BILANCIO SOCIALE 2018 - Associazione Don Bosco 2000 Piazza ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
LETTERA DEL PRESIDENTE Care lettrici e gentili lettori, anche quest’anno vi presento l’operato dell’Asso- ciazione Don Bosco 2000: il consolidamento delle attività in corso, le novità del 2018, le sfide per il fu- turo, nel tentativo di creare continuità con gli obiettivi prefissati e intraprendere nuove strade, rispondendo a bisogni nuovi ed emergenti da parte dei giovani vulnerabili, italiani e non. Parto dall’identità dell’Associazione che è sempre più inclusiva, sempre più variegata, per rappresen- tare la multiculturalità e l’articolata progettualità del lavoro di tutti i team in tutti i paesi in cui operiamo. I numeri raccontano in sintesi la crescita delle attivi- tà, dei beneficiari e dei partner: 45 progetti tra Italia, Senegal e Gambia, un network di oltre 100 partner, più di 7.000 giovani raggiunti, una rete di volontari internazionali, e uno staff in crescita, nonostante le criticità del trend economico internazionale. Le novità del 2018 ci indicano ancora più chiaramente quali sono le strade che abbiamo deciso di intraprendere. In primis il potenziamento del progetto della migrazione circolare che si è progres- sivamente ampliato attraverso l’avvio del primo orto in Gambia e la realizzazione di un secondo orto in Senegal, con il prezioso supporto della rete salesiana. L’approccio del sostegno al rientro in patria dei migranti accolti in Sicilia con progetti di start-up agricole si va progressivamente consol- idando, non solo nella pratica ma anche nella teoria, con la redazione di uno studio metodologico che verrà pubblicato nel corso del 2019. A marzo abbiamo presentato il progetto della migrazione circolare alle Nazioni Unite (sede di Ginevra), illustrando il ruolo svolto dai migranti circolari, che diventano cooperanti internazionali, figure “ponte” tra culture, ruolo assolutamente necessario per il buon esito del progetto. Un’altra significativa novità riguarda sempre la partecipazione al progetto dei corridoi umanitari, che ci ha permesso di accogliere giovani provenienti da Eritrea e Sud Sudan attraverso un canale legale e dignitoso. E poi le altre numerose attività legate all’accoglienza dei migranti in Sicilia, allo sviluppo del territo- rio e all’educazione alla cittadinanza. Tanti progetti che ci guidano spontaneamente verso le nuove sfide del 2019. Vi lascio alla lettura del Bilancio Sociale 2018, cogliendo l’occasione per ringraziare i team delle 8 sedi operative dell’associazione (5 in Sicilia e 3 in Africa), che ogni giorno realizzano la mission salesiana del sostegno ai giovani. Agostino Sella Presidente di Associazione Don Bosco 2000 – Impresa Sociale 1
INDICE Vision, mission, metodo.....................pag 4 Novita’ del 2019..................................pag 6 Governance........................................pag 8 Sedi e progetti....................................pag 10 Network e stakeholder........................pag 44 La comunicazione...............................pag 48 Le raccolte fondi.................................pag 50 Bilancio economico............................pag 52 Sfide per il 2019.................................pag 55
MISSION, VISION, METODO MISSION L’Associazione Don Bosco 2000, nata nel PROGETTI: 45 PAESI: 3 STAFF: 103 VOLONTARI: 17 In Italia: 95 Servizio Civile Nazionale: 11 1998, si ispira al sistema preventivo ed edu- In Italia: 33 In Africa: 12 Italia, Senegal, Gambia In Africa: 8 Soci Volontari: 6 cativo pastorale di Don Bosco, che con la sua visione e il suo sistema educativo ha propos- to un sistema per superare le ingiustizie e le disuguaglianze del tempo, straordinaria- mente attuale ed efficace in Italia e nel mondo. Don Bosco 2000 è un’associazione senza scopo di lucro che promuove la formazi- one integrale dell’uomo, prestando parti- colare attenzione ai migranti, ai minorenni, BENEFICIARI: 572 ai giovani, agli uomini e alle donne in gen- Migranti accolti in Sicilia erale, italiani e stranieri, in situazioni di dif- ficoltà sociali, economiche e intellettuali. VISION L’Associazione Don Bosco 2000 promu- ove la cooperazione allo sviluppo locale e internazionale attraverso attività di carattere sociale, solidale, educativo e professionale e attraverso la progettualità nell’ambito dello GIOVANI: 7.717 sviluppo umano, culturale e socio-economi- Formazione/work experience co, sia in Italia che in Africa con progetti che in Sicilia e Africa: 217 vanno dalla solidarietà all’accoglienza, dallo Incontri di sensibilizzazione 7.500 sviluppo locale alla cooperazione internazio- nale per lo sviluppo dei paesi in via di sviluppo. METODO I punti strategici sui cui si snoda la progettu- alità dell’associazione sono: - sostegno alle persone vulnerabili, in parti- colare ai migranti; - attenzione alle esigenze del territorio; BILANCIO: €3.809.125,00 - empowerment dei giovani; - progetti internazionali di cooperazione e sviluppo. Tutte le attività dell’associazione si sviluppano seguendo questi punti strategici come meto- do di azione sia rispetto all’attività di pianifica- zione sia per l’impegno costante nel consoli- damento della rete di partner e stakeholders, che a vario titolo sostengono l’associazione e sono parte integrante della strategia operativa. PARTNER: 109 4
NOVITÀ DEL 2018 LA MIGRAZIONE CIRCOLARE APPRODA ALL’ONU A GINEVRA Il 14 marzo l’associazione ha partecipato alla sessione sui Diritti Umani delle Nazioni CENTRO DI ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE DI PIETRAPERZIA Unite a Ginevra per presentare il progetto di cooperazione allo sviluppo in Senegal. Il A febbraio 2018 è stato aperto il centro di ac- presidente Agostino Sella ha illustrato gli inter- coglienza ed integrazione presso il Comune venti di formazione dei giovani senegalesi e di di Pietraperzia, in provincia di Enna. La sede realizzazione di orti e pozzi per sostenere va- del centro è una casa canonica messa a rie start-up agricole in partenariato con VIS e disposizione della Diocesi di Piazza Armer- Missioni Don Bosco, un progetto concreto per aiutare gli africani nei loro paesi d’origine, per- ina. Il percorso che ha portato all’apertu- fermare la tratta e aiutare i giovani senegalesi ché nessuno dovrebbe essere sradicato dal- ra di questo centro di accoglienza straor- nel loro stesso paese. Il progetto illustrato alle la propria terra in maniera forzata e violenta. dinaria (CAS) è stato caratterizzato da un Nazioni Unite rappresenta il reale impegno di approccio bottom-up, durato diversi mesi BETEYA’ TRAVEL ma necessario per avere il sostegno del- la comunità locale: numerosi incontri Nel 2018 è stato lanciato il progetto de- scere la vera Africa, soprattutto i villaggi di istituzionali sono stati realizzati con la citta- del territorio), rispondendo alle esigenze di provenienza dei migranti, per conoscere le nominato Beteyà Travel, un’offerta di viag- dinanza in varie sedi (consiglio comunale, accoglienza in un momento in cui l’emergen- bellezze naturali del Senegal e immerger- gio insieme allo staff dell’associazione Don assemblee pubbliche, Diocesi, associazioni za dei flussi migratori era più drammatica. si nel cuore della cultura dell’Africa sub- sa- Bosco 2000 in Senegal. Beteyà in lingua mandinga significa “bello e buono” ed è at- hariana attraverso usi e costumi delle tribù. POTENZIAMENTO DEL PROGETTO DELLA MIGRAZIONE CIRCOLARE traverso questo progetto che si potrà cono- Il viaggio (di una o due settimane) prevede un percorso che si snoda in varie zone del Sene- gal, tra danze africane, paesaggi incontaminati, Nel 2018 l’esperienza della mi- Ora, grazie al progetto della migrazione circo- natura selvaggia, culture tribali e villaggi rurali. grazione circolare arriva in Gambia. lare, è riuscito a tornare dalla sua famiglia e Previste visite in città importanti del Sene- Dopo i primi 3 orti in Senegal, si inizia a la- può gestire un orto per produrre ortaggi che gal come Dakar e Saint Louis, oltre ai vil- vorare per costruire un orto anche in Gambia, serviranno per sfamare la popolazione del vil- laggi tribali della zona di Tambacounda. nel villaggio di Kekuta Kunda. E’ il villaggio laggio e per la vendita nei mercati. Insieme di origine di Siaka, un altro migrante “cir- a Siaka lavoreranno altri giovani gambiani. colare”, che dopo essere arrivato in Sicilia La chiave di volta del progetto è rappresentata col barcone, è stato accolto nei centri dell’ dal migrante che fugge dal proprio paese per CORRIDOI UMANITARI associazione e ha intrapreso il percorso di la povertà estrema, arriva in Italia, viene ac- formazione. colto dall’associazione, e dopo aver ricevuto Ad ottobre 2018 nella sede operativa di ni, donne e bambini, con reali condizioni di formazione adeguata, rien- Catania sono stati accolti giovani prove- disagio e bisogno, arrivano attraverso un tra nel suo paese d’origine e diven- nienti dal Sud Sudan. Il progetto dei cor- canale legale in Italia per essere accolti ed ta il mentor di un progetto di sviluppo. ridoi umanitari punta a salvare giovani in integrati. Una possibilita’ per salvare le vite Il ruolo dell’associazione è quello di ac- situazioni di gravissima vulnerabilita’, con e sconfiggere le mafie della migrazione. cogliere, formare e fornire il supporto tecni- la speranza di una vita migliore e dignitosa. co e materiale per avviare gli orti socia- Il progetto è promosso da Sant’Edigio e dal- li nei paesi di provenienza dei migranti. la CEI e coinvolge la rete salesiana compos- L’esperienza degli orti serve non soltanto ta da VIS in Africa, da SCS per l’accoglienza a far rientrare i migranti “a casa” o a creare ed l’integrazione in Italia e dal CNOS- FAP le condizioni per dare un lavoro agli afri- per la formazione dei ragazzi in Italia. Il ruolo cani nei loro stessi villaggi. E’ un modo per dell’Associazione Don Bosco 2000 è quello sensibilizzare sui rischi del viaggio verso di dare accoglienza ed offrire percorsi di inte- l’Europa e fermare la tratta di esseri uma- grazione a questi giovani in fuga dalla guerra. ni, che ogni giorno uccide tanti giovani, Il progetto dei “corridoi umanitari” puo’ ignari dei pericoli del viaggio della speranza. considerarsi la nuova frontiera della mi- grazione regolare attraverso il quale uomi- 6 7
DON BOSCO 2000 GOVERNANCE CONSIGLIO DIRETTIVO PRESIDENTE SOCI FONDATORI Agostino Sella Agostino Sella Agostino Sella Nathan Bognanno Cinzia Vella ORGANI STATUTARI Fousseynou Diallo Antonino Sella SOCI VOLONTARI TESORIERE Nathan Bognanno Nathan Bognanno Samantha Barresi VICE PRESIDENTE Fousseynou Diallo Samantha Barresi Angelina Randazzo ORGANO DI CONTROLLO Luisa Costanzo Alvaro Placa Cristina Messina AREA DIREZIONE AMMINISTRAZIONE E COMUNICAZIONE E PROGETTAZIONE E RENDICONTAZIONE FUNDRAISING COOPERAZIONE Roberta La Cara Nathan Bognanno M. Gabriella Giunta Luisa Costanzo Antonino Sella Mauro Bonanno Cristina Messina Virginia La Cara Roman English Ahmadu Domenica Sapienza SEDE SEDE SEDE SEDE SEDE SEDE PIAZZA ARMERINA AIDONE CATANIA PIETRAPERZIA VILLAROSA TAMBACOUNDA Samantha Barresi Roberta La Cara Cinzia Vella Antonino Sella Roberta La Cara Fousseynou Diallo Angelina Randazzo Angela Alaimo Domenica Sapienza Salvatore La Rosa Beatrice Di Salvo Aly Traore Edith Emuobonovie Onome Salvina Farinato Francesco Lotta Rasheed Bello Deborah Granata Camara Doudou Giuseppe Piazza Monica Camiolo Gea Schiliro’ Greta Carapezza Adriana Farulla Dembele Adama Carmelo Lombardo Giuseppina Pellegrino Daniele Gulinello Valentina Sanguedolce Federica Ferrara Djiba Gerome Carla Camerino Ka Pathe’ Md. Sobahan Abbas Yoada Abdul Roberta Farruggia Maxime Bonang Mariana Nanes Stefano Pellegrino Antonio Arcoria Yakubo Seydoy Monica Alagwuonye Deborah Palermo Katiuscia G. Cacciola Missbah Mohammed Simone Fortunato Aly Traore Kazeem Babatunde Zohra Hasnaoui Matteo Cuzzarino Issa Tiama SEDE AREA ESECUTIVA Lamin Konte Abass Yoada Abdoul Bandiougou Diawara KEKUTA KUNDA Bardare’ Rosaria Shabir Rabab Oumar Zaid Cisse Dieme Cheikhou Mascara Giovanna Cristina Messina Gary Mamadou SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Lamin Touray Tanoh Amouin Veronique Keita Moussa Samuele Sella Diawara Modi Daniele Lo Presti Speranza Cannas Yakubo Seydoy Valerio Lana Nunzia Gagliano Antonino Rapisarda Giuseppe Favata Ousman Kane Valeria Indelicato Francesca Rampulla Lamin Touray Graziella Campisi RICERCA E SVILUPPO GIO’ SOCIAL HOUSE Anna Lisa Battaglia Rabab Shabir Shaila Altabella Roberta La Cara Marcello Saffila Maria Privitera Enza Bonomo M Gabriella Giunta Rosa Maria Vittoria Farina Ahmed Abdullahi Gary Mamadou Domenica Sapienza Alvise La Rosa Gabriele Sella Cristina Messina SQUADRA Chiara Minacapilli MANUTENTORI Ndiaga Sarr Esli Bruno ASD DON BOSCO 2000 ORATORIO Domenico Manuella Agostino Sella Stefania Libro Carmelo Sella Aly Traore Cinzia Vella Roberto Minacapilli Stefano Pellegrino Antonino Sella Salvino Arena Stefano Di Maria Rosalinda Romano
SEDI OPERATIVE E PROGETTI I progetti in Italia e Africa centrano 6 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’ONU Aidone zza Pia rina Am e 6 Vil lar ia os erz a trap Pie PAESI: 3 Italia, Senegal, Gambia Catania SI 22 C ILIA PROGETTI: 45 In Italia: 33 3 In Africa: 12 14 l Senega u ulo 10 Netebo a, k u Ke Gam und ta K bia gal Sene dou a 8 8 The Wass NUMERO PROGETTI 5 5 22 Accoglienza, integrazione e migrazione 6 Cooperazione allo svilluppo 3 3 3 Sviluppo locale A L 14 Educazione alla cittadinanza GA M BIA e S E NE G globale 1 1 1 Accoglienza Corridoi Migrazioni Formazione Agricoltura Sviluppo Progetti Educazione Ricerca per Turismo ed integrazione umanitari al lavoro sociale del territorio socio-educativi alla lo sviluppo responsabile cittadinanza globale 12 13
IL TEAM I PROGETTI DI ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE: I SERVIZI OFFERTI I progetti di accoglienza in Sicilia si basano su una serie di servizi offerti ai migranti accolti in ogni fase, dalla presa in carico sino al rag- giungimento della condizione di autonomia e autodeterminazione. Al momento dell’ingres- so all’ospite è presentata l’intera équipe della struttura, precisando i ruoli di ogni operatore; questo fa sì che il migrante ospitato sappia indirizzare al meglio le proprie esigenze rivol- gendosi a chi ha la competenza professio- nale per aiutarlo in modo celere ed efficace. Nella prima fase vengono inoltre condivisi con il beneficiario il regolamento di comu- di servizi qualifica “l’accoglienza integrata”: nità e il contratto di accoglienza, di cui gli è Assistenza sanitaria e sociale rilasciata una copia tradotta nella sua lingua Mediazione linguistico-culturale madre. Immediatamente gli operatori si oc- Orientamento e tutela legale cupano di fornire al migrante l’erogazione Corsi di prima alfabetizzazione del vitto e dell’alloggio, il vestiario, il kit igiene Iscrizione alla scuola primaria o e il pocket money. Sono questi gli adempi- secondaria menti iniziali degli operatori nei confronti dei Orientamento ai servizi del territorio migranti accolti: l’accoglienza di tipo mate- Tutela sociale e psicologica riale. Successivamente, un ampio ventaglio Inserimento lavorativo 14 15
I NUMERI DELL’ACCOGLIENZA I NUMERI DEI 5 CENTRI Piazza Amerina Aidone Catania Pietraperzia Villarosa 16 17
IL PROGETTO DI ACCOGLIENZA A PIAZZA ARMERINA: IL PROGETTO DI ACCOGLIENZA AD AIDONE: L’INTEGRAZIONE SOCIO-LAVORATIVA LA COMUNITÀ DIFFUSA Il progetto di Piazza Armerina nasce con la La sede di Aidone gestisce dal 2014 i progetti gestione della struttura dell’Opera Pia Trigona SPRAR e CAS e nasce con una rete di parte- Geraci nel centro storico della citta’. In questa nariato consolidata nel territorio che com- sede l’associazione diventa ente gestore dei prende istituzioni e associazioni locali che progetti di accoglienza Emergenza Nord Africa ha reso possibile l’applicazione del modello dal 2011 e dei progetti CAS e SPRAR dal 2014. di accoglienza diffusa nel territorio aidonese, A Piazza Armerina l’accoglienza si svolge elemento caratterizzante della sede. principalmente presso il centro di accoglien- L’accoglienza diffusa differisce dalle altre za “Ostello del Borgo”. Nelle fasi finali del modalità poiché i migranti non sono accolti in percorso di accoglienza i migranti vengono una struttura collettiva, bensì in appartamenti trasferiti in appartamenti privati per avviare un privati affittati dall’associazione. I migranti percorso verso l’autonomia e l’indipendenza. sono suddivisi negli appartamenti in L’associazione dispone di 16 appartamenti. relazione alla loro origine etnica e da subi- Un aspetto caratterizzante della sede di to avviati verso un regime di semi-autono- Piazza Armerina è l’impegno dell’équipe per mia. Gli operatori affiancano i migranti nelle l’attivazione di percorsi lavorativi. Sin dall’ar- attività quotidiane e svolgono un costante rivo del migrante si svolge un colloquio monitoraggio della gestione delle abitazioni conoscitivo delle sue competenze profes- rispetto all’igiene, alla preparazione dei pas- sionali – bilancio delle competenze e Piano ti e alla pulizia delle strutture oltre a vigilare Educativo Individualizzato – per poi passare al attentamente sul rispetto delle regole della sa è comprovata dai feedback positivi della supporto nella redazione del curriculum vitae; comunità. popolazione locale, che ha potuto riscoprire i chiarite le competenze del migrante si opera Nel 2018 sono ben 26 gli appartamenti ab- valori della solidarietà oltre a confrontarsi con un raffronto tra queste e le domande di lavoro itati da migranti nel territorio del Comune l’interculturalità. provenienti dalle aziende che cooperano di Aidone, abitazioni in disuso che hanno La presenza dell’Associazione Don Bosco con l’associazione al fine di favorire l’incon- ripreso vita, favorendo l’impatto positivo sul 2000 ha permesso alla comunità di Aidone di tro tra domanda e offerta di lavoro. Nel ter- territorio che accoglie e la con- rilanciare alcuni ambiti di svilup- ritorio locale fin dalle origini si è lavorato per seguente ricaduta economica. po economico grazie alle risorse of- creare dei forti legami con le aziende virtuose. L’efficacia del modello dell’accoglienza diffu- ferte dalla progettualità dell’accoglienza. Le attività che conducono all’inserimen- to lavorativo del migrante sono conno- tate da una forte funzione valorizzatrice delle loro potenzialità e delle attitudini. 18 19
IL PROGETTO DI ACCOGLIENZA A CATANIA: IL PROGETTO DI ACCOGLIENZA A PIETRAPERZIA: CHI È ACCOLTO, ACCOGLIE LA CASA CANONICA Il centro di Catania, Colonia Don Bosco, si tro- La comunità di accoglienza di Pietra- va in prossimità del mare, lungo il litorale playa, perzia nasce a febbraio 2018 nel Co- ed è immerso nella vegetazione mediterranea. mune di Pietraperzia, in provincia di Enna. Il centro si configura come CPA - centro di pri- La sede del centro è una casa canoni- missima accoglienza per i minori stranieri non ca messa a disposizione della Diocesi. accompagnati (MSNA), ragazzi tra i 15 e i 17 Il percorso che ha portato all’apertura di anni che approdano sulle coste siciliane sen- questo centro di accoglienza straordinaria za un adulto che ne abbia la responsabilità. (CAS) è stato caratterizzato da un approccio Il centro di Catania ha una capacità ricettiva bottom-up, durato diversi mesi ma necessa- di 60 posti e accoglie i minori per un perio- rio per avere il sostegno della comunità lo- do di circa 3 mesi; tuttavia questo termine è cale: numerosi incontri istituzionali sono stati spesso superato da lungaggini del sistema realizzati con la cittadinanza in varie sedi (con- per protrarsi spesso fino alla maggiore eta’. siglio comunale, assemblee pubbliche, dioce- All’interno della struttura si respira un cli- si, associazioni del territorio), rispondendo ma familiare: i ragazzi, come in una fami- alle esigenze di accoglienza in un momento l’arrivo del primo gruppo di migranti, in oc- glia, sono costantemente coinvolti nelle at- in cui l’emergenza dei flussi migratori era più casione di un gravissimo atto intimidatorio tività quotidiane e collaborano alla cura dei drammatica. Ad oggi viene ospitato un esiguo ai danni della casa canonica: nella notte del luoghi e alla preparazione dei pasti. I minori numero di migranti (circa 20) a fronte di una 14 febbraio sono stati sparati alcuni colpi di sono inoltre accompagnati nel loro percor- popolazione locale di quasi 7.000 abitanti. fucile contro le porte della casa canonica, so di integrazione attraverso una fitta rete di L’attività del centro si caratterizza per la forte creando una situazione di panico tra i giovani partenariato che coinvolge istituzioni e as- partecipazione della comunità locale alle migranti e gli operatori del centro, per for- sociazioni che offrono ai ragazzi possibilità attività di integrazione dei migranti: dai laboratori tuna non causando nessun ferito ma solo di crescita e confronto con la realtà locale. di arti manuali alle attività sportive come i tornei danni alla struttura. In seguito a questo atto Al motto di “CHI E’ ACCOLTO, ACCOGLIE”, di calcio, dal coinvolgimento nelle giornate deplorevole, l’intera comunità pietrina si è i giovani migranti sono impegnati nella at- sia laiche che religiose di festa del paese agli mossa per sostenere il progetto di accoglien- back positivi da parte degli utenti del lido. za, dando prova di grande generosità e solida- tività della struttura balneare in qualità di incontri a scuola per i laboratori multiculturali. Nel 2018 la Colonia Don Bosco e’ sede di rietà, sostenuta anche dalle istituzioni locali. operatori dell’accoglienza che si occupa- Le organizzazioni della società civile e anche accoglienza del progetto dei corridoi uman- no dei bagnanti che soggiornano alla Co- singoli cittadini hanno dimostrato un grande itari, promosso dalla Comunità di Sant’Egi- lonia Don Bosco durante i mesi della sta- senso di accoglienza già pochi giorni dopo dio, ospitando un gruppo di 7 giovani eritrei. gione estiva. Il progetto di integrazione ha avuto un grande impatto sociale, con feed- 20 21
IL PROGETTO DI ACCOGLIENZA A VILLAROSA: CAMPAGNE E FORMAZIONE I BENI CONFISCATI ALLA MAFIA La sede di Villarosa si trova in locali confiscati alla criminalità organizzata, con- cessi in gestione all’associazione affinché, in conformità con la normativa antimafia, possano essere restituiti alla collettività. La caratteristica della sede è il rispetto della legalità intesa come principio basilare del- le moderne democrazie e come strumen- to imprescindibile per la convivenza civile. Anche la sede di Villarosa gestisce i pro- getti CAS e SPRAR e svolge attività di ac- coglienza e inserimento socio-professionale. I migranti sono affiancati nel percorso ver- so l’integrazione all’interno di una comu- nità locale che coopera attraverso le proprie istituzioni e associazioni, in una rete di parte- nariato efficiente e solidale, che punta ad ab- battere i pregiudizi e creare momenti di con- divisione tra migranti e abitanti di Villarosa. Gli ampi spazi di cui è dotata la struttura di Villarosa hanno permesso di avviare una nuo- va idea progettuale, il progetto Sud – Arte & Design, finanziato da Fondazione con il Sud per ristrutturare i locali posti al piano terra dei due locali confiscati alla mafia e realizzarvi dei laboratori in cui rifinire e confezionare i prodotti tessili artigianali, per la casa e per la persona, con motivo afro-europeo e destinati alla commercializzazione su scala nazionale, con il brand Beteya’. Il progetto punta non solo al rilancio socio-economico del territorio, L’associazione aderisce all’iniziativa dell’UNHCR #WithRefugees ma anche alla valorizzazione della legalita’ e dell’integrazione, in un territorio ad alta den- sita’ mafiosa. La formazione continua dei mediatori La manifestazione delle magliette rosse per fermare l’emorragia di umanita’ 22 23
EVENTI DI INTEGRAZIONE EVENTI DI INTEGRAZIONE I migranti al Palio di Siena Anime migranti: un concerto per l’integrazione Piazza Armerina. I migranti Aidone. Si svolge ad agosto lo spettaco- dell’associazione partecipano al tradizionale lo-concerto “Anime migranti” dell’artista evento storico “Il Palio dei Normanni”, mani- Mario Incudine, evento culturale e di sensi- festazione di primo piano nel comune arme- bilizzazione per promuovere l’accoglienza rino. Quest’anno i giovani migranti hanno fat- dei migranti. Un evento di grande intensità to parte della delegazione del corteo storico nel ricordo delle vittime delle migrazioni, anche nella tappa di Siena, in occasione di dei morti nel deserto, nel Mediterraneo. un grande evento storico-culturale nel quale hanno sfilato insieme alle comparse locali. Il Co.ri festival per la multiculturalita’ La giornata del rifugiato Aidone. Anche quest’anno l’associazione Piazza Armerina. Una grande partecipa al Co.ri. festival - il festival del manifestazione pubblica di intrattenimento e viaggio, finalizzato alla valorizzazione del sensibilizzazione in occasione della giornata quartiere San Giacomo di Aidone, con 24 del rifugiato 2018. Nella piazza centrale del ore no stop di attività e spettacoli. Allestita la paese, animata dai giovani, si e’ svolto un mostra fotografica “...a casa loro” sulla missi- concerto multiculturale con la partecipazione one in Senegal, del fotografo freelance Mario di band composte da giovani di vari paesi afri- Noto, il laboratorio “Io non discrimino”, l’an- cani, per lanciare un messaggio di pace ed in- golo dei racconti e dei giochi africani e con la tegrazione con lo slogan “Costruttori di ponti”. Migrant Music Band alla jam session serale. Lo sportello lavoro La visita del Papa Aidone. E’ attivo lo sportello lavoro per i mi- Piazza Armerina. Il 15 settembre, in occasione granti del centro e per tutte le persone sul ter- della visita dell Santo Padre nella citta’ di Pi- ritorio. Un servizio sostenuto dallo SPRAR per azza Armerina, i centri di accoglienza, insieme aiutare i giovani nella stesura del proprio CV, all’Oratorio Salesiano, hanno organizzato un nel bilancio delle competenze e nella ricer- gruppo di giovani piazzesi e migranti per ac- ca del lavoro. Il primo successo è quello del cogliere il Papa lungo il percorso cittadino. Un giovane Odion che a seguito della stesura del momento di grande emozione e gioia per un cv e della segnalazione di tutti i siti internet per evento unico che ha dimostrato il valore dell’in- la ricerca del lavoro, ha firmato il suo contrat- tegrazione, non solo sociale ma anche religiosa. to di lavoro presso un’azienda in Sardegna. Strade di Sicilia La ricerca sociale sulla migrazione Piazza Armerina. I giovani dello SPRAR hanno Aidone. L’associazione partecipa alla ricerca aderito al progetto “Strade di Sicilia”, promos- sociale sul tema della migrazione, nell’ambi- so dalle associazioni culturali/turistiche della to della campagna Stop Tratta del VIS, con- citta’ per dipingere e decorare le vie citta- dotta dall’Università Kore di Enna. L’asso- dine, con la realizzazione di vasi, fioriere, botti ciazione ha aperto le porte a due laureande decorative. Le opere realizzate sono diventate che hanno intervistato un gruppo di migranti, patrimonio della citta’ e sono frutto del labora- per comprendere i motivi del viaggio. La torio di arti manuali per valorizzare il territorio. ricerca e’ diventata una monografia intitola- ta “Stop Tratta”, dall’omonima campagna. 24 25
EVENTI DI INTEGRAZIONE EVENTI DI INTEGRAZIONE I volontari internazionali La giornata della legalita’ Catania. Si svolge il laboratorio di arti manu- Pietraperzia. Il 21 marzo, in occasione del- ali e di musica con i minori stranieri non ac- la giornata della legalita’, i migranti hanno compagnati, seguiti dagli operatori dell’asso- partecipato insieme ai giovani studenti del- ciaizone che vengono affiancati dai volontari le scuole primarie alla manifestazione “La di un gruppo di cooperazione internazionale. festa della Legalita’” per ricordare le vittime Si svolgono attivita’ ludico-ricreative in oc- della mafia e manifestare contro ogni for- casione della fine del mese del Ramadan, ma di illegalita’. Migranti e bambini si era- il mese sacro per i musulmani, che rap- no incontrati diverse volte per momenti di presentano la maggioranza dei beneficiari. sensibilizzazione durante l’anno scolastico. Le serate interetniche Le manifestazioni religiose Nel corso dell’estate, ogni giovedi’ vengo- Pietraperzia. Alcuni giovani migranti hanno no organizzate serate interetniche, aperte al partecipato alla processione di Padre Pio, che pubblico catanese, in cui i giovani migranti ha visto un’intera comunita’ coinvolta nell’im- preparano piatti delle cucine tradizionali portante manifestazione religiosa. Grazie all’im- dei propri paesi, durante le serate con mu- pegno di Padre Osvaldo della parrocchia della siche e danze tipiche. Si crea un contes- Chiesa Madre, i migranti prendono parte alle to ricreativo di scambio culturale in cui gli manifestazioni religiose della citta’, per lanci- operatori dell’associazione favoriscono il are un messaggio ecumenico di integrazione. dialogo tra il pubblico presente e i migranti. Le FMA nel centro di Pietraperzia A Palermo per la legalita’ Pietraperzia. Durante il corso dell’anno, nu- Villarosa. Il gruppo dei migranti, merose le visite delle suore Figlie di Maria Aus- accompagnati dagli operatori, si e’ recato a iliatrice al centro di accoglienza, per sostenere Palermo per la commemorazione della giorna- il progetto di integrazione nella rete salesiana. ta della legalita’, tema dell’accoglienza villaro- Suor Mira, visitatrice mondiale delle FMA, ha in- sana visto che il centro si trova in un immobile contrato i ragazzi in diverse occasioni per raffor- confiscato alla mafia. Il gruppo ha reso omag- zare il messaggio dell’accoglienza salesiana. gio all’albero di Falcone e ha visitato la Piaz- za della Memoria, ricordando le vittime della mafia. Si e’ anche svolta una visita alla citta’. I giochi cittadini Pietraperzia. La squadra composta da mi- granti, operatori dell’associazione e famiglie L’estemporanea di pittura pietrine, ha partecipato alla prima edizione Villarosa. Si e’ svolta a giugno l’estempora- dei giochi cittadini durante l’evento “Stasera nea di pittura “Un mondo a colori”: insieme tutto e’ possibile”. In occasione dell’even- all’associazione Collettivo Arte di Caltanis- to sono stati creati costumi ad hoc con setta, i giovani migranti hanno dipinto le pa- banner e poster per rappresentare le “ze- reti del centro di accoglienza scegliendo temi bre”. Un momento di grande divertimen- legati ai loro paesi d’origine, prinicipalmente to ed integrazione con la comunita’ locale. l’Africa. Il centro ha aperto le porte alla col- lettivita’ durante una giornata di integrazione. 26 27
MIGRAZIONE CIRCOLARE CRONOLOGIA DELLE MISSIONI IN AFRICA Il progetto della migrazione circolare, av- nuovamente in Africa: e’ questa la prospet- viato nel 2016, nasce dalle esperienze dei tiva di circolarita’ della migrazione, con un primi viaggi in Senegal, condotti dallo staff movimento nord-sud tra l’Italia e il Senegal. dei cooperanti dell’associazione che peri- Gli interventi di micro-impresa in Senegal e odicamente si recano in Africa per l’imple- Gambia hanno un forte carattere ambientale: mentazione del progetto che puo’ contare si realizzano orti sostenibili scavando pozzi sull’apporto dei migranti accolti nei centri in nella savana, alimentati da pannelli solari ad Sicilia. La chiave del progetto è il potenzia- energia completamente pulita. Il sistema di mento delle abilità dei giovani (empower- irrigazione è quello a goccia che permette ment) al fine della loro inclusione sociale at- di ottimizzare l’acqua. Ogni migrante circo- traverso l’istruzione, la formazione e il lavoro. lare gestisce mezzo ettaro di orto, produ- I migranti, costretti ad abbandonare il pro- cendo ortaggi che riforniscono i propri vil- prio paese per la povertà estrema, dopo laggi soprattutto durante la stagione secca. un lungo e drammatico viaggio arrivano in La sede di Tambacounda (hub salesiana) Sicilia, dove vengono accolti nei 5 centri svolge un ruolo cruciale di ponte strategico tra dell’associazione. Qui iniziano un percor- le attività di formazione e integrazione svolte in so di integrazione con la comunità locale e Italia per i beneficiari e la creazione di oppor- di formazione umana e professionale. Sono tunità di lavoro per i giovani africani al fine di questi stessi migranti, che attraverso la coop- mitigare la migrazione forzata cui sono costretti. erazione internazionale e con il sostegno dell’ La sede è infatti un incubatore sociale di impre- associazione, tornano nei loro paesi di prove- sa che diventa luogo di aggregazione, di scam- nienza e lì avviano realtà economiche sostenibi- bio e di informazione per i giovani che hanno li, come nel caso degli orti già realizzati o in la volontà di fare impresa nel loro paese. Con progress nei villaggi in Senegal e Gambia. questo approccio l’Associazione Don Bosco L’esperienza è cominciata nel 2016 con 2000, ha attivato a Tambacounda percorsi di Seny Diallo, giovane senegalese classe formazione e percorsi lavorativi: un’alternativa 1993, arrivato nel 2013 in Italia con il bar- concreta e tangibile alla migrazione forzata. cone, che dopo aver fatto tutto il percorso I progetti realizzati, e quelli in fase di realiz- di integrazione in un centro di accoglienza zazione, a Tambacounda sono il risultato del- dell’associazione, ha deciso di tornare la cooperazione sinergica con i partner VIS a Neteboulou, nella regione di Tamba- - Volontariato Internazionale allo Sviluppo, counda, in Senegal, per aiutare gli abi- Missioni Don Bosco, Coopermondo e KER tanti del suo villaggio di origine attra- Don Bosco, centro di formazione salesiana verso la realizzazione di orti sostenibili. tambacounense che accoglie un consistente La figura del migrante diventa quel- numero di giovani che abitano nella zona. la del migrante cooperante inteso come “mediatore”, ponte fra culture ma an- che operatore di sviluppo e “strumen- to” della cooperazione internazionale. Per i migranti, l’esperienza di migrazione in Europa e’ fondamentale per acquisire le co- noscenze e le esperienze che permettono di tornare da vincitori nei loro villaggi e diventare punto di riferimento per la comunita’ locale. Il migrante africano, una volta tornato, rimane 6 mesi nel proprio paese, per poi tornare un mese in Italia per fare formazione e mi- gliorare le sue conoscenze, prima di tornare 28 29
L’ORTO DI DOUDOU A WASSADOU IN SENEGAL L’ORTO DI SIAKA A KEKUTA KUNDA IN GAMBIA L’orto di Wassadou è stato avviato nel 2017. Dopo le esperienze positive in Senegal, il proget- E’ stato il primo intervento di cooperazi- to della migrazione circolare sbarca in Gambia. one allo sviluppo in Senegal, realizzato con A dicembre 2018 Siaka, migrante arriv- l’aiuto del primo migrante di ritorno, Seny ato in Sicilia con il barcone nel 2015 ed Diallo nella regione di Tambacounda. L’orto è accolto nel centro di Aidone, è torna- stato avviato su un terreno di un ettaro, pro- to nel suo villaggio a Kekuta Kunda in prietà della famiglia di Seny, in cui non era Gambia insieme a una delegazione dell’ possibile coltivare a causa dell’aridità del associazione, per costruire un orto sostenibile. terreno negli 8 mesi della stagione secca. Siaka ha potuto riabbracciare la sua fa- Con il progetto della migrazione circolare, miglia ed grazie al suo ruolo di “ponte” si abbiamo recintato il terreno, installato 3 stanno mettendo le basi per la realizzazi- za nel settore agricolo, che trascorre- pannelli solari per l’irrigazione a goccia e laggi e per la vendita al mercato, creando one di un orto sociale, di cui Siaka è coordi- ranno un periodo in Gambia per soste- costruito il pozzo di 3.000 litri per l’acqua. ulteriori opportunità di lavoro per i giovani. natore, come Seny in Senegal. Si è individ- nere l’avvio dell’orto e rendere i giovani Dal 2018 l’orto produce il gombo (un legume Nell’orto, coordinato da Seny, lavorano 4 uato il terreno in cui realizzare l’orto e nel senegalesi autonomi nella gestione dell’attività. originario dell’Africa, comunemente utilizza- giovani senegalesi, coadiuvati da altri giovani 2019 si potrà avviare concretamente il pro- Le basi per l’avvio dell’orto sono state to nell’alimentazione di molti paesi africani), che stanno proseguendo la formazione. getto, selezionando i giovani per i corsi di costruite, con il supporto della comunità locale. peperoni, pomodori e angurie, che vengo- formazione e avviando l’acquisto delle attrez- Nel corso del 2019 verranno installati i pan- no usati per sfamare la popolazione dei vil- zature. Come per gli altri orti, è previsto l’aiuto di nelli solari e l’impianto di irrigazione a goccia. giovani volontari italiani, con esperien- L’ORTO DI ADAMA A NETTEBOULOU IN SENEGAL IL CAMPO LAVORO DEI VOLONTARI IN SENEGAL Nel 2018 è stato anche avviato il progetto per la realizzazione del secondo orto nella Nell’agosto 2018 è stato avviato il progetto dei regione di Tambacounda. E’ l’orto di Adama ario in Senegal mi sono chiesto diverse volte campi lavoro di volontari che dall’Italia viag- a Netteboulou, realizzato con il sostegno di come mi sarei dovuto comportare con delle giano nella sede operativa dell’associazione Missioni Don Bosco, un piccolo progetto ag- persone differenti per cultura e per religione. a Tambacounda, in Senegal. Il primo gruppo, ricolo per combattere l’immigrazione forzata. Il tentativo di dare delle risposte esaustive a composto da 14 volontari della rete salesiana, Il progetto ha replicato il modello dell’orto di questo interrogativo è risultato insufficiente e per due settimane ha vissuto a stretto contatto Doudou, creando anche nel piccolo villaggio a tratti inadeguato perché l’Africa ti travolge, con le famiglie dei villaggi per svolgere attività di Netteboulou una piccola start-up agricola ti sconvolge, ti rende come un bambino bi- di animazione dei bambini e dei giovani. I vo- per sostenere l’imprenditorialità dei giovani. sognoso di qualcuno che ti aiuti a crescere. lontari hanno seguito gli operatori dell’associ- Il progetto ha avviato dell’orto attraverso la Incontri i volti gioiosi di tanti bambini nonos- azione nei villaggi interni del Senegal, luoghi preparazione del suolo, la semina e la colt- tante la miseria, i capi villaggio che sorrido- di estrema povertà in cui le famiglie stentano a ivazione. Presso l’appezzamento, che è di no e ti stringono la mano con un’autentic- sopravvivere, mentre lo staff dell’associazione proprietà di Adama, è stato inoltre scavato ità che hai quasi dimenticato, e capisci che proseguiva le attività di start-up degli orti so- un pozzo indispensabile per l’irrigazione. Se- appartieni ad un mondo sicuramente ric- ciali. Don Enrico Frusteri, delegato regionale guirà la commercializzazione delle verdure co di materialità, ma povero di spiritualità”. del VIS, racconta così la sua esperienza: “Pri- (gombo, pomodori e peperoncini e ulterio- ma di intraprendere questo viaggio mission- ri ortaggi locali) presso i mercati della zona. 30 31
SUD ARTE & DESIGN COLONIA DON BOSCO Nel 2017 l’Associazione Don Bosco 2000 Il progetto punta ad una nuova forma di Nella stagione estiva la struttura di accoglienza vince il bando “Beni Confiscati 2016” di Fon- integrazione che va oltre l’assistenzialis- per MSNA di Catania si riappropria della propria dazione con il Sud presentando il progetto mo dell’accoglienza e si muove in una di- destinazione originaria: quella di lido balneare, “Sud - Arte & Design”. L’idea progettuale è rezione strategica andando verso l’inte- sul litorale di sabbia della playa di Catania. quella di valorizzare i beni confiscati alla grazione socio - culturale e passando per Il motto della Colonia Don Bosco è “Chi è ac- criminalità organizzata e affidati all’ l’unione delle forze nell’ambito lavorativo. colto accoglie”: sono proprio i migranti acco- Associazione Don Bosco 2000 nell’ambito del La rete dei partner è la seguente: Associazi- lti, infatti, ad accogliere a loro volta i bagnanti. progetto SPRAR a Villarosa con l’obiettivo del one Don Bosco 2000 (soggetto responsabile), Questo approccio permette ai migranti loro riutilizzo sociale. Il progetto Sud - Arte & D.A.S. Società Cooperativa (produzione e val- di sviluppare competenze relaziona- Design mira a creare un brand di prodotti tes- orizzazione per il territorio), il Comune di Villaro- li e professionali e crea proficui momenti di sili per la persone e per la casa, dai motivi sa (supervisore delle attività progettuali), Con- relazione con la comunità locale che ha afro europei attraverso un processo di mini-fil- fcooperative CL-EN (responsabile formazione così la possibilità di conoscere i migranti. iera economica che va dalla produzione alla e work experience), associazione culturale Bel- Il Lido offre ai bagnanti i seguenti servizi: Campi da calcio, beach volley, beach vendita dei prodotti su scala nazionale. Il pro- larrosa (per l’integrazione e gli eventi pubblici). Spiaggia attrezzata con ombrelloni, soccer getto punta al coinvolgimento non solo dei sdraio, cabine e animazione Il lido organizza ogni anno il Grest salesia- migranti, ma anche dei giovani villarosani in- Docce e servizi igienici no estivo dedicato ai bambini tra i 6 e i 13 occupati creando un’opportunità di sviluppo Parcheggio custodito anni; il grest dura circa un mese e attraverso sostenibile per il territorio. Area ristoro e bar il contributo di animatori salesiani offre ai Il progetto è uno strumento di riscatto per Area giochi per bambini bambini la possibilità di trascorrere la gior- il territorio villarosano, riscatto dal punto di Area relax nata svolgendo attività ludico ricreative ad vista legale, economico, sociale, nonché so- Anfiteatro per spettacoli e alto contenuto educativo nonché formativo. cio-culturale. rappresentazioni Nel corso del primo anno, si sono svolte le Cappella per le preghiere seguenti azioni: Ristrutturazione del bene confiscato Selezione di 29 giovani siciliani e migranti per la formazione Selezione di 8 giovani per le work experience in aziende specializzate Acquisto dei macchinari e delle attrezzature Definizione del visual e del design 32 33
IO NON DISCRIMINO AGENTE 0011 Il Progetto Cittadinanza Attiva / Io non dis- tegrazione, la divulgazione di valori di Il progetto “Agente 0011” si inserisce nell’am- Tra le 10 classi una è stata nominata “classe crimino nasce dalla partnership tra l’As- educazione civica, inizia- bito delle iniziative italiane per promuovere la polo” e insieme alle altre 9 si è creata una rete sociazione Don Bosco 2000, il VIS – tive di scambio culturale, la sensibilizzazione e la comprensione critica dei che ha agito con il coordinamento dell’As- Volontariato Internazionale per lo Sviluppo ed partecipazione ad attività extra di- temi dello sviluppo sostenibile, in linea con sociazione Don Bosco 2000 e in collabo- AICS - Agenzia Italiana per la Cooperazione dattica quali eventi culturali e sport- l’Agenda Europea 2030, e rafforzare la cons- razione con gli altri soggetti del territorio. allo Sviluppo – Ministero degli Affari Esteri. ivi centrati sul tema dell’integrazione e il apevolezza dei cittadini sul proprio ruolo atti- I percorsi di progettazione territoriale han- Il progetto è stato avviato nel corso del 2017 ed coinvolgimento in seminari e convegni. vo per contribuire a raggiungerne gli obiettivi. no previsto più fasi: analisi e formazi- è proseguito nel 2018, coinvolgendo ben 13 Gli incontri con le classi sono stati realizzati at- Il progetto è co-finanziato dall’AICS, Agen- one, ascolto, coinvolgimento, presen- istituti scolastici siciliani, presenti nei territori di traverso la diffusione di materiale informativo zia Italiana della cooperazione allo svi- tazione delle proposte alle locali autorità. Piazza Armerina, Aidone, Catania e Palermo. seguita dalla spiegazione di concetti attinenti luppo, nell’ambito del bando Educa- Al termine dei percorsi, una delegazi- Con ogni istituto gli operatori dell’Associazi- al mondo della migrazione e dell’accoglien- zione alla Cittadinanza Globale 2016. one di studenti da ciascuna città po- one Don Bosco 2000 hanno calendarizza- za. Gli studenti sono stati altresì coinvolti in La rete progettuale sviluppata per il proget- trà confrontare la propria esperienza to incontri periodici per svolgere le attività un percorso interattivo grazie al kit Io non to comprende realtà del mondo associativo, con quella dei colleghi, portando i previste dal progetto. Il progetto ha coinvol- Discrimino che attraverso la realtà aumen- formativo e privato, tra queste: ActionAid, risultati della progettazione territoriale all’inter- to più di 600 studenti di età compresa tra tata e l’uso di visori ha permesso ai ragazzi Cesvi, CittadinanzAttiva, Vis, Sapienza Uni- no del Festival della Partecipazione a L’Aquila. gli 11 e i 18 anni, insieme a 17 beneficiari di coinvolti di approfondire le tematiche propos- versità di Roma, Università degli Studi di To- protezione internazionale che durante gli incon- te. Le classi al termine degli incontri hanno rino, Università Cattolica di Milano, Universi- tri hanno raccontato la propria storia, le ragioni avuto a disposizione momenti per il confronto tà Orientale di Napoli e Tam Tam d’Afrique. che li hanno condotti alla migrazione forzata e con i migranti grazie ai quali hanno potuto ab- L’obiettivo è far sì che gli studenti del- hanno risposto alle domande degli studenti. battere i muri della diffidenza e del pregiudizio. le scuole italiane si attivino sul territo- Il progetto ha inoltre visto la partecipazione di rio per città più sostenibili e inclusive. 2 volontari a supporto degli operatori dell’as- I giovani sono i protagonisti del progetto Agen- sociazione e dei docenti dei diversi istituti te 0011, sono agenti speciali del cambiamento che hanno compreso appieno la portata del che partendo dal proprio territorio si fanno por- progetto offrendo il loro prezioso contributo. tavoce delle esigenze e promotori di proposte L’obiettivo del Progetto Cittadinanza Attiva / sostenibili e inclusive. La condivisione delle Io non discrimino è duplice: da un lato creare proposte a livello nazionale è agevolata dal un ponte tra gli studenti e il fenomeno migra- portale Agente 0011, supportato dal MIUR. torio con l’intento di dare uno spunto di rifles- Il progetto prevede una declinazione a livello sione che sia in grado di abbattere gli stereo- locale e qui entra in gioco l’Associazione Don tipi e i pregiudizi; dall’altro rendere i giovani Bosco 2000, partner attivo sul territorio di Cat- protagonisti del cambiamento per ania. In ogni città sono state coinvolte 10 clas- realizzare territori che siano mag- si i cui docenti sono stati previamente formati. giormente inclusici e sostenibili. Il progetto ha previsto corsi e laborato- ri che agevolano la socializzazione e l’in- 34 35
ASD DON BOSCO 2000 LA DON BOSCO ASD A CATANIA La Colonia Don Bosco di Catania gestisce una squadra di calcio composta dai giovani migranti ospiti della struttura, la Don Bosco ASD, seguita nella preparazione atletica da Antonio Arcoria, allenatore e segretario. Il presidente della squadra e’ Cinzia Emanuela Vella, coordinatrice del centro MSNA, mentre Antonino Sella e’ il vicepresidente. La squadra ha partecipato al campionato provinciale di calcio a 11 promosso dal Centro Sportivo Ital- iano e il suo motto è “Vincere educando alla vita”, sintesi dei valori della squadra, ispirata al sistema preventivo di Don Bosco. L’idea Fondata nel 2017, l’ASD Don Bosco 2000 e’ insegnare ai ragazzi stare insieme divertendosi nasce proprio dalla volontà di infondere nei un altro strumento per la solidarietà e l’inte- e crescere imparando a vincere, ma anche a giovani accolti la positività della competizione, grazione dei migranti nel territorio. La squadra perdere, dentro e fuori il campo. La squadra imparando a condividere e a conoscere l’altro. ha iniziato la sua storia in prima categoria ed ha partecipato a diversi tornei amichevoli L’obiettivo principale perseguito dalla squadra è composta da giovani migranti dei centri nella rete salesiana e nei campionati scolas- è l’integrazione sociale dei minori stranieri SPRAR e CAS di Aidone e Piazza Armerina tici, vista la presenza di giocatori minorenni. non accompagnati. Lo sport è strumento per insieme ai ragazzi siciliani. Dopo un primo anno turale dell’Associazione Don Bosco 2000. di grandi successi e risultati ha ottenuto il pas- La squadra ha disputato diverse saggio alla categoria della Promozione, dove amichevoli e tornei di solidarietà, incon- milita insieme a squadre storiche del territorio. trando validissime squadre siciliane e Presidente della squadra è Agostino Sel- mostrando come lo sport possa essere un la; Angela Alaimo è segretaria e tesoriere; grande strumento di integrazione sociale. Roberta La Cara e’ amministratore delega- Oltre al settore degli adulti, la società ges- to; la direzione della squadra è affidata al tisce anche il settore giovanile calcio: Pic- giovanissimo team manager Stefano Pel- coli Amici, Primi Calci, Pulcini, Esordienti e legrino ed è allenata dal mister Salvino Are- Giovanissimi, il cui allenamento è affidato al na coadiuvato da Giuseppe Olivieri e Rino vice allenatore Giuseppe Oliveri, con l’ausil- Calì; la preparazione atletica è, invece, se- io di Giuseppe Lo Monaco e Salvino Arena. guita dal trainer Francesco Menta. Altra Quella della A.S.D. Don Bosco 2000 è figura di riferimento per la squadra è quella l’ennesima dimostrazione di come l’in- del vicepresidente, Aly Traore, giovane ma- tegrazione passa attraverso la con- liano in Italia dal 2014, titolare di protezione divisione, in questo caso nello sport. internazionale e mediatore linguistico-cul- L’ASD DON BOSCO 2000 IN SENEGAL L’ASD Don Bosco 2000 ha realizzato il pro- getto dello sport come integrazione tra giovani anche in Senegal, presso la sede di Tambacounda. La squadra composta dai giovani coinvolti nel progetto della mi- grazione circolare, capitanati dal coordi- natore Seny Diallo, hanno partecipato al campionato della regione di Tambacoun- da. La squadra, denominata Beteyà, si ren- de veicolo di valori quali la solidarietà e l’integrazione, che sono alla base del progetto di cooperazione allo svi- 36 37
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE ORATORIO SALESIANO tri di accoglienza ed integrazione nelle at- Il centro coinvolge minori tra i 6 e i 17 anni tività quotidiane, per imparare le dinamiche e giovani dai 18 ai 25 anni, famiglie e anziani, Il Servizio Civile Nazionale, istituito con la leg- ex allieve e cooperatori salesiani. ge 6 marzo 2001 n. 64, offre ai giovani tra i 18 Nel periodo invernale il centro salesia- e i 28 anni la possibilità di dedicare un anno no coinvolge circa trenta minori offrendo della propria vita alla solidarietà, alla pubbli- loro attività di sostegno scolastico e attività ca utilità, impegnandoli in progetti di assis- ricreative con circa 15 animatori che parte- tenza alle persone; protezione civile; tutela cipano alle attività laboratoriali e offrono dell’ambiente; valorizzazione del patrimonio il loro contributo all’attività con i bambini. artistico e culturale; promozione culturale. Dal Nel periodo estivo i numeri si triplicano, 2017 il bando per il Servizio Civile Nazionale è più di 100 minori sono coinvolti nelle attivi- aperto anche a giovani, sempre tra i 18 e i 28 tà del Gruppo Estivo (Grest) accompagna- anni, che pur non essendo cittadini italiani vi ti da circa 30 animatori e animatori junior. sono residenti, dimostrazione di apertura ver- Gli animatori che seguono i bambini si for- so l’integrazione dei ragazzi accolti in Italia. mano costantemente durante l’intero anno Nel corso del 2018, i due progetti hanno co- nell’ambito della formazione salesiana. L’Associazione Don Bosco 2000, insieme involto 11 giovani. Il progetto “IL MONDO E’ Il centro educativo “Auxilium House”, un Il Grest ha la durata di un mese, di soli- a Don Bosco Family, è ente accreditato per CASA MIA 2017” di Confcooperative ha inclu- tempo Oratorio Salesiano dell’Istituto M. to da metà giugno a metà luglio e si svolge l’attuazione dei progetti di servizio civile so 6 giovani: Modi Diawara, Valerio Lana, Gi- Ausiliatrice di Piazza Armerina, opera or- nelle ore mattutine e in quelle pomeridiane. promossi da due partner strategici: VIDES useppe Favata, Francesca Rampulla, Rabab mai da molti anni per promuovere le poli- Le attività educative proposte si fondano sul- (Volontariato Internazionale Donna Educa- Shabir e Shaila Altabella. Il progetto “ORATO- tiche attive rivolte ai bambini e ai giovani. la sana crescita umana ispirandosi ai principi zione e Sviluppo) e CONFCOOPERATIVE RIAMO” del Vides ha invece incluso 5 giovani: Gli obiettivi perseguiti sono: cristiani e al metodo pedagogico di Don Bo- SICILIA. L’obiettivo di entrambi i progetti è Enza Bonomo, Gary Mamadou, Cristina offrire al minore un’adeguata formazione sco, il “Sistema Preventivo”, che si caratter- coinvolgere i giovani del territorio per dar Messina, Chiara Minacapilli e Sarr Ndiaga. culturale e personale izza per il sano protagonismo giovanile (es. loro la possibilità di vivere un periodo di un contribuire alla funzionale integrazione educare alla responsabilità e alla cura per i anno in affiancamento agli operatori dei cen- dei minori più piccoli) e per la vita di gruppo che rap- attivare percorso di sostegno scolastico presentano condizioni favorevoli a una buo- come il doposcuola na comunicazione interpersonale, a un buon svolgere attività ludico-ricreative per i apprendimento e all’esperienza relazionale. giovani del territorio La strategia metodologica è centrata sul- coinvolgere i giovani in attività di la persona, che si arricchisce del contribu- integrazione con i migranti to che la pedagogia della mediazione può fornire attraverso l’attenzione comunicativa. 38 39
Puoi anche leggere