L'APE - Diploma Cantonale di Apicoltura

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L'APE - Diploma Cantonale di Apicoltura
Settembre - Ottobre 2019 I Anno 102

                l’APE
                RIVISTA SVIZZERA DI APICOLTURA

PAGINA 27

Diploma Cantonale di Apicoltura
L'APE - Diploma Cantonale di Apicoltura
Ottobre, mese della raccolta :
sconto del 15,1 % per
gli apicoltori laboriosi.

Lo sconto si applica
– a tutti i vasetti in vetro
– a tutti i coperchi dei vasetti
– a tutte le etichette
– allo scaldamiele automatico
  PRONTO 200 , art. 4596 e
  art. 459618

Promozione valida dal
1° al 31 ottobre 2019.

Bienen Meier AG , Fahrbachweg 1, 5444 Künten         Fela Ticino SA , Via Stazione 10 , 6593 Cadenazzo
Telefono + 41 56 485 92 50 , Fax + 41 56 485 92 55   Telefono + 41 91 851 97 80
info@bienen-meier.ch, www.bienen-meier.ch            info@felaticino.ch
L'APE - Diploma Cantonale di Apicoltura
Settembre - Ottobre 2019 I Anno 102                                     www.apicoltura.ch

Editoriale                                        2    Organi della STA
Test pratico del concetto                              Rivista svizzera di apicoltura
aziendale: novità                                 3    Organo ufficiale della
                                                       Società Ticinese di Apicoltura STA

Valutazione e selezione                                Ragione sociale
                                                       Società Cooperativa
di colonie in autunno                             8    Ticinese di Apicoltura (STA)
                                                       CCP 65-615-9
                                                       c/o avv. Paolo Caratti
Giornata svizzera delle api                       12   Via Mirasole 1, 6500 Bellinzona
                                                       Presidente
Centro di ricerca apistica                             Davide Conconi
                                                       Via al Pero 16d, 6852 Genestrerio
Rapporto annuale 2018                             16   Mobile +41 79 230 59 16
                                                       davide.conconi@bluewin.ch
Diploma cantonale                                      Segretario-Cassiere
di Apicoltura                                     27   Michele Mozzetti
                                                       Via S. Antonio 156, 6632 Vogorno
                                                       Tel. +41 91 745 05 05
Comunicati                                        28   Mobile +41 79 686 49 33
                                                       michele.mozzetti@gmail.com
                                                       Referente STA e Svizzera
                                                       italiana per apiservice
                                                       Roberto Ficher
                                                       Tel. +41 79 688 16 64
                                                       roberto.fischer@apiservice.ch
                                                       Redattore
                                                       Livio Cortesi
                                                       Via Retica 6, 6532 Castione
                                                       Tel: +41 79 621 58 88
                                                       livio.cortesi@bluewin.ch
                                                       I testi da pubblicare, compresa la piccola
                                                       pubblicità per l’angolo delle occasioni,
                                                       devono essere inoltrati alla redazione
                                                       entro il giorno 10 dei mesi dispari.
                                                       Nuovi abbonamenti, disdette
                                                       e cambiamento d’indirizzo vanno
                                                       comunicati per iscritto al redattore.
                                                       Marchio miele apisuisse
                                                       Adam Maretti
                                                       Via Rascai 19, 6707 Iragna
                                                       Mobile +41 79 839 48 29
                                                       marchio-miele@apicoltura.ch
                                                       Marchio Ticino
Grafica             Stampa                             Unione Contadini Ticinesi
Sara Albisetti      Tipografia Torriani sa             Via Gorelle, 6592 S. Antonino
6960 Odogno         Via Pizzo di Claro 3,              Tel. +41 91 851 90 90
                    6500 Bellinzona                    marchioticino@agriticino.ch
Foto di copertina
Foto Zimmermann     Tel. +41 91 825 89 19              Il colore della regina
6500 Bellinzona     info@tipografia-torriani.ch        per il 2019: verde
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Editoriale                                                  Davide Conconi, presidente STA

                                                            sane e pronte per l’inverno alla fine di una bella
                                                            fioritura d’edera.
                                                            La fine dell’estate di quest’anno corrisponde
                                                            con il completamento della struttura grezza
                                                            dell’apiario didattico del Centro professionale
                                                            del verde. La realizzazione dell’apiario, che sarà
                                                            gestito “a braccetto” dalla Società Ticinese di
                                                            Apicoltura e dal centro professionale stesso, si
                                                            appresta ad affrontare una fase molto impor-
                                                            tante, quella dell’equipaggiamento tecnico e
                                                            tecnologico. Infatti, il Cantone e la STA si appre-
Care apicoltrici,                                           stano a introdurre nella struttura le macchine
cari apicoltori,                                            del laboratorio di smielatura e trasformazione e
                                                            l’equipaggiamento didattico nell’aula di osser-
la stagione volge al termine… o meglio la pros-             vazione, compresa un’importante istallazione
sima è appena iniziata! Le buone pratiche api-              digitale che assicurerà supporto didattico di
stiche implementate in queste ultime battute                ultima generazione e un’ottimale connessione
d’estate (vi scrivo a qualche ora dal cambio sta-           alla rete. Seguirà una sistemazione esterna che
gione…) sono di fondamentale importanza per                 avrà riguardo della presenza di un’abbondante
assicurare la sopravvivenza delle colonie all’in-           flora di interesse apistico (per api domestiche
verno che seguirà e la loro buona ripartenza in             e selvatiche) e, infine, arriveranno anche le le-
primavera.                                                  gittime inquiline, le colonie d’api. Nel frattempo,
Al momento di scrivervi è in corso un’abbon-                non stiamo passivamente guardando l’avanza-
dante fioritura di edera e le api stanno racco-             mento del cantiere. Roberto Fischer, che ricor-
gliendo nettare e soprattutto polline, prezioso             diamolo dal primo settembre è il responsabile
per gli ultimi cicli di covata. Il raccolto di netta-       della gestione dell’apiario per la STA e parallela-
re d’edera è sempre fonte di discussioni. Molti             mente responsabile del settore api e apicoltura
apicoltori lo considerano addirittura negativo              del Centro professionale del verde, ha potuto
per un buon invernamento delle colonie. Esso                collaborare all’allestimento di un diploma can-
infatti cristallizza rapidamente nei telaini e le api       tonale di apicoltura, di cui trovate la descrizione
per sfruttarne la sorgente zuccherina devono                nella presente pubblicazione. Non si tratta di
poi fare un gran lavoro e prelevare molta acqua,            una formazione in concorrenza con il Brevetto
non sempre disponibile nelle fredde giornate                federale. Infatti, essa si rivolge a coloro che per
invernali. Personalmente accolgo positivamen-               qualsiasi ragione non hanno la possibilità di af-
te questa fioritura, infatti non ho mai avuto im-           frontare una formazione oltre Gottardo. Inoltre,
portazioni così massicce da “ingolfare” i telaini
e parallelamente ho sempre osservato colonie                                            Continua a pagina 28

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Test pratico del concetto
aziendale: novità
                                                          • osservazione dell’apertura di volo e interpre-
Il test pratico del concetto aziendale è in                 tazione dei residui sul fondo dell’arnia;
corso sin dal 2017 ed è ora disponibile la                • controllo della varroa - individuare tempesti-
valutazione dei primi due anni di test. Mo-                 vamente le colonie con una forte infestazione
stra che se vengono seguite le raccoman-                    e agire di conseguenza;
dazioni del SSA, le perdite invernali pos-                • rinnovo regolare dei telaini;
sono essere ridotte nettamente al di sot-                 • creazione di un sufficiente numero di giovani
to del 10%. Ursula Messerli (apicoltrice)                   colonie;
condivide la sua esperienza. Lo scambio                   • valutazione/selezione costante delle giovani
di esperienze con i partecipanti al test è                  colonie e delle colonie produttive;
molto importante per il continuo sviluppo                 • controllo del nutrimento e nutrire dopo la rac-
del concetto aziendale.                                     colta del miele;
                                                          • invernamento di colonie sane e forti (per una
                                                            buona ripartenza nella prossima stagione
Robert Lerch
                                                            apistica).
apiservice/Servizio sanitario apistico (SSA)
robert.lerch@apiservice.ch
                                                          Esperienza di una partecipante
                                                          al test pratico
Con il concetto aziendale del SSA le proce-               Intervista di Robert Lerch (di seguito R ) a Ur-
dure apistiche possono essere facilmente pia-             sula Messerli (di seguito U ), nuova apicol-
nificate. Il concetto funge da “filo conduttore”          trice di Wichtrach (BE) che partecipa al test
per l’apicoltore, contemplando tutte le attività          pratico.
apistiche importanti. Facendo riferimento alle
piante indicatrici, i lavori apistici sono adattati        R Ursula, hai messo in arnia le tue prime api
all’evoluzione della natura. Gli apicoltori hanno         nel 2013. Cosa ti ha spinta a lanciarti nell’api-
spesso a disposizione solo un numero limitato             coltura?
di ore per prendersi cura delle proprie api. Per           U Sono andata in pensione e cercavo un’oc-
evitare che l’investimento di tempo diventi trop-         cupazione valorizzante. Per me era importante
po oneroso e assicurarsi che l’apicoltura resti           associare il mio amore per la natura agli esseri
un piacere, nell’ambito del concetto aziendale            viventi. Mio nonno aveva le api e da bambina di
ognuno definisce il proprio numero ottimale di            tanto in tanto mi permetteva di guardarlo men-
colonie produttive.                                       tre se ne occupava. Mi sono rimasti impressi la
                                                          pace e il mistero che regnavano nel suo apiario.
Punti importanti del concetto aziendale perso-            Più tardi, ho aiutato una mia amica a estrarre il
nale:                                                     miele. Eravamo sotto un grande albero, accom-
• controllo primaverile all’uscita dall’inverno e         pagnate dal ronzio delle api che raccoglievano
  regolari controlli sanitari;                            il nettare. Queste esperienze mi hanno indotta

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a fare il corso di base di apicoltura e a diventare                      mi sostenevano con i loro consigli. Mi mancava
apicoltrice.                                                             la pratica e ricevere consigli diversi sullo stesso
                                                                         argomento mi rendeva ancora più insicura. Non
R Il corso di base ti ha consentito di acquisire le                      ero in grado di valutare adeguatamente le rac-
conoscenze. Come hai potuto metterle in prati-                           comandazioni che ricevevo.
ca nel tuo apiario?
U La mia maggiore preoccupazione era di                                   R Hai deciso di partecipare al test pratico del
non nuocere alle api. Mi sono spesso doman-                              concetto aziendale. Perché?
data: faccio bene le cose? E a essere sincera,                            U Per me questo concetto rappresenta un “fi-
mi sentivo sotto pressione – a volte addirittura                         lo conduttore” che posso seguire durante tut-
sopraffatta – anche se i miei colleghi apicoltori                        to l’anno. Prim’ancora che cominci la stagione
                                                                         apistica, mi posso preparare. Orientando il mio
                                                  © apiservice

                                                                         lavoro in funzione delle piante che fioriscono in
                                                                         natura ho imparato a prestarvi più attenzione. In
                                                                         questo modo posso affiancare le api ed effet-
                                                                         tuare i lavori necessari al momento giusto. Il test
                                                                         mi motiva a raccogliere i dati pertinenti. Inoltre,
                                                                         posso fare domande specifiche alla hotline del
                                                                         SSA, grazie a cui acquisto la fiducia necessaria
                                                                         per gestire le colonie. Ricorro volentieri a que-
                                                                         sto servizio.
                                                                         I prontuari del SSA mi spiegano in maniera
                                                                         sintetica e comprensibile le tecniche e le tap-
Ursula Messerli davanti al suo apiario.		                                pe corrispondenti del lavoro. Inoltre per me è
                                                                         un’ottima opportunità per approfondire le mie
                                                      © apiservice

                                                                         conoscenze. Tra le api ho trovato e ritrovo in
                                                                         continuazione la felicità, la pace e una forma di
                                                                         equilibrio interiore. Non è raro che quella che
                                                                         era inizialmente pianificata come un’ora di lavo-
                                                                         ro si trasformi in un intero pomeriggio consa-
                                                                         crato alle api.

                                                                         R   Cosa raccomanderesti a qualcuno che vo-
                                                                         lesse lanciarsi nell’apicoltura?
                                                                          U Secondo me, una formazione incentrata
                                                                         sulla pratica è molto importante. Ma le cose si
Ursula nel suo apiario.                                                  fanno veramente serie solo quando si comincia

                                                                     4
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a lavorare con le proprie api. Il concetto azien-       la flessibilità del concetto aziendale consente di
dale consente di avere una visione d’insieme ed         far fronte a questo tipo di situazioni difficili.
i prontuari spiegano le attività.                       Quali ripercussioni ci sono state sulla mortalità
Come nuova apicoltrice, ho dovuto investire             invernale nel 2018/19?
molto senza poter contare su grossi rendimenti          Come in occasione del primo anno del test,
apistici. Le api mi insegnano a rallentare e mi         nel 2018 i partecipanti sono stati suddivisi in
danno immediatamente un feedback onesto.                tre gruppi in funzione del grado di rispetto delle
Quando sono stressata me lo fanno sentire ine-          raccomandazioni del SSA:
quivocabilmente, è come se mi dicessero “ri-            • SÌ (verde) = le raccomandazioni del SSA sono
lassati e lavora con calma quando sei con noi”.            state completamente rispettate;
Per quanto mi riguarda, l’amore per le mie api          • QUASI (giallo) = lievi scostamenti rispetto alle
è ciò che motiva tutte le mie attività apistiche.          raccomandazioni del SSA (ad es. controllo
Ora i miei due apiari contengono sei colonie               della caduta naturale delle varroe morte non
produttive e tre giovani colonie. Sono dimen-              effettuato al momento prescritto dal SSA);
sioni perfette per me.                                  • NO (rosso) = scostamenti problematici rispet-
Come dice Hermann Hesse nella sua poesia                   to alle raccomandazioni del SSA (in particola-
«Gradini»:                                                 re omissioni per quanto riguarda il trattamen-
         «Ogni inizio contiene una magia                   to antivarroa).
       che ci protegge e a vivere ci aiuta»
                                                        Gli apicoltori che hanno lavorato seguendo
R   Grazie mille per questa chiacchierata.              esattamente i prontuari hanno perso solo il
                                                        6,3% delle colonie nell’inverno 18/19 (dall’inver-
                                                        namento a fine ottobre sino all’uscita dall’inver-
Risultati intermedi attuali                             no a inizio aprile). Quelli che si sono conformati
del test pratico
I risultati del primo anno di test nel 2017 sono        Perdite invernali 2018/19 [%]
stati presentati nell’edizione di settembre/ot-
                                                        20.0
tobre 2018 della Rivista svizzera di apicoltura
L’Ape. Nel frattempo è stato valutato il secondo        15.0
anno (2018).                                                                                              13.6
                                                        10.0                                 13.1
Nel corso di questi 24 mesi i partecipanti hanno
compilato un totale di 271 questionari e fatto           5.0                    6.8
                                                                   6.3
invernare 4’323 colonie.
                                                         0.0
Il 2018 è stato caratterizzato da un lungo pe-
                                                                    Sì         Quasi          No       apisuisse
riodo di caldo estivo e varie offerte tardive di
melata e non è stato un anno facile dal punto           Perdite invernali 2018/19 (totale colonie produttive/giovani
                                                        colonie): Confronto test pratico e inchiesta apisuisse.
di vista della tecnica apistica. Ciò nondimeno,

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quasi del tutto alle raccomandazioni del SSA                          riunioni in tutta la Svizzera. Hanno così potuto
hanno subito perdite del 6,8%, mentre gli altri,                      scambiarsi le proprie esperienze e hanno avuto
che non hanno rispettato le raccomandazio-                            la possibilità di partecipare attivamente all’affi-
ni su aspetti importanti, hanno registrato una                        namento del modello del concetto aziendale.
perdita del 13,1%. Quest’ultima percentuale è                         Queste manifestazioni organizzate dal SSA si
molto vicina alla media delle perdite invernali                       sono tenute nel corso del primo semestre del
svizzere che apisuisse registra ogni anno.                            2019.
Le perdite invernali dei due anni di test mostra-                     Per molti partecipanti, il fatto che le proprie os-
no risultati simili: più le raccomandazioni del                       servazioni siano considerate importanti per il
SSA vengono rispettate, meno sono le perdite                          perfezionamento del concetto aziendale è un
invernali.                                                            qualcosa a cui non sono abituati.
I risultati intermedi del primo anno di test sono                     Apprezzano enormemente che il concetto of-
stati confermati. Se gli apicoltori lavorano appli-                   fra una certa flessibilità. Ad esempio per quan-
cando fedelmente o quasi le raccomandazioni                           to riguarda la creazione di giovani colonie o il
e il concetto aziendale del SSA, le perdite inver-                    trattamento antivarroa, per cui esistono diver-
nali delle colonie produttive e delle giovani co-                     si metodi alternativi. Inoltre, l’uniformità nell’e-
lonie sono nettamente inferiori al 10%. Il 2019 è                     spressione dei concetti contribuisce altresì a
il terzo e ultimo anno del test pratico. La valuta-                   una migliore comprensione reciproca.
zione finale sarà pubblicata nell’autunno 2020.                       Riportiamo di seguito alcune reazioni dei par-
                                                                      tecipanti.
Lo scambio di esperienze
è importante                                                          Giovani colonie:
Come già nel corso dell’anno precedente, i par-                       • Giungere al 50% di giovani colonie rispetto
tecipanti al test hanno potuto prendere parte a                         alle colonie produttive è facilmente realizzabi-

Perdite invernali cumulate 2017/18 e 2018/19
                                                                                                                   ■ Sì
                                                                                                                   ■ Quasi
20.0                                                                                                               ■ No

15.0                                                                           18.4

                                                                                                                    14.1
10.0                                11.8

 5.0                       8.0                                7.6      8.4                                  8.1
                  5.2                                                                               6.1
 0.0
                 Colonie produttive [%]                        Giovani colonie [%]                Totale giovani colonie /
                                                                                                   colonie produttive [%]

Perdita invernale media dei partecipanti nel corso dei primi due anni del test pratico.

                                                                6
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le. L’importante è che il materiale necessario           • Grazie ai prontuari, oso applicare nuove tec-
  sia disponibile al momento giusto.                         niche.
• Le giovani colonie create dopo fine giugno               • Grazie all’osservazione dell’apertura di volo e
  non hanno avuto successo.                                  al controllo del fondo dell’arnia posso valuta-
• Ho scoperto il nucleo di metà giornata. Fi-                re meglio lo sviluppo delle colonie.
  no ad allora non conoscevo questo metodo                 • È piacevole disporre di un concetto flessibile
  semplice per la creazione di una giovane co-               in Svizzera.
  lonia.

                                                                                                                  © apiservice
Colonie produttive:
• Prima del test, non avevo riflettuto molto al
  numero ottimale di colonie. Per determinarlo,
  tengo conto del tempo che ho a disposizione,
  delle condizioni di nutrimento e della densità
  di api nel mio circondario.
• La separazione locale delle giovani colonie e
  delle colonie produttive facilita il mio lavoro.

Selezione:
• Solo quando ho un numero sufficiente di gio-
  vani colonie posso passare alla selezione.
• Creo nuclei solo da colonie forti che hanno
  dei bei nidi di covata.
• Le malattie mi hanno fatto cambiare idea. Ora            Scambio di esperienze tra partecipanti a Briga-Glis.
  seleziono molto di più.
• Bisogna avere il coraggio di applicare le mi-
  sure necessarie.
                                                           Modello attuale del concetto aziendale
Lavorare con il concetto aziendale:                        disponibile all’indirizzo
• Tutti i lavori apistici dipendono dalle api e dal-       www.apicoltura.ch/prontuario
  la natura.
• Ho potuto pianificare il mio lavoro e procurar-          Oltre alle piccole modifiche, di recente ci sono
  mi per tempo il materiale adeguato.                      stati i seguenti aggiornamenti:
• Grazie a questo concetto ho riorganizzato il             - Primula maggiore a complemento
  mio controllo e la mia lotta contro la varroa.             dei muscari
• In quanto consigliere, posso utilizzare il con-          - Robinia sostituita dal tiglio
  cetto aziendale con i prontuari per le riunioni.

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Valutazione e selezione
di colonie in autunno
                                                             Controllare le scorte
Da luglio sono disponibili i filmati sulla va-               A fine settembre il secondo trattamento estivo
lutazione e sulla selezione delle colonie                    dovrebbe essere terminato. Ottobre è il mese
per le arnie magazzino e le arnie svizze-                    ideale per controllare sia le riserve di nutrimen-
re in ciascuna delle tre stagioni: autunno,                  to che la forza di tutte le colonie. A seconda
primavera ed estate. In autunno, bisogna                     delle condizioni meteorologiche, dell’ubicazio-
in particolare assicurarsi che le colonie                    ne, della situazione nettarifera e pollinica e delle
siano abbastanza forti e che la regina sia                   singole colonie, è possibile che alcune colonie
presente e agire di conseguenza.                             non dispongano di una quantità sufficiente di
                                                             nutrimento per l’inverno. Una colonia Dadant
Jürg Glanzmann                                               ha bisogno di 5-6 telaini di nutrimento pieni da
apiservice/Servizio sanitario apistico (SSA)                 entrambi i lati (20 kg di nutrimento in totale –
juerg.glanzmann@apiservice.ch
                                                             come indicato nel prontuario 4.2.) per superare
                                                             bene l’inverno. In questa stagione, l’esperienza
                                                             ha mostrato che è ancora possibile integrare
Oltre ai corsi di apicoltura, alle riunioni di apicol-       all’occorrenza il nutrimento mancante: con ac-
tori, ai prontuari e agli scambi di esperienze, i            qua zuccherata prodotta dall’apicoltore in una
filmati del SSA contribuiscono alla buona prati-             proporzione di 3:2 (3 parti di zucchero e 2 di
ca apistica. Le colonie devono essere forti e di-            acqua) oppure con uno sciroppo pronto acqui-
sporre di una quantità di nutrimento sufficiente             stato in un punto vendita.
per superare bene l’inverno.
Non tutte le colonie si sviluppano automatica-               Migliore momento per sostituire
mente in colonie forti e dinamiche, e ciò vale sia           la regina o riunire le colonie!
per le colonie giovani che per quelle produttive.            In autunno le colonie sono, per la stragrande
Pertanto, prima dell’invernamento in ottobre,                maggioranza, pronte a invernare. La quantità di
bisogna ispezionarle tutte e prendere le misure              api è diminuita enormemente rispetto all’esta-
adeguate.

                                                         8
Servizio sanitario svizzero - apiservice

                                                                                                      © apiservice
Coltura intercalare di facelia/girasoli.

te e le colonie hanno spesso solo poca cova-           guenza, ci sono buone possibilità che l’intro-
ta rimasta di cui occuparsi. In questo periodo         duzione di una nuova regina abbia successo.
dell’anno una colonia non può più sostituire in        Secondo il principio della buona pratica apisti-
modo autonomo la regina con successo, poi-             ca le regine sono generalmente cambiate ogni
ché non è più possibile fecondarla. Di conse-          due anni, o prima nel caso non siano soddisfa-

                                                   9
© apiservice
Riprese presso l’apicoltore Jean-Claude Premand.

centi. Utilizzando una scheda di controllo ed           7 nel caso delle giovani colonie. Le dimensioni
effettuando un controllo regolare delle colonie         diverse dei telaini delle arnie magazzino e sviz-
si può spesso determinare già in estate qua-            zere non sono rilevanti, poiché ciò che conta è
li regine debbano essere sostituite, sia tramite        la dimensione del glomere invernale: deve ave-
l’introduzione di una nuova regina o mediante la        re almeno 5 telaini ben occupati affinché una
riunione con una giovane colonia.                       colonia possa assicurare l’equilibrio termico e
                                                        sopravvivere all’inverno. Nel dubbio, le colonie
Quale deve essere la forza                              sane che contengono 5 telaini o meno ricoperti
di una colonia in ottobre?                              di api devono essere riunite. In tal modo, il ri-
In questo periodo dell’anno una colonia di pro-         schio di perdite può essere ridotto e aumenta-
duzione forte e dinamica in arnia svizzera o ma-        no le possibilità di avere delle colonie produttive
gazzino ha idealmente 9 telaini ben occupati o          forti in primavera.

                                                   10
© apiservice

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                                                                     Regina su un piccolo telaino Apidea.

                                                                     Prontuari e filmati sulla valutazione
Giovane colonia da riunire.                                          e sulla selezione disponibili all’indirizzo
                                                                     www.apicoltura.ch/prontuario:
                                                                     4.7. Valutazione e selezione di colonie
Perché la valutazione delle colonie                                  4.7.1. Riunire le colonie
e l’attuazione di misure appropriate                                 4.7.2. Eliminare le colonie
sono importanti?                                                     Filmati «Valutazione e selezione di colonie»
In natura, le colonie di api sono soggette a una
forte selezione. Solo le colonie forti e dinamiche                   Altri prontuari:
possono sopravvivere. Con le cure apistiche e                        4.5.1. Trovare la regina
soprattutto il nutrimento, questa selezione na-                      4.5.2. Inserimento di una regina
turale è evitata. Per garantire una buona impolli-                   4.2. Nutrimento
nazione e, a seconda dell’anno, ottenere anche                       4.3. Svernamento
una raccolta di miele, si devono conservare so-                      2.     Sommario delle malattie e dei parassiti
lo le colonie forti. Le colonie deboli favoriscono
la comparsa di malattie, l’infestazione da parte                     Il team del SSA vi offre inoltre volentieri consigli
di parassiti e richiedono un grosso investimento                     personalmente al numero 0800 274 274 o via
in termini di cure. Non vi è posto per loro in un                    e-mail all’indirizzo info@apiservice.ch
apiario e devono essere solforate.

                                                                11
20 giugno 2020
Giornata svizzera
delle api
Dalle 8.30 fino alle 16.00
Lyss, Bildungszentrum Wald, Hardernstrasse 20
apisuisse, Servizio sanitario apistico apiservice, Formazione svizzera d'apicoltore
assieme alle associazioni regionali BienenSchweiz, Société Romande d’Apiculture e
Società Ticinese di Apicoltura sono liete di invitarti alla prima Giornata svizzera delle api.
Un programma variato ed entusiasmante attende le apicoltrici e gli apicoltori di tutta la Svizzera.
Scopri le novità dalle postazioni pratiche, presentazioni e stand informativi e da uno scambio di
idee. Non vediamo l'ora di vederti!
Programma in italiano
10.10           Ritrovo presso lo stand informativo
10.20 – 11.20 Tour nella foresta Biodiversità/Fioriture
11.40 – 12.15 Presentazione dei risultati del test pratico del concetto aziendale
13.15 – 13.30 Spostamento all'apiario
13.30 – 14.00 Postazione pratica «Alternative al primo trattamento estivo con acido formico»
14.00 – 14.15 Ritorno al Bildungszentrum Wald

Presentazioni in tedesco o francese
Presentazione dell'organizzazione mantello apisuisse
in tedesco (ore 9), in francese (ore 14.30)

Tolleranza e resistenza della Varroa (Centro di ricerca apistica)
in francese (ore 9), in tedesco (ore 14.30)

Residui/Falsificazioni nella cera (Centro di ricerca apistica)
in tedesco (ore 15.15)

Altro
Giornata introduttiva per l'attestato professionale federale in tedesco o francese (ore 14.15)

Filmati per il controllo e la valutazione delle colonie (8.30 – 16.00)

Stand informativi (8.30 – 16.00)

Come arrivarci
Trasferta di gruppo
La società Ticinese di Apicoltura organizza la trasferta Ticino – Lyss – Ticino con degli autobus.
Chi desidera usufruire di questo servizio è pregato di annunciarsi all'indirizzo eMail
info@apicoltura.ch entro e non oltre il 31 marzo 2020.
Sulla base delle iscrizioni pervenute decideremo i punti di ritrovo e gli orari di partenza che
saranno comunicati su l'APE e sul sito www.apicoltura.ch.
Trasferta individuale
Trasporto pubblico: Si consiglia l'utilizzo dei trasporti pubblici. Dalla stazione ferroviaria di Lyss,
il centro è raggiungibile a piedi (circa 10 minuti) oppure con il Bus Nr. 362 in direzione di Schnottwil
(fermata Lyss Berufsschulhaus)
Auto/Bus: Parcheggi disponibili

L'evento si svolge con qualsiasi tempo.
Sono disponibili semplici opzioni di vitto.

                                          imkerbildung schweiz                   société romande   società ticinese
                                          formation suisse d’apiculteur          d’apiculure       di apicoltura
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Ci siamo trasferiti in Via Centro Carvina 3           ( IN FACCIA ALLA POSTA )
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                                 Arnie, melari e telaini
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                                         Cera, fogli cerei
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Centro di ricerca apistica
Rapporto annuale 2018 - Prima parte

Autori: J.-D. Charrière, V. Dietemann, Ch. Kast,
B. Droz, B. Dainat, L. Jeker.
Agroscope, Centro di ricerca apistica,
3003 Berna

Infrastruttura per l’apicoltura
e la sperimentazione
B. Droz, J. Rust
Nell’inverno 2017/2018 le perdite invernali nei
nostri sette apiari sono state dell’8 per cento,
causate principalmente dalla perdita di regine e
di alcune colonie troppo deboli. Nella primavera
del 2018 per gli esperimenti in pieno campo si
contavano 130 colonie. Nel corso della stagio-
ne la produzione per rinnovare l’effettivo è stata
di oltre 50 colonie giovani e di quasi 150 regine.
Nell’autunno del 2018 abbiamo svernato 100
colonie di produzione, 20 colonie giovani e 15
colonie nell’arnia Mini Plus. La melata prima-
verile è stata variabile a seconda delle regioni:
particolarmente abbondante nel Seeland, ma                    nie giovani per rafforzare quelle di produzione
più limitata in altri apiari. La melata tardiva di al-        o per sostituire quelle andate perse è una mi-
cune regioni ha interessato solo in parte i nostri            sura importante della moderna gestione delle
apiari. Dato che uno dei nostri apiari ha presen-             api. L’apicoltore dispone però di poche racco-
tato un caso di peste europea, si è proceduto                 mandazioni per trattare con l’acido formico le
in maniera efficace a un risanamento completo                 sue colonie giovani ospitate nelle arniette. Nel
(vedi § Risanamento della peste europea con il                2017 avevamo condotto un test preliminare per
metodo dello sciame aperto).                                  affrontare questo problema e in questo modo
                                                              eravamo riusciti a selezionare due diffusori di
                                                              acido formico per ulteriori test. Nell’autunno del
Patologie delle api                                           2018 abbiamo lavorato con 24 apicoltori di tutta
                                                              la Svizzera che utilizzavano arniette a nuclei di
Trattamento con acido formico                                 tipo svizzero e Dadant. Per i diffusori «Liebig»
delle arniette                                                e «MAQS» abbiamo valutato l’efficacia sulla
J.-D. Charrière, B. Droz, R. Lerch                            varroa, la sopravvivenza delle regine e delle
(Servizio sanitario apistico)                                 colonie nonché l’impatto sulla forza delle colo-
La creazione di un numero sufficiente di colo-                nie all’inizio e alla fine dell’inverno 2018/2019. I

                                                         16
risultati sono attualmente in fase di analisi e a          sviluppare questo strumento di riconoscimento
breve saranno presentati sulla stampa apicola.             visivo basato sulle foto dei fondi per diagnosti-
È probabile che il test venga rifatto nel 2019 in          care la varroa. Il 2018 è stata l’occasione per
quanto è generalmente preferibile ripetere tali            raccogliere ancora più dati sul campo al fine di
prove, su cui influiscono notevolmente le con-             migliorare le prestazioni di questo strumento.
dizioni climatiche.                                        Effettivamente, l’intelligenza artificiale utilizzata
                                                           nel programma informatico si avvale in un primo
Fattori che influenzano l’efficacia                        tempo di innumerevoli osservazioni e correzioni
dei diffusori di acido formico                             fatte dall’uomo. Speriamo che questo strumen-
V. Dietemann, B. Dainat                                    to potrà essere messo a disposizione degli api-
Nell’articolo della Rivista Svizzera d’Apicoltura          coltori nel giro di uno-due anni.
(Schweizerische Bienenzeitung, SBZ) di giugno
2016 abbiamo presentato i risultati dei nostri             Aluen-CAP
test per valutare l’efficacia dei diversi diffusori        B. Droz, J.-D. Charrière, B. Dainat,
di acido formico disponibili sul mercato e per             in collaborazione con J. Vallon dell’ITSAP
identificare i fattori che ne influenzano l’effica-        In Sud America è stato commercializzato un
cia. Nel 2017 abbiamo raccolto e analizzato i              nuovo prodotto argentino per la lotta estiva con-
risultati delle prove degli altri Paesi (Germania,         tro la varroa la cui efficacia sembra essere buo-
Italia, Austria) che partecipano a questo studio           na in tali condizioni. La formulazione a strisce a
nell’ambito della rete COLOSS. L’analisi è tutto-          base di acido ossalico (Aluen CAP) consente un
ra in corso e le conclusioni saranno pubblicate            trattamento a lungo termine su diverse gene-
in una rivista scientifica e poi comunicate attra-         razioni di covata, il che dovrebbe compensare
verso la stampa apicola specializzata.                     l’inefficacia del prodotto sugli acari che si trova-
                                                           no nelle celle opercolate. Già nel 2015 avevamo
Consulenza per progetti esterni                            testato questo prodotto per valutarne l’efficacia
B. Droz, J.-D. Charrière, Apizoom                          nelle condizioni svizzere e avevamo ottenuto ri-
Il conteggio della caduta naturale o in seguito al         sultati promettenti. Nel 2016 avevamo ripetuto
trattamento della varroa è un compito noioso e             questi test con 70 colonie disposte su 4 apiari.
dispendioso in termini di tempo, oltre a richie-           I criteri di valutazione erano l’efficacia contro la
dere all’osservatore capacità visive che spesso,           varroa, la tolleranza da parte delle api e il rischio
con l’età, mancano. Uno strumento di conteg-               di residui nel miele della primavera successiva.
gio automatico di queste cadute sarebbe quindi             Una metà delle colonie è stata trattata con que-
molto utile per conoscere la contaminazione da             ste strisce e l’altra metà con il metodo classico
varroa delle colonie, un’informazione indispen-            dell’acido formico in agosto e settembre. Non
sabile per una lotta coerente ed efficace. Stia-           abbiamo osservato alcuna differenza tra i due
mo collaborando con la società svizzera Api-               gruppi di colonie per quanto riguarda la forza
zoom e il Politecnico federale di Losanna per              prima e dopo lo svernamento e il contenuto di

                                                      17
acido ossalico nel miele. L’efficacia dei tratta-
menti con le strisce imbevute di acido ossalico
era dal 15-20 per cento inferiore rispetto a quel-
la ottenuta con l’acido formico, il che rendeva il
prodotto poco interessante. I colleghi francesi
che avevano effettuato test simili avevano otte-
nuto risultati molto più convincenti, ma con una
nuova formulazione. Nel 2018 abbiamo quindi
ripetuto una serie di test con la nuova formula-
zione in 36 colonie distribuite su tre apiari. Ben-
ché l’analisi dei risultati non sia ancora giunta al
termine, si può affermare che l’efficacia è infe-
riore rispetto a quella ottenuta nel quadro dei
trattamenti classici con acido formico. I risultati
del test saranno pubblicati sulla stampa apicola
nel corso del 2019.                                         resistenti sopravvivono senza trattamenti nel
                                                            loro nuovo ambiente, le loro caratteristiche di
Resistenza agli acari varroa                                resistenza sono prevalentemente genetiche e
V. Dietemann, B. Droz                                       solo lievemente influenzate dall’ambiente. Se,
Stiamo collaborando con l’Istituto per la salu-             tuttavia, dovessero soccombere al parassita,
te delle api (Institut für Bienengesundheit, IBH)           avremo fatto progressi nella comprensione del-
dell’Università di Berna, che sta conducendo                la resistenza, di cui è stato evidenziato il fattore
un progetto europeo per determinare l’impor-                d’influsso ambientale. Ciò avrebbe un impatto
tanza della genetica e dell’ambiente per la re-             sul modo in cui viene selezionata la resistenza
sistenza alla varroa delle colonie. A tal fine, gli         alla varroa. Nella primavera 2018, 16 delle 48
istituti di sette Paesi (Germania, Svezia, Olanda,          colonie installate nell’estate 2016 erano ancora
Norvegia, Svizzera, Francia e Belgio) hanno im-             vive. Per il momento i risultati di questi test sono
portato da Gotland, Avignone e Norvegia regi-               ancora in fase di analisi e li comunicheremo in
ne di popolazioni resistenti e le hanno introdotte          un secondo tempo.
negli sciami locali. Una volta che le colonie sono          È possibile approfondire le conoscenze in meri-
state popolate dai discendenti delle regine re-             to alla resistenza alla varroa anche studiandone
sistenti, il loro sviluppo e il tasso di contamina-         l’ospite originario, l’ape asiatica Apis cerana,
zione da varroa sono stati monitorati per oltre             resistente per natura al suo parassita. I nostri
un anno e confrontati con quelli delle colonie              test condotti in Tailandia e in Cina hanno evi-
locali utilizzate come controllo. Nessuna delle             denziato un’alta sensibilità della covata ope-
colonie di questo test di sopravvivenza a lun-              raia alla contaminazione da V. destructor, che
go termine è stata trattata. Se queste colonie              attiva un comportamento di igiene che porta

                                                       18
all’eliminazione della covata e del suo parassita            non si possa escludere un rischio di cambio di
e quindi ne impedisce la riproduzione. Per de-               ospite, il rischio rappresentato da questa spe-
terminare se le colonie di A. mellifera possono              cie sembra essere basso. Una pubblicazione
essere protette anche tramite larve più sensi-               scientifica del 2019 sulla rivista «Journal of Eco-
bili (è meglio produrre meno operaie, ma sane,               nomic Entomology» descrive in maniera detta-
piuttosto che cagionevoli), abbiamo sviluppato               gliata questi risultati (DOI: 10.1093/jee/toy288).
un metodo per misurare la suscettibilità con cui
le larve si feriscono sulla base del classico pin-           Varroa vs neonicotinoidi
test. Ci siamo serviti di questo test per misura-            V. Dietemann, IBH Università di Berna
re la variazione della suscettibilità larvale nelle          Le perdite di colonie sono attribuite a fenome-
popolazioni di A. mellifera in Svizzera. Per ora             ni multifattoriali. Due dei fattori più frequente-
i risultati sono ambivalenti e stiamo cercando               mente citati sono il parassitismo da varroa e
di standardizzare ulteriormente il test. Lo studio           l’esposizione agli insetticidi della famiglia dei
della correlazione tra la suscettibilità delle larve         neonicotinoidi. Non esistono lavori che dimo-
e il tasso di contaminazione da varroa nelle co-             strino l’importanza di uno di questi fattori in
lonie permette una prima valutazione del poten-              rapporto all’altro, né che dimostrino se essi agi-
ziale di questa nuova caratteristica in termini di           scono in sinergia. Queste domande sono state
selezione della resistenza. Sono stati analizzati            affrontate in un progetto in collaborazione con
ulteriori risultati sulla riproduzione e sulla diver-        l’IBH, i cui risultati sono attualmente in fase di
sità delle specie di varroa in Asia e si stanno              analisi. Nel 2019 un articolo scientifico è stato
preparando gli articoli scientifici al riguardo.             pubblicato sulla rivista «Scientific reports» (doi.
Durante i nostri raccolti di Varroa destructor               org/10.1038/s41598-019-44207-1) e i risultati
nella covata di fuchi di Apis cerana in Cina, oc-            saranno presto pubblicati sulla stampa apicola.
casionalmente abbiamo trovato la Varroa un-
derwoodi, un’altra specie di varroa che infesta              Vaccino contro la peste europea
l’A. cerana in Asia. Abbiamo utilizzato questi               V. Dietemann, S. Thurnheer (Master Università
campioni per studiare la distribuzione, la strut-            di Losanna), V. Kilchenmann, B. Dainat
tura genetica delle popolazioni e la riproduzione            La peste europea provoca gravi problemi in al-
di questa specie poco conosciuta per capire se               cune regioni della Svizzera. Ad oggi, non esi-
potrebbe rappresentare un rischio anche per                  ste un medicamento autorizzato per trattare le
l’A. mellifera. Non abbiamo rilevato cambia-                 colonie contro questa malattia. Nel caso della
menti di ospiti verso l’A. mellifera, ma un’ele-             peste americana, le pubblicazioni scientifiche
vata diversità genetica delle popolazioni, che               hanno dimostrato che potrebbe essere pos-
potrebbe facilitare un’eventualità del genere.               sibile vaccinare la regina per trasmettere una
Questa specie di varroa si riproduce solo nella              maggiore immunità alle sue discendenti opera-
covata di fuchi, come le specie più note, ma si              ie. Abbiamo voluto comprendere se tale trasfe-
trova a tassi di infestazione più bassi. Sebbene             rimento dell’immunità intergenerazionale fosse

                                                        19
applicabile anche nel caso della peste europea.              ste europea in uno dei nostri apiari, si è proce-
Con il lavoro di Sarah Thurnheer, una studen-                duto a un risanamento completo con il metodo
tessa di master all’Università di Losanna, per               degli sciami aperti. Il protocollo è il seguente:
prima cosa abbiamo studiato l’effetto sulla sa-
                                                             • predisporre uno sciame artificiale con ogni
lute delle regine dell’esposizione a diverse con-
                                                               colonia in un alveare pulito contenente telai
centrazioni di batteri della peste che sarebbe
                                                               con foglio cereo (la regina è confinata);
necessaria per tale vaccinazione. I risultati sono
                                                             • tutti i telai vengono fusi, tutte le attrezzature
attualmente in fase di analisi. Si prevede che
                                                               sono pulite e disinfettate;
un’altra studentessa di master porti avanti il pro-
                                                             • lasciare a digiuno le colonie per 48 ore;
getto nel 2019 per verificare se la concentrazio-
                                                             • trasferire gli sciami negli alveari puliti conte-
ne che non ha avuto effetti negativi sulle regine
                                                               nenti fogli cerei e fornire nutrimento.
permetta effettivamente di trasferire l’immunità.
                                                             Questa procedura ha permesso di ridurre mas-
Peste europea: risanamento                                   sicciamente la carica batterica delle 33 colonie
dell’apiario con il metodo dello sciame                      risanate. Tutte le analisi effettuate dopo il risa-
artificiale aperto                                           namento e la primavera successiva hanno dato
B. Droz, J.-D. Charrière, V. Kilchenmann                     esito negativo.
La peste europea è un problema per l’apicoltu-
ra svizzera e, quando viene colpito un apiario,
le colonie sintomatiche devono essere distrut-               Biologia delle api
te. Inoltre, se più della metà delle colonie di un
apiario sono dichiarate sintomatiche, l’intero               Longevità delle api
apiario va distrutto. Eliminando le colonie «ma-             V. Dietemann, M. Eyer, B. Dainat
late» si eliminano le più importanti fonti di batte-         I nostri precedenti lavori sull’effetto della longe-
ri, ma anche le colonie «sane» dell’apiario sono             vità delle api in funzione del contesto demogra-
spesso portatrici del batterio, il che può portare           fico della colonia hanno destato l’interesse dei
a una recidiva della malattia.                               colleghi stranieri. Ad esempio, un dottorando
Il risanamento mediante la formazione di sciami              di un laboratorio brasiliano specializzato nella
artificiali di tutte le colonie asintomatiche dell’a-        fisiologia delle api ha trascorso diverse settima-
piario può permettere di evitare di distruggere              ne nel nostro team per approfondire la fisiolo-
tutte le colonie nel caso in cui oltre la metà sia           gia dell’invecchiamento delle operaie. È stato
colpita e ridurre così il rischio di recidiva.               in grado di individuare un legame tra i cambia-
Nel 2017 avevamo risanato un apiario malato                  menti epigenetici (modifica dell’attività del DNA,
con il metodo degli sciami confinati e il monito-            ma non della sua costituzione) e il contesto
raggio della carica batterica delle colonie con il           sociale. Una pubblicazione scientifica descrive
metodo PCR aveva dimostrato l’efficacia della                questi risultati (Scientific Reports, DOI: 10.1038/
procedura. Nel 2018, a causa di un caso di pe-               s41598-018-29377-8). Stiamo continuando i

                                                        20
nostri lavori per identificare un marcatore fisio-

                                                                                                                Foto: R. Ritter
logico della vecchiaia nelle operaie che ci per-
metterebbe di studiare meglio questo fenome-
no. È in preparazione una pubblicazione scien-
tifica e questo tema sarà oggetto di una presen-
tazione alla conferenza Apimondia di Montreal.

Prodotti per l’apicoltura
Alcaloidi pirrolizidinici nei prodotti apistici
Ch. Kast, V. Kilchenmann, in collaborazione
con K. Bieri (Biologisches Institut für                     ne e quindi hanno prodotto meno fiori. Altre im-
Pollenanalyse, istituto biologico per l’analisi             portanti fonti di polline erano l’acero, la quercia
del polline)                                                e varie piante della famiglia delle rosacee (bac-
Molti alimenti vegetali come il tè o il miele pos-          che, alberi da frutto, biancospino). Con 134 di-
sono contenere sostanze vegetali secondarie                 verse specie di polline, lo spettro pollinico rac-
indesiderate, i cosiddetti alcaloidi pirrolizidinici        colto a Basilea era più vario di quello ottenuto in
(AP). Quando le api raccolgono polline vegetale             Ticino. Comprendeva le piante coltivate di colza
contenente AP, queste sostanze vegetali inde-               e mais, nonché le erbacee come il dente di leo-
siderate finiscono nel polline, che viene venduto           ne, il trifoglio bianco e la piantaggine lanciuola.
come integratore alimentare.                                Altre importanti fonti di polline erano l’acero, il
In Europa, le piante di viperina azzurra sono               corniolo, gli alberi da frutto, le bacche e l’edera.
spesso la causa degli AP nel polline. Abbia-                I nostri rilevamenti in tutti i siti hanno dimostra-
mo quindi studiato l’introduzione delle palline             to che le api hanno raccolto pochissime palline
di polline di viperina azzurra nei siti in Ticino e         di polline di viperina azzurra durante il periodo
nei pressi di Basilea, in cui la viperina azzurra           di fioritura di questa pianta. Il polline di viperina
è presente in abbondanza. Per il nostro studio              azzurra, tuttavia, presenta un contenuto di AP
abbiamo potuto contare sull’aiuto di alcuni api-            molto elevato, cosicché pochissime palline di
coltori che hanno raccolto il polline per noi set-          polline bastavano a contaminare in modo signi-
timanalmente durante il periodo di fioritura della          ficativo un intera partita di polline. Se si esegue
viperina azzurra negli anni 2012-2014. Nei nostri           un’analisi chimica per gli AP nel polline a fini di
siti in Ticino, le api hanno raccolto 74 diverse            qualità, tale analisi dovrebbe includere obbliga-
specie di polline, di cui il castagno (Castanea             toriamente l’echivulgarina/+N-ossido, il princi-
sativa) è stata la più importante fonte di polline          pale alcaloide nel polline della viperina azzurra.
per le api, anche se i castagni sono stati colpiti          Abbiamo anche riassunto i nostri studi sugli AP
dal cinipede galligeno negli anni di osservazio-            nel miele svizzero in un capitolo del libro: Pyrro-

                                                       21
lizidine alkaloids – a case study of Swiss honey             effettivamente la pappa reale prodotta dalle nu-
(2019) In: Chemical hazards in foods of animal               trici. Di conseguenza, queste sostanze tossiche
origin (alcaloidi pirrolizidinici – un caso di studio        vegetali non comportano praticamente alcun
sul miele svizzero (2019) in: pericoli chimici nelle         rischio per le larve sensibili. Nel corso dell’evo-
derrate alimentari di origine animale, https://doi.          luzione, le api mellifere si sono adattate bene
org/10.3920/978-90-8686-877-3_21).                           a queste sostanze tossiche vegetali, sommini-
                                                             strando alle loro larve la pappa reale. La pro-
Gli alcaloidi pirrolizidinici sono tossici                   duzione di pappa reale può proteggere le larve
per le api?                                                  di api anche da altre sostanze tossiche, come i
M. Lucchetti, V. Kilchenmann, Ch. Kast,                      prodotti fitosanitari. Abbiamo pubblicato questi
in collaborazione con G. Glauser e C. Praz                   risultati nel marzo del 2018 sulla rivista «Proce-
(Università di Neuchâtel)                                    edings of the Royal Society B» (DOI: 10.1098/
La viperina azzurra è una pianta tipica per l’at-            rspb.2017.2849). Il link a questa pubblicazione
tività delle api. Tuttavia, essa contiene compo-             è disponibile sul nostro sito Internet (www.apis.
nenti vegetali secondari, i cosiddetti alcaloidi
                                                             1,00 - Sopravvivenza cumultiva
pirrolizidinici (AP). Quando le api raccolgono il
polline e il nettare dalle piante di viperina az-
zurra, portano questi AP nella colonia. Il nostro
                                                             0,75
dottorando Matteo Lucchetti ha isolato diversi
AP dai fiori della viperina azzurra per testare la                                                           • Controllo
                                                                                                             • 1.8 μg/larva
tossicità del suo polline per le api mellifere. Ha                                                           • 3.5 μg/larva
                                                             0,50
mescolato gli AP isolati nel polline privo di AP,                                                            • 7.1 μg/larva
                                                                                                             • 14.1 μg/larva
che ha poi somministrato alle api appena na-                                                                 • 28.2 μg/larva
te. I suoi esperimenti hanno dimostrato che le               0,25
api adulte tollerano relativamente bene gli AP.
Probabilmente la viperina azzurra rappresen-
ta quindi un rischio esiguo per le api mellifere             0,00
adulte. Siccome raccolgono vari tipi di polline,                    0     3        6       9        12     15       18      21
quello di viperina azzurra viene mescolato con                                                 Giorni
il polline di altre specie vegetali e quindi gli AP          Legenda: sopravvivenza delle larve e tasso di nascita delle
tossici sono «diluiti».                                      api: il polline della viperina azzurra contiene l’echivulgarina,
                                                             che è tossica nella dieta delle larve di ape mellifera anche
Al contrario, anche piccole quantità di alcaloidi            in piccole quantità. Il tasso di sopravvivenza delle larve e
                                                             il tasso di nascita delle api sono fortemente ridotti con una
pirrolizidinici, come ad esempio l’echivulgarina,            dose di echivulgarina di 14,1 µg/larva (curva blu) o di 28,2
nella dieta risultavano letali per le larve.                 µg/larva (curva rosa). Nessun effetto negativo sulla soprav-
                                                             vivenza delle larve è stato osservato per una dose fino a 7,1
Tuttavia, Matteo Lucchetti è stato in grado di               µg di echivulgarina per larva (curva verde). Il tasso di nascita
dimostrare che solo una piccola parte degli AP               delle api a 21 giorni era paragonabile a quello del controllo
                                                             (curva nera) o a quello registrato a dosi inferiori (curve gialla
presenti nel polline e nel pane d’api raggiunge              e rossa).

                                                        22
admin.ch: Api > Prodotti apistici > Miele > So-              che non sono omologati per la Svizzera. Inoltre,
stanze nocive nel miele > Alcaloidi pirrolizidinici).        abbiamo fatto esaminare presso il Länderinstit-
                                                             ut für Bienenkunde Hohen Neuendorf in Ger-
Programma nazionale di monitoraggio                          mania i campioni medi di fogli cerei per identifi-
Cera d’api svizzera                                          care la contraffazione con paraffina e stearina.
Ch. Kast, V. Kilchenmann                                     Fortunatamente, non si sono riscontrati additivi
Nell’ambito di un programma svizzero di moni-                di paraffina e stearina al di sopra del limite di
toraggio, il Centro di ricerca apistica, in collabo-         prova.
razione con i produttori di cera svizzeri, esami-
na da oltre 25 anni campioni medi di fogli cerei             L’impiego di CheckMite+ provoca residui
per identificare eventuali residui dei prodotti              eccessivi nella cera
utilizzati per la lotta alla varroa. Queste anali-           Ch. Kast, V. Kilchenmann, B. Droz
si consentono di valutare la qualità della cera              Per determinare le quantità di residui nella cera
d’api svizzera e forniscono una panoramica dei               dopo una singola applicazione di CheckMite+,
metodi di trattamento utilizzati nel nostro Pae-             abbiamo trattato 15 colonie utilizzando questo
se. La contaminazione della cera d’api svizzera              prodotto. Subito dopo il trattamento e durante
da bromopropilato (Folbex VA, non più omolo-                 la stagione successiva abbiamo analizzato di-
gato), fluvalinato (Apistan, non più omologato) e            versi campioni di cera dei favi da nido e da mie-
coumaphos (CheckMite+, omologato dal 2006;                   le alla ricerca di residui. Le nostre ricerche con-
Perizin non più omologato) è diminuita costan-               fermano che l’uso di CheckMite+ porta a livelli
temente tra il 1998 e il 2013 e si è stabilizzata a          di residui molto elevati nella cera. Con un test
un livello basso. Negli ultimi anni, tuttavia, si è          di laboratorio possiamo dimostrare che queste
registrato un aumento dei residui di coumaphos               quantità di residui danneggiano la covata. I livelli
a causa dell’uso di prodotti che lo contengo-                di residui particolarmente elevati si riscontrano
no come CheckMite+ per la lotta alla varroa.                 nei favi che sono stati a contatto con le stri-
Sconsigliamo l’uso di questo prodotto, in modo               sce CheckMite+ durante il trattamento. Dopo
che anche in futuro la cera d’api svizzera sia di            l’applicazione di CheckMite+, i vecchi favi non
buona qualità.                                               devono dunque essere trasformati in nuovi fogli
Presso l’ufficio per la sicurezza alimentare e di            cerei. È importante che la cera precedentemen-
veterinaria del Cantone di Friburgo (LSVW, Amt               te entrata in contatto con CheckMite+ non entri
für Lebensmittelsicherheit und Veterinärwes-                 nel ciclo produttivo svizzero della cera. Consi-
en) sono stati analizzati i campioni medi di fogli           gliamo quindi vivamente agli apicoltori di non
cerei per identificare la presenza di amitraz e              utilizzare CheckMite+ per la lotta alla varroa, in
metaboliti di amitraz. In alcuni campioni si so-             quanto gli elevati livelli di residui di coumaphos
no rilevate tracce di metaboliti di amitraz. Ciò             nella cera si ripercuotono negativamente sullo
significa che probabilmente vengono utilizzati               sviluppo larvale. Inoltre, i residui possono anche
prodotti con principi attivi contenenti amitraz              passare nel miele e comprometterne la qualità.

                                                        23
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                                                24
Passaggio di amitraz                                       to dimostrare che circa 1/10 dei metaboliti di
dalla cera al miele                                        amitraz possono passare dalla cera al miele. Di
Ch. Kast, V. Kilchenmann, B. Droz,                         conseguenza, la cera contaminata può portare
in collaborazione con l’ufficio per la sicurezza           a residui di amitraz nel miele. Per questo motivo
alimentare e di veterinaria del Cantone                    si sconsiglia di acquistare la cera all’estero, per-
di Friburgo (LSVW, Amt für Lebensmittelsi-                 ché, a differenza della Svizzera, in alcuni Paesi i
cherheit und Veterinärwesen)                               prodotti contenenti amitraz sono autorizzati per
In Svizzera l’amitraz non è omologato come                 l’apicoltura.
medicamento per uso veterinario per le api.                                                         (Continua)
Una campagna intercantonale dei cantoni del-
la Svizzera occidentale lascia supporre che in
Svizzera si utilizzino talvolta prodotti contenenti            L’angolo degli affari
amitraz.
I residui nel miele potrebbero essere dovuti al-               • Vendo per cessata attività: sceratrice a
la presenza di cera contaminata (p.es., prove-                   vapore; maturatore da 200 kg.; suppor-
niente dai Paesi limitrofi). Abbiamo quindi voluto               to maturatore da 200 kg.; filtro per miele
testare questa ipotesi in un esperimento di la-                  estensibile; alzamelario; mielometro/mi-
boratorio. A tale scopo abbiamo fuso l’amitraz                   suratore umidità miele; fornello a gas per
nella cera a varie concentrazioni. I «panini di ce-              sceratrice a vapore; arnie D/B da 10 con
ra - miele - cera» sono stati prodotti in piastre                relativi melari; arniette in legno per nuclei
di Petri. Questi «panini» sono stati conservati in               da 6 con relativi melari e materiale diverso.
un’incubatrice a 30°C per un mese. Con que-                      Tel. 076 399 34 83
sto esperimento di laboratorio abbiamo potu-

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         www.pollenanalyse.ch                          Il relatore sarà il Prof. Fabio Sgolastra
                                                                università di Bologna

                                                           carlo volponi sa
                                                  50            etichette autocollanti

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                                                 1963 -2013
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                                                Etichette autocollanti per vasetti
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Diploma cantonale
di Apicoltura
Il Centro Professionale del Verde in collabora-
zione con la Divisione della Formazione Profes-
sionale ha sviluppato un nuovo corso nell’ambi-
to professionale.

1. Motivazione del corso
La ragione per la quale si è ritenuto importante        DFP) riconosce l’importanza e vuole favorire
organizzare un corso di apicoltura professiona-         lo sviluppo del settore apistico sostenendo la
lizzante è strettamente legata alle nuove sfide         formazione e l’indirizzo professionale della con-
che il settore deve affrontare. Una particolare         duzione apistica.
attenzione è stata data alla differenziazione
della produzione e alla conduzione tenendo in           2. Chi lo organizza
considerazione le buone pratiche apistiche. Per         La DFP e il Centro professionale del verde di
completare il processo formativo, si è deciso           Mezzana.
di certificare le competenze acquisite con un
esame finale che darà seguito all’ottenimento di        3. A chi è destinato
un Diploma cantonale di apicoltore. La Divisio-         Il corso è destinato a tutti coloro che svolgono
ne della Formazione Professionale (in seguito           un’attività a livello professionale o semi profes-
                                                        sionale nel settore apistico.

                                                        4. Piano di insegnamento
                                                        Il piano di insegnamento prevede una forma-
                                                        zione modulare che si sviluppa su due stagioni
                                                        apistiche.

                                                        Luogo del corso
                                                        Centro professionale del verde di Mezzana.

                                                        Costo
                                                        CHF 60 per giornata di corso.

                                                        Termine d’iscrizione
                                                        7 ottobre 2019.

                                                        Maggiori informazioni sono ottenibili
                                                        www.mezzana.ch/cpv/corsi/formazione-conti-
                                                        nua/corsi-professionalizzanti/

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