INTERPELLANZA e relativa risposta del Municipio

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INTERPELLANZA e relativa risposta del Municipio
(formalizzata e trattata nella seduta del Consiglio comunale del 15 giugno 2020)

I signori Matteo Buzzi e cofirmatario presentano la seguente interpellanza:
"Maggior uso della bicicletta per il rispetto delle distanze fisiche e ridurre il traffico"
“Lodevole Municipio,
In questo particolare periodo storico il mezzo di trasporto pubblico e collettivo rischia di essere in
difficoltà dati i legittimi timori legati ai luoghi affollati. Occorre tuttavia evitare assolutamente di
congestionare la nostra città ulteriormente con il traffico motorizzato privato, con tutti i rischi per la
salute che rappresenterebbe. Maggior inquinamento da smog e maggior inquinamento acustico.
Di questi tempi, la bicicletta rappresenta quindi, ancora più del solito, un mezzo di trasporto che
permette di rispettare le distanze fisiche e di mantenere una buona forma fisica.
In diverse città del mondo, in parte anche in Ticino, le autorità stanno realizzando in tempi rapidissimi
delle piste ciclabili pop-up. Si tratta di una corsia per biciclette temporanea, ottenuta delimitando una
parte esistente delle strade con vasi da fiori, coni e vernice, oppure tramite una rapida e temporanea
trasformazione di arterie viarie in zona 30. Una soluzione sì provvisoria, ma anche rapida ed
economica, per migliorare la viabilità durante la pandemia.
Attraverso questa interpellanza si chiede al Municipio di implementare delle chiusure al traffico
motorizzato provvisorie (con diritto di accesso ai confinanti) per la creazione immediata di percorsi
diretti e sicuri sulle principali direttrici stradali per accedere alla Città.
Per completare il quadro sarebbe auspicabile predisporre un progetto pilota, limitato nel tempo, che
preveda la riduzione della velocità a 30 km/h su tutto il territorio comunale.
Con una valutazione scientifica indipendente del progetto si potrebbe capire se riducendo la velocità
si ridurrebbe anche l’inquinamento atmosferico ed acustico e si aumenterebbe la sicurezza e la
mobilità.
Ricordiamo che alcuni studi hanno messo in evidenza anche i primi probabili nessi tra mortalità
da Covid-19 e tassi di inquinamento cronico da PM10, inquinamento che ha indebolito gli
apparati respiratori delle persone nelle zone più inquinate.
Sulla base di quanto sopra ci permettiamo di chiedere al Lodevole Municipio quanto segue:
     1. Cosa intende fare il Municipio per ovviare alle difficoltà legate al trasporto pubblico collettivo
     2. Quali misure concrete intende attivare?
     3. Cosa ne pensa il Municipio di una distribuzione gratuita di mascherine sui mezzi pubblici o
         per gli utenti abituali dei mezzi pubblici?
     4. Quali strategie intende mettere in atto il Municipio per evitare ulteriori congestionamenti di
         traffico motorizzato individuale? Intende il Municipio considerare in tempi brevi la
         creazione di percorsi ciclabili temporanei? Se sì dove e con quali tempistiche? Se no perché?
     5. Come valuta il Municipio la possibilità di predisporre un progetto pilota, limitato nel tempo,
         utile a valutare scientificamente gli effetti globali della riduzione della velocità su tutto il
         territorio comunale a 30 km/h?
     6. Non intende il Municipio introdurre subito il 30 km/h (oltre a via Vallemaggia come già
         proposto in una mozione dei Verdi) perlomeno sul tratto di ciclopista nazionale (Via alla
         Lanca degli Stornazzi, via Serafino Balestra, via delle Scuole, via Francesco Chiesa), magari
         in contemporanea con l'apertura del nuovo ponte ciclabile sulla Maggia alla Morettina?
     7. Non ritiene il Municipio di dover accelerare la realizzazione della rete di ciclopiste e di messa
         in sicurezza dei punti critici anche per dar seguito al piano della mobilità ciclistica votato dal
         Consiglio Comunale? Quando è prevista la presentazione e del piano?
     8. Entro quando è prevista la realizzazione di una ciclopista bidirezionale su via Varenna? Su
         quale tratto della via Varenna è prevista? Nel progetto sono previsti anche gli attraversamenti
         della rotonda e gli accessi al ponte sulla Maggia verso Losone anche per minimizzare i
         conflitti con i pedoni? Se no perché?
9. Quali altri progetti di ciclopiste verranno presentati entro la fine della legislatura e quali sono
       pianificati nella prossima?
   10. Come intende muoversi il Municipio per rendere il servizio di bike sharing accessibile anche
       alle famiglie attraverso bici con seggiolini, carretti o bici di dimensioni più ridotte?
   11. Come intende il Municipio promuovere l’offerta di bike-sharing? E’ ipotizzabile la
       distribuzione di buoni a tutta la popolazione per provare il servizio?
   12. Come intende il Municipio ridurre la difficoltà nel noleggio delle biciclette? E’ ipotizzabile
       far ricorso allo Swisspass?
Ringraziando per le risposte, inviamo cordiali saluti.”

A nome del Municipio risponde il municipale Niccolò Salvioni:
“Nell’interpellanza presentata con il suo collega Marko Antunovic, mettete in evidenza
problematiche legate all’inquinamento in relazione anche con dei possibili nessi con la mortalità
registrata da Covid-19. L’accento principale viene poi posta sull’opportunità di trovare delle
alternative al trasporto pubblico, penalizzato durante la fase più acuta della pandemia, rispettivamente
di incentivare la mobilità lenta, attraverso una serie di interventi, aventi anche carattere temporaneo.
Va detto innanzitutto che per il Municipio la promozione del trasporto pubblico rimane un elemento
imprescindibile nella politica comunale e cantonale a favore di una mobilità sostenibile ed al passo
con i tempi. Lo dimostra il sostegno al potenziamento previsto dal dicembre di quest’anno rinviato
dalle FFS ad aprile 2021, avallato proprio di recente dal Gran Consiglio, con il voto sul relativo
credito cantonale. Già solo l’aumento delle corse e l’ampliamento degli orari di servizio ridurranno i
rischi di assembramento eccessivo che determinano problemi in questo periodo straordinario.
Nel contempo, pensiamo che sia evidente a tutti il nostro impegno per favorire la mobilità lenta e
quella ciclabile in modo particolare, partendo dal lungo elenco di progetti realizzati, in corso di
allestimento o pianificati nei prossimi 2-3 anni. Solo per citarne alcuni, pensiamo alla permeabilità
ciclabile in Città Vecchia e nel Quartiere Rusca, al nuovo marciapiede di via Lanca degli Stornazzi,
alla pista ciclopedonale di viale dell’Isolino, alla sistemazione di via Luini, alla riorganizzazione del
percorso ciclopedonale lungo via Bramantino e via alla Morettina, al ridisegno del nodo del
Debarcadero, alla circolazione ciclabile nei due sensi in via Galli, tra Città Vecchia e Solduno, ecc.
Certamente il nostro territorio, rispetto ad altre realtà cantonali, favorisce già ora degli spostamenti
all’interno dell’agglomerato urbano in un contesto tutto sommato vantaggioso per i ciclisti. Molti
percorsi si snodano lungo strade secondarie, con poco traffico, attraverso quartieri a velocità 30 km/h,
rispettivamente sono già in parte dotati di piste o di corsie ciclabili. Inoltre, i dislivelli da affrontare
sono spesso contenuti.
Entrando nel dettaglio di quanto richiesto, rispondiamo come segue:

    1. Cosa intende fare il Municipio per ovviare alle difficoltà legate al trasporto pubblico
       collettivo?
       Il Municipio monitora costantemente la situazione ed è in contatto con le compagnie di
       trasporto e con i competenti servizi cantonali, consci che solo un’azione coordinata a livello
       cantonale possa dare una risposta adeguata. Le imprese di trasporto come le FART ricevono
       delle direttive sulle misure da prendere sui mezzi pubblici dalle FFS e da Autopostale, che
       coordinano gli aspetti relativi alla sicurezza COVID.
    2. Quali misure concrete intende attivare?
       Al momento il Municipio non ha adottato misure particolari, ma ribadiamo il fatto che in una
       regione così frammentata dal punto di vista istituzionale, qualsiasi misura efficacie deve
       essere concertata con gli altri Comuni dell’agglomerato.
    3. Cosa ne pensa il Municipio di una distribuzione gratuita di mascherine sui mezzi
       pubblici o per gli utenti abituali dei mezzi pubblici?
       Ricordiamo innanzitutto che l’uso delle mascherine sui mezzi pubblici è raccomandato ma
       non obbligatorio. Risulta pure che in media solo un utente su 5 ne fa uso. Non pensiamo che
sia una questione di prezzo o di reperibilità di questo prodotto, bensì di una scelta volontaria
     e consapevole del singolo. A prescindere da ciò, riteniamo che una simile iniziativa debba se
     del caso essere portata avanti dalle compagnie di trasporto medesime. Le FART hanno scritto
     alle FFS e Autopostale chiedendo se non è il caso di imporre l’uso delle mascherine ritenuta
     la difficoltà a rispettare le distanze.
4.   Quali strategie intende mettere in atto il Municipio per evitare ulteriori
     congestionamenti di traffico motorizzato individuale? Intende il Municipio considerare
     in tempi brevi la creazione di percorsi ciclabili temporanei? Se sì dove e con quali
     tempistiche? Se no perché?
     Come già anticipato nell’introduzione, a livello cittadino non mancano i percorsi per
     biciclette lungo arterie poco trafficate o con spazi appositamente dedicati ai ciclisti. Per fare
     un esempio, tra Solduno e il centro cittadino si possono percorrere, in una direzione e/o
     nell’altra, la via Galli, la via Pioda, la via San Jorio, oppure la strada d’argine lungo il fiume
     Maggia. Dal quartiere dei Saleggi verso il centro rileviamo che la via Varesi è dotata di
     corsie ciclabili, mentre anche altre strade, come la via della Pace o via Cattori, sono
     percorribili facilmente e l’attraversamento di via Orelli sarà molto facilitato con il progetto
     di permeabilità ciclabile che sarà realizzato nei prossimi 3-4 mesi. Citiamo poi la ciclopista
     del lungolago, rispettivamente il percorso lungo via Morettina e via Bramantino, con la
     connessione verso Piazza Grande attraverso Piazza Castello. Di recente a Lugano hanno
     permesso l’uso delle corsie per i bus da parte dei ciclisti, ma da noi sarebbe una misura
     francamente inutile, vista l’esiguità di tali tratte sul nostro territorio e la presenza di valide
     alternative. Del resto, il ciclista percorre già ora Largo Zorzi e via della Pace.
5.   Come valuta il Municipio la possibilità di predisporre un progetto pilota, limitato nel
     tempo, utile a valutare scientificamente gli effetti globali della riduzione della velocità su
     tutto il territorio comunale a 30 km/h?
     L’introduzione progressiva delle zone a velocità 30 km/h nei vari quartieri cittadini fa parte
     da diversi anni della politica comunale a favore della mobilità sostenibile ed è perfettamente
     coerente con il concetto UPI 50/30 applicato in tutta la Svizzera. Le zone 30 km/h già in
     funzione vanno dalle Gerre di Sotto a Solduno e di recente è entrata in vigore la zona 30 km/h
     del quartiere Campagna. Inoltre, è già pronto il progetto definitivo per la zona 30 km/h che
     interessa il quartiere Rusca-Saleggi, per cui a breve vi verrà sottoposta la richiesta del credito
     per la sua implementazione. Riteniamo che questa sia l’impostazione corretta per una
     gestione adeguata della mobilità nei quartieri, mentre siamo scettici sull’efficacia e sulla
     fattibilità della riduzione della velocità su tutto il nostro territorio, incluse le strade cantonali.
6.   Non intende il Municipio introdurre subito il 30 km/h (oltre a via Vallemaggia come già
     proposto in una mozione dei Verdi) perlomeno sul tratto di ciclopista nazionale (Via alla
     Lanca degli Stornazzi, Via Serafino Balestra, via delle Scuole, via Francesco Chiesa),
     magari in contemporanea con l’apertura del nuovo ponte ciclabile sulla Maggia alla
     Morettina?
     Come anticipato, la zona 30km/h nel quartiere dei Saleggi è già in una fase avanzata di
     progetto e quindi contiamo di implementarla ancora nel corso del 2021. Possiamo già
     anticipare che, per garantirne l’efficacia, lungo via delle Scuole sarà necessario effettuare
     alcuni interventi costruttivi, senza i quali si rischia di non raggiungere l’obiettivo di riduzione
     della velocità, interventi che devono seguire un preciso iter autorizzativo. Per via
     Vallemaggia le verifiche sono in corso e potremo rispondere a breve sulla possibilità di
     estensione della zona 30 km/h.
7.   Non ritiene il Municipio di dover accelerare la realizzazione della rete di ciclopiste e di
     messa in sicurezza dei punti critici anche per dare seguito al piano della mobilità
     ciclistica votato dal Consiglio Comunale? Quando è prevista la presentazione e del
     piano?
     I vari progetti, già citati in precedenza, stanno proseguendo attivamente e si trovano in vari
stadi di avanzamento. Non bisogna però sottovalutare l’importanza di una verifica attenta dei
    vari aspetti tecnici e giuridici che comportano. In tal senso, il Municipio non intende
    improvvisare e preferisce procedere secondo la prassi corretta. Per il piano della mobilità
    ciclistica, avevamo già avuto modo di spiegare, durante l’audizione in Commissione della
    gestione per il messaggio sulla permeabilità ciclabile del quartiere Rusca, che il piano in
    questione sarebbe stato allestito in collaborazione con il Cantone e con gli altri Comuni
    dell’agglomerato, nell’ambito della misura PALoc3 ML12.1. Sappiano che il documento è in
    fase di affinamento e sarà verosimilmente presentato ancora nel corso di quest’anno.
8. Entro quando è prevista la realizzazione di una ciclopista bidirezionale su via Varenna?
    Su quale tratto di via Varenna è prevista? Nel progetto sono previsti anche gli
    attraversamenti della rotonda e gli accessi al ponte sulla Maggia verso Losone anche per
    minimizzare i conflitti con i pedoni? Se no perché?
    Proprio di recente i servizi cantonali preposti si sono espressi sul progetto di massima
    allestito dalla nostra Sezione genio civile, valutandolo positivamente. A breve potremo quindi
    avviare la fase del progetto definitivo. Si può quindi prevedere che i lavori potrebbero iniziare
    nel corso dell’anno prossimo o del 2022 al più tardi. L’intervento parte dalla rotonda al ponte
    Maggia e si estende fino all’incrocio con via d’Alberti. Essendo una misura PALoc, non
    abbiamo potuto estenderla anche agli attraversamenti della rotonda, ma condividiamo la
    vostra idea che vi debba essere un adeguamento degli attuali attraversamenti, per cui il tema
    verrà trattato con i competenti servizi cantonali. Abbiamo però già previsto di allargare il
    marciapiede sul lato della centrale SES, per migliorare l’accesso al ponte sul lato a valle,
    riducendo i conflitti con i pedoni.
9. Quali altri progetti di ciclopiste verranno presentati entro la fine della legislatura e quali
    sono pianificati nella prossima?
    I progetti sono già stati citati in massima parte nelle risposte precedenti. Possiamo però
    aggiungere il collegamento tra viale dell’Isolino e la via Varesi, facendo capo all’ex-sedime
    ferroviario, con delle soluzioni che non vadano in conflitto con il progetto di ecoquartiere che
    interessa la vasta area dell’ex-macello e dell’ex-gas, in fase di pianificazione. Inoltre,
    segnaliamo l’intenzione di portare avanti, in collaborazione con il Cantone quale misura
    PALoc, il progetto di nuova passerella ciclopedonale sul riale Riarena.
10. Come intende muoversi il Municipio per rendere il servizio di bike sharing accessibile
    anche alle famiglie attraverso bici con seggiolini, carretti o bici di dimensioni più ridotte?
    Anche il bike sharing della rete del Locarnese, Vallemaggia e Bellinzonese, come la totalità
    dei sistemi di bike sharing, ha come scopo primario promuovere la mobilità attiva sostenibile.
    In particolar modo l’intento è quello di supportare concretamente la copertura dell’ “ultimo
    chilometro”, ossia di offrire un sistema capace di intervenire affinché le persone possano
    compiere con la bicicletta i percorsi più prossimi alle proprie realtà (casa, lavoro), o
    rinunciando all’auto sui brevi percorsi, o completando i movimenti effettuati con il trasporto
    pubblico o a piedi. Si tratta quindi essenzialmente di spostamenti funzionali intermodali,
    benché il servizio di bike sharing abbia anche caratteristiche adatte alla promozione dello
    svago e del turismo.
    Nella fase d’estensione della rete (2018) è stata presa in considerazione la possibilità di
    permettere il trasporto anche di bambini tramite dei seggiolini. Dopo un’attenta valutazione
    sia legata ai costi sia a questione di opportunità (quante delle oltre 500 biciclette dotare del
    seggiolino, in quali postazioni distribuirle, imposizione di rientro nelle postazioni di partenza,
    ecc.), si è deciso al momento di soprassedere ritendendo che quest’opportunità è già offerta
    da negozianti o altre realtà già presenti con cui non si intendeva creare un conflitto
    nell’offerta, ma piuttosto rendersi complementari.
    Al momento della sua introduzione (2016) ed in seguito nella varie tappe di estensione messe
    in atto, si è ribadito il concetto che il servizio di bike sharing andava ad integrarsi in un
    discorso di mobilità utilitaria con l’intento di essere complementare ad un servizio destinato
ad una mobilità più orientata allo svago dove questo tipo di offerta è già ben coperto da
    negozianti di biciclette che offrono anche il noleggio tra le varie prestazioni oltre che
    all’offerta di Rent a bike presente alla Stazione FFS di Locarno-Muralto proprio destinato a
    questo tipo di utenza (famiglie, gruppi, ecc.).
    Con introduzione delle prime postazioni a Bellinzona nel maggio 2019 e subito dopo in
    Vallemaggia, si è modellato il piano tariffale per permettere anche a chi desidera usufruire
    del sistema solo temporaneamente, di poter beneficiare di giornaliere (1 o 3) con il
    pagamento unicamente delle tratte utilizzate. Questo è andato certamente a rispondere in
    modo più adeguato alle esigenze sia del turista (tradizionale utilizzatore di quest’opportunità)
    ma anche di chi si occupa della gestione della rete.
    Negli scorsi mesi il Municipio ha aderito alla proposta di integrare anche sul nostro
    territorio, di 5 cargo bike (due delle quali di proprietà comunale) utilizzabili sia per il
    trasporto di bambini che di merci. L’inaugurazione era pianificata per il 2 aprile scorso, ma
    per le evidenti ragioni note a tutti, si è dovuto gioco forza posticipare il tutto.
    Stiamo valutando al momento di poter inaugurare quest’interessante soluzione, promossa
    attraverso CarVelo2Go gestita dall’Accademia della mobilità del TCS, nel corso delle
    prossime settimane. Nel frattempo le cargo bike sono state consegnate ed attualmente
    depositate presso l’officina di Muovi-Ti che si occupa per la Fondazione Il Gabbiano della
    gestione della rete di bike sharing.
11. Come intende il Municipio promuovere l’offerta di bike-sharing? È ipotizzabile la
    distribuzione di buoni a tutta la popolazione per provare il servizio?
    La promozione della rete, che ricordiamo è estesa a tutta la regione e buona parte del
    Bellinzonese, è stata inizialmente promossa in collaborazione con la Commissione
    Intercomunale dei Trasporti del Locarnese che ne è stata promotrice presso i vari Comuni
    che poi hanno deciso di aggregarsi al progetto. L’inaugurazione avvenuta a metà giugno
    2018 ha coinvolto tutti gli allora 15 Comuni con delle postazioni d prova sparse su tutto il
    territorio toccato.
    In seguito, ogni singolo Comune ha deciso autonomamente sia gli aspetti di promozione
    finanziaria (sussidi, contributi, ecc.) che di comunicazione.
    Il tema è stato oggetto di numerosi contributi sui media. Regolarmente a chiusura dell’attività
    annuale, grazie anche ai resoconti d’attività elaborati dal nostro Ufficio Energia in
    collaborazione con la Fondazione Il Gabbiano gestore della rete, tutti i Comuni vengono
    regolarmente informati sulle varie evoluzioni nonché queste vengono riprese dagli organi di
    stampa.
    L’Ufficio Comunicazione si occupa inoltre di promuovere il servizio tramite informazioni sia
    interne (sito internet, flyer agli sportelli, ecc.) sia esterne con puntuali comunicati stampa.
    Inoltre da un paio d’anni vengono donati ai neo 18enni presenti al momento d’incontro con
    il Municipio, degli abbonamenti gratuiti, sempre molto apprezzati e che promuovono nei
    giovani il tema della mobilità sostenibile.
    Infine sono state diverse le occasioni di manifestazioni locali o regionali (ad es. Slow Up,
    EspoVerbano, ecc.) dove il bike sharing aveva un finestra informativa o addirittura presente
    con uno stand informativo.
    In futuro si potrà certamente pensare a ulteriori momenti informativi e giornate di prova
    gratuita.
12. Come intende il Municipio ridurre la difficoltà nel noleggio delle biciclette? È
    ipotizzabile far ricorso allo Swisspass?
    Il sistema Velospot si è diffuso in numerosi agglomerati svizzeri quali quello di Bienne (città
    che ha lanciato il sistema), Locarnese, Riviera, La Chaux-de-Fonds, ecc. ed ha riscontrato
    un ottimo successo per la sua semplicità e per l’estrema flessibilità determinata dalla
    semplicità dell’infrastruttura necessaria per una postazione.
Inoltre, nel corso del 2019 la rete ha beneficiato dell’ammodernamento del lucchetto
       elettronico che ha semplificato ulteriormente la modalità di noleggio, già peraltro piuttosto
       semplice e rapida.
       La larghissima maggioranza degli abbonamenti che superano per il locarnese le 1'500 unità,
       vengono effettuate tramite il sito internet o l’Applicazione scaricabile per tutti i sistemi
       operativi. Inoltre, in caso di bisogno, i collaboratori del gestore sono sempre a disposizione
       per aiutare e sostenere anche chi con questi mezzi non ha un grande automatismo.
       Inoltre, fin da subito, abbiamo deciso di avere un punto vendita di abbonamenti annuali
       presso la nostra Cancelleria comunale che offre anche questo apprezzato e professionale
       servizio a beneficio di tutta la popolazione.
       Per quanto concerne le giornaliere, dopo un’iniziale collaborazione con lo sportello
       dell’Organizzazione Turistica Lago Maggiore e Valli, queste possono essere sottoscritte
       esclusivamente tramite internet o App.
       Al momento il ricorso allo SwissPass non è ancora possibile, ma auspicabile per il futuro.
       Tecnicamente non vi sono problemi ed è eseguibile caricare gli abbonamenti sulla carta
       SwissPass. Si tratta di una questione commerciale tra i proprietari di SwissPass e quelli del
       sistema Velospot.
       Nell’ambito dell’auspicata armonizzazione tra i vari sistemi di noleggio presenti sul territorio
       ticinese/svizzero si precisa che le Città di Bellinzona, Locarno e Lugano hanno sottoscritto
       una lettera di richiesta diretta a Publibike (sistema di bike sharing presente nel Luganese) e
       Intermobility allo scopo di giungere a tale obbiettivo. Al momento non vi è ancora una
       soluzione concreta e formalmente solo Intermobility ha espresso la disponibilità. Proprio
       nelle ultime settimane vi è stato un rilancio del tema e auspichiamo che si possa trovare una
       soluzione di buon senso.”

L’interpellante si dichiara parzialmente soddisfatto.
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