LA GIOIA DEL DONO - Diocesi di Treviso

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LA GIOIA DEL DONO - Diocesi di Treviso
Seminario       Rivista Trimestrale
                anno LX • n° 2 2020                                                                TREVISO

LA GIOIA
DEL DONO

                                                                                                        ALL’INTERNO
                                                                                                        • Inserto speciale
                                                                                                          Mochiland

Spedizione in abbonamento postale - art 2 Comma 20/c - Legge 662/96 Filiale di Treviso
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LA GIOIA DEL DONO - Diocesi di Treviso
COPERTINA
                       La celebrazione delle ordinazioni                ‘grandi cose’ quando si trova la forza ed il
                       presbiterale e diaconale, in quest’anno          coraggio di diventare suoi discepoli.
                       che ci vede in trambusto a causa della           In questo numero dopo le testimonianze
                       pandemia, è un dono che accresce la              potremo sfogliare le immagini della
                       gioia delle comunità del Seminario e             storia del Movimento Chierichetti, oltre
                       della nostra Diocesi. La testimonianza           che scoprire i prossimi appuntamenti e
                       riconoscente di don Samuele Moro sia             dilettarci con alcuni giochi. Arricchiscono
                       di stimolo per una preghiera più forte e         il numero anche i racconti di quanto
                       convinta perché la Chiesa abbia nuovi            hanno vissuto le comunità in questo
                       evangelizzatori; il Signore compie sempre        tempo. Buona lettura!

                                                                   Ordinazioni 2020
Sommario

                 Editoriale

                 4.                                                6.
                 La Chiesa diocesana
                 in festa                                          Giornata mondiale di preghiera
                                                                   per le vocazioni

                                                                   8.
                                                                   don Samuele Moro

                                                                   10.
                                                                   Lasciatevi meravigliare...

           Redazione                                                                Seminario
           Mons. Giuliano Brugnotto         Don Francesco Bellato                   Rivista degli amici
           Don Giancarlo Pivato             Don Lorenzo Zannoni                     del Seminario di Treviso
           Don Andrea Caratozzolo                                                   Quota abbonamento 10 euro
                                                                                    c.c.p. n°. 12531315 Treviso
           Hanno collaborato
           Don Daniele Giacomin             I ragazzi, i giovani
           Don Flavio Schiavon              e i diaconi delle Comunità
           Don Daniele Trentin              del Seminario
   2
LA GIOIA DEL DONO - Diocesi di Treviso
Speciale Mochiland

12.
Storia del Mochi

14.                           CARO GESÙ, PER DIVENTARE UN
                                                            BUON
                               FALEGNAME BISOGNA ESSERE BRAVI
                                   IN MATEMATICA.. INIZIAMO!!
                                                                   SOLENN ITÀ DELLA SANTIS
                                                                                           SIMA TRINITÀ                              MEGLIO
                                                                                                                                   FARE ALTRO
                                                                                                                                    PER OGGI!

I saluti del nostro Vescovo
                                                                                                    SICOMO RO
                                                                                 ZACCHE O E IL CI SONO QUASI. DEVO . .QUESTO                    EHI! DICO! MA

16.                                NON È GIUSTO! GESÙ È ENTRATO
                                    IN CITTÀ, MA IO SONO TROPPO
                                      PICCOLO PER VEDERE OLTRE
                                                     LA FOLLA!
                                                                     CHE IDEA! SALIRÒ SOPRA QUESTO GGHHHRIUSCIRE AD AFFERRARE.. RAMO. ANF
                                                                       SICOMORO. DALL’ALTO POTRÒ SOLO
                                                                            VEDERLO DI SICURO.
                                                                                                                                ANF ECCOMI
                                                                                                                                  IN CIMA!
                                                                                                                                                COSA DIAMINE
                                                                                                                                                 TI SALTA IN
                                                                                                                                                    MENTE?

Giochi Mochiland

                                                                                                                                                                La vita delle Comunità

                                                                                                                                                                                               Sommario
                                                                                                                                                                19.
                                                                                                                                                                La festa dei nuovi ministeri

                                                                                                                                                                20.
                                                                                                                                                                Un’importante risorsa
                                                                                                                                                                per la comunità di Cendon

                                                                                                                                                                22.
                                                                                                                                                                Fraternità al tempo
                                                                                                                                                                del Coronavirus

                                                                                                                                                                23.
                                                                                                                                                                Pellegrini a distanza

                                                                                                                                                                24.
                                                                                                                                                                Nell’attesa preceduti
                                                                                                                                                                dalla gioia

                                                                                                                                                                25.
                                                                                                                                                                Incontri speciali online

                                                                                                                                                                26.
Altre rubriche                                                                                                                                                  Tra realismo e speranza

27.
Alla tua luce vediamo
la luce…

28.
I mille volti dell’8xmille

           La rivista è anche on-line nel sito: www.seminariotreviso.it                                                                                                                          3
                       Buona lettura e buona... navigazione!
LA GIOIA DEL DONO - Diocesi di Treviso
LA CHIESA DIOCESANA
                       IN FESTA
Editoriale

                      Lo stop imposto a tutte le attività anche      presbiteri? Che questo evento esista nella
                      religiose motivato dalla pandemia              Chiesa è fuori dubbio; lo attestano le ordinazioni
             ancora drammaticamente presente in varie                di queste settimane in diverse diocesi vicine.
             parti del mondo, ha colpito anche i ritmi della         Ma la ragione vera di questo evento non è
             vita diocesana e del Seminario. Le ordinazioni          facile da scoprire.
             diaconali previste a fine aprile e quelle presbiterali   Ciascuno, anche in questi giorni, dice la sua:
             a fine maggio non è stato possibile celebrarle.          “Per consacrare il pane e il vino”; “Per fare del
             Dopo attenta valutazione, il vescovo Michele            bene!”; “Per guidare la Chiesa”; “Perché il prete
             Tomasi, sentito il parere degli ordinandi e degli       è necessario”. Nessuna di queste risposte in sé è
             educatori del Seminario, ha stabilito di riunire in     sbagliata eppure ci appaiono tutte insufficienti.
             un unico evento l’ordinazione diaconale di Mattia       Dicono una parte, ma non sono in grado di
             Agostini e Riccardo Marchiori con l’ordinazione         spiegarne la completezza e quindi il senso ultimo.
             presbiterale di don Samuele Moro il 27 giugno alle      Nell’evento sacramentale dell’ordinazione, si
             ore 16 presso il Tempio di San Nicolò. Le norme         invoca l’effusione dello Spirito Santo affinché
             sanitarie prevedono ancora il distanziamento            nell’oggi di questa storia si realizzi una forma
             ma permettono una celebrazione che abbia il             particolare di servizio che si potrebbe descrivere
             carattere della diocesanità. Il tempio di San Nicolò    in breve con queste parole: la cura e la custodia
             è stato scelto perché con spazi interni più ampi        della relazione con Gesù così come l’hanno
             (benché con un numero contingentato).                   vissuta e ce l’hanno trasmessa gli apostoli.
                                                                     Gli apostoli hanno risposto ad una chiamata
             Perché diacono e prete?                                 personale di Gesù: Vieni e seguimi. Ma da
             Perché la Chiesa stende le mani su dei giovani,         subito il Maestro li ha costituiti in una piccola
             invoca lo Spirito Santo e li ordina diaconi e           comunità (il gruppo dei Dodici) perché Lui stesso
   4
LA GIOIA DEL DONO - Diocesi di Treviso
è comunione con il Padre nello Spirito Santo. I        ricorda san Giacomo: «Se uno dice
chiamati da Gesù non potevano restare esclusi          “Io amo Dio” e odia suo fratello, è un
dal vivere relazioni alla maniera di Dio che è         bugiardo. Chi infatti non ama il proprio
comunione di Persone divine. Perciò la cura            fratello che vede, non può amare
e la custodia della relazione con Gesù, primo          Dio che non vede» (1Gv 4,20). Noi tutti
compito di ogni ministro ordinato, si esprime          respiriamo un diffuso senso di insensibilità verso
nella cura e nella custodia della comunione            i più deboli: la “globalizzazione dell’indifferenza”
nella Chiesa a partire dalle comunità cristiane        (espressione introdotta da papa Francesco). E
nelle quali ciascun prete e diacono è inserito.        questo tempo di limitazioni causate dal virus
Diacono significa servitore. I diaconi vengono          ci ha trovati tutti impreparati. Alcuni hanno
ordinati per ricordare a tutti che qualunque           perso il lavoro. Altri si trovano ad affrontare
ministero nella Chiesa è un mettersi a servizio        profonde crisi economiche nell’amministrazione

                                                                                                               Editoriale
del popolo di Dio. La successiva ordinazione           della propria azienda. Ci sono famiglie che non
presbiterale non cancella questo primo dono di         hanno il necessario per sfamare i figli. Anche le
grazia, al contrario si riceve un dono dello Spirito   comunità parrocchiali si ritrovano più povere.
per vivere l’impegno di un più grande servizio.        Ai presbiteri e ai diaconi è chiesto di custodire
Anche gli “strumenti” con il quali i ministri          l’autenticità della fede vivendo in prima
ordinati hanno la cura e la custodia della             persona l’attenzione al prossimo, specialmente
relazione con Gesù a favore del popolo santo           i più poveri. Inoltre, si assumono il compito di
di Dio non li inventano loro. Sono quelli              promuovere una fede integrale nelle comunità
tramandati dagli apostoli che hanno accolto            che sono loro affidate caricandosi dei pesi dei più
gli insegnamenti di Gesù. È il Signore risorto         deboli, contrastando l’indifferenza e il cinismo.
che li ha inviati ad annunciare il Regno di Dio        Solo così la cura della fede trasmessa dagli
meditando le vicende custodite nella Sacra             apostoli diviene profezia nel mondo attuale.
Scrittura. È il Signore risorto che alitando su di     «Mediante l’amore siate a servizio gli uni degli
loro ha donato lo Spirito Santo perché fossero in      altri - invita San Paolo - […] Portate i pesi gli uni
grado di rimettere i peccati nel nome di Dio. È        degli altri» (Gal 5,13; 6,2).
il Signore risorto che benedice e spezza il pane       Preti e diaconi per aiutare le comunità ad aprire
ai discepoli di Emmaus rinnovando quel fate            lo sguardo verso le tante mani che in questo
questo in memoria di me dell’ultima Sua cena.          tempo hanno assistito i malati, accompagnato
Un servizio entusiasmante, che coinvolge tutta         i moribondi, benedetto i defunti, sostenuto i
la vita: l’intelligenza, gli affetti, la corporeità.   bambini, sorretto i diversamente abili…. e
E pure un servizio molto impegnativo che gli           tanti gesti silenziosi di dedizione amorevole.
apostoli hanno trovato il coraggio e la forza di       E che differenza tra queste mani generose
affrontare grazie alle “parole di vita eterna di       e le «mani tese per sfiorare velocemente
Gesù” sperimentando che nulla avrebbe potuto           la tastiera di un computer e spostare
separarli dal “Suo amore”. È proprio così anche        somme di denaro da una parte all’altra
per questi tre giovani che vengono ordinati in         del mondo, decretando la ricchezza di
tempo di Coronavirus.                                  ristrette oligarchie e la miseria di moltitudini
                                                       o il fallimento di intere nazioni…» (Papa
Ministri dell’autenticità                              Francesco, Messaggio per la IV giornata
della fede personale e comunitaria                     mondiale dei poveri, n. 9).
Gli apostoli ci hanno insegnato che la fede            Il Signore si prende cura della nostra Chiesa
nella morte e risurrezione di Gesù porta               diocesana anche con la vita donata di
necessariamente i credenti ad assumersi la             questi tre giovani.
responsabilità di mettersi a servizio gli uni degli                                don Giuliano Brugnotto
altri, in particolare dei deboli e dei poveri. Lo                                                    rettore

                                                                                                                  5
LA GIOIA DEL DONO - Diocesi di Treviso
Giornata mondiale
                        di preghiera
                        per le vocazioni
                        Nel suo messaggio        chiesto a Dio di allontanare il      rola è una chiamata a «cogliere
                        per la 57ª Giorna-       dramma della pandemia.               questo tempo di prova come un
                   ta mondiale di preghie-                                            tempo di scelta».
                   ra per le vocazioni, pa-      La presenza rassicurante             Pertanto «parlare di vocazione
Vocazioni

                  pa Francesco sottolinea        di Dio                               in questo periodo difficile può
                  quattro “parole per la vo-     Due interventi di Francesco na-      sembrare un lusso, o una di-
                  cazione”: gratitudine, co-     ti in contesti diversi, ma simili    strazione, oppure un tentati-
                 raggio, fatica e lode. Il       nei contenuti e vicini nel tempo,    vo di pensare ad altro», scrive il
                 papa le riprende dall’epi-      nei quali sottolinea come l’uo-      nostro Vescovo Michele, ma in
                sodio di Gesù che cammi-         mo, proprio quando si trova in       realtà «non è tempo sprecato,
                na sulle acque, nel raccon-      mezzo alle acque agitate, di not-    ma si tratta di considerare che
               to di Matteo (14, 22-33), do-     te, senza alcuna luce, può spe-      cosa abbia veramente valore
              ve Pietro, chiamato da Gesù,       rimentare la presenza certa di       nella vita».
             si mette anche lui a cammina-       Gesù, la cui parola rassicuran-
            re sull’acqua, salvo il rischio di   te sostiene, conforta e allo stes-   Andare all’essenziale
            affondare, vedendo che il ven-       so tempo chiama. Anche nel           della vita
            to era forte e lasciandosi pren-     dramma vissuto con la pande-         Ascoltando alcuni giovani in
            dere dalla paura.                    mia la voce di Dio chiama alla       questi mesi posso testimoniare
            Lo stesso brano, nelle versione      fede, alla salvezza e al dono di     che questa esperienza di limite
            del Vangelo di Marco (Mc 4,34-       sé in una particolare vocazione.     è feconda per andare all’essen-
            41) è stato commentato dal Pa-       Dio chiama in tutti i momenti        ziale della vita, cioè nel costrin-
            pa nella veglia di preghiera di      della vita, anche quando la sua      gere i giovani a porsi gli inter-
            venerdì 27 marzo nella quale,        presenza diventa silente, quan-      rogativi seri della vita, a dare
            davanti ad una impressionan-         do l’inquietudine pare domina-       un ritmo al tempo, ad abitare
            te piazza San Pietro vuota, ha       re sulla pace, perché la sua pa-     il presente da responsabili del

  6
LA GIOIA DEL DONO - Diocesi di Treviso
bene comune (bloccare il con-       Coraggio                              la vostra fatica, le soli-
tagio). Una spinta ad una ricer-    Quando i discepoli vedono Ge-         tudini che a volte ap-
ca più profonda della propria       sù camminare sulle acque si           pesantiscono il cuo-
autenticità e della propria vo-     spaventano e pensano ad un            re, il rischio dell’abi-
cazione. Certo, non è automati-     fantasma, ma Gesù si rivolge lo-      tudine che pian piano
co che ciò accada, perché la si-    ro dicendo: «Coraggio sono io,        spegne il fuoco ardente della
tuazione è ancora in divenire e     non abbiate paura». La secon-         chiamata, il fardello dell’incer-
perché di mezzo vi è sempre la      da parola che il Papa ci conse-       tezza e della precarietà dei no-
libertà del giovane.                gna è coraggio. «Quando siamo         stri tempi, la paura del futuro.
È compito della Chiesa, di noi      chiamati ad abbracciare uno           Coraggio, non abbiate paura!
adulti accompagnare i gio-          stato di vita come il matrimo-        Gesù è accanto a noi e, se lo ri-
vani a riconoscere i segni che      nio, il sacerdozio ordinato, la vi-   conosciamo come unico Signo-

                                                                                                                Vocazioni
lo Spirito indica per il cammi-     ta consacrata, la prima reazio-       re della nostra vita, Egli ci tende
no della loro vita e per la lo-     ne è spesso rappresentata dal         la mano […] per salvarci».
ro risposta vocazionale. Ecco,      fantasma dell’incredulità: non è
allora, che le quattro “paro-       possibile che questa vocazione        La lode
le per la vocazione” possono        sia per me; si tratta davvero del-    «Quando Gesù sale sulla bar-
diventare una mappa per la          la strada giusta? Il Signore chie-    ca, il vento cessa e le onde si
pastorale vocazionale dei ra-       de questo proprio a me? […]. Il       placano». La vita di ogni uomo
gazzi e dei giovani.                Signore conosce le domande, i         è chiamata ad aprirsi alla lo-
                                    dubbi e le difficoltà che agita-      de, ed è questa l’ultima parola
Gratitudine                         no […] il nostro cuore e perciò ci    della vocazione, e «vuole esse-
La prima parola della vocazio-      rassicura: “Non avere paura, io       re anche l’invito a coltivare l’at-
ne è gratitudine per l’amore con    sono con te!”».                       teggiamento interiore di Maria
il quale Dio si prende cura di                                            Santissima: grata per lo sguar-
noi e ci ama così come siamo.       Impegno-fatica                        do di Dio che si è posato su di
«La realizzazione di noi stessi e   Ogni vocazione comporta un            lei, consegnando nella fede le
dei nostri progetti di vita […] è   impegno, soprattutto perché           paure e i turbamenti, abbrac-
prima di tutto la risposta a una    ogni scelta di vocazione è se-        ciando con coraggio la chia-
chiamata che ci viene dall’Alto.    gnata da fatiche. « Noi abbiamo       mata, Ella ha fatto della sua
Ogni vocazione nasce da quello      desiderio e slancio, però, nello      vita un eterno canto di lode
sguardo amorevole con cui il Si-    stesso tempo, siamo segnati da        al Signore».
gnore ci è venuto incontro. […].    debolezze e timori. […] Conosco              don Giancarlo Pivato

                                                                                                                  7
LA GIOIA DEL DONO - Diocesi di Treviso
don Samuele Moro                                     34 anni

                                                     Sono don Samuele, originario della parrocchia di Carbonera. Sono stato ordinato
                                                     diacono a maggio dell’anno scorso al termine del cammino di discernimento in
                                                     Seminario iniziato quando avevo 27 anni. La mia famiglia è formata da mio papà
                                                     Lanfranco, mia mamma Adriana e mia sorella Elena. Prima di vivere l’esperienza
                                                     di ricerca vocazionale lavoravo come ingegnere informatico in una multinazionale
                                                     e svolgevo servizio come capo scout nel gruppo Treviso 2°, prendendomi cura
                                                     dei lupetti. Durante questi anni di formazione ho potuto svolgere servizio pastorale
Prete novello

                                                     come seminarista nelle parrocchie di Piombino Dese, Levada e Torreselle e lì ho
                                                     conosciuto l’esperienza dell’Azione Cattolica. Da due anni sono stato affidato alle
                                                     parrocchie di Quinto di Treviso e Santa Cristina, dove attualmente vivo e svolgo
                                                     servizio come diacono occupandomi dei giovani e degli scout.

                   Così felice da non desiderare
                   nient’altro per la mia vita
                        È un tempo particola-
                        re quello che sto viven-
                do nell’attesa di ricevere il do-
                no del sacerdozio, un dono che
                da alcuni anni sto desideran-
                do con tutto me stesso. Questo
                è un tempo in cui la vita lun-
                go le strade, nelle piazze, nel-
                le nostre comunità parrocchia-
                li da “sospesa” sembra di nuo-
                vo schiudersi dopo l’impegna-
                tivo periodo di isolamento do-
                vuto al virus. Anche la mia at-        Nel cammino svolto in questi                 potuto fare; ho vissuto alcuni
                tesa dell’ordinazione alle volte       anni di discernimento, accom-                momenti nei quali la vicinan-
                sembra ovattata da questo len-         pagnato dagli educatori e dai                za a lui mi ha reso così felice da
                to processo di ritorno alla nor-       fratelli di comunità, ho scoper-             non desiderare nient’altro per
                malità, ma nel profondo del            to un po’ alla volta la verità di            la mia vita. Desidero proprio
                mio cuore il desiderio di incon-       questa chiamata che il Signore               questo dal Signore: poter conti-
                trare il Signore, sta diventando       mi sta rivolgendo. C’è un dono               nuare a lasciare che si compia
                sempre più forte. Non nascon-          meraviglioso che lui ha prepa-               la sua volontà in me, deside-
                do una certa emozione nel pen-         rato per me: quello di una vita              ro che lui possa continuare ad
                sare che tra qualche settimana         felice nell’Amore, una vita che              agire attraverso di me.
                attraverso di me lo Spirito San-       si fa dono per tutti. Scoprendo              Molte volte in questi mesi di
                to potrà consacrare il pane e il       questo prezioso tesoro ho avu-               servizio come diacono mentre
                vino, potrà liberare dai pecca-        to l’opportunità di avvicinar-               preparavo l’omelia mi chiede-
                ti, potrà consolare chi soffre nel     mi sempre di più al Signore, di              vo: le parole che sto per pro-
                corpo: sento le gambe tremare!         stargli vicino come mai avrei                nunciare sono proprio quel-
     8
LA GIOIA DEL DONO - Diocesi di Treviso
Prete novello
le che il Signore vuole dire og-
gi a questa comunità? Non so-
no riuscito a trovare una rispo-
sta certa, ma ho avvertito nel
mio cuore la serenità nel vi-
vere questo servizio alla Paro-
la riconoscendomi strumento
della sua volontà. Anche nel-
la visita agli anziani portando
loro l’Eucarestia ho sentito na-
scere in me i sentimenti della
compassione per gli ultimi, per
coloro che il mondo spesso la-
scia ai margini. Lo Spirito San-
to con la sua presenza ha con-      custodito e accompagnato da         lungo tempo di lontananza. Lo
vertito pian piano il mio sguar-    Lui, nell’attesa che questa pre-    Spirito mi invita ad andare a
do sul mondo: già dall’inizio       senza diventi feconda a parti-      portare speranza, a portare la
del cammino di ricerca voca-        re dal ministero che tra qual-      gioia della fede, a portare co-
zionale mi ha mostrato come il      che settimana riceverò. Cre-        raggio, perché il Signore non
Bene stia proprio nell’offrire me   do che il Signore mi stia facen-    ci abbandona e desidera stare
stesso, cercando di compie-         do fare un’esperienza profon-       con noi. Credo nella promessa
re tutto ciò che sono, attraver-    da di lui anche in un contesto      di Gesù: «Venite a me, voi tut-
so l’Amore per Dio e per il pros-   sociale particolare come quel-      ti che siete stanchi e oppressi,
simo. Non è stato sempre faci-      lo in corso, dove siamo asseta-     e io vi darò ristoro.» (Mt 11,28)
le abbandonarsi a questa veri-      ti di vita, di relazioni, dopo un                don Samuele Moro
tà, ma alcune esperienze parti-
colari vissute grazie al cammi-
no formativo del Seminario so-
no state fondamentali per per-
cepire che la mia vita può tro-
vare senso pieno solo in questo
modo di amare, quello che ap-
partiene a Gesù.
In queste settimane nel vivere
la liturgia di Pentecoste e della
Santissima Trinità sento vicina
in modo particolare la Perso-
na dello Spirito Santo. Mi sento

                                                                                                                9
LA GIOIA DEL DONO - Diocesi di Treviso
Diaconi

               LETTERA DA UN AMICO

               Lasciatevi meravigliare
                   Cari Mattia e Riccardo, che bello acco-           zati, ma ci fa scoprire ciò che dà corpo alla fede di
                   gliervi come fratelli nel diaconato!              ogni battezzato: lasciatevi provocare da chi vorrà
            Il gusto della gioia, del compiersi delle promesse       mostrarsi vicino a voi, anche con le correzioni e la
           di Gesù, sono doni grandi che lo Spirito Santo sa         testimonianza di servizio che troverete in tanti spo-
          portare con forza nei vostri cuori. Il sapore di una       si e laici. Lasciatevi sorprendere dalla multiforme
          vita donata che sta prendendo le forme dell’Ama-           presenza di ministeri e carismi che incontrerete nei
          to, di Gesù a cui avete risposto con un Sì definitivo       consacrati e nelle consacrate, specialmente nei
          alla sua proposta di vita. Lo Spirito Santo che ave-       nostri fratelli diaconi permanenti, nei nostri preti e
          te ricevuto con l’imposizione delle mani rinnova           nel nostro vescovo. Dio Padre ci ha donato un teso-
          la grazia del battesimo, come aver respirato l’a-          ro che lo Spirito Santo si premura di distribuire con
          ria fresca di montagna, la più pura che si trova           cura e creatività: lasciatevi meravigliare!
          sul mercato, che riossigena la vita di tutti i giorni.     Vi auguro infine di lasciarvi scomodare e scuotere
          Scendere nella quotidianità, significa ora tornare          dalle richieste e dalle insistenze di tutti i poveri: dal
          a guardare le cose con gli occhi di Gesù servo,            giorno dell’ordinazione non ricominciate a correre
          di Lui che ha messo al primo posto tutti i fratelli e      come prima, senza accorgervi di loro, ma davve-
          le sorelle che il Padre gli donava. Per loro sarete        ro provate a mettervi al passo del povero che vi
          servitori nei momenti comunitari e delle relazioni         si farà vicino. In questo non siete soli, perché ab-
          comunitarie che incrocerete in qualsiasi momento,          biamo la provvidenziale compagnia di tanti santi
          anche i più inaspettati. Per loro sperimenterete la        diaconi che c’hanno già provato: Stefano, Loren-
          gioia di distribuire il Vangelo della vita e il pane       zo, Efrem, Francesco e molti altri. Dalla vicinanza
          della carità, in servizio a quanti hanno fame della        alla vita e alla fede delle persone potrete trovare
          parola di Gesù, ma anche dei suoi gesti di amore,          alimento buono per la vostra vita spirituale e l’an-
          comprensione, attenzione piena di misericordia.            nuncio del Vangelo: vi auguro di poter sperimen-
          Vi auguro davvero di poter immergervi con cuore            tare che il servizio non è mai fine a sé stesso, ma
          aperto nell’avventura dell’annuncio del Vangelo            vi coinvolgerà e per molti diventerà autentica be-
          e della carità: non resterete delusi e scoprirete la       nedizione e annuncio di pace. Che lo Spirito Santo
          misteriosa e quotidiana forza dell’amore di Dio che        soffi allora su di voi e si posi con la sua capacità in-
          alimenta tutti i pieni e i vuoti del nostro cuore.         finita d’amore sulla vostra vita. Grazie del vostro sì!
          Servire non ci rende migliori di tutti gli altri battez-                              don Matteo Bettiol diacono
 10
Mochiland
                                   SOLENNITÀ DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
CARO GESÙ, PER DIVENTARE UN BUON                                                                 MEGLIO
 FALEGNAME BISOGNA ESSERE BRAVI                                                                FARE ALTRO
     IN MATEMATICA.. INIZIAMO!!                                                                 PER OGGI!

                                         ZACCHEO E IL SICOMORO
NON È GIUSTO! GESÙ È ENTRATO CHE IDEA! SALIRÒ SOPRA QUESTO GGHHH CI SONO QUASI. DEVO     . .QUESTO          EHI! DICO! MA
 IN CITTÀ, MA IO SONO TROPPO   SICOMORO. DALL’ ALTO POTRÒ  SOLO RIUSCIRE AD AFFERRARE.. RAMO.   ANF         COSA DIAMINE
  PICCOLO PER VEDERE OLTRE         VEDERLO DI SICURO.                                   ANF ECCOMI           TI SALTA IN
                  LA FOLLA!                                                               IN CIMA!             MENTE?

                                                                                                                             11
Mochiland                 Chierichetti con il vescovo Longhin

                                                                Convegno al Nevegal

Programma convegno 1927

  Convegno 1997

                                                                      Convegno al Nevega

                                                          Convegno Udine 2006

  12
I gonfiabili

                                                                                Mochiland
                                               Processione verso il Duomo

                                                     La messa a San Nicolò

                              Le premiazioni

        Convegno Udine 2006

vegal

                                                            I tornei
                                                                                 13
I SALUTI DEL NOSTRO V
                            Il vescovo
                            entra con il suo
                   segretario a san Nicolò,
                   non vedendo l’ora di
                    poter celebrare la Santa
                    Messa con tutti quanti i
                    ministranti della diocesi.
                   Da tempo ha sentito
Mochiland

                   parlare del Convegno
                   del primo maggio, ed
                   ora non gli resta altro
                  che godersi lo spettacolo
                  di mille chierichetti ed
                 ancelle che lo attendono
                per pregare e passare una
               giornata assieme a lui. Ma
               c’è un problema! San Nicolò è
              deserta ed il vescovo Michele
             manifesta tutto il suo stupore
            per questa sorpresa.
            Con questa divertente
            introduzione il nostro vescovo
            ha desiderato salutare tutti
            quanti i chierichetti e le ancelle
            della diocesi, attraverso un
            video che è stato molto gradito.
            Era proprio un suo grande
            desiderio quello di poter
            comunque far sentire la sua
            voce ai ragazzi e alle ragazze
            che svolgono un incarico così
            importante; ha ricordato a tutti
            i ministranti che grazie a loro la
            messa è più bella.
            “Magari ci vedremo ancora
            con molti di voi nelle vostre
            parrocchie”, questo è l’augurio
            del vescovo, che non vede l’ora
            di poterci incontrare. Sappiamo
            allora che al prossimo convegno
            dovremo dimostrare il doppio
            dell’entusiasmo, per recuperare
            anche quello di quest’anno!

14
O VESCOVO

                                                                                                                                 Mochiland
          IL VOSTRO IMPEGNO
     “Fate delle prove a casa, senza far impazzire mamma e         liturgia, perché essere uomini e donne di servizio si tra-
    papà”. Con questa frase il vescovo Michele invitava tutti      duce in molti gesti d’amore. Allora vi abbiamo lanciato
    i chierichetti e le ancelle a “mantenersi in allenamento”.     una sfida: farci vedere come vi mettete in gioco a casa.
      Certo non tutti a casa hanno un turibolo a portata di        Dopotutto il tema dell’anno è DARE TO GIVE, ossia
       mano e non è facile organizzare delle processioni dalla     OSARE DARE. E solo chi osa donarsi con fiducia e
         cucina alla sala da pranzo (anche se qualcuno ci è        generosità scopre la via della vera gioia.
          riuscito e molti si sono improvvisati sacrestani o or-   Allora grazie a tutti quelli che hanno inviato del materia-
           ganizzatori di momenti di preghiera dentro le mura      le, attraverso video o immagini. Ecco di seguito alcune
            domestiche… e questo è molto bello!).                  immagini che ci sono state inviate; il resto del materiale
           Ma l’impegno dei ragazzi e delle ragazze che vo-        potete trovarlo al seguente link: bit.ly/videomochi.
          gliono bene a Gesù non si limita all’ambito della                                             don Francesco Bellato

                                                                                                                                  15
Mochiland                                  L’OMBRA DEGLI APOSTOLI
            I dodici apostoli sono riuniti nel cenacolo quando lo Spirito Santo scende su di loro!
             La stanza diventa luminosissima e le loro ombre vengono proiettate nei muri. Sa-
                             presti abbinare ad ogni apostolo la propria ombra?

                    PIETRO      GIACOMO      GIOVANNI GIACOMO DI ALFEO   ANDREA      BARTOLOMEO

                  MATTEO        TOMMASO     GIUDA TADDEO
                                                  TADD      FILIPPO       SIMONE       MATTIA

                       1            2            3            4            5              6

                      7             8           9             10            1            12

  16
Mochiland
          LA
          LA GIGIUUSTA
                   STA VIVIAA
Don Piero ha pro-
vato a sistemare i
banchi della chie-
sa in modo da far
stare più fedeli
possibili, ma in
questa maniera
ha creato un labi-
rinto e non riesce
più ad uscire dalla
chiesa. Riesci ad
aiutarlo indicando
la via da percor-
rere?

                                     RICONOSCI IL VOLTO
Con la mascherina si fa una fatica incredibile a capire chi si ha davanti!! Riesci a ricono-
     scere chi sono questi personaggi e ad abbinare a ciascuno il volto corretto?
                                     RICONOSCI IL VOLTO

          1                      2                        3                        4

                                                A              B               C

                                                D              E               F
          5                      6

                                                                                               17
Mochiland         S        L’OMBRA DEGLI APOSTOLI                          LA GIUSTA VIA
                           PIETRO = 9                MATTEO = 3
                  O        GIACOMO = 6               TOMMASO = 8
                  L        GIOVANNI = 11             GIUDA TADDEO = 12
                           GIACOMO DI ALFEO = 10     FILIPPO = 1
                  U        ANDREA = 2                SIMONE = 7
                           BARTOLOMEO = 5            MATTIA = 4
                  Z
                           RICONOSCI IL VOLTO
                  I        PERSONAGGIO 1 = CRISTIANO RONALDO = OMBRA C
                           PERSONAGGIO 2 = FEDERICA PELLEGRINI = OMBRA F
                  O
                           PERSONAGGIO 3 = PAPA FRANCESCO = OMBRA E
                  N        PERSONAGGIO 4 = GRETA THUMBERG = OMBRA A
                           PERSONAGGIO 5 = REGINA ELISABETTA = OMBRA B
                  I        PERSONAGGIO 6 = VESCOVO MICHELE = OMBRA D

                ONE DAY per chierichetti e ancelle
            Carissimi chierichetti ed
            ancelle,
            purtroppo quest’anno non si
            avrà l’occasione di vivere le
            esperienze estive delle “Tre
            Giorni” al castello di
            Lorenzago.
            Ma non preoccupatevi!! Potrete
            vivere una bellissima giornata
            negli ambienti del seminario.
            Ecco a voi le One Day, delle
            giornate per giocare, divertirsi
            e riflettere con tanti altri
            coetanei. Scegli la giornata in
            cui venire (non si tratta di un percorso) e scopri la bellezza dello
            stare insieme in allegria.
            Ci si trova in seminario dalle 8.00 alle 18.00, portando pranzo il
            sacco, una mascherina e la propria veste da chierichetto o ancella.
            Le date sono le seguenti:
            Per i chierichetti:                 Per le ancelle:
            -    Lunedì 29 giugno               -   Mercoledì 8 luglio
            -    Mercoledì 1 luglio             -   Mercoledì 15 luglio
            -    Lunedì 6 luglio                -   Lunedì 27 luglio
            -    Lunedì 13 luglio               -   Mercoledì 29 luglio
            -    Lunedì 20 luglio
            -    Mercoledì 22 luglio
            -    Venerdì 24 luglio

            Le iscrizioni vanno fatte nel sito del seminario:
                                www.seminariotreviso.it
  18
Ministeri
La festa dei nuovi ministeri
          Venerdì 22 maggio siamo stati invitati a        La data scelta oltretutto ha combaciato con la
          partecipare alla Santa Messa per l’istituzio-   settimana di apertura alle celebrazioni nelle no-
ne dei ministeri di Lettorato e Accolitato presso la      stre chiese parrocchiali ed abbiamo quindi assa-
chiesa dell’Immacolata del Seminario di Treviso.          porato in modo ancor più particolare la possibi-
La Santa Messa è stata presieduta dal Vescovo             lità di tornare a celebrare l’Eucarestia rimanen-
Michele Tomasi con la partecipazione di sacer-            do uniti, pur rispettando le distanze obbligato-
doti, parenti, ragazzi della Comunità vocaziona-          rie e indossando la mascherina che è diventa-
le, una rappresentanza di genitori e la Comunità          ta un accessorio sicuramente scomodo, ma a
giovanile che finalmente, grazie a questa specia-          cui ci siamo abituati pur di poter vivere mo-
le occasione, si sono ritrovati ed hanno partecipa-       menti di condivisione che tanto ci sono man-
to alla celebrazione. L’eccezionalità del momen-          cati in questi mesi.
to dopo il lungo lockdown ha reso tutto partico-          Il vescovo con il suo bel sorriso ha incorag-
larmente sentito.                                         giato i nostri giovani in questo cammino e li
Indubbiamente, il non poter condividere con un            ha invitati a rispondere con generosità alla
abbraccio fraterno questo passaggio importante            chiamata del Signore.
nel cammino di Amos e Fabio ci ha fatto percepire         Anche noi vogliamo accogliere questo in-
come in questi momenti la preghiera e la vicinan-         vito convinti che le nostre famiglie possa-
za spirituale sia ancora più profonda. Lo Spirito ci      no accompagnare questi giovani lungo il
rende sempre legati nella fede e apre a una sen-          cammino al quale sono chiamati.
tita partecipazione del cammino di questi ragazzi.        Vogliamo ringraziare ancora una volta il Si-
I ragazzi della comunità giovanile hanno fatto sen-       gnore per averci fatto incontrare e per aver
tire la loro presenza con un fragoroso applauso al-       incontrato la grande famiglia del seminario
la fine della cerimonia che ha riempito la chiesa di       fonte di ispirazione, condivisione e gioia.
calore e affetto.                                                             Lorena e Michele Barichello

                                                                                                               19
UN’IMPORTANTE RISORSA
                           PER LA COMUNITÀ DI CENDO
                            La pandemia Covid-19 che ci ha
                            obbligati al fermo nelle nostre abitazioni
                        togliendoci anche la possibilità di incontrare
                        il Signore nella celebrazione della messa
                        domenicale, è stata meno difficile per noi
                        Cendonesi sapendo che i giovani della
Abitare Cendon

                       Comunità Vocazionale del Seminario di
                       Treviso, dal giorno 9 marzo avevano deciso
                       di dimorare nella nostra Canonica anche nei
                      fine settimana, solitamente trascorsi con le
                     loro famiglie.
                     Un’importante scelta di vita fraterna che
                    per tutti noi ha significato tanto. Questi
                    giovani, che già da ottobre del 2018 vivono
                   gli ambienti della nostra Canonica, hanno
                  deciso di trascorrere questo periodo in mezzo a        orarie ben precise, per dar modo a chiunque
                 noi, mettendosi a disposizione ed impiegando            di accostarsi alla preghiera individuale,
                 la loro presenza ed il loro tempo anche per il          naturalmente con le accortezze richieste per
                 servizio emergenziale in accordo con il Comune          l’anti-contagio e del distanziamento sociale,
                 di Silea hanno avviato una produzione interna           disposte dal Governo e dalla Regione Veneto.
                 ed artigianale di mascherine anti-contagio,             Durante il giorno, con cadenza periodica,
                 da distribuire alla cittadinanza della frazione         c’era il rassicurante suono delle Campane,
                 di Cendon.                                              con l’intento di ricordare a tutti noi che,
                 Il gruppo ha anche garantito il prezioso                seppur fisicamente distanti, erano sempre
                 servizio di unione spirituale della comunità,           presenti l’unione cristiana e la comunione
                 svolgendo l’incarico di custodi della nostra            spirituale. Era emozionante ascoltare i
                 chiesa, tenendo le porte aperte in fasce                rintocchi dei vari campanili dei paesi vicini,

   20
ancor più evidenti in questo periodo di                Palme, con l’apertura della Settimana
      assoluto silenzio acustico.                            Santa che si sarebbe conclusa con la

DON   Credo di riportare il pensiero anche dei miei
      compaesani, quando definisco confortante la
                          Messa che il gruppo celebrava
                                                             festività più importante per noi cristiani:
                                                             la Santa Pasqua, quest’anno inconsueta
                                                             nella preparazione e nella celebrazione.

                                                                                                                    Comunità Vocazionale
                          quotidianamente, perché            Ecco, quel video amatoriale e le semplici parole
                          eravamo certi che veniva           a noi rivolte, hanno dato speranza, forza e vero
                          assicurata anche la preghiera      senso di comunità fraterna. Non eravamo soli
                          per la nostra comunità,            nemmeno per la Santa Pasqua!
                          presentando al Signore la          Inoltre non posso dimenticare questo messaggio
                          storia di ognuno di noi. In quel   pieno di speranza arrivato il sabato Santo:
                          contesto, venivano ricordati       “Carissimi questa sera quando sentirete suonare a
                          anche gli amici parrocchiani       festa le campane della nostra chiesa di Cendon,
                          che ci hanno lasciato proprio in   significa che è arrivato il momento di dire che
                          questo difficile periodo che non   l’amore di Cristo Risorto ha vinto sulla morte
                          permetteva il partecipato ed       e sulle tenebre. Con noi ci sarà in comunione
                          accorato “saluto comunitario”,     spirituale tutta la Comunità parrocchiale di
                          con la celebrazione del            Cendon. Iniziamo così a guardare questo tempo
                          funerale e l’accompagnamento       di prova partendo dal ’Terzo giorno’…..“ .
                          alla sepoltura.                    A conclusione di questa condivisione di
      Per fortuna in questo periodo anche la tecnologia      esperienza vissuta e di emozioni provate, ho
      si è resa utile perché ci ha tenuti in contatto        pensato di riportare la Parola di Dio contenuta
      con don Giancarlo, don Lorenzo e i giovani             nella Prima Lettera di San Paolo apostolo ai
      della Comunità vocazionale. Infatti, tramite           Corinzi, che ho ascoltato nel corso della “prima”
      l’applicazione whatsapp, attraverso il gruppo          Messa alla quale ho partecipato dopo il blocco
      del “Foglio informativo”, don Giancarlo ci teneva      Covid-19: “…Vi sono diversi carismi, ma uno solo
      informati sull’attività comunitaria, sostenendoci      è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo
      spiritualmente e umanamente. Mi ha fatto               è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo
      piacere leggere spesso questo suo saluto finale        è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data
      che recitava così: “……un ricordo fraterno e            una manifestazione particolare dello Spirito per
      un abbraccio. Don Giancarlo e i giovani della          il bene comune. Come infatti il corpo è uno solo
      Comunità Vocazionale”. Ecco queste semplici            e ha molte membra, e tutte le membra del
      parole ci ricordavano che cristianamente non           corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo,
      eravamo soli e che il filo conduttore che ci teneva    così anche il Cristo…”.
      uniti era la preghiera, recitata da ciascuno nella     In questo particolare momento storico
      propria casa (in autonomia o in famiglia) e dai        che certamente ha segnato l’esistenza di
      Giovani della Comunità.                                ciascuno di noi, rivolgo un generoso GRAZIE
      È stato significativo il video che don Giancarlo       a don Giancarlo, a don Lorenzo e ai giovani
      assieme ai giovani ha                                                            della Comunità
      registrato e fatto                                                               vocazionale per aver
      girare nei vari                                                                  mantenuto viva la
      gruppi parrocchiali.                                                              nostra Chiesa con
      Era il 1° aprile,                                                                 la loro presenza e
      la domenica                                                                       preghiera, facendoci
      successiva si                                                                     sentire spiritualmente
      sarebbe celebrata                                                                  uniti in un solo Corpo.
      la domenica delle                                                                             Irene Toppan

                                                                                                                    21
Fraternità al tempo
                             del Coronavirus
                                 Già da qualche mese
                                 alcuni ragazzi di ter-
                           za media di varie parroc-
                           chie della diocesi hanno
Accoglienza nuovi

                           scelto di vivere un cammi-
                           no di ricerca vocaziona-
                           le in Seminario. Ma come
                           presentarli alla Comunità
                          giovanile e accoglierli?
                          Le limitazioni dettate dal
                          Covid-19 hanno comunque
                         reso possibili due momenti:
                         dapprima è stata proposta
                        un’assemblea “a distanza” at-
                       traverso una piattaforma in-
                      formatica di incontro. È stata      Emanuele, Sa-
                     l’occasione nella quale ogni fa-     muele, Simone
                    miglia dei nuovi si è presentata      e Pietro. In po-
                    e ha presentato il figlio.            co tempo la Co-
                    Ma la cosa più bella è stata la       munità è anda-
                    partecipazione “in presenza” al-      ta sul persona-
                    la celebrazione dei ministeri, ve-    le e sull’essen-
                    nerdì 22 maggio. Questo ap-           ziale: ciascuno
                    puntamento ci ha permesso             aveva porta-
                    di trascorrere alcune ore insie-      to da casa un
                    me, tra noi e con gli educatori.      oggetto con il quale si sarebbe       in Comunità dal nome evoca-
                    «È stato bello rivederci di perso-    presentato. È stata, a detta di       tivo “Effatà”. Con le mascheri-
                    na dopo tanti giorni di distanza;     Nicola, una interessante novità       ne e mantenendo la distanza
                    ma soprattutto abbiamo dovuto         rispetto agli anni scorsi, perché     interpersonale siamo anche ri-
                    imparare a salutarci con moda-        ognuno ha potuto mostrare agli        usciti a giocare insieme. Nico-
                    lità originali rispetto a prima del   altri qualcosa di sé, facendo in-     la conferma che il gioco è una
                    coronavirus, senza pacche sul-        tuire aspetti del carattere e della   componente importante della
                    la spalla o strette di mano. Mi-      propria anima che abitualmen-         fraternità perché ci fa stare in-
                    surarci la febbre prima di poter      te rimangono in ombra. C’è sta-       sieme in gratuità. La Comuni-
                    essere accolti, mantenere le di-      to subito dopo un momento di          tà Giovanile esiste perché il Si-
                    stanze, indossare la mascheri-        preghiera che ha permesso di          gnore rinnova il miracolo della
                    na con amici con cui non ci si        assaporare la speranza che il         sua chiamata e il miracolo di
                    vedeva da tempo sono state at-        Signore dona in ogni circostan-       generose risposte, sia di chi de-
                    tenzioni doverose. Ma non han-        za. I più vecchi della comuni-        cide di entrare, sia dei più vec-
                    no pesato o impedito di vivere        tà hanno consegnato ai nuovi          chi che fanno spazio e impara-
                    con grande gioia questo ritrovo       entranti il libro coi testi di can-   no ad accogliere!
                    dopo tanto tempo!» -concordano        ti, salmi e preghiere utilizzato                don Daniele Giacomin
     22
Comunità Giovanile
Pellegrini a distanza
LE COMUNITÀ PRESSO MADONA GRANDA

         Lunedì 1° giugno la Co-        insieme, però è stata un’occasio-   vi preghiere ci hanno permes-
         munità giovanile, la Co-       ne molto importante da coglie-      so di racchiudere un po’ tutto
munità teologica, i rispettivi edu-     re, che ci ha permesso di man-      ciò per cui eravamo grati al Si-
catori e il rettore, hanno vissuto      tenerci in contatto e di conclu-    gnore, affidando a lui ogni si-
la preghiera del rosario presso         dere insieme quest’anno “parti-     tuazione in questo periodo dif-
la chiesa di Santa Maria Mag-           colare” di vita comunitaria. In     ficile per tutti. Inoltre la presen-
giore a Treviso. In realtà noi ra-      quest’ultimo periodo dell’anno,     za di entrambe le Comunità ci
gazzi della Comunità giovanile          infatti, la Comunità giovanile si   ha permesso di incontrare an-
eravamo a casa in videochia-            è incontrata spesso, tramite vi-    che i fratelli della teologia che
mata, mentre i don e la Comu-           deochiamata, unica via che ci       ovviamente non vedevamo da
nità teologica erano presenti in        ha permesso di rimanere legati      tempo e di pregare anche per il
chiesa presso l’immagine di Ma-         alla comunità e di portarla nelle   loro cammino. In conclusione,
ria Vergine. Questo incontro ha         case di ognuno di noi. Il rosario   posso dire, che quest’attività
sostituito il pellegrinaggio ma-        vissuto assieme pur nella disper-   ci ha aiutato a concludere
riano di fine maggio (impedito          sione e nella lontananza ci ha      al meglio l’anno scolastico e
a causa delle restrizioni). Il pel-     unito a Maria alla quale in ogni    di Comunità e sicuramente
legrinaggio come tanti altri ap-        mistero abbiamo rivolto alcune      ci ha fatto capire che no-
puntamenti che normalmente              intenzioni di preghiera pensa-      nostante la distanza, le co-
vivevamo in Seminario ha un             te a turno dalla Comunità gio-      munità del nostro Semina-
significato importante per noi          vanile, dalla Comunità teologi-     rio saranno sempre unite.
perché ci permette di avere un          ca e dai sacerdoti. Queste bre-                   Andrea Brotto
tempo di preghiera e di riflessio-
ne su tutto quello che abbiamo
vissuto insieme durante l’anno e
di chiudere il ciclo di vita comu-
nitaria, che riprende l’anno suc-
cessivo. Viverlo in questo modo,
ognuno da casa propria e senza
la possibilità del contatto fisico
reale, non è stato ovviamente
la stessa cosa rispetto a farlo tutti

                                                                                                                    23
Comunità Ragazzi

                   Nell’attesa, preceduti
                   dalla gioia
                               Abbiamo vissuto un        sacerdoti del Seminario che ci          nostro Vescovo Michele.
                               periodo davvero stra-     hanno aiutato a migliorarci nel-        Ci hanno toccato il cuore le sue
                    no, imprevisto, non sempre fa-       la nostra capacità di amarci in         parole quando ha sottolineato
                   cile. All’inizio della “quarante-     famiglia, con fedeltà e carità.         che con il Covid 19 “non si è fer-
                   na”, quando ancora nostro figlio      Abbiamo riposto in loro la no-          mato tutto, le cose vanno avan-
                   e tutti gli altri seminaristi erano   stra fiducia e li abbiamo senti-        ti in una maniera diversa…Sia-
                   a casa da scuola e dal Semina-        ti pastori disponibili a guidare il     mo tutti sempre negli stessi po-
                   rio per il ponte delle Ceneri, ci     loro gregge anche in un tempo           sti ma siamo tutti con le persone
                   è giunta la notizia che per ovvi      così difficile. I ragazzi si sono so-   che ci vogliono bene…in que-
                   motivi, legati al rischio del con-    stenuti a vicenda dandosi ap-           sto tempo abbiamo imparato a
                   tagio, la vita in Seminario per       puntamento telefonico e man-            stare insieme con pazienza, con
                   nostro figlio non sarebbe potuta      tenendo così dei bei momen-             fiducia. Abbiamo imparato a
                   riprendere. Con tutta franchez-       ti di condivisione. Fruttuose an-       dialogare ma anche a bisticcia-
                   za, noi genitori eravamo pre-         che le video conferenze che gli         re per poi fare la pace. Abbia-
                   occupati per come tutto questo        educatori hanno organizzato             mo imparato a non perdere la
                   avrebbe potuto incidere negati-       per i ragazzi: quanta gioia e ca-       speranza”. Parole che hanno ri-
                   vamente sulle relazioni che no-       rica vitale dopo aver sentito la        empito il cuore di gioia, sereni-
                   stro figlio stava intessendo con      voce dei compagni di Semina-            tà e pace. Abbiamo già capi-
                   i compagni di Seminario e so-         rio! Questa gioia l’abbiamo vista       to che il nostro Vescovo è una
                   prattutto su quanto questo di-        splendere più volte nel volto lu-       persona che vive di relazioni e
                   stacco fisico avrebbe potuto in-      minoso di nostro figlio.                di abbracci e ci contagia la sua
                   terferire anche sul suo cammino       Ma ancora non è tutto!                  gioia, ma oltre a questo sentia-
                   di crescita e di ricerca personale    Una grande grazia per noi è             mo forte il suo appello ad offrire
                   nel Seminario.                        giunta il 5 aprile; gli educa-          il dono della nostra preghiera, i
                   Durante tutto questo tempo è          tori assieme al Rettore hanno           cui frutti non vediamo nell’im-
                   stato prezioso sentire lo sguar-      organizzato per tutta la Co-            mediato ma arriveranno secon-
                   do di Gesù su di noi, così come       munità Ragazzi e le famiglie            do i tempi del Signore.
                   è stata preziosa la vicinanza dei     una video chiamata con il                           Famiglia Bragagnolo
    24
GRUPPI VOCAZIONALI ON-LINE
    Rimaniamo collegati nell’amicizia con Gesù
  Non poter venire in Seminario per i gruppi vocazionali, è stata ed è tutt’ora una mancanza. Sentiamo un po’

                                                                                                                          Gruppi vocazionali
  tutti la nostalgia dei preziosi momenti di incontro, gioco, riflessione e preghiera in cui poter coltivare l’amicizia
 con Gesù. Abbiamo cercato in tutti i modi di rimanere in contatto per non perdere le relazioni belle che sono nate
e stanno crescendo tra noi. Oltre ad aver offerto del materiale per la preghiera ed esserci sentiti con qualche
telefonata e messaggio, abbiamo organizzato degli incontri on-line. Sono state delle belle occasioni per vedersi,
                                              sentirsi e condividere            momenti
                                                                   re dei brevi mom                   (anche
                                                                                   menti di preghiera (a
                                                                                                       anche se è
                                              chiaramente molto meglio farlo dal vivo rispetto che
                                              davanti ad uno schermo).
                                                                   ermo). Abbiamo proposto questi
                                              incontri per i ragazzi             vocazionali
                                                                  zi dei gruppi vocaazionali dalla V
                                              elementare alla III media, naturalme
                                                                          naturalmente
                                                                                    ente divisi per
                                              fasce d’età. Particolarmente
                                                                   larmente significcativo
                                                                                     ativo
                                              è stato un incontro con i ragazzi di
                                              V elementare, in quell’occasione
                                                                  uell’occasione
                                              i ragazzi di I media della
                                              Comunità Ragazzi, hanno
                                              raccontato un po’ laa loro
         esperienza di amicizia con Gesù. È davvero stupefacente   te scoprire
         come il Signore Gesù continua a riscaldare e illuminaree i cuori con il
                                                                  anza fisica. Il
         suo Santo Spirito, anche in questa situazione di lontananza
                                                                   cizia con Gesù
        nostro desiderio è di rimanere sempre collegati nell’amicizia
       che è il nostro più grande tesoro!

       Seminariadi on-line
          Uno degli eventi più attesi dell’anno a cui ci si   siamo fronteggia-
          prepara con allenamenti di atletica e soprat-       ti non erano rigo-
          tutto di calcio assieme al nostro mitico mister     ri e parate, salto in
          Luciano, ecco cosa sono le Seminariadi! Tutti i     alto o staffetta, ma
         Seminari minori del Triveneto e altri del Nord       sfide di intelligenza
        Italia da Treviso fino a Genova si sfidano in una       e prontezza con tastiera alla mano. Un vero e proprio
       giornata di olimpiadi, caratterizzata normalmen-       campionato sfruttando al meglio i giochi on-line che
      te dal grande torneo di calcio e dalle gare nel-        in questo caso ci hanno aiutato a fare comunità. Ci
    le varie discipline di atletica. Quest’anno rischiava     stava e siamo stati contenti di questa possibilità, cer-
  di saltare tutto “causa covid”, ma come Comunità            to l’anno prossimo saremo ancora più carichi per da-
 Ragazzi non abbiamo voluto rinunciare a vivere una           re il meglio su campo vero, incontrando così tanti altri
 giornata diversa assieme, seminaristi e don. Così ci         ragazzi delle altre Diocesi che come noi si sono messi
 siamo dati allo “sport” on-li-                                                       in ascolto di Gesù e hanno ini-
  ne nel desiderio di condivi-                                                        ziato a seguirlo da subito! Que-
     dere e divertici insieme.                                                        sto è il vero mettersi in gioco!
        Certo le abilità in cui ci                                                                   I ragazzi della CR

                                                                                                                            25
Tra realismo e speranza
                                LA COMUNITÀ TEOLOGICA INCONTRA IL VESCOVO MICHELE
                                 Do
                                 Domenica    17 maggio noi seminaristi      con quelli della pandemia: la cura della casa co-
Comunità Teologica

                                della Comunità teologica abbiamo ac-        mune e le diseguaglianze sociali ed economiche.
                             colto il nostro vescovo Michele Tomasi per     Questi ci chiamano a metterci in ascolto del
                             una serata in cui dialogare con lui su ciò     Vangelo, per scoprire come ci interpella in quel-
                             che sta accadendo nel mondo e nelle no-        lo che stiamo vivendo anche a livello sociale. Il
                             stre comunità con il sopraggiungere della      vescovo ci ha dato le coordinate di un modello
                             pandemia di Covid-19, e per riflettere insie-   alternativo. Tre ingredienti fondamentali sono la
                             me su ciò che verrà.                           solidarietà, la sussidiarietà e il bene comune, in-
                            Il vescovo ha sottolineato come questo even-    sieme alla necessità di pensare una società fatta
                            to stia riguardando tutti. Si tratta, così ha   anche di corpi intermedi, tra i quali privilegiata
                           detto, di un’esperienza collettiva di mortali-   è la famiglia, in cui si apprende che chi più ha è
                           tà, che ci costringe a guardare al futuro con    chiamato a dare a chi più ha bisogno. A questo
                          speranza ma senza controllo, senza la fretta di   principio dovrebbero ispirarsi la società e anche
                         tornare alle cose di prima. Un cambiamento         l’economia, per avere davvero l’uomo come fine.
                        non automatico, che ci chiede di cercare spazi      Su questi valori, ha affermato il vescovo, possia-
                       di condivisione per rielaborare questa esperien-     mo allearci con chiunque li condivida.
                      za drammatica.                                        Sarà sufficiente il nostro impegno? Secondo il ve-
                     Eppure mons. Tomasi ha affermato che, se è             scovo Michele non possiamo saperlo con certezza,
                     un brutto tempo, bello è ciò che ci è chiesto. Per     ma nemmeno escluderlo, di più: dobbiamo spe-
                     comprendere verso cosa tendere, il vescovo ha          rarlo. Questa speranza, però, è fondata soprattutto
                     messo in luce alcuni tratti della realtà sociale ed    sulla fede che la storia è nelle mani del Dio fedele
                     economica attuale. Ha evocato le difficoltà che         e per questo, nel frattempo, «è meglio soffrire ope-
                     ci attendono: sarà un tempo di sobrietà forzata,       rando il bene che facendo il male» (1Pt.1,17).
                     anche se, invece, qualcuno ha fatto i soldi, men-                                        Mauro Perissinotto
                     tre altri si sono trovati in balia di un mercato che
                     si è fermato. Ci ha spiegato che si sta assistendo
                     alla diffusione della piaga dell’usura. Nemmeno
                     si può lasciare che l’emergenza del virus faccia
                     dimenticare i grandi drammi che già l’umanità
                     stava affrontando e che intrecciano i loro effetti

    26
Alla tua luce vediamo la luce
  Per mantenere viva la memoria grata e riconoscente dei sacerdoti della nostra Diocesi

                            Don Mario Zaghetto

                                                                                                                                    Sacerdoti defunti
                            (1921 – 2019)
                             Don Mario si è spento nella Casa del clero il 14 agosto, a 97 anni. Alle esequie a Saletto di Piave,
                             presiedute dall’amministratore apostolico mons. Gardin, hanno concelebrato il vescovo emerito Pa-
                             olo Magnani, il vescovo Mario Pasqualotto e numerosi confratelli. “Don Mario ha sempre professato
                             una fede limpida e schietta” ha ricordato mons. Gardin -. Parroco per ben 47 anni, da alcuni risie-
deva nella Casa del clero avendo contratto una malattia agli occhi che lo aveva in breve portato alla cecità, lasciandogli tutta-
via una lucidità di pensiero sorprendente. Nell’alluvione del 1966, quando il paese andò sott’acqua, egli fu l’anima dei soccor-
si e il punto di riferimento per gli interventi. Per questo fu nominato Cavaliere della Repubblica.

                            Don Umberto Modulo
                            (1936 – 2019)
                           Si è spento il 22 settembre a 83 anni. A presiedere le esequie, a Fossalta di Piave, mons.
                           Adriano Cevolotto. Don Umberto fece la professione religiosa nella Congregazione dei chierici
                           Regolari di S. Paolo, i Barnabiti, tra i quali si dedicò particolarmente all’educazione dei giova-
                           ni. Chiese l’incardinazione in diocesi che avvenne nel 2001. Si mise subito a disposizione del-
le necessità pastorali. Così le parrocchie di Selva del Montello, Sambughè, dove rimase parroco per 14 anni, SS. Angeli
del Montello, e infine Fossalta lo videro pastore zelante. La cordialità con la quale si intratteneva con le persone, la di-
sponibilità a ogni richiesta, il tempo assicurato alle confessioni, la visita agli anziani e ammalati furono i tratti della sua
presenza nelle diverse comunità.

                            Don Ernesto Soligo
                            (1919 – 2020)
                            Si è spento a 100 anni il 1° gennaio nella Casa del clero. A presiedere le esequie nel tem-
                            pio di San Nicolò il vescovo, mons. Michele Tomasi, che ha ricordato don Ernesto come un
                            sacerdote “ricco di umanità anche nel momento di grande fragilità umana. Il suo silenzio
                            era un estremo atto di affidamento al Dio della vita, non una sconfitta”. Tra i concelebran-
ti, i due vescovi emeriti, Magnani e Gardin e l’ex nunzio Bottari De Castello. A pronunciare l’omelia mons. Lino Cusi-
nato. Nato a Trevignano, ordinato nel 1942, era membro della Comunità dei sacerdoti Oblati diocesani dal 1959. Cap-
pellano a Cimadolmo, poi direttore spirituale nel Seminario, nel Collegio Pio X, nel Centro Studentesco di via San Nico-
lò, insegnante di religione nelle scuole Riccati e Palladio. Prete dalla carità smisurata, illuminato educatore dei giovani.
Dagli anni ’90 si dedicò alle condizioni di sofferenza: movimento ciechi, ente sordomuti, carcere minorile, ospedale psi-
chiatrico; il reinserimento degli ex carcerati, la cura dei tossicodipendenti, l’accoglienza degli immigrati, l’aiuto ai poveri.

                                                                                                                                      27
I mille volti
                     dell’8xmille
Carissimi e fedeli amici del Seminario, anche nel
2019 il Seminario Vescovile di Treviso ha ricevuto un
contributo derivante dall’8xmille, della Conferenza
Episcopale Italiana (C.E.I.) per € 300.000 con i fondi
per il “Culto e la Pastorale” ed € 100.000 per borse di
studio per i seminaristi, tratto dai fondi per gli “inter-
venti caritativi”.
I predetti importi, a prima vista, possono sembrare ri-
levanti se considerati solamente sotto l’aspetto della
quantità di denaro, ma sappiate che sono comunque
insufficienti per gestire l’intero complesso seminarile.
Attualmente ospitiamo una settantina circa tra ragaz-
zi e giovani, che frequentano i diversi gradi di studio,
ma non tutte le famiglie sono in grado di sostenere
economicamente l’intero percorso dei propri figli.
Perciò quanto abbiamo ricevuto è veramente una grazia, di cui il Seminario ha veramen-
te bisogno!
Purtroppo, però, non è ancora sufficiente per affrontare l’intera gestione economica, per cui dicia-
mo un grazie di cuore a quanti hanno firmato la scelta per la Chiesa cattolica nella loro denuncia
dei redditi, e continueranno generosamente a farlo anche in futuro.
Inoltre, la C.E.I. ha messo in programma di assegnarci un contributo di € 337.541,00 (non an-
cora pervenuto nel corso del 2019), a fronte di una spesa di € 482.201,00 (la differenza per
€ 144.660,00 rimane a carico del Seminario), per l’urgentissimo intervento di manutenzione
straordinaria dell’Ala Est del Seminario che comprende: al pian terreno la sacrestia di S Ni-
colò, la Sala del Capitolo, la Cappellina del S. Curato d’Ars; al primo piano un grande salone
per il Museo; al secondo piano: camerette per alloggio seminaristi.
Infine, la Conferenza Episcopale italiana ci sta anche aiutando assegnandoci un contributo di €
70.000,00 (ci è già stato accreditato il 50% dell’importo) a fronte di una spesa di € 125.000,00 (la
differenza per € 55.000,00 rimane a carico del Seminario), per l’improcrastinabile manutenzione
straordinaria della Chiesa dell’Immacolata (la Chiesa del Seminario che un tempo era identificata
come la Cappella dei Chierici), necessaria per ripristinare gli intonaci della grande parete esterna
posta a Nord dell’edificio di culto, degradati dal tempo e dall’impossibilità di ripristinarli negli an-
ni precedenti, i cui lavori sono stati appena ultimati.
Come sempre e sempre più cerchiamo di vivere ed economizzare il più possibile, senza però far ve-
nir meno il sostegno logistico ai Seminaristi, ma i fondi non bastano mai ed il bilancio è perenne-
mente in rosso. Continuiamo a confidare nella Provvidenza e nella vostra generosità.
Grazie, perciò, a quanti vorranno continuare a sostenere questa Istituzione che prepara i sacerdo-
ti, che un domani saranno i nuovi pastori per le nostre comunità.
                                                                                       Lucio Zampieri
                                                                              Economo del Seminario
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