La valorizzazione del merito dei docenti - Seminario Nazionale Laceno 16 - 17 luglio 2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione ...
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Seminario Nazionale Laceno 16 – 17 luglio 2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione Il ruolo del Dirigente scolastico La valorizzazione del merito dei docenti Luciano Berti
La norma Legge n. 107 del 13.7.2015 Maxiemendamento art. 1 commi 126 – 130 200 milioni di € annui Per la valorizzazione del merito dei docenti Assegnati dal Dirigente scolastico sulla base dei criteri individuati dal Comitato per la valutazione dei docenti
La storia Fino ai Decreti delegati Valutazione del Preside / Direttore didattico Triennio di ottimo - Concorso per merito distinto (R. D. n. 1054 del 6.5.1923) Concorso per titoli ed esami o soli titoli utile alla progressione di carriera Il “Concorsone” di Berlinguer Riconoscimento alla crescita professionale nell’esercizio della funzione docente Previsto dal CCNL/1999 per il 20% dei docenti con almeno 10 anni di anzianità Concorso per prove e titoli a livello provinciale £ 6.000.000 annui Il D. L.vo n. 150 2009 (Decreto Brunetta) Bonus annuale delle eccellenze - Premio per l’innovazione Le Amministrazioni pubbliche riconoscono selettivamente le progressioni economiche … sulla base di quanto previstodai contratti collettivi e integrativi … sono attribuite in modo selettivo, ad una quota limitata di dipendenti, sulla base delle competenze professionali ed ai risultati individuali e collettivi rilevati dal sistema di valutazione Legge n. 107 del 13.7.2015 (Buona scuola) NON È UTILE ALLA PROGRESSIONE DI CARRIERA
Il comitato per la valutazione dei docenti Dirigente scolastico (presidente) 3 docenti (2 scelti dal collegio docenti 1 dal Consiglio di istituto) 2 genitori – 1 genitore e 1 studente (nella scuola dell’infanzia e del I ciclo) (nella scuola secondaria di II grado) (scelti dal Consiglio di istituto) 1 componente esterno individuato dall’U.S.R. (scelto tra docenti, dirigenti scolastici e tecnici) Durata 3 anni
I criteri per la valutazione del merito Qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica Successo formativo degli studenti Risultati ottenuti dal docente o dal gruppo dei docenti in relazione a: -Potenziamento delle competenze degli alunni -Innovazione didattica e metodologica -Collaborazione alla ricerca didattica alla documentazione e alla diffusione delle buone pratiche didattiche -Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico, nella formazione del personale DOPO UN TRIENNIO DI SPERIMENTAZIONE IL MIUR EMANERÀ LINEE GUIDA PER L’INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI
Il comitato per la valutazione dei docenti nell’anno di formazione - che chiedono la valutazione Dirigente scolastico (presidente) 3 docenti (2 scelti dal collegio docenti 1 dal Consiglio di istituto) Docente tutor Componente esterno individuato dall’U.S.R. (scelto tra docenti, dirigenti scolastici e tecnici) Esprime parere
Spunti di riflessione e criticità GLI STUDENTI Successo formativo degli studenti Potenziamento delle competenze degli alunni COME VALUTARLO? ESITO DEL LAVORO DEL TEAM – DEL CONSIGLIO DI CLASSE LA SCUOLA Le ricerca internazionale evidenzia che il livello qualitativo della scuola aumenta laddove è la comunità professionale dei docenti ad essere protagonista La premialità individuale rischia di far aumentare lo scarto di competenze professionali tra i docenti La premialità è annuale, i risultati sul piano del miglioramento degli apprendimenti, degli esiti formativi degli studenti non è: - - apprezzabile annualmente - frutto del lavoro di un singolo docente
Spunti di riflessione e criticità LA CRITICA SINDACALE Il merito è concepito come salario accessorio Art. 45 del D. L.vo n. 165/2001 “Il trattamento economico fondamentale ed ACCESSORIO è definito dai contratti collettivi ….. i contratti collettivi definiscono, secondo criteri obiettivi di misurazione, trattamenti economici accessori collegati alla produttività individuale … compete ai dirigenti la valutazione … nell’ambito di criteri obiettivi deiniti dalla contrattazione collettiva” Figure organizzative al servizio del dirigente scolastico Sperequazioni nell’attribuzione del premio Ipotesi di 1500,00 € annui a 12 docenti diffusi su: 3 gradi / ordini diversi di scuola più plessi / comuni
Spunti di riflessione e criticità Presenza contemporanea di figure organizzative previste : - DAL CONTRATTO - DALL’ORGANICO POTENZIATO Temporaneità delle funzioni La riforma non delinea i profili diversi dei docenti previsti dall’autonomia scolastica Art. 21 c. 16 legge n. 59 del 21.3.1997 “Nel rispetto della libertà di insegnamento e IN CONNESSIONE CON LE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI DEL PERSONALE DOCENTE, … ai capi di istituto è conferita la qualifica dirigenziale … Non si prevede il middle management Viene meno il concetto di leadership diffusa stabile, organica
Spunti di riflessione e criticità LE LEVE ECONOMICHE IL RUOLO DIVERSO DEL DIRIGENTE Coesistono due leve economiche per retribuire i docenti: Il FIS e il Merito Il Dirigente scolastico ha ruoli e competenze diverse FIS: Interlocuzione con Consiglio di Istituto e Collegio dei docenti - Negoziazione con RSU Merito: Comitato per la valutazione dei docenti e autonomia decisionale
Spunti di riflessione e criticità IL MERITO E IL RAV Non vi è correlazione tra il RAV come strumento di miglioramento della qualità della scuola e il merito. I docenti che presidiano l’area della valutazione di istituto non accedono necessariamente alla premialità
Spunti di riflessione e criticità LE VARIABILI DI CONTESTO IL CLIMA RELAZIONALE DELLA SCUOLA Il collegio dei docenti La RSU Lo stile del dirigente scolastico RISCHI E CONSEGUENZE Distribuzione a pioggia Orientamento verso le figure organizzative Concentrazione in poche teste
Spunti di riflessione e criticità NECESSITÀ DI UNA VISIONE COMPLESSIVA DELLA RIFORMA Il merito è UNA leva economica per il miglioramento della scuola Il Piano triennale dell’offerta formativa (organico dell’autonomia) Il Rapporto di autovalutazione La formazione obbligatoria
Spunti di riflessione e criticità NECESSITÀ DI UNA VISIONE SISTEMICA ED EQUILIBRATA DELLE RISORSE UMANE ED ECONOMICHE Gli strumenti diversi non sono una contrapposizione di poteri tra: Dirigente scolastico merito Collegio dei docenti POF triennale RSU FIS Rappresentano un’opportunità di miglioramento compessivo con leve diverse
Spunti di riflessione e criticità UN POSSIBILE RUOLO DEL DIRIGENTE PER L’UTILIZZAZIONE DI STRUMENTI NUOVI E DIVERSI - Cura del funzionamento complessivo - Rispetto delle articolazioni - Orientamento al risultato - Individuazione e coinvolgimento di figure di riferimento e collegamento - Valorizzazione di figure nuove - Cura delle coerenze interne di obiettivi e strumenti
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