L'educazione finanziaria conta: la prospettiva della Banca d'Italia - Roberta Nanula Banca d'Italia Servizio Tutela dei Clienti e Anti-riciclaggio

Pagina creata da Raffaele Costanzo
 
CONTINUA A LEGGERE
L'educazione finanziaria conta: la prospettiva della Banca d'Italia - Roberta Nanula Banca d'Italia Servizio Tutela dei Clienti e Anti-riciclaggio
L’educazione finanziaria conta:
la prospettiva della Banca d’Italia

                Roberta Nanula
                 Banca d’Italia
  Servizio Tutela dei Clienti e Anti-riciclaggio

            Camaiore, 7 Maggio 2017
L'educazione finanziaria conta: la prospettiva della Banca d'Italia - Roberta Nanula Banca d'Italia Servizio Tutela dei Clienti e Anti-riciclaggio
Agenda

• Quanto conta l’educazione finanziaria

• Cosa è stato fatto in Italia e da chi

• Cosa resta da fare: verso una strategia
  nazionale di educazione finanziaria
L'educazione finanziaria conta: la prospettiva della Banca d'Italia - Roberta Nanula Banca d'Italia Servizio Tutela dei Clienti e Anti-riciclaggio
Che vuol dire educazione finanziaria?

In inglese si chiama financial literacy, alfabetizzazione
finanziaria. Vuol dire fornire ai cittadini strumenti conoscitivi e
metodologici di base per affrontare decisioni in materia
finanziaria: dall’impostazione del proprio bilancio domestico,
alla stipula di un mutuo per comprare casa, all’investimento del
proprio risparmio in una moneta d’oro piuttosto che in
un’obbligazione.

S. Rossi - seminario istituzionale sull’educazione finanziaria – 13 giugno 2016
L'educazione finanziaria conta: la prospettiva della Banca d'Italia - Roberta Nanula Banca d'Italia Servizio Tutela dei Clienti e Anti-riciclaggio
Mettiamoci subito alla prova
Una racchetta e una pallina da ping pong
costano assieme 11 euro. La racchetta costa
10 euro in più della pallina. Quanto costano
singolarmente la racchetta e la pallina?

1. La racchetta 10,5 e la pallina 0,5 euro
2. La racchetta 9 e la pallina 2 euro
3. La racchetta 10 e la pallina 1 euro
L'educazione finanziaria conta: la prospettiva della Banca d'Italia - Roberta Nanula Banca d'Italia Servizio Tutela dei Clienti e Anti-riciclaggio
Pensieri lenti e veloci
 Il consumatore a razionalità limitata

Kanheman (2011)

                              5
L'educazione finanziaria conta: la prospettiva della Banca d'Italia - Roberta Nanula Banca d'Italia Servizio Tutela dei Clienti e Anti-riciclaggio
Le competenze
Maggiore competenza nelle scelte economiche
contribuisce ad assicurare una migliore qualità
della vita
 Il quadro delle competenze OCSE

                                       Compentenze
                                                     • Conoscenze
                                                     • Attitudini
                                                     • Comportamenti

                                   6
L'educazione finanziaria conta: la prospettiva della Banca d'Italia - Roberta Nanula Banca d'Italia Servizio Tutela dei Clienti e Anti-riciclaggio
Facciamo un esempio
Prendiamo la capacità di leggere un contratto
e le connesse comunicazioni periodiche

                                 7
L'educazione finanziaria conta: la prospettiva della Banca d'Italia - Roberta Nanula Banca d'Italia Servizio Tutela dei Clienti e Anti-riciclaggio
Il livello di cultura finanziaria degli adulti
….non è adeguato

S&P Global Finlit Survey (2015)

                                  8
L'educazione finanziaria conta: la prospettiva della Banca d'Italia - Roberta Nanula Banca d'Italia Servizio Tutela dei Clienti e Anti-riciclaggio
Il livello di cultura finanziaria degli adulti

• Conoscenze: 40% sanno definire
  inflazione e rapporto rischio-
  rendimento
• Esperienza: più del 20% non ha esperienza di
  alcuno strumento finanziario

                      • Comportamenti:
                        diffusione di distorsioni
                        cognitive
                          9
L'educazione finanziaria conta: la prospettiva della Banca d'Italia - Roberta Nanula Banca d'Italia Servizio Tutela dei Clienti e Anti-riciclaggio
Il livello di cultura finanziaria dei giovani
….non è adeguato

  PISA 2012

                          10
Il livello di cultura finanziaria dei giovani
• Ha una correlazione con
  competenze matematica e lettura
  più debole che in altri paesi

  • I ragazzi hanno minore dimestichezza con
    questioni finanziarie e con gestione denaro
  • .. E una minore abitudine ad ottenere denaro
    con attività «lavorative» o con «paghetta»

                        11
Qualcosa è stato fatto….i risultati della mappatura

 Abbiamo censito 256 soggetti erogatori o
  finanziatori …

 … e 206 iniziative …

 … ma poco meno di 2/3 hanno coinvolto
  meno di 1.000 persone nell’arco di 3 anni

                         12
I programmi sono molto eterogenei
 66 sono interventi di educazione strutturati che
  hanno…
   richiesto un impegno finanziario più elevato
   previsto l’interazione docente-discente
   comportato una frequenza effettiva
 140 sono azioni che abbiamo definito di
  sensibilizzazione che si caratterizzano per…
   una forte standardizzazione
   una fruizione a domanda
   la possibilità di raggiungere alti numeri a costo
     contenuto

                              13
L’offerta è differenziata per target

 99 iniziative sono rivolte agli studenti, di
  cui…
   40% di educazione
   60% di sensibilizzazione

 107 iniziative sono rivolte agli adulti, di cui:
   25% di educazione
   75% di sensibilizzazione

                         14
L’educazione finanziaria per gli studenti
 La scuola è il luogo naturalmente deputato
  all’istruzione
 Sono disponibili competenze pedagogiche
 È possibile raggiungere tutti i ragazzi e le ragazze
 Ci sono i vantaggi dell’apprendimento in giovane età

In Italia l’EF non è (ancora?) materia curricolare:
 La partecipazione è volontaria su iniziativa dei docenti
 La disponibilità di ore è limitata
 Si incontrano difficoltà di integrazione nei programmi
   scolastici

                            15
L’educazione finanziaria per gli adulti

 È difficile individuare luoghi, tempi e
  modalità didattiche adatte a una platea
  eterogenea e meno propensa
  all’apprendimento
 Gran parte delle iniziative (circa il 75%) sono
  azioni di sensibilizzazione realizzate
  attraverso la diffusione di materiale
  informativo

                        16
La partecipazione è in crescita…

               17
…ma mancano le valutazioni di impatto

 Meno del 50% controlla almeno…
  Numero di partecipanti
  Gradimento dell’iniziativa

 Meno del 10% tenta di valutare con tecniche
  statistiche gli effetti dell’intervento formativo

                         18
Cosa resta da fare: una strategia

• Quadro normativo di riferimento

• Definizione percorso condiviso da tutti gli
  stakeholders

• Programma operativo del MEFe del MIUR

                           19
Cosa occorre
Sono almeno tre gli ingredienti per la buona riuscita della nostra ricetta:

1.Tenere conto delle caratteristiche del contesto economico e finanziario
  (…facilità o meno di accedere ai servizi finanziari; comportamenti degli
  intermediari, livelli di cultura finanziaria…)

2.Tenere conto delle caratteristiche “culturali”
  attitudine al risparmio e quindi grado di sovraindebitamento; preferenze
  per la liquidità o per il “mattone»; avversione al rischio maggiore che in
  altri paesi

3.Tenere conto delle evidenze delle neuroscienze e della finanza
  comportamentale
  (che speriamo continuino a produrre analisi e speriamo anche “ricette”..):

                                         20
L’educazione finanziaria da sola non può bastare

                           Norme
                          (nudging)

                                          Enforcement
        Empowerement
                         Benessere          pubblico
         (Educazione     finanziario     (I controlli delle
          finanziaria)
                                             Autorità)

                         Enforcement
                            privato
                         (Strumenti di
                          autotutela)

                             21
…però conta

Anche ai clienti è richiesto un ruolo in prospettiva più
attivo. Ciò non significa scaricare su di loro carenze
della regolazione o risultati di comportamenti
opportunistici, ma trasformarli in alleati in un percorso
di innalzamento della qualità di prodotti e servizi
finanziari. Ciò implica la disponibilità ad aumentare il
proprio livello di competenze finanziarie di base e ad
accrescere la consapevolezza dei propri diritti e degli
strumenti di tutela esistenti.

I. Visco, 2016

                           22
Grazie per l’attenzione!

          23
Puoi anche leggere