L'APE - Diploma Cantonale di Apicoltura
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Settembre - Ottobre 2019 I Anno 102 l’APE RIVISTA SVIZZERA DI APICOLTURA PAGINA 27 Diploma Cantonale di Apicoltura
Ottobre, mese della raccolta : sconto del 15,1 % per gli apicoltori laboriosi. Lo sconto si applica – a tutti i vasetti in vetro – a tutti i coperchi dei vasetti – a tutte le etichette – allo scaldamiele automatico PRONTO 200 , art. 4596 e art. 459618 Promozione valida dal 1° al 31 ottobre 2019. Bienen Meier AG , Fahrbachweg 1, 5444 Künten Fela Ticino SA , Via Stazione 10 , 6593 Cadenazzo Telefono + 41 56 485 92 50 , Fax + 41 56 485 92 55 Telefono + 41 91 851 97 80 info@bienen-meier.ch, www.bienen-meier.ch info@felaticino.ch
Settembre - Ottobre 2019 I Anno 102 www.apicoltura.ch Editoriale 2 Organi della STA Test pratico del concetto Rivista svizzera di apicoltura aziendale: novità 3 Organo ufficiale della Società Ticinese di Apicoltura STA Valutazione e selezione Ragione sociale Società Cooperativa di colonie in autunno 8 Ticinese di Apicoltura (STA) CCP 65-615-9 c/o avv. Paolo Caratti Giornata svizzera delle api 12 Via Mirasole 1, 6500 Bellinzona Presidente Centro di ricerca apistica Davide Conconi Via al Pero 16d, 6852 Genestrerio Rapporto annuale 2018 16 Mobile +41 79 230 59 16 davide.conconi@bluewin.ch Diploma cantonale Segretario-Cassiere di Apicoltura 27 Michele Mozzetti Via S. Antonio 156, 6632 Vogorno Tel. +41 91 745 05 05 Comunicati 28 Mobile +41 79 686 49 33 michele.mozzetti@gmail.com Referente STA e Svizzera italiana per apiservice Roberto Ficher Tel. +41 79 688 16 64 roberto.fischer@apiservice.ch Redattore Livio Cortesi Via Retica 6, 6532 Castione Tel: +41 79 621 58 88 livio.cortesi@bluewin.ch I testi da pubblicare, compresa la piccola pubblicità per l’angolo delle occasioni, devono essere inoltrati alla redazione entro il giorno 10 dei mesi dispari. Nuovi abbonamenti, disdette e cambiamento d’indirizzo vanno comunicati per iscritto al redattore. Marchio miele apisuisse Adam Maretti Via Rascai 19, 6707 Iragna Mobile +41 79 839 48 29 marchio-miele@apicoltura.ch Marchio Ticino Grafica Stampa Unione Contadini Ticinesi Sara Albisetti Tipografia Torriani sa Via Gorelle, 6592 S. Antonino 6960 Odogno Via Pizzo di Claro 3, Tel. +41 91 851 90 90 6500 Bellinzona marchioticino@agriticino.ch Foto di copertina Foto Zimmermann Tel. +41 91 825 89 19 Il colore della regina 6500 Bellinzona info@tipografia-torriani.ch per il 2019: verde
Editoriale Davide Conconi, presidente STA sane e pronte per l’inverno alla fine di una bella fioritura d’edera. La fine dell’estate di quest’anno corrisponde con il completamento della struttura grezza dell’apiario didattico del Centro professionale del verde. La realizzazione dell’apiario, che sarà gestito “a braccetto” dalla Società Ticinese di Apicoltura e dal centro professionale stesso, si appresta ad affrontare una fase molto impor- tante, quella dell’equipaggiamento tecnico e tecnologico. Infatti, il Cantone e la STA si appre- Care apicoltrici, stano a introdurre nella struttura le macchine cari apicoltori, del laboratorio di smielatura e trasformazione e l’equipaggiamento didattico nell’aula di osser- la stagione volge al termine… o meglio la pros- vazione, compresa un’importante istallazione sima è appena iniziata! Le buone pratiche api- digitale che assicurerà supporto didattico di stiche implementate in queste ultime battute ultima generazione e un’ottimale connessione d’estate (vi scrivo a qualche ora dal cambio sta- alla rete. Seguirà una sistemazione esterna che gione…) sono di fondamentale importanza per avrà riguardo della presenza di un’abbondante assicurare la sopravvivenza delle colonie all’in- flora di interesse apistico (per api domestiche verno che seguirà e la loro buona ripartenza in e selvatiche) e, infine, arriveranno anche le le- primavera. gittime inquiline, le colonie d’api. Nel frattempo, Al momento di scrivervi è in corso un’abbon- non stiamo passivamente guardando l’avanza- dante fioritura di edera e le api stanno racco- mento del cantiere. Roberto Fischer, che ricor- gliendo nettare e soprattutto polline, prezioso diamolo dal primo settembre è il responsabile per gli ultimi cicli di covata. Il raccolto di netta- della gestione dell’apiario per la STA e parallela- re d’edera è sempre fonte di discussioni. Molti mente responsabile del settore api e apicoltura apicoltori lo considerano addirittura negativo del Centro professionale del verde, ha potuto per un buon invernamento delle colonie. Esso collaborare all’allestimento di un diploma can- infatti cristallizza rapidamente nei telaini e le api tonale di apicoltura, di cui trovate la descrizione per sfruttarne la sorgente zuccherina devono nella presente pubblicazione. Non si tratta di poi fare un gran lavoro e prelevare molta acqua, una formazione in concorrenza con il Brevetto non sempre disponibile nelle fredde giornate federale. Infatti, essa si rivolge a coloro che per invernali. Personalmente accolgo positivamen- qualsiasi ragione non hanno la possibilità di af- te questa fioritura, infatti non ho mai avuto im- frontare una formazione oltre Gottardo. Inoltre, portazioni così massicce da “ingolfare” i telaini e parallelamente ho sempre osservato colonie Continua a pagina 28 2
Test pratico del concetto aziendale: novità • osservazione dell’apertura di volo e interpre- Il test pratico del concetto aziendale è in tazione dei residui sul fondo dell’arnia; corso sin dal 2017 ed è ora disponibile la • controllo della varroa - individuare tempesti- valutazione dei primi due anni di test. Mo- vamente le colonie con una forte infestazione stra che se vengono seguite le raccoman- e agire di conseguenza; dazioni del SSA, le perdite invernali pos- • rinnovo regolare dei telaini; sono essere ridotte nettamente al di sot- • creazione di un sufficiente numero di giovani to del 10%. Ursula Messerli (apicoltrice) colonie; condivide la sua esperienza. Lo scambio • valutazione/selezione costante delle giovani di esperienze con i partecipanti al test è colonie e delle colonie produttive; molto importante per il continuo sviluppo • controllo del nutrimento e nutrire dopo la rac- del concetto aziendale. colta del miele; • invernamento di colonie sane e forti (per una buona ripartenza nella prossima stagione Robert Lerch apistica). apiservice/Servizio sanitario apistico (SSA) robert.lerch@apiservice.ch Esperienza di una partecipante al test pratico Con il concetto aziendale del SSA le proce- Intervista di Robert Lerch (di seguito R ) a Ur- dure apistiche possono essere facilmente pia- sula Messerli (di seguito U ), nuova apicol- nificate. Il concetto funge da “filo conduttore” trice di Wichtrach (BE) che partecipa al test per l’apicoltore, contemplando tutte le attività pratico. apistiche importanti. Facendo riferimento alle piante indicatrici, i lavori apistici sono adattati R Ursula, hai messo in arnia le tue prime api all’evoluzione della natura. Gli apicoltori hanno nel 2013. Cosa ti ha spinta a lanciarti nell’api- spesso a disposizione solo un numero limitato coltura? di ore per prendersi cura delle proprie api. Per U Sono andata in pensione e cercavo un’oc- evitare che l’investimento di tempo diventi trop- cupazione valorizzante. Per me era importante po oneroso e assicurarsi che l’apicoltura resti associare il mio amore per la natura agli esseri un piacere, nell’ambito del concetto aziendale viventi. Mio nonno aveva le api e da bambina di ognuno definisce il proprio numero ottimale di tanto in tanto mi permetteva di guardarlo men- colonie produttive. tre se ne occupava. Mi sono rimasti impressi la pace e il mistero che regnavano nel suo apiario. Punti importanti del concetto aziendale perso- Più tardi, ho aiutato una mia amica a estrarre il nale: miele. Eravamo sotto un grande albero, accom- • controllo primaverile all’uscita dall’inverno e pagnate dal ronzio delle api che raccoglievano regolari controlli sanitari; il nettare. Queste esperienze mi hanno indotta 3
a fare il corso di base di apicoltura e a diventare mi sostenevano con i loro consigli. Mi mancava apicoltrice. la pratica e ricevere consigli diversi sullo stesso argomento mi rendeva ancora più insicura. Non R Il corso di base ti ha consentito di acquisire le ero in grado di valutare adeguatamente le rac- conoscenze. Come hai potuto metterle in prati- comandazioni che ricevevo. ca nel tuo apiario? U La mia maggiore preoccupazione era di R Hai deciso di partecipare al test pratico del non nuocere alle api. Mi sono spesso doman- concetto aziendale. Perché? data: faccio bene le cose? E a essere sincera, U Per me questo concetto rappresenta un “fi- mi sentivo sotto pressione – a volte addirittura lo conduttore” che posso seguire durante tut- sopraffatta – anche se i miei colleghi apicoltori to l’anno. Prim’ancora che cominci la stagione apistica, mi posso preparare. Orientando il mio © apiservice lavoro in funzione delle piante che fioriscono in natura ho imparato a prestarvi più attenzione. In questo modo posso affiancare le api ed effet- tuare i lavori necessari al momento giusto. Il test mi motiva a raccogliere i dati pertinenti. Inoltre, posso fare domande specifiche alla hotline del SSA, grazie a cui acquisto la fiducia necessaria per gestire le colonie. Ricorro volentieri a que- sto servizio. I prontuari del SSA mi spiegano in maniera sintetica e comprensibile le tecniche e le tap- Ursula Messerli davanti al suo apiario. pe corrispondenti del lavoro. Inoltre per me è un’ottima opportunità per approfondire le mie © apiservice conoscenze. Tra le api ho trovato e ritrovo in continuazione la felicità, la pace e una forma di equilibrio interiore. Non è raro che quella che era inizialmente pianificata come un’ora di lavo- ro si trasformi in un intero pomeriggio consa- crato alle api. R Cosa raccomanderesti a qualcuno che vo- lesse lanciarsi nell’apicoltura? U Secondo me, una formazione incentrata sulla pratica è molto importante. Ma le cose si Ursula nel suo apiario. fanno veramente serie solo quando si comincia 4
a lavorare con le proprie api. Il concetto azien- la flessibilità del concetto aziendale consente di dale consente di avere una visione d’insieme ed far fronte a questo tipo di situazioni difficili. i prontuari spiegano le attività. Quali ripercussioni ci sono state sulla mortalità Come nuova apicoltrice, ho dovuto investire invernale nel 2018/19? molto senza poter contare su grossi rendimenti Come in occasione del primo anno del test, apistici. Le api mi insegnano a rallentare e mi nel 2018 i partecipanti sono stati suddivisi in danno immediatamente un feedback onesto. tre gruppi in funzione del grado di rispetto delle Quando sono stressata me lo fanno sentire ine- raccomandazioni del SSA: quivocabilmente, è come se mi dicessero “ri- • SÌ (verde) = le raccomandazioni del SSA sono lassati e lavora con calma quando sei con noi”. state completamente rispettate; Per quanto mi riguarda, l’amore per le mie api • QUASI (giallo) = lievi scostamenti rispetto alle è ciò che motiva tutte le mie attività apistiche. raccomandazioni del SSA (ad es. controllo Ora i miei due apiari contengono sei colonie della caduta naturale delle varroe morte non produttive e tre giovani colonie. Sono dimen- effettuato al momento prescritto dal SSA); sioni perfette per me. • NO (rosso) = scostamenti problematici rispet- Come dice Hermann Hesse nella sua poesia to alle raccomandazioni del SSA (in particola- «Gradini»: re omissioni per quanto riguarda il trattamen- «Ogni inizio contiene una magia to antivarroa). che ci protegge e a vivere ci aiuta» Gli apicoltori che hanno lavorato seguendo R Grazie mille per questa chiacchierata. esattamente i prontuari hanno perso solo il 6,3% delle colonie nell’inverno 18/19 (dall’inver- namento a fine ottobre sino all’uscita dall’inver- Risultati intermedi attuali no a inizio aprile). Quelli che si sono conformati del test pratico I risultati del primo anno di test nel 2017 sono Perdite invernali 2018/19 [%] stati presentati nell’edizione di settembre/ot- 20.0 tobre 2018 della Rivista svizzera di apicoltura L’Ape. Nel frattempo è stato valutato il secondo 15.0 anno (2018). 13.6 10.0 13.1 Nel corso di questi 24 mesi i partecipanti hanno compilato un totale di 271 questionari e fatto 5.0 6.8 6.3 invernare 4’323 colonie. 0.0 Il 2018 è stato caratterizzato da un lungo pe- Sì Quasi No apisuisse riodo di caldo estivo e varie offerte tardive di melata e non è stato un anno facile dal punto Perdite invernali 2018/19 (totale colonie produttive/giovani colonie): Confronto test pratico e inchiesta apisuisse. di vista della tecnica apistica. Ciò nondimeno, 5
quasi del tutto alle raccomandazioni del SSA riunioni in tutta la Svizzera. Hanno così potuto hanno subito perdite del 6,8%, mentre gli altri, scambiarsi le proprie esperienze e hanno avuto che non hanno rispettato le raccomandazio- la possibilità di partecipare attivamente all’affi- ni su aspetti importanti, hanno registrato una namento del modello del concetto aziendale. perdita del 13,1%. Quest’ultima percentuale è Queste manifestazioni organizzate dal SSA si molto vicina alla media delle perdite invernali sono tenute nel corso del primo semestre del svizzere che apisuisse registra ogni anno. 2019. Le perdite invernali dei due anni di test mostra- Per molti partecipanti, il fatto che le proprie os- no risultati simili: più le raccomandazioni del servazioni siano considerate importanti per il SSA vengono rispettate, meno sono le perdite perfezionamento del concetto aziendale è un invernali. qualcosa a cui non sono abituati. I risultati intermedi del primo anno di test sono Apprezzano enormemente che il concetto of- stati confermati. Se gli apicoltori lavorano appli- fra una certa flessibilità. Ad esempio per quan- cando fedelmente o quasi le raccomandazioni to riguarda la creazione di giovani colonie o il e il concetto aziendale del SSA, le perdite inver- trattamento antivarroa, per cui esistono diver- nali delle colonie produttive e delle giovani co- si metodi alternativi. Inoltre, l’uniformità nell’e- lonie sono nettamente inferiori al 10%. Il 2019 è spressione dei concetti contribuisce altresì a il terzo e ultimo anno del test pratico. La valuta- una migliore comprensione reciproca. zione finale sarà pubblicata nell’autunno 2020. Riportiamo di seguito alcune reazioni dei par- tecipanti. Lo scambio di esperienze è importante Giovani colonie: Come già nel corso dell’anno precedente, i par- • Giungere al 50% di giovani colonie rispetto tecipanti al test hanno potuto prendere parte a alle colonie produttive è facilmente realizzabi- Perdite invernali cumulate 2017/18 e 2018/19 ■ Sì ■ Quasi 20.0 ■ No 15.0 18.4 14.1 10.0 11.8 5.0 8.0 7.6 8.4 8.1 5.2 6.1 0.0 Colonie produttive [%] Giovani colonie [%] Totale giovani colonie / colonie produttive [%] Perdita invernale media dei partecipanti nel corso dei primi due anni del test pratico. 6
le. L’importante è che il materiale necessario • Grazie ai prontuari, oso applicare nuove tec- sia disponibile al momento giusto. niche. • Le giovani colonie create dopo fine giugno • Grazie all’osservazione dell’apertura di volo e non hanno avuto successo. al controllo del fondo dell’arnia posso valuta- • Ho scoperto il nucleo di metà giornata. Fi- re meglio lo sviluppo delle colonie. no ad allora non conoscevo questo metodo • È piacevole disporre di un concetto flessibile semplice per la creazione di una giovane co- in Svizzera. lonia. © apiservice Colonie produttive: • Prima del test, non avevo riflettuto molto al numero ottimale di colonie. Per determinarlo, tengo conto del tempo che ho a disposizione, delle condizioni di nutrimento e della densità di api nel mio circondario. • La separazione locale delle giovani colonie e delle colonie produttive facilita il mio lavoro. Selezione: • Solo quando ho un numero sufficiente di gio- vani colonie posso passare alla selezione. • Creo nuclei solo da colonie forti che hanno dei bei nidi di covata. • Le malattie mi hanno fatto cambiare idea. Ora Scambio di esperienze tra partecipanti a Briga-Glis. seleziono molto di più. • Bisogna avere il coraggio di applicare le mi- sure necessarie. Modello attuale del concetto aziendale Lavorare con il concetto aziendale: disponibile all’indirizzo • Tutti i lavori apistici dipendono dalle api e dal- www.apicoltura.ch/prontuario la natura. • Ho potuto pianificare il mio lavoro e procurar- Oltre alle piccole modifiche, di recente ci sono mi per tempo il materiale adeguato. stati i seguenti aggiornamenti: • Grazie a questo concetto ho riorganizzato il - Primula maggiore a complemento mio controllo e la mia lotta contro la varroa. dei muscari • In quanto consigliere, posso utilizzare il con- - Robinia sostituita dal tiglio cetto aziendale con i prontuari per le riunioni. 7
Valutazione e selezione di colonie in autunno Controllare le scorte Da luglio sono disponibili i filmati sulla va- A fine settembre il secondo trattamento estivo lutazione e sulla selezione delle colonie dovrebbe essere terminato. Ottobre è il mese per le arnie magazzino e le arnie svizze- ideale per controllare sia le riserve di nutrimen- re in ciascuna delle tre stagioni: autunno, to che la forza di tutte le colonie. A seconda primavera ed estate. In autunno, bisogna delle condizioni meteorologiche, dell’ubicazio- in particolare assicurarsi che le colonie ne, della situazione nettarifera e pollinica e delle siano abbastanza forti e che la regina sia singole colonie, è possibile che alcune colonie presente e agire di conseguenza. non dispongano di una quantità sufficiente di nutrimento per l’inverno. Una colonia Dadant Jürg Glanzmann ha bisogno di 5-6 telaini di nutrimento pieni da apiservice/Servizio sanitario apistico (SSA) entrambi i lati (20 kg di nutrimento in totale – juerg.glanzmann@apiservice.ch come indicato nel prontuario 4.2.) per superare bene l’inverno. In questa stagione, l’esperienza ha mostrato che è ancora possibile integrare Oltre ai corsi di apicoltura, alle riunioni di apicol- all’occorrenza il nutrimento mancante: con ac- tori, ai prontuari e agli scambi di esperienze, i qua zuccherata prodotta dall’apicoltore in una filmati del SSA contribuiscono alla buona prati- proporzione di 3:2 (3 parti di zucchero e 2 di ca apistica. Le colonie devono essere forti e di- acqua) oppure con uno sciroppo pronto acqui- sporre di una quantità di nutrimento sufficiente stato in un punto vendita. per superare bene l’inverno. Non tutte le colonie si sviluppano automatica- Migliore momento per sostituire mente in colonie forti e dinamiche, e ciò vale sia la regina o riunire le colonie! per le colonie giovani che per quelle produttive. In autunno le colonie sono, per la stragrande Pertanto, prima dell’invernamento in ottobre, maggioranza, pronte a invernare. La quantità di bisogna ispezionarle tutte e prendere le misure api è diminuita enormemente rispetto all’esta- adeguate. 8
Servizio sanitario svizzero - apiservice © apiservice Coltura intercalare di facelia/girasoli. te e le colonie hanno spesso solo poca cova- guenza, ci sono buone possibilità che l’intro- ta rimasta di cui occuparsi. In questo periodo duzione di una nuova regina abbia successo. dell’anno una colonia non può più sostituire in Secondo il principio della buona pratica apisti- modo autonomo la regina con successo, poi- ca le regine sono generalmente cambiate ogni ché non è più possibile fecondarla. Di conse- due anni, o prima nel caso non siano soddisfa- 9
© apiservice Riprese presso l’apicoltore Jean-Claude Premand. centi. Utilizzando una scheda di controllo ed 7 nel caso delle giovani colonie. Le dimensioni effettuando un controllo regolare delle colonie diverse dei telaini delle arnie magazzino e sviz- si può spesso determinare già in estate qua- zere non sono rilevanti, poiché ciò che conta è li regine debbano essere sostituite, sia tramite la dimensione del glomere invernale: deve ave- l’introduzione di una nuova regina o mediante la re almeno 5 telaini ben occupati affinché una riunione con una giovane colonia. colonia possa assicurare l’equilibrio termico e sopravvivere all’inverno. Nel dubbio, le colonie Quale deve essere la forza sane che contengono 5 telaini o meno ricoperti di una colonia in ottobre? di api devono essere riunite. In tal modo, il ri- In questo periodo dell’anno una colonia di pro- schio di perdite può essere ridotto e aumenta- duzione forte e dinamica in arnia svizzera o ma- no le possibilità di avere delle colonie produttive gazzino ha idealmente 9 telaini ben occupati o forti in primavera. 10
© apiservice © apiservice Regina su un piccolo telaino Apidea. Prontuari e filmati sulla valutazione Giovane colonia da riunire. e sulla selezione disponibili all’indirizzo www.apicoltura.ch/prontuario: 4.7. Valutazione e selezione di colonie Perché la valutazione delle colonie 4.7.1. Riunire le colonie e l’attuazione di misure appropriate 4.7.2. Eliminare le colonie sono importanti? Filmati «Valutazione e selezione di colonie» In natura, le colonie di api sono soggette a una forte selezione. Solo le colonie forti e dinamiche Altri prontuari: possono sopravvivere. Con le cure apistiche e 4.5.1. Trovare la regina soprattutto il nutrimento, questa selezione na- 4.5.2. Inserimento di una regina turale è evitata. Per garantire una buona impolli- 4.2. Nutrimento nazione e, a seconda dell’anno, ottenere anche 4.3. Svernamento una raccolta di miele, si devono conservare so- 2. Sommario delle malattie e dei parassiti lo le colonie forti. Le colonie deboli favoriscono la comparsa di malattie, l’infestazione da parte Il team del SSA vi offre inoltre volentieri consigli di parassiti e richiedono un grosso investimento personalmente al numero 0800 274 274 o via in termini di cure. Non vi è posto per loro in un e-mail all’indirizzo info@apiservice.ch apiario e devono essere solforate. 11
20 giugno 2020 Giornata svizzera delle api Dalle 8.30 fino alle 16.00 Lyss, Bildungszentrum Wald, Hardernstrasse 20 apisuisse, Servizio sanitario apistico apiservice, Formazione svizzera d'apicoltore assieme alle associazioni regionali BienenSchweiz, Société Romande d’Apiculture e Società Ticinese di Apicoltura sono liete di invitarti alla prima Giornata svizzera delle api. Un programma variato ed entusiasmante attende le apicoltrici e gli apicoltori di tutta la Svizzera. Scopri le novità dalle postazioni pratiche, presentazioni e stand informativi e da uno scambio di idee. Non vediamo l'ora di vederti!
Programma in italiano 10.10 Ritrovo presso lo stand informativo 10.20 – 11.20 Tour nella foresta Biodiversità/Fioriture 11.40 – 12.15 Presentazione dei risultati del test pratico del concetto aziendale 13.15 – 13.30 Spostamento all'apiario 13.30 – 14.00 Postazione pratica «Alternative al primo trattamento estivo con acido formico» 14.00 – 14.15 Ritorno al Bildungszentrum Wald Presentazioni in tedesco o francese Presentazione dell'organizzazione mantello apisuisse in tedesco (ore 9), in francese (ore 14.30) Tolleranza e resistenza della Varroa (Centro di ricerca apistica) in francese (ore 9), in tedesco (ore 14.30) Residui/Falsificazioni nella cera (Centro di ricerca apistica) in tedesco (ore 15.15) Altro Giornata introduttiva per l'attestato professionale federale in tedesco o francese (ore 14.15) Filmati per il controllo e la valutazione delle colonie (8.30 – 16.00) Stand informativi (8.30 – 16.00) Come arrivarci Trasferta di gruppo La società Ticinese di Apicoltura organizza la trasferta Ticino – Lyss – Ticino con degli autobus. Chi desidera usufruire di questo servizio è pregato di annunciarsi all'indirizzo eMail info@apicoltura.ch entro e non oltre il 31 marzo 2020. Sulla base delle iscrizioni pervenute decideremo i punti di ritrovo e gli orari di partenza che saranno comunicati su l'APE e sul sito www.apicoltura.ch. Trasferta individuale Trasporto pubblico: Si consiglia l'utilizzo dei trasporti pubblici. Dalla stazione ferroviaria di Lyss, il centro è raggiungibile a piedi (circa 10 minuti) oppure con il Bus Nr. 362 in direzione di Schnottwil (fermata Lyss Berufsschulhaus) Auto/Bus: Parcheggi disponibili L'evento si svolge con qualsiasi tempo. Sono disponibili semplici opzioni di vitto. imkerbildung schweiz société romande società ticinese formation suisse d’apiculteur d’apiculure di apicoltura formazione svizzera di apicoltore
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Centro di ricerca apistica Rapporto annuale 2018 - Prima parte Autori: J.-D. Charrière, V. Dietemann, Ch. Kast, B. Droz, B. Dainat, L. Jeker. Agroscope, Centro di ricerca apistica, 3003 Berna Infrastruttura per l’apicoltura e la sperimentazione B. Droz, J. Rust Nell’inverno 2017/2018 le perdite invernali nei nostri sette apiari sono state dell’8 per cento, causate principalmente dalla perdita di regine e di alcune colonie troppo deboli. Nella primavera del 2018 per gli esperimenti in pieno campo si contavano 130 colonie. Nel corso della stagio- ne la produzione per rinnovare l’effettivo è stata di oltre 50 colonie giovani e di quasi 150 regine. Nell’autunno del 2018 abbiamo svernato 100 colonie di produzione, 20 colonie giovani e 15 colonie nell’arnia Mini Plus. La melata prima- verile è stata variabile a seconda delle regioni: particolarmente abbondante nel Seeland, ma nie giovani per rafforzare quelle di produzione più limitata in altri apiari. La melata tardiva di al- o per sostituire quelle andate perse è una mi- cune regioni ha interessato solo in parte i nostri sura importante della moderna gestione delle apiari. Dato che uno dei nostri apiari ha presen- api. L’apicoltore dispone però di poche racco- tato un caso di peste europea, si è proceduto mandazioni per trattare con l’acido formico le in maniera efficace a un risanamento completo sue colonie giovani ospitate nelle arniette. Nel (vedi § Risanamento della peste europea con il 2017 avevamo condotto un test preliminare per metodo dello sciame aperto). affrontare questo problema e in questo modo eravamo riusciti a selezionare due diffusori di acido formico per ulteriori test. Nell’autunno del Patologie delle api 2018 abbiamo lavorato con 24 apicoltori di tutta la Svizzera che utilizzavano arniette a nuclei di Trattamento con acido formico tipo svizzero e Dadant. Per i diffusori «Liebig» delle arniette e «MAQS» abbiamo valutato l’efficacia sulla J.-D. Charrière, B. Droz, R. Lerch varroa, la sopravvivenza delle regine e delle (Servizio sanitario apistico) colonie nonché l’impatto sulla forza delle colo- La creazione di un numero sufficiente di colo- nie all’inizio e alla fine dell’inverno 2018/2019. I 16
risultati sono attualmente in fase di analisi e a sviluppare questo strumento di riconoscimento breve saranno presentati sulla stampa apicola. visivo basato sulle foto dei fondi per diagnosti- È probabile che il test venga rifatto nel 2019 in care la varroa. Il 2018 è stata l’occasione per quanto è generalmente preferibile ripetere tali raccogliere ancora più dati sul campo al fine di prove, su cui influiscono notevolmente le con- migliorare le prestazioni di questo strumento. dizioni climatiche. Effettivamente, l’intelligenza artificiale utilizzata nel programma informatico si avvale in un primo Fattori che influenzano l’efficacia tempo di innumerevoli osservazioni e correzioni dei diffusori di acido formico fatte dall’uomo. Speriamo che questo strumen- V. Dietemann, B. Dainat to potrà essere messo a disposizione degli api- Nell’articolo della Rivista Svizzera d’Apicoltura coltori nel giro di uno-due anni. (Schweizerische Bienenzeitung, SBZ) di giugno 2016 abbiamo presentato i risultati dei nostri Aluen-CAP test per valutare l’efficacia dei diversi diffusori B. Droz, J.-D. Charrière, B. Dainat, di acido formico disponibili sul mercato e per in collaborazione con J. Vallon dell’ITSAP identificare i fattori che ne influenzano l’effica- In Sud America è stato commercializzato un cia. Nel 2017 abbiamo raccolto e analizzato i nuovo prodotto argentino per la lotta estiva con- risultati delle prove degli altri Paesi (Germania, tro la varroa la cui efficacia sembra essere buo- Italia, Austria) che partecipano a questo studio na in tali condizioni. La formulazione a strisce a nell’ambito della rete COLOSS. L’analisi è tutto- base di acido ossalico (Aluen CAP) consente un ra in corso e le conclusioni saranno pubblicate trattamento a lungo termine su diverse gene- in una rivista scientifica e poi comunicate attra- razioni di covata, il che dovrebbe compensare verso la stampa apicola specializzata. l’inefficacia del prodotto sugli acari che si trova- no nelle celle opercolate. Già nel 2015 avevamo Consulenza per progetti esterni testato questo prodotto per valutarne l’efficacia B. Droz, J.-D. Charrière, Apizoom nelle condizioni svizzere e avevamo ottenuto ri- Il conteggio della caduta naturale o in seguito al sultati promettenti. Nel 2016 avevamo ripetuto trattamento della varroa è un compito noioso e questi test con 70 colonie disposte su 4 apiari. dispendioso in termini di tempo, oltre a richie- I criteri di valutazione erano l’efficacia contro la dere all’osservatore capacità visive che spesso, varroa, la tolleranza da parte delle api e il rischio con l’età, mancano. Uno strumento di conteg- di residui nel miele della primavera successiva. gio automatico di queste cadute sarebbe quindi Una metà delle colonie è stata trattata con que- molto utile per conoscere la contaminazione da ste strisce e l’altra metà con il metodo classico varroa delle colonie, un’informazione indispen- dell’acido formico in agosto e settembre. Non sabile per una lotta coerente ed efficace. Stia- abbiamo osservato alcuna differenza tra i due mo collaborando con la società svizzera Api- gruppi di colonie per quanto riguarda la forza zoom e il Politecnico federale di Losanna per prima e dopo lo svernamento e il contenuto di 17
acido ossalico nel miele. L’efficacia dei tratta- menti con le strisce imbevute di acido ossalico era dal 15-20 per cento inferiore rispetto a quel- la ottenuta con l’acido formico, il che rendeva il prodotto poco interessante. I colleghi francesi che avevano effettuato test simili avevano otte- nuto risultati molto più convincenti, ma con una nuova formulazione. Nel 2018 abbiamo quindi ripetuto una serie di test con la nuova formula- zione in 36 colonie distribuite su tre apiari. Ben- ché l’analisi dei risultati non sia ancora giunta al termine, si può affermare che l’efficacia è infe- riore rispetto a quella ottenuta nel quadro dei trattamenti classici con acido formico. I risultati del test saranno pubblicati sulla stampa apicola nel corso del 2019. resistenti sopravvivono senza trattamenti nel loro nuovo ambiente, le loro caratteristiche di Resistenza agli acari varroa resistenza sono prevalentemente genetiche e V. Dietemann, B. Droz solo lievemente influenzate dall’ambiente. Se, Stiamo collaborando con l’Istituto per la salu- tuttavia, dovessero soccombere al parassita, te delle api (Institut für Bienengesundheit, IBH) avremo fatto progressi nella comprensione del- dell’Università di Berna, che sta conducendo la resistenza, di cui è stato evidenziato il fattore un progetto europeo per determinare l’impor- d’influsso ambientale. Ciò avrebbe un impatto tanza della genetica e dell’ambiente per la re- sul modo in cui viene selezionata la resistenza sistenza alla varroa delle colonie. A tal fine, gli alla varroa. Nella primavera 2018, 16 delle 48 istituti di sette Paesi (Germania, Svezia, Olanda, colonie installate nell’estate 2016 erano ancora Norvegia, Svizzera, Francia e Belgio) hanno im- vive. Per il momento i risultati di questi test sono portato da Gotland, Avignone e Norvegia regi- ancora in fase di analisi e li comunicheremo in ne di popolazioni resistenti e le hanno introdotte un secondo tempo. negli sciami locali. Una volta che le colonie sono È possibile approfondire le conoscenze in meri- state popolate dai discendenti delle regine re- to alla resistenza alla varroa anche studiandone sistenti, il loro sviluppo e il tasso di contamina- l’ospite originario, l’ape asiatica Apis cerana, zione da varroa sono stati monitorati per oltre resistente per natura al suo parassita. I nostri un anno e confrontati con quelli delle colonie test condotti in Tailandia e in Cina hanno evi- locali utilizzate come controllo. Nessuna delle denziato un’alta sensibilità della covata ope- colonie di questo test di sopravvivenza a lun- raia alla contaminazione da V. destructor, che go termine è stata trattata. Se queste colonie attiva un comportamento di igiene che porta 18
all’eliminazione della covata e del suo parassita non si possa escludere un rischio di cambio di e quindi ne impedisce la riproduzione. Per de- ospite, il rischio rappresentato da questa spe- terminare se le colonie di A. mellifera possono cie sembra essere basso. Una pubblicazione essere protette anche tramite larve più sensi- scientifica del 2019 sulla rivista «Journal of Eco- bili (è meglio produrre meno operaie, ma sane, nomic Entomology» descrive in maniera detta- piuttosto che cagionevoli), abbiamo sviluppato gliata questi risultati (DOI: 10.1093/jee/toy288). un metodo per misurare la suscettibilità con cui le larve si feriscono sulla base del classico pin- Varroa vs neonicotinoidi test. Ci siamo serviti di questo test per misura- V. Dietemann, IBH Università di Berna re la variazione della suscettibilità larvale nelle Le perdite di colonie sono attribuite a fenome- popolazioni di A. mellifera in Svizzera. Per ora ni multifattoriali. Due dei fattori più frequente- i risultati sono ambivalenti e stiamo cercando mente citati sono il parassitismo da varroa e di standardizzare ulteriormente il test. Lo studio l’esposizione agli insetticidi della famiglia dei della correlazione tra la suscettibilità delle larve neonicotinoidi. Non esistono lavori che dimo- e il tasso di contaminazione da varroa nelle co- strino l’importanza di uno di questi fattori in lonie permette una prima valutazione del poten- rapporto all’altro, né che dimostrino se essi agi- ziale di questa nuova caratteristica in termini di scono in sinergia. Queste domande sono state selezione della resistenza. Sono stati analizzati affrontate in un progetto in collaborazione con ulteriori risultati sulla riproduzione e sulla diver- l’IBH, i cui risultati sono attualmente in fase di sità delle specie di varroa in Asia e si stanno analisi. Nel 2019 un articolo scientifico è stato preparando gli articoli scientifici al riguardo. pubblicato sulla rivista «Scientific reports» (doi. Durante i nostri raccolti di Varroa destructor org/10.1038/s41598-019-44207-1) e i risultati nella covata di fuchi di Apis cerana in Cina, oc- saranno presto pubblicati sulla stampa apicola. casionalmente abbiamo trovato la Varroa un- derwoodi, un’altra specie di varroa che infesta Vaccino contro la peste europea l’A. cerana in Asia. Abbiamo utilizzato questi V. Dietemann, S. Thurnheer (Master Università campioni per studiare la distribuzione, la strut- di Losanna), V. Kilchenmann, B. Dainat tura genetica delle popolazioni e la riproduzione La peste europea provoca gravi problemi in al- di questa specie poco conosciuta per capire se cune regioni della Svizzera. Ad oggi, non esi- potrebbe rappresentare un rischio anche per ste un medicamento autorizzato per trattare le l’A. mellifera. Non abbiamo rilevato cambia- colonie contro questa malattia. Nel caso della menti di ospiti verso l’A. mellifera, ma un’ele- peste americana, le pubblicazioni scientifiche vata diversità genetica delle popolazioni, che hanno dimostrato che potrebbe essere pos- potrebbe facilitare un’eventualità del genere. sibile vaccinare la regina per trasmettere una Questa specie di varroa si riproduce solo nella maggiore immunità alle sue discendenti opera- covata di fuchi, come le specie più note, ma si ie. Abbiamo voluto comprendere se tale trasfe- trova a tassi di infestazione più bassi. Sebbene rimento dell’immunità intergenerazionale fosse 19
applicabile anche nel caso della peste europea. ste europea in uno dei nostri apiari, si è proce- Con il lavoro di Sarah Thurnheer, una studen- duto a un risanamento completo con il metodo tessa di master all’Università di Losanna, per degli sciami aperti. Il protocollo è il seguente: prima cosa abbiamo studiato l’effetto sulla sa- • predisporre uno sciame artificiale con ogni lute delle regine dell’esposizione a diverse con- colonia in un alveare pulito contenente telai centrazioni di batteri della peste che sarebbe con foglio cereo (la regina è confinata); necessaria per tale vaccinazione. I risultati sono • tutti i telai vengono fusi, tutte le attrezzature attualmente in fase di analisi. Si prevede che sono pulite e disinfettate; un’altra studentessa di master porti avanti il pro- • lasciare a digiuno le colonie per 48 ore; getto nel 2019 per verificare se la concentrazio- • trasferire gli sciami negli alveari puliti conte- ne che non ha avuto effetti negativi sulle regine nenti fogli cerei e fornire nutrimento. permetta effettivamente di trasferire l’immunità. Questa procedura ha permesso di ridurre mas- Peste europea: risanamento sicciamente la carica batterica delle 33 colonie dell’apiario con il metodo dello sciame risanate. Tutte le analisi effettuate dopo il risa- artificiale aperto namento e la primavera successiva hanno dato B. Droz, J.-D. Charrière, V. Kilchenmann esito negativo. La peste europea è un problema per l’apicoltu- ra svizzera e, quando viene colpito un apiario, le colonie sintomatiche devono essere distrut- Biologia delle api te. Inoltre, se più della metà delle colonie di un apiario sono dichiarate sintomatiche, l’intero Longevità delle api apiario va distrutto. Eliminando le colonie «ma- V. Dietemann, M. Eyer, B. Dainat late» si eliminano le più importanti fonti di batte- I nostri precedenti lavori sull’effetto della longe- ri, ma anche le colonie «sane» dell’apiario sono vità delle api in funzione del contesto demogra- spesso portatrici del batterio, il che può portare fico della colonia hanno destato l’interesse dei a una recidiva della malattia. colleghi stranieri. Ad esempio, un dottorando Il risanamento mediante la formazione di sciami di un laboratorio brasiliano specializzato nella artificiali di tutte le colonie asintomatiche dell’a- fisiologia delle api ha trascorso diverse settima- piario può permettere di evitare di distruggere ne nel nostro team per approfondire la fisiolo- tutte le colonie nel caso in cui oltre la metà sia gia dell’invecchiamento delle operaie. È stato colpita e ridurre così il rischio di recidiva. in grado di individuare un legame tra i cambia- Nel 2017 avevamo risanato un apiario malato menti epigenetici (modifica dell’attività del DNA, con il metodo degli sciami confinati e il monito- ma non della sua costituzione) e il contesto raggio della carica batterica delle colonie con il sociale. Una pubblicazione scientifica descrive metodo PCR aveva dimostrato l’efficacia della questi risultati (Scientific Reports, DOI: 10.1038/ procedura. Nel 2018, a causa di un caso di pe- s41598-018-29377-8). Stiamo continuando i 20
nostri lavori per identificare un marcatore fisio- Foto: R. Ritter logico della vecchiaia nelle operaie che ci per- metterebbe di studiare meglio questo fenome- no. È in preparazione una pubblicazione scien- tifica e questo tema sarà oggetto di una presen- tazione alla conferenza Apimondia di Montreal. Prodotti per l’apicoltura Alcaloidi pirrolizidinici nei prodotti apistici Ch. Kast, V. Kilchenmann, in collaborazione con K. Bieri (Biologisches Institut für ne e quindi hanno prodotto meno fiori. Altre im- Pollenanalyse, istituto biologico per l’analisi portanti fonti di polline erano l’acero, la quercia del polline) e varie piante della famiglia delle rosacee (bac- Molti alimenti vegetali come il tè o il miele pos- che, alberi da frutto, biancospino). Con 134 di- sono contenere sostanze vegetali secondarie verse specie di polline, lo spettro pollinico rac- indesiderate, i cosiddetti alcaloidi pirrolizidinici colto a Basilea era più vario di quello ottenuto in (AP). Quando le api raccolgono polline vegetale Ticino. Comprendeva le piante coltivate di colza contenente AP, queste sostanze vegetali inde- e mais, nonché le erbacee come il dente di leo- siderate finiscono nel polline, che viene venduto ne, il trifoglio bianco e la piantaggine lanciuola. come integratore alimentare. Altre importanti fonti di polline erano l’acero, il In Europa, le piante di viperina azzurra sono corniolo, gli alberi da frutto, le bacche e l’edera. spesso la causa degli AP nel polline. Abbia- I nostri rilevamenti in tutti i siti hanno dimostra- mo quindi studiato l’introduzione delle palline to che le api hanno raccolto pochissime palline di polline di viperina azzurra nei siti in Ticino e di polline di viperina azzurra durante il periodo nei pressi di Basilea, in cui la viperina azzurra di fioritura di questa pianta. Il polline di viperina è presente in abbondanza. Per il nostro studio azzurra, tuttavia, presenta un contenuto di AP abbiamo potuto contare sull’aiuto di alcuni api- molto elevato, cosicché pochissime palline di coltori che hanno raccolto il polline per noi set- polline bastavano a contaminare in modo signi- timanalmente durante il periodo di fioritura della ficativo un intera partita di polline. Se si esegue viperina azzurra negli anni 2012-2014. Nei nostri un’analisi chimica per gli AP nel polline a fini di siti in Ticino, le api hanno raccolto 74 diverse qualità, tale analisi dovrebbe includere obbliga- specie di polline, di cui il castagno (Castanea toriamente l’echivulgarina/+N-ossido, il princi- sativa) è stata la più importante fonte di polline pale alcaloide nel polline della viperina azzurra. per le api, anche se i castagni sono stati colpiti Abbiamo anche riassunto i nostri studi sugli AP dal cinipede galligeno negli anni di osservazio- nel miele svizzero in un capitolo del libro: Pyrro- 21
lizidine alkaloids – a case study of Swiss honey effettivamente la pappa reale prodotta dalle nu- (2019) In: Chemical hazards in foods of animal trici. Di conseguenza, queste sostanze tossiche origin (alcaloidi pirrolizidinici – un caso di studio vegetali non comportano praticamente alcun sul miele svizzero (2019) in: pericoli chimici nelle rischio per le larve sensibili. Nel corso dell’evo- derrate alimentari di origine animale, https://doi. luzione, le api mellifere si sono adattate bene org/10.3920/978-90-8686-877-3_21). a queste sostanze tossiche vegetali, sommini- strando alle loro larve la pappa reale. La pro- Gli alcaloidi pirrolizidinici sono tossici duzione di pappa reale può proteggere le larve per le api? di api anche da altre sostanze tossiche, come i M. Lucchetti, V. Kilchenmann, Ch. Kast, prodotti fitosanitari. Abbiamo pubblicato questi in collaborazione con G. Glauser e C. Praz risultati nel marzo del 2018 sulla rivista «Proce- (Università di Neuchâtel) edings of the Royal Society B» (DOI: 10.1098/ La viperina azzurra è una pianta tipica per l’at- rspb.2017.2849). Il link a questa pubblicazione tività delle api. Tuttavia, essa contiene compo- è disponibile sul nostro sito Internet (www.apis. nenti vegetali secondari, i cosiddetti alcaloidi 1,00 - Sopravvivenza cumultiva pirrolizidinici (AP). Quando le api raccolgono il polline e il nettare dalle piante di viperina az- zurra, portano questi AP nella colonia. Il nostro 0,75 dottorando Matteo Lucchetti ha isolato diversi AP dai fiori della viperina azzurra per testare la • Controllo • 1.8 μg/larva tossicità del suo polline per le api mellifere. Ha • 3.5 μg/larva 0,50 mescolato gli AP isolati nel polline privo di AP, • 7.1 μg/larva • 14.1 μg/larva che ha poi somministrato alle api appena na- • 28.2 μg/larva te. I suoi esperimenti hanno dimostrato che le 0,25 api adulte tollerano relativamente bene gli AP. Probabilmente la viperina azzurra rappresen- ta quindi un rischio esiguo per le api mellifere 0,00 adulte. Siccome raccolgono vari tipi di polline, 0 3 6 9 12 15 18 21 quello di viperina azzurra viene mescolato con Giorni il polline di altre specie vegetali e quindi gli AP Legenda: sopravvivenza delle larve e tasso di nascita delle tossici sono «diluiti». api: il polline della viperina azzurra contiene l’echivulgarina, che è tossica nella dieta delle larve di ape mellifera anche Al contrario, anche piccole quantità di alcaloidi in piccole quantità. Il tasso di sopravvivenza delle larve e il tasso di nascita delle api sono fortemente ridotti con una pirrolizidinici, come ad esempio l’echivulgarina, dose di echivulgarina di 14,1 µg/larva (curva blu) o di 28,2 nella dieta risultavano letali per le larve. µg/larva (curva rosa). Nessun effetto negativo sulla soprav- vivenza delle larve è stato osservato per una dose fino a 7,1 Tuttavia, Matteo Lucchetti è stato in grado di µg di echivulgarina per larva (curva verde). Il tasso di nascita dimostrare che solo una piccola parte degli AP delle api a 21 giorni era paragonabile a quello del controllo (curva nera) o a quello registrato a dosi inferiori (curve gialla presenti nel polline e nel pane d’api raggiunge e rossa). 22
admin.ch: Api > Prodotti apistici > Miele > So- che non sono omologati per la Svizzera. Inoltre, stanze nocive nel miele > Alcaloidi pirrolizidinici). abbiamo fatto esaminare presso il Länderinstit- ut für Bienenkunde Hohen Neuendorf in Ger- Programma nazionale di monitoraggio mania i campioni medi di fogli cerei per identifi- Cera d’api svizzera care la contraffazione con paraffina e stearina. Ch. Kast, V. Kilchenmann Fortunatamente, non si sono riscontrati additivi Nell’ambito di un programma svizzero di moni- di paraffina e stearina al di sopra del limite di toraggio, il Centro di ricerca apistica, in collabo- prova. razione con i produttori di cera svizzeri, esami- na da oltre 25 anni campioni medi di fogli cerei L’impiego di CheckMite+ provoca residui per identificare eventuali residui dei prodotti eccessivi nella cera utilizzati per la lotta alla varroa. Queste anali- Ch. Kast, V. Kilchenmann, B. Droz si consentono di valutare la qualità della cera Per determinare le quantità di residui nella cera d’api svizzera e forniscono una panoramica dei dopo una singola applicazione di CheckMite+, metodi di trattamento utilizzati nel nostro Pae- abbiamo trattato 15 colonie utilizzando questo se. La contaminazione della cera d’api svizzera prodotto. Subito dopo il trattamento e durante da bromopropilato (Folbex VA, non più omolo- la stagione successiva abbiamo analizzato di- gato), fluvalinato (Apistan, non più omologato) e versi campioni di cera dei favi da nido e da mie- coumaphos (CheckMite+, omologato dal 2006; le alla ricerca di residui. Le nostre ricerche con- Perizin non più omologato) è diminuita costan- fermano che l’uso di CheckMite+ porta a livelli temente tra il 1998 e il 2013 e si è stabilizzata a di residui molto elevati nella cera. Con un test un livello basso. Negli ultimi anni, tuttavia, si è di laboratorio possiamo dimostrare che queste registrato un aumento dei residui di coumaphos quantità di residui danneggiano la covata. I livelli a causa dell’uso di prodotti che lo contengo- di residui particolarmente elevati si riscontrano no come CheckMite+ per la lotta alla varroa. nei favi che sono stati a contatto con le stri- Sconsigliamo l’uso di questo prodotto, in modo sce CheckMite+ durante il trattamento. Dopo che anche in futuro la cera d’api svizzera sia di l’applicazione di CheckMite+, i vecchi favi non buona qualità. devono dunque essere trasformati in nuovi fogli Presso l’ufficio per la sicurezza alimentare e di cerei. È importante che la cera precedentemen- veterinaria del Cantone di Friburgo (LSVW, Amt te entrata in contatto con CheckMite+ non entri für Lebensmittelsicherheit und Veterinärwes- nel ciclo produttivo svizzero della cera. Consi- en) sono stati analizzati i campioni medi di fogli gliamo quindi vivamente agli apicoltori di non cerei per identificare la presenza di amitraz e utilizzare CheckMite+ per la lotta alla varroa, in metaboliti di amitraz. In alcuni campioni si so- quanto gli elevati livelli di residui di coumaphos no rilevate tracce di metaboliti di amitraz. Ciò nella cera si ripercuotono negativamente sullo significa che probabilmente vengono utilizzati sviluppo larvale. Inoltre, i residui possono anche prodotti con principi attivi contenenti amitraz passare nel miele e comprometterne la qualità. 23
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Passaggio di amitraz to dimostrare che circa 1/10 dei metaboliti di dalla cera al miele amitraz possono passare dalla cera al miele. Di Ch. Kast, V. Kilchenmann, B. Droz, conseguenza, la cera contaminata può portare in collaborazione con l’ufficio per la sicurezza a residui di amitraz nel miele. Per questo motivo alimentare e di veterinaria del Cantone si sconsiglia di acquistare la cera all’estero, per- di Friburgo (LSVW, Amt für Lebensmittelsi- ché, a differenza della Svizzera, in alcuni Paesi i cherheit und Veterinärwesen) prodotti contenenti amitraz sono autorizzati per In Svizzera l’amitraz non è omologato come l’apicoltura. medicamento per uso veterinario per le api. (Continua) Una campagna intercantonale dei cantoni del- la Svizzera occidentale lascia supporre che in Svizzera si utilizzino talvolta prodotti contenenti L’angolo degli affari amitraz. I residui nel miele potrebbero essere dovuti al- • Vendo per cessata attività: sceratrice a la presenza di cera contaminata (p.es., prove- vapore; maturatore da 200 kg.; suppor- niente dai Paesi limitrofi). Abbiamo quindi voluto to maturatore da 200 kg.; filtro per miele testare questa ipotesi in un esperimento di la- estensibile; alzamelario; mielometro/mi- boratorio. A tale scopo abbiamo fuso l’amitraz suratore umidità miele; fornello a gas per nella cera a varie concentrazioni. I «panini di ce- sceratrice a vapore; arnie D/B da 10 con ra - miele - cera» sono stati prodotti in piastre relativi melari; arniette in legno per nuclei di Petri. Questi «panini» sono stati conservati in da 6 con relativi melari e materiale diverso. un’incubatrice a 30°C per un mese. Con que- Tel. 076 399 34 83 sto esperimento di laboratorio abbiamo potu- VASO PER MIELE TUTTO COMPRESO Vaso in vetro per miele, forma bassa, coperchio multicolore a vite, IVA compresa Consegne a domicilio Ticino da pezzi franco Chiasso 150 300 500 1000 1 Pal. +2 Pal. 1 Kg con coperchio - . 8 4 -. 7 7 -.75 - .70 -.6 7 + Moesano, da Fr. 55. richiesta 1/2 Kg con coperchio - . 7 0 -. 6 3 -.59 - .56 -. 4 5 Per quantità richiedere offerta. 1/4 Kg con coperchio - . 6 5 -. 5 9 - .57 - .53 -. 4 3 a Campioni gratuiti a richiesta. 1/8 Kg con coperchio - . 6 3 -. 5 7 - .54 - .50 -. 3 9 Altri vasi per frutta, verdura ..., a 50 g. con coperchio - . 6 2 -. 5 5 -.50 - .48 -. 3 6 richiesta (diverse forme e capacità). solo coperchio -. 3 6 -. 3 2 -.30 - . 2 6 -.19 a scatola crivelliimballaggi@hotmail.com 091 647 30 84 Crivelli Imballaggi - 6830 Chiasso 25
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Diploma cantonale di Apicoltura Il Centro Professionale del Verde in collabora- zione con la Divisione della Formazione Profes- sionale ha sviluppato un nuovo corso nell’ambi- to professionale. 1. Motivazione del corso La ragione per la quale si è ritenuto importante DFP) riconosce l’importanza e vuole favorire organizzare un corso di apicoltura professiona- lo sviluppo del settore apistico sostenendo la lizzante è strettamente legata alle nuove sfide formazione e l’indirizzo professionale della con- che il settore deve affrontare. Una particolare duzione apistica. attenzione è stata data alla differenziazione della produzione e alla conduzione tenendo in 2. Chi lo organizza considerazione le buone pratiche apistiche. Per La DFP e il Centro professionale del verde di completare il processo formativo, si è deciso Mezzana. di certificare le competenze acquisite con un esame finale che darà seguito all’ottenimento di 3. A chi è destinato un Diploma cantonale di apicoltore. La Divisio- Il corso è destinato a tutti coloro che svolgono ne della Formazione Professionale (in seguito un’attività a livello professionale o semi profes- sionale nel settore apistico. 4. Piano di insegnamento Il piano di insegnamento prevede una forma- zione modulare che si sviluppa su due stagioni apistiche. Luogo del corso Centro professionale del verde di Mezzana. Costo CHF 60 per giornata di corso. Termine d’iscrizione 7 ottobre 2019. Maggiori informazioni sono ottenibili www.mezzana.ch/cpv/corsi/formazione-conti- nua/corsi-professionalizzanti/ 27
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