Incontro con una delegazione della Commissione politica estera del Consiglio Nazionale della Svizzera
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Incontro con una delegazione della Commissione politica estera del Consiglio Nazionale della Svizzera Dossier n° 172 - Schede di lettura 19 maggio 2015 I Rapporti tra Italia e Svizzera nel settore dei trasporti Le merci trasportate su strada e su rotaia attraverso le Alpi svizzere hanno raggiunto nel Il traffico su 2013 il valore di 38,2 milioni di tonnellate nette, quasi il doppio del volume trasportato nel strada e rotaia 1981, quando fu aperta la prima galleria stradale del Gottardo. con la Svizzera Il trasporto su strada ha registrato la crescita maggiore, anche se, rispetto ai Paesi confinanti, il trasporto merci transalpino in Svizzera avviene principalmente su rotaia: il 66% delle tonnellate nette ha attraversato le Alpi su rotaia nel 2013. Tra il 1981 e il 2013 la quota di trasporto combinato con quello ferroviario è passata dal 17 al 72% (Fonte: Statistica Svizzera). Trasporti ferroviari Larga parte del traffico commerciale tra l'Italia e il Nord Europa attraversa il territorio elvetico, interessato dall'asse Genova-Rotterdam, il Corrodoio 6 del regolamento (UE) n. 1315/2013 sulle reti Transeuropee di trasporto (al riguardo cfr. il Tema dell'attività parlamentare : La politica europea dei trasporti e le reti TEN-T). La politica dei trasporti svizzera ha come obiettivo il trasferimento del traffico pesante da I tunnel strada a rotaia mediante il potenziamento dei tunnel ferroviari attraverso le Alpi (Nuove ferroviari Trasversali Ferroviarie Alpine – NTFA). In quest'ambito, il progetto svizzero Alptransit si propone di rendere il trasporto ferroviario di passeggeri e merci sempre più veloce e competitivo, in modo da renderlo una valida alternativa al trasporto su gomma. Di tale progetto fanno parte la Galleria di base del Löetschberg, esclusivamente ferroviaria, inaugurata il 16 giugno 2007 e la nuova Galleria di base del San Gottardo, anch'essa esclusivamente ferroviaria e in corso di realizzazione. Questa galleria è destinata a diventare la più lunga galleria ferroviaria del mondo. La Galleria di base del Loetschberg L'asse del Loetschberg, con il nuovo tunnel di base del Loetschberg, è stato costruito da AlpTransit Loetschberg SA. Inaugurato il 15 giugno 2007, è stato aperto al traffico passeggeri il 9 dicembre 2007. Il tunnel, lungo 34,6 km, è la prima parte dell'intero progetto ad essere completata. A causa delle costrizioni dovute ai costi, solo il tunnel est è stato completato ed è attualmente in servizio. Quello ovest funziona solo per circa un terzo della sua lunghezza, prima di ricongiungersi con l'altro. La galleria di base del Lötschberg ha accorciato significativamente i tempi di percorrenza tra Berna e Milano riducendoli a 2 ore e 55 minuti, mentre la durata della tratta Berna-Briga è scesa a 1 ora e 4 minuti rispetto ai precedenti 1 ora e 33 minuti. L'opera, i cui scavi sono cominciati nel 1994, ha visto impegnate 2500 persone, di cui circa 1600 minatori, per un costo complessivo di 4,3 miliardi di franchi, lievitato a più riprese rispetto al preventivo iniziale del 1998 che prevedeva una spesa di 3,2 miliardi di franchi. I due terzi degli aumenti sono dovuti ad adeguamenti di carattere tecnico-geologico. Dalla fine del 2007 i treni percorrono la galleria ad una velocità di 200 km/h. L'asse del Lötschberg è diventata la principale e più rapida via di comunicazione nord-sud attraverso le Alpi svizzere. Questo fino al 2016 quando dovrebbe essere inaugurata la nuova galleria di base del San Gottardo, attualmente in costruzione sulla linea Zurigo-Lugano-Milano. L'entrata in funzione della galleria del Lötschberg ha inoltre un'altra conseguenza di rilievo per l'Italia: essa consente infatti alla Confederazione – in base a quanto statuito negli Accordi Bilaterali I fra Svizzera ed UE che aprirono la rete viaria svizzera ai T.I.R.– di prelevare il 100% della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni. Per i T.I.R.
in transito sul territorio elvetico, che non opteranno per il trasporto su vagone ferroviario, il costo dell'attraversamento delle Alpi attraverso la Svizzera diverrà pertanto più caro. Per potenziare la capacità sull'asse del Lötschberg/Sempione e del Gottardo, la Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e le Ferrovie Svizzere (FFS) hanno concluso i due accordi "Piattaforma Sempione" e "Piattaforma Luino". Questi contengono una moltitudine di misure a breve e lungo termine, di cui alcune sono già completate, altre sono in fase di realizzazione e altre ancora in programma. Il tunnel ferroviario del Gottardo Il tunnel di base del Gottardo, con una lunghezza prevista di 57 km da Bodio a Erstfeld, è destinato a diventare il più lungo tunnel ferroviario al mondo, così come lo fu Il tunnel del il vecchio traforo al tempo della sua ultimazione, nel 1882. La nuova Galleria di base del Gottardo San Gottardo è situata interamente in territorio svizzero, ma il progetto interessa anche l'Italia per i suoi riflessi sul traffico tra il nostro territorio e il Nord Europa. La realizzazione della galleria è affidata alla società Alptransit San Gottardo SA fondata il 12 maggio 1998 e partecipata al 100% delle Ferrovie federali svizzere. Sul sito Alptransit è possibile reperire informazioni sullo stato dei lavori, aggiornato, nei vari tratti della galleria. Il nuovo collegamento diventerà infatti il primo tratto ferroviario "di pianura" (ovvero senza forti pendenze) transalpino con un'altitudine massima di 550 m. s.l.m.. Ciò consentirà ai convogli che vi transiteranno di raggiungere la velocità di 250 km/h, riducendo il tempo di viaggio tra Zurigo e Milano a 2 ore e mezzo (i treni Cisalpino impiegano 3h45), una volta completati anche gli altri tunnel (Ceneri, Zimmerberg, ed alcuni altri minori).I tunnel dello Zimmerberg e del Ceneri, saranno lunghi, rispettivamente, 20 e 15 km circa. La metà circa dello Zimmerberg è già in funzione fra Zurigo e Thalwil, i treni escono ed entrano da un accesso intermedio. La galleria del Ceneri rappresenta in Svizzera il secondo maggiore progetto (dopo il Gottardo) per la realizzazione di un tunnel. Lo scavo è in corso dal 2007 e durerà fino al 2015. L'inaugurazione della Galleria di base del Ceneri è prevista per il dicembre 2019. L'incremento progressivo della velocità dei treni sulla linea del Gottardo inizierà l'8 ottobre 2015 con corse fino a 160 km/h. Dal 25 ottobre 2015 sono previste corse fino a 220 km/h e tra il 07 novembre e il 20 dicembre 2015 fino a 275 km/h. Dal 20 dicembre 2015 al 31 luglio 2016 sarà possibile raggiungere velocità pari a 250 km/h 24 ore su 24. Per consentire alla rete ferroviaria italiana di assorbire il nuovo traffico veloce che si verrà a creare in seguito al completamento del progetto Alptransit si prevede di realizzare in Italia una serie di interventi, tutti collocati all'interno del Corridoio 6, alcuni dei quali rientranti anche nel Programma delle infrastrutture strategiche , che comprendono anche il potenziamento del Nodo di Genova. Per un'analisi completa degli interventi compresi nel programma infrastrutture strategiche si rinvia alle schede-opera del sistema SILOS (Sistema informativo legge opere strategiche) analizzate dal 9° Rapporto infrastrutture curato dal Servizio Studi della Camera, presentato a marzo 2015. Tra queste opere si segnala in particolare il Terzo valico del Giovi della linea AV/AC Milano Genova. Come previsto dal progetto definitivo, la linea ferroviaria parte dal nodo di Genova e attraversa le province di Genova e Alessandria sviluppandosi lungo la direttrice Genova- Milano, fino a Tortona, e lungo la direttrice Alessandria-Torino, fino a Novi Ligure. Quindi si innesta sulle linee esistenti di collegamento con Milano e Torino. L'opera è in corso di realizzazione. Il termine dei lavori è previsto entro il 2021.Il costo presunto, in base al 12° Allegato infrastrutture (settembre 2014) è di 6.200 milioni di euro; al 31 dicembre 2014 risultano disponibili 1.787 milioni di euro. Per la realizzazione dell'intervento è stata utilizzata la tecnica dei lotti costruttivi non funzionali di cui all'articolo 2, comma 232, della legge n. 191/2009 (finanziaria 2010). In base a tale previsione, per la realizzazione dei progetti prioritari, nell'ambito dei corridoi europei TEN-T inseriti nel programma di infrastrutture strategiche, i quali prevedano costi superiori a 2 miliardi di euro, tempi di realizzazione superiori a quattro anni e che non siano suddivisibili in lotti di importo inferiore a un miliardo di euro, è possibile individuare specifici "lotti costruttivi". I relativi progetti sono individuati attraverso decreti del Presidente del Consiglio, su proposta del Ministro delle infrastrutture e trasporti, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze. Per tali opere, il CIPE può autorizzare l'avvio della realizzazione del progetto definitivo per lotti costruttivi, nel limite di un importo complessivo residuo da finanziare di 10 miliardi di euro, nel rispetto delle condizioni indicate dallo stesso comma 232. Il CIPE, con l'autorizzazione al primo lotto costruttivo, assume l'impegno di finanziare integralmente l'opera, ovvero di corrispondere il contributo finanziato. Deve inoltre assegnare prioritariamente le risorse rese disponibili per tali progetti. Con decreto interministeriale n. 498 del 2014 sono stati assegnati al "Terzo Valico dei Giovi" 200 Milioni di euro a condizione che RFI trasmetta entro il 31 dicembre 2014, l'aggiornamento 2
della nuova articolazione dei lotti costruttivi coerentemente alle disponibilità finanziarie vigenti a quella stessa data. In proposito, le date per l'appaltabilità e la cantierabilità sono state prorogate rispettivamente al 28 febbraio 2015 e al 31 agosto 2015 dal comma 2 dell'articolo 8 del decreto legge n. 192/2014. La linea Arcisate-Stabio Un'altra linea ferroviaria di comune interesse è il progetto di costruzione della tratta passeggeri Arcisate-Stabio (8 km lungo la linea Lugano-Chiasso-Malpensa) che dovrebbe consentire più agevoli collegamenti fra la Svizzera e l'aeroporto intercontinentale di Malpensa (Lugano-Malpensa aeroporto circa 50 minuti in treno), oltre che raccordarsi all'asse del Sempione per i collegamenti fra Ticino e Losanna-Ginevra, attraverso l'Italia. I lavori per la realizzazione di tale progetto sono attualmente in corso. Anche la linea Arcisate-Stabio è inserita, per la tratta tra Arcisate e il confine di Stato, nel programma delle infrastrutture strategiche. L'ultimazione dei lavori è prevista per il 2016; il costo stimato dell'opera a dicembre 2014 è di 261 milioni di euro; le risorse disponibili, sempre a dicembre 2014, ammontano a 223 milioni di euro. In passato, a fronte di alcune resistenze svizzere per motivi di contenimento della spesa, ne era stata più volte sollecitata da parte italiana la realizzazione in occasione di incontri fra i rispettivi Ministri dei Trasporti e nell'ambito del Comitato direttivo Svizzera-Italia, istituito dalla Convenzione italo-svizzera sul raccordo delle Nuove Trasversali Ferroviarie Alpine (NTFA) alla rete italiana ad alta capacità, firmata a Basilea il 2 novembre 1999. Nel progetto definitivo è previsto: uno sviluppo di 8,2 km; il raddoppio della tratta esistente Induno Olona-Arcisate; la realizzazione a doppio binario della nuova tratta Arcisate-Gaggiolo (confine di Stato); l'eliminazione di tutti i passaggi a livello nelle tratte esistenti con opere stradali sostitutive; la realizzazione delle nuove stazioni di Induno Olona e Arcisate e della fermata di Giaggiolo; lo spostamento dell'asse del tracciato nella zona della galleria del Bevera; una migliore soluzione progettuale del ponte Bevera (modifiche strutturali, riduzione di una campata). Joint Ventures italo-svizzere nel settore ferroviario a) I Rapporti tra Trenitalia e le Ferrovie Federali Svizzere (FFS) Il 13 dicembre 2009, è cessata l'attività della società Cisalpino SA, di proprietà paritaria di Trenitalia e delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS), che effettuava il collegamento ferroviario Accordi tra Italia e Svizzera, in considerazione della scarsa qualità del servizio offerto. A partire da ferroviari tale data le due società ferroviarie gestiscono autonomamente il traffico ferroviario tra transfrontalieri i due Paesi, con passaggio della responsabilità operativa dei treni al confine. Attualmente Trenitalia offre 15 coppie di treni diurni che collegano l'Italia (Milano) con la Svizzera, per Basilea, Ginevra, Zurigo e Lucerna. Le FFS e Trenitalia hanno invece deciso di sospendere il servizio dei treni notturni tra la Svizzera e l'Italia. La responsabilità operativa dei treni passa da una società all'altra al confine fra i due Paesi. I collegamenti sono effettuati con materiale ETR (ETR 470 ed ETR 610 sulla linea Milano- Zurigo; ETR 610 sulla linea per Ginevra e Basilea). L'accordo tra Trenitalia e FFS ha infatti disciplinato anche la ripartizione della ex flotta di Cisalpino (nove treni ETR 470 ripresi da Trenitalia e quattro dalle FFS e 14 nuovi ETR 610 da ripartire a metà fra le due società). Nel giugno 2013 è stato stipulato un nuovo accordo decennale tra Trenitalia e le Ferrovie Federali Svizzere (FFS) per il potenziamento dei collegamenti tra Italia e Svizzera. I punti principali dell'accordo sono i seguenti: Collaborazione di lungo periodo: il contratto avrà una validità di 10 anni. Questo periodo di tempo dovrebbe consentire di creare un quadro stabile a lungo termine per sviluppare la loro collaborazione. L'accordo definisce anche il modello di offerta per i prossimi dieci anni, mentre in precedenza le FFS e Trenitalia avevano ripianificato e concordato annualmente l'offerta d'orario. Materiale rotabile: il contratto definisce anche quali treni saranno impiegati per il servizio Italia - Svizzera. Dal 2015 si prevedono treni della flotta ETR 610 di FFS e Trenitalia. Qualità: l'obiettivo primario indicato nel nuovo contratto è il miglioramento della qualità nel traffico nord-sud. Sono stati definiti quattro indicatori della qualità (Key Performance Indicator, KPI): soddisfazione dei clienti, puntualità, disponibilità e qualità dei convogli. I criteri uniformi di valutazione prevedono di misurare in maniera oggettiva la qualità su tutte le linee transfrontaliere a lunga percorrenza e costituiranno la base di un sistema premiante. In precedenza l'incremento della qualità era formulato come semplice intenzione e la misurazione era effettuata sulla base di standard nazionali e in parte diversi tra loro. 3
Servizio alla clientela: si prevede un incremento dei servizi alla clientela tra cui, print@home e mobile ticket per i collegamenti internazionali. Vendita: le FFS e Trenitalia dovrebbero gestire in futuro le loro attività di vendita per il traffico nord-sud anziché effettuarle, come adesso, su base nazionale indipendente. a) TILO SA Si ricorda che nel 2004 è stata costituita una seconda joint-venture italo-svizzera denominata TILO SA (acronimo di Ticino e Lombardia) divenuta operativa a partire dal 12 dicembre 2004. Si tratta di una società mista di cui FFS e Trenord (società ferroviaria lombarda nata dalla fusione fra Trenitalia Divisione Lombardia e Le Nord) detengono ciascuna il 50% e che ha sede a Chiasso. Il Consiglio d'amministrazione TILO è composto da sei membri con carica triennale: tre di nomina svizzera e tre di nomina italiana. La società provvede alla gestione dei collegamenti ferroviari regionali e transfrontalieri fra il Ticino e la Lombardia sull'asse Biasca-Bellinzona-Lugano-Chiasso- Como-Milano per un totale di 125 km di cui 74 in Ticino e 51 in Lombardia. La flotta dei treni regionali TILO a fine 2014 è composta da 40 treni Flirt (Fast Light Innovative Regional Train) RABe 524 dotati di un doppio sistema di commutazione dell'energia elettrica per viaggiare sia su territorio svizzero sia italiano, che si adattano ai diversi tipi di alimentazione di corrente elettrica presenti nei due paesi, consentendo di non cambiare treno o motrice al confine. Si tratta di 23 treni a quattro vetture e 17 a sei vetture. Fanno parte della flotta TILO anche 2 treni Domino a quattro vetture composti da motrici degli anni '90 riqualificate. Trasporti stradali Nel 2013, i veicoli stradali pesanti che hanno attraversato le Alpi svizzere sono stati 1,14 milioni, di qui quasi i tre quarti (837 mila) lungo l'asse del San Gottardo. Dal 1981 al 2000 il numero di transiti attraverso le Alpi svizzere è quasi quadruplicato, per poi Il traffico merci stabilizzarsi, a seguito dell'attuazione delle misure di accompagnamento per il trasferimento su strada del traffico, l'introduzione della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) e all'aumento del limite di peso. Si ricorda infatti che in Svizzera è stato approvato nel 1994 un articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi secondo il quale il traffico di transito delle merci attraverso le Alpi da confine a confine deve avvenire per ferrovia e la capacità delle strade di transito nella regione alpina non deve essere aumentata. La maggior parte dei veicoli stradali pesanti per il trasporto di merci che hanno attraverso l'arco alpino interno (dal Fréjus al Brennero) e che ammontano a complessivi 4,5 milioni di veicoli, ha utilizzato nel 2012 i valichi alpini austriaci (45%), mentre quelli svizzeri e francesi sono stati attraversati circa dal 27% e quelli francesi dal 28%. Si ricorda che a partire dal 1° gennaio 2001, a seguito della conclusione dell'Accordo bilaterale fra Svizzera ed UE sui trasporti terrestri, la Confederazione ha accettato l'innalzamento graduale del limite di peso nel trasporto di merci sulla rete stradale elvetica (portandolo da 28 a 34 tonnellate a partire dal 2001 e a 40 tonnellate dal 2005) a fronte della progressiva introduzione di una tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni, al peso ed alle emissioni inquinanti. Tali misure hanno comportato un incremento dei transiti di TIR attraverso i valichi alpini svizzeri e soprattutto attraverso la galleria stradale del San Gottardo (che dalla sua inaugurazione, nel 1980, ha registrato un costante aumento di traffico) e nella quale, il 24 ottobre 2001, si è verificato un grave incidente. Esso, oltre ad un pesante bilancio in vite umane, ha comportato la chiusura del tunnel fino al 21 dicembre 2001, quando il tunnel è stato riaperto contestualmente all'adozione di più severe misure per la circolazione dei camion, volte ad evitare il rischio di collisioni frontali e diminuire il rischio di tamponamenti. Tali misure sono consistite dapprima in un rigoroso sistema di dosaggio per cui i TIR venivano fatti circolare a senso unico alternato, rispettando inoltre una distanza minima di 150 metri. Successivamente a seguito di forti pressioni, specie delle associazioni di camionisti sia svizzere che europee, dal 30 settembre 2002 è stato riattivata la circolazione bidirezionale dei TIR nel tunnel del San Gottardo, con un sistema – tuttora in uso - definito del "contagocce". Tale meccanismo prevede partenze degli autocarri scaglionate a distanza di circa 30 secondi, così da mantenere una distanza di circa 300 metri fra un veicolo e l'altro. Esso consente il transito ogni ora ed in ogni direzione dai 60 ai 150 camion, in base alle condizioni di traffico delle autovetture (più automobili private sono in circolazione, meno TIR vengono immessi). Le combinazioni di veicoli pesanti per il trasporto di cose in Svizzera e sul territorio dell'UE (traffico transfrontaliero) possono raggiungere attualmente una lunghezza massima di 18,75 metri e un peso massimo di 40 tonnellate (o di 44 t nel caso dei trasporti combinati). Nell'UE sono peraltro in corso discussioni volte ad aumentare la lunghezza e il peso degli autotreni (rispettivamente a 25,25 m e 60 t) e autorizzare così la circolazione 4
transfrontaliera dei cosiddetti gigaliner nel territorio dell'UE: in questo contesto la Svizzera potrebbe vedersi costretta, nonostante la contrarietà a livello politico, a modificare di conseguenza i propri limiti di lunghezza e di peso. Nel giugno 2012, il Consiglio Federale Svizzero si è espresso favorevolmente alla costruzione di una seconda canna del tunnel stradale del Gottardo, senza ampliamento di capacità, motivata dall'esigenza di procedere al rinnovo integrale della galleria in funzione dal 1980 e di garantire al tempo stesso che il collegamento del Gottardo sia disponibile anche durante il risanamento della vecchia galleria. A tutela dell'articolo sulla protezione delle Alpi, nel settembre 2013 il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il messaggio sulla modifica della legge federale concernente il transito stradale nella regione L'adeguamento alpina: pertanto sarà autorizzata l'apertura al traffico di una sola corsia per senso di marcia, del tunnel mentre l'altra fungerà da corsia di emergenza. Si è esclusa l'introduzione di un pedaggio al stradale del fine di evitare una disparità di trattamento dei residenti. Il costo della costruzione più il Gottardo risanamento viene stimato in 2,8 miliardi di franchi svizzeri. Il governo dello spazio aereo nella Confederazione Svizzera Il Dipartimento Federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) è uno dei sette Dipartimenti (Ministeri) nel governo svizzero. Compito precipuo del DATEC è favorire lo sviluppo sostenibile e del servizio pubblico garantendo un servizio universale efficiente per un Paese come la Svizzera situato nel cuore dell'Europa e che necessita di moderne reti per i trasporti, le telecomunicazioni e l'energia elettrica. Queste infrastrutture intendono garantire sia la coesione interna del Paese che gli scambi con l'estero e lo sviluppo economico. Al tempo stesso il DATEC si impegna affinché siano rispettate le esigenze dell'ambiente, della salute e della sicurezza. Lo sviluppo sostenibile, in particolare, rappresenta il fulcro dell'agire del DATEC. Il Dipartimento vigila, infatti, affinché siano tutelate le risorse vitali naturali, garantiti servizi pubblici efficienti e presi in considerazione i bisogni della popolazione conciliando la gestione delle infrastrutture e la protezione dell'ambiente. L'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC), che fa parte del DATEC, è responsabile dell'evoluzione nel settore aeronautico e della sorveglianza sull'aviazione civile in La vigilanza Svizzera con competenza in materia di aviazione civile e di strategia e politica aeronautica. sull'aviazione Esso mira a garantire uno standard di sicurezza elevato, grazie a un preciso sistema di civile certificazioni e ispezioni, e promuove il principio dello sviluppo sostenibile nell'aviazione civile elvetica. Per quanto concerne l'infrastruttura (spazio aereo, servizi della navigazione aerea, aerodromi), l'UFAC provvede ad assicurare un'utilizzazione dell'infrastruttura aeronautica sicura, possibilmente regolare e rispettosa dell'ambiente. L'Ufficio esercita anche la vigilanza sulle imprese di trasporti aerei cui rilascia l'autorizzazione d'esercizio a seguito di una valutazione tecnica, operativa e finanziaria. Quanto ai velivoli, l'UFAC verifica i presupposti tecnici che devono essere soddisfatti da questi apparecchi seguendo principalmente gli standard e la prassi in uso a livello internazionale. Oltre alle attività di vigilanza, l'UFAC è responsabile della preparazione e dell'attuazione di decisioni di politica aeronautica. L'Ufficio federale è inoltre attivo in diverse organizzazioni internazionali cooperando a stretto contatto con esse. La società anonima svizzera per il controllo del traffico aereo militare e civile Skyguide (società non orientata al profitto ed al 99% controllata dalla Confederazione), con sede a Ginevra, ha il compito di organizzare e garantire i servizi di navigazione aerea adempiendo ad un incarico federale che prevede uno svolgimento sicuro, efficiente ed economico del traffico aereo in Svizzera e in una parte dello spazio aereo limitrofo. La società Skyguide deve garantire uno svolgimento sicuro del traffico aereo con una responsabilità in ordine alla messa a disposizione di informazioni per i piloti e dell'installazione, dell'esercizio e della manutenzione dei sistemi di controllo aereo. Le condizioni quadro per le sue attività sono date dalle disposizioni della legge federale sulla navigazione aerea e dell'ordinanza concernente il servizio della sicurezza aerea nonché dagli obiettivi strategici definiti dalla Confederazione in qualità di proprietaria di Skyguide AG. Il più importante aeroporto civile della Svizzera è quello di Zurigo-Kloten, tra i più grandi d'Europa, con un traffico in costante aumento negli ultimi dieci anni che ha visto nel 2014 più di 25 milioni di passeggeri e circa 430 mila tonnellate di merci. E' hub della compagnia 5
aerea Swiss (Swiss International Air Lines) ed è gestito dalla società Flughafen Zürich AG. Le Comunicazioni In materia di telecomunicazioni è l'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) che interviene se nel caso di violazione delle disposizioni in materia di sponsorizzazione sancite dalla legge federale sulla radiotelevisione. L'ufficio vigila sulle stazioni radiofoniche e televisive in Svizzera sia per quanto riguarda la pubblicità clandestina, che sulle frequenze sulle quali trasmettere e vigila sui contenuti dei programmi della SSR affinchè soddisfino le esigenze di tutte le regioni e di tutti i gruppi di popolazione del Paese. La Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) è l'autorità concessionaria e di regolazione nel settore delle telecomunicazioni. Essa si compone di sette membri nominati dal Consiglio federale. La Commissione è indipendente dalle autorità amministrative e prende le proprie decisioni in piena autonomia. In materia di poste la Commissione federale delle poste (PostCom), opera in qualità di autorità indipendente, vigilando sul mercato postale svizzero e controllando che prestazioni del servizio universale in termini di qualità, di accessibilità a tutti e di offerta a condizioni e a prezzi equi. TR0292 Camera Servizio Studi - Dipartimento Trasporti st_trasporti@camera.it - 066760-2614 CD_trasporti La documentazione dei servizi e degli uffici della Camera è destinata alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.I contenuti originali possono essere riprodotti, nel rispetto della legge, a condizione che sia citata la fonte.
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