Bilancio sociale 2017 - Fondazione Renato Piatti
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INDICE 5 31 50 6 31 50 8 54 8 32 9 32 56 10 33 11 58 12 34 34 58 12 34 59 13 59 14 35 62 15 36 63 36 64 37 16 39 65 39 65 16 40 65 18 40 66 19 40 66 20 41 42 68 21 43 23 43 70 44 70 25 45 72 46 25 27 48 74 29 29 48 29 48 30 3
LETTERA DEL PRESIDENTE i Devo confessarvi, per la prima volta, che questa lettera di apertura del Bilancio Sociale di Fondazione Renato Piatti mi procura sempre un po’ di ansia. Ma come, direte voi, la Presidente in ansia per una lettera? Proprio così. Innanzi tutto perché è una lettera che introduce un documento molto importante. Inoltre perché, come sapete, sono anche la mamma di una persona con disabilità che è accolta in uno dei Centri della nostra Fondazione, e questo non è secondario. Cogliere gli aspetti peculiari che hanno contraddistinto il 2017 di Fondazione Renato Piatti è una bella impresa. Gli elementi sono davvero tanti. Il primo che vado a mettere in evidenza è la nostra capacità di rispondere ai bisogni delle persone di cui ci prendiamo cura e dei loro familiari. Che è poi il cuore della nostra missione. Qui mi aiutano un indicatore (sintetico, chiamato “livello di soddisfazione”, che emerge dai questionari compilati dai familiari) e le realizzazioni con- crete. Nel 2017 il livello di soddisfazione espresso dai familiari dei nostri ospiti è migliorato rispetto ai due anni precedenti, superando ampiamente il va- lore soglia di 4 (4,49, il valore massimo è 5, come potrete leggere a pagina 31). Una buona notizia, quindi, ma se andiamo ad analizzarla più nel dettaglio scopriamo che, in alcuni dei nostri Centri e in determinate aree di analisi, ci sono dei punti critici su cui andare a lavorare. Ed è una buona notizia anche questa, se vogliamo, perché ci indica la strada verso un ulteriore miglioramento. Le realizzazioni concrete, poi, sono tutte all’insegna di una migliore qualità della vita per i nostri ospiti, piccoli e grandi. Nella carrellata in pillole che trovate alle pagine 6 e 7 spiccano la stanza multisensoriale al Centro Semiresidenziale (CRS) di Besozzo, il laboratorio didattico al polo di Busto Arsizio, il parco attrezzato nell’area verde della Nuova Valletta alla Residenza di San Fermo, l’area giochi all’aperto al Centro per l’autismo La Nuova Brunella, il Punto Famiglie Autismo al Centro Autismo di Milano. Nella nostra dichiarazione di missione è scritto, inoltre, che Fondazione Renato Piatti riconosce l’importanza della dimensione umana e professionale di tutti i collaboratori. Come siamo messi, a questo proposito? L’indicatore relativo alla soddisfazione del personale ha raggiunto, nel 2017, il suo massimo dal 2009 (pagina 65), ma è ancora un po’ distante dal valore obiettivo. Qui lo sforzo dell’organizzazione, a partire dalla sottoscritta, deve essere moltiplicato. Siamo un gruppo di persone che si prendono cura di altre persone, una grande e variopinta famiglia, come mi piace pensare. Tutti devono stare bene, compatibilmente con le condizioni di ciascuno. Spero di avervi al nostro fianco in questo nostro impegno. Cordialmente. Cesarina Del Vecchio Presidente Fondazione Renato Piatti onlus 5
DATI E FATTI DI RILIEVO DEL 2017 17 495 385 114 15.396.247 € UNITÀ DI OFFERTA PERSONE CHE HANNO DIPENDENTI, COLLABORATORI VOLONTARI PROVENTI USUFRUITO DEI SERVIZI E PERSONALE CONVENZIONATO È attiva la cam- Fondazione Piatti e Anffas Varese 25 2 pagna SMS soli- partecipano alla decima edizione di 10-27 dale “Mio picco- Anffas Open Day, Giornata Nazionale lo principe, non della Disabilità Intellettiva e Relazio- sarai più solo!” nale, organizzando nei Centri nume- a sostegno dei rose iniziative all’insegna dell’inclu- FEBBRAIO bambini con au- MARZO sione sociale. APRILE tismo. Aiuta i bambini con autismo. Giornata Mondiale della Consapevolezza Dona ora al numero L’artista varesino Carlo Malnati dedi- sull’Autismo istituita dall’Organizzazio- 45524 7 ca a Fondazione Piatti la sua mostra ne delle Nazioni Unite. Nell’occasione, #miopiccoloprincipe alla Galleria Ghiggini di Varese, in Fondazione Piatti redige e diffonde un occasione della Varese Design Week. decalogo incentrato sui temi del proprio Il ricavato della vendita all’asta di impegno con le persone con autismo, con un’opera e del nuovo libro dell’arti- le loro famiglie e con le professioni. Inol- APRILE sta sono devoluti a favore di Fonda- tre, celebra la giornata partecipando con zione Renato Piatti onlus. 7 squadre alla Milano Marathon. Al Centro Semiresidenziale di Be- Taglio del nastro, al polo di Busto Arsizio, 15 20 sozzo (CRS) si inaugura la prima per il nuovo laboratorio didattico, inte- stanza multisensoriale, un ambien- ramente dedicato alle attività manuali e te innovativo con luci, colori, musica creative degli ospiti. soffusa, profumi e oggetti semplici Lo spazio è stato ricavato dalla ristruttu- da toccare, utile per intervenire sul- razione del garage e da lavori di costru- MAGGIO la qualità della vita di persone con MAGGIO zione al Padiglione Denna. disabilità intellettive e relazionali. 6
Fondazione Piatti organiz- 15 17 3 za, con la collaborazione del Consiglio del Notariato di Mi- lano, una giornata di appro- fondimento intitolata “Lasciti solidali: doni che lasciano un GIUGNO segno nel futuro”. Nell’occa- GIUGNO LUGLIO sione l’auditorium del Centro Multiservizi per le disabilità e la famiglia viene dedicato alla Alla RSD San Fermo, intitolata a Piero Manfre- In occasione del quarto compleanno del memoria di Renato Giuliani, dini, si inaugura “La Nuova Valletta”. Dalla ri- CTRS Autismo di Milano, Fondazione Piat- mentre apre i battenti la mo- qualificazione dell’area verde nasce un parco ti inaugura il Punto Famiglie Autismo, un stra permanente delle opere attrezzato per gli ospiti, che vi possono accedere nuovo servizio rivolto a genitori e familia- di Enea Bolzoni dal titolo “L’e- superando qualsiasi deficit fisico, e per l’intera ri per rispondere ai loro bisogni di affian- voluzione della materia”. comunità del quartiere. camento e di supporto. Terza edizione del Fondazione In concomitanza con il pri- A Villa Bossi di Bodio 8 6 17 Piatti Bike Tour – Pedalando mo compleanno del CTRS Lomnago (VA), Ban- tra i Centri, con la collabora- Autismo Nuova Brunella, si ca Generali Private zione della Società Ciclistica inaugura “Libero per tutti”, Banking di Varese e Alfredo Binda. Un folto grup- un’area giochi all’aperto, Fondazione Renato po di amanti del ciclismo per- realizzata nello spazio ver- Piatti insieme per LUGLIO corre oltre 100 chilometri per SETTEMBRE de accanto al CTRS, dove i OTTOBRE una serata di arte e visitare 6 Centri di Fondazione bambini possono divertirsi, musica, dedicata ai Piatti e incontrare così perso- sviluppare le loro capacità bambini con autismo. ne e luoghi non comuni. motorie e le loro abilità di cooperazione. Ubi Top Private e PwC organizzano a Villa Pan- Il club varesino Soroptimist organizza al Salone 14 15 za (Varese) una serata dedicata a Fondazione Estense del Comune di Varese “Voci di donna Piatti per sostenere il Progetto Stimolazioni all’Opera”, una serata sulle note del bel canto Multisensoriali, che vuole essere esteso da 5 il cui ricavato è destinato a sostenere le attività a 9 Centri della Fondazione portando gli ospiti della nostra Fondazione. beneficiari da 216 a 341. DICEMBRE DICEMBRE 7
1. IDENTITÀ 1.1 PROFILO GENERALE Fondazione Renato Piatti onlus è stata opera come sportello di consulenza, ac- costituita nel 1999 a Varese per volontà compagnamento e orientamento a dispo- di alcuni soci della locale Anffas (Associa- sizione di tutti gli interessati. zione Nazionale Famiglie di persone con Nel 2016 è stata avviata l’attività del Cen- disabilità intellettiva e/o relazionale) allo tro Studi e Formazione di Fondazione scopo di progettare, realizzare e gestire Piatti e Anffas Varese, che si occupa di ri- servizi a favore delle persone con disabi- cerca sociale attraverso la realizzazione di lità intellettiva e relazionale e delle loro progetti di ricerca-azione, di ricerca scien- famiglie. tifica, produzione di pubblicazioni, anche La Fondazione gestisce 17 unità di offerta in collaborazione con centri universitari e (Centri) nelle province di Varese e Milano, altri istituti formativi. tutte accreditate presso la Regione Lom- bardia. Grazie alle équipe multidisciplinari di cui ogni Centro si avvale, la Fondazione Fondazione Piatti è un ente a marchio cerca di rispondere, professionalmente e Anffas (Associazione nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o umanamente, ai bisogni individuali degli relazionale). ospiti, sulla base di un approccio globale La Fondazione si riconosce nei valori alla persona, che costituisce il cardine del- culturali e sociali di Anffas e nella sua la sua filosofia operativa. L’impegno degli finalità statutaria di garantire alle perso- operatori è orientato a promuovere un ap- ne in situazione di disabilità intellettiva proccio inclusivo, che vuol dire “curare il e/o relazionale e alle loro famiglie il di- territorio per curare le persone”, andando ritto inalienabile a una vita libera e tu- oltre la pura erogazione dei servizi. telata, il più possibile indipendente nel rispetto della propria dignità. Nel 2017 ha preso avvio, nell’ambito del progetto La Nuova Brunella Fondazione Piatti e Anffas Varese, il Centro per le Fa- miglie, al cui interno opera il Servizio Ac- STORIA DELLA FONDAZIONE coglienza e Informazione (SAI?), PARAGRAFO 2.4.1 www.fondazionepiatti.it CTRS Milano punto di riferimento su tutti i temi legati alla sezione ai diritti delle persone con disabilità che "Chi siamo/La nostra storia" 8
1.2 MISSIONE, VALORI E VISIONE I VALORI cità perseguita grazie alla professionalità MISSIONE e motivazione di management e operatori, Centralità della persona La missione di Fondazione Renato Piatti alla serietà e cura nella realizzazione delle onlus è far sì che le persone con disturbi Fondazione Piatti pone al centro della propria missione l’unicità, la dignità e il ri- attività previste, alla costante valutazione e del neuro sviluppo, dello spettro autistico e del comportamento possano vivere la spetto della persona, ancor prima della sua prevenzione dei rischi connessi con l’eser- miglior condizione di benessere possibile condizione di salute o sociale, secondo una cizio. nell’arco di tutta la loro esistenza senza Etica discriminazioni fondate sulla disabilità o visione olistica e nel rispetto dei diritti civili fondamentali. Amministratori, management e operatori di altre forme di fragilità. A tal fine la Fondazione offre servizi di ria- Solidarietà sociale Fondazione Piatti agiscono nel rispetto dei bilitazione, cura e assistenza, differenziati Fondazione Piatti persegue la sua missione principi di natura etica, relative alla pratica per esigenze ed età, attraverso la ricerca clinica, assistenziale, organizzativa e ammi- degli opportuni sostegni individuali in basandosi sull’impegno e la responsabilità individuale e collettiva di amministratori, nistrativa. grado di favorire la miglior qualità di vita possibile. Inoltre offre servizi di accoglien- management, operatori e volontari, volti ad za, orientamento e sostegno alle famiglie alleviare la condizione di vita di persone LA VISIONE nell’ambito dell’approccio complessivo di presa in carico dell’assistito. svantaggiate a causa delle loro disabilità e Fondazione Piatti vuole continuare a opera- L’approccio adottato si fonda sul prender- di altre forme di fragilità. re nel campo dei servizi alla persona ed es- si cura della persona nella sua unicità e Non discriminazione sere riconosciuta per le elevate competenze globalità, sulla ricerca della condivisione Fondazione Piatti persegue la propria mis- nell’ambito della riabilitazione, cura e assi- attiva della rete familiare e sul coinvolgi- mento della comunità. sione con approccio “laico” nei confronti stenza dei disturbi del neuro sviluppo, dello La Fondazione riconosce l’importanza della di ideologie, orientamenti politici, scelte spettro autistico e del comportamento. valorizzazione della dimensione sia umana religiose, senza limitazioni o preferenze Vuole altresì migliorare l’offerta di acco- sia professionale di tutti i propri collabo- d’accesso ai propri servizi e senza basarsi glienza e supporto alle famiglie attraverso ratori, in una prospettiva di reciproco be- neficio; si impegna a favorire la continuità e su motivazioni o finalità particolari di am- appositi servizi. la qualità della vita lavorativa e a promuo- ministratori, management e operatori che Per questo, punta sullo sviluppo delle pro- vere senso di appartenenza, di partecipa- non rientrino nella propria missione. fessionalità dei suoi operatori, sulla qualità zione e di responsabilità. Affidabilità delle prestazioni erogate, sulla attività di ri- La Fondazione promuove attivamente pres- so i propri interlocutori (stakeholder) la con- Fondazione Piatti opera nella consapevo- cerca e formazione continue e sulla costante divisione dei propri valori e del senso del lezza che è sulla capacità di garantire la ricerca di soluzioni innovative anche in col- proprio operare e ricerca comportamenti a continuità e la sostenibilità dei servizi of- laborazione con istituzioni e altri Enti aventi essi sempre più coerenti. ferti che si basa la fiducia che le famiglie analoghe finalità. e gli altri stakeholder le accordano. Capa- 9
1.3 CONTESTO E STRATEGIA Dall’anno 2015 è in atto un profondo e dei servizi, ciò determina seri problemi di meglio a situazioni di fragilità crescenti e incerto processo di trasformazione del sostenibilità economica agli enti gestori. differenziate. Si tratta di una sfida difficile quadro di sistema in cui opera Fondazio- Anche la riforma del Terzo settore, come e impegnativa, che viene affrontata agen- ne Piatti, che è interessato sia dalla rifor- delineata nella legge delega 106/2016 e do in diversi ambiti. ma del Sistema Socio-Sanitario regionale nei decreti legislativi emanati nel corso Per garantire la sostenibilità economica sia dalla riforma del Terzo settore. del 2017, prevede forti cambiamenti, in nel medio-lungo termine si è preso atto La riforma del Sistema Socio-Sanitario particolare con una completa ridefinizio- della necessità di differenziare le fonti di (LR 23/2015), e per alcuni aspetti anche la ne della normativa fiscale e con una in- finanziamento; in questa prospettiva nel Legge sul “Dopo di Noi” con la sua attua- centivazione – per enti, come Fondazione 2017 è stato approvato un piano di forte zione regionale, introduce principi e pro- Piatti, che “esercitano in via stabile e prin- rafforzamento della raccolta fondi attra- cessi fortemente innovativi con poten- cipale un'attività d'impresa di interesse verso un programma di direct marketing, ziali ricadute di rilevante entità su tutti i generale” – ad assumere la qualifica di mentre nel corso del 2018 si avvierà un’a- soggetti interessati. D’altra parte il fatto “impresa sociale”. D’altra parte l’effettiva nalisi rispetto alla realizzazione di atti- che il quadro normativo risulti ancora in- attuazione delle previsioni della riforma vità privatistica. completo e i processi attuativi procedano richiede un numero elevato (una quaran- Nell’ambito della trasformazione del Si- con lentezza e difficoltà rende problema- tina) di atti dei Ministeri e fondamentali stema Socio-Sanitario Regionale, la Fon- tico definire e attuare una programmazio- autorizzazioni dell’Unione europea e an- dazione nel 2017 è entrata a far parte – ne che allinei il sistema dei servizi della che in questo caso il relativo processo è insieme ad altre realtà del territorio che si Fondazione al nuovo paradigma previsto in ritardo e presenta rilevanti incognite. occupano di servizi sanitari e socio-assi- dalla riforma. La situazione è aggravata Fondazione Piatti, dopo un percorso di co- stenziali – di un’Associazione tempora- dal fatto che è in atto un progressivo ri- stante sviluppo di nuovi servizi struttura- nea di progetto (ATP Insubria) che è stata dimensionamento dell’impegno finan- ti secondo le precise indicazioni regionali riconosciuta come soggetto gestore della ziario pubblico per il sostentamento dei e dopo aver concluso la realizzazione del presa in carico di persone con cronicità o servizi. Le tariffe delle prestazioni eroga- grande progetto Nuova Brunella in largo fragilità, acquisendo in tal modo la possi- te nelle varie Unità di Offerta non sono anticipo rispetto ai tempi previsti dal Pia- bilità di assumere un ruolo integrativo ri- aggiornate da quasi un decennio, mentre i no strategico 2015-2018, si trova quindi spetto a quello di ente erogatore di servizi. Comuni e molte famiglie manifestano cre- a dover immaginare, governare e gestire A fronte della situazione di trasformazio- scenti difficoltà a farsi carico della quota un processo di cambiamento culturale, ne e di incertezza che caratterizza il set- sociale che compone la retta di frequenza organizzativo e operativo coerente con tore, sono stati creati una serie di gruppi dei Centri. Evidentemente, visto il fisiolo- le caratteristiche del contesto che si va di lavoro tematici del Consiglio di Am- gico incremento dei costi per l’erogazione definendo e capace di rispondere sempre ministrazione, di cui uno specificamente 10
dedicato alla revisione annuale del Piano COLLABORATORI Persone Famiglie strategico triennale. Un gruppo di lavoro con disabilità delle persone è stato inoltre dedicato a preparare il rin- Personale dipendente STAKEHOLDER Promozione e tutela con disabilità e collaboratori esterni dei diritti, risposte Esigenze informative, DI MISSIONE ai molteplici bisogni di orientamento, novo degli organi della Fondazione, che Continuità e qualità della vita nell’arco di tutta di accompagnamento, lavorativa, senso di appartenenza, (coloro nell’interesse avverrà nel mese di novembre 2019, in partecipazione, responsabilità dei quali le attività la loro vita di sollievo una prospettiva di forte ricambio gene- Volontari istituzionali Anffas Varese onlus Continuità della Comunità locale Collaborazione Coinvolgimento, informazione, dell’organizzazione razionale. gratificazione sono poste in essere) missione, trasparenza, e condivisione efficacia e sostenibilità di competenze, Sono stati inoltre avviati dei percorsi a più Organizzazioni sindacali gestionale inclusione sociale Informazione, adempimenti ampio coinvolgimento volti a raccogliere normativi, tutela del lavoratore e stimolare idee innovative che possano MASS MEDIA costituire la base per lo sviluppo futuro. Giornali, radio, televisioni, siti web Trasparenza, correttezza, informazione SOGGETTI INVIANTI ATS, Comuni, UONPIA, FORNITORI PRIMARI 1.4 GLI STAKEHOLDER famiglie, ecc. Adempimenti normativi, Aziende fornitrici di beni condivisione di competenze e servizi Il grafico rappresenta i principali sta- ed esperienze Correttezza, informazione, coinvolgimento keholder della Fondazione e i relativi bi- sogni percepiti a cui la Fondazione inten- de dare soddisfazione. Fondazione Piatti mantiene uno stretto e si- ENTI EROGATORI, PARTNER E RETI TERRITORIALI stematico rapporto con i propri stakeholder DI GOVERNO E DI CONTROLLO Enti non profit DEL SISTEMA DEI SERVIZI quali Anffas Melegnano, Anffas Lyon attraverso diversi strumenti di comunicazio- DONATORI Regione Lombardia “Mario Ravera”, Fondazione Gaetano e ne e iniziative di coinvolgimento mirato. Adempimenti normativi, ED EROGATORI Mafalda Luce, Università Campus Bio- Tra gli strumenti di comunicazione uti- trasparenza, efficacia e sostenibilità DI CONTRIBUTI medico di Roma, Fondazione gestionale Istituto “La Casa di Varese”, altri enti lizzati: il sito web, la newsletter cartacea ATS Privati, imprese con cui si collabora a progetti specifici ed enti erogatori che viene inviata periodicamente a tutto il Adempimenti normativi, Trasparenza, informazione, Collaborazione, condivisione trasparenza, efficacia e sostenibilità pubblico di riferimento PARAGRAFO 4.2 , gestionale rendicontazione di competenze ed esperienze sui progetti CONFAPI di Varese le comunicazioni ad hoc rivolte alle fami- Ambiti territoriali Adempimenti normativi, Condivisione di conoscenze e risorse glie e al personale, che vengono spedite trasparenza, efficacia e sostenibilità diverse per creare valore aggiunto gestionale, rendicontazione in termini di responsabilità sociale e affisse nelle bacheche dei Centri, le ren- delle prestazioni erogate d’impresa dicontazioni periodiche sulle prestazioni 11
erogate, che vengono inviate agli enti ero- 1.5 IL SISTEMA DI GOVERNO E CONTROLLO E L’ARTICOLAZIONE gatori, di governo e di controllo, gli aggior- ORGANIZZATIVA namenti sui progetti e gli inviti a speciali iniziative inviati ai donatori e ai volontari, i 1.5.1 Gli organi comunicati stampa. Le famiglie delle persone con disabilità Fondazione Renato Piatti onlus ha un si- Numero di riunioni nel corso del 2017 vengono coinvolte con iniziative mirate: la stema di governo e controllo fondato sui loro presenza nel Consiglio di Amministra- seguenti organi statutari: 14 zione, l’indagine di customer satisfaction - Consiglio di Amministrazione; Consiglio PARAGRAFO 2.7 , a cui fa seguito una resti- - Presidente; di Amministrazione tuzione dei risultati in un incontro per ogni - Collegio dei Revisori dei Conti. Centro, un evento annuale di condivisione. Tutti i membri degli organi durano in cari- 4 I dipendenti della Fondazione sono coin- ca 4 anni e possono essere riconfermati. Collegio dei Revisori volti con incontri periodici e con l’indagine La composizione degli organi è rimasta inal- dei Conti di job satisfaction PARAGRAFO 5.2.5 , terata rispetto al 2015 (anno di nomina). anch’essa seguita da un incontro di resti- tuzione. COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI NEL 2017 Consiglio di Amministrazione Collegio dei Revisori dei Conti Cesarina Del Vecchio (Presidente) Emilio Franzi (Presidente) Maria Caccia Dominioni (Vice Presidente) Salvatore Musella Paolo Bano (Consigliere) Salvatore Giallo Paolo Tognella (Consigliere Delegato) Marino Monzini (Consigliere) Emilio Rota (Consigliere) Renzo Vanetti (Consigliere) COMPOSIZIONE DETTAGLIATA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI (criteri di nomina, poteri, deleghe e altro) www.fondazionepiatti.it alla sezione "Chi siamo/Organi Direttivi" 12
1.5.2 L’articolazione organizzativa ORGANISMO CONSIGLIO DI VIGILANZA DI AMMINISTRAZIONE COLLEGIO Il modello organizzativo prevede tre aree DEI REVISORI ex D.Lgs. 231/01 Presidente di operatività: • area della Vice Direzione Generale, svol- ge un ruolo di supporto alle attività opera- Direttore Generale tive dell’Ente in tutti gli ambiti gestionali; Michele Imperiali Vice Direttore Generale • area dei servizi, gestisce le strutture Rappresentante della Direzione SGO Franco Radaelli operative residenziali e diurne, sanitarie e socio sanitarie; • area socio sanitaria, sovraintende a tutti gli aspetti di contatto e gestione dell’u- Comunicazione Direttore Socio Sanitario Direttore dei Servizi Risorse Umane (5) Maurizio Ferrari Luisella Carchen Massimiliano Arosio Paolo Papa tenza e agli aspetti sanitari. L’organigramma funzionale di Fondazione Risk management Area Sanitaria Servizi Sanitari NPIA SGQ-processi aziendali RSPP Privacy-Accreditamento Piatti è riportato qui a fianco. Gianluca Costantini Annalisa Farioli (DS Minori) CT Fogliaro (Rusini) Lorenzo Colombo (2) Simona Bassani (DS Adulti) CRS Besozzo (Mannoni) (1) CTRS Milano (Aliata) Osvaldo Cumbo (PS) CTRS Brunella (Aliata) SPECIFICA RUOLI E FUNZIONI Centro Studi Acquisti ex DGR 2569/14 e Formazione Alessandra Testa Osvaldo Cumbo (1) Responsabile sanitario RSD per UdO tipo RSD, CSS e Area Sociale (4) Servizi Socio Sanitari CDD validazione protocolli, vigilanza, aspetti igienico Silvia Chiaravalle (R. Flussi) CDD-CSS Bobbiate (Mina) sanitari, ecc. (AC 3.2.3b) Emilia D'Amico (AS) CDD Bregazzana (Mina) Amministrazione Valentina Rusconi (AS) CDD Besozzo (Mannoni) e controllo di gestione (2) Struttura attività di valutazione e miglioramento della CSS Brunella (Mina) Giordano Bossi qualità: RSGQ con Direzione e Responsabili UdO CSS 1, 2, 3 Busto (Marantelli) (ES 2.2.5b) CDD-CSS Melegnano (Berrone) (3) Responsabile Sistema Informativo (ES 2.2.6) Centro per le Famiglie RSD San Fermo (Baldi) Sistemi informativi (3) SAI? RSD Sesto Calende (Ratti) Davide Citterio (4) Referente rapporti uffici di protezione giuridica e servizi Nicoletta Cuccirelli sociali (ES 2.2.1a) (5) Referente formazione (ES 2.2.3c) Raccolta Fondi Maurizio Ferrari 13
1.5.3 La gestione del rischio Dopo l’attività degli anni precedenti, che ha gettato le basi per la creazione dell’Area di Risk Management, il 2017 è stato l’anno dell’avvio delle attività operative propriamente dette, avendo come riferimento le seguenti macro-aree di rischio: RISCHIO LAVORO RISCHIO ORGANIZZATIVO rischio che riguarda direttamente o indiret- rischio derivante da aspetti organizzativi, tamente le persone coinvolte nei processi con effetti negativi (sul piano economico, della Fondazione da un punto di vista delle legale, ecc.) derivanti da scelte errate, o conseguenze di fatti e situazioni durante le errori veri e propri, da cui derivino conse- attività lavorative prestate (infortuni e ma- guenze negative a persone o cose; questo lattie professionali). ricomprende anche il rischio “di sistema”, con gli effetti procurati all’organizzazione dal contesto esterno in cui opera (normati- vo, di settore, socio-economico, ecc.). RISCHIO GESTIONE PATRIMONIO IMMOBILIARE rischio insito nella gestione del patrimonio immobiliare di Fondazione Piatti (di proprie- RISCHIO CLINICO/ASSISTENZIALE tà e non), in tema di manutenzioni, preven- rischio che riguarda direttamente o indiret- zione incendi, requisiti strutturali di accre- tamente le persone coinvolte nei processi ditamento servizi, verifiche di staticità, ecc. della Fondazione dal punto di vista delle conseguenze di fatti e situazioni a carico degli ospiti inseriti nei sevizi promossi. Lo sforzo è stato diretto nella direzione della creazione di una cultura del rischio, da con- vogliare nell’ordinario contenitore del Sistema Gestione Qualità in uso in Fondazione, at- traverso i fondamentali processi: capacità di imparare dall’errore, secondo una procedura aziendale di registrazione e analisi dell’evento avverso/sentinella/near miss; adozione di un modello organizzativo uniforme in campo rischio clinico; sperimentazione di mo- dalità e strumenti di segnalazione degli errori, di raccolta ed elaborazione dati; garantire feedback informativo; attenzione continua a modelli organizzativi e supporti tecnologici in grado di migliorare la sicurezza. La logica è quella di inserire la gestione del rischio in una metodologia sistematica e codificata (e certificata) che consenta di identificare, valutare, comunicare, eliminare e monitorare i rischi associati a qualsiasi attività. 14
1.5.4 Gli strumenti di programmazione, misurazione e controllo Fondazione Piatti adotta un Sistema di cogliere il punto di vista di chi rappresenta benessere e alla sicurezza degli ospiti. Co- Gestione Qualità conforme alla norma il fruitore del servizio e apportare i miglio- erentemente con l’evoluzione normativa, ISO 9001:2008. Nel corso del primo se- ramenti necessari per soddisfare al meglio l’OdV ha inoltre individuato e definito le mestre 2018 la certificazione del sistema i bisogni degli ospiti. opportune modifiche del Modello Orga- di gestione verrà aggiornata al più recente nizzativo, in particolare per quanto riguar- standard ISO 9001 (pubblicato a settem- La Fondazione ha adottato un Modello di da la Legge 179/2017, inerente il sistema bre 2015) e verrà estesa ai servizi di più organizzazione, gestione e controllo ai di Whistleblowing1. È stata inoltre pro- recente apertura (CSS Brugnoli-Tosi Padi- sensi del Decreto Legislativo 231/2001, grammata l’informativa a tutti i dipendenti glione Denna di Busto Arsizio, CSS e CTRS per la cui corretta interpretazione e appli- in materia. Nuova Brunella). cazione è stato nominato un Organismo L’attività più intensa sul versante dei con- Per quanto riguarda la gestione dei servizi, di Vigilanza (OdV), rinnovato con delibera trolli esterni è svolta dalle ATS, che ope- è consolidato il sistema di programma- del 15 dicembre 2015 per un triennio. rano controlli mirati al rispetto delle di- zione e controllo. sposizioni normative di accreditamento e Per il personale vengono realizzate rileva- L’OdV è costituito da: all’appropriatezza degli interventi a favore zioni annuali del grado di soddisfazione • Ing. Maurizio Cappelletti (Presidente, con degli ospiti. attraverso la job satisfaction competenza ed esperienza specifica); Durante l’anno 2017 Fondazione Piatti è PARAGRAFO 5.2.5 • Avv. Piergianni Biancheri (Membro dell’OdV, stata sottoposta a 19 vigilanze, a seguito con competenza legale); delle quali sono state formulate 3 racco- e il monitoraggio costante delle malattie e • Dr.ssa Luisella Carchen (Membro dell’OdV, mandazioni, 8 prescrizioni e 1 diffida, tut- degli infortuni PARAGRAFO 5.2.3 Direttore Sociosanitario della Fondazione te ottemperate nei tempi richiesti. PARAGRAFO 5.2.4 e non titolare di processi in aree critiche). in una logica di comprensione degli even- Nel corso del 2017 l’OdV si è riunito 4 ti e delle loro cause, per pianificare azioni volte e ha completato i controlli su tutti i che riducano le condizioni che possano in processi previsti dal Manuale di Organiz- qualche misura favorire questi accadimenti. zazione, Gestione e Controllo. L’azione di Per quanto riguarda gli ospiti della Fonda- verifica e controllo, che si è conclusa con zione, da tempo è stata introdotta la rile- esito positivo, ha dedicato particolare at- vazione annuale del grado di soddisfazio- tenzione al tema della sicurezza, preven- ne delle famiglie attraverso la customer zione e protezione nei luoghi di lavoro, satisfaction PARAGRAFO 2.5 al fine di rac- con riferimento sia al personale che al 1 È la norma che ha lo scopo di garantire la riservatezza e la tutela del lavoratore che intenda segnalare attività illecite dell’azienda, di cui sia venuto a conoscenza per ragioni di lavoro. 15
2. IL CUORE DELLA MISSIONE: LE PERSONE CON DISABILITÀ E LE LORO FAMIGLIE 2.1 I CENTRI PER LE PERSONE CON DISABILITÀ Per rispondere ai bisogni delle persone con patologie psichiche e intellettive in tutto l’arco della vita e delle loro famiglie, Fondazione Piatti gestisce 17 Centri di diversa tipologia accreditati presso la Regione Lombardia, situati nelle province di Varese e Milano. Nel corso degli anni la Fondazione ha ampliato e diversificato i Centri in gestione, in modo da aumentare sempre più l’efficacia della propria risposta in termini sia quantita- tivi sia qualitativi. 1 495 (+12 rispetto al 2016) Persone accolte nei Centri nel corso del 2017 2 433 (+10 rispetto al 2016) Persone ospiti dei Centri al 31.12.2017 CDD Besozzo 1 Nel conteggio figurano una sola volta tutti gli ospiti che nel 2017 hanno avuto accesso ai Centri di Fondazione Piatti, anche per inserimenti temporanei nelle strutture residenziali (sollievi). 16 2 Si intendono le persone stabilmente inserite nelle strutture di Fondazione Piatti al 31.12.17, quindi senza conteggiare le persone che alla data in esame erano presenti per inserimenti temporanei (sollievi). Questi vengono invece conteggiati nelle tabelle successive.
La distribuzione territoriale dei Centri della Fondazione. Provincia Provincia di Varese di Milano CTRS Milano CRS Besozzo Via B. Rucellai, 36 - (Viale Monza, MM1 Precotto) Via G. B. Pergolesi, 26 - Besozzo (VA) 20126 Milano CDD Besozzo Via D. Zangrilli, 19 Besozzo (VA) Comune di Varese 2 RSD Sesto Calende 2 CDD Melegnano CSS Melegnano Via S. Francesco 7 – Melegnano (MI) Via Lombardia, 14 - Sesto Calende (VA) CT Fogliaro CDD Bregazzana CA Bregazzana Via Cirene, 1 - Loc. Fogliaro, Varese Via A. e A. Magnani, 6 - Loc. Bregazzana, Varese RSD San Fermo 2 Via Monte Cristallo, 26 - Loc. San Fermo, Varese CSS Brugnoli-Tosi CSS La Nuova Brunella Padiglione Armiraglio Magistrelli CSS Brugnoli-Tosi 2 CTRS Nuova Brunella Via F. Crispi, 4 - Loc. Brunella, Varese Padiglione Mazzucchelli CSS Brugnoli-Tosi Padiglione Denna 2 Via Piombina, 16 - Busto Arsizio (VA) CDD Bobbiate CSS Maria Luisa Paganoni Via G. Macchi, 12 - Loc. Bobbiate, Varese CENTRI RESIDENZIALI CENTRI DIURNI CENTRI RIABILITATIVI E TERAPEUTICI PER L’ETÀ EVOLUTIVA 17
2.1.1 I Centri Residenziali I CENTRI RESIDENZIALI RSD Residenze Sanitario assistenziali per persone con Disabilità 2 a San Fermo-Varese e Sesto Calende (VA) (sono rivolte a casi di maggiore complessità) CSS Comunità Socio Sanitarie 6 a Bobbiate-Varese, Busto Arsizio (VA) (3), Melegnano (MI) per persone con disabilità e Varese-La Nuova Brunella CA Comunità Alloggio 1 a Bregazzana-Varese I Centri Residenziali sono strutture a ca- rattere socio-sanitario e socio-assisten- CENTRI RESIDENZIALI: Posti Ospiti Ospiti Posti POSTI DISPONIBILI accreditati solo nel corso presenti al ziale destinate a persone con disabilità E OSPITI NEL 2017 autorizzati del 2017 31.12.2017 prive del necessario supporto familiare o per le quali la permanenza nel proprio nucleo familiare sia valutata temporane- RSD San Fermo 60 0 64 60 amente o definitivamente impossibile. RSD Sesto Calende 34 3 0 47 32 L’approccio globale ai bisogni dell’ospi- CSS "Maria Luisa Paganoni"-Bobbiate 10 0 16 10 te è centrato prioritariamente sulla cura CSS Brugnoli-Tosi, Padiglione Armiraglio Magistrelli 10 2 16 10 della persona, sullo sviluppo o manteni- mento delle autonomie primarie, sullo CSS Brugnoli-Tosi, Padiglione Mazzucchelli 10 2 26 10 sviluppo di interessi e abilità nelle diver- CSS Brugnoli-Tosi, Padiglione Denna 10 0 10 10 se aree considerate (cognitiva, motoria, CSS La Nuova Brunella-Varese 10 0 10 7 relazionale, occupazionale, della comuni- cazione), sulla valorizzazione degli spazi CSS Melegnano 10 0 14 9 e sulla promozione di esperienze di inte- CA Bregazzana 4 0 6 0 0 grazione sociale. Questo tipo di approccio è garantito da un’équipe multidisciplinare TOTALE 154 La Nuova 10 Brunella 203 148 e dalla definizione di un Progetto Indivi- duale, condiviso con la famiglia. 3 Nella RSD di Sesto Calende sono stati realizzati due posti aggiuntivi che hanno portato la struttura da 32 a 34 posti accreditati, di cui 32 a contratto. I due posti ulteriori sono stati disponibili a 18 4 decorrere da luglio 2017. A partire dalla loro realizzazione e fino a dicembre 2017 si sono mantenuti 2 posti per i ricoveri temporanei. La Comunità Alloggio di Bregazzana è l’unico servizio di Fondazione Piatti che non è aperto tutto l’anno, ma offre la possibilità di inserimenti temporanei di sollievo in determinati periodi dell’anno. Nel 2017 non è stata utilizzata.
RITORNO A PAG. 40 RITORNO A PAG. 41 2.1.2 I Centri Diurni 3.2 I CENTRI DIURNI I CENTRI DIURNI CDD Centri Diurni per Disabili 4 a Bobbiate e Bregazzana-Varese, Besozzo (VA) e Melegnano (MI) I Centri Diurni sono spazi appositamente gono individuati obiettivi specifici, volti strutturati ad accogliere persone con disa- a sviluppare, migliorare e mantenere ca- bilità di ambo sessi, di età superiore ai 18 pacità relazionali, cognitive, motorie, di anni, con una frequenza diurna, e hanno comunicazione, nonché le autonomie per- una funzione socio-educativa, socio-riabi- sonali e sociali, favorendo anche il legame litativa e assistenziale, mirata al migliora- con la comunità locale. mento della qualità della vita della perso- All’interno dei Centri Diurni si sviluppano na con disabilità e della sua famiglia. attività e prestazioni in ambito motorio, Per ciascun ospite, nell’ambito del Proget- occupazionale ed espressivo per favorire to Individuale elaborato dall’équipe del il processo di crescita e di integrazione so- Centro e condiviso con la famiglia, ven- ciale delle persone con disabilità. CENTRI DIURNI: Ospiti Ospiti Posti POSTI DISPONIBILI accreditati nel corso presenti al E OSPITI NEL 2017 del 2017 31.12.2017 CDD Bobbiate 30 32 315 CDD Bregazzana 20 21 215 CDD Besozzo 26 29 26 CDD Melegnano 21 19 17 TOTALE CTRS Milano 97 101 95 5 ll numero di ospiti presenti al 31.12.2017 è superiore al numero di posti accreditati perché alcune persone frequentano a tempo parziale. 19
RITORNO A PAG. 43 RITORNO A PAG. 45 RITORNO A PAG. 46 i 2.1.3 I Centri Riabilitativi e Terapeutici per l’età evolutiva I CENTRI RIABILITATIVI E TERAPEUTICI PER L’ETÀ EVOLUTIVA CRS Centro Riabilitativo Semiresidenziale 1 a Besozzo CTRS Centro Terapeutico Riabilitativo Semiresidenziale 2 a Milano e Varese (dedicati al trattamento dell’autismo e dei disturbi pervasivi dello sviluppo) CT Comunità Terapeutica 1 a Fogliaro-Varese (in cui la residenzialità temporanea viene utilizzata a fini terapeutico-riabilitativi ed educativi, quando si rende necessario il momentaneo allontanamento del minore dal contesto familiare) CENTRI RIABILITATIVI E TERAPEUTICI I Centri Riabilitativi e Terapeutici sono Ospiti Ospiti strutture a carattere sanitario che offrono PER L’ETÀ EVOLUTIVA: Posti presenti al nel corso POSTI DISPONIBILI accreditati 31.12.2017 prestazioni di cura e riabilitazione a favo- del 2017 E OSPITI NEL 2017 re di minori con patologie neuropsichi- CRS Besozzo 40 83 706 che e neuromotorie. Gli interventi riabilitativi vengono attuati CTRS Milano 40 89 756 esclusivamente su progetti individualiz- CTRS La Nuova Brunella 30 39 376 zati definiti dall’Unità Operativa di Neu- 14 posti accreditati CT Fogliaro e 12 a contratto 17 12 ropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza (UONPIA), secondo un modello operativo TOTALE 124 228 194 basato su una progettualità integrata. 6 ll numero di ospiti presenti al 31.12.2017 è superiore al numero di posti accreditati perché gli ospiti non frequentano il servizio tutti contemporaneamente. I bambini frequentano in base a un piano 20 trattamentale individualizzato che prevede la permanenza in struttura per un tempo inferiore alle 4 ore (o superiore), in giorni prestabiliti della settimana (da 3 a 5). In tal senso, la “turnazione” dei bambini consente di accoglierne un numero maggiore rispetto ai posti accreditati senza superare la “capienza” massima dettata dai posti effettivamente accreditati.
2.2 LE PERSONE OSPITI DEI CENTRI 433 OSPITI DEI CENTRI A FINE 2017 COMPONENTE PIÙ NUMEROSA 198 OSPITI DI ETÀ COMPRESA TRA 0 E 18 ANNI in particolare 194 nelle strutture sanitarie semiresidenziali 4 OSPITI DI ETÀ COMPRESA TRA 15 E 18 ANNI presso il CDD di Besozzo presso il CDD di Bobbiate COMPONENTE MENO NUMEROSA 20 OSPITI DI ETÀ PARI O SUPERIORE A 65 ANNI prevalentemente inseriti nelle RSD OSPITI PER FASCE DI ETÀ OSPITI SUDDIVISI PER GENERE Si ha, come negli anni precedenti, una netta 198 98 prevalenza della componente maschile. DA 0 A 18 ANNI DA 19 A 40 ANNI 45,7% 22,7% 117 20 DONNE UOMINI DA 41 A 64 ANNI DAI 65 ANNI IN SU 30,7% 69,3% 27,0% 4,6% 133 CSS La Nuova Brunella 300 21
Per quanto riguarda la tipologia di fragilità, blematiche di natura strettamente sanita- Gli ospiti provengono principalmente la disabilità intellettiva si configura nella ria che hanno un’incidenza importante, in dalla provincia di Varese, dove si con- maggior parte dei casi come pluridisabi- particolare nei Centri Residenziali. centra la maggior parte dei nostri Centri. lità. In effetti solo il 23% circa delle per- Particolarmente rilevante è il numero Tuttavia si contano anche numerose pro- sone accolte nei Centri presenta una disa- delle persone prese in carico con distur- venienze dalla provincia di Milano, soprat- bilità esclusivamente intellettiva, mentre bo dello spettro autistico: 153 persone, tutto per gli inserimenti di tipo residenzia- nella maggior parte dei casi è presente pari a circa il 35% del numero complessi- le, oltre che per il CTRS di Milano. almeno un altro tipo di fragilità. vo di ospiti, che nella grande maggioranza In realtà il quadro è ancora più complesso: frequentano i Centri Riabilitativi per l’età non sono state considerate, infatti, le pro- evolutiva. OSPITI SUDDIVISI OSPITI SUDDIVISI PER TIPOLOGIA DI FRAGILITÀ PER PROVENIENZA TERRITORIALE TIPOLOGIA DI FRAGILITÀ N° OSPITI % Centri residenziali e centri diurni 286 Varese Intellettiva 93 38,9% e provincia Intellettiva con disabilità motoria o sensoriale 55 23,0% Intellettiva e patologia psichiatrica 63 26,4% 127 Milano Intellettiva e disturbo dello spettro autistico 28 11,7% e provincia 239 100% Centri riabilitativi e terapeutici per l'età evolutiva 13 Altre province Intellettiva 6 3,1% lombarde Intellettiva con disabilità motoria o sensoriale 38 19,6% Intellettiva e patologia psichiatrica 13 6,7% 7 Intellettiva e disturbo dello spettro autistico 125 64,4% Fuori regione (ospiti nelle RSD e CRS) Disturbi misti della condotta e della sfera emozionale (C.T.) 12 6,2% 194 100% 22
2.3 LE RICHIESTE DI INGRESSO E LA DINAMICA DEGLI OSPITI NEI CENTRI 344 RICHIESTE DI ACCESSO AI NOSTRI SERVIZI NEL CORSO DEL 2017 188 156 richieste di accesso richieste di accesso per i Centri Riabilitativi e Terapeutici per i Centri socio sanitari per l’età evolutiva (RSD, CSS, CDD), (CRS Besozzo, CTRS Milano, relative a 113 persone7 CTRS Nuova Brunella, CT Fogliaro) 153 RICHIESTE DI INSERIMENTO ACCOLTE NEL CORSO DEL 2017 (-74 rispetto al 2016) A tempo A tempo determinato indeterminato (sollievi) 89 CENTRI RESIDENZIALI (RSD e CSS) 11 (relativi a 47 persone) CENTRI DIURNI (CDD) 5 CENTRI RIABILITATIVI E TERAPEUTICI PER L’ETÀ EVOLUTIVA 48 TOTALE 64 89 Si evidenzia nell’anno una diminuzione degli ingressi e anche delle dimissioni: da consi- derare che il numero più elevato nel 2016 è collegato anche all’avvio di due nuovi centri (CTRS Nuova Brunella e CSS La Nuova Brunella) e alla relativa rimodulazione dei centri CRS Besozzo e CSS Bobbiate. 7 Alcune persone hanno formalizzato nell’anno più di una richiesta di accesso. 23
50 DIMISSIONI NEL CORSO DEL 2017 (-18 rispetto al 2016) 35 per raggiungimento obiettivi riabilitativi e/o termine percorso riabilitativo presso il servizio (CRS, CTRS e CT) 1 per trasferimento in altra struttura 8 per trasferimento in altre strutture di Fondazione Piatti 3 per decisione della famiglia (2 trasferimenti di residenza e 1 per motivazioni di salute) 3 per decesso A fine 2017 risultano 163 richieste in lista di attesa (145 nel 2016). La maggior parte delle persone risulta inserita nelle liste di attesa delle strutture residen- ziali socio-sanitarie, quindi sono relative a situazioni complesse, difficilmente gestibili presso il domicilio. Un aumento significativo si evidenzia anche nelle liste di attesa dei centri sanitari, in particolare per il CTRS Nuova Brunella di Varese, dedicato ai minori con autismo. 163 RICHIESTE IN LISTA D’ATTESA NEL CORSO DEL 2017 (+18 rispetto al 2016) Numero Variazione rispetto richieste al 2016 RSD 64 +3 CSS 39 -9 CENTRI DIURNI 15 invariato CENTRI RIABILITATIVI PER L’ETÀ EVOLUTIVA 45 +24 TOTALE 163 +18 24
RITORNO A PAG. 8 2.4 LE RISPOSTE ALLE FAMIGLIE: IL CENTRO PER LE FAMIGLIE Nel 2017 ha preso avvio il Centro per le lità nei diversi momenti del ciclo di vita za e sostegno alle famiglie di minori e Famiglie, un nuovo servizio del Centro familiare. adulti con autismo previste dalla D.G.R. Multiservizi per le disabilità e la famiglia All’interno del Centro per le Famiglie ope- 392/2013). nell’ambito del progetto La Nuova Brunel- ra il Servizio Accoglienza e Informazione Le attività del Centro per le Famiglie si la di Fondazione Piatti e Anffas Varese. (SAI?) e si svolgono altre specifiche atti- configurano quindi come una “rete di per- Il Centro si rivolge alle famiglie per offrire vità, tra cui quelle previste dalle diverse corsi” capaci di dare risposte articolate, in- una presa in carico globale in modo da ri- sperimentazioni regionali a favore del- tegrate, flessibili e modulabili. spondere a situazioni di criticità e fragi- le famiglie (come le azioni di consulen- 2.4.1 Il servizio SAI? Il SAI? Servizio di Accoglienza e Informa- sanitari; accompagna nelle procedure per CHI SI È RIVOLTO AL SERVIZIO SAI? NEL 2017 zione è un servizio, messo a disposizione la tutela giuridica; offre consulenza nella gratuitamente a tutti gli interessati, gesti- definizione della compartecipazione al co- to da Fondazione Piatti dal 2005 su man- sto dei servizi; fornisce informazioni sulle FAMILIARI 87% dato di Anffas Onlus Varese e in conformità normative e su procedure burocratiche e ENTE PUBBLICO (COMUNI, ATS, ecc.) 8% con le direttive di Anffas Onlus Nazionale. amministrative inerenti l’invalidità e le ENTE DI TERZO SETTORE 3% Il suo compito principale è garantire la agevolazioni fiscali e lavorative. TUTORE LEGALE O CONOSCENTE 1% tutela dei diritti e l’accesso ai servizi È anche una porta di accesso ai servizi di delle persone con disabilità, attraverso Fondazione Piatti. NON SPECIFICATO 1% attività di informazione, orientamento e Il Servizio si trova presso la sede di Fon- affiancamento. Sostiene i familiari, i tutori dazione Piatti e si accede di persona con TOTALE 100% e gli amministratori di sostegno di perso- appuntamento o con contatti telefonici o ne con disabilità intellettiva e relazionale e-mail. nei rapporti con i Comuni, i servizi sociali e Nel 2017 si sono rivolte al SAI? 300 persone, in prevalenza familiari di persone con disabilità. Il 55% proviene da circuiti esterni ad Anffas e Fondazione Piatti. Gli interventi complessivi sono stati 647. 25
Le richieste hanno riguardato: informazio- TIPO E QUANTIFICAZIONE DELLE RICHIESTE ni sulle agevolazioni fiscali, pensionistiche e lavorative legate alla condizione di inva- TUTELA 25% lidità; l’orientamento nella rete dei servizi COLLABORAZIONE COSTO DEI SERVIZI 23% sociali, educativi, sanitari pubblici e del CON IL SERVIZIO DAMA privato sociale; l’affiancamento nelle pro- ORIENTAMENTO 20% cedure di tutela e nei rapporti con gli enti. ORIENTAMENTO (MINORI) 19% Fondazione Piatti ha mantenuto co- AGEVOLAZIONI 7% In particolare: stante la sua “presenza” con i suoi 12 AGEVOLAZIONI (MINORI) 5% volontari che quotidianamente sono ISEE 1% • sul tema della compartecipazione al co- sto dei servizi sono state 33 le richie- presenti presso il servizio DAMA (Assi- ste. Grazie all’entrata in vigore in molti TOTALE 100% stenza e accoglienza in ospedale di pa- Comuni dei regolamenti ISEE e, in alcuni casi, alla mediazione del SAI?, diverse zienti con disabilità), attivo presso l’O- situazioni “croniche” sono giunte a una spedale di Circolo-Fondazione Macchi positiva definizione della compartecipa- zione, interrompendo l’annoso contrasto di Varese dall’autunno 2012. TIPOLOGIA RICHIESTE SEGUITE aperto con i Comuni di residenza. Altre Un’azione indiretta di tutela del diritto situazioni non hanno ancora trovato una 2017 2016 definizione e richiedono un percorso di alla salute è stata anche garantita dal mediazione e negoziazione più lungo; SAI? che, in affiancamento ai Presidenti RICORSI NOMINA ADS 13 7 • sul tema della protezione giuridica gli interventi sono stati 90. Il SAI? resta di di Anffas e Fondazione Piatti, ha tenuto RENDICONTI ANNUALI 56 50 riferimento per i familiari che annual- i contatti con la Direzione dell’Ospeda- CONSULENZE E ISTANZE 21 20 mente presentano il rendiconto al Giu- dice Tutelare, per quelli che inoltrano la le e con l’équipe del DAMA per la verifi- TOTALE 90 77 nomina dell’Amministratore di Sostegno ca dell’andamento del servizio e dell’o- o per chi deve proporre richieste speci- fiche al Giudice Tutelare. perato dei propri volontari. 26
2.4.2 Le altre attività del Centro per le Famiglie LE AZIONI EX D.G.R. 392/2013 ATTIVITÀ PROMOSSE DA ANFFAS VARESE Il Punto Famiglie Autismo offre: Regione Lombardia con D.G.R. 392/2013 GESTITE DAL CENTRO PER LE FAMIGLIE - incontri di gruppo per genitori e familiari; ha dato avvio alla realizzazione di inter- - colloqui psicologici individuali e di coppia; venti di Case Management a sostegno di Gruppo di mutuo aiuto - consulenza educativa e riabilitativa famiglie di persone (adulti e minori) af- È stato avviato il 4 settembre un percorso a supporto dei percorsi riabilitativi, fette da disturbi pervasivi dello sviluppo di 10 incontri quindicinali, con la parteci- - incontri a tema; e dello spettro autistico. pazione di 12 genitori di bambini con dia- - supporto e consulenza sociale; Sono interventi di orientamento e accom- gnosi di autismo. - formazione per genitori e insegnanti. pagnamento che mirano ad agevolare l’ac- cesso alla rete dei servizi e a potenziare le Laboratorio di scrittura autobiografica capacità di risposta coordinata del sistema a distanza Nel periodo settembre-dicembre 2017 il servizio ha dato risposta a nel suo complesso (sociale, sanitario, edu- Il laboratorio, che ha preso avvio il 15 no- cativo). vembre e si concluderà a giugno 2018, è La Fondazione, da quando ha sottoscritto stato pensato per genitori che, per le gra- 25 il primo Piano Partecipato con l’ASL (ora vi condizioni dei propri figli, non possono RICHIESTE ATS), nel 2014, ha dato continuità negli partecipare fisicamente a spazi di soste- da parte di 21 famiglie anni a questi interventi. gno. Ha visto l’adesione di 6 mamme. Punto Famiglie Autismo presso CTRS INTERVENTI EDUCATIVI DOMICILIARI A FAVO- Da gennaio a dicembre 2017 Milano RE DI MINORI CON GRAVISSIMA DISABILITÀ sono state gestite Grazie al sostegno di una fondazione E IN CONDIZIONE DI NON AUTOSUFFICIENZA 9 privata molto sensibile e attenta al tema La Fondazione nel 2017 ha dato continui- dell’autismo e delle famiglie, nel secondo tà agli interventi educativi domiciliari a fa- AZIONI semestre del 2017 presso il CTRS Milano vore di minori in condizioni di gravissima a favore di 9 bambini è stato avviato un nuovo servizio a cui le disabilità e non autosufficienza per i quali con disturbo pervasivo dello sviluppo offrendo consulenza alle famiglie famiglie possono rivolgersi per sentirsi ac- ATS Insubria ha attivato delle specifiche e agli operatori dei servizi, colte e ascoltate, cercare insieme a opera- azioni in ambito domiciliare, tramite l’as- in particolare a quelli scolastici tori esperti le risposte alle loro domande, segnazione di un voucher socio-sanitario formarsi sui diritti e potersi orientare, con- (D.G.R. 5940/2016). La finalità di tali inter- dividere esperienze. venti domiciliari è di favorire il benessere 27
del minore sviluppando percorsi orientati INTERVENTI A FAVORE DI UTENTI CON a promuovere il suo inserimento e l'inclu- BISOGNI COMPLESSI (EX D.G.R. 1746/2011) sione sociale e sostenere la famiglia an- Con la D.G.R. 1746/2011 la Regione Lom- che attraverso interventi di sollievo e di bardia mette a disposizione ogni anno ri- supporto alle relazioni familiari. sorse volte a favorire la permanenza a do- A seguito di specifico contratto con ATS micilio e nel proprio contesto di vita delle Insubria, fino al 31.12.2017 sono stati at- persone con bisogni complessi. Attraverso tivati progetti di interventi domiciliari, a un progetto individuale, vengono definiti carattere educativo e socializzante, rivolti interventi educativi e assistenziali perso- complessivamente a 7 minori, seguiti da nalizzati, a favore di persone frequentanti educatori professionali dei CDD di Bob- alcuni Centri di Fondazione Piatti, con lo biate, Besozzo e Bregazzana. scopo di fornire alle famiglie un concreto supporto nello svolgimento dei loro com- piti di cura. CENTRO COINVOLTO N. PROGETTI ATTIVATI NEL 2017 N. PROGETTI ATTIVATI NEL 2016 CDD Bregazzana 4 3 CDD Bobbiate 3 3 CDD Besozzo 2 2 CSS Brugnoli-Tosi 1 3 CSS "Maria Luisa Paganoni"-Bobbiate 1 - 28
RITORNO A PAG. 15 2.5 ALTRE FORME DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE 2.6 VITA INDIPENDENTE E DOPO DI NOI PERIODI DI SOLLIEVO SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO All’interno del Centro per le Famiglie si La disabilità complessa porta sempre la PROFESSIONALE gestiscono anche servizi di promozione e famiglia, nel tempo, a una condizione di La Fondazione mette a disposizione delle supporto alla Vita Indipendente. fatica e di sovraccarico, fisico ed emotivo. famiglie e dei Comuni, con costi aggiuntivi Fondazione Piatti ha confermato anche alla retta, un servizio di accompagnamen- nel 2017 l’offerta di periodi di ricovero to professionale da e per i CDD ubicati in 2.6.1 Vita Indipendente temporaneo per rispondere a diverse esi- provincia di Varese, allo scopo di favorire genze delle persone con disabilità e delle la frequenza, laddove non vi siano altre Dal 2014 Fondazione Piatti collabora atti- loro famiglie (momenti di grave comples- possibilità. Il servizio ha risposto alle esi- vamente, attraverso una specifica conven- sità della gestione a domicilio della per- genze di 37 famiglie (- 7 rispetto al 2016). zione con il Comune di Varese, in qualità sona con disabilità, esigenze e bisogni Per situazioni particolarmente complesse di ente capofila dell’Ufficio di Piano di Va- particolari delle famiglie nonché urgenze presenti nei propri Centri Diurni, la Fon- rese, alla realizzazione del “Progetto per la familiari, specifici progetti di avvicinamen- dazione cerca inoltre di dare sostegno, sperimentazione del modello di intervento to alla residenzialità). Questa opportunità fornendo assistenza e accompagnamento in materia di Vita Indipendente e inclusione è offerta sia alle persone già inserite nei a quei nuclei familiari che, per diverse mo- nella società delle persone con disabilità”. Centri Diurni della Fondazione sia a per- tivazioni, non riescono sempre a gestire in Dopo la chiusura di un primo progetto nel sone esterne. autonomia i momenti di visite specialisti- 2015, anche nel 2016 è stata avviata una Nel 2017 sono state 47 (-3 rispetto al che ed esami dei propri figli. seconda annualità, grazie alla partecipa- 2016) le persone che hanno usufruito di zione a un bando ministeriale, approvato tale opportunità: 19 sono ospiti dei Cen- e finanziato con Decreto del Ministero del tri Diurni di Fondazione Piatti, mentre 28 Lavoro e delle Politiche Sociali. Un terzo sono persone esterne provenienti dal do- progetto è stato attivato nel 2017. micilio o da altre strutture diurne del ter- Il concetto di Vita Indipendente rappre- ritorio. I ricoveri temporanei sono stati 89, senta, per le persone con disabilità, la per un totale di 860 giornate di assistenza possibilità di vivere la propria vita come erogate. Rispetto al 2016 si è osservato un qualunque altra persona, prendendo de- calo del numero di persone (-3), di ricoveri cisioni riguardanti le proprie scelte, con (-25) e di giornate erogate (-738). le sole limitazioni che possono incontrare le persone senza disabilità. Non si tratta necessariamente di vivere 29
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