MON.I.CA, Obiettivo generale: Il progetto MONICA si propone di contribuire efficacemente alla prevenzione e alla gestione delle emergenze ambientali, in particolare quelle marine e costiere, attraverso la realizzazione di un sistema di monitoraggio innovativo, basato su una infrastruttura di comunicazione in fibra ottica, installata su fondale marino, che colleghi in rete una serie di sensori, sia innovativi che già esistenti. L’area principale di applicazione è la caldera vulcanica dei Campi Flegrei. Capitaneria Porto Pozzuoli Meda CUMAS Elaborato a cura d i M. L ega
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Realizzazione infrastruttura “mare” PON MONICA Realizzazione carta morfo- batimetrica del golfo di Pozzuoli con profilo dell’infrastruttura marina per il monitoraggio geofisico Accelerometro R. Somma, S. Iuliano, F. Matano, F. Molisso, S. Passaro, M. Sacchi, C. Troise, G. De Natale High resolution morpho- triassiale digitale Piezometro digitale bathymetry of Pozzuoli Bay, Southern Italy. Journal of Maps, 2015 http://dx.doi.org/10.1 080 /1744 5647. 2014. 1001 800 Idrofono HPS MEMS Seismic Sensor Elaborato a cura d i M. L ega
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Stato del progetto: al momento sono stati eseguiti i lavori a terra per la posa in opera del cavo in fibra ottica ed è stato eseguito lo stendimento del cavo a mare fino alla attuale boa MEDA. Entro la fine di settembre la rete di monitoraggio marino sarà collaudata e messa in funzione con la trasmissione dei dati geofisici in remoto presso la sede dell’Osservatorio Vesuviano, in via Diocleziano (Fuorigrotta, NA). Elaborato a cura d i M. L ega Idrofono
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Risultati attesi: la rete di monitoraggio marino del PON-‐MONICA rappresenta una importante e fondamentale prosecuzione dell’attuale rete di monitoraggio on-‐shore dell’Osservatorio vesuviano. Come osservato dalla sismicità e dai modelli deformativi del bradisisma, la zona del Golfo di Pozzuoli è fortemente interessata sia da eventi sismici che deformativi (figure in basso). La nuova infrastruttura di monitoraggio consentirà quindi di ottenere informazioni essenziali per la comprensione dei fenomeni di natura vulcanica, anche nel settore marino. Epicentri dei terremoti Flegrei (punti blu) dal 1 982 ad oggi. Modello deformativo dei Campi Flegrei r icavato dai dati a terra. Elaborato a cura d i M. L ega
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Rilievo laser scanner e sistema di monitoraggio integrato del costone tufaceo di Coroglio (Napoli) Elaborato a cura d i M. L ega
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Elaborato a cura d i M. L ega
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Via Salute, 2 -‐ 80055 Portici (Na) Elaborato a cura d i M. L ega
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno II.ZZ.SS. -‐ COMPITI E FUNZIONI • RICERCHE SPERIMENTALI su eziologia ed epizoologia, prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili degli animali; • SERVIZIO DIAGNOSTICO delle malattie trasmissibili degli animali; • ESAMI ED ALLE ANALISI DI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE prelevati d’ufficio ai sensi delle disposizioni vigenti; • ESAMI ED ALLE ANALISI DI MANGIMI ED INTEGRATORI per l’alimentazione degli animali prelevati d’ufficio; • PROPAGANDA SANITARIA E CONSULENZA AGLI ALLEVATORI per la difesa contro le malattie trasmissibili degli animali e per lo sviluppo ed il miglioramento igienico delle produzioni animali; • FORMAZIONE DI PERSONALE specializzato nel campo della zooprofilassi; • OGNI ALTRO COMPITO DI INTERESSE VETERINARIO, che venga loro demandato dal Ministero della Salute o dalla Regione. Elaborato a cura d i M. L ega
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno SUPPORTO SPECIALISTICO I.Z.S.M. -‐ PATOLOGIA DEGLI ANIMALI ACQUATICI Scopi preminenti sono lo STUDIO E LA DIAGNOSI DI MALATTIE di PESCI, MOLLUSCHI, CROSTACEI, TARTARUGHE ACQUATICHE e MAMMIFERI MARINI. Diversi sono i settori operativi coinvolti (microbiologia e parassitologia diagnostica, chimica tossicologica, istopatologia, sierologia, biologia molecolare, analisi del genoma ed epidemiologia). • RETE CON ALTRI II.ZZ.SS. e collegamento con i C..d.R.; • SUPPORTO TECNICO-‐S CIENTIFICO nella diagnosi, prevenzione e controllo delle malattie di animali acquatici con particolare riferimento a quelle soggette a notifica e denuncia obbligatoria; • INDAGINI TOSSICOLOGICHE in tessuti e liquidi biologici di animali acquatici; • IDENTIFICAZIONE DI SPECIE di prodotti della pesca e dell’acquacoltura freschi, congelati, trasformati e di specie tossiche; • VALUTAZIONE DELLO STATO SANITARIO DEGLI ALLEVAMENTI di pesci, molluschi bivalvi e crostacei nei confronti di malattie contagiose e/o zoonosiche; • elaborazione ed attuazione di PROGRAMMI DI SORVEGLIANZA SANITARIA e di PIANI D’INTERVENTO in corso di emergenze; • RICERCA SPERIMENTALE su eziologia, patogenesi e profilassi delle malattie infettive e diffusive delle specie ittiche; • COLLABORAZIONI SCIENTIFICHE con enti di ricerca scientifica e tecnologica; • STANDARDIZZAZIONE E VALIDAZIONE DEI METODI ANALITICI, partecipazione ai ring trial e diffusione dei metodi ufficiali; • FORMAZIONE rivolta agli operatori del settore ed al personale dei servizi veterinari delle AA.SS.LL.; • ASSISTENZA TECNICA in campo ai produttori; • SUPPORTO TECNICO-‐SCIENTIFICO al settore veterinario della Regione Campania. Elaborato a cura d i M. L ega
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno SUPPORTO SPECIALISTICO I.Z.S.M. -‐ IGIENE E CONTROLLO DELLE PRODUZIONI ITTICHE Scopi preminenti sono la VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ IGIENICO-‐S ANITARIA E DI CONTAMINAZIONE nei prodotti della pesca e dell’acquacoltura destinati al consumo umano e nei mangimi per l’acquacoltura al fine di prevenire l’insorgenza di malattie alimentari nell’uomo e di patologie negli animali. Le indagini riguardano frodi di carattere annonario e sanitario, indagini microbiologiche, biotossicologiche e parassitologiche, ricerca di residui di farmaci veterinari, contaminanti ambientali ed additivi in prodotti della pesca e dell’acquacoltura destinati al consumo umano ed in mangimi destinati all’acquacoltura, supporto tecnico-‐scientifico all’azione di farmacovigilanza veterinaria e studio degli aspetti igienico-‐sanitari della piscicoltura, crosteceicoltura e molluschicoltura. Diversi sono i settori operativi coinvolti (microbiologia e parassitologia alimentare, biotossicologia, chimica merceologica, chimica tossicologica e chimica dei microinquinanti organici). • RETE CON ALTRI II.ZZ.SS. e collegamento con i C..d.R.; • CONTROLLO microbiologico, biotossicologico e chimico di pesci, crostacei e molluschi; • MICROBIOLOGIA PREDITTIVA; • CONTROLLO merceologico e tossicologico dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura destinati al consumo umano e dei mangimi per l’acquacoltura; • COLLABORAZIONI SCIENTIFICHE con enti di ricerca scientifica e tecnologica; • STANDARDIZZAZIONE E VALIDAZIONE DEI METODI ANALITICI, partecipazione ai ring trial e diffusione dei metodi ufficiali; • FORMAZIONE rivolta agli operatori del settore ed al personale dei servizi veterinari delle AA.SS.LL.; • ASSISTENZA TECNICA in campo ai produttori; • SUPPORTO TECNICO-‐SCIENTIFICO al settore veterinario della Regione Campania. Elaborato a cura d i M. L ega
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC) Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC) Elaborato a cura d i M. L ega
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC) Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania Istituita con L.R. n. 10/98 Via Vicinale S.Maria del Pianto – Centro Polifunzionale, Torre 1 – 80143 Napoli Principali strutture dell’Agenzia coinvolte nelle attività dell’Osservatorio: • Unità Operativa Mare della Direzione Tecnica • Laboratorio Regionale Mare del Dipartimento Provinciale di Napoli Elaborato a cura d i M. L ega
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC) Direzione Tecnica -‐ U.O. Mare Principali attività di interesse dell’ Osservatorio ü Monitoraggio acque marino costiere ai sensi del D.lgs. 152/06 ü Monitoraggio ai sensi del D.lgs. 190/10 di attuazione della Direttiva Europea sulla Marine Strategy ü Monitoraggio della presenza di microalghe potenzialmente tossiche (Ostreopsis ovata) ü Programma annuale di sorveglianza delle acque di balneazione ai sensi del D.Lgs.116/2008 e del D.M. 30/03/2009 ü Supporto alla gestione di emergenze ambientali sulle acque marine regionali ü Gestione armatoriale di otto battelli ü Informazione al pubblico Elaborato a cura d i M. L ega
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC) Pubblicizzazione dei dati e Informazione al pubblico www.arpacampania.it -‐ Sezione Balneazione Elaborato a cura d i M. L ega
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC) Dipartimento Provinciale di Napoli – Laboratorio Regionale Mare Principali attività di interesse dell’ Osservatorio • attività analitiche chimiche e biologiche su matrici marine e di acque di transizione ; • attività analitiche relative al monitoraggio delle acque di balneazione; • attività di controllo della proliferazione di fitoplancton e della presenza di fitoplancton potenzialmente tossico lungo le coste del territorio regionale e attività analitiche su campioni prelevati per presenza di schiume/colorazione anomale/fenomeni mucillaginosi di acque di mare da addebitare a proliferazioni algali o a eventi di inquinamenti; • attività analitiche finalizzate al rilevamento della qualità di sedimenti e materiali da escavi per il ripascimento delle spiagge (D.M. del 24/01/1996) Elaborato a cura d i M. L ega
Autorità di Bacino Regionale Campania Centrale Autorità di Bacino Regionale Campania Centrale Elaborato a cura d i M. L ega
Autorità di Bacino Regionale Campania Centrale Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale Indirizzo sede: Piazzetta G. Fortunato, 10 – 80138 Napoli Sito Istituzionale: www.adbcampaniacentrale2.it Segretario Generale: avv. Stefano Sorvino referente: arch. Paolo Tolentino legalmail@adbcampaniacentrale.it Elaborato a cura d i M. L ega
Autorità di Bacino Regionale Campania Centrale CONTRIBUTO DELL’ AUTORITA’ DI BACINO ALL’ OSSERVATORIO DEL MARE E DEL LITORALE COSTIERO • Compito principale dell’Autorità di Bacino è la Pianificazione di Bacino, che può essere elaborato per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali. Il piano di bacino, qualificato come piano territoriale di settore, assume la valenza di Piano sovraordinato ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa ed alla valorizzazione del suolo e alla corretta utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche fisico-ambientali del bacino idrografico interessato. • Nel tendere alla tutela del territorio, la pianificazione di bacino si estrinseca in un insieme di norme tecniche derivanti dalle discipline di prevenzione, di controllo, di contenimento o di superamento dei rischi di natura idrogeologica. • A conclusione di approfonditi studi, di indagini conoscitive e di analisi tecniche, l’azione pianificatoria determina gli indici di rischio e di pericolo e gli strumenti di protezione per la difesa del suolo, la sistemazione idrogeologica ed idraulica, la corretta utilizzazione delle acque e dei suoli. • La pianificazione di bacino è orientata alla tutela di interessi generali, quali l’equilibrio del bilancio idrico, la stabilità dei versanti, dei suoli e dei litorali e gli usi compatibili della risorsa acqua e suolo. • Nell’immediato il contributo dell’Osservatorio potrà essere esplicitato nella fattiva e diretta partecipazione all’ elaborazione del “Piano Stralcio per la Difesa delle Coste” sul territorio di competenza dell’Autorità di Bacino. Elaborato a cura d i M. L ega
Conferenza stampa Napoli, 23-09-2015 Elaborato a cura d i M. L ega
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