PROGETTO "SCUOLE IN MOVIMENTO" RETE "SCAMBIANDO S'IMPARA"
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
PROGETTO “SCUOLE IN MOVIMENTO” RETE “SCAMBIANDO S’IMPARA” Memorandum sulle attività di scambio fra scuole italiane e scuole del Zhejiang a cura di Maria Omodeo – COSPE ( maria.omodeo@cospe.org ) - marzo 2016 Premessa L’esperienza di scambi fra scuole toscane e della provincia Zhejiang, avviate nel 1996 dalla Ong Cospe, hanno raggiunto una prima importante tappa istituzionale nel 2000 con la firma di un accordo fra l’allora vicesindaco della municipalità di Rui’An (principale area di provenienza dei cittadini cinesi residenti in Toscana) e l’Assessore alla Pubblica Istruzione di Firenze, sotto l’egida della Provincia di Firenze. Da allora si è sviluppata una lunga storia, ricca di risultati interessanti e contraddistinta da continuità. Per parte italiana, un numero via via crescente di scuole pubbliche d’ogni ordine e grado ha partecipato e partecipa a vario titolo ad una vasta gamma di attività di scambio, supportate dalla Ong Cospe e dall’Associazione per l’interscambio culturale Italia Cina - AICIC (di cui è presidente il prof. Pan Shili, oggi residente in Italia, ma precedentemente dirigente didattico a Rui’An). Tali attività sono in parte cofinanziate dalla Regione Toscana e da altri Enti Locali italiani e cinesi, da AICIC e da altre associazioni cinesi d’Italia, dalle scuole stesse e sono sostenute da un gruppo di volontari ed esperti coordinati da Cospe. La supervisione scientifica sulla componente interculturale e didattica del programma è garantita in particolar modo dall’Università di Siena (Dip. DISFUCI - Arezzo) e, per la componente di insegnamento dell’Italiano, dall’Università per Stranieri di Siena. Per parte cinese, agli scambi partecipano scuole d’avanguardia, dalla materna alle superiori, che stanno investendo nella internazionalizzazione dei curricula di studio dei loro alunni, fra cui alcune scuole interessate dal fenomeno migratorio (cioè frequentate in parte o prevalentemente da figli di emigrati). Una supervisione scientifica è garantita dall’Università di Wenzhou e dall’Università Normale della Provincia Zhejiang. Il Miur – Direzione Studenti è stato interessato dal programma a più riprese, prima in Italia e poi con una prima importante delegazione nel 2011, invitata dall’Overseas Chinese Affairs Office Of the People’s Government della Provincia Zhejiang: una vasta rappresentanza di referenti degli Uffici Scolastici di varie regioni italiane e di insegnanti e
dirigenti scolastici, assieme a Cospe e AICIC. Questo ed altri successivi eventi a cui hanno partecipato sia Uffici Scolastici Regionali Italiani, sia l’Istituto di Cultura Italiana di Shanghai hanno portato ad ampliamenti del programma. Nel 2014 due referenti dell’Ufficio Scolastico Regionale Toscana, delegate dal Miur, hanno partecipato al “5th Wenzhouese Diasposa Symposium” organizzato dall’Università di Wenzhou, in collaborazione con la Monash University (Australia) e l’Università di Firenze. Le delegate Miur, l’allora direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai (prof. Molina), i referenti dalla Ong Cospe (Maria Omodeo) e dell’Associazione per l’Interscambio Culturale Italia Cina (Pan Shili) sono intervenuti in qualità di relatori ed hanno partecipato alla “Settimana della Cultura Italiana” organizzata dall’Istituto di Cooperazione Internazionale dell’Università di Wenzhou. Una nuova iniziativa nello scorso Novembre 2015, con una delegazione ai massimi livelli, ha portato all’accordo interuniversitario, alla presenza del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai (prof. Manai) fra l’Università di Siena e la Normal University del Zhejiang (a Jinhua, specializzata in formazione di insegnanti di lingua e di comunicazione interculturale) e ad una nuova serie di collaborazioni con scuole di questa città. Come di seguito descritto, in Cina e in Italia tali attività hanno contribuito nel tempo a rafforzare curricula di respiro internazionale nelle scuole coinvolte dagli scambi ed anche molti studenti che studiano cinese nelle università italiane, tramite le attività della rete “Scambiando s’impara” stanno beneficiando di questa apertura delle scuole cinesi e delle crescenti opportunità di scambio con coetanei di madrelingua cinese. Principali scuole del Zhejiang che partecipano agli scambi: Hangzhou: Wenlan Zhongxue (scuola media) – scambi fra dirigenti, insegnanti, alunni da e verso l’’Italia, corsi in orario curriculare di lingua italiana tenuti da volontari e tirocinanti delle università italiane, invio di insegnanti per un anno di formazione in Italia, organizzazione e partecipazione a convegni sulla didattica, campus estivi per alunni di scuole elementari, medie e superiori, sede del ‘Centro servizi per la rete Scambiando s’impara’: questa scuola ed il preside Ren ricoprono un ruolo di focal point del sistema della rete. Da ottobre 2016 ospiterà la sede logistica cinese per l’organizzazione degli scambi (inaugurazione prevista durante il convegno in occasione dei 60 anni della scuola – 16/22 ottobre). Xuejun Zhongxue (scuola superiore) – scambi fra dirigenti, insegnanti, alunni da e verso l’’Italia, campus estivi, corsi in orario curriculare di lingua italiana tenuti da volontari e tirocinanti delle università italiane, invio di insegnanti per un anno di formazione in Italia, organizzazione e partecipazione a convegni sulla didattica. Hangzhou No 2 High School (scuola superiore) – scambi fra dirigenti, insegnanti, alunni da e verso l’’Italia, campus estivi, partecipazione a convegni sulla didattica; dall’a.s. 2016/17 previsti corsi in orario curriculare di lingua italiana tenuti da volontari e tirocinanti delle università italiane. Deqing County: No.1 High School – scambi fra dirigenti, insegnanti Xinshi Vocational High School – scambi fra dirigenti, insegnanti; dall’a.s. 2016/17 previsti scambi fra alunni da e verso l’Italia Jinhua: Aiqing Zhongxue (scuola superiore collegata all’Università Normale della Provincia Zhejiang) – scambi fra dirigenti, insegnanti, scambi virtuali fra alunni, corsi in orario curriculare di lingua italiana tenuti da volontari e tirocinanti delle università italiane, invio di insegnanti per un anno di formazione in Italia, partecipazione a convegni sulla didattica,
ospitalità a studenti di scuole superiori e universitari per campus estivi, con offerta di borse di studio (Jinhua Homestay, a cui hanno aderito 18 studenti dell’Università di Siena – Dipartimento DSFUCI Arezzo). Wenzhou: Wenzhou Artistic Elementary School – scambi fra dirigenti, insegnanti, alunni da e verso l’’Italia, invio di insegnanti per un anno di formazione in Italia, partecipazione a convegni sulla didattica, organizzazione di tournée in Italia dei propri alunni in occasione di spettacoli organizzati dalla Rete “Scambiando s’impara” Scuola dell’Infanzia ad indirizzo artistico – scambi fra dirigenti, insegnanti, partecipazione a convegni sulla didattica Huaqiao Zhongxue (Istituto professionale – specializzazione ristorazione) – scambi fra dirigenti, insegnanti, tirocini (da mensile ad annuale) per studenti delle scuole superiori italiane, alunni da e verso l’’Italia, partecipazione a convegni sulla didattica, ospitalità a studenti di scuole superiori e universitari per campus estivi; offrono borse di studio semestrali per aspiranti cuochi esperti in cucina cinese; dal 2016/2017 corsi in orario curriculare di lingua italiana tenuti da volontari e tirocinanti delle università italiane. Rui’An: Institute of International Languages di Rui 'An (scuola materna, elementare, media e superiore) – scambi fra dirigenti, insegnanti, scambi fra alunni Italia Cina in famiglia, corsi in orario curriculare di lingua italiana tenuti da volontari e tirocinanti delle università italiane, invio di insegnanti per un anno di formazione in Italia, partecipazione a convegni sulla didattica. Rui’An Zhongxue (istituto superiore) – scambi fra dirigenti, insegnanti, invio di insegnanti per un anno di formazione in Italia, partecipazione a convegni sulla didattica Scuola media Binjiang – Anyang (scuola media e superiore) – scambi fra dirigenti, insegnanti, scambi virtuali fra alunni Scuola elementare sperimentale n° 1 di Rui’An (elementare) – scambi fra dirigenti, insegnanti, scambi virtuali fra alunni Scuola elementare e dell’infanzia di Tangxia (scuola dell’infanzia ed elementare) – scambi fra dirigenti, insegnanti, invio di insegnanti per un anno di formazione in Italia, partecipazione a corsi d’aggiornamento per insegnanti italiani in Italia, sperimentazione di metodologie montessoriane Scuola media di Tangxia (scuola media inferiore e superiore) – scambi fra dirigenti e insegnanti, invio di insegnanti per un anno di formazione in Italia Distretto Gaolou: Scuola di Fengling (scuola elementare e media) – scambi fra dirigenti, insegnanti, scambi virtuali fra alunni, corsi in orario curriculare di lingua italiana tenuti da volontari e tirocinanti delle università italiane, sotto la supervisione scientifica dell’Università di Wenzhou. Università del Zhejiang con cui la rete ‘Scambiando s’impara ha stretto accordi di collaborazione: Wenzhou University e Wenzhou University College of International Cooperation Zhejiang Normal University (Jinhua) per scambi fra neolaureati, insegnanti, esperti linguisti.
Il programma della rete di scuole “Scambiando s’impara” Raccogliendo l’interesse di scuole ed Enti Locali toscani e la proposta dei soci fondatori di quella che sarebbe diventata l’Associazione di interscambio culturale Italia-Cina (AICIC), formata da genitori d’origine cinese ex insegnanti, i due rappresentanti dell’Associazione COSPE (Marco Marigo e Maria Omodeo) hanno compiuto una prima missione nell’area di Wenzhou nel dicembre ‘96 – gennaio ‘97 per uno studio di fattibilità per una collaborazione fra scuole toscane e cinesi. Un protocollo quadro è stato sottoscritto nel 2000 dal Comune di Firenze – Assessorato alla Pubblica Istruzione, dalla Provincia di Firenze, dal Comune di Campi Bisenzio (FI) e per parte cinese dalla Municipalità di Rui’an, rappresentata da Xia Like, allora vicesindaco di questa città. Questo e i successivi accordi hanno permesso: 1) Lo scambio di numerose delegazioni di dirigenti ed operatori scolastici per partecipare da entrambe le parti a convegni, seminari e dibattiti sui temi dell’internazionalizzazione dei curricula scolastici, sulle metodologie più utili per promuovere elementi di interculturalizzazione e plurilinguismo attivo sino-italiano nelle scuole sia cinesi che italiane. 2) Partecipazione di insegnanti, dirigenti scolastici ed altri esperti italiani a iniziative nel Zhejiang di presentazione della realtà scolastica italiana, di cui in premessa abbiamo citato quelle più rilevanti dal punto di vista della rappresentatività. Un nuovo incontro è già in agenda per il 60° anniversario della scuola media Wenlan di Hangzhou, il cui preside Ren riveste un importante ruolo d’indirizzo nelle politiche nazionali cinesi sulla scuola. Al convegno internazionale previsto per tale occasione (Novembre 2016) sono invitati il Direttore dell’Istituto di Cultura Italiana di Shanghai, la rappresentanza del Consolato di Shanghai, i dirigenti delle scuole italiane partner di quelle del Zhejiang, i referenti del Cospe e di AICIC ed un gruppo di alunni del coro dell’Istituto Comprensivo Gandhi di Firenze, partner di questa scuola. 3) L’invio annuale in Italia di insegnanti delle scuole pubbliche cinesi, (12 nel corrente anno scolastico) per apprendere le basi dell’italiano, approfondire le conoscenze sulle metodologie didattiche della scuola italiana nei vari settori e presentare quelle cinesi ai colleghi italiani, condurre ricerche comparative sui sistemi scolastici e le metodologie didattiche. Al loro rientro, l’anno trascorso in Italia per le colleghe cinesi corrisponde ad uno scatto di riqualificazione professionale. 4) Scambi di alunni fra le scuole: annualmente alcune delle scuole partner della rete inviano dall’Italia un piccolo gruppo di allievi (8-15) con insegnanti, che per due settimane frequentano le lezioni della scuola cinese partner e vivono a casa dei “compagni di classe” cinesi. Gli alunni delle scuole cinesi che ospitano i coetanei italiani ricambiano poi la visita in Italia per un periodo di analoga lunghezza e con analogo programma di lezioni e visite; a loro volta risiedono presso le famiglie dei coetanei italiani. Gli scambi ad oggi hanno interessato alunni di scuole elementari, medie e superiori ed insegnanti fin dalla scuola dell’infanzia, oltre ai vari dirigenti delle scuole di entrambi i Paesi. 5) Dall’estate del 2013 alcune delle scuole cinesi partner ospitano allievi delle scuole italiane in campi estivi della durata di un mese, ad Hangzhou. 6) Spettacolo annuale in occasione della “Festa dei bambini”, il primo giugno, a Firenze. Già dal 2006/’07, un gruppo di bambini della Wenzhou Artistic Elementary School hanno portato in teatro a Firenze uno spettacolo pubblico di notevole livello artistico. Annualmente gli alunni dei due Paesi organizzano uno spettacolo, che in prospettiva potrebbe corrispondere ad una piccola tournée anche per i bambini italiani in Cina, data la collaborazione di due delle scuole partner (Duca D’Aosta e
Paolo Uccello di Firenze) con la prestigiosa Scuola di Musica di Fiesole. 7) Varie scuole partner in Italia della citata rete hanno attivato corsi di lingua cinese in orario curriculare e non, per classi al completo o gruppi misti, a cui partecipa anche personale docente e non docente delle scuole coinvolte. Parallelamente, sono attivati laboratori di animazione interculturale, per le classi al completo, per presentare agli alunni elementi che potranno essere utili nella loro futura vita lavorativa (ad es. i principi del linguaggio della pubblicità in Cina, messi a confronto con quello italiano, con esperti di settore, principi di economia, turismo, ecc.). 8) Corsi di lingua cinese, altrimenti a rischio di essere persa, per alunni di origine cinese nati e cresciuti in Italia, in orario extrascolastico, all’interno di scuole pubbliche in varie provincie, in particolare di quella di Firenze. I corsi sono tenuti con cadenza giornaliera da insegnanti della citata associazione AICIC, affiancate dalle insegnanti distaccate citate al punto 3, per tutto l’anno scolastico. Ai circa 550 allievi che frequentano questi corsi viene riconosciuto il curriculum scolastico anche in Cina. Alla fine di tre anni di corso e con il superamento di un esame (annualmente fa parte della commissione un membro proveniente dall’Università di Wenzhou), gli studenti possono ottenere la licenza elementare parificata a quella ottenuta in Cina; dopo due anni, con lo stesso iter, quello della scuola media; dopo ulteriori due anni quello delle scuole superiori. Una ricaduta importante di tali corsi è che le insegnanti di lingua cinese collaborano in modo sistematico con gli insegnanti delle scuole pubbliche frequentate dai loro allievi di famiglia cinese per rilevare valorizzare e valutare le competenze linguistiche ed extralinguistiche. 9) Nell’a.s. 2013/2014 è stato avviato in modo strutturato un percorso di insegnamento della lingua italiana presso l’Istituto ad indirizzo linguistico di Rui’An, che comprende scuola materna, primaria e media di primo grado e presso la scuola primaria di Fengling (Gaolou – anch’essa sotto Wenzhou). Analogo percorso formativo si tiene oggi in 5 scuole ed è previsto un ulteriore ampliamento ad altre 3 scuole del Zhejiang nel prossimo anno scolastico. A tenere i corsi sono insegnanti di italiano come seconda lingua specializzati nell’insegnamento a sinofoni, tirocinanti delle università italiane, volontari esperti, in turni bimestrali o quadrimestrali. Nell’ambito del progetto “Ragazzi in Movimento”, sostenuto dalla Regione Toscana COSPE, AICIC e Cooperativa Sociale Tangram garantiscono percorsi formativi propedeutici a chi si prepara a partire. 10)L’Università di Wenzhou già da 3 anni accademici ha avviato un programma per ragazzi, che abbiano ottenuto nel nostro Paese il diploma di maturità: senza dover sostenere il difficile esame di ammissione all’università, i ragazzi possono accedere ad un programma speciale che prevede il rinforzo della lingua cinese e frequentare con borsa di studio cinese i corsi universitari fino alla laurea. Il loro curriculo comprende anche un anno di studio in una università europea o nordamericana (in lingua inglese), a seconda dell’indirizzo scelto dagli studenti. Già oltre 10 ragazzi italo-cinesi stanno frequentando con successo tali corsi. 11) 3 ricercatrici dell’Università di Wenzhou e dell’Università Normale del Zhejiang si recano annualmente in Italia per una ricerca nelle scuole di Toscana, Emilia e Lombardia – tutte partner della rete di scuole “Scambiando s’impara” – per un monitoraggio e verifica del programma di scambi. 12) Materiali didattici sono in corso di elaborazione e pubblicazione, sotto la supervisione delle Università cinesi e italiane citate, in particolare dopo l’avvio del Centro Transculturale presso il Dip. DISFUCI nella sede universitaria di Arezzo.
Enti e organismi italiani coinvolti negli scambi: MIUR ha inviato tre importanti delegazioni di portata nazionale in visita alle scuole del Zhejiang, raccogliendo l’invito dell’Overseas Chinese Affairs Office Of the People’s Government (‘Qiaoban’) Provinciale e ha partecipato in varie occasioni alle iniziative di riflessione teorica annuale promosse dalla Rete ‘Scambiando s’impara’. Anche grazie al supporto di vari Enti Locali, in particolare della Regione Toscana (e vari comuni toscani) ed il Comune di Bologna il numero delle scuole pubbliche attive nella rete dei partenariati didattici si è via via ampliato e grazie alla qualità degli scambi, le attività sopra descritte sono divenute parte integrante dell’Offerta formativa nelle scuole di oltre 18 scuole pubbliche italiane, di vario ordine e grado e varie Scuole di cinese d’Italia, autogestite da Associazioni di cittadini cinesi immigrati in Italia di Bologna, Catania, Firenze, Mantova, Napoli, che sostengono le attività di riflessione sulla promozione del plurilinguismo, partecipando oltre che agli scambi, anche a convegni di rilievo internazionale e seminari di approfondimento, con l’importante appoggio anche delle Autorità Consolari Italiane di Shanghai e dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai. COSPE, Onlus con sede nazionale a Firenze e sedi a Bologna, Padova, Ancona, Genova, attiva dal 1983 in circa 30 paesi, con programmi di cooperazione internazionale e in Italia ed Europa per la costruzione di un mondo in cui la diversità sia considerata un valore. Dal 1989 opera in Italia con programmi di inclusione scolastica, diffusione di interculturalità e plurilinguismo e con azioni per l’accesso di tutti a uguali diritti e opportunità. AICIC – Associazione per l’Interscambio Culturale Italia Cina, che collabora attivamente nel costruire ponti fra le scuole pubbliche italiane e cinesi che partecipano ai sopra citati scambi ed è fondamentale interfaccia degli uffici del citato ‘Qiaoban’, Provinciale del Zhejiang e locali. Cooperativa Sociale Tangram collabora nella logistica degli scambi e cura la componente relativa alla prima infanzia della formazione. Università di Siena – Dipartimento DSFUCI (Arezzo), che ha sottoscritto accordi di collaborazione e scambio con le Università di Wenzhou – Istituto di Cooperazione Internazionale e Università Normale della Provincia Zhejiang – Dipartimento di linguistica, garantisce un approccio scientifico alla didattica e promuove gli scambi a livello accademico. Dall’anno scolastico 2015/2016, la Fondazione Intercultura e le Chiese Valdesi (Progetti 8 per mille) sostengono parte delle attività della Rete “Scambiando s’impara” per garantire la trasferibilità e sostenibilità del programma. La convenzione con l’Università di Firenze offre l’opportunità a decine di tirocinanti laureandi in lingua cinese di aderire ai programmi, in Italia e in Cina.
Puoi anche leggere