L'olio ed il mercato seconda parte - Il mercato della domanda e le strategie

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L'olio ed il mercato seconda parte - Il mercato della domanda e le strategie
PIR Reti per lo sviluppo locale

l’olio ed il mercato
        seconda parte

  Il mercato della domanda e le strategie
L'olio ed il mercato seconda parte - Il mercato della domanda e le strategie
il mercato

Cenni sui caratteri distintivi del mercato modiale
                     dell’olio
L'olio ed il mercato seconda parte - Il mercato della domanda e le strategie
mercati maturi e mercati innovativi
•   In un contesto generale di crescita della domanda di olio d'oliva e olive da
    tavola, gli sbocchi sul mercato interno e internazionale hanno un'importanza
    decisiva per l'equilibrio del mercato comunitario. La domanda interna di tali
    prodotti è caratterizzata da una notevole variabilità tra i mercati
    tradizionalmente consumatori e quelli sui quali il consumo di olio d'oliva e di
    olive da tavola è un fenomeno relativamente nuovo.
•   Negli Stati membri tradizionalmente consumatori (Spagna, Italia, Grecia e
    Portogallo), l'olio d'oliva e le olive sono prodotti generalmente ben conosciuti e
    di largo consumo. Si tratta di un mercato maturo, nel quale le prospettive
    generali di crescita della domanda sono limitate, ma che, tenendo conto della
    quota attuale di consumo di olio d'oliva, continua a presentare grande
    interesse per il settore.
•   Negli Stati membri «nuovi consumatori», il consumo pro capite è salito, ma
    continua ad essere relativamente modesto (nell'UE-15) o marginale (nella
    maggioranza degli Stati membri che hanno aderito il 1° maggio 2004). Molti
    consumatori non conoscono le virtù e i vari impieghi dell'olio d'oliva e delle
    olive da tavola. È un mercato che presenta quindi un forte potenziale di
    crescita della domanda.
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diversificare gli obiettivi
•   In via prioritaria aumentare il consumo negli Stati membri «nuovi
    consumatori», attraverso una maggiore penetrazione del mercato,
    intensificare e diversificare l'uso di olio d'oliva e di olive fornendo
    un'informazione adeguata
•   Consolidare e sviluppare il consumo negli Stati membri
    tradizionalmente consumatori, migliorando l'informazione dei
    consumatori su aspetti meno noti dei prodotti e fidelizzando le fasce
    più giovani della popolazione.
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il mercato domestico
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la spesa degli italiani
•   ?
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si riduce la spesa alimentare

ed il pasto fuori casa non compensa la riduzione degli
acquisti
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I consumi d’olio
• I consumi domestici di olio nel 2006 :
   – Consumi annui pari a 303 mio lt. di Olio di oliva
   – Circa 17 mio di famiglie hanno acquistato e consumato 18 lt.
     di olio di oliva nell’anno
   – 55% prodotti con EAN* (15 milioni di famiglie, con 11 lt. di
     consumo medio annuo) ad un prezzo medio di 4,82 €/lt.
   – 45% prodotti no EAN (5 mio famiglie, con 27 lt. di consumo
     medio annuo) con un prezzo medio superiore a 5 €
   – Consumi annui pari a 141 mio lt di olio di semi
   – 15,5 mio famiglie con 9 lt. Consumo medio annuo ad prezzo
     medio di 1,40€/lt
   *EAN (European Article Number) è un formato di codice a barre, estensione
   dell’UPC (Universal Product Code), usato in Europa) per la marcatura dei
   prodotti destinati alla vendita al dettaglio
il trend dei consumi domestici
•   Il trend rispetto al 2005:
•   Consumi complessivi di olio d’oliva in
    flessione del -3,4%
•   Stesso numero di famiglie che però hanno
    acquistato e consumato mediamente
    meno olio di oliva (-3,4%)
•   I prodotti con EAN hanno subito una
    flessione più alta -6%
•   I prodotti no EAN una sostanziale stabilità
•   Forte crescita del segmento salutistico
    (che rappresenta ancora un mercato di
    estrema nicchia)
•   Consumi complessivi di semi in crescita
    del 1%
•   +5% famiglie acquirenti (in
    consolidamento)
3 fattori decisivi per l’extra vergine
                 (primi due)
•   Elevata incidenza del costo della materia prima, fino al 75%
    del fatturato netto di un’impresa confezionatrice che riesce a
    collocare il suo prodotto a livello di GDO e DO (dopo sconti,
    contratti e promozioni);
•   l’elevata incidenza della materia prima (ovvero bassi prezzi al
    consumo) si è tra l’altro accentuata negli ultimi due anni, da
    quando si è accentuato il controllo del mercato della
    produzione da parte della Spagna;
•   contestualmente il trade che ha reso difficile il trasferimento
    dell’inflazione dai costi ai consumatori.
•   Bassa fedeltà dovuta da un lato ad una scarsa conoscenza
    del prodotto del consumatore e dall’altro all’elevata pressione
    promozionale (circa 60%) ed alla funzione di traffic builder che
    il trade ha nei fatti assegnato all’olio .
•   In ogni catena, ogni settimana ci sono almeno due marche di
    olio EV in promozione; tutto ciò svilisce il valore del prodotto
    ed esaurisce la maggior parte delle risorse delle imprese che
    purtroppo, visti i margini, sono assai limitate.
il terzo fattore decisivo

Regole troppo permissive e certezza dell’impunità in caso
di infrazione.

– Alcuni (e non pochi) tra gli extra
  vergini in commercio pur
  rispettando i parametri fisico –
  chimici, non possegono i requisiti
  organolettici richiesti dalla legge.
– D’altro canto è lo stesso prezzo
  praticato al consumatore, che
  crea, pur con tutte le prudenze
  del caso, un sospetto legittimo
  sulla qualità dell’olio utilizzato per
  riempire la bottiglia.
– Mancano i controlli e gli strumenti
  essenziali per i controlli, eppure
  l’utilizzo di oli derivati da
  raffinazione per la miscelatura di
  extra vergini, sembra, a parere di             Foto UNAPROL
  molti, prassi consolidata.
l’export

Cenni sull’export italiano di olio d’oliva
i paesi obiettivo per l’olio
Le strategie

     ?
le strategie di comunicazione
negli Stati membri «nuovi consumatori»:

•   l'olio d'oliva, in particolare quello extra vergine, è un prodotto
    naturale, ottenuto da un sapere antico e da antiche tradizioni,
    idoneo ad una cucina moderna che punta sui sapori e, oltre
    alle tradizionali ricette della cucina mediterranea, può essere
    facilmente associato ad ogni tipo di cucina contemporanea,
•   consigli di utilizzazione in cucina.

negli Stati membri «tradizionalmente consumatori»:

•   i vantaggi dell'acquisto di olio d'oliva confezionato (con
    informazioni utili per i consumatori sull'etichetta),
•   ringiovanire l'immagine di un prodotto che vanta una lunga
    storia e un'importante dimensione culturale.
i contenuti della comunicazione
•   Diffondere la cultura dell’olio extra vergine in maniera educativa, seria e
    non-commerciale.
•   Grazie ad una migliore conoscenza il consumatore distinguerà meglio i
    prodotti di qualità ed aumenterà di conseguenza la sua fedeltà verso di
    essi.
•   Qualunque forma di marketing di prodotto dovrebbe essere ispirata da
    questo obiettivo, sia esso comunicazione in senso lato, siano
    promozioni al consumatore o attività nel punto vendita.

    C’è una sete di cultura che aspetta di
    essere soddisfatta che rappresenta
    un’opportunità unica per gli operatori
    nazionali.
    Inoltre il consumatore capirà che la qualità
    non è esclusivamente geografica ma
    dipende dal tipo di agricoltura e dal
    processo utilizzati.
le politiche commerciali
• L’ansia da volumi ha portato l’industria nazionale (la
  più vicina a livello della GDO) all’inseguimento di
  quote di mercato, affittate al prezzo carissimo,
  all’impoverimento dei margini ed alla conseguente
  assenza di comunicazione adeguata.
   – politiche commerciali serie, volte alla riduzione –
      per tutte le marche– della pressione
      promozionale;
   – valorizzazione del prodotto in alternativa agli
      eccessi attuali nella promozione sui prezzi;
   – riduzione dell’eccessivo stoccaggio presso i clienti
      con la riduzione della presenza sullo scaffale di
      prodotto vecchio.
le politiche nazionali

• Interventi legislativi e controlli / pene severi.
  Tutto il settore della filiera produttiva
  dovrebbe battersi per ottenere da Bruxelles il
  restringimento delle maglie legislative e dei
  controlli più severi sulle caratteristiche
  organolettiche degli oli EV.
gli strumenti per la promozione
•   Accesso a misure agevolative da parte di organizzazioni di operatori
    (un esempio potrebbe essere il Consorzio per la tutela della DOP
    SARDEGNA) che sono previste a livello comunitario e nazionale;
•   Misure comunitarie (con un finanziamento a fondo perduto dell’U.E.
    pari al 50 % ed un cofinanziamento dello stato italiano pari al 20 %);
•   Regolamento CE n. 1071/2005 che finanzia programmi di promozione
    e comunicazione sull’olio di oliva a livello di paesi dell’Unione
    Europea;
•   Regolamento CE n. 1346/2005 che finanzia programmi di promozione
    e comunicazione sull’olio di oliva a livello di paesi dell’area extra
    Unione Europea;
•   Misure nazionali (con un cofinanziamento che può arrivare fino al 90
    % a fondo perduto);
•   Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
    del 22.03.2004
fine seconda parte

Ringraziamenti:
per l’elaborazione della presentazione si ringraziano il dott. Paolo Annavini, il dott.
Giuseppe Sciotti e la professoressa Flaminia Ventura che hanno fornito dati,
informazioni e soprattutto utili consigli
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