LA GRAMMATICA VALENZIALE (2) - positività e criticità Daniela Notarbartolo - Insegnare Grammatica
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
LA GRAMMATICA VALENZIALE (2) positività e criticità Daniela Notarbartolo
Positività • Frase come struttura organizzata • Riorganizzazione dei complementi (da «lista» a gerarchia) • Struttura prima che «nomi» di complementi • Visibilità dei pronomi Daniela Notarbartolo Specialmente se integrato con il modello dei gruppi sintattici • Gruppi complessi-inclusi e modificatori (non «circostanti del nucleo») • Posizione delle classi di parole negli «argomenti» e «funzione» di nome 2
Dall’ «analisi logica» alla «struttura di frase» Dalle Indicazioni 2012 per la scuola primaria • Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complementi necessari). Daniela Notarbartolo (classe terza) • Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo. (classe quinta) 3
Riorganizzazione dei complementi Dalla «lista» dei complementi priva di criterio a una prima gerarchia nella frase come struttura di senso Daniela Notarbartolo • nucleo = argomenti retti dal verbo (o «necessari») • periferia = circostanziali o informazioni aggiunte alla frase 4
I due livelli della frase A Natale Sintagma nominale art + n + agg un gattino siamese Daniela Notarbartolo La vecchia regala zia alla nipotina preferita 5
Integrazione col modello dei gruppi Sia argomenti che circostanziali possono essere gruppi complessi, con complementi inclusi detti complementi del nome (o modificatori) Daniela Notarbartolo la zia > la zia (di Roma) = gruppo complesso un gattino > un gattino siamese (di un mese) = gruppo complesso Per Sabatini sono i «circostanti del nucleo» (in realtà riguardano oltre al nucleo anche i circostanziali) 6
Complementi del nome Ai primi di dicembre Sintagma nominale art + n + agg un gattino siamese Daniela Notarbartolo di un mese La vecchia regala zia di Roma alla nipotina preferita 7
Non è necessario dare subito il nome ai complementi (primaria) Argomenti (attori) • Lo zio regala il trenino ai bambini • Abito a Milano Daniela Notarbartolo Circostanziali (scenografie) • Gli zii l’anno scorso si sono trasferiti da Roma a Milano Complementi del nome • [scatola (di cioccolatini)] • [vestito (a fiori)] 8
Fa vedere le parole «invisibili» • I pronomi occupano lo stesso posto di un nome, quindi una parola come «l’» può occupare un intero argomento! • L’ho visto! • L’ = lo = lui, il ragazzo che io ho visto Daniela Notarbartolo Ho visto l’ 9
Ancora più difficile: gliel’ha dato il quaderno ha dato Maria a Livia Daniela Notarbartolo … ha dato l’ glie 10
Integrazione col modello dei gruppi Adottando una grafica che rappresenta l’argomento come un «contenitore» La vecchia zia Negli «argomenti» stanno i nomi con i loro articoli e i loro aggettivi, ed eventualmente la preposizione = gruppo del nome Nelle stesse posizioni possono stare diverse classi di parole con la stessa funzione (pronomi e sostantivati) = funzione di nome 11
Gruppi nominali = ovale (v. nel sito l’argomento «nome») Sintagma nominale art + n + agg un gattino siamese Daniela Notarbartolo La vecchia regala zia alla nipotina preferita Il verbo ha posizione distinta: sta in un rettangolo 12
Funzione di nome (pronomi, sostantivati e completive) l’alba Daniela Notarbartolo Tutti il sorgere del osservavano sole che il sole sorgeva 13
Criticità L’insegnamento della grammatica valenziale dà subito l’idea della frase completa, ma ... pone qualche problema 1. Stesso complemento, due posizioni 2. Verbi che possono avere diverso numero di argomenti Daniela Notarbartolo 3. Transitivi con o senza oggetto 4. Complementi dipendenti dal verbo 5. Linearità e direzionalità della frase, struttura predicativa 6. Non interessa la morfo-sintassi 14
1. Stesso complemento, due posizioni A seconda del verbo certi complementi (luogo, compagnia) possono essere argomenti oppure circostanziali : [Abito a Lodi] (luogo- argomento) Daniela Notarbartolo A Lodi [un’auto ha investito un bambino] (luogo-circostanziale) [Mi incontro col mio amico] (compagnia-argomento) [Mio fratello va in piscina] col mio amico (compagnia-circostanziale) [La gita dura tutto il giorno] (tempo-argomento) Quel giorno [ci incontrammo] (tempo-circostanziale) 15
2. Verbi a più strutture argomentali Molti verbi hanno diversi significati e quindi diverso numero di argomenti Esempio: andare 1. A un argomento = monovalente Daniela Notarbartolo • L’automobile va (funziona) • Quest’anno va il viola (si usa) • Il gelato mi va molto (mi piace) 2. A due argomenti = bivalente • Giovanni va a casa (si dirige) 3. A tre argomenti = trivalente • Il MM2 va da piazzale Famagosta a Cologno (compie un tragitto) Sul vocabolario Sabatini-Coletti sono spiegati i diversi significati dei verbi (v. on line) 16
3. Transitivi senza oggetto Alcuni verbi transitivi possono stare senza complemento oggetto senza diventare agrammaticali (criterio per la frase minima): Mario mangia un panino Daniela Notarbartolo Mario mangia (anche questa frase «funziona», c’è solo una sfumatura di significato (sta mangiando) Altri verbi transitivi vogliono obbligatoriamente il complemento oggetto altrimenti sono agrammaticali: *Lo zio compra Lo zio compra il giornale 17
4. Circostanziali? Alcuni complementi stanno a metà fra gli argomenti e i circostanziali (dipendono direttamente dal verbo, come avverbi): • La nonna legge ad alta voce una favola ai bambini (modo) Daniela Notarbartolo • Il passante cammina a passo svelto (modo) • Il soldato colpisce il nemico con la lancia (strumento) • Il camionista trasporta col camion il latte dalle stalle al caseificio (mezzo) Sono i «margini» di Michele Prandi 18
5. Occulta la direzionalità della frase… • nell’esperienza l’evento si presenta come un fatto unitario (e così lo rappresenta Sabatini) • ma nella lingua l’evento si dispone secondo una direzione Daniela Notarbartolo e un andamento lineare soggetto > predicato > argomenti (o il suo contrario) 19
modello sintattico o semantico- cognitivo? È nato come modello sintattico delle dipendenze e delle connessioni (Tesnière): le parole (verbi, nomi, aggettivi) per il loro significato generano nessi sintattici di reggenza (lineare): Vado a pesca, arte di pescare, abile nel pescare Daniela Notarbartolo Per Sabatini il modello è prevalentemente semantico-cognitivo: • Il linguaggio è direttamente legato alla sfera cognitiva (resta il problema del passaggio da unità a linearità discreta di parole) • I mutamenti formali (es. concordanze, reggenze ecc.) e i nessi sintattici, come la concordanza del soggetto o la trasformazione passiva (che pure è una trasformazione morfo- semantica), non vengono enfatizzati 20
Grafica «olistica» di F. Sabatini Daniela Notarbartolo 21
Mia grafica con frecce (e gruppi complessi) Nessi sintattici di concordanza reggenza inclusione Verso sera Daniela Notarbartolo poesie (del suo mia zia Paola legge amato Pascoli) ad alta voce variante: legge ad alta voce 22
… e la funzione del soggetto • soggetto / altri argomenti • il soggetto come tutti gli argomenti dipende dal verbo per il significato, ma il verbo dipende dal soggetto per il numero (concordanza) Daniela Notarbartolo La nonna gioca coi bambini Le nonne giocano coi bambini • il verbo regge tutti i suoi argomenti tranne il soggetto 23
Struttura predicativa Proprio perché il soggetto è un argomento non retto dal verbo, c’è una cesura fra due gruppi (soggetto/predicazione) [qualcuno] [fa qualcosa] Daniela Notarbartolo 24
A parte gli impersonali, sono sempre due gruppi (SN + SP) nevica Daniela Notarbartolo Il micio ronfa 25
Pietro un legge fumetto Daniela Notarbartolo i compiti La maestra restituisce ai bambini 26
6. Disinteresse per la morfologia e la sintassi • Il modello valenziale punta sul valore semantico del verbo e sulla struttura della frase, ma non si interessa della morfologia • i verbi bivalenti transitivi e bivalenti intransitivi sono MOLTO Daniela Notarbartolo diversi: i transitivi possono essere girati alla forma passiva • nella valenziale classica questa differenza non si vede perché non genera una diversa struttura di frase Il gatto insegue il topo 27 Il topo è inseguito dal gatto
Bibliografia • C. De Santis, Che cos’è la grammatica valenziale, Carocci 2016 • Elisabetta Jezek, Classi di verbi italiani fra grammatica e significato, slide in http://193.205.158.207/italiano2009/6- materiali-dei-relatori/2a%20Jezek.pdf • Lingua e grammatica. Teorie e prospettive didattiche, cur. Daniela Notarbartolo Baratter – Dallabrida, Franco Angeli (Giscel) 2009 • Lo Duca, M.G. & P. Cordin 2003. Classi di Verbi, valenze e dizionari. Esplorazioni e proposte. Padova: Unipress 28
Puoi anche leggere