CONSUMO DI CIBO E SOSTENIBILITA' - LAST MINUTE MARKET -TRASFORMARE LO SPRECO IN RISORSE - Ufficio Nazionale per i ...
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CONSUMO DI CIBO E SOSTENIBILITA’ Dr. Luca Falasconi AGRICOLTURA SOSTENIBILE PER SFAMARE IL PIANETA – VENERDI’ 21 MARZO 2014 – Conferenza Episcopale Italiana LAST MINUTE MARKET – TRASFORMARE LO SPRECO IN RISORSE
I 4 paradossi alimentari Il primo è la contemporanea presenza nel mondo di un miliardo di affamati e di altrettanti ipernutriti (si mangia troppo o troppo poco). Ogni anno muoiono 36 milioni di persone per carenza di cibo e 29 milioni per il suo eccesso. Ci sono 148 milioni di bambini sottopeso e 155 milioni sovrappeso. In altre parole, un po’ più di un terzo della popolazione mondiale è malnutrita, con tutti i conseguenti costi a livello economico, sociale, ambientale e naturalmente sulla salute. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
I 4 paradossi alimentari Il secondo paradosso riguarda la presenza di circa tre miliardi di animali da allevamento. Un terzo dell’intera produzione alimentare mondiale è destinato alla loro alimentazione. Naturalmente gli allevamenti necessitano anche di abbondanti risorse idriche: 27,5 miliardi di metri cubi di acqua nel 2000, che diventeranno 45 miliardi nel 2050, con un incremento del 64%. In più, gli allevamenti sono forti produttori di gas serra e dunque contribuiscono significativamente al cambiamento climatico. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
I 4 paradossi alimentari Il terzo paradosso attiene a una nuova forma di concorrenza per l’uso della terra, più precisamente del suolo agricolo – risorsa naturale limitata e rinnovabile, ma in tempi lunghi – fra biocarburanti e cibo. In effetti negli ultimi anni una quota crescente di superficie agricola è stata destinata alla produzione di biocarburanti. Altro dilemma, dunque: alimentare le persone o le automobili? Un’automobile vale, più o meno, quanto 6 persone. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
I 4 paradossi alimentari Il quarto dei paradossi globali riguarda gli sprechi alimentari. Mentre vi è la necessità di aumentare la produzione agricola nei prossimi anni di almeno il 70% in modo da dar da mangiare a una popolazione che crescerà, secondo le ultime stime disponibili, fino a 9 miliardi nel 2050, nel mondo si butta o si getta via più di un terzo del cibo che viene prodotto. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
I 4 paradossi alimentari Tutto ciò ci mette in evidenza come il nostro alimentarci, primo atto necessario per vivere, influisce non solo sul nostro essere, ma anche su quello del pianeta. Che pure è nostro. Quindi il punto di partenza per un consumo sostenibile dobbiamo essere noi stessi. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Mal – nutrizione in Italia La disponibilità calorica è di circa 3.700 Kcal al giorno, equivalente a circa una volta e mezzo il fabbisogno energetico quotidiano. 50 % degli uomini, il 34% delle donne e il 24% dei bambini in età compresa tra i 6 e gli 11 anni è in sovrappeso. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Mal – nutrizione nel Mondo Negli Stati Uniti, il cibo disponibile ogni giorno tocca le 3.900 kcal per persona, ovvero equivale al 200% del fabbisogno energetico della popolazione. In Gran Bretagna, Irlanda, Belgio, Francia e Canada, si attestano su livelli compresi tra il 170 e il 190%; seguiti poi da Nuova Zelanda, Finlandia, Paesi Bassi e Islanda le cui percentuali si aggirano tra il 160 e il 170%. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Sprechi agroalimentari Produzione primaria Aziende agricole Trasformazione Industria agroalimentare Mercati generali Distribuzione Grande e piccola distribuzione Consumo Ristorazione LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Definiamo lo spreco Oggetto di studio del report sono gli sprechi intesi come prodotti alimentari scartati dalla catena agroalimentare, prodotti che hanno perso valore commerciale, ma che possono essere ancora destinati al consumo umano. Quindi prodotti perfettamente utilizzabili, ma non più vendibili, e che, in assenza di un possibile uso alternativo, sono destinati ad essere eliminati e smaltiti. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Definiamo lo spreco I prodotti alimentari che formano lo spreco perdono le caratteristiche di “merce”, ma non quelle di “alimento”, quindi sono prodotti invenduti e non invendibili. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Cause sprechi - Eccedenze agricole strutturali (Pac) e congiunturali - Difetti di confezionamento - Residui di attività promozionale - Residui di campionatura - Prodotti stagionali - Non rispetto degli standard fisici - Cambio di immagine - Cessazione dell’attività dell’impresa - Abbandono dell’area strategica di affari cui il prodotto fa riferimento - Data di scadenza ravvicinata LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Cause sprechi - Test su nuovi prodotti - Lancio di un nuovo prodotto - Evento meteorologico imprevisto e sfavorevole - Errori nella programmazione della produzione - Rimanenze di prodotti destinati ai mercati esteri - Sfridi - Ammaccamento e avvizzimento di prodotti freschi - Danneggiamento della confezione esterna da parte dei clienti - Imbrattamento del packaging - Eccessi nella preparazione di pasti LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Cause sprechi Le grandi multinazionali del settore non avrebbero nulla da guadagnare da una contrazione della spesa per i consumi (ovvero una contrazione dello spreco e l’incoraggiamento all’acquisto del sufficiente); al contrario l’accumularsi e il dilatarsi dei loro profitti dipendono proprio dalla sovrapproduzione e dall’iperconsumo, il quale viene costantemente stimolato con forme più o meno manifeste. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Cause sprechi - Assenza di consapevolezza - Sindrome della buona madre - Straordinaria abbondanza - Straordinaria accessibilità - Straordinaria economicità - Possiamo permettercelo LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Le dimensioni dello spreco - In alcuni casi lo spreco è un fenomeno dal peso percentuale quasi fisiologico - Nei suoi valori assoluti ci fornisce dati che fanno accendere importanti campanelli d’allarme LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Le dimensioni dello spreco Lo spreco alimentare riguarda tutti i passaggi che portano gli alimenti dal campo alla tavola e colpisce indistintamente tutti i Paesi del mondo. La FAO stima che 1/3 del cibo prodotto al mondo viene sprecato. (basterebbe mantenere in salute 4 volte il numero di malnutriti) Nei paesi in via di sviluppo lo spreco si localizza a monte della filiera agroalimentare (6-11 kg pro-capite) Nei paesi sviluppati lo spreco si localizza a valle: distribuzione, ristorazione e consumo domestico (95-115 kg pro-capite). L’Unione Europea con 180 kg pro-capite e l’Italia con 149 kg pro- capite risultano sopra la media dei Paesi sviluppati LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Lo spreco nei campi 2012 Produzione totale (q.li) Produzione raccolta (q.li) Residuo in campo (q.li) % Frutta 52.602.313 51.586.621 1.015.692 1,93 Agrumi 31.071.839 29.251.178 1.820.661 5,86 Olivo1 33.532.255 31.682.836 1.849.419 5,52 Uva2 70.149.235 68.686.730 1.462.505 2,08 Ortaggi pieno campo3 113.427.254 109.523.955 3.903.299 3,44 Ortaggi in serra 15.031.364 14.572.064 459.300 3,06 Legumi e patate 16.788.396 16.361.041 427.355 2,55 Totale frutta 187.355.642 181.207.365 6.148.277 3,28 Totale ortaggi 145.247.014 140.457.060 4.789.954 3,30 Totale ortofrutta 332.602.656 321.664.425 10.938.231 3,29 Totale cereali 171.709.994 170.182.191 1.527.803 0,89 Totale 504.312.650 491.846.616 12.466.034 2,47 LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Lo spreco nella trasformazione COMPORTO INDUSTRIALE Quantità prodotta (t) Quantità sprecata (t) Quantità sprecata (%) Produzione, lavorazione e conservazione di 179.606 carne e di prodotti a base di carne 7.184.259 2,5 Lavorazione e conservazione di pesce e di 7.102 prodotti a base di pesce 202.917 3,5 Lavorazione e conservazione di frutta e 289.768 ortaggi 6.439.287 4,5 Fabbricazione di oli e grassi vegetali e animali 72.501 4.833.398 1,5 Industria lattiero‐casearia e dei gelati 10.324.009 309.720 3 Lavorazione delle granaglie e di prodotti 180.464 amidacei 12.030.932 1,5 Fabbricazione di altri prodotti alimentari 13.228.924 264.578 2 Industria delle bevande 24.080.487 481.610 2 TOTALE 78.324.213 2.036.430 2,6 LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Lo spreco nella distribuzione TIPOLOGIA DI VENDITA QUANTITÀ RECUPERABILI (t) CASH & CARRY 4.911 IPERMERCATI 55.080 SUPERMERCATI 138.159 PICCOLO DETTAGLIO 72.626 TOTALE 270.776 Nei centri agroalimentari ogni anno una percentuale di ortofrutta che varia dall’1 all’1,2% viene gestita come rifiuto. In termini di peso sono stati sprecati e smaltiti come rifiuto 118.317 t di prodotti ortofrutticoli. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Lo spreco domestico Si stima che a livello domestico vengano sprecate circa 6.000.000 t di prodotti alimentari Per un valore di circa 9.000.000.000 di € LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Impatto ambientale dello spreco Nel 2011 in Gran Bretagna uno studio del WRAP quantifica l’emissione di CO2 equivalente all’anno, attraverso il Carbon Footprint, in 25,7 milioni di tonnellate, di cui il 78% è imputabile a sprechi sempre evitabili, mentre il 22% è legata a quelli che talvolta sono evitabili. Gli sprechi che determinano un maggior impatto sull’ambiente (livelli di Carbon Footprint più alti) sono quelli legati ai prodotti di origine animale principalmente latte che produce 1.963 milioni di tonnellate all’anno di CO2 equivalente, carne di manzo con 709 milioni di tonnellate all’anno, carne suina con 828 milioni di tonnellate all’anno, pollame con 601 milioni di tonnellate all’anno. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Impatto ambientale dello spreco In merito al Water Footprint il WRAP stima che l’impatto legato al cibo sprecato a casa ammonti a 6.262 milioni di m3 d’acqua virtuale all’anno. Di questi 5.368 milioni derivano da sprechi di cibo evitabili e 894 milioni da sprechi talvolta evitabili. Tale spreco d’acqua virtuale se rapportato al singolo consumatore corrisponde a ben 284 litri di acqua virtuale al giorno. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Impatto ambientale dello spreco In merito agli USA uno studio condotto nel 2011, evidenzia che le emissioni di CO2 equivalente durante l’intera filiera e lo smaltimento del cibo sprecato corrispondono annualmente a circa 112,9 milioni di tonnellate. Anche per gli USA gli sprechi di origine animale sono i responsabili degli impatti ambientali maggiori. La carne di manzo emette circa 18 milioni di t di CO2 equivalente all’anno (16% sul totale delle emissioni), anche se per quantità sprecata è pari solo al 2% del totale. Il primo prodotto di origine vegetale è al 12 posto (frutta secca) con poco più di 2 milioni di t di CO2 equivalente all’anno. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Impatto ambientale dello spreco Per quanto riguarda l’Italia considerando le fasi di produzione, trasformazione e distribuzione, e ai rifiuti, nel caso del consumo finale le emissioni di CO2 equivalenti associate alle perdite corrispondono a una quantità di gas serra che varia da 10,1 a 13,6 Mt di CO2eq, a seconda che si includa o meno lo smaltimento. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Impatto ambientale dello spreco In Italia aver lasciato in campo 12,5 milioni di quintali di prodotti agricoli significa che nel 2012 poco meno di 1,1 miliardi di metri cubi di acqua virtuale sono stati sprecati (che potremmo stimare pari all’acqua contenuta nel bacino del Lago d’Iseo). Considerando solo le frazioni blu e grigia dell’acqua virtuale, nel 2012 oltre 200 milioni di metri cubi di acqua sono stati sprecati, pari al 16,7% dell’ammontare totale dello spreco, un quantitativo di acqua che avrebbe soddisfatto, secondo i consumi domestici stimati per gli italiani e pari a 68 metri cubi pro capite, le esigenze di 2.944.212 persone per un anno intero, il 5% della popolazione italiana. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Impatto economico dello spreco Valore economico complessivo dei prodotti sprecati nel settore agricolo (euro) 704.865.492 Valore economico complessivo dei prodotti sprecati nella trasformazione (euro) 1.266.591.807 Valore economico complessivo dei prodotti sprecati nella distribuzione (euro) 1.583.512.147 LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
Cosa Fare In una società in cui l’eccesso e lo sperpero dominano, raggiungere una situazione con maggior equilibrio necessita il dover rivedere non un solo aspetto, ma adottare nuovi comportamenti in ogni fase del ciclo di produzione- consumo dei beni e di gestione dei rifiuti. Per fare ciò è essenziale, prima di tutto, che i consumatori siano i protagonisti di questi cambiamenti diventando più consapevoli e disponibili a rivedere il proprio stile di vita. LA TERRA, L’UOMO E LA TERRA – ACCADEMIA DI AGLICOLTURA SCIENZE E LETTERE DI VERONA
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