L'INDUSTRIA SACCARIFERA ITALIANA - 6 RIVISTA BIMESTRALE - ANTZA

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L'INDUSTRIA SACCARIFERA ITALIANA - 6 RIVISTA BIMESTRALE - ANTZA
L'INDUSTRIA SACCARIFERA ITALIANA                                                              R I VI S TA B I M E S TR A L E

6
                Anno CXIII
                NOVEMBRE-DICEMBRE
                2020

    Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1, comma 1 DCB Ferrara
L'INDUSTRIA SACCARIFERA ITALIANA - 6 RIVISTA BIMESTRALE - ANTZA
In copertina:                                     SOMMARIO

          KWS Italia S.p.A.
         Via Secondo Casadei 8
             47122 Forlì FC
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                                                  (S. Bertuzzi) ..........................................................................................   Pag.    89

                                                  GLI ZUCCHERIFICI SARDI
                                                  (A. Lazzari) ...........................................................................................   »       92

SERGIO BERTUZZI                                   CAMPAGNA 2020, STABILIMENTO DI MINERBIO
                                                  (G. Pezzi, E. Lazzari)............................................................................         »       98
Direttore responsabile

Autorizzazione del Tribunale di Ferrara           CAMPAGNA 2020 PONTELONGO
n. 70 del 6.11.57.                                (R. Marcato)..........................................................................................     »      101

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          ISSN Periodico AGRIS
             n. 0019 - 7734                       KWS ITALIA S.p.A. .............................................................................            » 1a cop.

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                                                  N.C.R. BIOCHEMICAL S.p.A. - Castello d’Argile (BO) ....................                                    »      91

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L'INDUSTRIA SACCARIFERA ITALIANA - 6 RIVISTA BIMESTRALE - ANTZA
«L’Industria Saccarifera Italiana», vol. 113, 2020, n. 6                                                                       89

                                              L'INDUSTRIA SACCARIFERA ITALIANA
                                              R i v i s t a b i m e s t r a l e d e l l 'A s s o c i a z i o n e N a z i o n a l e

6
                  Anno CXIII        fra i Tecnici dello Zucchero e dell'Alcole
                  NOVEMBRE-DICEMBRE F e r r a r a - C o r s o d e l l a G i o v e c c a , 1 0 2 - T e l . 3 3 4 7 7 6 2 6 6 0
                  2020              E-Mail: info@antza.net

                                                 EPPUR SI MUOVE
                                                                                                                 Sergio Bertuzzi

Così percossa, attonita/ la terra al nunzio sta/                     genetica apportate da un maestro come Ottavio
muta - dice Alessandro Manzoni e sembra descri-                      Munerati riuscivano a mitigare le sfavorevoli
vere il nostro atteggiamento in attesa dell’ennesi-                  condizione pedoclimatiche della bieticoltura ita-
mo DPCM che regolerà, per alcuni giorni, la                          liana. Nella annata 1962-63 la polarizzazione ita-
nostra vita ancora sotto attacco per una pandemia                    liana era del tutto simile a quella del Nord
persistente e resistente. Avevamo soltanto letto                     Europa. La stazione sperimentale di bieticoltura
nelle cronache del passato i devastanti effetti di                   di Rovigo dopo la morte di Munerati nel 1949,
antiche pandemie e abbiamo creduto che i tempi                       rimase per vari anni priva di un direttore e molti
nostri, tecnologici e globalizzati, fossero destina-                 dei materiali là conservati vennero dispersi per il
ti a sorti felici e progressive. È bastato l’arrivo di               mondo intero cosicché mancò all’Italia bieticola
un minuscolo corpuscolo, invisibile ed aggressi-                     una guida sicura e riconosciuta. Mentre in Europa
vo, per richiamarci alla realtà. E così, faticosa-                   si andava verso un miglioramento genetico
mente e tenendoci a debita distanza gli uni dagli                    costante così da raddoppiare in 30 anni la produ-
altri, attendiamo l’arrivo di tempi migliori. In                     zione di saccarosio per ettaro, in Italia prese il
questa situazione così insolita e preoccupante, per                  sopravvento una guerriglia intestina per accapar-
chi in Italia ancora si prende cura della coltivazio-                rasi ettari da coltivare in una qualche maniera a
ne di barbabietole, arrivano, inaspettatamente,                      scapito dei principi agronomici sia del migliora-
buone notizie. Sono molti gli agricoltori della                      mento genetico sia della corretta conduzione
CoproB di Minerbio che hanno conseguito nel-                         della coltura. Purtroppo quello che rimase costan-
l’annata 2020 buoni risultati, sia in termini pro-                   te e forse diventò ancor più evidente fu lo svan-
duttivi, sia in termini economici. Un amico agri-                    taggio del nostro clima mediterraneo per coltiva-
coltore, affidabile e capace, mi dice che nei suoi                   re bietole rispetto a quello del Nord Europa così
20 ettari a bietole ha prodotto 15 ton/ha di sacca-                  da rendere problematico trovare agricoltori
rosio e di essere in buona compagnia di tanti altri                  disposti a fare questa coltura. E tra i non molti a
agricoltori.                                                         restare fedeli, non pochi erano quelli ormai a fine
Il presidente Coprob Claudio Gallerani, in un                        carriera e senza eredi che non avevano nessun
suo comunicato, dice di puntare per il futuro alle                   incentivo a cercare un miglioramento e si adatta-
20 ton per ettaro. Entusiasmo forse eccessivo,                       vano ad una bieticoltura di sussistenza. Si deve
sicuramente dettato dalla voglia di uscire dalla                     aggiungere poi un clima veramente ostile, piog-
grigia cappa che ci opprime, ma supportato da                        gia persistente al momento della semina e del
uno sguardo alla situazione bieticola europea                        tutto assente nella tarda primavera estate. La
negli anni che vanno dal 1955 al 1962 come rica-                     grande penuria di pioggia estiva accompagnata
viamo dalle tabelle riportate in una indagine esi-                   da temperature mai raggiunte prima, resero i
stente negli atti del Senato della Repubblica                        risultati della coltivazione e trasformazione della
(luglio 1964). Gli ettari seminati a bietole erano,                  barbabietola, negli ultimi anni, veramente disa-
allora, abbastanza costanti ed oscillavano tra                       strosi. Tutte le Società saccarifere hanno abban-
230.000 e 250.000. È facile verificare che, in que-                  donato il campo. È rimasta solo la cooperativa
gli anni, lo svantaggio della bietola italiana al                    Coprob che, nel tentativo di trovare nuove risor-
confronto con quella europea era evidente, ma                        se ha lanciato con il proprio marchio
sopportabile. Erano gli anni in cui i benefici                       ItaliaZuccheri lo zucchero 100% italiano anche
apportati dalle straordinarie realizzazioni nella                    nella versione biologica ed ha nel suo catalogo
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produttivo uno zucchero greggio da barbabietola             grande cura nella coltivazione, sotto la guida di
anche in versione biologica. I risultati della cam-         valenti agronomi. La motivazione della barbabie-
pagna 2020 sono assai incoraggianti. Rimane il              tola è troppo importante per gli agricoltori italia-
proposito di fare tesoro della ricerca e il ricono-         ni perché quelli che hanno ancora la possibilità di
scimento degli errori del passato. I risultati si           coltivare barbabietole avendo nelle vicinanze uno
vedono: agricoltori motivati e tecnologici hanno            zuccherificio non sfruttino questa opportunità che
a disposizioni sementi performanti ed usano                 ancora, a loro, viene offerta.

Produzione barbabietole da zucchero - quintali per ettaro

Polarizzazione media

Resa in saccarosio - quintali per ettaro
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                             stabilimento
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                                e della sicurezza
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                                      40050 Castello d’Argile (BO)
                                       Tel. +39 051 6869611 - Fax + 39 051 6869617
                                         www.ncr-biochemical.it - info@ncr-biochemical.it
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                                   GLI ZUCCHERIFICI SARDI
                                                                                               Alessandro Lazzari

Nell’Assemblea          Generale      Ordinaria      e   Peraltro, il recente interesse industriale verso il ter-
Straordinaria del 30 aprile 1953, il Consiglio di        ritorio sardo, maturava anche all’ombra di un mas-
amministrazione della Società Eridania comunica          siccio intervento governativo di bonifica che era
agli azionisti l’epilogo positivo di una serie di cir-   continuato anche nel dopoguerra e che vedeva
costanze che da qualche anno avevano creato non          coinvolto un terzo dell’isola (circa 900.000 ha) una
poca apprensione alla Direzione aziendale dell’in-       parte del quale (17.000 ha) avrebbe beneficiato
segna genovese e che pertanto riporta un rinnova-        anche dell’irrigazione.
to clima di fiducia e di prospettive.Nel 1952 infat-     Con queste premesse la nuova iniziativa industria-
ti, gli zuccherifici di Cavanella Po (RO) e di Lama      le cercava di emanciparsi dalle precedenti espe-
Polesine (RO), colpiti l’anno precedente dall’allu-      rienze saccarifere sarde, che seppur maturate a
vione del Polesine, erano tornati a regime ed in         cent’anni di distanza l’uno dall’altra avevano pro-
grado di affrontare adeguatamente la campagna            dotto risultati così scoraggianti da sconsigliare
saccarifera di quell’anno.                               ulteriori imprese e di cui è opportuno ripercorrerne
Nello stesso periodo erano entrati in attività lo zuc-   alcune delle tappe evolutive.
cherificio di Bando d’Argenta (FE) e la bietoleria       I connotati dell’epopea saccarifera nella penisola
di Ariano Polesine (RO) e si erano concluse le           sarda, non si discostano molto dalle coordinate con
costruzioni dell’impianto di raffineria dello stabili-   cui questa industria si è sviluppata nel resto del
mento di Codigoro (FE) e l’aggiornamento dei             nostro paese, partendo anche in questo caso dagli
macchinari dello jutificio di Sampierdarena (GE),        entusiasmi napoleonici databili intorno al 1811 e
investimenti a cui la Società genovese non aveva         prolungatisi per qualche anno grazie alla Reale
voluto rinunciare malgrado le cassandre prove-           Società Economica e Agraria di Cagliari che, nei
nienti dalla legge stralcio del 21 Ottobre 1950 per      pressi di Via Eleonora D’Arborea conosciuta anco-
l’attuazione della riforma fondiaria nel Delta           ra oggi come “Sa Botanica” (la Botanica), compie
Padano.                                                  le prime sperimentazioni su questa radice.
In ottemperanza a quel disegno governativo,              Anche in questo caso l’interesse verso questa pian-
Eridania aveva rischiato di perdere oltre il 92% del     ta scema con il progressivo dissolversi del pro-
proprio patrimonio fondiario ovvero la maggior           gramma napoleonico per poi riproporsi, a metà
parte di quegli 11.459 ettari di terreno costituiti      degli anni ‘30 dell’ottocento, in concomitanza con
dalle aziende agricole della “Lodigiana”,                i lavori di bonifica dello stagno di Sanluri e
“Lamone”, ”Le Gallare” che invece, seppur sensi-         Samassi avvallati da Carlo Alberto di Savoia.
bilmente ridimensionati, rimangono a cespite del-        Il Reggente sabaudo concede infatti ad una società
l’insegna ligure.                                        francese la proprietà dei due stagni con gli annessi
In un clima di rinnovata fiducia, pur consapevoli        territori appartenenti al regio patrimonio a patto
delle difficoltà dell’impresa, vengono consuntivate      vengano eseguiti interventi di bonifica e di messa
anche le recenti sperimentazioni bieticole effettua-     a dimora di piante che innalzassero il valore agro-
te in territorio sardo (dal 1949), nel Campidano di      nomico dell’area.
Oristano, dove le possibilità di irrigazione avevano     La redenzione delle terre passa anche attraverso la
aperto la strada ad un cordata imprenditoriale com-      costruzione di una fabbrica, lo Stabilimento
posta dalle “Bonifiche Sarde” di Arborea, dal            Agrario Vittorio Emanuele II di Sanluri, nel cui
Banco di Sardegna e da Eridania che interveniva          nome si consumano gli auspici del buon esito del-
come socio di maggioranza (67%) nella costituzio-        l’iniziativa industriale.
ne della Società Saccarifera Sarda, nuova espres-        Sulle stesse coordinate di sviluppo, a poco più di
sione saccarifera nata nel guscio fiscale rassicu-       10 chilometri, nella frazione oggi conosciuta come
rante della Legge per l’industrializzazione del          San Michele, viene edificato anche uno zuccherifi-
Mezzogiorno.                                             cio che nel 1841, alla vigilia dell’inaugurazione,
Sotto l’egida di Eridania, la Società Saccarifera        subisce un incendio sulle cui cause non verrà mai
Sarda, inaugurava nel 1952 il nuovo stabilimento         fatta totale chiarezza.
di Oristano, alla cui posa della prima pietra consu-     Il mancato decollo del presidio saccarifero del ter-
matasi il 9 settembre sarebbe seguita, l’anno suc-       ritorio si accompagna alle sfortunate sorti della rei-
cessivo, la prima campagna saccarifera.                  terata iniziativa di bonifica da parte del gruppo
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«L’Industria Saccarifera Italiana», vol. 113, 2020, n. 6                                                      93

imprenditoriale francese, che nel 1857 deve dichia-        primo decennio del novecento, in questo caso a
rare il fallimento consegnando parte dei cespiti, tra      Decimomannu (CA), non molto distante dai terri-
cui lo lo stabilimento Agrario Vittorio Emanuele II,       tori in cui si erano consumate le precedenti espe-
al Marchese Lorenzo Lodovico Pallavicini di                rienze saccarifere sarde.
Genova che per una cifra modesta ne acquisterà la          Anche in questa occasione, la costruzione della
proprietà fino al 1903, anno in cui fu ceduta allo         fabbrica e lo sfruttamento industriale della materia
Stato.                                                     prima è preceduto da un consistente intervento di
L’area del campidano che insiste sul comune di             bonifica, anche se la mancanza di documenti non
Sanluri e del Cagliaritano torna agli onori delle          permette di datare con esattezza la partenza ne di
cronache saccarifere sul finire dell’ottocento, gra-       delimitarne temporalmente l’esercizio dello zuc-
zie ad una serie di campi sperimentali promossi            cherificio.
dalla Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia di           Dallo poche notizie disponibili, sembrerebbe che
Cagliari su invito di Emilio Maraini, che aveva            la fabbrica dovette abbandonare anzitempo le pro-
individuato soprattutto in queste due aree le condi-       prie ambizioni saccarifere, riconvertendosi negli
zioni pedoclimatiche adeguate per la coltivazione          anni successivi verso altre produzioni o attività
della bietola e il suo sfruttamento industriale.           (negli anni ‘30 l’edificio risulta adibito a Scuola
Se le osservazioni da un punto di vista botanico si        Meccanica di Agricoltura); negli anni ‘60 lo stabi-
rivelarono corrette, con l’introduzione di una             limento risulterà attivo nella lavorazione e l’insca-
varietà come la “bianca lunga tedesca” selezionata         tolamento dei carciofini.
col metodo Vilmorin che produsse rese quasi para-          Il 23 dicembre 1918, la Banca Commerciale
gonabili a quelle ottenute nella valle Padana, vin-        Italiana e i tre Soci fondatori Fernando Adamoli,
coli burocratici e ambientali ne impedirono                Giuseppe Menada e Giulio Dolcetta costituiscono
comunque il prosieguo relegando questo comparto            la Società Anonima Bonifiche Sarde, la cui mis-
per l’ulteriore quarto di secolo all’evidenza empi-        sion è legata alla bonifica agraria e idraulica del
rica di qualche tentativo isolato, perlopiù realizza-      campidano di Oristano, un territorio dove la mala-
to da parte di alcuni imprenditori volenterosi.            ria era ancora endemica e la scarsa densità demo-
In Sardegna si torna a parlare di bietola solo nel         grafica e l’atteggiamento culturale non avrebbero
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permesso di redimere l’area altrimenti. Pertanto,         concezione classica, Silos bietole a canaletta con
negli anni successivi, accanto agli interventi di         scarico manuale dei mezzi di trasporto o con
bonifica che garantiscono le condizioni omeostati-        ribaltamento laterale delle sponde da strada
che per l’esercizio dell’attività agricola, si accom-     sopraelevata, reparto condizionamento bietole
pagnano flussi migratori provenienti perlopiù dal         “spartano”, diffusione classica a vasi, depurazio-
Polesine e dalla Romagna che consentono quel tra-         ne sughi con conduzione manuale, filtri, pressa e
sferimento di conoscenze che permetterà successi-         filtri a sacco.
vamente anche alla bietola di ambientarsi e affer-        La produzione di energia avveniva tramite un
marsi come pianta industriale e agli zuccherifici         generatore di vapore funzionante con carbone
sardi di istruire velocemente le proprie maestranze       sardo ...Direttore dall’inizio dei lavori fu l’Ing.
locali.                                                   Lorenzo Mantero mentre i collaboratori principali
Malgrado l’esito sfavorevole dell’iniziativa indu-        per la realizzazione degli impianti tecnologici
striale decimese, il territorio sardo e il progressivo    furono due tecnici saccariferi provenienti da
lavoro di bonifica che lo vede interessato anche nel      Mezzano Mariano Montanari e Alfredo Tavacca;
dopoguerra, continua a suscitare interesse, soprat-       in seguito arrivarono operai saccariferi qualifica-
tutto da parte della società Eridania e del suo           ti e all’approssimarsi della lavorazione giunsero i
nuovo presidente, l’Ing. Benedetto Acquarone              conduttori per le principali stazioni di fabbrica,
(1889-1965), alla guida dell’insegna genovese             provenienti sia da Mezzano che da altri zuccheri-
dopo la scomparsa di Serafino Cevasco (1865-              fici del veneto e da Sampierdarena.
1947), suo zio.                                           L’avviamento della lavorazione avvenne senza
I risultati incoraggianti ottenuti nei terreni            grossi inconvenienti e le bietole prodotte furono
dell’Azienda Agricola Arborea (di proprietà della         lavorate in tempi regolari.
Società Bonifiche Sarde), avevano infatti convinto        Per la seconda lavorazione furono ultimate alcune
la dirigenza genovese a investire in questa direzio-      finiture non completate nell’intercampagna, e la
ne rassicurati dalle disponibilità dell’azienda arbo-     campagna 1954 ebbe inizio e decorso regolare.
rense, quantificabili in circa 9.000 ha perlopiù irri-    Terminata la lavorazione fu resa nota la decisione
gabili, collegati da strade e provvisti di acquedotti     del potenziamento dell’impianto da 500 a 1000
ed energia elettrica, di cui 6.000 ha divisi in 255       t/giorno. I lavori vennero eseguiti durante l’inter-
poderi a mezzadria, in gestione a circa 4.000 colo-       campagna e dettero buoni risultati tanto che in
ni veneti, emiliani e sardi.                              condizioni normali l’impianto poteva lavorare
L’area scelta per la realizzazione dello zuccherifi-      1200 t/giorno.
cio è costituita da una porzione di terreno di 13 ha      Per le campagne seguenti 1955 -56 -57 -58 -59
in prossimità dello stazione di Oristano; già nel         nessun cambiamento di rilievo.Nel 1960 entrò in
giugno del 1952 iniziano i lavori di costruzione          esercizio lo stabilimento di Villasor, Direttore
dello zuccherificio i cui costi a consuntivo ammon-       l’Ing. Mantero mentre alla direzione di Oristano fu
teranno a un miliardo e mezzo di lire.                    nominato il Dottor Giardini...”.
La ricezione bietole comincia il 29 luglio del 1953       Peraltro, gli anni ‘50 vedono Eridania impegnata
e la lavorazione il 2 agosto concludendosi il 24 set-     su diversi fronti, dalle “schermaglie” imposte dalla
tembre dello stesso anno.                                 presenza dei due cartelli (Consorzio Saccarifero
Malgrado i danni di un’alluvione che a giugno col-        Italiano e l’Unione Zuccheri) alle prospettive di
pisce parte del bacino bieticolo della fabbrica           nuove aperture che ben presto rendono la fabbrica
(circa 196 ha dei 990 ha seminati) la campagna            di Oristano inadeguata agli scenari che stanno per
saccarifera di quell’anno si conclude con una lavo-       delinearsi.
razione di 216.325 Q.li di bietole; il tenore zucche-     Già dal 1957, per motivi di salute, l’Ing.
rino delle piante coltivate nella zone del Sassù da       Acquarone lascia la presidenza della società
parte delle Società Bonifiche Sarde si dimostrerà         all’Avv. Domenico Borasio (1899-1984), incarico
tra i più alti rilevati nel nostro paese in quell’anno.   che quest’ultimo ricoprirà fino alla fine degli anni
A distanza di quasi settant’anni dall’apertura uno        sessanta quando la carica di Presidente verrà rico-
dei protagonisti di allora, Francesco Fabbri (classe      perta dall’industriale petrolifero Attilio Monti
1929, proveniente da Mezzano, capo fabbrica a             (Borasio manterrà comunque la presidenza onora-
Oristano e successivamente anche a Villasor), così        ria di Eridania fino alla sua scomparsa avvenuta
ricorda questo periodo:“... Lo stabilimento, con          nel 1984).
potenzialità iniziale di 500 tonn/giorno di bietole       Il 31 maggio del 1959, il Consiglio di
per la produzione di semolato raffinato, era di           Amministrazione di Eridania investe il proprio
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Presidente in carica (Avv. Borasio) e il Vice-             di trasporto con ribaltamento laterale, diffusione
Presidente (Comm. Rag. Ugo Musso) a dare esecu-            continua a torre, essiccatoio polpe, depurazione
zione a tutte le necessarie operazioni per la costru-      sugo calcio-carbonica con regolazione automati-
zione di uno zuccherificio in località Villasor (SU).      ca, decantatore e filtri a tamburo sotto vuoto.
La fabbrica effettuerà la prima campagna il 22 ago-        Lo stabilimento era dotato di una casa zucchero
sto 1960, occupando circa 250 unità, con una               per la produzione di zucchero bianco commerciale
potenzialità giornaliera di 15.000 Q.li destinata ini-     con schema di lavoro a tre getti, magazzino per lo
zialmente a lavorare la materia prima offerta dal          stivaggio zucchero in sacchi.L’avvio della prima
campidano di Cagliari.                                     lavorazione fu molto laborioso e consenti di adde-
Insieme a quello di Oristano i due zuccherifici            strare il personale ai nuovi apparecchi, la succes-
sardi esprimono complessivamente una potenzia-             siva campagna 1961 fu più regolare ma si rese evi-
lità giornaliera di 25.000 Q.li, un target che molte       dente che lo schema di lavorazione di casa zucche-
delle recenti fabbriche del continente raggiungono         ri non consentiva la produzione di zucchero della
già singolarmente e che rendono quindi inevitabile         qualità voluta per cui era necessario fare delle
la decisione di chiudere lo stabilimento più vec-          modifiche ai reparti zucchero...”.
chio, in questo caso Oristano, che effettuerà l’ulti-      Avviato lo stabilimento sardo, l’Ing. Mantero si
ma campagna saccarifera nel 1961 per poi lavora-           occuperà poi della partenza dello zuccherificio di
re ancora per alcuni anni come piarda.                     Rignano Scalo (FG) mentre la fabbrica di Villasor
Anche per lo zuccherificio di Villasor la lucida           verrà affidata, per una anno (1963), alla conduzio-
ricostruzione dell’ex capo fabbrica Francesco              ne dell’Ing. Sauro Pasqualini e poi a Giuseppe
Fabbri ci permette di ricordarne lo start up:“...          Pilati che manterrà la direzione dello stabilimento
Inizio costruzione 1959, prima campagna agosto             fino a metà del 1971.
1960, Direttore l’ Ing. Lorenzo Mantero.                   Nel frattempo, a livello societario, già dal 1962 il
L’impianto, previsto per una potenzialità iniziale         Prof. Giuseppe De André (1912-1985) fa il suo
di1500 t/giorno di Bb, disponeva di silos a canalet-       ingresso in Eridania e dopo pochi anni (1966), il
ta con strade soprelevate per lo scarico dei mezzi         Gruppo industriale posseduto dal ravennate Attilio
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Monti      (1906-1994),       acquista    l’Agricola     eccessivamente lunghe, tempi e modalità di conse-
Finanziaria, nel cui pacchetto azionario, oltre ai       gna delle bietole non confacenti alle caratteristiche
quotidiani, è cespitata anche la stessa                  di deperibilità della materia prima, pesante presen-
Eridania.Sono gli anni in cui, in vista dell’immi-       za del patogeno vegetale Sclerotium Rolfsii e gran-
nente OCM zucchero e incalzati dagli standard            de variabilità delle precipitazioni: per zona e quan-
produttivi dei player europei, si consuma la ristrut-    tità. Nel 1979 Serafino Ferruzzi (1908-1979) per-
turazione del settore saccarifero italiano, aumen-       feziona l’accordo con Attilio Monti per l’acquisto
tando la capacità produttiva di alcune fabbriche e       del pacchetto di maggioranza dell’Agricola finan-
chiudendo di conseguenza altri stabilimenti.             ziaria, holding che controllava a sua volta
In Eridania, nel 1967, effettuano l’ultima campa-        l’Eridania e la genovese Silos, società di servizi
gna lo zuccherificio di Ferrara A (la cui produzio-      per la gestione dei magazzini portuali.
ne verrà concentrata su Ferrara B), San Biagio di        L’intesa tra i due imprenditori ravennati, si realiz-
Argenta (con concentrazione in quello di Bando           za anche grazie all’attiva mediazione del Prof. De
d’Argenta), San Bonifacio (con concentrazione su         André.
Ficarolo, Ostiglia e Polesella), a cui negli anni suc-   Nello stesso periodo, per la direzione della fabbri-
cessivi seguirà la chiusura degli zuccherifici di        ca sorrese, si consuma invece il passaggio di testi-
Parma,       Fontanellato,      Casalmaggiore        e   mone tra l’Ing. Bia e l’Ing. Dondi, che traghetterà
Montagnana.                                              lo zuccherificio di Villasor fino al trasferimento
Per l’unico presidio saccarifero in Sardegna inve-       dello stabilimento sotto l’insegna Sarda Zuccheri
ce, i progetti sono altri.                               (I.S.Z.). La fabbrica invece è solo sfiorata dall’eco
Sempre in quell’anno si consumerà la fusione della       del Piano bieticolo saccarifero del Ministro
Saccarifera Sarda in Eridania, un processo di            Pandolfi, essendo l’unico presidio saccarifero
incorporazione che avrebbe riguardato contestual-        della regione e considerato indispensabile alle esi-
mente anche Distillerie Italiane, Saccarifera            genze della bieticoltura locale.
Lombarda ed Emiliana Zuccheri.                           Lo zuccherificio infatti lavorava con una potenzia-
Esauriti quindi gli aspetti formali, nel 1968 viene      lità giornaliera di 35.000 Q.li ed era stato recente-
completato il potenziamento dello stabilimento di        mente ammodernato sia in casa bietole (1976) che
Villasor, portandolo a 24.000 Q.li, costruendo           in casa zuccheri (1981) con una capacità di imma-
anche un silos zucchero da 150.000 Q.li e un             gazzinamento zucchero di 15.000 T in silos e
nuovo reparto per la confezione di specialità; viene     3.000 T in sacchi.Sempre a metà degli anni ‘80,
edificato ex novo anche un grande magazzino per          l’organico di fabbrica era composto da 31 impiega-
le polpe secche.                                         ti e 87 operai, a cui si aggiungono nel periodo di
Quello che avverrà all’inizio degli anni ‘70 non si      campagna rispettivamente altre 19 e 87 unità.
discosterà molto da queste coordinate tranne il pas-     In seguito alla successiva ristrutturazione societa-
saggio di regia della fabbrica dal Direttore Pilati al   ria di Eridania, la fabbrica di Villasor viene ceduta
Dott. Giovanni Martinelli avvenuto nel 1971.Nel          nel luglio del 1985 all’insegna I.S.Z. (Industria
1973 la fabbrica lavora per la prima volta anche lo      Sarda Zuccheri) con un capitale di 10 miliardi di
zucchero greggio di canna, un’esperienza che verrà       Lire, sottoscritto per il 51% da Eridania, per il 34%
ripetuta solo trent’anni dopo, dal 2003 in poi,          dalla Ribs (“Risanamento agro industriale zucche-
quando data la scarsità di bietole verranno integra-     ri”, la società’ finanziaria pubblica costituita nel
ti i prodotti in lavorazione con l’immissione di         1983) e per il 15% dalla SIPAS (Società
zucchero greggio di importazione.                        Investimenti, Programma Alimentare Sardo, una
Peraltro, anche i successivi progressi tecnici dello     partecipata dalla Regione Sardegna). La direzione
stabilimento sono in parte scoraggiati dai modesti       della fabbrica è affidata in questo periodo all’Ing.
valori industriali della radice che dal momento del      Casari, già dal 1979 a Villasor come vice-diretto-
suo ingresso nelle rotazioni agrarie della penisola      re e ora alla guida della fabbrica in seguito all’usci-
ha sempre mostrato indici in decremento imputabi-        ta dell’Ing. Dondi a cui Eridania affida la direzio-
li ad una serie di condizioni che solo negli anni ‘90    ne dello zuccherificio di S. Quirico (PR).
verranno affrontate in maniera strutturata e da cui      Sarà la SIPAS a raccogliere l’ “eredità” dello stabi-
si riuscirà in parte ad affrancarsi.                     limento anche quando verso la fine del 1989 sia
Secondo quest’indagine gli elementi di criticità         l’Eridania che la Ribs ridurranno la propria parte-
gravitano intorno a rotazioni agrarie troppo strette     cipazione azionaria disimpegnandosi progressiva-
con larghe superfici a ristoppio di bietola, avvicen-    mente, e a traghettare la fabbrica verso la successi-
damenti colturali errati, campagne di raccolta           va proprietà sotto l’insegna Sadam Castiglionese
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prima (dal 1996 al 1998) e successivamente                  Dello zuccherificio di Villasor non è rimasto più
Sadam (dal 1 gennaio 1999).                                 nulla se non i ricordi di quanti ci hanno lavorato
Malgrado la chiusura, che avverrà comunque dopo             grazie ai quali mi è stato possibile ripercorrerne
qualche anno di esercizio, lo zuccherificio sorrese         alcune vicende altrimenti dimenticate, perché
capitalizza in questo periodo una serie di interven-        come scriveva Fabrizio De André: “... il tempo è
ti di ampliamento e potenziamento, ovvero:-                 un signore distratto, è un bambino che dorme...”.
aumento potenzialità dell’impianto a 4000 t/giorno
di bietole lavorate e 500 t/giorno zucchero raffina-
to producibile.- completo rifacimento del reparto           Fonti:
sollevamento e lavaggio bietole con nuovi scerba-
tori, spietratori, lavatrici a rulli e recupero codette.-   La difficoltà nel reperire informazioni sulla fabbrica
ristrutturazione del reparto depurazione sughi con          ha reso particolarmente preziosa la disponibilità di
nuovi predefecatore, defecatore a freddo, defecato-         alcuni ex dipendenti e di tecnici entrati in contatto
re principale, filtri ispessitori automatici, filtri        con la storia dello stabilimento a cui va un dovero-
pressa automatici, filtri sugo 2^ carbonatazione.-          so ringraziamento in segno di riconoscenza, mi rife-
costruzione di un capannone per la raccolta dei             risco in particolare a Francesco Fabbri, Mario Salas
fanghi secchi dei filtri pressa.- creazione di una          e Rinaldo Malloci.
sala controllo provvista di monitor per il rilievo e        Brevi profili biografici dei Direttori di fabbrica cita-
la correzione dei parametri di lavoro di diverse            ti nell’articolo sono contenuti nei rispettivi annunci
parti del ciclo di lavorazione funzionanti sotto il         commemorativi pubblicati sulla rivista “L’Industria
comando di un calcolatore elettronico centrale. -           Saccarifera Italiana”: Dr. Ing. Franco Casari (2008),
ristrutturazione e potenziamento dei reparti cottura        Ing. Omero Bia (2011), Ing. Franco Dondi (2012)
e centrifugazione mediante modifiche allo schema            “Eridania” Zuccherifici Nazionali, Assemblea
di lavoro e all’installazione di nuove e più potenti        Generale Ordinaria e Straordinaria del 30 aprile
centrifughe per il raffinato.- completo rifacimento         1953
dell’impianto di essiccamento dello zucchero pro-           Oristano, il primo zuccherificio sardo, ISI
dotto mediante l’inserimento di un essiccatore a            Maggio/Giugno 1954
letto fluido alimentato con aria condizionata,              Nuovo zuccherificio in funzione a Cagliari, ISI
potenziamento dellastazione di vagliatura e di tutto        Luglio/Agosto 1960
il sistema di raccolta polveri e scarti vagliatura. -       L’industria saccarifera in Sardegna, articolo com-
installazione di un nuovo generatore di vapore da           parso su Mondo Economico 11/03/1961
60 Bar- installazione di un nuovo turboalternatore          “Eridania” Zuccherifici Nazionali, Relazioni del
della potenza di 8000 kVA alimentato con vapore a           Consiglio di Amministrazione e dei Sindaci,
60 bar.- ristrutturazione della rete distribuzione          Bilancio al 31 Dicembre 1968 – 70° Esercizio
energia elettrica consistente nella costruzione di          F.Cherchi Paba, Evoluzione storica dell’attività
una rete principale a 3 kV che alimenta diverse             industriale agricola caccia e pesca in Sardegna
cabine dove la corrente viene trasformata a 380 V           (1977)
per l’utilizzo. Nonostante gli interventi effettuati,       Filippo Maria Pandolfi, Ministro dell’Agricoltura e
nel luglio del 2005 lo zuccherificio di Villasor            delle Foreste, Il Piano Bieticolo Saccarifero, (1984)
effettua la sua ultima campagna saccarifera.Dopo            Evitata dalla regione la chiusura dello zuccherificio
37 giorni di lavorazione, alle ore 20 del 26 agosto,        di Villasor, articolo pubblicato sul mensile Il
con lo spegnimento delle caldaie, la fabbrica cessa         Messagero Sardo, 11/12/1989
definitivamente la propria attività.                        Un vero pezzo di storia creato “creato” da Attilio
Nell’agosto del 2009 viene fatto brillare il silos          Monti, articolo comparso sul quotidiano la
zucchero cancellando di fatto l’ultimo presidio             Repubblica del 28/07/1990
saccarifero della penisola sarda.                           M.Elisabetta Tonizzi, L’industria dello zucchero,
Al suo posto, a circa una ventina di chilometri dal         (2001)
comune sorrese in località Macchiareddu, in                 La Bieticoltura in Sardegna, articolo contenuto
ottemperanza al Piano per la realizzazione e ricon-         sulla rivista Bietole & Zucchero (3/2002)
versione della produzione bieticola, la Powercrop           C.Costa, Uomo, Ambiente e Istituzioni nella
Macchiareddu S.r.l (insegna riconducibile al                Sardegna della seconda metà dell’Ottocento, sfrut-
Gruppo Industriale Maccaferri) ha costruito una             tamento forestale e disordine idraulico, Università
centrale per la produzione di energia elettrica da          degli Studi di Cagliari Tesi di Dottorato (2008)
biomassa che sta per entrare in attività.                   R.Faben, Zucchero italiano (2012)
98                                                                             «L’Industria Saccarifera Italiana», vol. 113, 2020, n. 6

                                                          Associazione Nazionale
                                                          fra i Tecnici dello                   Zucchero          e    dell'Alcole
                                                          Ferrara - Corso delle Giovecca - Tel. 334.7762660
                                                          e-mail: www.antza.net - info@antza.net

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE in carica
Presidente: Sergio Bertuzzi.
Consiglieri: Lorenzo Aldini, Carmine Aurilio, Maurizio Botteri, Giovanni Campagna, Luca Caniato, Massimiliano Cenacchi, Enio Ciarrocchi,
Dario Emiliani, Fabio Filippini, Antonino Lentini, Ulisse Mascia, Giorgio Pezzi, Giampiero Ridolfi, Elena Tamburini, Sandro Urbinati,
Veronica Vallini, Roberto Veri.
Presidente onorario: Giorgio Mantovani
Vice Presidente: Giorgio Pezzi
Segretario: Roberto Danilo Bafaro
Sindaci: Alessandro Cocchi, Santino Gazzotti, Ennio Ottaviani.

                  CAMPAGNA 2020, STABILIMENTO DI MINERBIO
                                                                                                   Giorgio Pezzi, Eddy Lazzari

Andamento della lavorazione                                            tole biologiche iniziata nel 2019 (40.600 t) è stata
E’ stata una campagna soddisfacente per i coltivatori,                 ampliata nel 2020 (56.300 t). Per ragioni fitosanitarie
che hanno avuto una resa media di 10 t/ha di saccaro-                  la raccolta è stata fatta in Luglio prima delle bietole
sio, e anche per l’industria grazie ad una qualità tecno-              convenzionali. Lo stabilimento è stato avviato con
logica normale delle bietole: purezza media del sugo                   bietole bio con produzione di sugo denso e polpe. Il
denso = 89,9 % quasi 2 punti percento in più rispetto                  sugo denso biologico è stato stoccato e poi cristalliz-
al 2019. Le piogge di agosto hanno causato solo qual-                  zato alla fine dopo avere esaurito la casa zucchero. La
che temporaneo calo di marcia, mentre le precipitazio-                 resa agricola è stata più bassa rispetto alle bietole con-
ni di inizio ottobre hanno portato ad un drastico rallen-              venzionali (nel 2020 5,5 t di saccarasio /ha), ma la
tamento nelle due settimane in cui lo stabilimento è                   qualità tecnologica è risultata buona (Pol = 16,3 e Qz
rimasto in attesa delle ultime bietole ancora da estirpa-              sugo denso = 91,0) a parte la tara più elevata 13,4 %
re (fig. 1). La marcia bietole è stata in media 10.000                 rispetto alla media di campagna di 11,7% . Per mitiga-
t/d (tab.: 1): nel 2019 era stata 10.800 t/d e nel 2018                re l’impatto dell’erba sugli impianti dello zuccherifi-
12.100 t/d. Sui dati medi di marcia del 2019 e 2020                    cio è stata utilizzata sul piazzale una macchina carica-
hanno influito negativamente anche i ritmi di conse-                   trice/pulitrice Ropa per trattare i carichi di bietole bio-
gna delle bietole biologiche, necessariamente ridotti.                 logiche non preventivamente pulite in campo (fig. 2).
Gli incidenti non gravi, ma che hanno provocato ral-                   E’ stato difficile ottenere un adeguato esaurimento del
lentamenti sono illustrati in fig. 1. Hanno riguardato                 melasso (Qz < 63) a causa dell’insufficiente tempo di
soprattutto organi di trasporto bietole e polpe, in parti-             maturazione delle massa cotte di basso prodotto.
colare il nastro insilatore dello staker che alla fine ha
dovuto essere sostituito.                                              Aspetti tecnologici
Grazie alla buona polarizzazione delle bietole (Pol                    Le bietole del 2020 sono state caratterizzate da un
media = 14,7°Z contro 12,9°Z nel 2019) ed alla qua-                    contenuto di azoto alfa-aminico e di sodio tra i più
lità dei sughi è stato possibile mantenere la casa zuc-                bassi nella storia di Coprob, bisogna andare indietro
chero a regime con una produzione media di zucche-                     fino al 2011 per trovare valori di azoto e sodio così
ro di 1.280 t/d contro 1.070 t/d nel 2019. Le scorte di                bassi. Dal 2019 nel laboratorio bietole si è iniziato a
sugo denso sono state sufficienti ad alimentare la cri-                determinare anche il contenuto di glucosio mediante
stallizzazione durante le code di Ottobre. In questo                   un analizzatore enzimatico in linea, marca Dr Müller
quadro il consumo di combustibile (metano = 187                        Gerätebau. L’obiettivo è raccogliere ulteriori infor-
Sm3/t zucchero) è stato inferiore alla media degli ulti-               mazioni per aiutare a capire la causa dei fenomeni
mi 5 anni (192,6 Sm3/t).                                               degenerativi che si osservano nei campi (retrograda-
                                                                       zione) e nel processo: inversione del saccarosio in
Lavorazione bietole biologiche (tab. 2)                                diffusione. Nel 2020 il contenuto di glucosio è stato
La domanda di zucchero biologico in Europa è stima-                    in media nettamente più basso: 2,3 millimoli/100 g di
ta in varie decine di migliaia di tonnellate all’anno ed               saccarosio rispetto al 3,4 nel 2019 (tab. 3). Tuttavia,
è in crescita. Fino ad ora questo fabbisogno è stato                   anche in una annata favorevole come il 2020, si è
coperto quasi esclusivamente da zucchero biologico                     comunque osservato un 11% di campioni con conte-
di canna di importazione. Coprob ha iniziato la produ-                 nuto di glucosio superiore a 1 g/kg di polpa, questo
zione di zucchero biologico da bietole “a km zero”                     conferma il permanere di situazioni che si possono
nello zuccherificio di Minerbio. La lavorazione di bie-                considerare ‘patologiche’.
«L’Industria Saccarifera Italiana», vol. 113, 2020, n. 6                                                                                 99

Il fenomeno dell’inversione del saccarosio in diffusio-                - Adeguamento e ammodernamento degli essiccatoi
ne si è confermato sui valori più alti del decennio (fig.:             polpe con installazione di nuovi attuatori e implemen-
3) nonostante il quadro favorevole della qualità delle                 tazione del nuovo software di gestione su rete
bietole ed è il principale responsabile, a nostro avviso,              Profinet. Su un essiccatoio è stato installato anche il
della differenza tra il PSD teorico (calcolato da alfaN,               sistema di protezione di fiamma BMS, il progetto sarà
K e Na) ed il quoziente di purezza effettivo ottenuto in               completato l’anno successivo.
lavorazione: PSD calcolato = 92,7 mentre Qz sugo                       Nel corso della campagna è stata inoltre decisa e rea-
denso effettivo = 89,9.                                                lizzata la installazione di un nuovo scrubber a umido
L’andamento della purezza del sugo denso è stato                       sulla linea dei fumi di supero del forno da calce (fig.:
decisamente migliore rispetto al 2019, nonostante                      7). Questo dispositivo offre maggiore garanzia sul
abbiano giocato sfavorevolmente alcuni rallentamenti                   rispetto del limite di emissione delle polveri :< 20
di marcia (fig.:4).                                                    mg/Nm3.
Abbastanza preoccupante è la retta di tendenza negli
anni della purezza del sugo denso (fig,: 5). A parte le                Campagna raffinazione zucchero greggio di canna
fluttuazioni annuali si osserva una perdita di circa 2                 (tab.: 4)
punti percentuali negli ultimi dieci anni: da 91 a 89%.                Da fine Gennaio a metà Marzo 2020 sono state lavo-
Questo comporta una perdita di resa in estrattibile di                 rate circa 50.000 t di zucchero greggio i canna assie-
circa 4 punti percentuali (da 85% a 81%) ed un conse-                  me a minori quantità di scarti bianchi e scolo verde.
guente aumento dei costi di fabbricazione.                             Sono state prodotte 48.000 t di zucchero bianco con
                                                                       un ritmo medio di 1.262 t/d. Questo porta la produ-
Investimenti                                                           zione totale di zucchero bianco dello stabilimento di
Gli investimenti per migliorare gli impianti hanno                     Minerbio a 166.000 t complessive nell’anno 2020.
riguardato in particolare:                                             Nel corso di questa lavorazione invernale sono state
- Rinnovamento e potenziamento della stazione di                       implementate le misure di sicurezza per il conteni-
vagliatura della linea zucchero CE1 con installazione                  mento dell’infezione da Covid 19 in ottemperanza
di 2 vagli Rotex modello A5D55-2S da 50 t/h ciascu-                    delle disposizioni delle autorità, come: distanziamen-
no. Si tratta di vagli con reti montate a cassetto per                 to sociale, controllo della temperatura, disinfezione
facilitarne l’estrazione e la pulizia. Sono stati installa-            delle mani e dei locali, ecc. Tutto si è svolto in uno spi-
ti al posto di 5 vecchi vagli di capacità molto inferio-               rito di serietà e collaborazione e non ci sono stati
re (fig.: 6).                                                          impatti negativi sulla lavorazione.

Tabella 1: dati riepilogativi, Minerbio campagne 2018-2020. (bietole   Figura 1: marcia bietole, Minerbio campagna 2020
biologiche incluse)

Tabella 2: dati riepilogativi lavorazione bietole biologiche.          Figura 4: Quoziente di purezza del sugo denso, Minerbio campagna 2020
100                                                                                «L’Industria Saccarifera Italiana», vol. 113, 2020, n. 6

Tabella 3: Qualità tecnologica delle bietole, Minerbio campagne
2012-2020
                                                                           Tabella 4: Raffinazione zucchero greggio di canna, Minerbio campa-
                                                                           gne 2015-2020

Figura 2: Ropa utilizzata sul piazzale per pulire le bietole biologiche,
Minerbio campagna 2020.

                                                                           Figura 6: Nuovo impianto di vagliatura zucchero CE1

Figura 3: Glucosio nelle fettucce e sughi greggi, Minerbio campagne:
2010-2020

Figura 5: Quoziente di purezza del sugo denso, Minerbio campagne           Figura 7: Nuovo scrubber a umido per trattare i fumi di supero del
2010-2020                                                                  forno calce.
«L’Industria Saccarifera Italiana», vol. 113, 2020, n. 6                                                 101

                                  CAMPAGNA 2020 PONTELONGO
                                                                                           Roberto Marcato

Sono proseguiti nel 2020 gli investimenti e                Discreta la potenzialità bietole media giornalie-
interventi di adeguamento su Pontelongo nono-              ra e la massima settimanale.
stante le difficoltà determinate dalla pandemia
da COVID-19.

Essi hanno riguardato principalmente:
- Nuovi quadri e cablaggi reparto caldaie.
- Automazione centrifughe Pieralisi.
- Adeguamenti normativi + OHSAS.
- Pompaggi.
- Miglioramenti PCS7 (Hardware e Software).
- Miglioramento impianti strumentazione.
- Affidabilità impianti elettrici.
- Miglioramento impianto di condizionamento
  zucchero “COMESSA”.
- Miglioramento impianto di condizionamento
  zucchero “CAMPI”.
- Miglioramento pesatura zucchero di produzio-             Difficoltà per tutta la lavorazione bietole per
  ne a carico cisterne.                                    pioggia, avarie meccaniche e n° 3 black-out
La quantità di bietole lavorate è risultata nella          subiti nelle giornate 17, 26 e 73.
media degli ultimi 5 anni, con un quantitativo
pari a 931.631 t complessive.

Sono a confronto la durata delle campagne degli            La polarizzazione media delle bietole si è collo-
ultimi 11 anni.                                            cata nella media degli ultimi 11 anni.
102                                                      «L’Industria Saccarifera Italiana», vol. 113, 2020, n. 6

Il bacino di approvvigionamento di Pontelongo      Discreta la produzione zucchero media giorna-
è molto vasto, con bietole che provengono          liera pari a 1407 t/die. Dalla giornata n° 73 alla
anche dal Friuli e Sud Po. A questo si lega la     79 la rottura del surriscaldatore della caldaia
maggior variabilità della purezza e polarizza-     CCT ha determinato il solo esercizio della lavo-
zione delle bietole lavorate.                      razione bietole con produzione di sugo denso.

Tra i più elevati degli ultimi 11 anni il colore   Il consumo specifico di combustibile espresso
del sugo denso.                                    in Sm3/t zucchero prodotto risulta sensibilmente
                                                   aumentato nelle ultime due campagne.

Buona la quantità di zucchero prodotta giornal-
mente e la massima settimanale. La quantità di     La tipologia di zucchero prodotto è stata: “Soft
zucchero prodotta è stata di t 105.501.            Drink”.
«L’Industria Saccarifera Italiana», vol. 113, 2020, n. 6                                                103

Il melasso prodotto è stato di 40.135 t, corri-            Il consumo complessivo di soda caustica è risul-
spondente al 38.0 % zucchero prodotto, nella               tato mediamente basso. In linea con i consumi
media degli ultimi 11 anni.                                dal 2013 in poi.
Sono state prodotte 14.887 t di pellets e 96.524
t di polpe surpressate, quantitativi che sono in
relazione sia alle tonnellate di bietole lavorate,
sia alle richieste del mercato che annualmente
possono differire.
Buoni i valori di sostanza secca delle polpe sur-
pressate prodotte.
Contenuto il consumo di calcare%Bb. Invariato
il consumo di CaO tot%Bb, consumo che com-
prende la calce d’acquisto.

                                                           Il consumo di antincrostanti è risultato nella
                                                           media degli ultimi 7 anni.

Concentrazione media dei Sali di calcio nel sugo
decalcificato in diminuzione rispetto il 2017.

                                                           Nella media il consumo di acido solforico.

I consumi di coadiuvanti, in generale, sono
risultati in linea con gli anni precedenti.
Nella media degli ultimi 6 anni il consumo di              Tendenzialmente elevato il consumo di solfato
acqua ossigenata.                                          in calcio.
104                                                              «L’Industria Saccarifera Italiana», vol. 113, 2020, n. 6

L’ossido di calcio è stato utilizzato per alcali-         Nella media il consumo specifico degli anti-
nizzare l’acqua del circuito trasporto bietole e          schiumanti.
bacini di lagunaggio.

                                       DALLE RIVISTE
                                                                                             a cura di Giorgio Pezzi

Sugar Industry 145, Aprile 2020, pag. 214-219             lavatrice a getti) per pulire in maniera adeguata
                                                          anche bietole con terra più argillosa.
Aspetti tecnologici del condizionamento bietole           Bietole da terreni pesanti argillosi si sa sono molto
Jan Maarten de Bruijn                                     difficili da pulire. La rimozione dell’argilla con
Riferimenti allo zuccherificio di Minerbio                acqua è un processo che richiede non meno di 10
Giorgio Pezzi                                             minuti. Un tempo di permanenza così lungo nel-
                                                          l’impianto di lavaggio non è accettabile a causa
                                                          delle elevate perdite di zucchero. Sono necessari
L’articolo non tratta in dettaglio tutte le operazioni    pertanto altri sistemi per rimuovere la terra argillo-
del condizionamento bietole ma è focalizzato sui          sa: come la pulizia meccanica per delicato sfrega-
principali obiettivi tecnologici che consistono nella     mento delle radici tra di loro durante il lavaggio
rimozione della terra dalle radici limitando il più       (ad esempio nel tamburo o nella lavatrice a bracci)
possibile le perdite di zucchero.                         e/o applicando getti di acqua a pressione ragione-
La dimensione delle particelle che compongono il          vole sulle bietole la cui superficie è interamente
suolo ne definisce le caratteristiche. La fig. 1 illu-    esposta a questa doccia (come ad esempio nella
stra i diversi tipi di suolo. Ai vertici del triangolo    lavatrice a rulli). Per bietole da terreni argillosi il
sono rappresentati i tre tipi base definiti dall’inter-   sistema di lavaggio dovrebbe comprendere un pre-
vallo di dimensione delle particelle:                     lavaggio ed un lavaggio principale, oltre natural-
• sabbia: 0,06 - 2,0 mm che permette un rapido            mente spietratori e diserbatori. Il tempo di perma-
  drenaggio dell’acqua                                    nenza nel sistema di lavaggio dovrebbe essere 6 o
• limo: 2 μm – 0,06 mm con migliore ritenzione            al massimo 8 minuti.
  dell’acqua ma che ancora drena facilmente               Alla fine del lavaggio è’ buona pratica avere alcu-
• argilla: < 2 μm che drena lentamente e trattiene        ni spruzzatori con acqua di condensa raffreddata
  una grande quantità di acqua.                           per rimuovere il più possibile l’acqua sporca (che
Bietole cresciute su differenti tipi di terreno richie-   contiene alto COD, principalmente acidi organici e
dono differenti sistemi di lavaggio per rimuovere         micro-organismi) dalla superficie delle bietole e
la terra aderente. Bietole con suolo leggero sabbio-      sostituirla con acqua pulita.
so sono facili da pulire. Un lavaggio rapido di 2 –       Il modo ottimale di lavorare è ricevere bietole 24
3 minuti nel sistema di fluitazione (compresi spie-       ore al giorno per 7 giorni la settimana inviando
tratori e diserbatori) può essere sufficiente anche se    immediatamente le bietole in fabbrica senza alcu-
è consigliabile aggiungere un finitore (tamburo o         no stoccaggio intermedio. In ogni caso il volume di
«L’Industria Saccarifera Italiana», vol. 113, 2020, n. 6                                                                                      105

Fig. 1: Tipi di terreno sulla base del contenuto di argilla (Clay), limo    Fig.4: Effetto del trattamento meccanico delle bietole sulle perdite di
(Silt) e sabbia (Sand)                                                      zucchero. Grafico ottenuto da Vletter e van Gils, 1976.

bietole stoccate dovrebbe essere minimo e si                                sporto e condizionamento aumentano le perdite di
dovrebbe seguire il principio “first in/first out”. Per                     zucchero.
prevenire il riscaldamento delle bietole per respira-                       Per illustrare l’ordine di grandezza delle perdite di
zione durante lo stoccaggio, l’altezza dei mucchi di                        saccarosio nel lavaggio delle bietole, l’autore
bietole sul piazzale dovrebbe essere al massimo 2-                          riporta alcuni dati ricavati dalla sua esperienza: In
3 m.                                                                        conclusione con bietole fresche trattate in un siste-
Da ricerche di vari autori si può dedurre che per                           ma di lavaggio con scarico a secco e che compren-
bietole consegnate fresche e stoccate in fabbrica                           de due lavatrici bietole ed una canala di fluitazione
per uno o più giorni le perdite di zucchero per                             si può calcolare una perdita totale di zucchero di
respirazione dovrebbe essere circa 250 g/(t·d) o                            0,12-0,15% bietole. A fine campagna con bietole
più alte in dipendenza della temperatura. In conse-                         prelevate da stoccaggio le perdite di saccarosio
guenza lo stoccaggio di bietole sul piazzale può                            possono aumentare a 0,20-0,30% bietole. In gene-
causare una perdita di zucchero fino a 0,1% bieto-                          rale si possono considerare normali ed accettabili
le.                                                                         fino a circa 0,3% bietole
Ogni movimentazione meccanica causa danni                                   Tuttavia questo copre soltanto lo zucchero disciol-
addizionali alle bietole aumentando ulteriormente                           to cioè il COD solubile nell’acqua di lavaggio e
le perdite di zucchero (fig. 4).                                            non tiene conto delle codette (piccoli frammenti di
A causa del contatto tra acqua e bietole è inevitabi-                       bietola) che sono separati nel lavaggio bietole e
le che una parte di zucchero passi dalle bietole                            non sono recuperati a causa delle piccole dimen-
all’acqua. Questo fenomeno è in principio molto                             sioni e bassa purezza. In funzione dei maltratta-
limitato perché le pareti cellulari non sono state                          menti meccanici subiti dalle bietole, il volume di
denaturate, la temperatura è bassa ed il tempo di                           codette varia tra 0,5-1,5% bietole. Questo corri-
contatto breve (2 al massimo 8 minuti). Tuttavia la                         sponde ad una ulteriore perdita di zucchero di circa
rottura delle bietole e l’abrasione della superficie                        0,1% bietole.
delle radici causate dalle operazioni di estirpo, tra-                      Sommando lo zucchero disciolto e quello contenu-

                    Tabella della redazione: Perdite in fluitazione e Ceneri insolubili nelle polpe, confronto con i dati dello
                    zuccherificio di Minerbio.
106                                                                               «L’Industria Saccarifera Italiana», vol. 113, 2020, n. 6

to nelle codette si può concludere che nelle opera-                         Sugar Industry 145, Febbraio 2020, pag. 104-
zioni di lavaggio delle bietole condotte in maniera                         113
corretta (secondo ‘best practice’) lo zucchero perso
è circa lo 0,4 % bietole, cioè simile alle perdite in                       Stress da siccità precoce: effetti su resa e
estrazione.                                                                 qualità della barbabietola da zucchero
Il contenuto di ceneri insolubili in HCl nelle polpe                        Henning Ebmeyer; Christa M. Hoffmann
è un importante parametro qualitativo; preferibil-                          Lo stress da siccità influenza la resa e la qua-
mente dovrebbe essere ≤ 3,5 % sostanza secca.                               lità della barbabietola da zucchero. Lo scopo
Considerando un contenuto di ceneri insolubili nel                          di questo studio era quello di identificare il
terreno del 70% ed una ripartizione 30-70 tra il
                                                                            periodo di crescita nel quale lo stress da sic-
sugo greggio (carbonatazione) e le polpe in uscita
                                                                            cità ha il maggiore impatto sulla crescita e
dalla estrazione risulta che il residuo di terra nelle
                                                                            inoltre di analizzare la risposta di differenti
bietole dopo il lavaggio deve essere ≤ 0,4 -0,5 %
bietole.
                                                                            genotipi di barbabietola. Le prove sono state
                                                                            fatte in serra da Marzo a Ottobre 2017 (6
                                                                            genotipi) e ripetute nel 2018 (3 genotipi).
Nota della redazione
Per la competenza e l’esperienza dell’autore, i
lavori di J.M. de Bruijn possono servire di riferi-                         Materiali e metodi
mento per l’analisi dei risultati tecnologici di un                         Semi pre-germinati sono stati seminati in vasi
moderno zuccherificio. In particolare questo arti-                          da 30 litri riempiti con 43 kg sabbia. Sono
colo sul condizionamento bietole ci permette di                             stati piantati 12 semi per vaso poi diradati a 2
valutare molto positivamente i dati di funziona-                            piante allo stadio di 4-6 foglie per avere pian-
mento del condizionamento e lavaggio bietole                                te uniformi. E’ stata somministrata in quattro
dello zuccherificio di Minerbio.                                            dosi la quantità ottimale di nutrienti: N, P, K,
Nonostante la natura prevalentemente argillosa del                          S, Na, Cl, Ca, Mg, Fe e micronutrienti. Le
comprensorio, il contenuto in ceneri insolubili in                          prove sono state completamente randomizza-
HCl delle polpe è molto basso: in media 0,41 % SS                           te con cinque repliche. Temperatura e luce
che dovrebbe corrispondere ad una quantità di                               sono state controllate in automatico.
terra che residua nelle bietole lavate di 0,06-                             I vasi erano innaffiati ogni 2 giorni per ripri-
0,05%. L’ottima pulizia della bietole non compor-                           stinare la massima capacità idrica della sab-
ta tuttavia un maltrattamento eccessivo delle radi-                         bia (WHC=Water Holding Capacity). Lo
ci, infatti le perdite di saccarosio per solubilizza-
                                                                            stress da siccità è stato simulato diminuendo
zione nell’acqua di lavaggio e fluitazione si posso-
                                                                            l’irrigazione al 60% rispetto al controllo. I
no stimare in media a circa 0,21 % bietole con un
                                                                            periodi di simulazione della siccità duravano
picco di 0,33 % bb nel 2011, probabilmente dovu-
to a bietole particolarmente fragili.
                                                                            4 settimane. Prima e dopo il periodo di stress
                                                                            idrico le piante erano irrigate al 100% WHC.
                                                                            Una volta alla settimana si misurava con un
                                                                            calibro il diametro massimo delle radici (x in
                                                                            cm) dal quale si calcolava la resa in massa
                                                                            fresca (y) con l’equazione: y = 90 – 60 x +
                                                                            12,9 x2
                                                                            Massa secca, contenuto in zucchero e melas-
                                                                            sigeni (Na, K, alfaN) sono stati determinati
                                                                            nelle radici dopo la raccolta effettuata in
                                                                            Ottobre: 191 giorni (2017) e 253 giorni
                                                                            (2018) dalla semina.

                                                                            Risultati
Figura della redazione: Andamento delle perdite di saccarosio per           Il diametro medio delle radici di tutti i sei
solubilizzazione in fluitazione e lavaggio bietole nello zuccherificio di
Minerbio.                                                                   genotipi è cresciuto costantemente durante le
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