Istituto Italiano di Ipnosi Clinica e Psicoterapia

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Istituto Italiano di Ipnosi Clinica e Psicoterapia
Istituto Italiano di Ipnosi Clinica e Psicoterapia
           Acta Hypnologica Anno XV, Numero 10
           Edizione per il Web, in formato PDF
Anno XV • Numero 1 • Maggio 2011

   Cari Soci,                                                 riconoscerete le “firme”. Gli articoli riportano
grazie alla dott. ssa Barbara Romani, psicologa e             gli interventi al convegno di psicoterapia «Attualità
psicoterapeuta, c he offre la sua collaborazione              e futuro dell’ipnosi tra clinica e Neuroscienze…
come vicedirettrice e a al dr. Carlo Piazza,                  Guantieri…Erickson…mindfulness…» dello
per lunghi anni direttore di «Acta» e che ora si              scorso 15 maggio 2010, organizzato dall’«Istituto
assume l’onere di direttore del comitato scientifico          H. Bernheim» e dedicato alla memoria di
redazionale, ecco il primo numero di «Acta                    Gualtiero Guantieri (nella foto di copertina).
Hypnologica» on-line.                                             A tutti, un’ottima lettura!
   Nella nuova veste, la rivista è ancora in corso                                                      La direttrice
di allestimento, ma i contenuti son collaudati e                                             Dott. ssa Clara Carletti

Pubblicazione quadrimestrale                     IPNOSI CLINICA ED EMPATIA NEL RAPPORTO
registrata presso il Tribunale                   PSICOTER APEUTICO                                                 4
di Verona il 9 gennaio 1997, n. 1246
                                                 Rocco Cacciacarne
Direttrice editoriale:
Clara Carletti
                                                 METAFORE TERAPEUTICHE SPECIFICHE
Vice Direttrice:
Barbara Romani                                   NELLA RIABILITAZIONE DI PAZIENTI
                                                 CON DIPENDENZA DA SOSTANZE                                        7
Direttore comitato scientifico editoriale:       Paolo De’Lutti
Carlo Piazza

Progetto grafico e impaginazione:
Trepixel                                         I NEURONI SPECCHIO E LA LORO IMPORTANZA
                                                 ALL’INTERNO DI UN PROCESSO
Hanno collaborato a questo numero:               IPNOTERAPEUTICO                                                  10
Rocco Cacciacarne
Paolo De’Lutti                                   Vittorio Grecchi
Vittorio Grecchi
Piergiorgio Malesani
Carlo Piazza                                     IPNOSI SCIAMANICA TRA BENE E MALE
© 2011                                           TERAPIA E MANIPOLAZIONE                                          16
Testi e immagini possono                         Piergiorgio Malesani
essere riprodotti, anche parzialmente,
con autorizzazione

Direttore responsabile:                          IPNODINAMICA : ISTANTANEA O ATEMPORALE?                          22
Clara Carletti                                   Carlo Piazza
«H.BER NHEIM»
    I S T I T U T O I TA L I A N O S T U D I D I I P N O S I C L I N I C A E P S I C O T E R A P I A
              Scuola di ricerca e formazione – Fondato da Gualtiero Guantieri

                                      Sabato 15 maggio 2010

        S A L A R I U N I O N I D E L L’ O R D I N E P R O V I N C I A L E
                   D E I M E D I C I E O D O N TO I AT R I
                  DELLA PROVINCIA DI VERONA

                             Via Locatelli, 1 – 37100, Verona (Vr)
                              orario: 8.30-12.30 / 14.30-17.45

                                    CONVEGNO
« AT T UA L I TÀ E F U T U R O D E L L’ I P N O S I T R A
               CLINICA E NEUROSCIENZE
  …Guantieri…Erickson…Mindfulness…»

                                     Dr. Rocco Cacciacarne
                                       Dr. Paolo De Lutti
                                     Dott. Vittorio Grecchi
                                   Dott. Pier Giorgio Malesani
                                    Dr. Leonardo Mometti
                                         Dr. Carlo Piazza

                                INGRESSO LIBERO
  L A CO M M IS S IO N E REGIONALE HA AT TRI BUITO ALL’EVENTO
       3 CR E DI T I EC M PE R PSIC OL OGI, PSIC OT E R A PEU T I,
               M E DIC I C H I RU RGH I E ODON TOI AT R I

                               Per informazioni rivolgersi a:
                                   dott.ssa Serena Rosson
                           segreteria dell’istituto «H. Bernheim»
                   Via xx Settembre, 69 – 37036, San Martino B.A. (Vr)
                         Cell. 347 039 80 16 – Tel. 045 978 63 94

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ROCCO CACCIACARNE                                              fermare quella specie di apertura di credito conces-
                                                               sa dal paziente; un avallo nettamente percettibile
IPNOSI CLINICA                                                 da entrambi. È così che nasce il primo vero nucleo
                                                               embrionario dell’empatia.
ED EMPATIA                                                         Questa, tuttavia, non è una regola uguale per
                                                               tutte le circostanze, specie se vi sono dei pregiudizi
NEL RAPPORTO                                                   o delle cattive informazioni nei riguardi dell’ipnosi.
                                                                   Personalmente, la presento più come un proces-
PSICOTERAPEUTICO                                               so di apprendimento per allenare il paziente, affin-
                                                               ché impari da sé a padroneggiare le proprie diffi-
                                                               coltà, specie nelle sindromi psicosomatiche; lo aiu-
Rapporto ipnologico psicoterapeutico                           to ad invertire quel processo di conversione più o
    Da una parte (sulla poltrona) c’è il paziente;             meno inconscia attuata ai danni di un organo ber-
dall’altra (sulla sedia accanto alla scrivania) è sedu-        saglio. Ciò è vero anche nelle situazioni contrarie,
to il terapeuta. Di norma è il paziente a scegliere            quando è una sofferenza fisica a scatenare un con-
il terapeuta, per un insieme di motivazioni. Dice-             seguente riflesso negativo nella sfera psico-sociale,
va G. Guantieri: «Quando qualcuno suona il cam-                come andrò a dimostrare nel caso pratico che ho
panello del vostro studio, quel contatto del dito sul          preparato per l’occasione.
pulsante risolve già il 50% dei problemi di chi si ri-             Ho appreso le tecniche che utilizzo e di cui mi
volge a voi». Se, dopo i convenevoli della presenta-           sento custode privilegiato, negli anni ’70 – ’80, di-
zione, il paziente comincia ad aprirsi con concen-             rettamente dal prof. G. Guantieri e dagli altri Do-
trazione e fiducia, chi è dall’altra parte è messo nel-        centi dell’Istituto «H. Bernheim», tra i quali sento
le migliori condizioni professionali per avvalersi di          il dovere di citare gli illustri colleghi: Angelico Bru-
tutte le sue conoscenze ed esperienze.                         gnoli e Piero Parietti.
    L’aspettativa è grande verso l’ipnosi, specie da               “Clinica” deriva dall’aggettivo greco clinòs, cioè
parte di coloro i quali hanno sentito parlare o letto          chinato; riferito a chi cura e si curva verso chi sof-
di guarigioni ottenute con tale metodica. Quindi,              fre, lo studia, analizza l’anamnesi, ascolta attenta-
ci sono tutte le condizioni per cominciare, preferi-           mente i sintomi riferiti, pesa ogni valore degli esa-
bilmente con un semplice saggio di ammissione. Il              mi strumentali esibiti, legge con attenzione i refer-
sintomo per il quale si ricorre più spesso a questa            ti di altri colleghi e attraverso un accurato esame
tipologia di tecnica è l’ansia. Ed è così che si può           obiettivo formula una prima diagnosi, più o me-
rompere il ghiaccio: si invita il paziente a mettersi          no grezza. La terapia è sequenziale alla diagnosi.
comodo sulla poltrona e si inizia con una induzio-             L’ipnosi è una delle tecniche d’impiego, mai esclu-
ne semplice di rilassamento, per valutare il grado di          siva in psicoterapia, con i suoi pregi, i suoi difetti,
responsività e consapevolezza somatica.                        i suoi limiti e le sue contro-indicazioni; in estrema
    L’ipnosi è un rapporto interpersonale parteci-             sintesi è una delle tante modalità di approccio in-
pato, uno stato che non è né veglia né sonno. Fon-             terpersonale.
damentale è il tono della parola, la sua modulazio-
ne, il suo volume, il timbro, le qualità vibraziona-           Il caso pratico
li, oltre al contenuto del fraseggio e al significato di           Il 16 giungo 2009 si presenta nel mio Studio
ogni vocabolo utilizzato. Si crea, nella stanza di la-         la Sig.ra Noemi Cerisa (nomi non rispondenti, in
voro, una piacevole e rilassante atmosfera condi-              osservanza alle vigenti leggi sulla privacy) di anni
visa. Il terapeuta è ricambiato dalla partecipazio-            58, coniugata; buona cultura, liceo scientifico dal-
ne del soggetto alle nuove emozioni di riposo, cal-            le Magistrali e due anni di Giurisprudenza; un fi-
ma, distacco e isolamento dai problemi specifici               glio, Giovanni di 32 anni, co-pilota in aerei di li-
per i quali si è rivolto a lui. Torna ed esperimentare         nea; ospite in famiglia anche l’anziana madre di 86
il piacere del distacco temporaneo dal disagio che             anni. Noemi lamenta crisi di ansia fino ad accessi
lo/a tormenta. È questo un passo concreto per con-             di panico oltre a notevoli difficoltà deambulatorie

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correlate: letto – poltrona e qualche rara passeggia-         dio con in mano uno stupendo presepe, lavorato in
ta fuori porta, sorretta dal marito Sandro. Insonnia          miniatura, su un vecchio coppo recuperato dal ma-
ribelle: 2 cpr. di Halcion alla sera e ½ durante la           rito nel corso di una demolizione edilizia; la lettu-
notte. Dal primo colloquio emerge una non con-                ra di questa sua opera mi permette di “effettuare la
trollabile tendenza al rimuginìo ricorrente di tutti          svolta” nel nostro rapporto professionale. È come se
gli avvenimenti salienti a lei occorsi, fin dall’infan-       mi avesse concesso le chiavi di accesso alle zone corti-
zia. A 30 anni inizia per Noemi un complesso cal-             cali profonde dei suoi due emisferi cerebrali.
vario chirurgico: operata di cisti ovariche e successi-           Durante quella seduta anch’io entro in legge-
vamente di annessiectomia bilaterale ed isterecto-            ra trance ipnotica con lei e nel commento, succes-
mia totale in due tempi, conseguenti a complica-              sivo all’induzione, accade un fatto di straordina-
zioni da parto (placenta previa).                             ria rilevanza: ognuno testimonia di essere riuscito
    Qualche tempo dopo, fu sottoposta a parziale              a leggere qualcosa di segreto nella propria e nell’al-
colectomia. Le sequele post-operatorie, determina-            trui coscienza. Era scattato il fenomeno dell’empa-
te anche da scarsa considerazione da parte del Per-           tia. La signora prima di uscire dallo studio, a con-
sonale Sanitario, l’hanno destabilizzata; tra i po-           clusione di seduta, mi lascia in dono il suo splendi-
stumi vanno annoverati frequenti sequestri intesti-           do presepe…
nali da aderenze; oltre alla sofferenza fisica «ha vi-            Nelle induzioni successive abbiamo realizza-
sto spesso la morte in faccia». Successivamente,              to molte delle altre esperienze proprie dello stato
ha subìto interventi ortopedici ai piedi, con gravi           ipnotico, dalla regressione di età all’analgesia, dal-
complicazioni, tra cui una caduta con le stampelle,           la proiezione al perfetto controllo degli stati emoti-
per disattenzione del Personale di Riabilitazione.            vi. Come medico, ho sfruttato la suggestione del-
         Alla mia precisa domanda «Quali sono i               la leggerezza corporea, con decondizionamenti in
problemi fisici che oggi La inquietano di più?», la pa-       progressione verso il recupero della motilità volon-
ziente ha risposto: a) Funzionalità dell’intestino; b)        taria, trasferiti poi nello stato di veglia vigile; non
perdita della capacità motoria autonoma; c) deficit           solo, ma mi sono cimentato nell’allenarla alle vi-
della padronanza del corpo che impedisce di realiz-           sualizzazioni etero-indotte dei suoi organi inter-
zarmi in una attività lavorativa. Si genera da subito         ni con paragoni metaforici; conservo il ricordo bel-
tra di noi una buona alleanza terapeutica e deter-            lissimo di una induzione esperita mentre fuori c’e-
miniamo di ‘obiettivarÈ entro 15 sedute il suo so-            ra un gran temporale e lo scroscio dell’acqua piova-
gno di poter affrontare un volo aereo accanto al fi-          na divenne motivo di cornice per attivare comples-
glio Giovanni, in cabina di pilotaggio.                       si meccanismi riflessologici (presumibilmente, nel
    Dall’analisi personale emergono molti vissuti             gioco dei neuroni specchio); ho sfruttato lo stimo-
particolari (sui quali soprassiedo per vincolo di pri-        lo acustico aggiuntivo dei tuoni per favorire la ri-
vacy), dovendo presentare in pubblico la Signora,             cerca dell’autogoverno del flusso circolatorio. Noe-
la quale ha accettato di sottoporsi per onore di te-          mi, per mia indicazione, registrava scrupolosamen-
stimonianza didattica a una dimostrazione diretta             te ogni seduta su supporto magnetico e, a casa, ri-
d’induzione, nel corso del Convegno dell’Istituto             passava la lezione, con entusiasmo crescente e de-
«H. Bernheim» del 15 Maggio ’10, in Sala Riunio-              terminazione a migliorare.
ni dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Verona.                Durante l’inverno 2009/2010, Noemi trova
    Già in seconda seduta, induco uno stato di ri-            dentro di sé un modo tutto personale per ricomin-
lassamento psicofisico che Noemi apprezza note-               ciare ad essere completamente autosufficiente sot-
volmente. Nelle successive aumento il livello di              to il profilo motorio; torna ad uscire di casa da sola
profondità fino a passare, in iv induzione, allo sta-         e avvia una importante attività nell’ambito del Vo-
to ipnotico vero e proprio. È molto sensibile alle            lontariato Sociale, con immense soddisfazioni che
visualizzazioni guidate, fino a lasciarsi andare, con         vanno a potenziare il suo già ricco patrimonio spi-
il mio abituale permissivismo, alle visualizzazioni           rituale interiore. L’ipnosi ha aperto in lei canali al-
spontanee, in particolare durante le pause della mia          ternativi all’interno della sua rete neuronale, che
voce conduttrice. Il 16 Settembre ’09, entra in Stu-          le hanno consentito di by-passare i blocchi causati

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dalle cicatrici post-operatorie, ricanalizzando gran          E.R.) e all’interazione bilaterale dei neuroni spec-
parte dell’energia vitale presente nel suo snc fino           chio (G. Rizzolatti).
alle sinapsi motorie muscolari, dal momento che                   Come per i farmaci, c’è sempre in agguato il
gli interventi chirurgici avevano completamente ri-           rischio di adattamento e assuefazione, ma con al-
sparmiato la sua testa.                                       cuni accorgimenti tecnici specifici, si riesce a ren-
    L’empatia simmetrica ha prodotto la capacità di           dere il paziente refrattario all’abitudinarietà, com-
lettura bilaterale ed è come se Noemi in setting te-          pletamente indipendente e distaccato dal rappor-
rapeutico riuscisse ad impadronirsi, con il mio pieno         to con il terapeuta; basta allenarlo continuamente
consenso, di quanto contenuto all’interno della mia           a rinforzare in se stesso la consapevolezza della sal-
memoria professionale. Poco prima di Pasqua realiz-           vaguardia all’irrinunciabile diritto/dovere del libe-
za il sogno del volo aereo, tra Verona e Napoli, in           ro arbitrio.
cabina di pilotaggio a fianco del figlio Giovanni.
Un’emozione straordinaria condivisa anche da me,
nell’induzione successiva del 7 aprile scorso.
    La cartella di Noemi è ancora aperta e siamo
appena in xxi seduta.                                          Bibliografia Essenziale
    Il modo migliore per dimostrare in concreto                    G. Guantieri, L’Ipnosi, Rizzoli Editore, Milano,
quanto sopra esposto, credo, sia di procedere prati-           Settembre 1973;
camente con una induzione ipnotica con la pazien-                  E. R. Kandel - J. H. Schwartz - T. M. Jessel, Prin-
te e discussione aperta, a seguire.                            cìpi di Neuroscienze, cea (Casa Editrice Ambrosiana),
                                                               Milano, terza edizione, 2003, pp. 1388;
Conclusioni                                                        G. Rizzolatti - C. Sinigaglia, So quello che fai. Il
    L’utilizzo delle tecniche di ipnosi clinica favori-        cervello che agisce e i neuroni spechio; Raffaello Cortina
sce ed accelera la comparsa del fenomeno dell’empa-            Ed., Milano, 2006;
tia all’interno del setting psicoterapeutico; una spe-             A. Brugnoli, Un passo oltre…, La Grafica Editrice,
cie di riviviscenza emotiva incrociata come quella             Vago di Lavagno (vr), Gennaio 2007;
che si prova dinanzi ad un’opera d’arte o comun-                   R. Cacciacarne, Presentazione e Osservazioni con-
que della creatività umana; diventa, indubbiamen-              clusive, Atti del convegno simp Sez. Veronese «G.
te, un valore aggiunto determinante nel rapporto:              Guantieri», Neuroscienze e Spiritualità in Medicina
medico o psicologo – paziente. Consente di aprire              Psicosomatica, Fede & Cultura Editore, Verona, No-
nuovi ponti terapeutici tra le parti sane del mala-            vembre 2008;
to, tali da consentirgli di superare notevoli ostacoli             Tutti i numeri di «Acta Ipnologica» – a cura dell’I-
interiori, specie se di natura psicosomatica, per av-          stituto «H. Bernheim» di Verona, dal I, 1997; ulti-
viare un vero e proprio processo virtuoso di miglio-           mo, Anno XIII: 3 Settembre ’09, Anno XIV: 1° Gen-
ramento sintomatologico verso la guarigione. Ciò               naio ‘10.
è possibile grazie alla plasticità neuronale (Kandel

                                                          6
PAOLO DE’LUTTI                                                ne, informazione, motivazione (riabilitazione di i
                                                              livello), una seconda fase di trattamento psicotera-
METAFORE                                                      peutico personalizzato con strategie anti ricaduta
                                                              (riabilitazione di ii livello) ed una terza fase di in-
TERAPEUTICHE                                                  tervento integrato psico sociale e/o di gruppo (ria-
                                                              bilitazione di iii livello).In particolare nella par ri-
SPECIFICHE NELLA                                              tengo utile individuare alcune fasi nelle quali poter
                                                              proporre specifiche modalità di intervento attraver-
RIABILITAZIONE                                                so l’uso di metafore idonee.
                                                                  Cercando di schematizzare al massimo possia-
DI PAZIENTI                                                   mo indicare :

CON DIPENDENZA                                                   – prima fase (dopo la disintossicazione) : me-
                                                                 tafora della strada, la maschera, il capo indiano
DA SOSTANZE                                                      – seconda fase (anticompulsione, anticraving):
                                                                 metafora del ponte, del surfista, del temporale…
                                                                 – terza fase (ristrutturante): la stufa, lo gnomo,

I
      l trattamento riabilitativo di pazienti con di-            la giara, il tempio…
      pendenza da sostanze richiede un notevole im-
      pegno in termini di tempo e comporta l’inter-               Nel trattamento di pazienti con disturbi da di-
vento di varie professionalità.                               pendenza, secondo la mia esperienza, non è mai
    Il mio lavoro si orienta in particolare su pazienti       sufficiente un trattamento farmacologico come
alcol-dipendenti, anche se alcune tecniche che pre-           unico sostegno ed è necessario valutare il tema di-
senterò possono essere validamente impiegate an-              pendenza in un ambito psicodinamico, rieducati-
che per altre forme di dipendenza.                            vo, relazionale, psico-sociale e simbolico.
    Inoltre devo segnalare che sempre più frequen-                Inoltre una grande parte dell’intervento riabili-
temente la dipendenza alcolica si accompagna ad               tativo di lungo periodo avrà a che fare con la pre-
altre forme di disagio psichico o all’uso di altre so-        venzione delle “ricadute”, intesa come possibilità di
stanze.Questa osservazione fa già pensare alla ne-            imparare specifiche strategie (spesso adattabili alle
cessità di un intervento complesso e spesso di lun-           risorse del paziente) per poter fronteggiare le situa-
go periodo, che richiede un atteggiamento molto               zioni di rischio.
flessibile.                                                       Tale fatto si connette direttamente a quella affa-
    Si è spesso ritenuto che la Psicoterapia sia di           scinante e complessa tematica che riguarda il Cra-
scarsa utilità in tali forme di sofferenza, ma io ri-         ving, ovvero quell’insieme di aspetti comportamen-
tengo che una modalità di intervento psicoterapeu-            tali, biologici e psicologici che chiamano in causa
tico specifico sia invece del tutto necessaria, anche         il rapporto individuale col nostro «sistema di gra-
se dovrebbe presentare alcune peculiarità.                    tificazione neuroendocrino», terreno di base nella
    Tale trattamento riabilitativo dovrà essere di            strutturazione di varie dipendenze.
lungo periodo, poiché prevede varie fasi di evolu-                Molti studi scientifici documentano lo stretto
zione, potrebbe anche coinvolgere i familiari, pre-           rapporto tra Craving, stimoli ambientali condizio-
vedere terapie o sostegno di gruppo e formulare               nanti e aspetti psicologici ed emotivi della persona,
specifiche strategie di evitamento delle ricadute.            ed è dimostrato che le strutture nervose coinvolte
    Un tale approccio terapeutico ai problemi di al-          nell’appetizione delle sostanze psicoattive (meccani-
col dipendenza va a configurare un metodo che ho              smi base della gratificazione) sono filoge­neticamente
definito come Psicoterapia di accompagnamento                 molto antiche, con collocazione mesencefalica. L’o-
riabilitativo (par).                                          rigine profonda del Craving, come sostengono Ci-
    La par che può essere usata con un cliente-tipo           bin, Innenthal e collaboratori, si esprime clinica-
può prevedere una prima fase di cura, detossicazio-           mente in una sofferenza clinica ai confini tra il

                                                          7
pensiero e il corpo, ingestibile con le parole e un           Il ponte
approccio solo razionale, ma piuttosto sensibile a                Questa immagine presenta due territori assai di-
un accudimento corporeo e preverbale .                        versi: quello a destra rappresenta la dipendenza (da
    In questa ottica credo che la distensione imma-           alcol, farmaci, droghe…) e a sinistra il territorio
ginativa, le metafore, le tecniche ipnotiche specifi-         dell’indipendenza, ovvero la possibilità di una vita
che ed anche un particolare atteggiamento menta-              drug-free. Il ponte rappresenta il mezzo da costrui-
le mindful, possono divenire strumenti privilegiati           re con grande volontà e determinazione utilizzando
per un adeguato intervento terapeutico.                       come mattoni l’attenzione, la consapevolezza, la di-
    Le immagini utilizzate, opera di Marco Weber,             sciplina mentale, la creatività, la fiducia…
possono essere proposte in vario modo; nel mio la-
voro prediligo una presentazione diretta delle im-            La strada
magini tramite una fotocopia. L’immagine viene                   Questa immagine, da proporre ad una perso-
discussa assieme al paziente, essendo una specifi-            na alcoldipendente che vuole uscire dal problema,
ca rappresentazione di un tema-chiave del percor-             presenta alcune persone che stanno camminando
so di una par.                                                su una strada che in vari punti presenta un traboc-
    La modalità del confronto può essere di tipo in-          chetto, che riporta la lettera ‘A’, come alcol. Ogni
duttivo o deduttivo.                                          volta che una persona con passato di alcoldipen-
    Ad esempio se presento l’immagine del Tempo-              denza “mette piede” sulla ‘A’, come alcol, precipita
rale come metafora della ricaduta, posso usare un             nuovamente (ricaduta) nel vuoto, ovvero in una si-
metodo induttivo, citando esplicitamente le analo-            tuazione di grave pericolo, col rischio di “farsi mol-
gie che l’immagine ha col fenomeno della ricaduta;            to male”, il che equivale spesso a riattivare una fa-
oppure uso uno stile deduttivo, ricavando dalla te-           se di abuso alcolico. L’astinenza definitiva è la base
stimonianza del paziente stesso sulla sua “ricaduta”          per un reale cambiamento.
gli elementi che possono essere individuati nell’im-
magine stessa.                                                Il temporale
    Le immagini inoltre servono come un ponte per                 Questa immagine rappresenta un uomo che
l’esperienza diretta col paziente, allorché viene pro-        contempla un paesaggio all’orizzonte che prean-
posto il tema direttamente come induzione imma-               nuncia un temporale. È una metafora della ri­
ginativa o ipnotica. Infatti l’induzione di una im-           caduta alcolica. Essa è molto spesso prevedibile,
magine già vista, e che rappresenta una adeguata              proprio come un temporale; risulta quindi ­assai
metafora di un vissuto e di una esperienza del sog-           importante premunirsi con un ombrello. Que-
getto, facilita l’approfondimento della tematica,             sto rappresenta la necessità di attrezzarsi adeguata-
permettendo di citare esplicitamente aspetti e par-           mente, per confrontarsi con le “perturbazioni inte-
ticolari di un’immagine già precedentemente con-              riori” che spesso possono favorire una ricaduta al-
divisa tra terapeuta e paziente.                              colica…
    Infine, l’esperienza vissuta a livello immaginativo
può costituire un ottimo elemento su cui il pazien-           Il surf
te può sviluppare autonomamente un approfondi-                    Questa immagine si adatta bene a rappresentare
mento della tematica, meglio se in una cornice con-           la possibilità di “surfare” l’onda del desiderio alco-
testuale tipo Mindfulness. Ad esempio, un paziente            lico. Infatti il desiderio, il Craving, può essere defi-
con problema di alcol dipendenza, in fase avanzata            nito come un momento intenso, ma breve, che ri-
di par, può allenarsi a perfezionare il tema e la me-         porta alla condotta compulsiva. Il rischio è quello
tafora del capo indiano (come vedremo).                       di farsi travolgere dall’onda stessa. Surfare il deside-
    Presenterò ora alcune immagini che utilizzo               rio è in effetti una metafora già nota in ambito al-
specificamente in una par, e ricordo che risulta as-          cologico, ma qui viene proposta in modo completo
sai efficace, in determinati contesti, proporre que-          e costituisce una tecnica di “fronteggiamento anti-
sta esperienza anche in gruppi omogenei di pa-                craving”, che può essere perfezionata e sviluppata
zienti.                                                       sempre dal paziente.

                                                          8
Il capo indiano                                              è una forma di trance, non è una tecnica di rilassa-
    Esso rappresenta il cambiamento che un alcol-            mento, è basata sull’integrazione mente corpo ed è
dipendente dovrà mettere in pratica. Un cambia-              utilizzabile con diversi approcci psicoterapeutici
mento a livello intra- e inter-personale, familiare              Infine alcune metafore che definisco “ristruttu-
e sociale. Una scelta che necessita di un “rituale di        ranti”, come la stufa, la giara, il tempio, lo gnomo,
passaggio”, come era abituale presso i Nativi ame-           possono essere proposte anche in ambito di tecni-
ricani. Infatti è un atto creativo, ed efficace, imma-       ca immaginativa ipnotica, sottolineando con molta
ginare di “darsi un nuovo nome”, come farebbe un             cura i dettagli, le implicazioni emozionali, i possi-
fiero guerriero pellerossa, a simboleggiare una nuo-         bili collegamenti operativi e comportamentali con
va capacità, ovvero modificare uno stile di vita pre-        la quotidianità.
cedente e scegliere di “eliminare, ovvero uccidere               Ad esempio, ritengo utile la metafora del tem-
l’alcol” . Un evento di cui essere fieri e che andreb-       pio quando si arriva ad un buon equilibrio com-
be poi “testimoniato” in ambito psicosociale e fa-           plessivo, con una consolidata astensione da sostan-
miliare, meglio se con la consapevolezza di poter-           ze. Occuparsi del proprio tempio, in genere pro-
si segretamente chiamare Falco Deciso…, Lupo Feli-           posto come struttura di tipo orientale all’inter-
ce…, Montagna Che Ride.                                      no di una foresta, vuol significare tornare al cen-
                                                             tro della propria dimensione energetica profon-
    L’utilizzo di metafore specifiche può compren-           da, o spirituale, tornare a portare rispetto alla pro-
dere inoltre altre immagini come: la stufa , la gab-         pria unicità .Fare pulizia del Tempio assume altri
bia , la palude, le maschere, lo gnomo, il cuoco, il         importanti significati nel percorso riabilitativo del-
contadino…                                                   la persona.
    Queste strategie hanno anche lo scopo di svi-
luppare l’attenzione, la consapevolezza e la creativi-                                        Dr. Paolo De’Lutti
tà, elementi di grande importanza riabilitativa e te-                                     Medico Psicoterapeuta
rapeutica, riconosciuta da molti studi scientifici.                              Responsabile Riabilit. Alcologica
    La Mindfulness, come detto, può senza dubbio                                           Ass. hands, Bolzano
essere proposta come adeguata modalità per una
disciplina mentale nell’ambito della medicina del-
le dipendenze.                                                Bibliografia
    Nell’Associazione hands di Bolzano, ove lavo-                 G. Gerra, A. Zaimovic, Craving, aspetti comporta-
ro, ho iniziato a proporre esercizi di Mindfulness            mentali e biologici, 2008;
con alcuni operatori che a vario titolo si occupa-                M. Cibin - V. Zavan - I. Hinnenthal - E. Levar­ta
no di persone alcoldipendenti. Infatti trovo molto            - E. Manera - M. Nardo, Prevenzione della ricaduta,
importante poter «innaffiare i semi di alcune no-             motivazione al cambiamento, sofferenza psichica nell’in-
stre capacità» (altra metafora molto usata nella Psi-         tervento alcologico, in «Bollettino per le farmacodipen-
cologia buddista) per poter essere più motivati e             denze e alcolismo», 2001;
convincenti quando poi operiamo con le persone                    F. Didonna, Introduzione alla Mindfulness: aspet-
sofferenti.                                                   ti neurofisiologici ed applicazioni Cliniche, «Master in
    La Mindfulness può essere definita come: «La              Mindfulness – Based Therapy», 2010;
consapevolezza che emerge prestando attenzio-                     P. De’Lutti, Strategie riabilitative di lunga durata
ne intenzionalmente, nel momento presente, e in               nella dipendenza da alcol, Convegno nazionale Feder-
modo non giudicante al presentarsi dell’esperien-             serd 2006;
za, momento per momento» (Jon Kabat Zin). Non

                                                         9
VITTORIO GRECCHI                                             fisica, possiamo però pretendere che non si basi su
                                                             fantasiose ipotesi di derivazione ottocentesca spac-
I NEURONI                                                    ciate per verità incontestabili. La modalità psico-
                                                             terapeutica derivata da una lunga e meditata espe-
SPECCHIO E LA LORO                                           rienza di clinica ipnotica, mi induce a considera-
                                                             re come indissolubili le due componenti basilari
IMPORTANZA                                                   dell’attività mentale e del comportamento: la fisio-
                                                             logia neurobiologica e il conseguente pensiero in-
ALL’INTERNO                                                  teragenti in un complesso rapporto circolare. Nel-
                                                             lo svolgimento della nostra attività ipnoterapeutica
DI UN PROCESSO                                               dobbiamo superare la logica dei vari “orticelli” per
                                                             amalgamarne le parti utili nel processo clinico (Ip-
IPNOTERAPEUTICO                                              nosi Clinica Integrata) nel quale siamo impegnati;
                                                             allo stesso modo, una base scientificamente sempre
                                                             più solida legata all’evoluzione delle neuroscienze,
                                                             ci potrà dare sempre di più la consapevolezza della

L’
        attenzione mirata al nostro modo di fare i           logica, del come e perché svolgiamo e sviluppiamo
        clinici, ci porta a voler sempre più conosce-        il nostro lavoro. È la logica che definisce la scien-
        re il come e il perché del lavoro che faccia-        za, la quale non afferma verità ma vi si approssima
mo, dei risultati che otteniamo e come possiamo              per prove ed errori: epistemologicamente, qualun-
consapevolmente migliorarli. Non possiamo nega-              que tesi verrà tendenzialmente confutata o alme-
re che per decenni e decenni abbiamo spesso utiliz-          no corretta. E poi la modalità di indagine con cui
zato studi e procedimenti, anche insegnati da gran-          la scienza procede per raggiungere una conoscenza
di maestri, che pur dando nell’insieme risultati ac-         oggettiva e affidabile si basa sull’osservazione della
cettabili, erano basati su empirismo e intuito.              realtà e sulla formulazione di un’ipotesi sperimen-
    Da alcuni anni anche nella psicoterapia e                talmente verificata. La coerenza con la quale verifi-
nell’ipnoterapia in particolare, le nuove acquisi-           chiamo il procedere del nostro lavoro con l’approc-
zioni delle neuroscienze hanno portato un grande             cio scientifico, lo valutiamo attraverso gli appositi
contributo alla conoscenza dei processi che attivia-         test che misurano le aree cerebrali e mentali su cui
mo nel percorso terapeutico e come possiamo ren-             orientiamo il nostro lavoro o, in modo strumenta-
derli molto più efficaci.                                    le con la pet, come accade nei cambiamenti a livel-
    In questo articolo spiegherò come la conoscen-           lo di aree cerebrali dopo la remissione del doc (Di-
za di due scoperte neuroscientifiche quella che de-          sturbo Ossessivo-Compulsivo). Un approccio che
finiamo forza sinaptica ( potenziamento sinaptico a          vuol essere il più possibile scientifico nel nostro la-
lungo termine e depressione sinaptica a lungo ter-           voro sa perfettamente che la materia cerebrale non
mine), e quella dei neuroni specchio, possano ren-           si regge da sola, ha un’altra inscindibile e altrettan-
dere esplicite le nostre modalità che prima erano            to importante parte mentale con la quale è in per-
soprattutto intuitive e, al contempo, farci compren-         petuo dinamico rapporto. La teoria scientifico-ce-
dere come utilizzarli per aumentare in modo consi-           rebrale non si regge da sola, ha bisogno di quella fi-
derevole l’efficacia del processo ipnoterapeutico.           losofico-mentale per sopravvivere, e viceversa.

Cenni storici:                                               Il nostro concetto di psicoterapia
Credo si possa dare una risposta univoca in nome             Dev’essere pragmatica e operativa ai differenti li-
del progresso scientifico che dev’essere l’asse por-         velli. Ha come riferimento la fisiologia dell’insie-
tante dello sviluppo della nostra disciplina. Cer-           me cervello-mente. Il tempo e l’elaborazione sul-
to, almeno sino a quando non vi saranno svilup-              le reali cause o concause pregresse della patologia è
pi al momento impensabili, non potremo mai pen-              finalizzato alla loro neutralizzazione e superamen-
sare che la psicoterapia diventi una scienza come la         to. Si opera, con una mirata ed elastica metodolo-

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gia, sulle reali problematiche e sulle strutture pre-           trollare in modo patologico?
senti che supportano la psicopatologia. La strate-                 Dobbiamo partire dalla memoria, riferimento
gia non può essere rigida, quando ve ne è la possi-             primario che l’individuo ha per formulare i propri
bilità possiamo neutralizzare e modificare, utilizzan-          pensieri e i conseguenti comportamenti.
do una mirata e complessa elaborazione, il significa-
to di quella particolare risposta egodistonica all’in-          La memoria
terno di una singola seduta; oppure, come succede               Non posso, considerando i limiti imposti da un ar-
molto più spesso, procedere passo dopo passo lungo              ticolo specificare i differenti tipi di memoria e le
l’intero percorso ipnoterapeutico e psicoterapeuti-             loro specifiche e complicate funzioni, devo limitar-
co per recuperare un sempre miglior equilibrio ego-             mi in modo semplicistico a considerare che dev’es-
sintonico. La finalità è di attivare le risorse e le po-        sere permanente, ma anche soggetta a cambiamen-
tenzialità, fisiche, emotive e cognitive per ottenere           ti da parte di esperienze successive. Date queste
la migliore e più stabile risoluzione della patologia           contraddittorie modalità di espressione della me-
psichica, psicosomatica e somatopsichica. Dobbia-               moria, non ci deve sorprendere che i ricordi di epi-
mo aiutare il paziente a creare dei modelli nuovi co-           sodi, situazioni e dati siano spesso soggetti a errata
erenti con la propria personalità e con la realtà che           attribuzione, suggestionabilità e distorsione.
vive, che superino, dopo averle metabolizzate e in-                 In psicoterapia dobbiamo aiutare il paziente a
globate, le precedenti modalità di vita che si erano            creare dei modelli nuovi coerenti con la propria
dimostrate negative e fonti di disagio e/o patologia.           personalità, con la realtà che vive che superino, do-
                                                                po averle metabolizzate e inglobate, le precedenti
L’ipnositerapia integrata e integrazionale                      modalità di vita che si erano dimostrate negative e
Il quadro concettuale di riferimento è un proces-               fonte di disagio e/o patologia.
so integrato che si rifà all’opera M.H. Erickson,                   Per comprendere in modo chiaro, anche se gio-
all’ipnosi guantieriana, alle tecniche direttive,               coforza molto semplificato su come agire a livel-
all’e m dr, alla mindfulness. Nella fase del b-SoC              lo psicoterapeutico, dobbiamo dar vita a costruzio-
(Stato di Coscienza Ordinario) ma anche in elabo-               ni mentali attraverso le quali particolari modelli di
razioni in un A-SoC il riferimento è alla psicologia            attività neuronale guidata dalle esperienze che il cli-
cognitiva. Dobbiamo capire di quali cambiamenti                 nico andrà a proporre, possano creare cambiamenti
c’è bisogno nel tessuto cerebrale e nell’attività men-          duraturi nel cervello. Diventa opportuno ora chie-
tale per arrivare a delle trasformazioni reali, conso-          derci quali sono le categorie generali di cambiamen-
lidarle e renderle recuperabili nei momenti in cui              to che possono essere usate per immagazzinare ri-
la persona deve affrontare situazioni che prima era-            cordi. Sappiamo che l’unità fondamentale dell’in-
no destabilizzanti o gestite in modo egodistonico?              formazione neuronale è l’impulso, lo spike. La pro-
                                                                babilità di trasmissione di un impulso è data dall’at-
Modalità base                                                   tività integrata di molte sinapsi eccitatorie e inibito-
Il terapeuta si trova a dover cambiare una combi-               rie che produce cambiamenti di voltaggio tra le pa-
nazione di energia-informazione implicita (costru-              reti della membrana del cono dell’assone, dove ha
zione emotiva) sempre più strutturata con una sor-              origine l’impulso. Di conseguenza, se un model-
gente di informazione esterna finalizzata al ri-equi-           lo particolare di attività neuronale attivato da spike
librio dell’attività psichica e neurologica, arrivare a         potenziati ha come risultato una modifica duratu-
spostare l’energia dai processi egodistonici per mo-            ra dei canali di sodio voltaggio-dipendenti posti nel
dularla progressivamente su processi sempre più                 cono dell’assone, rileviamo che ciò può produrre un
egosintonici.                                                   cambiamento duraturo delle proprietà di trasmis-
    Di quali cambiamenti c’è bisogno nel tessu-                 sione del neurone, contribuendo, di conseguenza,
to cerebrale per arrivare a delle trasformazioni rea-           alla produzione di un nuovo engramma.
li, per consolidarle e renderle recuperabili nei mo-                Malgrado l’esistenza di diversi tipi di memo-
menti in cui la persona deve affrontare situazioni              ria, quella procedurale (andare in bicletta), seman-
che prima non riusciva a gestire o cercava di con-              tica (ricordare il significato e l’esperienza dell’infor-

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mazione), episodica e/o autobiografica, quella che                  Abbiamo già spiegato che l’unità fondamenta-
a noi interessa a fini psicoterapeutici e sapere che la         le dell’informazione neuronale è l’impulso, lo spike,
loro base neurobiologica è simile.                              che contribuisce attraverso vari passaggi a stabilizza-
    In relazione all’intervento clinico dobbiamo                re un engramma. Sappiamo però, che per produrre
avere ben chiaro che è necessario passare dal-                  cambiamenti in psicoterapia, dobbiamo costruire un
la memoria a breve termine a quella a lungo ter-                nuovo engramma modificato almeno nel suo signi-
mine. Consolidare il fenomeno della realtà virtua-              ficato. Ci sono molte fasi nella trasmissione sinapti-
le che creiamo con l’intervento ipnoterapeutico mi-             ca di cui una certa percentuale è soggetta a modula-
rato (nuova memoria di lavoro) per farlo diventa-               zione a lungo termine. Per semplificare, finalizzando
re memoria a breve termine. Dopo aver ben defini-               il discorso alla psicoterapia, possiamo parlare di una
to questo passaggio, strutturarne il diverso signifi-           “forza sinaptica” come di un parametro che può es-
cato nella memoria a lungo termine. È basilare sa-              sere modificato e a propria volta portare modifica-
pere che la “memoria di lavoro” comporta modifi-                zioni. I meccanismi realmente efficaci indotti dal-
che dell’attività bioelettrica delle sinapsi. È una me-         la psicoterapia ipnotica integrata (e solo da questa in
moria inizialmente molto fragile che va consolidata             maniera veramente efficace), sono chiamati: ltp (il
perché non si alieni, ai vari livelli, con un adegua-           potenziamento sinaptico a lungo termine), ltd (de-
to lavoro psicoterapeutico. È solo seguendo questo              pressione sinaptica a lungo termine).
processo che possiamo trasformarla in una memo-                     Diventa utile chiarire come ltp e ltd agiscono
ria a lungo termine attiva e consolidata.                       per cambiare la forza delle sinapsi esistenti. A livello
    Giova ricordare che sino a non molto tempo                  presinaptico si può potenziare o deprimere la quan-
fa si riteneva che le memorie fossero stabili e che             tità (o probabilità) di rilascio di neurotrasmettitori
la loro scomparsa fosse dovuta all’oblio. Oggi, si              successivo all’arrivo di un potenziale di azione. Op-
guarda alle memorie come a entità instabili, dipen-             pure a livello postsinaptico , si può potenziare o de-
denti dal riconsolidamento, cioè da continuo pro-               primere l’effetto bioelettrico prodotto da una quan-
cesso di ristrutturazione. Questo concetto è in con-            tità costante di neurotrasmettitori rilasciati.
trasto con la concezione tradizionale della memo-                   Nella prima fase dell’ipnoterapia si agisce in mo-
ria che la considerava fotografia duratura della re-            do mirato e selettivo permettendo di rendere sem-
altà: oggi siamo consapevoli che non soltanto esiste            pre più neutre le precedenti esperienze disturban-
una riorganizzazione continua ma anche una con-                 ti ed egodistoniche. Nelle fasi successive della tera-
taminazione delle esperienze precedenti da parte di             pia, utilizzando via, via, un approccio sempre più
quelle successive.                                              olistico, si crea nella realtà virtuale una elaborazione
                                                                mentale spontanea progressivamente più affranca-
In psicoterapia dobbiamo                                        ta dalla patologia. In modo graduale e progressivo,
Aiutare il paziente a creare dei modelli nuovi coeren-          l’equilibrata elaborazione emotiva profonda, porte-
ti con la propria personalità e realtà che vive, che su-        rà ad una sempre maggiore espressione delle poten-
perino e consolidino dopo averle metabolizzate e in-            zialità individuali e ad un vivere sempre più egosin-
globate, le precedenti modalità di vita che si erano            tonico e stabilizzato.
dimostrate negative e fonte di disagio e/o patologia.               In relazione alle finalità dell’ipnosi clinica sap-
    Per comprendere in modo chiaro, anche se gio-               piamo che il consolidamento dell’esperienza anche
coforza molto semplificato su come agire a livel-               distonica avviene soprattutto nell’ippocampo, area
lo psicoterapeutico, dobbiamo nel processo clinico,             considerata cruciale per i processi di memoria, e
creare costruzioni mentali che possano portare a                che anche il processo complementare, depressione
cambiamenti duraturi nell’insieme cervello-mente.               sinaptica a lungo termine (lt d) che è un indeboli-
    Diventa opportuno ora chiederci quali sono le               mento continuo dipendente dall’usura delle sinapsi
categorie generali di cambiamento che possono es-               si ipotizza avvenga nelle stesse aree. Devo ribadire
sere usate per immagazzinare e consolidare i “nuo-              che il cammino che ha portato alle conoscenze di
vi ricordi” di cui con l’ipnosi abbiamo modificato il           questi meccanismi è affascinante e molto comples-
significato.                                                    so, riguardo l’ipnoterapia occorre sottolineare che

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è il lavoro mirato e adattato sulle varie aree senso-                 Il primo fattore riguarda la capacità mentale di
riali prese singolarmente o in un processo di asso-               immaginare quel processo essenziale per rappresen-
ciazione, nella singola seduta o nell’intero processo             tare la realtà in termini simbolici. È il passaggio su
psicoterapeutico che conduce ai cambiamenti della                 cui si fonda l’intero processo di costruzione della co-
forza sinaptica (l pd, lt d). Si lavora sull’eccitabili-          noscenza e che permette il configurarsi del primo li-
tà intriseca e sulla crescita o sulla ritrazione di rami          vello di coscienza, la coscienza nucleare. Le immagi-
assonali o dendritici e delle sinapsi.                            ni sono spesso associate alle emozioni e, a loro volta,
                                                                  sovente associate a particolari sensazioni. Il rappor-
Neuroni specchio                                                  to tra immagini ed emozioni è circolare come av-
Esistono anche altri modi per cambiare la forza delle             viene per la maggioranza dei processi mentali, l’atti-
sinapsi esistenti, per modificare l’engramma, o cam-              vità immaginativa produce emozioni con le diverse
biarne almeno il significato e la reazione emotiva? Ne-           concomitanti fisiologiche e psicosomatiche che a lo-
gli ultimi anni la neurofisiologia ci ha dato una rispo-          ro volta stimolano un’attività immaginativa dandole
sta affermativa molto precisa con la scoperta dei neu-            una diversa capacità e ampiezza.
roni specchio. Come agiscono? Hanno la capacità di                    L’attività immaginativa, come concordano la
attivarsi sia quando si compie un’azione in prima per-            grande maggioranza degli studiosi dell’apprendi-
sona sia quando la si osserva compiere da altri sia, co-          mento, viene ritenuta la base degli schemi menta-
me ci insegna l’esperienza clinica, quando la rappre-             li su cui si fonda il processo di costruzione della co-
sentazione è osservata nella realtà virtuale che noi stes-        noscenza dalle forme più elementari alla simboliz-
si ci creiamo. Più avanti spiegherò come l’azione im-             zazione più complessa. Damasio nel suo modello
maginata si leghi all’attività dell’emisfero destro.              chiarisce il passaggio determinante dell’elaborazio-
    La base dell’attività dei neuroni specchio come già           ne immaginativa nella costruzione della coscienza:
aveva ipotizzato oltre venticinque anni fa il compian-            «[…] La coscienza nucleare è presente quando i di-
to Vittorio Guidano, troppo prematuramente scom-                  spositivi cerebrali di rappresentazione generano una
parso, si lega al sistema motorio. Fino a pochi anni fa           descrizione per immagini del modo in cui lo stato
se ne aveva un’immagine semplificata, oggi non è più              dell’organismo viene modificato dall’interazione or-
così. Sappiamo che tale sistema è formato da un si-               ganismo – oggetto. […] Un aspetto fondamentale
stema di aree frontali e parietali connesse con le aree           da chiarire è che la coscienza nucleare viene “ricre-
visive, uditive e tattili, e dotate di proprietà funziona-        ata”, momento per momento, dal cervello come ad
li molto più complesse di quanto immaginare. Si è                 “impulsi”, e ogni oggetto con il quale interagiamo
scoperto, che alcune aree neuronali si attivano in re-            o che evochiamo dalla memoria è in grado di inne-
lazione non a semplici movimenti, bensì ad atti mo-               scare un impulso. Per effetto del meccanismo del-
tori finalizzati e che rispondono selettivamente alle             la coscienza nucleare il proto sé non cosciente (che
forme e alle dimensioni delle realtà su cui portiamo              è una struttura particolarmente sensibile, in grado
l’attenzione sia quando stiamo per interagire con es-             di rappresentare – detto metaforicamente – i mu-
se sia quando ci limitiamo ad osservarle. Queste aree             tamenti di stato dell’organismo mentre è occupato
neuronali appaiono in grado di discriminare l’infor-              a rappresentare qualcos’altro) subisce la fondamen-
mazione sensoriale selezionandola in base alle pos-               tale trasformazione in sé nucleare cosciente. […]
sibilità d’atto che essa offre, indipendentemente dal             Anche il sé nucleare quindi è generato a “impulsi”,
fatto che tali possibilità vengano, o meno, realizzate.           ma possiede una continuità temporale perché esiste
    In relazione alla psicoterapia ipnotica si eviden-            sempre la disponibilità di oggetti in grado di inne-
ziano due fattori importantissimi, il primo riguar-               scare questi meccanismi cerebrali».
da la possibilità di collegarsi alla coscienza nuclea-                In terapia, quando vi è difficoltà per il paziente
re (ipotizzata nel processo neurologico di costruzio-             a mantenere la costanza dell’oggetto, o almeno co-
ne della coscienza di Damasio), il secondo evidenzia              erenza come significato e risposta emotiva su quel-
l’attivazione prevalente dell’emisfero destro e i suoi            lo su cui stiamo lavorando, riportiamo set dopo set,
riflessi sull’attività corporea nel suo rapporto circola-         l’attenzione su quello che vogliamo elaborare.
re con la mente.                                                      Il secondo fattore riguarda la proiezione sul-

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le aree cerebrali nell’attività di imitazione. Quando                L’emdr e le tecniche Simil sogno 1° e 2° che si
si imitano le azioni degli altri si attiva la parte infe-        sono dimostrate valide nel neutralizzare le compo-
riore del lobo parietale di sinistra. Quando una per-            nenti emotive che supportano le memorie egodisto-
sona nella propria realtà virtuale imita le azioni che           niche o fortemente condizionanti su cui intendia-
ha visto compiere da un altro, o magari fatte da lui             mo intervenire, si collegano all’ltd. In una fase più
stesso, in quella stessa persona si attiva la parte infe-        avanzata, legata alle nuove acquisizioni mentali, col-
riore del lobo parietale di destra.                              legata all’ltp, le attività elettriche e neuroendocri-
    In conseguenza del cambiamento dell’attivi-                  ne simili a quelle che accompagnano le fasi di son-
tà emisferica, in ipnoterapia riusciamo ad ottene-               no rem potrebbero favorire i meccanismi di conso-
re una più diretta comunicazione tra l’immaginario               lidamento corticale inducendo fenomeni di poten-
vissuto in uno stato di trance e le emozioni. Si crea            ziamento a lungo termine a livello sinaptico
un diverso equilibrio a livello corporeo e menta-                    La mindfulness che è considerata aspetto cen-
le che permette un lavoro più efficace sulle emozio-             trale delle pratiche buddiste di meditazione, indi-
ni che potranno così molto più facilmente cambia-                ca un affinamento della capacità attentive, di ave-
re il loro significato.                                          re consapevolezza costante e penetrante, e di lasciar
    Gli effetti ben più efficaci di un’attività immagi-          emergere una facoltà intuitiva che va oltre il pensie-
nativa correttamente proposta dal terapeuta incido-              ro, sebbene possa essere formulata attraverso lo stes-
no in maniera efficace sull’intero processo clinico.             so. Nella mia esperienza legata all’essermi forma-
Attraverso le tecniche combinate si rafforza l’effi-             to come psicoterapeuta col Prof. Guantieri (un vero
cacia dell’ltd (depressione sinaptica a lungo termi-             grande maestro), trovo che negli insegnamenti avu-
ne) nel diminuire le tensioni legate alle costruzioni            ti all’Istituto Bernheim ci fosse il raggiungimento di
mentali condizionate da un processo mentale nega-                quella capacità liberatoria della mente che porta al
tivo. L’ltp (il potenziamento sinaptico a lungo ter-             superamento del pensiero consapevole che rappre-
mine) permette, dopo averle correttamente recupe-                senta l’essenza della filosofia buddista. Oggi, nella
rate, di riutilizzare tutte quelle potenzialità positive         pratica individuale, attraverso una tecnica ipnotica
contenute nella memoria del paziente.                            legata alla sovrastimolazione degli input e al succes-
    Nel progredire di un processo terapeutico così               sivo approfondimento della trance, creo quello sta-
condotto, il paziente acquisisce una sempre maggior              to mentale assolutamente libero da elementi ester-
capacità di gestire i processi mentali egodistonici per          ni e interni che porta il paziente ad una autosserva-
sostituirli progressivamente con una più naturale at-            zione puramente intuitiva che supera l’Ordinario
tività fisica, immaginativa e mentale egosintonica.              Stato di Coscienza (b-SoC), e che oltrepassa in una
                                                                 prospettiva sempre più ampia, le reazioni emozio-
Una breve sintesi delle varie metodiche che integrano            nali e i processi di pensiero egodistonici consolidati.
questo modello
    L’ipnosi classica nella sue varie modalità compre-           Le otto linee della fase applicativa dell'intervento
se quella guantieriana ed ericksoniana, permette di                  i) L’evocazione tramite A-SoC dell’eziopatoge-
portare la memoria di lavoro del paziente sulle si-              nesi del Disturbo e la relativa trattazione con tecni-
tuazioni consapevoli e/o rimosse o represse conser-              che ericksoniane e di tipo sensoriale-immaginativo.
vate nel subconscio (il percorso neurolologico, psi-                 ii) La trattazione del nucleo strutturato con tec-
cobiologico e le differenti costellazioni mentali) che           niche destrutturanti tipo simil-sogno 2, emdr o più
ne supportano la condizione patologica. Un inter-                direttive, che modificano l’attività bioelettrica che
vento che utilizza questa sola modalità può dimo-                sostiene la patologia fino alla parte organica. Modi-
strarsi efficace nelle forme leggere di psicopatologia.          ficazione della condizione psico-fisica che sostiene il
    Tecniche direttive all’interno dell’ipnosi, associa-         Disturbo.
te con emdr e nella seconda parte della ipnoterapia                  iii) L’utilizzo dell’immaginazione nella realtà
con stati tipo mindfulness, si sono dimostrate alta-             virtuale tramite i neuroni specchio che permette i
mente efficaci nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo                 cambiamenti dell’assetto psicofisico e di una sem-
(doc), anche grave.                                              pre maggiore capacità di gestire la realtà.

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iv) Il rinforzo con tecniche miste, ericksoniane                     raggiunta, ad esempio, dover dalla fase 4 ritornare
e direttive dell’elaborazione mentale neutra che ha                      alla fase 2 per il riemergere di situazioni non suffi-
gradualmente sostituito quella patologica.                               cientemente stabilizzate.
    v) La ulteriore stabilizzazione delle risposte neu-
tre e/o positive con tecniche ipnotiche indirette e                      Conclusioni
nel b-SoC con elaborazioni meta-cognitive.                               Perché l’ipnosi e la psicoterapia ipnotica?
    vi) Il consolidamento dei risultati raggiunti e la                       1) La valutazione emotiva di uno stimolo può
loro evoluzione liberatoria e positiva con tecniche                      precedere temporalmente la sua identificazione per-
ipnotiche guantieriane e/o miste che ricreano la con-                    cettiva, che però può non divenire cosciente. Con
dizione definita di mindfulness, nella quale il pa-                      l’ipnosi si può riuscire a divenire consapevoli, oltre
ziente recupera attraverso un differente assetto fisico                  che a livello sensoriale fisico, anche a quello livello
e mentale, un sempre migliore equilibrio sensoria-                       immaginativo e cognitivo.
le ed emotivo, capacità mnestiche e potenzialità co-                         2) Si deve tener presente che gran parte dell’ela-
gnitive che prima rimanevano escluse dai suoi pro-                       borazione emotiva avviene a livello inconscio, una
cessi mentali.                                                           dimensione alla quale la consapevolezza ha un rela-
    vii) Il processo terapeutico si completa con la                      tivo accesso. Ne consegue che le emozioni e il loro
creazione di riferimenti e strategie che strutturino e                   significato possono essere più facilmente apprese at-
mantengano le capacità mentali acquisite.                                traverso vie subcorticali che sono al di fuori dei pro-
    viii) L’intervento ipnoterapeutico va modula-                        cessi consci legati al ragionamento cosciente che è
to in rapporto alla patologia e alla sua gravità. Nel-                   elaborato soprattutto a livello di neocortex.
la fase iniziale è opportuno fare sedute ravvicinate                         3) Le forti e spesso condizionanti reazioni emo-
nel tempo, mano, mano che il processo terapeutico                        tive sono difficilmente trattabili con tecniche ver-
avanza, si possono allungare i tempi tra una sedu-                       bali perché passano per le vie sottocorticali.
ta e l’altra. Anche quando la psicoterapia può esse-                         4) La psicoterapia ipnotica agisce in modo dif-
re considerata conclusa, si suggerisce un follow-up                      ferente, probabilmente in modo botton-up, agen-
di rinforzo e consolidamento con una seduta ogni                         do sulle strutture profonde e bypassando le difese
due, tre mesi per un periodo non inferiore all’anno.                     coscienti.
    È possibile, durante l’intero intervento ipnote-
rapeutico, dover ritornare a fasi precedenti quella                                                                  Vittorio Grecchi

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