INTEGRAZIONE OSPEDALE - TERRITORIO IN AMBITO GERIATRICO: LO STATO DELL'ARTE - AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE CATANZARO - SIGG Società ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE CATANZARO INTEGRAZIONE OSPEDALE – TERRITORIO IN AMBITO GERIATRICO: LO STATO DELL’ARTE Napoli 1 dicembre 2016 M. ROCCA – L. MANFREDI D. ZECHINI – P. GARERI – A. CASTAGNA 1
RAPPORTO POPOLAZIONE /ASSORBIMENTO RISORSE 80% 70% 66% 70% 60% (*) il 13% di quel 34% (circa 2,7 milioni di italiani) sono non autosufficienti che hanno necessità di cure a bassa 50% intensità sanitaria e che «invade» in maniera 40% inappropriata il SSN [overuse] 34% (*) 30% 30% 20% 10% RISORSE RISORSE POPOLAZIONE POPOLAZIONE SSN SSN 0% 2
PAZIENTE ANZIANO (FRAGILE) urgente programmato dimissione TERRITORIO OSPEDALE Semplice TERRITORIO ricovero Protetta Setting di destinazione Setting di provenienza Domicilio Domicilio Residenza Residenza 10
ZONE CERNIERA RICOVERO DIMISSIONE mmg Scheda accesso Servizi Accompagnamento 11
ZONE CERNIERA RICOVERO DIMISSIONE mmg Valutazione muldidimensionale congiunta* Servizi (*) Congiunta Conoscenza contesto Conoscenza sistema di offerta territoriale 12
3 Dimissione PAI Scheda M PUA SETTING DI OSPEDALE 1 Distrettuale DESTINAZIONE PIATTAFORMA SIGEMONA 2 Valutazione congiunta 13
P.O. S. Mannelli A.O. Pugliese – Ciacco P.O. Lamezia PUA A.O. Policlinico Un. PUA P.O. Soverato PUA 14
15
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE CATANZARO La piattaforma S.I.Ge.Mo.N.A.: Un sistema di conoscenza distribuita al servizio delle persone e della programmazione Aosta 28 ottobre 2016 M.Rocca – L. Manfredi – G. Ferraro 16
Dimissioni protette Informazioni organizzate: • Per sesso ed età • Per patologia principale • Per residenza • Per setting di destinazione • Per sopravvivenza • (…) Utilizzo piattaforma 17
DIMISSIONI PROTETTE PER ETA' 70% 59% 60% 50% 40% 32% 30% 20% 9% 10% 0% < 65 anni 66 - 75 anni > 75 anni INTERVALLO RICHIESTA - DIMISSIONE 40% 36% 35% 31% 30% 24% 25% 20% 15% 9% 10% 5% 0% Entro 24 ore Entro 48 ore Entro 72 ore Oltre 72 ore 18
REPARTO DI PROVENIENZA 65 % da reparti medici 27% 33% da reparti chirurgici 22% 19% 2% rianimazione 16% 5% 2% 2% Ortopedia Geriatria Medicina Neurologia Chirurgia Neurochirugia Rianimazione 19
SETTING DEFINITO IN ESITO ALLA DIMISSIONE PROTETTA 40% 35% 35% 30% 25% 21% 20% 19% 15% 15% 10% 10% 5% 0% ADI STRUTTURE RIABILITAZIONE LUNGODEGENZA NESSUNA SOCIOSANITARIE ESTENSIVA PROSECUZIONE 20
SETTING DEFINITO IN ESITO ALLA DIMISSIONE PROTETTA 40% 35% 30% Debolezza del sistema di domiciliarizzazione dell’assistenza 25% 20% 15% 10% 5% 0% ADI STRUTTURE RIABILITAZIONE LUNGODEGENZA NESSUNA SOCIOSANITARIE ESTENSIVA PROSECUZIONE 21
Sopravvivenza alla dimissione 38% 40% 20% 20% 15% 10% 0% entro 30 gg. entro 60 gg. Decessi dalla dimissione pazienti affidati in struttura Decessi dalla dimisssione pazienti in ADI Sopravvivenza media in giorni dopo la dimissione 150 119 100 53 50 0 In struttura residenziale sociosanitaria In ADI 22
ZONA TERRITORIO GRIGIA OSPEDALE 23
Nei rapporti tra ospedale e territorio, le criticità di gestione dei pazienti cronici / fragili sono da riservare semplicemente alle fasi cerniera, RICOVERO e DIMISSIONE ? In altri termini, l’integrazione tra ospedale e territorio è da finalizzare esclusivamente al governo di queste fasi di transizione ? Esistono, invece, altre fasi cerniera, zone grige da riempire ? 24
Esiste, in effetti, una zona grigia ben più ampia e complessa rispetto a quella delle fasi di transizione [ricovero – dimissione (che possono essere definite istantantanee e/o intensive)], sia sotto il profilo temporale che di impegno di risorse (e quindi definibili estensive). [Ricovero e dimissione sono da considerarsi, di fatti, un sub prodotto di un più complessivo processo]. Proprio queste fasi sono le più rilevanti sotto il profilo della gestione delle malattie croniche e, quindi, delle fragilità. 25
Zona TERRITORIO Grigia OSPEDALE 26
« L’ospedale concepito come uno snodo di alta specializzazione del sistema di cure per la Cronicità, che interagisca con lo specialista ambulatoriale e con l’Assistenza Primaria» da Piano Nazionale della Cronicità «L’ospedale integra la propria funzione con gli altri servizi territoriali attraverso l’adozione ordinaria di linee guida per la gestione integrata dei PDT per le patologie complesse ed a lungo termine (…) e di Protocolli di Dimissione protetta per i pazienti che richiedono continuità di cura in fase post acuta» DECRETO 2 aprile 2015 , n. 70 Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. 27
GESTIONE MALATTIA CRONICO - DEGENERATIVA STORIA NATURALE DI MALATTIA INSORGENZA CLINICA PRE- DIAGNOSI COMPENSO DIAGNOSI COMPLICANZE PRECOCE PREVENZIONE PERCORSO ASSISTENZIALE DIFFERENZIATO DIAGNOSI SELEZIONE DEI PAZ. REGISTRAZIONE E ADESIONE INFORMATA APPROFONDIMENTO ALLA GESTIONE EDUCAZIONE DIAGNOSTICO INTEGRATA TERAPEUTICA E ALL’AUTOGESTIONE SPECIALISTICO STADIAZIONE ADI GESTIONE DIFFERENZIATA DEL FOLLOW-UP RICOVERI PIANIFICAZIONE DEL FOLLOW-UP ATTIVO -FOLLOW-UP PREVALENTEMENTE A CARICO DEL MMG . PAZIENTI A BASSO CARICO ASSISTENZIALE - FOLLOW-UP INFERMIERISTICO con Educazione per abilità di base -FOLLOW-UP CON MAGGIORI CONTRIBUTI SPECIALISTICI (HT) . PAZIENTI A MEDIO- ALTO CARICO ASSISTENZIALE -FOLLOW-UP INFERMIERISTICO CONCASE MANAGEMENT e con Educazione per abilità complesse da Piano Nazionale Cronicità 28
CONTINUUM ASSISTENZIALE BASATO SULLA INTENSITA’ DI CURA da PNC INSORGENZA CLINICA PRE- EDUCAZIONE GESTIONE DIAGNOSI COMPLICANZE PRECOCE DIAGNOSI E PATTODI FOLLOW UP PREVENZIONE ATTIVO GRAVI STADIAZIONE CURA PROFESSIONISTA “X” PRODOTTI DEL SINGOLO PROFESSIONISTA “y” PROFESSIONISTA PROFESSIONISTA “Z” SPECIALISTICA TERRITORIALE OSPEDALE - PREVENIRE - MANTENERE - GESTIRE ACUZIE OBIETTIVI COMPLICANZE STABILIZZAZIONE - GESTIRE PAZ. COMPLESSI DEL - MANTENERE STATO - PREVENIRE - “RESTITUIRE” PRECOCEMENTE SISTEMA DI SALUTE COMPLICANZE AI LIVELLI PRECEDENTI - RALLENTARE EVOLUZIONE 29
DIAGNOSI FALLOW UP GESTIONE PREVENZIONE PRECOCE ATTIVO COMPLICANZE P1 MMG P1 P1 P1 P2 PRE P3 MSA P3 P3 P4 OSP P4 30
FALLOW UP GESTIONE ATTIVO COMPLICANZE T O T O T 31
Un approccio siffatto impone un cambiamento di metrica: Non più tariffazione per singola prestazione ma tariffa per «presa in carico» Mutamento organizzativo: necessità di interdipendenze organizzative (transitional care) coproductiom / empowerment del cittadino (le risposte personalizzate sono più convenienti – per i produttori - di quelle standardizzate) 32
CONTINUUM ASSISTENZIALE BASATO SULLA INTENSITA’ DI CURA Tariffa specialistica DRG INSORGENZA CLINICA ADI PRE- DIAGNOSI EDUCAZIONE FOLLOW UP GESTIONE Tariffa residenzialità COMPLICANZE PRECOCE DIAGNOSI E PATTODI GRAVI PREVENZIONE STADIAZIONE CURA ATTIVO PROFESSIONISTA “X” PRODOTTI DEL SINGOLO PROFESSIONISTA “y” PROFESSIONISTA PROFESSIONISTA “Z” SPECIALISTICA TERRITORIALE Differenti modalità di valorizzazione delle attività assistenziali in ragione di - PREVENIRE - MANTENERE - GESTIRE ACUZIE logiche di produzione differenti OBIETTIVI DEL COMPLICANZE - MANTENERE STATO STABILIZZAZIONE - PREVENIRE - GESTIRE PAZ. COMPLESSI - “RESTITUIRE” PRECOCEMENTE SISTEMA DI SALUTE COMPLICANZE AI LIVELLI PRECEDENTI - RALLENTARE EVOLUZIONE 33
… ma esiste, per il territorio, un ulteriore elemento di complessità . PERCORSO ASSISTENZIALE CON PRODOTTI NON CLINICI da PNC COMUNICAZIONE DELLA DIAGNOSI “PATTO DI CURA” DIAGNOSI PAZIENTE “IN SALUTE” “PIANO DI CURA” EDUCAZIONE DEL PAZ. PERSONALIZZATO E DEI CAREGIVER RINFORZO DEL “PATTO” E DELL’EDUCAZIONE NEL TEMPO EMPOWERMENT E AUTOCURA SELF CARE SELF MANAGEMENT EDUCAZIONE (self care maintenance) (self care management) CONOSCENZA COSTRUZIONE PROGRESSIVA DI ABILITA’ ( skill building ) CON PRECISI OBIETTIVI COMPORTAMENTALI (… oltre allo sviluppo di ability to cope) 34
PROCESSI DI CURA TERRITORIO OSPEDALE PDTA 35
36
MODELLI DI CURA Appropriatezza organizzativa di sistema CRONICITA’ Integrazione organizzativa Integrazione professionale 37
ORGANIZZAZIONE PROFESSIONISTI Deriva Deriva di aziendalistica autoreferenzialità Valorizzazione univoca dei profili di cura per le cronicità DIMENSIONE GESTIONALE DIMENSIONE TECNICA QUALITA’ ORGANIZZATIVA 38
Deospedalizzazione Ricentratura dei aspettative bisogni di cura comunitarie (dalla malattia alla promozione della salute) Superamento autoreferenzialità De – frammentazione professionisti attività (sapere comune – partnership) Valorizzazione univoca dei profili di cura per le cronicità 39
ANZIANI IN RSA 2016/2015 ANZIANI IN ADI 2016/2015 5,0% 70% 1,4% 61% 60% 0,0% 50% -5,0% 40% -10,0% 30% 20% -15,0% -16,0% 10% 10% 7% 5% -20,0% 0% -22,0% Cosenza Crotone Catanzaro Vibo Reggio C. Calabria -25,0% -24,0% -10% Valentia -3% -10% -27,0% -27,0% -30,0% -20% 40
PERCENTUALE DI OVER65 IN ADI - RSA 5% 4,50% 4,20% 4,10% 4,00% 3,80% 3,50% 3,10% 3,00% 2,80% 2,50% 2,00% 1,80% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% Cosenza Crotone Catanzaro Vibo Valentia Reggio C. Calabria 41
“Migliaia e migliaia di persone hanno studiato le malattie Quasi nessuno ha studiato la salute” A.Davis 42 Foto D. Zechini
Grazie per l’attenzione 43 Foto D. Zechini
Puoi anche leggere