Highlights-Manchester United Tottenham 2-1: Mou K.O con la sua ex squadra - Oggi Notizie

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Highlights-Manchester United Tottenham 2-1: Mou K.O con la sua ex squadra - Oggi Notizie
highlights-Manchester United
Tottenham 2-1: Mou K.O con la
sua ex squadra

Proprio ad Old Trafford, quasi un anno
dopo l’ultima volta. Dopo l’8 dicembre
2018, l’ultima in casa di Jose Mourinho
come allenatore del Manchester United, la
sua ex squadra gli “regala” la prima
sconfitta da allenatore del Tottenham.
Passa poco tempo e al 6′ Rashford
sorprende Gazzaniga sul primo palo.
L’errore del portiere del Tottenham è
critico. Oltre al tackle di James sullo
stesso Special One di cui abbiamo già
parlato accade ben poco fino al 38′,
quando Dele Alli decide di sorprendere
con una giocata pazzesca. Stop a seguire
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che porta a spasso tutta la difesa dello
United e tiro che spiazza De Gea. È 1-1.
Ad inizio ripresa l’episodio che decide
la partita: fallo di Sissoko su Rashford
e calcio di rigore. L’attaccante inglese
va sul dischetto e non sbaglia. Il
Tottenham ci prova fino alla fine con Son
e Dele Alli ma senza successo. Per
Mourinho arriva la prima sconfitta da
allenatore del Tottenham, proprio nel suo
ex stadio.

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CHESTER-UNITED-2-1-SPURS.mp4
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Coppa Italia- Sassuolo fuori
e Perugia agli ottavi

REGGIO EMILIA – Incredibile eliminazione
del Sassuolo ai sedicesimi di finale
di Coppa Italia. Agli ottavi, ci va
il Perugia grazie alla vittoria sul campo
dei neroverdi. Dopo il pareggio sul campo
della   Juventus   in   campionato,    la
formazione di De Zerbi rimedia la
sconfitta casalinga ed esce dalla coppa
nazionale. Sarà la squadra di Massimo
Oddo a sfidare il Napoli nel prossimo
turno, grazie all’1-2 al Mapei Stadium
con le reti di Mazzocchi e Nicolussi
Caviglia. Nel finale, il gol di Bourabia
su punizione ma non basta. Riuscirà il
Perugia a ripetere un’impresa come quella
del Pordenone?
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Inter-Lautaro: “felice di
come stanno andando le cose
all’Inter”

 Lautaro Martinez una certezze di
questa prima parte di stagione per
 l’Inter. Tredici gol, divisi tra
gli otto in campionato e i cinque
    in Champions League, in 19
             presenze.
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LAUTARO OGGI
“Per me l’Inter è casa mia. Passo la
maggior parte del mio tempo qui e per me
conta tantissimo. La gente mi ha
dimostrato affetto fin dal primo giorno e
questo per un giocatore e un uomo è
fondamentale, quindi voglio lavorare e
dimostrare    con    umiltà   che    sono
all’altezza di vestire questa maglia. Il
mio obiettivo è rendere felici i tifosi e
la mia famiglia che ovviamente è quella
che soffre di più per me. Ne approfitto
per salutarli, visto che sono in
Argentina e sicuramente sono felici di
come stanno andando le cose”.

LAUTARO PRIMA
“L’anno scorso giocavo in una squadra con
un allenatore che giocava con una sola
punta in attacco, sapevo che davanti a me
c’era il capitano, Icardi, il giocatore
più importante per l’Inter, e ovviamente
per me era molto complicato giocare. Mi
sono sempre allenato al massimo però
sapevo che era così. Ho avuto la
possibilità di giocare qualche minuto ma
non come giocherei adesso”.

Napoli: una squadra in mille
pezzi

In casa Napoli la situazione si fa
drammatica. Una squadra che non vince da
8 partite, un allenatore che ha i giorni
contati più uno spogliatoio che è vicino
alla rottura definitiva.

la rosa è divisa in quattro fazioni
presenti nello spogliatoio partenopeo. Il
principale     è   quello    ormai   noto
dei rivoltosi, quello che vede i
veterani Insigne, Callejon e Mertens,
più Allan e Koulibaly. Ci sono quindi
i mediatori, quelli che provano a
rimettere     insieme     il   gruppo   e
ricompattarlo, giocatori che hanno la
fiducia di Ancelotti e sperano di riunire
il gruppo: Karnezis, Maksimovic, Manolas,
Fabian Ruiz, Zielinski e Llorente.
Insieme    a   loro   i    più   giovani,
i conciliatori del gruppo: Meret, Ospina,
Di Lorenzo, Luperto, Gaetano e Lozano. In
più    a   margine     ci    sono   anche
gli scontenti, quelli che semplicemente
vorrebbero giocare di più: Milik, Ghoulam
e Mario Rui, poi Hysaje Younes.
Curiosità che non sapevi su
Paulo Dybala

  1.   Paulo ha origini polacche da parte di suo
                nonno Boleslav Dybala;

 2.   Grazie ad un canale Youtube riesce a trovare
      i suoi parenti in Polonia, ignari della sua
                       esistenza;

  3.   Una sua passione oltre al calcio sono gli
                       scacchi;

 4.   Dybala ha avuto la possibilità di vestire la
       maglia della Nazionale Italiana offerta da
       Antonio Conte, ma il suo cuore apparteneva
                     all’Argentina;
Il padre di Paulo possedeva una ricevitoria
 nominata “la Favorita” proprio come lo stadio
  del Palermo dove fece il suo primo esordio;

     6.Il padre morì nel 2010 in seguito ad un
     tumore che portò Paulo a pensare di mollare
       il calcio e continuare a lavorare nella
                ricevitoria del padre;

7.    Dopo 144 di astinenza ritrova il gol il 26
       settembre 2018, proprio nell’anniversario
                della morte del padre;

 8. A 7 anni firma il suo primo contratto da
 professionista con il Cordoba, da qui rimane
 a vivere nella pensione della Società e da lì
    in poi fu soprannominato ” el Pibe de la
                    pension”;

 9.   A 17 anni e 9 mesi diventa il più giovane
          marcatore della storia del club;

      10.Un giornalista in un suo articolo lo
     intitolerà la “joya” ovvero il “gioiello” e
            tutt’ora viene chiamato così;

5.
11.       Ha sempre preso spunto da Andrea Pirlo ed
                    ammirato David Trezeguet;

12.    Il 28 aprile 2012 il Palermo lo acquista per
        12 milioni, mentre i Siciliani iniziano a
        chiamarlo “picciriddu” per il suo viso da
                         bambino;

 13.   4 giugno 2015 Paulo passa alla Juve per 38
      milioni di euro, si dice che i suoi agenti si
       siano instascati 18,4 milioni di euro dalla
                      sua cessione;

14.   La Dybala mask nasce dopo il rigore sbagliato
        in Supercoppa contro il Milan nel periodo
                  buio dell’ Argentino;

      15.   La sera prima delle partite si concentra
             giocando con i lego, così Gomez gli ha
             regalato un carro armato da costruire.
Ibra si              esprime così                      sui
social:              “ci   vediamo                      in
Italia”

“Ci vediamo presto in Italia”. Firmato Zlatan Ibrahimovic.
Ibra, frecciatina al Milan? “Presto in Italia. Andrò in una
squadra che deve vincere di nuovo” .”Solo così riuscirò a
trovare gli stimoli necessari per sorprendervi ancora”,
confessa lo svedese a GQ. Queste parole rilasciate a GQ
Italia, apparse nell’anteprima di una lunga intervista in
uscita oggi, rendono la Serie A una destinazione estremamente
probabile nel futuro prossimo di Zlatan. Mai dire mai, con
Ibra, che sa stupire e tenere elevata la suspense attorno alla
propria persona. Ibrahimovic, appuntamento in Italia: «Arrivo
presto in una squadra piena di storia» Zlatan parla del suo
futuro e apre a un ritorno in serie A.

Anche il prossimo club, infatti, viene avvolto nel mistero
dallo svedese, che indica la sua prossima squadra come “un
club che deve vincere di nuovo e rinnovare la propria storia”.
Parole che potrebbe indurre a pensare al Milan, ma
obiettivamente sono adatte anche a descrivere Napoli e
Bologna. Azzurri e rossoblu, infatti, hanno conquistato titoli
in un passato più o meno lontano e possono essere considerate
tra le società storiche del nostro calcio. “Come calciatore-
continua Ibrahimovic, ci sono altri aspetti da far quadrare,
anche negli interessi della mia famiglia.” Il futuro di Ibra
dunque pare deciso e pare essere proprio italiano: Ibrahimovic
tornerebbe nel campionato dove ha giocato per 7 stagioni: dal
2004 al 2006 nella Juve, dal 2006 al 2009 nell’Inter e dal
2010 al 2012 nel Milan. Saranno i rossoneri, sarà una quarta
squadra della Serie A ? Lo sapremo presto.

Marco D’Amore: Ciro di Marzio
come Roberto Baggio dal suo
nuovo film “L’immortale” al
paragone nel mondo del calcio

Ciro c’è. E da giovedì 5 dicembre racconterà tutto di sé al
cinema. Arriva in sala con Vision Distribution “L’Immortale”
primo lungometraggio diretto da Marco D’Amore, il Ciro di
Marzio di “Gomorra”, che ne è ovviamente anche il
protagonista. Un progetto mai visto in Italia sia a livello
produttivo che soprattutto narrativo, come spiega il regista:
“L’Immortale è un capitolo a sé rispetto a Gomorra, in cui
emerge il punto di vista di uno dei personaggi più controversi
e amati della serie Sky. Ma è anche un vero e proprio ponte
tra la stagione 4 e la 5. È un esperimento cross mediale che
proprio per le sue caratteristiche si rivolge ai tantissimi
fan di Gomorra, ma anche a chi la serie non l’ha mai vista.
Sono convinto che poi andranno a recuperare tutte le stagioni
passate…”. Il film ripercorre l’infanzia di Ciro e ci proietta
in un futuro nuovo, in cui per il protagonista “l’immortalità
è una condanna. La sua pena è scontare la vita in terra, non
avere riparo né salvezza dai fantasmi che lo rincorrono e dal
male provocato”, spiega D’Amore.

           CALCIATORI “IMMORTALI”
“Senza scomodare Maradona, che è fuori da ogni classifica,
dico Roberto Baggio. È un immortale perché ha subito i torti
della natura e non si è mai arreso. È uno degli esempi più
alti dello sport, insegna quanto sia importante superare anche
i dolori e le ferite più grandi inseguendo la propria
passione”.
Quagliarella:  è  suo   il
miglior gol della stagione
2018/2019

Fabio Quagliarella ha vinto il premio per
il gol più bello segnato in Serie A nella
 stagione 2018/2019. Il giocatore della
Sampdoria è stato premiato nel corso del
Gran Galà del Calcio per lo splendido
colpo di tacco con cui andò in gol contro
     il Napoli il 2 settembre 2018.

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Europei Nuoto 2022: assegnati
a Roma
E’ un nuovo successo del nuoto azzurro, è la conferma del
ruolo sempre più prestigioso dell’Italia nell’ospitare grandi
rassegne sportive. La candidatura di Roma ha avuto la meglio
sulle rivali Monaco di Baviera (Germania) e Kazan (Russia). Il
grande merito va dato al lavoro e alla tenacia della FIN
(Federazione Italiana Nuoto) presieduta da Paolo Barelli. A
distanza di 13 anni, dai Mondiali di nuoto del 2009, l’Italia
tornerà dunque protagonista di una competizione internazionale
a livello acquatico con molte discipline coinvolte, nuoto,
tuffi, nuoto sincronizzato. La scelta della LEN (Ligue
Europeenne de Natation) di assegnare alla capitale italiana
gli Europei del 2022 ha premiato soprattutto la sostenibilità
del progetto italiano che non prevede la costruzione di nuovi
impianti ma l’adeguamento e la valorizzazione degli impianti
già esistenti. La piscina del Foro Italico non ha bisogno di
presentazioni, incastonata tra i marmi e i pini, un giardino
di gran classe per ogni sport. “E’ la piscina più bella del
mondo”, per citare la definizione di Federica Pellegrini ma
pure quella dei fuoriclasse attuali Adam Peaty, Sarah
Sjostroem, Chad LeClos e in anni recenti di Michael Phelps.
Le gare del nuoto sincronizzato avranno come palcoscenico il
Centrale del Tennis all’interno del quale verrà installata una
vasca temporanea. Proprio nel 2022 debutteranno nel programma
degli Europei i tuffi dalle grandi altezze (High Diving, 27
metri per gli uomini, 21 per le donne): scenario
perfetto sarebbe una piattaforma sulle rive del Tevere nella
zona di Castel Sant’Angelo con vista sul Cupolone (la cupola
della Basilica di San Pietro), progetto inserito nel
MasterPlan della Fin per la candidatura di Roma, in
alternativa potrebbero essere ospitati in Piazza del Popolo o
al Circo Massimo, il condizionale è d’obbligo perché la
decisione finale spetta alle autorità competenti. Per il nuoto
in acque libere il campo di gara sarà lo specchio di mare
lungo la spiaggia di Ostia, proprio davanti al Centro Federale
che da anni è la casa agonistica permanente di Gregorio
Paltrinieri, Gabriele Detti &Co. L’estate romana del 2022 si
preannuncia come la più sportiva di sempre, i Campionati
Europei di nuoto si aggiungono al richiamo mondiale della
Ryder Cup di golf . Gli Europei di nuoto mancavano dall’Italia
dal 1983, a Roma, dopo le edizioni di Torino 1954 e Bologna
1927. La città di Roma quindi ospiterà per la quinta volta uno
storico evento delle discipline acquatiche dopo le Olimpiadi
del 1960 e i Mondiali del 1994 e 2009.
Cagliari Sampdoria 4-3: match
spettacolare alla Sardegna
Arena

Il cagliari è capace di tutto, anche di
rimonte sotto di 2 gol. La squadra
di Maran non molla mai e ieri, alla
Sardegna Arena, ha regalato ai suoi
tifosi    una   vittoria    incredibile
sulla Sampdoria per come si era messa la
partita.    Sotto   2-0    per   i   gol
di Quagliarella (su rigore nel primo
tempo) e Ramirez (nella ripresa), i
rossoblù hanno accorciato con il solito
gran tiro da fuori di Nainggolan. Neanche
un       minuto        dopo,        però,
ancora Quagliarella pesca dal cilindro un
bel destro al volo che supera Rafael. Ma
tra il 74′ e il 77′ Joao Pedro segna una
doppietta che pareggia la partita: prima
di tacco sul cross di Pellegrini, poi al
volo sull’invito del Ninja. Nel finale da
capogiro ci pensa Alberto Cerri a far
sognare i tifosi e la squadra, entrando
al 92′ e realizzando al 97′ il 4-3.
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