"IL VALORE DELLA RICERCA PER UNA SANITÀ DI VALORE" - Eventi
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Meridiano Sanità Sicilia La sanità post COVID-19: dall’attrattività dell’ecosistema salute alla competitività del sistema economico TAVOLA ROTONDA «IL VALORE DELLA RICERCA PER UNA SANITÀ DI VALORE» Prof. Salvatore Cuzzocrea Rettore della Università degli Studi di Messina Messina Teatro Massimo Bellini – Catania 9 ottobre 2020
«Io sono tra quelli che pensano che la scienza abbia una grande bellezza. Uno scienziato nel suo laboratorio non è solo un tecnico: è anche un bambino posto di fronte a fenomeni naturali che lo impressionano come un racconto di fiabe» MARIE CURIE «Il progresso scientifico non consiste nell'accumulo di verità, ma in una progressiva eliminazione degli errori, che non consente mai di stabilire una conoscenza come certa e acquisita: non è definendo nuove verità, ma solo imparando dagli Karl errori che si evolve la scienza, in maniera analoga Popper all'evoluzione biologica»
PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE DELLO SVILUPPO DELLA RICERCA • Fondi disponibili e distribuzione dei fondi • Finanziamenti dell’industria e cooperazione tra imprese ed enti pubblici • Personale addetto alla Ricerca • Indicatori di qualità della Ricerca (produzione scientifica, brevetti, spin-off, etc…)
Il Consiglio Europeo di Barcellona nel 2002 stabilì che gli Stati membri avrebbero dovuto raggiungere entro il 2010 una spesa complessiva in ricerca pari al 3% del PIL
SPESA IN RICERCA E SVILUPPO (in % del PIL) In Europa, solo Finlandia (3,90%), Svezia (3,39%) e Danimarca (3,07%) superano stabilmente la soglia del 3%, seguite da Germania (2,80%) e Austria (2,79%). L’Italia (1,25%) è sotto Portogallo (1,59%) e Spagna (1,39%) e, fra le principali economie europee, è quella in posizione peggiore.
SPESA IN RICERCA E SVILUPPO (in % del PIL) Spesa per R&S rispetto al PIL al 2011 4 3,36 2,9 3 2,01 % PIL 2 1,25 1 0 Italia UE USA Giappone Fonte: OECD
LE POLITICHE PER RICERCA E SVILUPPO Obiettivi nazionali rapporto spesa R&S e PIL per il 2020 Finlandia 4,0% (probabilmente superato) Spagna 3,0% Regno Unito 3,5% Italia avvicinarsi al 1,53 Fonte: Istat
In Italia si fa poca R&S, in particolare è scarsa quella delle imprese % investimenti in R&S delle imprese sul PIL (2005 – 2010) Fonte: Eurostat 2012
FONDI PER R&S Imprese (%) Governo (%) Altre fonti (%) Estero (%) Italia 44,2 42,1 4,3 9,4 Francia 52,4 38,6 2,1 6,9 Germania 66,1 29,7 0,3 3,8 Regno Unito 44,5 32,6 6,3 16,6 USA 61,6 31,3 7,1 0 Giappone 75,3 17,7 6,6 0,4 Cina 71,7 23,4 1,3 Fed. Russa 26,6 66,5 0,5 6,5 Fonte: Eurostat
LIVELLO DI ISTRUZIONE Il livello di istruzione della popolazione di 30-34 anni è tra gli indicatori individuati dalla Commissione Europea nella strategia “Europa 2020”. Il target fissato, da raggiungere entro il 2020, è che almeno il 40% dei giovani tra i 30 e i 34 anni consegua un titolo di studio universitario o equivalente. In Italia, nel 2011, il 20,3% dei giovani 30-34enni è in possesso di un titolo di studio universitario, con un incremento di 4,7 punti percentuali tra il 2004 e il 2011. Circa la metà dei paesi dell’Unione europea (i paesi del Nord Europa, Cipro, Francia, Spagna) ha già raggiunto nel 2010 il target fissato nella Strategia Europa 2020. L’Italia si colloca invece all’ultima posizione nella graduatoria europea, dopo Romania e Malta mostrando un valore dell’indicatore inferiore di oltre 14 punti alla media Ue (34,6 per cento). Fonte: Istat, Eurostat 2013
Ricercatori in alcuni dei principali paesi – 2010 (unità in equivalenti tempo pieno, per mille unità di occupati) Fonte: OECD, Istat
Personale addetto alla R&S e ricercatori, in alcuni dei principali paesi – 2010 (unità in equivalenti tempo pieno, per mille unità di occupati) Fonte: OECD, Istat
NUMERO RICERCATORI/1000 LAVORATORI ITALIA 3.8 EUROPA 5.1 Fonte: Istat 2013
Graduatoria dei primi 20 paesi al mondo per numero di citazioni per articolo scientifico anni 1996-2011 Russia 5,5 Cina 6,0 India 7,7 Turchia 7,9 Polonia 8,1 Brasile 10,0 Taiwan 10,1 Corea 10,1 Giappone 12,1 Spagna 13,7 Italia 15,0 10° posto Francia 15,6 Germania 16,2 Australia 16,7 Regno Unito 18,0 Canada 18,2 Svezia 19,8 Stati Uniti 20,5 Paesi bassi 20,8 Svizzera 22,5 0 5 10 15 20 25 Fonte: SCImago Journal & Country Rank, 2012
Percentuale di articoli scientifici in collaborazione internazionale 50 46,8 47,2 47,6 44,9 40,2 40,9 40 30,2 30 25,4 20 10 0 Giappone Stati Uniti Spagna Italia Regno OCSE Germania Francia Unito Fonte: SCImago Journal & Country Rank, 2012
La scienza procede lentamente e costantemente, subisce però improvvise accelerazioni grazie a 1) Comparsa di geni (es. Galileo, Newton, Darwin, Koch, Einstein, ecc) 2) Eventi che impattano in maniera drammatica sulla società Nel XX secolo: La II guerra mondiale ha accelerato gli studi sull’atomo portando alla bomba atomica Il lancio dello Sputnik ha scatenato la corsa nello spazio portando l’uomo sulla luna Nel XXI secolo: La pandemia in corso che impatto ha avuto e sta avendo sulla scienze (biologiche)? La pandemia COVID-19 come esempio per una accelerazione della ricerca
L’attuale emergenza coronavirus ha reso ancora più fragili le persone anziane e quelle che vivono con una malattia cronica, rara o genetica, aumentando le difficoltà che questi pazienti devono affrontare, ma ha fatto anche comprendere il valore universale e l’importanza della ricerca
Un aspetto importante che caratterizza questa pandemia è la velocità con cui si è sviluppata la ricerca: COVID-19. Gli inizi……. COVID-19 .…. In due mesi
Un aspetto importante che caratterizza questa pandemia è la velocità con cui si è sviluppata la ricerca: per comprendere: • l’epidemiologia • le manifestazioni cliniche • i fattori di rischio • le dinamiche di trasmissione per identificare: • l’agente eziologico: il suo genoma, la sua struttura morfologica e le sue molecole, • le sue relazioni con altri coronavirus • la sua capacità di entrare nelle cellule legandosi al recettore ACE2 • la sua replicazione intracellulare. • la risposta immune dei soggetti infettati per sviluppare: • test diagnostici, • farmaci antivirali, • sieri, • vaccini • strategie di management clinico per rivedere terapie farmacologiche già esistenti • desametasone. • Eparine • ecc In nove mesi
PubMed, n. of publications that appears by clicking on the items listed below 2019: no work cited 2020: those in the table Covid-19 60105 Coronavirus- Covid-19 42637 Covid - epidemiology 16418 Covid - transmission 7675 Covid - antibody 2421 Covid - treatment 1506 Covid - vaccines 547 Covid - chloroquine 1084 viewed on 6/10/2020
Garcia LF. Immune Response, Inflammation, and the Clinical Spectrum of COVID-19. Front. Immunol. 2020, 11:1441. doi: 10.3389/fimmu.2020.01441
Traditional Vaccine Development Pathway. Accelerating the development of Covid-19 vaccine candidates beyond phase 1 depends on continued parallel tracking of activities and fulsome resources. The world has now witnessed the compression of 6 years of work into 6 months. Heaton PM. The Covid-19 Vaccine-Development Multiverse. NEJM. 2020, July 14th
The different categories of SARS-CoV-2 vaccines under research The development of SARS-CoV-2 vaccines was initiated in early January 2020 when the sequence of the virus became available and moved at record speed with one Phase I trial already starting in March 2020 and currently more than 180 vaccines in various stages of development. Phase I/II trial data is already available for several vaccine candidates and many have moved into Phase III trials. The data available so far suggests that effective and safe vaccines might become available within months rather than years. [Florian Krammer. SARS-CoV-2 vaccines in development. Nature https://doi.org/10.1038/s41586-020- 2798-3 (2020)] Kaur SP, Gupta V , COVID-19 Vaccine: A comprehensive status report. Virus Res 2020; 288 198114
Association Between Corticosteroids and 28-Day All-Cause Mortality in Each Trial, Overall, and According to Corticosteroid Drug Association Between Administration of Systemic Corticosteroids and Mortality Among Critically Ill Patients With COVID-19 AMeta-analysis The WHO Rapid Evidence Appraisal for COVID-19 Therapies (REACT)Working Group. JAMA. doi:10.1001/jama.2020.17023
“Siamo ancora su una curva di apprendimento. Tuttavia, rimaniamo sulla buona strada con una concentrazione univoca e la volontà di assumerci i rischi inerenti a tutta l’innovazione, mettendo insieme le nostre capacità di ricerca e sviluppo a beneficio dei pazienti. Quello che abbiamo imparato finora è che difficilmente ci sarà una bacchetta magica contro COVID-19.” (Thomas Cueni, Director General of International Federation of Pharmaceutical Manufacturers & Associations)
Beyond Research Partnership for transferring valuable Research Linking Health & Investments A step forward…
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