La Demenza in Medicina Generale. Un caso clinico 12/06/2021 - Cooperativa Medica ...
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Dr. Stefano Gambineri
Dr. Stefano Gambineri
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2009 . Donna, 69 anni, normotipo, vedova con due figli in vita, vive sola; la figlia è affetta da Linfoma NH ( In remissione ) e Disturbo affettivo Bipolare ( In buon compenso ) . Il Padre è deceduto per motivi non precisati, la madre è deceduta a 88 anni per Demenza . Era affetta anche da CAD. Non fuma e non ha mai fumato, nel 2006 diagnosi di Cardiopatia Ischemica ( Angina da sforzo ) in Ipertensione Arteriosa e da allora In terapia con Metoprololo 50mgx2/die, Nitrati TD 10mg/12h/die, Ramipril 10 mg 1 cp/die, Asa 100mg 1cp/die, Simvastatina 20 mg 1cp/die. Da qualche mese lamenta disturbi della memoria recente, anedonia, abulia, apatia. Ha iniziato ad assumere Iperico su suggerimento della figlia Dr. Stefano Gambineri
La malattia di Alzheimer ha origine genetica? Solo in una minoranza di casi (non superiore al 5%), la malattia di Alzheimer ha un’origine genetica con esordio più frequente in età presenile (prima dei 60-65 anni). Nella maggior parte dei casi la malattia si presenta in forma sporadica, cioè senza ereditarietà tra le generazioni di una famiglia, ed ha un esordio dopo i 65 anni. Nel 60% delle forme ad esordio precoce la malattia compare in due o più persone appartenenti alla stessa famiglia; tali forme sono denominate familiari. Di queste solo il 13% è causato dalla presenza di una mutazione genetica ed è trasmesso con modalità autosomico dominante (ogni successore di un soggetto portatore della mutazione ha il 50% di probabilità di ereditarla) con alta penetranza. Dr. Stefano Gambineri
Che differenza c’è tra genetica e familiarità? La familiarità è quella condizione per cui più membri della stessa famiglia sono affetti da una malattia in quanto predisposti a causa di fattori genetici, ma anche perché esposti ai medesimi fattori ambientali. Oltre alle mutazioni genetiche responsabili delle forme a trasmissione mendeliana, esistono fattori genetici di suscettibilità, ovvero geni che regolano la probabilità di insorgenza di una malattia. Dr. Stefano Gambineri
DEMENZA Quali sono i fattori di rischio modificabili? I principali fattori di rischio modificabili sono la scarsa attività fisica o scarse attività di svago (fisiche, mentali, sociali), la bassa scolarità, il fumo, l’assunzione di alcol, la carenza di vitamine, il diabete, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione arteriosa, la perdita di udito in età matura, la depressione. Prevenire e/o curare tali patologie, partecipare ad attività culturali e di svago mantenendo allenati fisico e cervello, coltivare relazioni sociali evitando l’isolamento, adottare uno stile di vita sano potrebbe ridurre in modo significativo il rischio di ammalarsi grazie al consolidamento della “riserva cognitiva”. Consideriamo che nel nostro cervello il numero di neuroni è di gran lunga superiore a quello necessario allo svolgimento delle funzioni cerebrali. Queste cellule di riserva possono imparare a svolgere nuove funzioni sostituendo quelle che muoiono a causa della neurodegenerazione. Dr. Stefano Gambineri
Dr. Stefano Gambineri
2010 Agosto. Invio la paziente dal Neurologo il quale, visionati esami ematici recenti nella norma ( Anche F tiroidea, dosaggio di Folati, B12 ), richiede TC Cranio e Valutazione Neuropsicologica suggerendo nel contempo terapia con Escitalopram 5>10 gtt/die. Dr. Stefano Gambineri
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2011, Marzo. TC Cranio-encefalo:…accentuazione della ipodensità della sostanza bianca in sede periventricolare in rapporto a leucoaraiosi. Non altre alterazioni parenchimali encefaliche di rilievo tomodensitometrico diretto. Regolare aspetto delle cavità ventricolari e dei solchi della convessità. Strutture mediane in asse. Test MMSE: 20 su cut-off di 24…l’ esame evidenzia un quadro cognitivo disomogeneamente deficitario attualmente caratterizzato da un deficit mnesico e attentivo.. Dr. Stefano Gambineri
2011, Marzo. Visita Neurologica di controllo. Migliorato il tono dell’ umore, persistono le dismnesie. Viene posta Diagnosi di Mild Cognitive Impairment. Viene consigliato aumento della posologia di Escitalopram a 20 gg/die e l’ aggiunta di Piracetam ( Nootropil ) . Inoltre si suggerisce di sostituire Asa con Clopidogrel Dr. Stefano Gambineri
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2011, Novembre. La figlia della paziente accompagna la madre ad una visita Neurologica Specialistica presso UVA di altra Regione..Il Medico « la paziente presenta un quadro neuropsicologico, anamnestico e laboratoristico compatibile con una Sindrome Involutiva Cerebrale Primaria….compatibile con diagnosi di probabile malattia di Alzheimer anche se la TC Encefalo mostra segni di sofferenza vascolare cronica….» e propone inizio di terapia con Donezepil ( Aricept ) 5 mg>10 mg. Dr. Stefano Gambineri
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2014, Marzo. La paziente si stabilizza dal punto di vista neurocognitivo ( Terapia Donezepil 10 mg e Nootropil, ha interrroto Escitalopram ) e viene sottoposta nel frattempo ad Intervento per Cataratta e successivamente per Alluce Valgo e II° dito a martello piede dx. Visita di controllo Neurologica semestrale ..» paziente affetta da decadimento cognitivo su Vasculopatia Cerebrale in discreto compenso..continua con terapia..Donezepil 10 mg e Nootropil..» Dr. Stefano Gambineri
2016, Novembre. La paziente ha presentato nell’ ultimo anno un progressivo peggioramento nel compiere gli atti della vita quotidiana per cui vive con una badante 24h; viene accompagnata un giorno alla settimana al Centro Diurno Alzheimer di Stia, riesce a mangiare da sola e si reca in bagno con minimo aiuto. Avendo presentato nel 2015 un punteggio del MMSE sceso sotto a 10 il Neurologo aveva sostituito Donezepil ( Aricept ) con Memantina ( Ebixa ) . Viene deciso di provare a sospendere anche quest’ ultimo salvo reintroduzione se peggioramento brusco del comportamento Dr. Stefano Gambineri
2018, Settembre. In seguito ad episodio sincopale la paziente viene condotta in P.S. Viene eseguita TC Cranio-encefalo che evidenzia: ..diffusa ipodensità della sostanza bianca periventricolare e dei centri semiovali su base vascolare ischemica cronica. Non stravasi ematici in sede intra ed extra assiale. Sistema ventricolare in asse, moderatamente ectasico. Ampliamento degli spazi liquorali periencefalici su base atrofica. Dr. Stefano Gambineri
Visita neurologica di controllo successiva. « Decadimento Cognitivo di grado severo, ecolalia, scarsa collaborazione, TREMORE a riposo AS dx e andatura a piccoli passi con anteroflessione del tronco. Non segni di lato. Consigliata terapia con Sinemet 100/25 mezza cp x2/die h 8 e h 16 « e cicli di FKT. Dr. Stefano Gambineri
Parkinsonismo Primario Tipico : Morbo di Parkinson Atipico : PSP ( Paralisi Sopranucleare progressiva ), MSA Atrofia Multistemica ), CBD ( Degenerazione Corticobasale ), M. da Corpi di Lewy Parkinsonismo Secondario Da Farmaci, Neoplasie, da Tossici, Traumi ( Pugili ), Idrocefalo, Vascolare, Demenza Dr. Stefano Gambineri
2019, Maggio. Visita Neurologica di controllo. La paziente ha difficoltà a deambulare ( Anche per recente frattura di Femore trattata con PTA ) se non con deambulatore ascellare per tendenza alla flessione AI sx e alla adduzione dello stesso, si presenta sonnolenta, ha una rigidità plastica AS sx, non evidente tremore a riposo. Viene suggerito di aumentare Sinemet 100/25 1 cp e mezzo x3/die h9-13-19.30. Inoltre trattamento con Tossina Botulinica su Abduttore femore sx e Bicipite femorale sx. In questo modo ci cerca di trattare la RIGIDITA’ Extrapiramidale e quella Piramidale. Dr. Stefano Gambineri
2020, Luglio. La paziente riceve regolari consulenze Neurologiche ( La figlia si reca ora da sola dal Neurologo con diario clinico ) . Viene continuamente modulata, considerando il bilancio sonnolenza-rigidità, la terapia anti Parkinson somministrando Levodopa/Benzerazide ( Madopar dispersibile ), tentando senza successo per la rigidità anche Lioresal poi sospeso per eccessiva sonnolenza. Successivamente aggiunta Safinamide ( Xadago ) 50 mg al mattino sempre per cercare di trattare la rigidità evitando peggioramento della sonnolenza. Dr. Stefano Gambineri
2020, Luglio. In seguito a caduta a terra e scosse tonico-cloniche ai 4 arti seguite da perdita di coscienza la paziente viene trasportata in Pronto Soccorso . Viene ricoverata in reparto medico e dimessa con diagnosi di Crisi Comiziale. La TC Cranio mostra reperti simili a 2 anni prima con accentuazione della vasculopatia cronica. L’ EEG mostra tracciato difusamente rallentato e disorganizzato in assenza di grafoelementi di significato epilettico. Viene inserita in terapia Levetiracetam ( Keppra )e poi sostituita precocemente per scarsa tolleranza con Lacosamide ( Vimpat ). Dr. Stefano Gambineri
Epilessia Primaria. Forma non associata a danni o lesioni del Cervello Epilessia Secondaria o Sintomatica. Forma associata a lesioni cerebrali come Neoplasie, Malattie Infiammatorie, Malformazioni, Vasculopatie o Malattie Degenerative Dr. Stefano Gambineri
2020, Dicembre. La paziente viene contagiata dalla badante e contrae infezione da Virus Covid 19 ( 27/11 pos. ;10-11-17/12 pos a b.c.; 25/12/2020 NEG !!! ) Presenta febbricola, sopore, iporessia e scarsissimo apporto idrico con conseguente rischio disidratazione. Con la collaborazione del gruppo Medici-infermieri della USCA riusciamo a non ricoverare la paziente e, praticando terapia antibiotica +terapia infusiva di supporto , conduciamo la paziente fino alla negativizzazione e alla ripresa della alimentazione per via orale. Dr. Stefano Gambineri
Ad oggi la paziente presenta condizioni cliniche stabili. Dal punto di vista cognitivo è quasi completamente afasica, si presenta sonnolenta ma reagisce agli stimoli vocali; dal punto di vista motorio effettua ( Con la badante 24/h ) letto-poltrona, è portatrice di Catetere di Foley a permanenza, ha un alvo tendenzialmente stitico, si alimenta imboccata con cibi frullati e omogeneizzati, non presenta lesioni da pressione Dr. Stefano Gambineri
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GRAZIE !! Dr. Stefano Gambineri ‘’ Squarcio di luce ‘’. Castelluccio di Norcia, Luglio 2020
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