La Comunità Araba in Italia

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La Comunità Araba in Italia

Dati sulla presenza araba in Italia e sul mantenimento linguistico - culturale

                                                           A cura di Lara Ferrari
Fonti

www.ec.europa.ec

www.gris.it

www.immiweb.org

www.istat.it

www.istruzione.it

www.romamultietnica.it

Ferrari Lara, Tesi di Laurea in Glottodidattica, L’italiano l2 e l’integrazione degli immigrati nel contesto
scolastico. La percezione nel segmento arabofono, discussa il 2705/2010, relatrice Prof.ssa Elisabetta Zuanelli.
Permessi di soggiorno dei cittadini arabi per paese di provenienza
                                al 1° Gennaio 2008

                                Maschi            Femmine     Totale

Africa Settentrionale           275.037           141.932     416.960

Algeria                         12..379           4.327       16.706

Egitto                          41.516            11.549      53.068

Libia                           577               212         795

Marocco                         171.382           105.947     277.329

Sudan                           1.823             170         1.993

Tunisia                         47.357            19.712      67.069

 Fonte: http://demo.istat.it/str2008/index.html
Popolazione di origine africana residente in Italia per sesso e cittadinanza
                             al 31 Dicembre 2009

                              Maschi              Femmine   Totale

Africa                        554.659             377.134   931.793

Egitto (arabo)                56.834              25.230    82.064

Marocco (arabo)               245.198             186.331   431.529

Tunisia (arabo)               66.153              37.525    103.678

 Fonte: http://demo.istat.it/str2009/index.html
Stima dei nati stranieri per regione, area geografica e singolo paese di
                  cittadinanza. Anno di iscrizione 2008

                                                                                                                                 Friuli-Venezia Giulia
                                                                     Trentino-Alto Adige

                                                                                                                                                                      Emilia-Romagna
                                                                                            Bolzano/Bozen
  AREE

                                     Valle d'Aosta

                                                        Lombardia
  GEOGRA

                          Piemonte

                                                                                                                                                                                          Toscana
                                                                                                                        Veneto

                                                                                                                                                         Liguria
                                                                                                             Trento
  FICHE E
  PAESI DI
  CITTADIN
  ANZA

  AFRICA             2.691           77              7.420          432                    151              281       3.485 488 448                                3.887               1.246

  Africa
  settentrio         2.227           76              5.653          398                    133              265       2.238 237 392                                2.819                930
  nale
   Algeria              32            8                190           49                      8               41         136 60 15      93                                                31
   Egitto              154            -              1.622            3                      1                2          20   7 46     92                                                50
   Libia                 2            1                  2            -                      -                -           1   -   1     -                                                 -
   Marocco           1.870           49              3.193          256                     92              163       1.891 128 270 1.967                                               715
   Sudan                 1            -                 10            1                      -                1           4   3   -     2                                                 -
   Tunisia             167           18                636           90                     32               58         187 39 60     665                                               134

  Fonte: http://demo.istat.it/str2008/index.html
Dati relativi alla presenza di allievi con cittadinanza africana nella scuola
                         per l’infanzia- a. s. 2008/2009
                   Totale              Statale   Eq. a Statale   Paritaria   Non paritaria

Africa             38.083              25.446    656             11.895      86

Egitto (arabo)     2.732               1.463     7               1.243       19

Marocco (arabo)    19.225              13.720    395             5.085       25

Tunisia            4.732               3.410     169             1.149       4

  Dati relativi alla presenza di allievi con cittadinanza africana nelle scuole
                            primarie- a. s. 2008/2009
                    Totale             Statale   Eq. a Statale   Paritaria   Non paritaria

Africa              62.126             60.196    1.381           538         11

Egitto (arabo)      3.915              3.839     8               67          1

Marocco (arabo)     35.219             34.166    938             115         -

Tunisia             7.079              6.772     274             33          -

Fonte: MIUR http://www.istruzione.it
Dati relativi alla presenza di allievi con cittadinanza africana nella scuola
                       secondaria di I grado a. s. 2008/2009
                    Totale              Statale   Eq. a Statale   Paritaria       Non paritaria

Africa              29.449              28.659    652             138             -

Egitto              1.969               1.666     10              20              -

Marocco             19.225              13.720    395             5.085           25

Tunisia             3.128               3.027     93              8               -

  Dati relativi alla presenza di allievi con cittadinanza africana nelle scuole
                            di II grado a. s. 2008/2009

                     Totale             Statale   Eq. a Statale   Paritaria   Non paritaria

 Africa              21.789             21.156    293             340         -

 Egitto              1.037              993       6               38          -

 Marocco             11.541             11.241    209             91          -

 Tunisia             1.876              1.784     38              54          -

 Fonte: MIUR http://www.istruzione.it
Gli allievi con cittadinanza marocchina per provincie italiane
                   Confronto a. s. 2007/08 – a. s. 2008/2009

La presenza di allievi marocchini è concentrata soprattutto nelle regioni del Nord, in particolare:
- Emilia - Romagna ;
- Lombardia;
- Veneto;
- Piemonte.
Tale presenza si mantiene invece sostanzialmente stabile nelle regioni del Sud.

Quello proveniente dal Marocco è stato il gruppo più numeroso dall’inizio della registrazione del fenomeno
migratorio (1989/1990) fino all’anno 2000.

Allievi a. s. 2007/2008:    83.608

Allievi a. s. 2008/2009:    76.217

 Fonte:MIUR http://www.istruzione.it
Indice di fecondità in Italia - stime future

Nel 2006 = 1,26 per le italiane                         di cui:     Marocco    4,19
           2,50 per straniere                                       Romania    1,98
                                                                    Pakistan   5,51
                                                                    Nigeria     2,20

Il dato è destinato ad aumentare per:

- continui arrivi di nuovi immigrati;

- ricongiungimento familiare (per lavoratori immigrati regolari);

- aumento delle nascite;

- matrimoni fra immigrati;

- nuove coppie miste.

  Fonte:www.istat.it
Motivazioni alla base dell’immigrazione araba in Italia

La maggior parte della comunità araba residente in Italia si è spostata nel nostro paese per motivi di lavoro.

Sono numerose le imprese commerciali portate avanti soprattutto da egiziani e marocchini; i componenti di
queste comunità sono spesso impiegati anche nel campo dell’edilizia.

La comunità araba a Roma

Si rivela piuttosto composita e al suo interno è presente anche un certo numero di professionisti: solo nel Lazio si
calcola, ad esempio, circa un centinaio di medici palestinesi, oltre a molti farmacisti giordani, libanesi e
palestinesi.

Si riscontra che non sempre a un livello di scolarizzazione elevato corrisponde un impiego adeguato, fenomeno
d’altronde condiviso da migranti e non.

Molti giovani provenienti soprattutto da Siria, Libano, Giordania e Palestina che vengono in Italia per studiare,
scelgono come meta proprio Roma, predilette tra e città italiane.

 Fonte: www.romamultietnica.it/
Comunità araba e religione -1

La stragrande maggioranza della comunità araba che vive a Roma è musulmana; l’Islam e diventato infatti da anni la
seconda religione in Italia dopo il Cattolicesimo.
L’Islam è una religione che richiede un impegno quotidiano: pregare cinque volte al giorno e recitare il Corano. Questi
impegni spingono gli immigrati musulmani a riunirsi in luoghi appositi, il migliore è la Moschea.

Le comunità provenienti dai paesi arabi sono molto legate alle proprie feste religiose: queste sono un rito sacro al
quale non rinunciano nemmeno i più laici tra gli arabi poiché esse fanno parte delle tradizioni socio-culturali.

Feste

Aid El Fitr (del “perdono”), festa che conclude il digiuno del mese di Ramadan. E’ il giorno in cui si esprimono i propri
desideri e si volta pagina con le persone con le quali si era in conflitto.

Laylet al-kadr (ventisettesimo giorno del Ramadan), la tradizione promette che, per coloro che osservano il digiuno in
questa notte, tutti i desideri espressi e gli auguri ricevuti si realizzeranno.

Aid El Adha (del “sacrificio)” durante la quale viene sgozzato un montone, secondo il rito musulmano,
e poi distribuito ai poveri che non possono permettersi di comprare la carne. Nel corso di questa festa si compie anche il
pellegrinaggio a La Mecca.

El Mawlid Ennabaoui Esh sharif (la nascita del profeta Mohammed) è il Natale dei musulmani, si festeggia infatti la
nascita del profeta accendendo delle candele e confezionando dolci particolari.

Capodanno Rigira, cade nel giorno in cui il profeta Mohammed lasciò la Mecca per recarsi a Medina (ossia il giorno
dell’immigrazione) nell’anno 622 D.C. del calendario islamico.

 Fonte: www.romamultietnica.it
Comunità araba e religione -2

L’Islam caratterizza la vita degli arabi musulmani non solo dal punto di vita religioso ma anche sociale, attraverso molte
pratiche quotidiane .

Una delle maggiori difficoltà di comprensione del mondo islamico da parte del mondo occidentale (compresa perciò
l’Italia) è che il termine stato accompagna i termini religione e politica, secondo la formula delle 3 D” – “din, dunya e
dawla”- cioè religione, vita quotidiana (lett. la vita terrena) e vita organizzata, collettiva, istituzionale.

La politica, in particolare, ha il compito di organizzare la società terrena, seguendo l’esempio dell’ordinamento divino
dell’universo; nella coscienza dell’arabo, la politica non si occupa però di cambiamento né di progresso, e non ha come
fine la libertà e i diritti dell’individuo, così come invece è previsto nella società italiana.

Nella religione islamica, vi è dunque il tentativo di mettere e tenere insieme le due realtà, quella terrena e quella divina e/o
spirituale; di conseguenza, la religione investe non solo la sfera spirituale del singolo, ma si esprime attraverso le leggi,
diventa un codice di comportamento universale.
Lo stesso modo di stare a tavola e la scelta del cibo sono indicate da norme “sciaraitiche” , ovvero norme estratte dalle
due fonti della legge islamica: il Corano e la Sunna (ovvero le narrazioni del Profeta).

L’importanza della comunità

L’identità di uno specifico individuo, nel contesto arabo è un concetto che viene solitamente rifiutato, in quanto vi domina
la convinzione che sia la “umma” (la comunità) il principio fondamentale, il valore supremo, non l’individuo.
L’identità quindi, in base a questa convinzione, corrisponde a identificazione e integrazione e si identifica con la tribù a
cui si appartiene, con il popolo da cui si proviene, con la patria da cui si nasce.
Comunità araba e tradizione

Non si può parlare di tradizioni uniche per tutti gli arabi o per il cosiddetto “mondo arabo”, mentre è possibile, in
generale, parlare di alcuni aspetti comuni per gli arabi presenti in Italia, quali la distinzione dei ruoli maschili e
femminili, il matrimonio e la poligamia.

I ruoli maschile e femminile ben distinti nella società: l’educazione dei maschi è infatti diversa da quella delle
femmine, i riti religiosi sono compiuti separatamente così come il consumo dei pasti e nel vestire le donne
indossano spesso il velo (detto “higiab”), a partire dalla pubertà.
In famiglia, è generalmente il padre che esercita l’autorità, svolgendo anche una vita sociale al di fuori, mentre
la madre si occupa della conduzione della casa e dell’educazione dei figli; al momento della pubertà poi, il figlio
maschio si stacca dall’educazione materna ed entra a far parte della società eseguendo l’autorità paterna .

Il matrimonio è un avvenimento molto importante per la famiglia musulmana, e viene infatti festeggiato con
cerimonie che durano parecchi giorni. Le tradizioni variano da un paese e all’altro e sono molto importanti, al di
là della religione; tradizionalmente il matrimonio si attua alla presenza di un “Sheiko” o “Immam”, a casa della
sposa e l’uomo religioso pronuncia la formula dell’unione alla presenza degli sposi e di due testimoni.
L’atto del matrimonio è valido a livello sociale e ufficialmente per lo stato, dopo che e stato convalidato civilmente
dal tribunale competente.

La poligamia consiste nella norma che permette all’uomo musulmano di sposare fino a un massimo di quattro
mogli .
Lingua araba e centri di studio a Roma Capitale

La lingua araba (lingua del Corano) è l’unica lingua che unisce tutte le comunità arabe poiché la lingua araba
classica è unica per tutti i paesi arabi; tuttavia, ogni paese può avere uno o più dialetti. Dunque, vi è l’arabo classico
o lingua cosiddetta “chiara” (in arabo “fusha”) ma anche diverse lingue parlate (dette “dárija”).
Per i bambini marocchini, egiziani, tunisini presenti in Italia, la L1 non è la lingua fusha ma la lingua parlata (dárija)
che si acquisisce in famiglia, comunicando ogni giorno con gli amici e gli adulti, ascoltando e ripetendo i racconti della
tradizione orale, a tutt’oggi fortemente presente nel mondo arabo; tradizione che, fra l’altro, costituisce un settore
privilegiato dell’ elemento femminile.
La lingua fusha, invece, non è una lingua “materna”: nessuno infatti la parla nella vita quotidiana e per apprenderla
occorre andare a scuola e studiarla sui libri.

A Roma e Provincia ci sono molti centri nei quali si può studiare la lingua araba:

- l’Istituto per l’Oriente, permette di seguire corsi differenziati per livello e suddivisi in sessioni;

- l’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, organizza corsi gratuiti di durata triennale, al termine del quale viene
rilasciato un diploma riconosciuto dallo stato; ed è inoltre prevista anche una specializzazione;

- nella facoltà di lingue e letterature straniere dell’università “La Sapienza” di Roma, nel dipartimento di studi
Orientali, vi è il corso di laurea in lingua e letteratura araba;

- nel centro culturale islamico della Moschea del quartiere Parioli, ci sono corsi di lingua araba differenziati per livello;

- infine, presso l’Associazione Nord-Sud si tengono corsi di lingua araba (a prezzi contenuti).

   Fonte: ww.romamultietnica.it/
Gli studi e luoghi di ricerca sul “Mondo Arabo” a Roma Capitale

Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente (ISMEO)

Punto di riferimento per i ricercatori italiani che si occupano di archeologia, antropologia, storia, filosofia e teologia
dell’Oriente.

Istituto per l’Oriente

Fondato nel 1921, si propone di divulgare e accrescere la conoscenza della vita culturale politica ed economica
dell’Oriente, soprattutto musulmana. Dispone di una biblioteca di circa 35.000 volumi e 600 raccolte di periodici;
inoltre, pubblica una rivista trimestrale che si chiama “Oriente moderno” (distribuita in abbonamento) che può
essere considerata uno strumento d’informazione e di studi per la diffusione della conoscenza del Medio Oriente
e dei Paesi del mediterraneo.

L’Accademia di Egitto, via Omero

L’Accademia egiziana è un ponte culturale tra l’antica civiltà ancestrale dei faraoni e la città eterna. Durante l’anno
,l’Accademia organizza mostre di pittura di artisti egiziani ed italiani, concerti di musica popolare araba e musica
classica e presentazione di libri. Il centro è aperto ai contributi degli egittologi italiani che desiderano intrattenere il
pubblico con i risultati della loro ricerche in conferenze e dibattiti appassionanti.

Istituto culturale tunisino

Aperto più di 5 anni fa e finanziato dal governo tunisino, l’istituto è un luogo di incontro per la comunità tunisina e
araba residente a Roma. Si tengono dibattiti sui problemi dell’immigrazione, lezioni gratuite di arabo per i figli di
immigrati, ma anche corsi di musica araba e di informatica. In occasione di feste nazionali tunisine e religiose,
l’istituto organizza manifestazioni con musica e cibo arabo.

  Fonte: www.romamultietnica.it/
Politiche europee di mantenimento linguistico

- La commissione Europea ha adottato, il 23 luglio 2003, il seguente piano d’azione: “Promoting Languages Learning
and Linguistic Diversity” , 2004-2005.

http://ec.europa.eu/education/languages/eu-language- policy/doc112_en.htm

- Intervento rivolto all’Insegnamento della lingua nazionale come lingua seconda per le comunità minoritarie e di
immigrati: romeni, albanesi, arabi,ucraini e cinesi.

http://ec.europa.eu/education/languages/eulanguage-policy/docs/consultation/contr-it-migrants.pdf

    Fonte: http://ec.europa.eu/
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