INCENDI, UNA SFIDA POSSIBILE - INSERTO - CERVENE
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INSERTO POLO INTEGRATO E CENTRI DI RIFERIMENTO CRIUV / CRISSAP CRIPAT / CRESAN INCENDI, UNA SFIDA POSSIBILE 5 Exe Flegrei 2019, ecco com’è andata 9 Randagismo, ecco come risparmiare 16 Il metodo “COPRE”: continuità produttiva e resilienza delle imprese
In questo numero IL CeRVEnE - Rivista periodica N. 85 Marzo 2019 Dicembre 2019 - Anno - Anno 2 2 Editore 1 La coessenzialità delle competenze Fondazione MIdA 1 La svolta ambientale di Raffaele Bove nel lavoro di ognuno di noi Editore Centro Regionale di Riferimento Veterinario per di Raffaele Bove Fondazione MIdA le Emergenze non Epidemiche Centro Regionale di Riferimento Veterinario per (CeRVEnE) 2 Rischio Il poloincendio integrato e i centri e sicurezza di riferimento, animali, una “prima” italiana impresa possibile le Emergenze non Epidemiche IlIntervista quadro concettuale e l’analisi delle problematiche Palazzo Jesus – Via Rivellino al Presidente della Giunta regionaletecniche del della Campania, (CeRVEnE) 84031 Auletta (SA) Programma FRAC nella zona rossa del Vesuvio Palazzo Jesus – Via Rivellino Vincenzo De Luca di Oscar Tamburis e Luigi Esposito a cura della Redazione 84031 Auletta (SA) Direttore Editoriale 5 Exe Flegrei 2019, ecco com’è andata Raffaele Bove Direttore Editoriale 48 Ha Gestire i SOA senso oggi unanelle emergenze Scuola Internazionale di maxiemergenze? Raffaele Bove Direttore responsabile LeEnrico di regole per smaltire animali morti, alimenti di origine animale Bernini-Carri Salvatore Medici avariati e stallatico Direttore responsabile INSERTO POLO INTEGRATO di Giovanna Fierro Salvatore Medici Organizzazione del Cervene Nucleo di coordinamento: Paolo Sarnelli, Anto- Organizzazione del Cervene 69 Randagismo, ecco come risparmiare Antibiotico-resistenza, è allarme nio Limone, Francescantonio D’Orilia, Gaetano Nucleo di coordinamento: Paolo Sarnelli, La spending review nel modello positivo, sperimentato dal CRIUV Oliva e Raffaele Bove Vecchi Napoli nell’Asl Medici1 Centro Veterinari nella “terra di mezzo” imparano da Antonio Limone, Francescantonio D’Orilia, Direttori di Area: Luigi Esposito, Vincenzo nuove di consapevolezze Francesca Battaglini Gaetano Oliva e Raffaele Bove Caligiuri, Edoardo Grieco di Alfonsina Pedicini Direttori di Area: Luigi Esposito, Vincenzo Referenti AASSLL: Arcangelo Saggese Tozzi 11 Molluschicoltura, la sorveglianza sanitaria è conditio sine qua non Caligiuri, Giovanna Fierro (ASL Salerno), Gerardo Di Leo (ASL di Maria Stefanelli Referenti AASSLL: Arcangelo Saggese Tozzi 8 Api, incendi e biodiversità Avellino), Cristina Siragusa (ASL Napoli Nord), (ASL Salerno), Gerardo Di Leo (ASL L’importanza 13 Regolanento delle (UE) api nelleripristino 2017/265: della nuove regole suibiodiversità e la loro controlli ufficiali Pietro Romano, (ASL Napoli Centro), Alfredo Avellino), Cristina Siragusa (ASL Napoli Nord), sulla catena agroalimentare Boccia (ASL Napoli Sud), Gennaro Forgione corretta gestione in caso di incendio Pietro Romano, (ASL Napoli Centro), Alfredo (ASL Caserta), Carmine Tanga (ASL Benevento) di Giovanni Battista Varcasia di Paola Maiolino Boccia (ASL Napoli Sud), Gennaro Forgione 15 Il virus della febbre emoraggica Crimean-Congo presente in Italia (ASL Caserta), Carmine Tanga (ASL Benevento) Come prevenire INSERTO POLOunINTEGRATO il rischio, attraverso adeguato sistema di Comitato di redazione sorveglianza Pasquale Raia - ASL Napoli Centro Comitato di redazione di Raffaele Frontoso Giovanna Fierro - ASL Napoli 2 Nord 9 CRIUV, da 10 anni sulla strada dell’innovazione Pasquale Raia - ASL Napoli Centro Nadir Perticarà - ASL Napoli 3 Sud Di Francesca Battaglini e Pasquale Raia Giovanna Fierro - ASL Napoli 2 Nord Gennaro Forgione - ASL Caserta Nadir Perticarà - ASL Napoli 3 Sud Carmine Tanga – ASL Benevento 16 Il metodo “COPRE”: continuità produttiva e resilienza delle Gennaro Forgione - ASL Caserta 11 C.RI.S.SA.P formazione, ricerca e informazione sul mondo Alfonsina Pedicini - ASL Avellino Carmine Tanga – ASL Benevento imprese Arcangelo Saggese Tozzi - ASL Salerno del pescato Ovvero e dei molluschi l’integrazione tra i criteri della business continuity management Alfonsina Pedicini - ASL Avellino Vincenzo Caligiuri - Istituto Zooprofilattico edileAniello attività Amato ed i metodi della protezione civile Arcangelo Saggese Tozzi - ASL Salerno Sperimentale del Mezzogiorno di Francesco Geri Vincenzo Caligiuri - Istituto Zooprofilattico Benedetto Neola - Istituto Zooprofilattico 13 C.RI.P.A.T. tra la sicurezza della ristorazione e la Sperimentale del Mezzogiorno 18 Rischio idraulico, i dati del programma sul Fiume Tanagro Sperimentale del Mezzogiorno Benedetto Neola - Istituto Zooprofilattico valorizzazione Questionari, dei prodotti rilevazioni tipici di un modello di dati e strutturazioni Antonio Calamo - Dipartimento Veterinario Sperimentale del Mezzogiorno di Giovanniregionale riferimento Battistaper Varcasia e Vincenzo la stagione D’Amato delle esondazioni Università Federico II di Napoli Antonio Calamo - Dipartimento Veterinario di Vincenzo Caligiuri e Gianni Gesa Renato Pinto - UOD Prevenzione e sanità Università Federico II di Napoli pubblica veterinaria Regione Campania 15 CREMOPAR, 20 Nel 2020 un Corsomalattie infettive euniversitario di perfezionamento parassitarie in sotto controllo Renato Pinto - UOD Prevenzione e sanità Francesca Battaglini - CRIUV di Raffaele “Disaster Frontoso in Sanità Pubblica” Management pubblica veterinaria Regione Campania Giovanni Battista Varcasia- CRiPAT NA di Luigi Esposito Francesca Battaglini - CRIUV Vincenzo D’Amato - CRIPAT AV Giovanni Battista Varcasia- CRiPAT NA Aniello Amato - CRiSAP 21 Medici, veterinari e tecnici della prevenzione preparati ai disastri Vincenzo D’Amato - CRIPAT AV Raffaele Frontoso - CREMOPAR di Benedetta Bongiorno Aniello Amato - C.Ri.S.Sa.P 17 Ricordo di Giuseppe Zamberletti di Sergio Achille Raffaele Frontoso - C.Re.San Impaginazione Edizioni Creative 18 COP24, un summit inutile Impaginazione Stampa Edizioni Creative Il mondo è sull’orlo di un precipizio, ma c’è chi ha deciso di non Grafiche Zaccara salvarlo Stampa di Francesco E. Borrelli Registrazione al Tribunale di Grafiche Zaccara Lagonegro n. 2/2018 20 Pesci alieni nel Mediterraneo Registrazione al Tribunale di Contatti: n. 2/2018 Diversi gli esemplari recuperati dall’Asl di Salerno Lagonegro www.cervene.it di Aniello Amato Siamo su Facebook e Twitter Contatti: cervene@pec.regione.campania.it www.cervene.it Cell. Siamo3357731947 su Facebook e Twitter cervene@pec.regione.campania.it Cell. 3357731947
Raffaele Bove Direttore tecnico del Cervene La svolta ambientale nel lavoro di ognuno di noi Nell’ultima bozza del PNP 2020-2025, leggiamo seguenze sulla salute, di promuovere stili di vita con particolare interesse che ci sono riferimenti ecosostenibili e attivare una sorveglianza sulle importanti all’Agenda 2030. L’approvazione attività produttiva per favorire una riconversione dell’Agenda 2030 sottoscritta nel settembre 2015 eco-sostenibile. Purtroppo dagli incontri che con- dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, ha tano, non arrivano buone notizie. Nonostante i rappresentato un’ulteriore evoluzione verso un tempi supplementari, La Cop25 a Madrid si è chi- approccio combinato, in cui tutti gli obiettivi ten- usa senza un’intesa sull’articolo 6 dell’Accordo gono conto degli aspetti economici, sociali e am- di Parigi che riguarda la regolazione globale del bientali e sono concepiti come inscindibili, pensa- mercato del carbonio, il nodo più difficile da ti in modo da interagire per porre fine alla povertà, sciogliere. Se ne dovrebbe riparlare a Bonn nel per restituire la dignità alle persone e al contempo giugno 2020. L’unico punto positivo, l’obbligo per preservare la natura e l’ambiente, risponden- per i Paesi ricchi di indicare di quanto aumenter- do ai bisogni del presente senza compromettere anno gli impegni per tagliare i gas serra. Hanno la capacità delle generazioni future di soddisfare vinto i Paesi vulnerabili (quelli che rischiano di i loro bisogni. In particolare l’attenzione posta sparire come le piccole isole del Pacifico) rispetto dal Piano nel “Rafforzare le capacità adattive e la a quelli ricchi: cioè, entro l’anno prossimo questi risposta della popolazione e del sistema sanitario ultimi dovranno indicare (sarà un obbligo e non nei confronti dei rischi per la salute, associati ai un’opzione) di quanto aumenteranno gli impegni cambiamenti climatici e agli eventi estremi e alle per tagliare i gas serra. Purtroppo al summit, pochi catastrofi naturali e promuovere misure di miti- passi in avanti sono stati fatti sulla revisione del gazione con co-benefit per la salute” risultano es- sistema di aiuti (Warsaw International Mechanism sere in forte sintonia con gli avvenimenti che in for Loss and Damage – WIM) per le comunità dei questi giorni stiamo vivendo (esondazioni, allaga- paesi poveri colpite da disastri climatici. Nessun menti, frane, etc.) Dobbiamo sviluppare strategie impegno chiaro dei Paesi industrializzati a met- preventive per la riduzione degli impatti diretti e tere a disposizione di queste comunità le risorse indiretti legati al Climate Change (CC) e in ques- necessarie (almeno 50 miliardi di dollari entro il to il Sistema Paese deve trovare una risposta che 2022) per una rapida ricostruzione e ripresa eco- vede il coinvolgimento di tutti, implementando nomica dei territori colpiti, evitando così anche sistemi integrati di previsione del rischio per la il preoccupante aumento dei profughi climatici. salute associato a eventi estremi, di monitorag- Il 2020, quindi, si prospetta cruciale per salvare gio ambientale e sorveglianza rapida ambientale l’accordo di Parigi. Il 2020 sarà un anno impor- e sanitaria (Early warning system), tante per cercare e trovare la svolta ecosostenibile, I LEA, il PNP, il Patto della salute possono essere necessaria per la salute umana e animale, per il strumenti utili per intensificare interventi specifici mondo, i territori e la loro salvaguardia. Ognuno e mirati e assicurare alle persone, animali e am- di noi dovrà recitare la propria parte, ognuno di biente, la tutela della salute. Compito del sistema potrà contribuire con i propri saperi. Non mi resta sanitario è anche quello di aumentare la consape- che augurarci buon lavoro. volezza dei problemi ambientali e delle loro con- Cervene | 1
Rischio incendio e tecnologica mette a disposizione reti di sensori wi- relles (Wirelles Sensors Networks/WSN) in grado di sicurezza animali, raccogliere le informazioni dall’ambiente circostante e inviare i dati misurati a una stazione base per ulte- riori elaborazioni. Con l’implementazione dei sistemi impresa possibile di informazione geografica (GIS), si possono otte- nere mappe delle zone a rischio di incendi boschivi (topografia, vegetazione, uso del suolo, distribu- zione degli insediamenti umani, informazioni sulle Il quadro concettuale e l’ analisi delle popolazioni animali presenti, caserme dei pompieri, problematiche tecniche del Programma etc.) e utilizzarle per guidare gli interventi in campo. Il programma FRAC è stato realizzato in linea con FRAC nella zona rossa del Vesuvio le azioni sopracitate, e i risultati ottenuti negli anni 2018 e 2019 hanno permesso di realizzare una prima di Oscar Tamburis e Luigi Esposito - Docenti presso mappatura dei territori Vesuviani con lo scopo il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali - Università degli Studi di di: (i) rilevare le attività zootecniche (pol- Napoli Federico II lame, ovini e caprini bovini, api, suini ed equini); (ii)individuare una mappa di aree a rischio incendio, secondo la Matrice di valu-tazione del rischio. La Il Dipartimento di Prevenzione e sa- seconda fase del Programma FRAC si nità pubblica Veterinaria della Regione è concentrata a: 1) monitorare le aree Campania ha sostenuto la prima parte del boschive a rischio di incendio nella Programma “Buone pratiche dei Servizi cosiddetta “zona rossa del Vesuvio”; 2) del Dipartimento di Prevenzione in caso di individuare le possibili vie ottimali di eva- Rischio Incendio“ (FRAC). Alla prima fase cuazione per gli animali (Optimal Evacuation di «Risk assessment», è seguita quella del «Busi- Route for Animals - OPERA) in caso di incendio. ness impact analysis» necessaria all’elaborazione di La Fig. 2 illustra i passaggi necessari per raggiungere metodologie standardizzate per la raccolta di dati e gli obiettivi: 1) raccolta di informazioni specifiche il supporto di decisioni coerenti con le specifiche del (es.: parametri di carburante, Digital Elevation Model modello del “ciclo di gestione delle catastrofi”. Per Map) per creare una mappa di propagazione del fuoco l’incremento delle catastrofi ambientali, la comunità (analisi e valutazione della dinamica di un incendio); scientifica ha prodotto misure da adottate prima, du- 2) modello di piano di eva-cuazione costruito aggiun- rante e dopo un disastro, al fine di evitarlo, ridurne gendo al framework iniziale i layer antropici (tasso l’impatto o le perdite. Particolare interesse viene as- di urbanizzazione, sviluppo del sistema stradale). segnato al concetto di “Disaster Management Cycle” Per entrambe le fasi, è necessaria la distribuzione di (Fig. 1a) ma altrettanto importanti (Fig. 1b) risultano sensori specifici al fine di raccogliere le informazioni le esperienze derivate dai metodi epidemiologici (va- necessarie alla realizzazione di OPERA. Il modello lutazioni rapide delle esigenze, sorveglianza sanitaria, deve essere arricchito dalla mappatura della presenza sistemi di localizzazione, indagini epidemiologiche, animale (tipologia e distribuzione) e la chiara defi- registri, etc.). Il problema della diagnosi precoce degli nizione del tipo e delle dimensioni dei veicoli richiesti incendi nelle aree forestali è ampiamente riconosciuto per salvare le specie animali coinvolte dall’incendio. a livello nazionale e internazionale, basti pensare ad OPERA sarà possibile, quindi, utilizzando un soft- esempio al Sistema europeo di informazione sugli in- ware che integri una rete di sensori distribuiti (DSN) cendi boschivi (EFFIS), servizi della Commissione nella zona rossa e un software che generi modelli di europea (Direzione generale Ambiente e Centro di simulazione in tempo reale che prevedano la velocità ricerca), servizi antincendio, Centro di monitoraggio di propagazione del fuoco [già elaborato dal Diparti- e informazione della protezione civile. L’innovazione mento di Agraria dell’Università di Napoli Federico Fig. 1 2 | Cervene
II] e infine un software GIS. Il sistema di previsione apparecchiature dei sensori. OPERA si baserà sull’applicazione di uno specifico B. Network architecture algoritmo di calcolo del minimo percorso per inter- I paradigmi innovativi che abilitano le applicazioni pretare il modello di processo complessivo e per det- caratterizzanti l’Internet of Things (IoT), che sono tagliare i suoi diversi aspetti dinamici e statici. La fase delineati in Fig. 3, offrono vantaggi sia nella proget- sperimentale si è basata sull’analisi degli apicoltori ed tazione che nell’implementazione di un DSN. La rete è riassunta in tre punti: proposta è essenzialmente costituita da due tipi A. Network requirements di nodi: i nodi sensore e i nodi gateway. L’utilizzo di DSN per la rilevazione di in- Ciascun nodo del sensore include un cendi nelle aree forestali è stato ampia- modulo di alimentazione intelligente, mente studiato in passato, evidenzian- una o più sonde, una macchina di ela- do i vantaggi in termini di economicità borazione e un trasmettitore wireless e facilità di implementazione per as- interfacciato. Le sonde devono pos- sicurare un’ampia copertura dell’area sedere entrambi i moduli di misura- monitorata. La realizzazione della rete zione per raccogliere 1) i parametri di deve considerare la dislocazione terri- umidità relativa, temperatura, pressione toriale delle infrastrutture elettriche e/o di atmosferica, percentuali di carburo mono telecomunicazione e i costi delle operazioni di e di-ossido (CO, CO2), irraggiamento solare, manutenzione. Tutti questi fattori influenzano la to- percentuale di pioggia, intensità di radiazione infra- pologia della rete, la progettazione dell’hardware per i rossa/ultravioletta, contenuto di acqua e aspirazione principali sistemi di approvvigionamento energetico, nel suolo, ecc.; 2) rilevatori per presenza di fumo o nonché i sistemi ausiliari di raccolta dell’energia e le intrusi. La stazione di elaborazione deve occuparsi Fig. 2 Cervene | 3
sia delle analisi dei dati in loco che della gestione dal software. Nella Fig. 4c l’OPERA è definita “ap- della trasmissione dei dati, nonché delle attività di prossimativamente” attraverso: (i) l’identificazione in sincronizzazione. Un ultimo nodo gateway protetto, Google Maps © di tutti i percorsi alternativi dal punto gestito secondo un modello di scatola nera, consente di partenza alla zona sicura; (ii) la sovrapposizione l’analisi post disastro. L’aggiornamento dei dati viene dell’output di simulazione alla mappa satellitare, al automaticamente aumentato durante le emergenze fine di identificare, di volta in volta, le giunzioni non iniziali e offre un raggio di copertura fino a 15 km. ancora interessate dall’incendio; (iii) la visualizzare I paradigmi IoT integrano i servizi di cloud comput- di ciascun percorso di “giunzione-giunzione” e la ing che possono semplificare le attività di archivia- loro successiva combinazione in modo da disegnare zione e di elaborazione, mentre non sono da escludere l’OPERA per il caso di studio. In conclusione, a di- le piattaforme di implementazione, approcci basati stanza di due anni dall’inizio del Programma FRAC, sull’intelligenza artificiale (AI) sempre più importanti è emerso che l’assistenza agli animali nelle aree di supporti per risolvere problemi molto complessi. catastrofe incendio risulta essere molto complessa ma C. Route Optimization non impossibile. Il presente articolo manifesta una La modellizzazione matematica del problema difficoltà di interpretazione agli operatori di campo, richiede la creazione di un grafico orientato G = G ma sottolinea che il “Dipartimento di Prevenzione e (N, A), i cui nodi rappresentano gli incroci accessibili, sanità pubblica Veterinaria” mentre gli archi rappresentano le strade che collegano ha affrontato con lungimiran- due incroci consecutivi. Per ogni nodo viene definito za una problematica che sem- un parametro (Jrt), per indicare una giunzione specifi- bra lontana dalle competenze ca tra tutte le possibili giunzioni e per identificare, una specifiche ma che, invece, volta individuate tutte le possibili rotte alternative tra stimola alla creazione di il punto iniziale e il punto finale, una zona sicura per strutture interdisciplinari co- gli animali. I risultati preliminari dell’indagine svolta munque già presenti sul ter- all’interno del programma FRAC hanno prodotto una ritorio regionale. Lo sviluppo simulazione a partire dallo scenario di primo caso del sistema integrato diviene che si concentra sugli apicoltori. La Fig. 4 riporta le proponibile poiché il rischio tre fasi principali della simulazione eseguita consi- di incendio è notevolmente derando un percorso facilmente raggiungibile, con un aumentato in Campania e af- numero limitato di incroci e non molto esteso per ar- fligge da molti anni l’intera rivare dal nodo iniziale (pendio del Vesuvio), fino alla area Vesuviana che, da sem- zona sicura (autostrada A30). Il nodo iniziale è rap- pre, presenta una combi- presentato in Fig. 4a da un’azienda apicola all’interno nazione unica di elementi, sia animali sia antropici, di un cerchio bianco, in un insieme di aziende dello all’interno di un ecosistema naturale molto delicato. stesso tipo evidenziate in funzione del diverso grado La necessità dell’applicazione della moderna tecno- di rischio incendio (da giallo a rosso). In Fig. 4b viene logia per la gestione della prevenzione sul territorio, eseguita la simulazione di propagazione dell’incendio, la proficua collaborazione tra i ricercatori delle uni- considerando il sito dell’apicoltore come la fonte di versità coinvolte nella Ricerca Applicata, candida, nel incendio, mentre le aree di ingrandimento interessate presente, il CeRVEnE quale strumento di innovazione dall’incendio in determinati orari vengono calcolate per la gestione delle catastrofi. 4 | Cervene
Exe Flegrei 2019, volezza che diverse Municipalità di pertinenza della ASL Napoli 1 Centro insistono sulla zona rossa a ecco com’è andata rischio vulcanico. La peculiarità di interesse veterinario della città di Napoli e le zone a essa connesse, potenzialmente in- teressate da un eventuale evento vulcanico, consiste nella particolare numerosità di animali d’affezione. Dal 16 al 20 Ottobre 2019 si è svolta, nel territorio Infatti, nonostante un patrimonio zootecnico modes- delle ASL Napoli 1 Centro e Napoli 2 Nord, la prima to trattandosi di area fortemente antropizzata (112 esercitazione sul piano di evacuazione della zona ros- capi bovini, 225 ovi-caprini, 429 equini, 120 suini) sa dei Campi Flegrei in caso di emergenza vulcanica. risiedono nella città di Napoli un numero stimato di In particolare, i Servizi veterinari del Dipartimento di ben 27.000 animali d’affezione (cani e gatti), non- Prevenzione delle ASL sono stati impegnati per il rag- ché circa 7000 gatti ospitati nelle 660 colonie feline giungimento dell’obiettivo: “Tutela delle produzioni urbane e ben 3 concentramenti di cani (pensioni e\o zootecniche e del benessere animale”. L’esercitazione allevamenti). Numeri estremamente elevati che las- Exe Flegrei 2019, in particolare, ha consentito a en- ciano intendere la portata dell’impegno che andrebbe trambe le Asl di poter testare l’adeguatezza dei me- profuso dai Servizi Veterinari e dagli stessi cittadini todi e delle procedure descritte nei manuali operativi qualora si verificasse un evento emergenziale. Sulla per le emergenze veterinarie e per quelle relative alla base di queste premesse, le attività di pianificazione sicurezza alimentare, i tempi di risposta in relazione dell’esercitazione Exe Flegrei 2019 hanno puntato al rischio, analizzare e risolvere eventuali criticità l’attenzione sulla verifica delle modalità evacuative emerse, pubblicare materiale divulgativo per sensibi- degli animali d’affezione, che rappresentano per la lizzare la cittadinanza. città di Napoli un grande patrimonio da tutelare, non- ché una profonda responsabilità da gestire per i Servi- L’esperienza dell’Asl Napoli 1 Centro a cura di Marina Pompameo – Direttore Presidio Ospedaliero Veterinario (P.O.V.) Exe Flegrei 2019 è stata fortemente sentita dai Med- ici Veterinari dell’ASL Napoli 1 Centro e dai com- ponenti del Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria (C.R.I.U.V.) che, grazie agli studi effettuati dal CeRVEnE, sottolineavano il crescente interesse degli addetti ai lavori per le proce- dure emergenziali da adottare in campo veterinario. In particolare, l’esigenza di verificare sul campo quanto teoricamente progettato è cresciuta con la consape- Cervene | 5
zi Veterinari nell’ambito della disastrologia emergen- pensione ad opera degli stessi proprietari e il trasferi- ziale. Molta attenzione è stata dedicata da parte dei mento dei restanti presso la Struttura gemellata fuori Servizi Veterinari alle attività divulgative alla cittadi- dalla zona rossa. nanza. Si è ritenuto infatti che avvicinare i cittadini, e La supervisione dei Servizi Veterinari nell’ambito nella fattispecie gli studenti, alla tematica emergenzi- dell’esercitazione pratica è stata finalizzata alla val- ale fosse la più grande risorsa per poter amplificare la utazione delle procedure messe in campo dal titolare cultura della prevenzione, della sicurezza e della ges- nel corso dell’evacuazione e della tempistica di realiz- tione di un evento catastrofico. Pertanto, in coordina- zazione dell’allontanamento degli animali. Lo scopo mento con la Protezione Civile del Comune di Napoli finale è risultato quindi quello di validare sul campo il sono stati effettuati dei momenti di confronto con gli “Manuale delle Emergenze” in ambito veterinario, di alunni delle scuole secondarie, che si sono resi a loro modo da toccare con mano le criticità in corso di una volta divulgatori delle notizie apprese in ambito sco- emergenza vulcanica. lastico. La rilevanza di questo momento formativo- divulgativo è stata implementata con l’allestimento nelle aree di attesa di info point presieduti da Medici Veterinari esperti nel Settore Emergenziale che, con il supporto di stazioni mobili, hanno fornito deluci- dazioni e materiale divulgativo. Il momento sicura- mente più significativo dell’esercitazione Exe Flegrei 2019 ha visto protagonista il Rifugio\pensione per cani “ANTAR”, sito in piena zona rossa e pertanto fortemente interessato alla tematica. La simulazione dello sgombero di un Rifugio per cani è stato il primo evento in tal senso non solo in Italia, ma nel mon- do, pertanto ha costituito il primo esempio pratico di “Corretta evacuazione di un concentramento di cani”. Il canile nella giornata del 18 ottobre alle ore 12.00 è stato allertato telefonicamente dai Servizi Veterinari simulando uno stato di pre-allarme. Come da istru- zioni, il Gestore della Struttura ha avvisato il proprio personale per iniziare le operazioni di evacuazione. L’allontanamento dei cani ha visto due momenti fondamentali costituiti dal prelevamento dei cani in 6 | Cervene
Nonostante quattro “imprevisti-previsti” ovvero pre- ano Vesuvio, è quella riservata, tra l’altro, alle attività programmati dai Servizi Veterinari per creare ad hoc volte allo svuotamento delle strutture con animali. dei disagi durante lo sgombro della Struttura (assenza La fase di preallarme, iniziata alle 11.00 circa del del Direttore sanitario del rifugio - secondo automezzo 17 ottobre, è continuata per tutto il 18 e ha visto le in dotazione al canile in avaria - animali di proprietà componenti veterinarie del Dipartimento di Preven- in numero superiore rispetto a quelli dichiarati - cani zione impegnate a rispondere in modo contingente potenzialmente pericolosi che necessitano di sedazi- alle molteplici richieste provenienti dai COC dei sei one) l’evacuazione completa del canile è avvenuta in Comuni della zona rossa afferenti al territorio della tempi inferiori rispetto a quelli stimati (4 ore rispetto ASL Napoli 2 Nord. Sono stati testati, inoltre, tramite alle 6 ore preventivate) senza riportare conseguenze attivazione simulata, i piani posti in essere nei giorni negative sulla salute e sul benessere psicofisico dei precedenti con allevatori e altri responsabili di strut- cani. L’esercitazione pertanto si è svolta nel rispetto ture con animali, per individuarne le criticità e, quin- delle procedure del “Manuale di Emergenza”. La ASL di, le correzioni necessarie, per poi stilare dei modelli Napoli 1 Centro ed il C.R.I.U.V. ritengono questa es- di piani da estendere, in modo sistematico, a tutte le perienza altamente formativa dal punto di vista pro- strutture del territorio durante le attività dei Servizi fessionale e umano ed intendono implementare i loro veterinari con la partecipazione attiva dei responsa- studi verso questo settore che coinvolge pienamente bili delle strutture stesse. Altra attività svolta è stata la città di Napoli ed i suoi abitanti a 4 zampe. la stesura di procedure semplificate destinate sia ai proprietari degli animali da compagnia, sia a detentori Le attività svolte dall’Asl Napoli 2 Nord di animali da autoconsumo (suini, ovicaprini, avicu- a cura di Cristina Siragusa- dirigente veterinario nicoli), coinvolgendo anche i proprietari di equidi di tipo amatoriale e sportivo. Le procedure contenevano Nell’ambito di Exe Flegrei 2019, l’ASL Napoli 2 nord indicazioni utili a facilitare l’allontanamento degli an- ha ritenuto procedere con l’identificazione, da parte imali per evitare l’abbandono degli stessi nel territo- dell’Unità di Crisi Locale (UCL), di una task force rio, durante la fase di evacuazione della popolazione, operativa interdisciplinare a cui affidare le attività in evenienza che comporterebbe problemi di benessere campo durante l’esercitazione. Il gruppo di lavoro ha animale ma anche di tipo igienico sanitario nelle fasi ritenuto prioritario instaurare, già durante la fase prec- successive all’evento eruttivo o a un eventuale rientro edente il preallarme, contatti diretti con le strutture dalla fase di allarme. Le indicazioni sono state som- operative locali (COC), fondamentali allo scambio ministrate alla popolazione nella giornata del 19, in di informazioni relative alla reciproca organizzazione modo diretto e con l’aiuto di volantini specifici, tram- per garantire, poi, in fase di preallarme, i corretti flussi ite la partecipazione dei veterinari del Dipartimento informativi necessari a stabilire le azioni in campo. di Prevenzione alla campagna “Io non rischio”, or- I servizi veterinari dell’ASL Napoli 2 Nord hanno, ganizzata dalla Protezione civile presso gli info point inoltre, avviato una collaborazione con i responsabili diffusi nei Comuni di competenza della zona rossa, delle strutture con concentramenti di animali (alleva- durante la simulazione dell’allontanamento della pop- tori, direttori di stabulari, ecc.) che, utilizzando stru- olazione nella fase di allarme. menti oggettivi quali questionari e check list, puntava a un una pianificazione aziendale per le azioni da in- traprendere in fase di preallarme che, come per il pi- Da una prima analisi dei risultati dell’esercitazione, dell’igiene pubblica e definire l’aspetto della pron- tenutasi in Regione, presso l’UOD Prevenzione e San- ta reperibilità e della continuità operativa. ità Pubblica Veterinaria, sono emerse alcune proposte • Superare la criticità del sistema BDN/GISA per migliorative: l’utilizzo dei dati in tempo reale o proporre un ag- • Aggiornare il modello di intervento sanitario giornamento periodico dello stesso, da utilizzare con specifico focus sul rapporto tra Unità di crisi in situazione di emergenza Aziendale, i Comuni (COC) e la Protezione civile. • Predisporre una procedura di rilevazione e ges- • Sviluppare, in caso di emergenze non epidemiche, tione anagrafe canina, con definizione di un Cap le procedure di allontanamento di animali di af- (Codice di avviamento postale) che va a identifi- fezione, integrando il modello predisposto da Asl care i quartieri nelle aree metropolitane Napoli1 Centro e Asl Napoli 2 Nord, durante Exe • Predisporre una mini esercitazione per posti di Flegrei 2019. comando, al fine di verificare l’impianto del mod- • Approfondire le procedure di allontanamento per ello di intervento UCR/UCREVSA/UUCCLL e ippodromi e zoo. Dipartimenti di Prevenzione. • Predisporre uno studio di fattibilità • Elaborare un questionario (check list) unico rivol- sull’allontanamento da zona rossa degli animali to alle aziende zootecniche e agli Osa, finalizzato a da reddito, da sottoporre alle autorità di Protezione reperire i dati sulla gestione del rischio, integrando civile. i modelli di questionari e check list già esistenti ed • Adeguare il decreto di istituzione dell’UCREVSA elaborati da CeRVEnE e Asl. e delle Unità di crisi locale con l’inserimento Cervene | 7
Enrico Bernini-Carri Presidente del CEMEC Consiglio d’Europa Ha senso oggi una Scuola Internazionale di maxiemergenze? Che la Protezione Civile italiana possa essere consid- ha fatto parte del complesso mondo delle maxiemer- erata una delle migliori e più efficienti del mondo è or- genze, è nata l’esigenza di poter ordinatamente con- mai cosa evidente e riconosciuta, anche in virtù della frontare esperienze consolidate (lessons learned), grande esperienza maturata dal terremoto dell’Irpinia nozioni scientifiche integrate e prospettive di sviluppo dal 1980 in poi. Personaggi come Adriano Mantovani in questo complesso campo; il tempo dell’”armiamoci per la veterinaria, il Ministro Giuseppe Zambeletti e partiamo” è finito (e dubito sia mai esistito nel vasto poi, hanno tracciato una strada che oggi ci ha portato e integrato pianeta delle emergenze): è ora che la pro- a essere presenti sul territorio nazionale con una realtà fessionalità di tutti gli operatori o almeno di coloro di organizzazione nazionale e regionale di Protezione che li dirigono e si interessano a questo mondo, trovi Civile che si distingue per rara capacità di intervento un riferimento culturale stabile e solido. e di programmazione. Il ruolo stesso del volontariato I Corsi di Disaster Managers, i diversi Master Univer- in questi anni è cresciuto esponenzialmente in profes- sitari, hanno tracciato un percorso che merita di essere sionalità ed efficienza (esperienza unica nel mondo sviluppato e integrato e in quest’ottica il Consiglio per numero e qualità dei partecipanti). d’Europa, tramite il CEMEC, con l’Accordo Eu- Una domanda, allora, mi sorge spontanea: come mai ropeo-Mediterraneo sui Rischi Maggiori, ha sposato con un’esperienza e una capacità così elevata, in tutti appieno l’idea di creare una Scuola Internazionale sui questi anni non siamo riusciti a organizzare una Scu- Disastri che possa diventare, col tempo, non solo un ola Nazionale di Protezione Civile che possa formare riferimento nazionale ma anche rappresentare un rif- i quadri dirigenti nazionali, regionali e direttivi delle erimento culturale internazionale, integrando docenti organizzazioni di volontariato? italiani e stranieri, ognuno con le loro peculiarità, og- In trent’anni di esperienza in questo settore( dapprima nuno con le proprie esperienze. come medico militare, poi come docente universitario Solo un luogo di cultura internazionale di confronto e infine come presidente del CEMEC (Centro Europeo tra realtà, a volte molto diverse (ma tutte con la base di Medicina delle Emergenze e Catastrofi), ho visto comune di saper gestire le emergenze nell’interesse nascere, sopravvivere e morire Scuole di Formazione della popolazione), potrà consentirci di continuare Regionali e locali che hanno avuto qualche anno (o a a crescere e far crescere quelle nazioni che, per in- volte qualche mese) di gloria, per poi scomparire in un esperienza o per difficoltà organizzative, non hanno limbo di inutilità e inefficienza o di “galleggiamento”; ancora avuto modo di configurare servizi completi di contro sono proliferati Master Universitari, Corsi ed efficienti di Protezione Civile. Solo una Scuola di Formazione o perfezionamento di Organizzazioni comune potrà rappresentare un luogo di confronto e di Volontariato, a volte molto avanzati ed efficienti, di implementazione tra esperienze differenti a livello a volte francamente autoreferenziali e ripetitivi, in nazionale, europeo e internazionale e contemporanea- mano spesso a persone che hanno lucrato sulla buona mente raggiungere l’obiettivo (perseguito dal Con- volontà di studenti e di cittadini interessati. siglio d’Europa, ma condiviso da tutte le Nazioni) di Credo sia arrivato il momento di mettere un po’ far crescere la “resilienza” della popolazione, in un d’ordine in questo “mare magnum” di istruzioni, mondo dove le catastrofi sono sempre più presenti e formazioni, scuole che hanno finora intercettato e vi- devastanti a causa dei cambiamenti climatici e la con- cariato a una richiesta di professionalità in un campo tinua antropizzazione del suolo. che, sempre di più, è evoluto in una scienza precisa. Da queste brevi considerazioni e da chi come attore 8 | Cervene
INSERTO POLO INTEGRATO E CENTRI DI RIFERIMENTO CRIUV / CRISSAP CRIPAT / CRESAN Randagismo, ecco come risparmiare La spending review, modello positivo, sperimentato dal CRIUV nell’Asl Napoli 1 Centro di Francesca Battaglini - Dirigente Medico Veterinario Asl Napoli 1 Centro In un’ottica di efficienza ed efficientamento di una professionalità degli operatori sanitari di ogni livello, struttura pubblica, la chiave di crescita non è quanto, dall’altro ottimizzare percorsi diagnostici terapeutici ma come si spende il denaro erogato a un Ente. Il con- e assistenziali. Imprescindibile diventa potenziare cetto di one health, tante volte citato in precedenti oc- e puntare a una ricerca di eccellenza, il tutto con un casioni, è ormai chiaro essere lo spirito guida di una preciso calcolo e una attenta valutazione delle risorse nuova sanità pubblica, volta a proteggere la salute di economiche. uomini animali e ambiente, nel pieno rispetto del loro equilibrio. Si impongono allora nuove strategie eco- Economicità e randagismo nomiche. Ecco allora che la spending review diventa Uno dei primi passaggi dall’avvento del CRIUV, che punto cardine imprescindibile di un’organizzazione ha richiesto un necessario quanto indispensabile rio- che trova la sua forza nella coessenzialità della rientamento della spesa, è stata la gestione del rand- formazione tra Enti, riconosciuta in un sistema di as- agismo. La collaborazione tra le Istituzioni per il cal- sistenza sanitaria unico con il sistema universitario. colo dei costi da randagismo nelle AASSLL regionali Non basta così avere dei principi legislativi ispira- si è concretizzata nello studio che il Dipartimento di tori a un progetto vincente, ma serve offrire qualità, Economia, Management e Istituzioni dell’Università competitività e allo stesso tempo economicità del degli studi di Napoli Federico II ha fatto per la val- servizio sanitario pubblico. Per questo il modello utazione dei costi diretti e indiretti sulla gestione del CRIUV (Centro Igiene Urbana Veterinaria) è stato e randagismo. Si è quindi passati alla realizzazione di resta un modello allo stato efficace al raggiungimento un modello per la gestione del fenomeno, considerato dello scopo: da un lato aggiornare e perfezionare la un’emergenza socio sanitaria non epidemica. Adot- Cervene | 9
CRIUV CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER L’IGIENE URBANA VETERINARIA tare strategie di contrasto al randagismo è stata e resta animale. Non sono poi da sottovalutare le adozi- ancora oggi una mossa vincente nella gestione di una oni consapevoli e la promozione delle stesse, sempre popolazione canina e felina che da randagia vagante, considerando il livello di adottabilità di un soggetto. finirebbe in canili a gestione e spese comunali, con Ne scaturisce così il concetto di canile dinamico che una ricaduta economica su ogni singolo cittadino. E incentivi le adozioni, impedendo la immobilizzazione allora quali strategie mettere in essere per limitare la dei soggetti, nella tutela del benessere animale e di un spesa pubblica, mai perdendo di vista il ruolo e l’etica risparmio economico per la collettività. professionale a cui si è chiamati? La sterilizzazione è stata negli anni e resta una prima e fondamentale strategia di contrasto al randagismo, efficace nella gestione della popolazione vagante, questo perché rende stabile le popolazioni randagie, diminuendo il loro tasso di crescita e unendosi a essa la mortalità naturale degli adulti. Bisogna tenere conto che dal 1961 al 1991 in media si contavano 2200 cani soppressi all’anno, ma quel modello non ha affatto contribuito alla riduzione del fenomeno per due motivi: mancata cessazione dell’abitudine all’abbandono, e rioccupazione delle nicchie biologiche da parte dei soggetti territoriali adiacenti. La strategia è basata su diversi pilastri. In primo luogo, c’era la necessità di costituire strutture centralizzate per gestire animali convenzionali (Os- pedale Veterinario ASL NA 1). Quindi era necessario E’ con soddisfazione che, con dati alla mano, dopo procedere alla sterilizzazione, che è stata negli anni e l’attivazione di questi strumenti e dell’intera strategia, resta una prima e fondamentale strategia di contrasto si è constatato che l’ingresso cani nei canili rifugio al randagismo. La sterilizzazione è efficace nella ges- del Comune di Napoli dal 2012 al 2018 si è ridotto da tione della popolazione vagante, perché rende stabile 260 a 62, mentre in Regione Campania si è passati da le popolazioni randagie, diminuendo il loro tasso di 6257 del 2012, ai 4233 del 2018. crescita, nel mentre la mortalità naturale degli adulti diminuisce la popolazione. Con campagne mirate di sterilizzazione, dal 1991 al 2010, circa 21500 soggetti tra cani e gatti sono stati sottoposti a sterilizzazione chirurgica, nei luoghi di cattura e nei canili rifugio. Altra strategia adottata è l’anagrafe itinerante messa in essere in Regione Campania da parte delle AASS- LL. L’anagrafe ha efficacemente contrastato il fenom- eno, avvicinando così il servizio veterinario pubblico a quella parte di popolazione impossibilitata per i più disparati motivi a spostarsi per anagrafare il proprio In termini economici, si consideri che nel bien- nio 2012 - 2013 la Regione Campania ha sostenuto complessivamente € 29.674.007 per la gestione del fenomeno. Se si considerano i costi annuali per pro- vincia e il costo medio (biennio) per abitante (vedi nello schema) appare evidente come siano alte le dis- parità e come, laddove si è operato seguendo le strat- egie suddette (Asl Napoli 1 Centro), il costo medio per abitante è il più basso, pari a 0,83 euro, a fronte di una media regionale di 2,50 euro, con picchi massimi di 3,31 euro. 10 | Cervene
C.Ri.S.Sa.P CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA SANITARIA DEL PESCATO Molluschicoltura, la sorveglianza sanitaria è conditio sine qua non di Maria Stefanelli – Dirigente Medico Veterinario Asl Napoli 2 Nord La molluschicoltura è sempre stato un settore train- ante per l’economia dei Comuni costieri di questa Regione, specialmente per le aree flegrea, napoletana, torrese–stabiese e recentemente anche per l’area ca- sertana. L’area salernitana, sebbene classificata, non è ancora operativa, in ogni caso, nel prossimo futuro l’individuazione di nuove aree da destinare alla mol- luschicoltura non potrà prescindere dalla redazione di una specifica “carta vocazionale”. La sorveglianza sanitaria è il primo passo per stabilire una classifi- cazione e un programma di controllo per un’area di produzione/raccolta di molluschi bivalvi. Il termine sorveglianza sanitaria nella sua accezione più ampia significa approcciare i problemi “a tutto tondo”, sig- nifica impostare la forma mentis all’analisi, alla val- utazione e alla gestione multifattoriale dei problemi e alla propositiva formulazione di soluzioni volte a ridurre a livelli accettabili i rischi rilevati. Nel con- creto, la Commissione europea ha pubblicato la Gui- da comunitaria sulle buone pratiche da attuare per il monitoraggio microbiologico e la classificazione delle zone di produzione e di stabulazione dei molluschi bivalvi ai sensi del Regolamento 854/2004 “ Com- munity Guide to the Principles of Good Practice for the Microbiological Classification and Monitoring of Bivalve Mollusc Production and Relaying Areas with regard to Regulation 854/2004, la cui ultima edizione (n°4) di dicembre 2018 contiene raccomandazioni precedentemente approfondite e dettagliate nelle ul- time linee guida prodotte dal Laboratorio europeo di riferimento per il monitoraggio delle contaminazioni batteriologiche e virali dei molluschi bivalvi CEFAS (edizione n°8 di dicembre 2018). Principale obiet- tivo di questa guida è quello di fornire un supporto alle Autorità Competenti degli Stati Membri e a tutti i soggetti coinvolti nella “filiera molluschi bivalvi”, nell’implementazione, pianificazione e attuazione di programmi di controllo ufficiale uniformi su tutto il territorio europeo. In particolare lo studio (sanitary survey) delle fonti e del tipo di contaminazione fe- cale (umana e animale), in prossimità delle zone di produzione e raccolta di molluschi bivalvi rapportata alla valutazione del potenziale impatto di queste fonti sullo stato microbiologico delle aree di allevamento, in associazione allo specifico controllo microbio- logico dei molluschi bivalvi basato sull’uso di organ- ismi indicatori (Escherichia coli) e infine la raccolta dei dati storici ove presenti, possono portare a una prima stima del rischio di contaminazione da agenti Cervene | 11
C.Ri.S.Sa.P CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA SANITARIA DEL PESCATO patogeni batterici dei molluschi bivalvi. A supporto di tali attività, la Commissione promuove anche lo studio e applicazione di modelli analitici previsionali del flusso delle correnti marine e della circolazione degli inquinanti rispetto alle zone di allevamento/rac- colta. In questa ottica anche nella nostra regione è in attesa di validazione un modello previsionale delle correnti che si auspica possa entrare nel sistema di gestione delle attività di settore elevandone il livello di sicurezza alimentare (es. comunicazione di bloc- co preventivo di raccolta di prodotto ove il modello preveda che il flusso di inquinanti possa impattare le zone di allevamento). In ogni caso, per classificare un nuovo specchio acqueo bisogna mettere a punto una indagine sanitaria preventiva ed eventualmente un pi- ano di campionamento conoscitivo. Tale piano ha il duplice scopo di verifica del livello di contaminazi- one fecale dello specchio acqueo da classificare con l’individuazione dei punti di prelievo che hanno dato evidenza di maggiore criticità e di valutare il livello di contaminazione da agenti chimici la cui presenza ri- sulta pregiudizievole per il prosieguo dell’iter di clas- sificazione. In esito alla fase di classificazione, che deve avvenire nei tempi e nei modi previsti dalla nor- mativa regionale di riferimento ( D.G.R.C. 229/2011, D.D.R.C. 217/2013 ), viene stabilito se la zona può essere classificata e nel caso a quale livello di tratta- mento è necessario sottoporre il prodotto raccolto per ridurre il rischio ad un livello che può essere ritenuto nuovo in termini di contaminazione sono spunto di accettabile in termini di sicurezza alimentare. Criteri studio e di approfondimento ai fini di monitorare lo di classificazione delle aree di raccolta dei MBV. Lo status sanitario dell’area. In ogni caso viene richiesto studio sulla sorveglianza sanitaria non termina con la l’aggiornamento della sorveglianza sanitaria in corso classificazione. In corso di monitoraggio della aree di riclassificazione dell’area e come relazione uffi- di allevamento/raccolta, ogni non conformità/ evento ciale ogni sei anni. CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE AREE DI RACCOLTA DEI MBV 12 | Cervene
C.RI.P.A.T. CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RISTORAZIONE PUBBLICA E COLLETTIVA E PRODUZIONI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI Regolamento (UE) 2017/625: le nuove regole sui controlli ufficiali sulla catena agroalimentare di Giovanni Battista Varcasia Responsabile Area Sicurezza Alimentare C.Ri.P.A.T. e Dirigente Veterinario Asl Napoli 1 Centro Il Regolamento (UE) 2017/625 relativo ai con- sanitari per l’uomo e per gli animali derivanti da trolli ufficiali e altre attività effettuate per garantire sottoprodotti di origine animale e prodotti deri- l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui vati; mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere de- • le prescrizioni in materia di benessere degli ani- gli animali, sulla sanità delle piante nonché sui pro- mali; dotti fitosanitari relativi alla sicurezza alimentare, • le misure di protezione contro gli organismi no- alla salute delle piante, alla salute e al benessere de- civi per le piante; gli animali, pubblicato in data 7 aprile 2017, ha stabil- • le prescrizioni per l’immissione in commercio e ito regole integrate per prevenire, eliminare o ridurre l’uso di prodotti fitosanitari e l’utilizzo sosteni- il livello di rischio per esseri umani, animali e piante bile dei pesticidi, ad eccezione dell’attrezzatura lungo tutta la catena agroalimentare. Il regolamento per l’applicazione di pesticidi; si applica dal 14 dicembre 2019. • la produzione biologica e l’etichettatura dei pro- Le autorità competenti si avvalgono di processi più dotti biologici; efficienti nei controlli a beneficio dei consumatori, • l’uso e l’etichettatura delle denominazioni di garantendo agli stessi una maggiore trasparenza origine protette, delle indicazioni geografiche su come essi vengono effettuati per garantire protette e delle specialità tradizionali gar- la sicurezza alimentare e standard elevati antite. per la salute delle piante, la salute e il Utilizzando un approccio basato sul benessere degli animali e per prevenire rischio, la frequenza dei controlli sarà le frodi. Il nuovo regolamento europeo collegata ai rischi che un prodotto o un disciplina l’esecuzione dei controlli processo presentano per quanto riguar- ufficiali e delle altre attività ufficiali da la frode, la salute, la sicurezza, il be- effettuate dalle autorità competenti nessere degli animali e l’ambiente. Le degli Stati Membri. Inoltre disciplina autorità competenti effettuano i controlli il finanziamento dei controlli ufficiali, ufficiali con un livello elevato di trasparen- l’assistenza amministrativa, la collaborazi- za e, almeno una volta l’anno, mettono a dis- one tra gli Stati Membri e l’istituzione di un sis- posizione del pubblico, anche pubblicandole su tema informatico per il trattamento delle informazioni internet, le informazioni riguardanti l’organizzazione e dei dati relativi ai controlli ufficiali. In particolare il e lo svolgimento dei controlli ufficiali in particolare il Regolamento si applica nei settori di seguito riportati: tipo, il numero, i risultati dei controlli ufficiali nonché • gli alimenti e la sicurezza alimentare, l’integrità il tipo e il numero dei casi di non conformità rilevati, e la salubrità, in tutte le fasi della produzione, il tipo e il numero dei casi in cui le autorità competenti della trasformazione e della distribuzione di ali- hanno adottato le misure di cui all’art. 138 (azioni in menti, comprese le norme volte a garantire prat- caso di accertata non conformità) e 139 ( sistema san- iche commerciali leali e a tutelare gli interessi e zionatorio). l’informazione dei consumatori, la fabbricazione e l’uso di materiali e oggetti destinati a venire a LE NOVITÀ contatto con alimenti; • l’emissione deliberata nell’ambiente di organ- Rating dell’Operatore ismi geneticamente modificati (OGM) a fini di Secondo quanto premesso nei considerando, alle au- produzione di alimenti e mangimi; torità competenti dovrebbe, a determinate condizioni, • i mangimi e la sicurezza dei mangimi in qual- “essere riconosciuto il diritto di pubblicare o rendere siasi fase della produzione, della trasformazione, disponibili le informazioni relative al “rating” dei sin- della distribuzione e dell’uso di mangimi, com- goli operatori in base ai risultati dei controlli ufficiali. prese le norme volte a garantire pratiche com- E-commerce merciali leali e a tutelare la salute, gli interessi e I Controlli Ufficiali riguarderanno anche i prodotti l’informazione dei consumatori; provenienti da paesi terzi e prodotti acquistati online • le prescrizioni in materia di salute animale; (‘e-commerce’). In particolare viene confermato che • la prevenzione e la riduzione al minimo dei rischi le autorità competenti possono ordinare dagli opera- Cervene | 13
C.RI.P.A.T. CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RISTORAZIONE PUBBLICA E COLLETTIVA E PRODUZIONI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI tori senza svelare la propria identità (Mystery Shop- economicamente per un valore superiore al vantaggio ping) e utilizzare i prodotti acquistati come campioni pecuniario ottenuto dal fautore di tali pratiche. ufficiali, (art.36). Le autorità competenti, una volta in possesso dei campioni, adottano tutte le misure neces- N.B. Il Ministero della Salute, tramite gli uffici della sarie affinché gli operatori dai quali sono stati ordi- DGISAN e DGSAF, con nota indirizzata agli Asses- nati detti campioni siano informati del fatto che tali sorati alla sanità delle Regioni e Province autonome campioni siano stati prelevati nel contesto di un con- del nostro paese ha emanato disposizioni transitorie trollo ufficiale e, a seconda dei casi, siano analizzati relativamente al Reg. UE 625/2017. In tale nota viene o sottoposti a prove al fine di eseguire tale controllo sottolineato che, nelle more della predisposizione dei ufficiale e possano esercitare il diritto ad una contro- decreti legislativi 193/2007 e 194/2008 in adegua- perizia così come previsto dall’art. 35 del presente mento al succitato regolamento, il Governo italiano Regolamento. ha un anno di tempo per adeguare la normativa nazi- Sanzioni onale alle nuove disposizioni europee. Pertanto il con- Le sanzioni pecuniarie applicabili a infrazioni tenuto dei decreti legislativi 193/2207 e 194/2008 è commesse mediante pratiche fraudolenti e/o ingan- da considerarsi vigente sino ad espressa abrogazione. nevoli saranno sufficientemente deterrenti e fissate Il Regolamento abroga: Leggi “Articolo 161 Modifiche del regolamento (CE) n. Reg CE n. 854/2004 (organizzazione di controlli ufficiali sui pro- 1107/2009” del Nuovo Reg UE. dotti di origine animale destinati al consumo umano); Reg UE n. 1151/2012 (regimi di qualità dei prodotti agricoli e Reg CE n. 882/2004 (controlli ufficiali intesi a verificare la con- alimentari). formità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle Leggi “Articolo 162 Modifiche del regolamento (UE) n. norme sulla salute e sul benessere degli animali); 1151/2012” del Nuovo Reg UE. Dir 89/608/CEE (mutua assistenza tra le autorità amministrative Reg UE n. 652/2014 (gestione delle spese relative alla filiera ali- degli Stati membri e collaborazione tra queste e la Commissione mentare, alla salute e al benessere degli animali, alla sanità delle per assicurare la corretta applicazione delle legislazioni veteri- piante e al materiale riproduttivo vegetale). naria e zootecnica); Leggi “Articolo 163 Modifiche del regolamento (UE) n. Dir 89/662/CEE (controlli veterinari applicabili negli scambi in- 652/2014” del Nuovo Reg UE. tracomunitari); Reg UE n. 2016/429 (malattie animali trasmissibili). Dir 90/425/CEE (controlli veterinari e zootecnici applicabili negli Leggi “Articolo 164 Modifiche del regolamento (UE) 2016/429 e scambi intracomunitari di taluni animali vivi e prodotti di origine relative disposizioni transitorie” del Nuovo Reg UE. animale); Reg UE n. 2016/2031 (misure di protezione contro gli organismi Dir 91/496/CEE (organizzazione dei controlli veterinari per gli nocivi per le piante). animali che provengono dai paesi terzi e che sono introdotti nella Leggi “Articolo 165 Modifiche del regolamento (UE) 2016/2031e Comunità); relative disposizioni transitorie del Nuovo Reg UE. Dir 96/23/CE (misure di controllo su talune sostanze e sui loro Reg CE n. 1/2005 (protezione degli animali durante il trasporto e residui negli animali vivi e nei loro prodotti); le operazioni correlate). Dir 96/93/CE (certificazione di animali e di prodotti di origine Leggi “Articolo 154 Modifiche del regolamento (CE) n. 1/2005 e animale), relative misure transitorie” del Nuovo Reg UE. Dir 97/78/CE (organizzazione dei controlli veterinari per i pro- Reg CE n. 1099/2009 (protezione degli animali durante dotti che provengono dai paesi terzi e che sono introdotti nella l’abbattimento). Comunità); Leggi “Articolo 159 Modifiche del regolamento (CE) n. Decisione 92/438/CEE (informatizzazione delle procedure veteri- 1099/2009” del Nuovo Reg UE. narie per l’importazione (progetto Shift)); Dir 98/58/CE (protezione degli animali negli allevamenti). Leggi “Articolo 151 Modifiche della direttiva 98/58/CE” del Il regolamento modifica: Nuovo Reg UE. Reg CE n. 999/2001 (prevenzione, controllo ed eradicazione di Dir 1999/74/CE (norme minime per la protezione delle galline alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili). ovaiole). Leggi “Articolo 153 Modifiche del regolamento (CE) n. 999/2001” Leggi “Articolo 152 Modifiche della direttiva 1999/74/CE” del del Nuovo Reg UE. Nuovo Reg UE. Reg CE n. 396/2005 (livelli massimi di residui di antiparassitari Dir 2007/43/CE (norme minime per la protezione dei polli allevati nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e ani- per la produzione di carne). male). Leggi “Articolo 156 Modifiche della direttiva 2007/43/CE” del Leggi “Articolo 155 Modifiche del regolamento (CE) n. 396/2005 Nuovo Reg UE. e relative misure transitorie” del Nuovo Reg UE. Dir 2008/119/CE (norme minime per la protezione dei vitelli). Reg CE n. 1069/2009 (sottoprodotti di origine animale e prodotti Leggi “Articolo 157 Modifiche della direttiva 2008/119/CE” del derivati non destinati al consumo umano). Nuovo Reg UE. Leggi “Articolo 160 Modifiche del regolamento (CE) n. Dir 2008/120/CE (norme minime per la protezione dei suini). 1069/2009” del Nuovo Reg UE. Leggi “Articolo 158 Modifiche della direttiva 2008/120/CE” del Reg CE n. 1107/2009 (immissione sul mercato dei prodotti fi- Nuovo Reg UE. tosanitari). Ogni lunedì c’è Pelagus 12 | Cervene 14
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