"Il ruolo della nutraceutica nella prevenzione del rischio cardiovascolare" - Relatore: Dott.ssa Lara Testai Ricercatore Universitario e titolare ...

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"Il ruolo della nutraceutica nella prevenzione del rischio cardiovascolare" - Relatore: Dott.ssa Lara Testai Ricercatore Universitario e titolare ...
“Il ruolo della nutraceutica
  nella prevenzione del rischio
         cardiovascolare”

               Relatore: Dott.ssa Lara Testai
Ricercatore Universitario e titolare del corso di Nutraceutica
                 e Nutrigenomica presso il
      Dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa
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Rischio cardiovascolare
• Nei Paesi occidentali le malattie cardiovascolari
  rappresentano la principale causa di morte, in particolare
  in Italia sono responsabili del 44% delle morti.
• I fattori correlati con il rischio cardiovascolare sono
  numerosi: fumo, diabete, obesità, sedentarietà,
  ipertensione, ipercolesterolemia.
• La probabilità di sviluppare
  malattie cardiovascolari dipende
  dalla rilevanza di ciascun singolo
  fattore di rischio e dalla loro
  combinazione.
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Rischio cardiovascolare
• Lo studio Interheart dimostra che la
  combinazione di più fattori di rischio
  moltiplica enormemente la probabilità di
  infarto del miocardio (Yusuf S et al., Lancet
  2004).
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Importanza della prevenzione
• Prevenire i fattori di rischio significa ridurre
  drasticamente l’incidenza di patologie
  cardiovascolari (si stima che si potrebbe
  arrivare a ridurle dell’80%).
• La prevenzione del rischio cardiovascolare ha
  anche un pesante impatto sull’economia. Nel
  2009 la spesa sanitaria in Europa era superiore
  a 100 bilioni di euro e negli USA si stima che
  dal 2010 al 2030 la spesa sanitaria triplicherà.
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Stile dietetico/fattori di rischio
• Esiste una stretta relazione tra regime
  dietetico ed aumento dei fattori di rischio CV
  (WHO, 2012).
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• Negli ultimi    30 anni c’è stata una maggiore
  attenzione al proprio stile di vita (fumo,
  ipercolesterolemia) e questo ha contribuito a ridurre
  il rischio CV.
• Tuttavia, la popolazione sta progressivamente
  invecchiando e questo fattore incide pesantemente
  sul rischio CV.
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Fattore di rischio: ipertensione/età
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Ruolo dei nutraceutici
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Miglioramento delle abitudini
              alimentari
Diversi RCT dimostrano che la sostituzione
dell’abituale dieta con la DASH diet o
Mediterranean diet, caratterizzate da alto consumo
di frutta, verdura, cereali, frequente consumo di
legumi, frutta con guscio e pesce, basso consumo di
grassi (in cui gli oli animali erano sostituiti da oli
vegetali non-tropicali) e limitato intake di bevande
dolci, risulta efficace nel ridurre il rischio di
patologie CV (Guideline on lifestyle management to
reduce       cardiovascular      risk.    Circulation,
2014;129:S76-S99).
PREDIMED study
• Studio multicentrico condotto in Spagna, in
  cui si valutava l’impatto della dieta
  Mediterranea, caratterizzata dall’intake di olio
  extra vergine di oliva e frutta con guscio
  dimostra che questo stile dietetico contribuiva
  a ridurre il rischio CV del 30%
Ruolo dei nutraceutici
Riso rosso fermentato
• Fonte di monakoline, in particolare la
  monakolina K, strutturalmente identica alla
  lovastatina.
• Problema       di     standardizzazione     degli
  integratori, perciò i livelli di monakoline sono
  piuttosto variabili e sussiste il pericolo di
  tossicità da citrinina.
                Monascus
                purpureus
Red yeast rice improves lipid pattern, high-sensitivity C-
  reactive protein, and vascular remodeling parameters in
     moderately hypercholesterolemic Italian subjects
A crossover, double-blind, placebo-controlled randomized clinical trial
short-term treatment with 10 mg monacolins to evaluate lipid pattern,
high-sensitivity C-reactive protein (hs-CRP), and vascular remodeling
biomarkers in a small cohort of Mediterranean subjects (25 healthy
moderate hypecolesterolemic subjects).

A 10-mg monacolin nutraceutical appears to safely reduce
cholesterolemia: total cholesterol (-12.45%), low-density lipoprotein
cholesterol (−21.99%), non–high-density lipoprotein cholesterol
(−14.67%), hs-CRP (−23.77%), and markers of vascular remodeling:
matrix metalloproteinase 2 (−28.05%), matrix metalloproteinase 9
(−27.19%) in Italian subjects.
                                                Cicero. Nutr Res 2013
Effect of Xuezhikang, an extract from red yeast Chinese rice,
 on coronary events in a Chinese population with previous
                   myocardial infarction.
5000 patients with previous myocardial infarction
Xuezhikang vs placebo
The primary end point was a major coronary event that included
nonfatal myocardial infarction and death from coronary heart disease

Frequencies of the primary end point were 10.4% in the placebo group
and 5.7% in the XZK-treated group, with absolute and relative
decreases of 4.7% and 45%, respectively. Treatment with XZK also
significantly decreased CV and total mortality by 30% and 33%, the
need for coronary revascularization by 1/3, and lowered total and low-
density lipoprotein cholesterol and triglycerides, but raised high-
density lipoprotein cholesterol levels.
                                              LU Z. AM J CARDIOL 2008
Berberina
• La berberina è estratto dalla corteccia di
  Berberis aristata, un arbusto spinoso
  originario dell’Himalaya e del Nepal
  appartenente      alla   famiglia     delle
  Berberidaceae.
Meccanismo d’azione di berberina
Azione ipocolesterolemizzante    Azione ipoglicemizzante

                                AUMENTA L’ESPRESSIONE DI
                                GLUT1.
                                REGOLA IL SIGNALING PATHWAY
                                DELL’INSULINA.

                                Miglioramento della
                                captazione e dell’utilizzazione
                                del glucosio
Efficacia clinica di berberina
Curr Med Chem. 2016 Apr 11. [Epub ahead of print]
Berberine: new insights from pharmacological aspects to clinical
evidences in the management of metabolic disorders.
Caliceti C, Franco P, Spinozzi S, Roda A, Cicero AF1.
Farmacocinetica della berberina

Basso abs
ed esteso                RISOLUZIONE                DEL
metabolis                PROBLEMA:
mo                       1-co-assunzione con inibitori
intestinale              della pgP (cardo mariano)
e in piccola             2-aumentare la permeazione
misura                   intestinale (caprato di sodio o
epatico                  chitosano)
Policosanoli

Estratto della matrice cerosa della canna
da zucchero. L’alcol più abbondante è l’1-
octacosanolo.
Il policosanolo riduce la biosintesi del
colesterolo, mediante inibizione della
sintesi dell’enzima3-idrossi-3-metilglutaril
CoA (HMG-CoA) reduttasi.
Si riduce la sintesi del mevalonato, da cui
origina il colesterolo endogeno
Combinazione di nutraceutici
• Una recente meta-analisi dimostra che la
  terapia combinata con berberina+riso rosso
  fermentato+policosanoli risulta efficace per
  ridurre i livelli di ipercolesterolemia ed
  iperglicemia moderate.
• Rimane da dimostrare che un tale effetto è
  sufficiente a ridurre il rischio CV.
                Pirro et al., 2016 Pharmacological Research
Benefici derivanti dall’azione
                        combinata

policosanoli                                    monakoline

                                                 berberina
                             Incrementata espressione
                             recettori C-LDL
omega3
Gli omega 3 (tra cui l’EPA) sono precursori degli
eicosanoidi della serie 3, come PGI1 e PGD3,
TXA3,     con      funzione      antiaggregante,
vasoprotettiva ed antitrombotica.

Gli omega 6 (tra cui l’AA) sono precursori delle
prostaglandine della serie 2 (PGI2, PGD2), dei
leucotrieni della serie 4 (LTB4, LTC4) e del
trombossano della serie 2 (TXA2), mediatori pro-
infiammatori e pro-trombotici.
Rapporto omega3/omega6 ottimale: 1/5
Nella dieta dei Paesi occidentali invece è 1/15
A causa di
- Alto consumo di oli di mais e girasole ricchi di omega-6 e poveri di omega-3,
- Ridotto consumo di pesce,
- Consumo di carni bovine, suine, e di pollo allevati con mangimi a base di mais.
Alimenti ricchi di omega3
• Frutta con guscio

• Pesce dei mari freddi

• Olio di krill
Intake consigliato di omega3
• L’ American heart association e’ consigliato un intake di almeno 2
  porzioni/settimana di pesce e consumando grassi vegetali
  contenenti acido alpha-linolenico (soia); per i soggetti a rischio CV si
  consiglia anche l’intake di 1g/die di EPA+DHA, preferibilmente da
  pesci grassi, ma anche da integratori alimentari.
• L’EFSA ha definito 250mg/die il quantitativo di riferimento di
  omega-3 a lunga catena (EPA+DHA).
  Le donne in gravidanza e allattamento dovrebbero incrementare
  l’intake a 300 mg/die (di cui almeno 200mg di DHA).

!!!!!! POTENZIALI EFFETTI AVVERSI !!!!!
 Dosi > 20g/die aumentano il tempo di sanguinamento. Tale effetto
non si osserva con dosi moderate (2-5g/die).
Fitosteroli
Naturalmente presenti negli oli vegetali e in misura
minore in verdura, frutta fresca e legumi.
Cibi arricchiti con fitosteroli (margarine, oli, yogurth
etc) sono disponibili in commercio.

Un intake di 2 g/dì può
efficace mente ridurre i livelli
di TC e C-LDL del 7-10% senza
influenzare i livelli di C-HDL e
TG.
Meccanismo d’azione fitosteroli
• I fitosteroli competono
  con          l’assorbimento
  intestinale del colesterolo.
• La quantità di colesterolo
  assorbito       a     livello
  intestinale sarà ridotta.
• Il colesterolo in eccesso
  verrà eliminato con le feci.
L’organismo compensa per
il ridotto assorbimento
intestinale incrementando
la sintesi del colesterolo a
livello epatico e la sua
captazione        attraverso
l’aumentata espressione
del recettore LDL.

Il risultato netto è una
riduzione dei livelli ematici
di colesterolo.
Assorbimento dei fitosteroli
L’assorbimento intestinale dei fitosteroli è
nettamente più basso di quello del colesterolo
(35-70%), gli steroli infatti vengono assorbiti
nell’ordine di circa lo 0.4-3.5%, gli stenoli di circa lo
0.02-0.3%.
Efficacia clinica
• Una meta-analisi (2003) di 41 studi ha concluso che il
  consumo quotidiano ottimale di 2-2,5 grammi di fitosteroli
  vegetali determina una riduzione media del 10% del C-LDL .
• È stata dimostrata una relazione dose-effetto continua tra
  fitosteroli vegetali consumati e riduzione del C-LDL, ma
  oltre i 2,5g non si registrano effetti benefici aggiuntivi.

• ANALOGHE RIDUZIONI DEL C-LDL SONO STATE DIMOSTRATE
  ANCHE NEI SOGGETTI DIABETICI TIPO 2 E IN QUELLI CON
  IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE.
2008
Studio 1
                                0

           % riduzione C-LDL
                               -10                                                          •   Pazienti arruolati: 152
               vs placebo                     ***
                               -20                                                          •   Valori C-LDL: 205 mg/dl
                               -30                                                          •   Durata trattamento: 4 settimane
                               -40                                ***
                                                                                      ***   •   EFFETTO POTENZIAMENTO
                               -50

                                                                                      g
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  Studio 2
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                                                         fit

242 pazienti x 4 settimane assumevano un minidrink allo yogurth con 2g
di fitosteroli vegetali. I livelli di C-LDL si riducevano del 15,7%. Il 53,6%
dei pazienti che all’inizio dello studio erano in condizione definita
“borderline” (200-240 mg/dl per il CT) ha visto a fine studio i propri
livelli di CT scendere al di sotto dei 200 mg/dl (Istituto San Raffaele,
Milano).
Citrus flavonoidi

         2016
Citrus flavonoidi
CITRUS FLAVANONES
                                  EFFECTS

PROTECTION OF
ENDOTHELIAL FUNCTION                                        REDUCTION OF GLUCOSE
                                                            TOLERANCE
                               REDUCTION OF       AMELIORATION OF
          AMELIORATION OF
                              CARDIOVASCULAR      CARDIOMETABOLIC
         VASCULAR FUNCTION
                                   RISK               PROFILE

VASODILATATION
                                                            REDUCTION OF LIPIDIC
                                                            LEVELS

                              CARDIOPROTECTION
                               AGAINST ISCHEMIA
                             REPERFUSION INJURY
Aglio /fam. Alliaceae
• I suoi effetti benefici sono legati ai composti
  organo-solforati presenti.

• Tali composti devono i benefici CV alla loro
  capacità di liberare, solfuro di idrogeno (H2S).

                                                    H2S
J. Clin. Hypertension; 2015; 17: 223-31

SBP

      DBP
Spinaci, barbabietola & Co

• Sono alimenti con un elevato contenuto di NITRATI

• Sebbene in passato nitriti e nitrati inorganici siano stati
  demonizzati      per la potenziale cancerogenicità, più
  recentemente il mondo scientifico ha trovato in essi un alto
  valore benefico per il sistema cardiovascolare.

Bioconversione di nitrati in NO
                                                      vasodilatazione
                Batteri
                simbiontici
                                   pH gastrico         miglioramento funzione
          NO3 - orali         NO2-               NO    endoteliale

                                                      azione trombolitica
2016

model                 Nitrati low dose

Nitrati medium dose   Nitrati high dose
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