INFORMAZIONE DIGITALE - Anes Digital
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INFORMAZIONE DIGITALE DIGITAL NEWS INITIATIVE Google si fa in tre Cresce l’interesse degli editori europei per la Dni, l’iniziativa del gruppo di Mountain View per l’informazione digitale. Presto si conosceranno i criteri di assegnazione del fondo da 150 milioni, il primo dei tre pilastri che sostengono l’iniziativa: innovazione, ricerca e formazione. Procedono intanto le attività a favore del giornalismo, come il Trust Project, e per la sicurezza dei siti di news, come il Project Shield. Le nuove tendenze dell’editoria digitale delineate dal Digital News Report 2015 del Reuters Institute Sl’iniziativa ta entrando nel vivo la Digital News Initiative (in sigla Dni), per l’informazione di- to finora i tedeschi (26 parteci- panti), i francesi (14) e gli italiani (11); seguono gli inglesi (10), gli scono agli editori di focalizzarsi su idee innovative, che “suggeri- scano nuovi modi di intendere la gitale lanciata lo scorso aprile da austriaci (9), gli spagnoli (9) e pratica del giornalismo digitale Google in collaborazione con otto via via tutti gli altri fino al tota- e aiutino a sostenere il business case editrici di giornali (i tedeschi le di 104. L’elenco però è ancora dell’informazione con una forte Die Zeit e Frankfurter Allgemei- provvisorio: non è stata ancora componente di innovazione”. ne Zeitung, lo spagnolo El País, formalizzata, infatti, la partecipa- Un esempio del modo in cui l’i- il francese Les Echos, gli inglesi zione di molti soggetti che hanno niziativa di Google può integrarsi Financial Times e Guardian, l’o- dichiarato il proprio interesse. nel processo di sviluppo digitale landese Nrc Group e l’italiano La di una testata ce lo fornisce l’A- Stampa) e tre associazioni e cen- gi. L’agenzia di informazione ha tri di ricerca (Ejc-European Jour- appena messo on line tutto il suo nalism Centre, Gen-Global Edi- archivio ed entro la fine dell’anno tors Network, Inma-International intende rinnovare completamente News Media Association). il sito web. La partecipazione al- A questi undici partner fondato- la Digital News Initiative potreb- ri si sono aggiunte in questi mesi be dare un contributo importante numerose altre realtà del mondo per quanto riguarda quattro am- editoriale, un segno dell’interesse biti: la distribuzione e l’approfon- che l’iniziativa di Google ha ri- dimento delle notizie, lo svilup- scosso nel mondo editoriale mal- po di sistemi di monetizzazione grado le polemiche e i problemi avanzati, il rispetto del copyright, che il colosso di Mountain View i big data e i contenuti in tem- sta affrontando nel Vecchio Con- po reale. “L’archivio costituisce tinente proprio sul fronte dell’in- una case history sull’uso dei big formazione. Il punto sull’inizia- data per tracciare in tempo reale tiva l’ha fatto all’inizio di settem- i temi che gli utenti cercano on bre, con una mail inviata a tutti Madhav Chinnappa, responsabile della line, utile anche per la creazio- gli interessati, lo staff della Dni, Digital News Initiative e delle relazioni pub- ne di nuove piattaforme per gli guidato da Madhav Chinnappa, bliche e informazione di Google Emea. editori che vogliono rispondere responsabile relazioni pubbliche alle necessità degli utenti in cerca e informazione di Google Emea, Tra gli undici italiani ci sono di fonti attendibili”, spiega l’ad che a sua volta fa capo a Carlo due agenzie di stampa (Adnkronos Gianni Di Giovanni. “Parallela- D’Asaro Biondo, presidente di Go- e Agi), sei giornali (Il Fatto Quoti- mente al restyling del portale, l’a- ogle in Europa, Medio Oriente e diano, Il Tempo, ilGiornale.it, La genzia approfondirà lo sviluppo Africa per le partnership strate- Stampa, Lettera43) e tre associa- e la personalizzazione delle piat- giche, grande sostenitore dell’ini- zioni di categoria: Anes (periodici taforme di gestione dei dati, per ziativa. specializzati), Anso (stampa on sfruttare al meglio le potenzialità Il piatto forte della Dni è il fon- line) e Uspi (stampa periodica). che la tecnologia di Google of- do da 150 milioni di euro in tre Non si conoscono ancora i par- fre per monetizzare in maniera anni messo a disposizione da Go- ticolari dei progetti che i parte- automatica i contenuti di quali- ogle per sviluppare, assieme agli cipanti intendono sviluppare con tà. L’Agi inoltre ha presentato un editori piccoli e grandi, nuovi il sostegno di Google. Di alcuni progetto di sviluppo di strumenti progetti nell’ambito dell’informa- comunque abbiamo già parlato condivisi per le redazioni in grado zione digitale. E non ha deluso. sul numero di maggio di Prima. di risalire ai creatori di contenuti Sono già più di cento gli edito- Per la fine di settembre o l’inizio multimediali, foto e video, così da ri e le organizzazioni che hanno di ottobre Google annuncerà tutti rendere più facile per i giornalisti aderito formalmente all’iniziativa, i dettagli sull’Innovation Fund. rispettare il copyright e valutare ma le manifestazioni di interesse In particolare saranno resi noti i l’attendibilità delle fonti”. provenienti da tutta Europa sono criteri di presentazione e di sele- Oltre al fondo per l’innovazio- molte di più, quasi 1.500. L’inte- zione dei progetti. Nel frattempo ne, sono stati fatti passi avanti resse maggiore l’hanno dimostra- i responsabili della Dni suggeri- anche per quanto riguarda gli 106 - PRIMA/SETTEMBRE 2015 pr464pag106-108 GOOGLE.indd 106 23/09/15 15:02
altri due pilastri dell’iniziativa di Google: lo sviluppo di nuovi prodotti e l’attività di ricerca e formazione. I nuovi prodotti sono sviluppati da un team congiunto di cui fanno parte i founding par- tner della Dni e gli ingegneri di Google. Tra i primi progetti soste- nuti dalla Dni, spiccano in parti- colare il Trust Project e il Project Shield. Il primo è un tentativo di aumentare la fiducia nei confron- ti del giornalismo on line, aiutan- do i lettori a distinguere l’infor- mazione di qualità dai contenuti Da sinistra: Sally Lehrman, direttrice del Trust Project e docente di etica giornalisti- promozionali e dalle bufale. Si ca alla Santa Clara University; Steve Grove, direttore del Google News Lab; Gianni tratta di un progetto internazio- Di Giovanni, amministratore delegato dell’Agi. nale che fa capo alla Executive Roundtable on Digital Journalism Ethics, un organismo composto Il gruppo di lavoro sullo svi- zione del suo Digital News Re- da manager dell’editoria, impren- luppo dei prodotti della Dni sta port, uno dei più autorevoli studi ditori e giornalisti. Ne fanno par- interessandosi anche ai sistemi internazionali sull’informazione te, tra gli altri, il New York Times, per aumentare i ricavi, il traffico digitale. Grazie ai nuovi fondi, Al Jazeera, Vox.com, Mother Jones, e il coinvolgimento degli utenti. la ricerca sarà estesa, passando la Stanford University, il Poynter Entro la fine dell’anno sarà orga- dai 12 Paesi attuali a 20 Paesi nel Institute, il Maynard Institute e, nizzato un evento per fornire ulte- 2016 e a 30 nel 2017-18. I primi per l’Europa, La Stampa, la Bbc riori dettagli sui progetti in corso sei Paesi si aggiungeranno in ot- e Zeit Online. Il progetto – che è e per aprire il dialogo con tutte le tobre: Austria, Repubblica Ceca, sostenuto anche da Craig New- persone e le organizzazioni inte- Olanda, Polonia, Portogallo e Tur- mark, fondatore del noto sito di ressate. chia. annunci economici Craigslist – Molto nutrito è anche il menu Il Report 2015 del Reuters In- è diretto da Sally Lehrman, una delle iniziative che riguardano la stitute, diffuso in agosto, getta giornalista scientifica america- formazione. Impegnato su questo una luce sulle ultime tendenze na da tempo impegnata sui temi fronte è il Google News Lab, un nel consumo dell’informazione, in dell’etica giornalistica, che inse- laboratorio che collabora con i base ai risultati di un sondaggio gna alla Santa Clara University, giornalisti e gli editori “aiutan- on line a cui hanno risposto 20mi- l’università dei gesuiti nella Sili- doli a costruire il futuro dei me- la lettori di 12 Paesi: Stati Uniti, con Valley. L’obiettivo del Trust dia”, come dice il claim del si- Gran Bretagna, Irlanda, Germa- Project è soprattutto realizzare to g.co/newslab. Diretto da Steve nia, Francia, Italia, Spagna, Da- applicazioni concrete, utilizzabili Grove, già responsabile del team nimarca, Finlandia, Brasile, Giap- dai giornalisti nella loro attività sull’informazione di YouTube, il pone e Australia. I dati mostrano quotidiana, ad esempio strumen- Google News Lab ha organizzato un’accelerazione del processo di ti per il factchecking (la verifica una serie di incontri in Europa ‘disruption’ (termine, coniato da delle notizie), l’utilizzo dei tag per per spiegare ai giornalisti come Clayton Christensen, docente di classificare articoli e immagini, la usare al meglio le risorse di Goo- Harvard, che sta per ‘distruzione gestione delle citazioni e delle no- gle, dal motore di ricerca ai trend, creativa’) dei media tradizionali te, lo sviluppo di strumenti per le alle mappe. In Germania è sta- da parte di quelli digitali. Proces- correzioni (errata corrige) anche to promosso un hackathon (una so che si traduce nel progressivo per quanto riguarda i video, e così maratona hacker) con giornalisti e accentuato spostamento dei let- via. Google partecipa al progetto ed esperti di informatica; a Lon- tori verso le piattaforme social, in e lo sostiene dal punto di vista dra è stato organizzato il ‘News una intensificazione dell’uso dei economico. Impact Summit’, un convegno in dispositivi mobili per la fruizione Project Shield, l’altro proget- collaborazione con l’European delle notizie, a cui corrisponde to finanziato da Google nell’am- Journalism Centre, che ha visto ovviamente un calo nell’uso del bito della Dni, riguarda invece la la partecipazione di oltre 200 ope- computer, e in una significativa sicurezza: è una piattaforma anti ratori dell’informazione; incontri crescita del consumo di video- censura che utilizza l’infrastrut- analoghi si sono svolti a Varsavia news. tura di Google per proteggere i e ad Amsterdam; seguiranno poi Particolarmente interessanti i siti di informazione indipendenti Stoccolma e Dublino e, via via, dati riguardanti l’Italia, già antici- da attacchi informatici che po- le altre principali città europee. pati da Primaonline. Interessanti trebbero ridurli al silenzio. Que- Il sito g.co/newslab, che fornisce e anche contraddittori. Dal son- ste tecnologie hanno già offerto strumenti e video tutorial a uso daggio risulta ad esempio che gli protezione a più di 250 siti di in- dei giornalisti, è stato visitato da italiani hanno un grosso interesse formazione e per la difesa dei di- 45mila utenti unici dal suo lancio per l’informazione (il 75% degli ritti umani in vari Paesi. Durante e ha totalizzato 195mila pagine intervistati si dice interessato, va- l’estate Google ha potenziato la viste. lore che ci colloca al terzo posto sua piattaforma e presto offrirà Non mancano infine le inizia- tra i 12 Paesi considerati), ma allo gratuitamente i servizi di Project tive sul fronte della ricerca. In stesso tempo nutrono molto po- Shield a tutte le organizzazioni particolare Google ha fornito un ca fiducia nella correttezza dei piccole e medie che ne faranno ulteriore sostegno economico al media: siamo terzultimi con una richiesta in Europa. Reuters Institute per la realizza- → PRIMA/SETTEMBRE 2015 - 107 pr464pag106-108 GOOGLE.indd 107 23/09/15 15:02
INFORMAZIONE DIGITALE → TOP BRANDS (Percentuale utilizzo settimanale) quota di ‘fiduciosi’ del 35%. Inol- On line Tivù, radio e stampa tre, malgrado il dichiarato inte- resse per l’informazione, il 49% degli italiani non sfoglia mai un quotidiano; la principale fonte di informazione resta la televisio- ne, mentre la stampa ha una quo- ta molto bassa rispetto agli altri Paes i considerati. E la lettura dei quotidiani continua a diminuire, un calo che l’incremento dell’on line non riesce a compensare. Anzi, sta leggermente scenden- do anche l’audience di alcuni siti d’informazione, a tutto vantaggio, come dicevamo, dei social media. La ricerca del Reuters Institute entra anche nel dettaglio, rive- lando altri aspetti interessanti. Tra le fonti di informazioni on PORTATA DIGITALE PORTATA DELLA PORTATA DELL’OFF LINE line il primo posto, in base all’uso Giornali 73% PIATTAFORMA TRADIZIONALE settimanale, spetta a Repubblica. Emittenti 25% Giornali 82% Giornali 58% it (29%), seguito da Google News Utenti puri 51% Emittenti 93% Emittenti 93% (22%), Ansa.it (22%), Corriere.it (19%) e TgCom24.it (18%). I tele- giornali Rai e Mediaset conqui- TOP SOCIAL NETWORKS* stano invece la prima posizione Facebook 55% 24% 25% dice che lo In linea con un tra le fonti tivù, radio e stampa YouTube smartphone è lo recente dossier di WhatsApp 18% con il 61%. Tra i social network, Google+ 11% strumento principale Human Highway, Facebook fa la parte del leone Twitter 10% di accesso il momento di (55%), distanziando YouTube alle notizie on line condivisione di * usati settimanalmente per le news notizie ha avuto (25%), WhatsApp (18%) e Goo- un boom negli gle+ (11%); ultimo Twitter, il so- anni scorsi (nel cial più amato dai giornalisti, con PARTECIPAZIONE DIGITALE 2011 100mila un misero 10%. 39% condivide una nuova storia 9% news al giorno condivise; nel dice che il tablet è Per un quarto degli italiani lo via email o sui social. L’Italia la principale fonte 2014 più di smartphone è ormai lo strumento è la terza su 12 nella classifica di accesso alle news 400mila) principe per accedere alle notizie; generale di partecipazione on line una percentuale analoga (25%) guarda le videonews. Apple si conquista una fetta dell’11% tra i device utilizzati per la fruizione CONSUMO DI VIDEONEWS PER PAESE (2014 e 2015) ANCHE DAL 2015 delle notizie su smartphone, men- Australia 28% tre Android e gli altri raggiungo- Irlanda 27% no il 34%. Brasile 26% Per quanto riguarda il modello di business, il paywall dà ancora pochi frutti in Italia: solo il 12% degli intervistati ha pagato per ac- cedere alle notizie lo scorso anno, dato che colloca comunque il no- stro Paese al quarto posto su 12. Un capitolo della ricerca riguar- da, infine, il native advertising, vale a dire i contenuti sponsoriz- zati da brand e aziende. Dai dati risulta che di- versi siti italiani han- ATTUALE E POTENZIALE MERCATO PER LE NEWS ON LINE A PAGAMENTO (Paesi selezionati) no introdotto formati di native advertising (© riproduzione riservata) nell’ultimo anno, spes- so senza chiari avverti- Paganti menti per distinguerli Propensi a pagare dai normali contenuti Totale editoriali. Claudio Cazzola 108 - PRIMA/SETTEMBRE 2015 pr464pag106-108 GOOGLE.indd 108 23/09/15 15:02
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