LA BOMBA DI PIAZZA FONTANA E LA MORTE ACCIDENTALE DI UN ANARCHICO - CGIL Como
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A cura della FP CGIL Via Italia Libera, 23 – 22100 Como n. 8/2019 LA BOMBA DI PIAZZA FONTANA… E LA MORTE ACCIDENTALE DI UN ANARCHICO Sono passati 50 anni da quell’orrenda strage di Stato ancora senza colpevoli e mandanti. In questi giorni finalmente il ricordo si è fatto più tangibile e quasi tutti ne hanno parlato, alcuni anche in maniera chiara e attendibile, addirittura Rai1 ha prodotto un docufilm credibile e il Presidente Mattarella ha riconosciuto la colpevolezza dello Stato, le sue falsità e le deviazioni dei suoi servizi segreti. Il sindaco di Milano ha pubblicamente chiesto scusa alla famiglia Pinelli. Ma in tutti questi anni i soli che puntualmente hanno ricordato il 12 dicembre 1969 sono stati gli anarchici, quelli del Ponte della Ghisolfa, circolo a cui appartenevano anche Pinelli e Valpreda. Nel 1969 c’era ovviamente la televisione in bianco e nero e il primo canale era il solo a informare gli italiani, sotto l’attenta censura dei politici benpensanti di allora e della DC e del suo direttore Barnabei. Il mio è un vivido ricordo di una ragazzina di dodici anni, che confusamente seguiva l’autunno caldo intuendo che sia operai sia studenti avevano ragione, ma che davanti all’ immagine di quell’ enorme buco nero all’interno della Banca dell’Agricoltura di Milano, i morti e feriti, le sirene delle ambulanze, prova paura, sgomento e incredulità… era la prima volta, e purtroppo non la sola, che succedeva un massacro simile. Le notizie dalla Rai però fin da subito indicavano attraverso le interviste dei giornalisti (Bruno Vespa su tutti) che polizia e magistratura (il questore Marcello Guida già fascista e capo del carcere di confino di Ventotene) stavano risolvendo il “caso” molto velocemente… i colpevoli erano gli anarchici perché da sempre bombaroli, e Valpreda, un ballerino arruffato e sbandato, il mostro che aveva messo la borsa contenente la bomba nella banca. L’istinto e la ferocia di tale atto mi suggerivano che non era possibile tutto ciò, che una regia più grande e potente aveva ideato un crimine così violento forse per fermare quell’onda di ribellione e libertà che stava avanzando nella società. Divenni più sicura quando tre giorni dopo, il 15 dicembre, Pinelli “volò” dal quarto piano della Questura di Milano, dopo un interrogatorio lungo appunto tre giorni e con un fermo di polizia illegale. Solo la certezza dell’innocenza degli anarchici ha portato, fin da subito, ad una controinformazione precisa e completa fatta dal movimento studentesco attraverso la pubblicazione del libro LA STRAGE DI STATO, ma anche dalle denunce di tanti giornalisti sinceri e appassionati… Camilla Cederna su tutti, ma anche Marcello del Bosco, Marco Fini, Andrea Barberi, Marco Sassano e tanti altri, con l’appoggio di tutte quelle persone democratiche e antifasciste che volevano la verità e la ricerca dei reali colpevoli. La storia si sa come è andata… I fascisti veneti Freda e Ventura, i servizi segreti deviati dello Stato, lo Stato stesso che ha coperto i mandanti, i depistaggi di anni e anni, i processi infiniti che ad oggi non hanno concluso niente… la strage è senza colpevoli. Per chiudere vorrei suggerire, soprattutto ai giovani che non sanno o sanno in modo confuso, quello che è successo quel 12 dicembre 1969, la lettura di due libri molto importanti per capire di più, scritti da giornalisti sensibili e sinceri. LA BOMBA di Enrico Deaglio edito da Feltrinelli e UNA STORIA QUASI SOLTANTO MIA di Piero Scaramucci sempre edito da Feltrinelli, una affettuosa quanto dolorosa intervista a Licia Pinelli, moglie di Pino, anarchico “accidentalmente” volato dal quarto piano della Questura di Milano. Per quanto mi riguarda… NON DIMENTICHERO’ MAI. 12 dicembre 2019 — Fiorella Merlini CGIL Como
ELEZIONI RSU nelle ex ipab la CGIL Funzione Pubblica di Como si conferma il primo sindacato della provincia di Como Tra il 10 e il 12 dicembre si sono svolte le elezioni delle RSU nelle EX IPAB (strutture che accolgono persone anziane con personale che si occupa dell’assistenza quotidiana dei bisogni di anziani e disabili): Fondazione Cà d’Industria di Como Fondazione Garibaldi Pogliani Cantù e Capiago Fondazione Casa Prina di Erba Fondazione Bellaria di Appiano Gentile Fondazione Don Pozzoli di Canzo Fondazione Casa di Riposo di Olgiate Comasco Fondazione Prandoni di Torno Fondazione Greco de Vecchi di Bellagio Fondazione Ferrerie e Fonderie di Dongo Le elezioni sono state indette da CGIL CISL e UIL a seguito di un accordo territoriale unitario quale esercizio del diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere i propri Rappresentanti Sindacali Unitari. Quest’accordo ha permesso a circa 1250 lavoratrici e lavoratori del settore dell’assistenza agli anziani di scegliere con voto democratico il rappresentante sindacale e la sigla sindacale preferiti. Il voto nelle RSA del territorio arriva dopo circa 9 anni (l’ultima elezione è stata fatta nel 2001) e moltissime cose sono cambiate per le lavoratrici ed i lavoratori delle RSA. I contratti collettivi nazionali applicati sono infatti passati da pubblici a misti pubblici/privati (Funzioni Locali e UNEBA) per tutte le strutture. Unica esclusa e fiore all’occhiello del settore è la Fondazione Ca d’Industria in cui grazie all’accordo siglato il contratto pubblico (funzioni locali e sanità pubblica) resta l’unico applicato al personale a tempo indeterminato. Il personale che ha partecipato al voto è stato oltre il 65% degli aventi diritto, più di 800 persone. Questo è un segnale importante perché la partecipazione al voto democratico da forza e riconoscimento alle persone che si sono candidate e sono state elette negli elenchi delle rappresentanze sindacali unitarie. La Funzione Pubblica CGIL di Como ha conquistato più di 400 voti superando abbondantemente il 50% dei voti è il primo sindacato con la maggioranza assoluta a livello provinciale. Nelle strutture con maggior numero di dipendenti (a Como, Cantù e Erba) conquista 18 seggi su 33 totali, ma anche nelle RSA più piccole riesce ad imporsi in particolare alla Prandoni di Torno, e alla Casa di Riposo per Persone anziane di Olgiate Comasco. Ringraziamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori delle ex ipab per il consenso e la fiducia riposta nella nostra organizzazione e nelle nostre/nostri candidate/i. Ringraziamo le RSU uscenti per il lavoro svolto fino ad ora, e diamo il benvenuto alle nuove leve che insieme a chi è stato riconfermato (grazie al lavoro svolto in questi 10 anni) dovrà rappresentare le/i 1250 lavoratrici/lavoratori del mondo delle ex ipab. La FP CGIL di Como metterà a adisposizione delle/degli elette/i gli strumenti formativi e di conoscenza con corsi e seminari per fornire strumenti necessari ad essere rappresentanti sindacali all’altezza del ruolo svolto. 13 dicembre 2019 — Alessandra Ghirotti FP CGIL Como
Como, NUOVE PROGRESSIONI ECONOMICHE ORIZZONTALI LA FP CGIL PROMUOVE LA VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI Nel corso dell’anno 2019 è partita in diversi Enti della provincia di Como (Comune di Como, Cantù, Erba e l’Amministrazione Provinciale) l’attuazione della contrattazione decentrata per il riconoscimento delle fattispecie previste dai Contratti Collettivi Decentrati Integrativi (CCDI) sottoscritti per il triennio di vigenza 2019-21. In molti enti tra le varie possibilità si è deciso di dare seguito alle Progressioni Economiche Orizzontali (PEO), concludendo il relativo procedimento con l’approvazione della graduatoria per il 2019, al fine di attribuire - per la prima fase - tali progressioni con effetto retroattivo dal 1 gennaio dello stesso anno. Le PEO si possono realizzare nel limite delle risorse disponibili della parte del fondo per "le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività e il miglioramento dei servizi”, come previsto dall’art. 68, c. 1, del CCNL 21/05/2018, così i passaggi alle posizioni economiche superiori sono stati contrattati con le amministrazioni. In quasi tutti gli enti le PEO sono state attivate coinvolgendo i lavoratori, che per potere accedere alla formazione della graduatoria dovevano avere almeno due anni di effettivo servizio nella categoria di riferimento ed una valutazione positiva. Il nuovo CCNL prevede che la progressione economica orizzontale sia riconosciuta in base alla performance individuale conseguita nell’ultimo triennio lavorativo ed alla valutazione dell’esperienza maturata nell'ambito della categoria professionale di inquadramento. I componenti delle RSU CGIL FP nelle Delegazioni Trattanti relative, si sono spesi attivamente affinché tale procedura avesse i caratteri della massima equità e del riconoscimento dell’anzianità, privilegiando la deliberazione delle PEO anche in relazione ad altre prerogative contrattuali. L’Istituto delle PEO avendo carattere di stabilità nel tempo, incrementa gli stipendi dei lavoratori pubblici che in molti casi sono fermi da svariati (troppi) anni; inoltre le progressioni rappresentano una forma non trascurabile di riconoscimento della professionalità. A questo proposito gli stessi delegati hanno cercato di rendere operativi tutti quei criteri che consentissero ai lavoratori di essere posti su uno stesso piano, con pari possibilità di accesso a questo istituto. Nonostante la ridotta capienza dei fondi e di conseguenza la disponiblità per le PEO grazie all’azione sindacale della CGIL è stato possibile garantire una percentuale soddisfacente nel triennio 2019/21, è stato infatti possibile effettuare PEO per circa il 25/30% del personale complessivo le punte di maggiore eccellenza sono state raggiunte negli enti di più piccole dimensioni. Un buon risultato non scontato grazie al lavoro delle RSU costruito nel corso del tempo ed alla contrattazione di criteri equi. dicembre 2019 — Andrea Rinaldo Delegato CGIL Como Con i migliori auguri dalla Funzione Pubblica CGIL per un anno di Pace, Solidarieta’ e Diritti. Tutto questo e’ Servizi Pubblici. Il Lavoro nei Nostri Settori e’ garanzia di Universalita’ dei Diritti delle Persone. Siamo Costituzionalmente Orientati e nel 2020 continueremo la nostra Funzione Partigiana sperando, in questo Cammino, di ritrovarci in Tante e Tanti.
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