La medicina della persona - Formas
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Marzo 2017 Anno XXXVIII 212 Rivista trimestrale di politica sociosanitaria La medicina della persona La Commissione per la formazione continua Contributi originali Gli aggiornamenti della certificazione ECM I suggerimenti tratti dai reclami I suicidi nelle carceri in Italia Presentazione Monografia L’importanza della medicina narrativa La pratica narrativa come strumento di cura I Gruppi Balint nei contesti sanitari La qualità dei consensi informati Immaginazione e conoscenza Il placebo nella pratica clinica L’infermiere di comunità Il nursing abilitante e di iniziativa nelle microaree
212 Rivista trimestrale di politica sociosanitaria fondata da L. Gambassini FORMAS - Laboratorio Regionale per la Formazione Sanitaria Anno XXXVIII – marzo 2017 Direttore Responsabile Mariella Crocellà Sommario Comitato di Redazione Gianni Amunni Alessandro Bussotti 3 La Commissione per la formazione continua Silvia Falsini Articolazione, funzioni e normativa Claudio Galanti Marco Maccari Patrizia Mondini 00 Gli aggiornamenti della certificazione ECM Benedetta Novelli Sergio Bovenga Mariella Orsi Paola Palchetti 00 I suggerimenti tratti dai reclami Andrea Sanquerin Antonio Molisso, Lucia Nozzoli, Lucilla Santucci, Sabina Scarvaci, Francesco Riccardo Tartaglia Venneri Luigi Tonelli 00 I suicidi nelle carceri in Italia Monia Vangelisti Un’emergenza di salute pubblica Segreteria amministrativa Carmelo Guarino del Comitato di Redazione Laura Ammannati Monografia La medicina della persona Comitato Scientifico a cura di Mariella Crocellà Mario Del Vecchio, Professore Associato Università di 00 Presentazione Firenze, Docente SDA Bocconi Alessandro Bussotti, Antonio Panti Lucia Messina, 00 L’importanza della medicina narrativa Direttore FORMAS Antonio Virzì, Salvatore Di Pasquale, Tiziana Salvatrice Lo Monaco, Giovanni Antonio Panti, Previti Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della 00 La pratica narrativa come strumento di cura. Provincia di Firenze Conoscersi attraverso le metafore Andrea Vannucci, Grazia Chiarini, Maria Pia Urbani Coordinatore Scientifico Agenzia 00 I Gruppi Balint nei contesti sanitari Regionale Sanità Toscana (ARS) Pietro Mario Martellucci, Massimo Rosselli 00 La qualità dei consensi informati Redazione, Direzione Un’analisi linguistico-computazionale della leggibilità dei testi Corrispondenza e invio contributi: Mariella Crocella Giulia Venturi, Felice Dell’Orletta, Simonetta Montemagni, Elisabetta Flore, mariella.crocella@formas.toscana.it Tommaso Bellandi http://www.formas.toscana.it 00 Immaginazione e conoscenza La formazione trasformativa nella relazione terapeutica Edizione Laura Belloni, Monica Giuli, Sara Bellachioma, Beatrice Caiulo, Patrizia Pacini Editore Srl Via Gherardesca 1, 56121 Pisa Niddomi, Luca Amoroso Tel. 050313011 - Fax 0503130300 00 Il placebo nella pratica clinica. info@pacinieditore.it Psicologia, neurobiologia ed etica www.pacinieditore.it Mery Paroli Registrazione Tribunale di Firenze 00 L’infermiere di comunità n. 2582 del 17/05/1977 Maila Mislej 00 Il nursing abilitante e di iniziativa nelle microaree Questo numero è stato chiuso in Giuliana Pitacco, Ester Olivo redazione il 30 marzo 2017 Testata iscritta presso il Registro pubblico degli Operatori della Comunicazione (Pacini Editore Srl iscrizione n. 6269 del 29/08/2001) Pacini Editore
N. 212 - 2017 ECM 3 La Commissione per la formazione continua Articolazione, funzioni e normativa Marco Maccari Segretario della Commissione nazionale per la formazione continua Abstract Nell’articolo viene descritta l’attività della Commissione nazionale per la formazione continua, a partire dalla legge istitutiva e dalle esigenze che ne hanno comportato l’istituzione, fino ad arrivare alle specifiche modalità di lavoro della Commissione nazionale attualmente in carica, alle sue articolazioni operative ed ai suoi organismi ausiliari. Successivamente vengono esaminati brevemente il nuovo Accordo Stato-Regioni in materia di “formazione continua nel settore salute”, sancito in Con- ferenza Stato-Regioni il 2 febbraio u.s., e le recentissime deliberazioni adottate in materia di obbligo formativo per il triennio 2017-2019 e di definizione dei criteri per l’attribuzione dei crediti alle attività ECM, che hanno stabilito le regole da seguire per provider e professionisti sanitari relativamente al triennio formativo 2017-2019. La formazione continua, ai sensi della vigente normativa, L’ECM può essere definito come un sistema integrato tra il comprende l’aggiornamento professionale, consistente livello nazionale e il livello regionale, basato su regole co- nell’attività successiva al corso di diploma, laurea, specializ- muni e condivise, atto a garantire la formazione continua zazione, formazione complementare, formazione specifica dei professionisti sanitari per migliorarne le competenze in medicina generale, diretta ad adeguare per tutto l’arco ed abilità cliniche, tecniche e manageriali e supportare i della vita professionale le conoscenze professionali e la comportamenti degli operatori sanitari, con il fine ultimo formazione permanente, che riguarda le attività finalizzate di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed ef- a migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e ficienza al Servizio sanitario nazionale. Mediante tale si- manageriali ed i comportamenti degli operatori sanitari al stema, che si prefigge l’obiettivo di verificare e di promuo- progresso scientifico e tecnologico con l’obiettivo di garan- vere su scala nazionale la qualità della formazione conti- tire efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza alla nua, anche attraverso l’opera di osservatori indipendenti assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale. e con criteri e modalità condivisi, il professionista sanita- Il decreto legislativo 502 del 1992 prevede espressa- rio si aggiorna continuamente per rispondere ai bisogni mente che la partecipazione alle attività di formazione dei pazienti, alle esigenze organizzative e operative del continua costituisce requisito indispensabile per svolgere Servizio sanitario e del proprio sviluppo professionale. attività professionale, in qualità di dipendente o libero Dal 1° gennaio 2008, con l’entrata in vigore della Legge professionista, per conto delle Aziende ospedaliere, del- 24 dicembre 2007, n. 244, la gestione amministrativa le università, delle unità sanitarie locali e delle strutture del programma di ECM e il supporto alla Commissione sanitarie private. La formazione continua è sviluppata, se- nazionale, fino ad allora competenze del Ministero del- condo la citata normativa, in misura prevalente median- la salute, sono stati trasferiti all’Agenzia nazionale per te programmi finalizzati agli obiettivi prioritari del Piano i servizi sanitari regionali (AGENAS). L’Accordo Stato sanitario nazionale e del Piano sanitario regionale nelle Regioni del 1° agosto 2007 che definisce il riordino del forme e secondo le modalità indicate dalla Commissione Programma di formazione continua in medicina e stabi- nazionale per la formazione continua, che è l’organismo lisce la nuova organizzazione e le nuove regole per la nazionale di indirizzo e coordinamento del sistema di governance del sistema ECM del triennio 2008-2010, Educazione continua in medicina (ECM). individua infatti nell’Agenzia la “casa comune” a livello
4 ECM N. 212 - 2017 nazionale, in cui collocare la Commissione nazionale e nee guida contenute nei manuali di accreditamento dei gli organismi che la corredano. provider. La Commissione nazionale per la formazione continua, La sezione II si occupa, nell’ambito dell’obiettivo di “Svi- organo di governance del sistema ECM previsto dall’art. luppo e ricerca sulle metodologie innovative della forma- 16-ter del Decreto legislativo n. 502/1992 e successive zione continua”, di promuovere la ricerca e lo sviluppo di modificazioni, è composta in modo tale da assicurare metodologie formative innovative ed efficaci, anche attra- la condivisione delle responsabilità dei soggetti istituzio- verso la definizione di indicatori e standard di qualità nei nalmente deputati a tale compito (Ministero della salute, processi e negli esiti delle attività sanitarie, orientando la Regioni, Ordini, Collegi e Associazioni maggiormente formazione verso gli strumenti e le finalità dello sviluppo rappresentative) in qualità di enti pubblici previsti dal no- continuo professionale. Si evidenzia che in tale sezione è stro Ordinamento con compiti di garanzia e tutela verso stata avviata la proposta di indire un bando sperimentale i cittadini delle attività dei professionisti sanitari coinvolti per orientare la ricerca scientifica nell’ambito della for- nel sistema ECM. Costituita con Decreto del Ministro del- mazione continua, i cui interessantissimi risultati sono stati la salute, essa si articola in cinque sezioni, che presidia- recentemente oggetto di diffusione sul sito di AGENAS. no, anche operativamente, i vari blocchi tematici su cui La sezione III ha a oggetto lo svolgimento dell’attività di si esplicano le funzioni della Commissione stessa ed in “Valutazione e reporting della qualità e dell’accessibilità vari gruppi di lavoro, all’uopo istituiti, ed è supportata da delle attività formative” e si occupa di verificare e con- alcuni organismi ausiliari, che la coadiuvano nello svol- trollare le attività formative svolte, di monitorare la loro gimento delle attività istituzionali. Al proprio interno, con coerenza rispetto agli obiettivi formativi e di verificare il funzioni di indirizzo e coordinamento delle attività della mantenimento dei requisiti da parte dei provider attraver- Commissione, delle sezioni e dei gruppi di lavoro, opera so la rete degli Osservatori regionali. La sezione IV, che il Comitato di presidenza, composto dal presidente della svolge le attività di “Indicazione e sviluppo degli obiettivi Commissione nazionale, dai vicepresidenti, dal direttore formativi nazionali e coordinamento di quelli regionali”, generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane ha tra i compiti principali quello di fornire supporto alla del Servizio sanitario nazionale del Ministero della sa- Commissione nazionale sulle proposte di nuovi obiettivi lute, dal direttore generale dell’Agenzia nazionale per i formativi di interesse nazionale, anche prevedendo bonus servizi sanitari regionali e in qualità di componenti tec- di crediti per favorire particolare tipologie di offerta for- nici, dal segretario della Commissione, responsabile del mativa (come ad esempio nei casi di emergenze di salute supporto amministrativo-gestionale, e dal responsabile pubblica). La sezione V si occupa di “Accreditamento del- dell’Osservatorio nazionale della formazione continua le attività formative svolte in ambito comunitario o all’este- in sanità. ro”, ed esamina l’attività formativa erogata all’estero con- L’ordine del giorno delle sedute plenarie della Commis- tribuendo alla specifica regolamentazione di settore per sione nazionale, che si tengono, di norma, più o meno consentire il riconoscimento dei crediti acquisiti dai pro- ogni 45 giorni, è stabilito dal Comitato di presidenza che fessionisti sanitari. Oltre che nelle sezioni, i componenti si riunisce la settimana precedente alla data prevista per della Commissione nazionale svolgono le proprie attività la riunione della Commissione. Nell’ambito delle sedute istruttorie anche nei gruppi di lavoro, appositamente isti- del Comitato di presidenza vengono analizzate principal- tuiti da ciascuna Commissione su argomenti e tematiche mente le questioni che sono state sottoposte alla preven- ritenuti di particolare interesse. I gruppi di lavoro a oggi tiva trattazione da parte delle sezioni e dagli organismi istituiti si occupano “dell’implementazione del dossier for- ausiliari della Commissione, che istruiscono, per le parti mativo”, importante strumento di programmazione delle di rispettiva competenza, le tematiche da sottoporre alla attività formative del professionista, come singolo o all’in- deliberazione della Commissione nazionale, agendo in terno di un gruppo omogeneo, “delle libere professioni”, maniera molto simile alle Commissioni referenti di una per analizzarne le peculiarità, non solo a livello teorico Camera del Parlamento. Nello specifico, la sezione I si ma anche e soprattutto a livello pratico, e proporre even- occupa dei “Criteri e procedure di accreditamento dei tuali soluzioni formative adatte a tali professionisti, “delle provider pubblici e privati” e, oltre a verificare gli indi- professioni carenti di offerta formativa”, al fine di indi- rizzi interpretativi delle norme contenute negli Accordi viduare e monitorare eventuali professioni sanitarie con Stato-Regioni, dirime le questioni che gli sono sottoposte minore offerta formativa e proporre possibili soluzioni per in merito all’attribuzione dei crediti e al rispetto delle li- colmare il fabbisogno formativo di tali professioni e “dei
N. 212 - 2017 ECM 5 professionisti non iscritti a ordini, collegi e associazioni”, su tutto il territorio nazionale, nonché a sistematizzare ed al fine di soddisfare, sia pure temporaneamente, le lacune organizzare, anche attraverso l’introduzione di elementi che il sistema registra, in assenza della legge istitutiva per di innovazione derivanti da fabbisogni emergenti, le fonti alcune professioni di Ordini e collegi, rilasciando a tali regolanti il sistema ECM. professionisti sanitari la certificazione dei crediti e assicu- Fino ad oggi la disciplina relativa alla formazione con- rando loro le stesse condizioni previste per i professionisti tinua degli operatori sanitari era disciplinata da tre di- regolati dalla legge. Inoltre, la Commissione nazionale si versi Accordi intervenuti rispettivamente negli anni 2007, avvale del lavoro del Comitato di garanzia per l’indipen- 2009 e 2012, ai quali si erano aggiunte le numerose denza della formazione continua dal sistema delle spon- deliberazioni della Commissione nazionale succedutesi sorizzazioni, composto anch’esso da componenti della nel tempo che hanno arricchito di contenuti la suddetta Commissione nazionale, che è l’organismo preposto alla disciplina. Nello specifico, infatti, molte delle previsioni verifica dell’indipendenza dei contenuti formativi degli dell’Accordo Stato-Regioni del 2007, recepito dalla leg- eventi ECM dagli interessi commerciali presenti nell’area ge n. 244/2007, con cui è stato sancito il passaggio sanitaria. Il Comitato effettua anche verifiche presso spe- dall’accreditamento dei singoli eventi formativi all’ac- cifici eventi al fine di monitorare il rispetto delle vigenti creditamento come provider, risultano in gran parte mo- normative. A questo si aggiunge il lavoro dell’Osserva- dificate ed integrate, oltre che dalle deliberazioni della torio nazionale per la qualità della formazione continua Commissione, anche dalle disposizioni introdotte dall’Ac- in sanità, composto da esperti di provata esperienza nel cordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009, recepito con campo della formazione e della valutazione di qualità dei D.P.C.M. del 22 luglio 2010, che ha introdotto regole singoli professionisti, delle attività e delle organizzazioni ulteriori in merito al procedimento di accreditamento dei sanitarie, nominati dalla Commissione nazionale e dalla provider, precisando altresì i limiti entro i quali è ammes- Conferenza Stato-Regioni, che ha l’obiettivo della verifica sa la sponsorizzazione in ambito ECM, individuando le e controllo degli eventi formativi ECM anche attraverso competenze istruttorie dell’Osservatorio nazionale e degli periodici interventi di valutatori competenti sulle procedu- Osservatori regionali e disciplinando le attività formative re, gli strumenti e la finalità della garanzia della qualità realizzate all’estero nonché gli obblighi formativi per i dei processi formativi ECM. liberi professionisti. Infine, a sostegno della funzione di governance della Successivamente con l’Accordo Stato-Regioni del 19 apri- Commissione nazionale, opera il Comitato tecnico delle le 2012, sono state meglio specificate le ripartizioni di Regioni, che, al fine di agevolare la collaborazione e coo- competenze tra Stato e Regioni, allo scopo di garantire perazione tra i livelli nazionali e regionali nel campo della l’uniforme applicazione dei principi regolanti la materia formazione continua, svolge le funzioni di supporto alla su tutto il territorio nazionale, e, al fine di garantire un Commissione per tutte le questioni di carattere generale e costante monitoraggio della qualità dell’attività formativa, di valenza prescrittoria per le Regioni, nonché, tra l’altro, emanando delle linee guida per i manuali di accredita- nell’indicazione e lo sviluppo di obiettivi formativi nazio- mento dei provider e una codificazione delle violazioni e nali ed il loro coordinamento con quelli regionali, nell’ela- delle correlate sanzioni da comminare ai provider non ri- borazione di proposte utili all’attuazione del programma spettosi delle disposizioni in materia di formazione conti- ECM, nella collaborazione operativa e l’armonizzazione nua. Il nuovo testo proposto dalla Commissione, frutto del dei processi di accreditamento e verifica anche dei piani lavoro sinergico e proficuo portato avanti nell’ultimo anno formativi e della qualità degli eventi formativi. dalla Commissione nazionale per la formazione continua La Commissione nazionale attualmente in carica, ricosti- con tutti gli attori del sistema e con il supporto gestiona- tuita con Decreto del Ministro della salute ed insediatasi le-amministrativo di AGENAS, è stato oggetto di esame il 9 dicembre 2015, ha ritenuto necessario, avvalendosi conclusivo nella Conferenza Stato-Regioni del 2 febbraio del supporto di AGENAS cui afferisce altresì la gestione 2017, nella quale è stato sancito l’Accordo sul citato do- amministrativa del programma ECM, predisporre un nuo- cumento, che sarà ora il punto di riferimento in materia di vo Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province auto- formazione continua nel settore salute. Linee guida sono nome di Trento e Bolzano concernente “La Formazione state la semplificazione del sistema con meno burocrazia continua nel sistema salute”, volto a garantire un costante per i professionisti e i provider e un sistema ECM più agile monitoraggio della qualità dell’attività formativa ed una per la scelta dei singoli. Il nuovo testo, composto da 98 uniforme applicazione dei principi regolanti la materia articoli, raccoglie e rende organiche le regole contenute
6 ECM N. 212 - 2017 nei precedenti Accordi in materia di formazione continua, Come anticipato sopra, sono, inoltre, già operativi i nuovi puntando ad elevare il livello della qualità della forma- criteri per l’assegnazione dei crediti alle attività ECM, che zione erogata ed a migliorare le performance del nostro non solo sono stati approvati specificatamente dalla Com- Servizio sanitario, con l’intento di favorire una costante missione nazionale per la formazione continua, ma sono crescita culturale di ogni risorsa impegnata nel sistema stati anche allegati all’Accordo Stato-Regioni in materia di salute. Il testo dell’Accordo contiene, rispetto ai preceden- formazione nel settore salute, come sancito in Conferenza ti accordi, elementi di innovazione, quali ad esempio le Stato-Regioni il 2 febbraio 2017. Entrando nel dettaglio, previsioni in tema di conflitto di interessi, che è definito le nuove regole mirano a elevare il livello di qualità forma- come «ogni situazione nella quale un interesse seconda- tiva attraverso l’attribuzione di bonus ad alcune tipologie rio interferisce o potrebbe interferire con l’interesse prima- di formazione ritenuta maggiormente qualitativa. Maggior rio consistente nell’obiettività, imparzialità, indipendenza numero di crediti vengono infatti assegnati, ad esempio, della formazione professionale del settore della salute» e alla formazione sul campo e alla formazione erogata con contiene al suo interno, come allegato, anche i criteri di metodologie interattive, anche attraverso l’utilizzo di tutor calcolo per l’assegnazione dei crediti alle attività ECM, online, anche al fine di orientare le attività dei provider per giungere finalmente ad una omogeneità di applica- verso una formazione, oltre che maggiormente qualitativa, zione delle regole tra il livello statale e quello regionale, più orientata ai fabbisogni quotidiani del professionista pur salvaguardando l’indipendenza e le specificità di cia- sanitario. Forte investimento è stato fatto, inoltre, nel nuovo scun organismo regionale. dossier formativo individuale e di gruppo che rappresenta Inoltre, per la prima volta, nel rispetto di quanto program- la vera novità di un’offerta che sia sempre più indirizzata mato al momento dell’insediamento, la vigente Commis- verso le esigenze del singolo, inserito in contesti organiz- sione nazionale per la formazione continua è riuscita ad zativi che devono rispondere alle sfide della sanità del approvare le nuove regole del sistema ECM prima dell’i- terzo millennio. Il dossier formativo è l’espressione della nizio del nuovo triennio formativo (2017-2019). Le ulti- programmazione dell’aggiornamento continuo nel tem- me sedute del 2016 della Commissione nazionale hanno po, nel rispetto della coerenza della formazione rispetto visto, infatti, l’approvazione di importanti provvedimenti alla professione, alla disciplina, alla specializzazione e al che disciplinano la formazione continua per i prossimi profilo di competenze del singolo professionista sanitario anni, volti a programmare un investimento sulla qualità nell’esercizio professionale quotidiano. Il dossier non sarà dell’offerta e ad operare sulla semplificazione delle rego- più solamente individuale, come nella precedente fase ini- le, confermando anche la possibilità di una acquisizione ziale di sperimentazione che aveva visto coinvolte poche flessibile dei crediti richiesti. Questi sono stati gli obiettivi e isolate realtà, ma potrà essere definito anche dal gruppo che la Commissione nazionale per la formazione conti- di appartenenza (Azienda sanitaria, Federazione, Ordi- nua, con il supporto di AGENAS, ha portato avanti in ne, collegio o Associazione di appartenenza) di ciascun questo anno di lavoro, nella consapevolezza della ne- professionista sanitario. In tal caso, esso deve rispondere cessità di semplificare il sistema ECM per renderlo più a quanto atteso dalla propria organizzazione di apparte- flessibile e in grado di dare risposte concrete all’esigenza nenza e di riferimento, tenendo sempre conto della neces- di aggiornamento continuo, che un sistema in rapida tra- sità della coerenza degli interventi formativi anche rispetto sformazione richiede; al riguardo, i provvedimenti adot- al profilo di sviluppo individuale desiderato. tati vogliono e possono essere lo strumento per garantire Attraverso questo strumento il professionista sanitario (o il migliori risultati nell’adempimento dei percorsi formativi gruppo di appartenenza) programma e verifica il proprio di ogni professionista sanitario. L’obbligo formativo per percorso formativo alla luce del suo profilo professiona- il triennio 2017-2019 è stato confermato in 150 crediti le e della propria posizione sia come singolo sia come formativi, come nel triennio precedente, dei quali però il soggetto che opera all’interno di gruppi professionali. Il professionista sanitario deve acquisirne almeno il 40% in dossier formativo è finalizzato a rilevare i bisogni forma- qualità di discente, tramite formazione erogata da pro- tivi dei professionisti e, in un prossimo sviluppo, potreb- vider accreditati, ferme restando le norme in materia di be anche contribuire a indirizzare e qualificare l’offerta eventuali esoneri, esenzioni ed altre riduzioni, quali ad formativa, consentendo anche ai gruppi organizzati di esempio quelle legate al numero dei crediti acquisiti nel poter orientare la formazione dei professionisti sanitari triennio precedente o alla costruzione e/o realizzazione appartenenti a tali gruppi. La nuova delibera costituisce del dossier formativo. una vera svolta nella programmazione e valutazione del
N. 212 - 2017 ECM 7 percorso formativo del singolo operatore (dossier indivi- sionista sanitario e formazione continua, che non deve duale) o del gruppo di cui fa parte (dossier di gruppo). essere più interpretata dal professionista semplicemente Punti qualificanti sono la possibilità di creare una vera e come un obbligo, bensì come un diritto di cui avvalersi e propria “agenda” formativa del singolo professionista e da cui possono discendere ulteriori diritti. È evidente che l’opportunità di costruire un percorso di gruppo che aiuti questa nuova fase del sistema ECM contiene molte novi- la crescita professionale in una logica di lavoro di squa- tà, di diretta applicazione, e si presenta quale strumento dra. Il nuovo impulso dato alla sua implementazione, inol- per progettare un moderno approccio allo sviluppo della tre, sarà certamente di stimolo per la programmazione formazione continua e al monitoraggio delle competenze della formazione, così come la creazione di reti informati- individuali, in un’ottica di sviluppo progressivo e costante ve prevista dal nuovo Accordo Stato-Regioni, per puntare miglioramento delle performance dell’intero sistema sani- a un cambiamento di prospettiva nel rapporto tra profes- tario nazionale.
8 ECM N. 212 - 2017 Gli aggiornamenti della certificazione ECM Sergio Bovenga direttore UOC Sviluppo Human nontecnical skills, rischio clinico Abstract: Il sistema ECM – Educazione continua in medicina – nasce come strumento finalizzato a mantenere, sviluppare e migliorare le conoscenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali degli operatori sanitari, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata dal SSN a favore dei cittadini. Per tale ragione è stato reso obbligatorio un aggiornamento, continuo e costante, affinché tutti i professionisti della salute avessero la possibilità di miglio- rare le proprie conoscenze e abilità evitando fenomeni di eccessiva autoreferenzialità formativa successiva all’abilitazione professionale. Banalizzando, l’aggiornamento e la formazione continua rappresentano l’elemento naturale alla base delle professioni intellettuali, cui a pieno titolo afferiscono le professioni sanitarie. Il sistema ECM – Educazione continua in medicina – na- L’avvio del Programma nazionale ECM nel 2002, in base sce come strumento finalizzato a mantenere, sviluppare e al DLgs 502/1992 integrato dal DLgs 229/1999 che migliorare le conoscenze e le abilità cliniche, tecniche e avevano istituito l’obbligo della formazione continua per i manageriali degli operatori sanitari, con l’obiettivo di as- professionisti della salute, ha rappresentato un forte mes- sicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficien- saggio al mondo della sanità. za all’assistenza prestata dal SSN a favore dei cittadini. La nuova fase dell’ECM contiene molte novità e si presen- Per tale ragione è stato reso obbligatorio un aggiorna- ta quale strumento per progettare un moderno approccio mento, continuo e costante, affinché tutti i professionisti allo sviluppo e al monitoraggio delle competenze indivi- della salute avessero la possibilità di migliorare le proprie duali. conoscenze e abilità evitando fenomeni di eccessiva auto- Gli Ordini, i Collegi e le Associazioni professionali (da referenzialità formativa successiva all’abilitazione profes- qui in avanti complessivamente indicati come ‘Ordini’) sionale. Banalizzando, l’aggiornamento e la formazione sono in prima linea nel portare avanti l’importanza e la continua rappresentano l’elemento naturale alla base del- centralità della formazione attraverso il sistema ECM, sia le professioni intellettuali, cui a pieno titolo afferiscono le promuovendo (anche come dovere deontologico) la cul- professioni sanitarie. tura della formazione continua, sia proponendo eventi L’ECM (Educazione continua in medicina) è dunque lo formativi per i propri iscritti. strumento rivolto a tutti i professionisti della salute (oltre Il sistema ECM è piuttosto complesso e dotato di molteplici 1.200.000 in Italia) finalizzato a promuovere e assicu- sfaccettature. Gli Ordini hanno più di un ruolo all’interno rare l’aggiornamento professionale per rispondere effi- di questo sistema: anzitutto il ruolo prioritario di certifi- cacemente ed in sicurezza ai bisogni dei pazienti, alle catori della formazione, ma anche, come detto, di orga- esigenze del Servizio sanitario ed al proprio sviluppo nizzatori di corsi ECM e, per alcune tipologie di crediti professionale. individuali, svolgono persino la funzione di “enti accre- I professionisti sanitari hanno anche l’obbligo deontologi- ditanti” per singole partecipazioni. Questo rende molto co di mettere in pratica le nuove conoscenze e competen- impegnativo il ruolo degli Ordini ai quali il Co.Ge.A.P.S. ze per offrire una assistenza qualitativamente utile. Pren- assicura supporto strumentale. dersi, quindi, cura dei propri pazienti con competenze Il mondo ordinistico é in continua e rapida evoluzione. aggiornate, senza conflitti di interesse, in modo da poter Gli Ordini stanno maturando una relazione in parte essere un buon professionista della sanità. differente nei confronti dei propri iscritti, costruendo un
N. 212 - 2017 ECM 9 rapporto costante con essi finalizzato anche a seguire la con l’obbligo standard in quanto il primo (obbligo indi- vita professionale (dal punto di vista della formazione e viduale) tiene conto di eventuali riduzioni dovute alla for- dell’aggiornamento e, in ultima istanza, della qualità pro- mazione pregressa (del triennio 2011-2013), di esoneri, fessionale) del professionista. Non sono più i soli titoli esenzioni, della eventuale compilazione ed effettuazione abilitanti della professione gli unici elementi che devono del dossier formativo ecc. essere acquisiti dagli Ordini, ma deve nascere tra l’Or- Mentre non ci sono novità in merito ad esoneri ed esen- dine e il professionista un rapporto informativo costante zioni, le nuove regole cambiano il meccanismo delle ridu- nel tempo, mirato a documentare, valutare e certificare la zioni. Infatti nel triennio appena concluso erano previste qualità della formazione professionale. tre fasce di riduzioni (15, 30 e 45 crediti di riduzione Il 31 dicembre 2016 si è concluso il triennio formativo cui si aveva diritto avendo maturato rispettivamente alme- 2014-2016, lasciando il posto al nuovo triennio 2017- no 30, 51 o 101 crediti ECM nel triennio 2011-2013). 2019. Nell’attuale triennio invece le fasce previste per ottenere Solo i professionisti sanitari che hanno assolto il proprio riduzioni sono soltanto due e danno diritto a una riduzio- obbligo formativo individuale possono richiedere al pro- ne di 15 crediti (se nel triennio 2014-2016 erano stati ac- prio Ordine la certificazione di completo soddisfacimento quisiti almeno 80 crediti ECM) o di 30 crediti (se nel trien- dell’obbligo formativo per il triennio 2014-2016. Agli al- nio 2014-2016 erano stati acquisiti almeno 121 crediti). tri, dietro richiesta, sarà possibile rilasciare unicamente Inoltre i professionisti che nel triennio 2014-2016 hanno una attestazione di partecipazione al programma ECM, compilato e soddisfatto il proprio dossier formativo indi- con l’elenco degli eventi ai quali si è partecipato e dei viduale hanno diritto alla riduzione di 15 crediti dall’ob- crediti acquisiti. bligo formativo nel triennio 2017-2019. Tale riduzione è In realtà La Commissione nazionale per la formazione eventualmente cumulabile con la precedente. continua, nel corso della riunione del 13 dicembre 2016, Non è necessario fare calcoli mirabolanti per avere que- ha deliberato di consentire ai professionisti sanitari di ste informazioni. Infatti è sufficiente collegarsi al portale completare il conseguimento dei crediti formativi relati- del Co.Ge.A.P.S. (Consorzio per la Gestione delle Ana- vi al triennio 2014-2016 entro il prossimo 31 dicembre grafiche delle Professioni Sanitarie - www.cogeaps.it) e, 2017, nella misura massima del cinquanta per cento del una volta effettuata la registrazione, è possibile accedere proprio obbligo formativo, al netto di esoneri, esenzioni al proprio profilo dove è già indicato, sulla base dei dati ed eventuali altre riduzioni. trasmessi dai provider (formazione pregressa) l’obbligo I crediti acquisiti nel 2017, quale recupero del debito for- formativo individuale del singolo professionista. mativo del triennio 2014-2016, non saranno computati ai Naturalmente per perfezionare il proprio profilo e co- fini del soddisfacimento dell’obbligo formativo relativo al noscere l’obbligo formativo individuale potrebbe essere triennio 2017-2019. necessario aggiungere informazioni che non sono auto- I professionisti che intendano avvalersi di questa possi- maticamente disponibili e che per generare diritti (esoneri bilità (recupero) devono farlo attraverso il proprio Or- ed esenzioni) devono essere comunicate direttamente al dine oppure direttamente mediante il back office del Co.Ge.A.P.S. (con le modalità già indicate in preceden- Co.Ge.A.P.S. (tel. 06 36000893 lun-ven dalle ore 9.00 za) dai singoli interessati. È il caso, solo per citare qual- alle ore 13.00; E-mail ecm@cogeaps.it) indicando quali che esempio, della richiesta di esoneri ed esenzioni per sono le partecipazioni ad eventi svolti nel 2017 che si frequenza a scuole di specializzazione, master universi- intendono trasferire per competenza al 2016. tari, gravidanze, malattie prolungate ecc; tutte situazioni Non è certo possibile in questa sede fare una ricognizio- che devono essere direttamente comunicate al back office ne di tutte le regole della formazione ECM e pertanto mi del Co.Ge.A.P.S. dal professionista sanitario titolare del limiterò ad una informazione in ‘pillole’, restando a dispo- diritto (Tel. 06 36000893 E-mail: info@cogeaps.it). sizione di chi lo desidera per eventuali approfondimenti. Importante sapere che tra le informazioni non disponi- L’obbligo formativo standard da acquisire nel triennio bili automaticamente, e che pertanto vanno comunicate 2014-2016 era pari a 150 crediti. Lo stesso obbligo al Co.Ge.A.P.S. dagli interessati, vi sono quelle relative formativo, pari a 150 crediti, è stato confermato (CNFC alla formazione non accreditata da provider e che di con- 4/11/2016) per il triennio 2017-2019. Stabilita la re- seguenza va comunicata direttamente dal professionista. gola generale occorre poi tagliare su misura il proprio Ricadono in questa fattispecie l’autoformazione (fino ad obbligo formativo individuale che non sempre coincide un massimo del 10% dell’obbligo formativo individuale
10 ECM N. 212 - 2017 triennale), la formazione all’estero, i tutoraggi, le pubbli- come singolo sia come soggetto che opera all’interno di cazioni scientifiche ecc. gruppi professionali”. A proposito dell’autoformazione vi è un’altra novità. Infat- Il Dossier formativo è rivolto a tutti i professionisti (Dossier ti questo tipo di formazione, completamente affidata alla individuale) e alle Aziende sanitarie (pubbliche e private), responsabilità ed alle scelte del professionista (lettura di agli Ordini, Collegi e Organismi maggiormente rappre- riviste scientifiche, testi, aggiornamento on line ecc), era sentativi delle professioni sanitarie (Dossier di gruppo). prima riservata ai professionisti che esercitavano esclu- Il Dossier di gruppo è una opportunità per favorire nelle sivamente la libera professione. Questo vincolo è stato diverse organizzazioni uno strumento facilitante la pro- eliminato e pertanto tutti i professionisti, senza alcuna di- grammazione e pianificazione professionale nei gruppi, stinzione, possono vedersi riconosciuta attività di aggior- nella logica di aumentarne l’integrazione professionale e namento per autoformazione entro il limite massimo del la ricaduta formativa del gruppo a beneficio della salute 10% dell’obbligo formativo individuale. della collettività. Restando in tema di vincoli, ne è stato rimosso un altro Per ‘gruppo’ può intendersi una struttura semplice, com- ovvero quello che stabiliva i limiti minimo e massimo di plessa, dipartimentale, distrettuale, un gruppo di migliora- formazione da acquisire per ciascun anno. Tali limiti, mento professionale ecc. come detto, sono stati rimossi e pertanto tutti i professio- I professionisti devono sapere che i provider devono in- nisti possono soddisfare il proprio obbligo formativo del dicare in tutta evidenza gli obiettivi formativi dell’even- triennio in corso senza vincoli temporali se non quelli che to (con riferimento all’Accordo Stato-Regioni vigente) in delimitano il triennio stesso. modo da fornire al discente il numero degli obiettivi/aree a cui riferire l’evento, al fine di riportarlo nel Dossier. Conoscere le norme della formazione è molto importante Parimenti Gli Ordini/Collegi/Associazioni dovranno in- sia ai fini di una efficiente pianificazione ma anche e so- dicare gli obiettivi formativi/aree (con riferimento all’Ac- prattutto perché “solo i crediti ECM acquisiti nel rispetto cordo Stato-Regioni vigente) relativamente alla Formazio- delle norme e dei vincoli stabiliti dalla CNFC concorrono ne individuale. al conteggio dei crediti annuali e al completo soddisfaci- Il Dossier formativo si imposta indicando gli obiettivi (massi- mento dell’obbligo formativo triennale”. Pertanto ne con- mo 10) che sono ricompresi in 3 aree: Area degli obiettivi segue che eventuale formazione acquisita in modo diffor- tecnico professionali, Area degli obiettivi di processo, Area me dalle regole viene ‘registrata’ sul portale Co.Ge.A.P.S. degli obiettivi di Ssstema. Gli obiettivi sono in tutto 33. ma non può essere considerata ai fini della certificazione. La descrizione ed il numero degli obiettivi/aree devono essere riportati anche nell’attestato di partecipazione Da sapere, tra le nuove regole, che a partire dal triennio dell’evento che deve essere rendicontato al Co.Ge.A.P.S. 2017-2019 è possibile per tutti costruire il Dossier forma- da parte del provider. tivo individuale cui potrà aggiungersi, in alcuni casi, il Il Dossier individuale si costruisce sul proprio profilo per- Dossier di gruppo (da parte dell’Azienda sanitaria o dello sonale (accesso tramite portale Co.Ge.A.P.S. - www.co- stesso Ordine). geaps.it) e può generare alcuni ‘bonus’ a patto che 1) il Il Dossier formativo è previsto anche dall’Accordo Stato Dossier venga costruito (cioè programmato); 2) il Dossier Regioni, recentemente approvato (2/2/2017), che all’ar- sia congruo con il profilo e la disciplina esercitata; 3) vi ticolo 29 riporta: “Il Dossier formativo è espressione della sia una coerenza relativamente alle aree – pari almeno al programmazione dell’aggiornamento nel tempo e della 70% – tra il Dossier programmato e quello effettivamente coerenza della formazione/aggiornamento rispetto alla realizzato. professione, alla disciplina, alla specializzazione, al pro- Al verificarsi delle suddette condizioni si ottiene un Bo- filo di competenze nell’esercizio professionale quotidiano. nus (ovvero una riduzione di crediti da conseguire) come Il dossier formativo deve rispondere a quanto atteso dalla di seguito riportata: Bonus di 30 crediti: di cui 10 asse- propria organizzazione di appartenenza e di riferimento gnati nel triennio 2017-2019 se il Dossier viene costruito e/o alla coerenza degli interventi formativi anche rispetto nel primo anno del triennio e 20 nel triennio successivo al profilo di sviluppo individuale desiderato. Costituisce lo (2020-2022) se il Dossier è stato sviluppato rispettando i strumento attraverso il quale il professionista sanitario pro- principi di congruità e coerenza. Quindi solo per il 2017 gramma e verifica il proprio percorso formativo alla luce la semplice programmazione del Dossier individuale sul del suo profilo professionale e della propria posizione sia portale del Co.Ge.A.P.S. genera un bonus di 10 crediti
N. 212 - 2017 ECM 11 ECM (ovvero, più esattamente, una riduzione del debito competono, è da affidare all’Ente regolatore, ovvero alla formativo individuale) a valere per il triennio in corso. Commissione nazionale formazione continua (che è com- Il bonus è di 15 crediti: (assegnati nel triennio 2020- posta da soggetti rappresentativi delle professioni, delle 2022) per i professionisti che avranno elaborato e rea- Regioni e del Ministero della salute) cui spetta il compito, lizzato il Dossier nel secondo anno del triennio (2018). anche attraverso l’analisi dei dati, di comprendere i pro- Il bonus è di 10 crediti: (assegnati nel triennio 2020- cessi e le dinamiche della formazione ECM ed apportare 2022) per i professionisti che avranno elaborato e realiz- se ritenuto opportuno (come peraltro già accade) even- zato il Dossier nel terzo anno del triennio (2019). tuali integrazioni e/o modifiche alle regole del sistema. Il Dossier formativo individuale rappresenta il punto di La suddette norme sono state pensate, introdotte e conti- partenza per un curriculum formativo del professionista. nuamente aggiornate dalla CNFC per orientare e abitua- All’interno del Dossier individuale potranno essere anno- re i professionisti verso un aggiornamento lifelong quanto tate da parte del professionista anche attività non ECM, più possibile programmato e costante nel tempo, coerente al fine di rendere lo stesso uno strumento idoneo e fun- e pertinente con la propria professione e magari anche zionale per il professionista anche al di fuori dell’ambito con la disciplina realmente esercitata. Probabilmente la ECM. A tale scopo è prevista la creazione di una sezione introduzione di alcuni elementi di flessibilità, quale una dedicata all’interno della posizione personale del profes- sorta di ‘recupero operoso’ di eventuali gap, (come ad sionista sanitario nel portale del Co.Ge.A.P.S. esempio il recupero dei crediti accordato per il 2017) Concludo questa breve e non semplice rassegna con due consentirà la certificazione anche a chi ha inizialmente considerazioni. La prima, piuttosto ovvia, comporta la ne- ‘deviato’ dalla strada tracciata o non l’ha percorsa fino cessità che i professionisti (supportati dagli Ordini e dal in fondo. Co.Ge.A.P.S.) abbiano più confidenza con le norme che Per quanto mi riguarda, da medico, posso solo auspicare regolano la formazione ECM e la relativa certificazione. che la formazione di ciascun professionista della salute L’esperienza quotidiana ci suggerisce che troppo spesso sia sempre più vissuta e orientata in funzione della reale i professionisti non conoscono a sufficienza le suddette crescita professionale e sempre meno sentita e praticata norme con tutte le conseguenze, a volte inutilmente pe- come un mero rispetto normativo di regole (ECM) che, da nalizzanti, che ne derivano. La seconda riflessione, sul- sempre, rappresentano (e devono rimanere) lo strumento la quale non esprimo opinioni personali perché non mi e non certamente l’obiettivo da raggiungere.
12 Indicazioni operative N. 212 - 2017 I suggerimenti tratti dai reclami Antonio Molisso1, Lucia Nozzoli1, Lucilla Santucci2, Sabina Scar- vaci1, Francesco Venneri1 1 SOS Rischio clinico AUSL Centro Toscana 2 URP AUSL Centro Toscana Abstract I reclami sono un’evenienza sempre più frequente nell’ambito sanitario e costituiscono un’importante fonte di informazioni per monitorare l’andamento di una organizzazione sanitaria. Dall’esame dei reclami pervenuti all’URP risulta come l’aspetto re- lazionale sia alla base di molti di essi. Questo contributo illustra l’utilità dell’esame dei reclami da parte delle organizzazioni sanitarie e la possibilità di mettere in atto azioni di miglioramento per ridurli. Nell’anno 2015 all’Ufficio relazioni con il pubblico (URP) al paziente, o comunque all’utente, prendendo in con- dell’ex Azienda sanitaria 10 - Firenze - Regione Toscana, siderazione non solo il disturbo organico, ma anche le sono pervenuti 2690 reclami, di questi 2299 riguardava- componenti affettive che partecipano e influenzano il no i tempi di attesa o comunque problemi di accessibilità processo patologico. Già nel 1926 Smuts (Smuts 1926) ai servizi sanitari, problema annoso di difficile e comples- sa risoluzione, ma dei rimanenti 391 ben 154, pari al 39,3%, avevano come oggetto problemi relazionali fra Grafico 1. l’utenza, genericamente intesa, e gli operatori sanitari sia a livello di degenza, sia di servizi territoriali (Grafico 1 e Tabella 1). Il rapporto medico (inteso nell’accezione più ampia del termine di chi esercita una professione sanitaria)-paziente ha subito nel corso dei secoli una profonda evoluzione (Truog 2012); nell’antichità c’era un approccio magico- religioso, perché la malattia, e la guarigione, erano un volere divino, e i medici erano dei sacerdoti, gli unici a comunicare con le divinità. Nel ’700, da Cartesio in poi, si è passati a un approccio biomedico in cui la malattia era solo un problema fisico, per cui era importante la diagnosi e la cura del corpo, in questa fase il rappor- to medico-paziente era ancora molto squilibrato. Questo modello è in funzione ancora oggi, come pure ancora oggi esistono i “guaritori”. Oggi si sta passando a un approccio olistico alla malattia stessa, questo sulla scorta della definizione dell’OMS del 1948 in cui per salute non si intende solo l’assenza di malattia ma il benessere com- plessivo della persona. Per approccio olistico s’intende la necessità di rivolgersi
N. 212 - 2017 Indicazioni operative 13 Tabella 1. CENSIS 2010, ma anche ad altri canali di diffusione di Reclami Osservatorio 2015 informazioni, per cui è sempre maggiore la capacità di un individuo di ottenere, elaborare e comprendere infor- DIPARTIMENTI E DIREZIONI TOTALE mazioni di base sulla salute e sui servizi ad essa correlati Chirurgia 746 per poter effettuare delle scelte appropriate e consapevoli Medicina 252 (Dossey 1997). Medico ex cardiologico 131 I cittadini europei, sulla base di una survey pubblicata pe- riodicamente da Eurobarometer (European Commission, Ex cure primarie 123 2014) definiscono la qualità delle strutture sanitarie con i Dea 45 seguenti criteri: la preparazione dei professionisti, l’effica- Farmaco 10 cia delle cure, l’innovazione tecnologica e il rispetto della dignità del paziente. Purtroppo sono pochi i dati oggettivi Materno-infantile 50 disponibili, nella maggioranza di casi si tratta d’informa- Patologia clinica 8 zioni che derivano dal proprio medico di famiglia, amici, Area tecnica 2 internet, televisioni ecc. (Albolino, Tartaglia 2015). Prevenzione 365 Una delle conseguenze di questo approccio è che agli operatori sanitari non sono più richieste solo le tradizio- Radiologico 735 nali competenza tecnico-scientifiche, ma devono possede- Salute mentale 23 re un core – curriculum (Binetti 2008), cioè un complesso Direzione san. Nsgd 4 di conoscenze, competenze, abilità e comportamenti che Direzione san. Osma 2 comprenda accanto alle irrinunciabili competenze tecni- co scientifiche anche le cosiddette non technical skills che Direzione san. Smn 2 includono aspetti relazionali di leadership e decision ma- Direzione infermieristica 6 king di che non hanno diversa “dignità” rispetto a quelle Direzione servizi tecnico-sanitari 22 tecnico-scientifiche e per le quali è ugualmente applicabi- Amministrazione e finanza + affari generali 25 le il concetto di appropriatezza. Studi effettuati (Zucconi 2001) sulla comunicazione medi- Attività decentrate 98 co-paziente, descrivono e indicano l’effetto generalmente Strutture convenzionate 41 positivo della comunicazione sull’andamento della malat- 2690 tia del paziente. Nella comunicazione centrata sul paziente, il punto di vista del malato diventa parte attiva e integrante del per- definì l’olismo come la tendenza, in natura, a formare corso medico-assistenziale, questo implica che il compor- interi che sono più grandi della somma delle parti, in que- tamento del medico è tale da facilitare il paziente a espri- sto senso l’essere umano può essere considerato come mersi in modo chiaro, aperto e in grado di porre precise un network, un essere che vive e sperimenta l’esistenza domande. attraverso un’interconnessione vitale fra mondo esterno e L’obiettivo primario del rapporto tra medico e paziente, interno di tipo circolare, una rete di informazioni in feed è raggiungere la qualità di una “alleanza terapeutica”. back fra le componenti biologica, psicologica, spiritua- Del resto capire l’individualità del malato è parte della le, sociale, culturale ed ambientale. In definitiva l’essere medicina, ben raccontata dall’educatore romano Celso umano è formato da componenti che sono in uno stato nel suo magistrale lavoro “ De Medicina”, scritto 2.000 di integrazione e intercorrelazione non frammentabile, anni fa (Fig. 1). non separabile. Dunque, la metodologia di natura mec- È noto poi come la mancanza di una comunicazione effi- canicistica di origine cartesiana, l’approccio biomedico cace sia responsabile di quasi il 70% degli eventi avversi non sono più pienamente funzionali al prendersi cura (“to (Horwitz 2008, The Joint Commission USA 2011). care” degli autori anglosassoni). Una definizione precisa del termine competenza è diffici- Questo è tanto più vero in una società in cui vi è un gra- le da stabilire in quanto presenta molte sfaccettature ed il do sempre maggiore di health literacy (alfabetizzazione termine racchiude diversi significati; Chomsky (1965), di- sanitaria), grazie soprattutto a internet, vedi rapporto stingue tra competence (competenza) e performance (ese-
14 Indicazioni operative N. 212 - 2017 Fig. 1. si sono saputi selezionare, integrare e combinare in un contesto e per un obiettivo specifico. A questo punto è necessario effettuare una mappatura e un bilancio delle competenze per le varie professioni sani- tarie così che il metodo più semplice per identificare molte risorse utili all’agire competente (per es. conoscenza e capacità tecniche) è l’analisi del percorso formativo e pro- fessionale, per identificare le capacità trasversali si fa rife- rimento invece alla descrizione da parte dell’individuo di episodi lavorativi o di vita. Il bilancio delle competenze, è uno strumento d’orientamento, che aiuta a fare il punto su se stessi, rilevando attitudini, interessi, abilità e competen- ze, magari non emerse e potenziali, quindi sconosciute allo stesso soggetto, storicamente nasce in Canada e si sviluppa principalmente in Francia, dove nel 1991 il suo utilizzo viene regolamentato per legge. Nell’accezione francese “originaria” il bilancio non è un’azione orien- tativa, ma un dispositivo legale che serva ai lavoratori occupati soprattutto per fare il punto sul proprio sviluppo professionale e quindi anche di carriera e, per l’Azienda, uno strumento per gestire percorsi di carriera e ristruttu- razioni aziendali (Palmonari 1996). Questo “portfolio delle competenze “ (Sasso 2012) dovrebbe consentire di indirizzare verso una formazione volta a colmare i gap nei vari aspetti sopracitati nell’ottica di una ragionato continuing professional development, tale bilancio delle competenze non è ovviamente mai definitivo, ma sempre provvisorio e progettuale, uno strumento privilegiato di performance e dynamic assessment. Recenti studi (Coulter 2002) hanno valutato l’efficacia cuzione), cioè tra quello che l’individuo può fare e quello delle varie strategie volte a migliorare la comunicazione che realmente fa in determinate condizioni. Considera la medico-paziente, bisogna poi ricordare che la voce “gen- competenza come la condizione necessaria per produrre, tilezza del personale” rientra nel bersaglio M&S dell’Isti- comprendere e assicurare una performance. tuto S. Anna della Regione Toscana (Brusaferro 2011). In Italiano competenza nasce dal latino tardo Competen- Diventa fondamentale perciò il ruolo della formazione tia ed è una derivazione di competere che significa in- continua post laurea. contrarsi con, convenire. Ancora viene intesa come piena In questo senso, alla luce dell’analisi dei dati URP, il Ri- capacità di orientarsi in un determinato campo (Devoto schio clinico dell’Azienda ex 10 della Regione Toscana, Oli 1990). In generale indica la capacità degli individui in collaborazione con l’URP ha previsto un programma di combinare, in modo autonomo, tacitamente o esplicita- formativo destinato alle varie professioni sanitarie sulla mente e in un contesto particolare, i diversi elementi delle comunicazione medico-paziente in cui attraverso parti conoscenze e delle abilità che possiedono. Ma può esse- teoriche, illustrazioni di casi reali e situazioni di role play- re definito anche come l’insieme delle caratteristiche che ing vengono individuate ed analizzate le varie possibili concorrono all’efficace presidio di una situazione lavo- situazioni. rativa (Commissione Reg. Toscana 2005) oppure, come Ricercando in questo modo un approccio didattico per afferma Le Boterf (Le Boterf 1990), la competenza è la competenze piuttosto che per saperi. capacità di orientarsi in determinate situazioni, secondo Al termine di questo programma verranno riesaminati i questo autore la competenza non risiede nelle risorse da reclami come indicatore dell’efficacia della formazione mobilitare, ma nella mobilizzazione stessa dei saperi che per eventualmente riproporla, apportando eventualmen-
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