Progetto di Zona 2017-2021 - Documento preparatorio per l'Assemblea di Zona del 12 marzo 2017 - AGESCI Forlì
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AGESCI -Zona di Forlì Progetto di Zona 2017-2021 [Documento preparatorio per l’Assemblea di Zona del 12 marzo 2017]
Un po' di numeri che descrivono la nostra realtà attuale Nella zona di Forlì sono presenti 18 gruppi che operano in 19 realtà parrocchiali. Di questi, 13 sono nel Comune di Forlì e gli altri 5 in altrettanti comuni del circondario (Forlimpopoli, Bertinoro, Meldola, Predappio, Rocca S. Casciano): S. Maria del Fiore (Fo 1), S. Giovanni Evangelista (Fo 15), Cappuccinini (Fo 2), San Martino in Strada (Fo 15), S. Caterina (Fo 3), Villafranca (Villafranca 1), Regina Pacis (Fo 6), Villanova (Villanova di Forlì),Predappio Romiti (Fo7), (Predappio1), S. Paolo (Fo 8), Forlimpopoli (Forlimpopoli 1), S. Rita (Fo 10), Meldola (Meldola 1), Coriano (Fo 11), Bertinoro (Bertinoro 1), Ca’ Ossi (Fo 13), Rocca S. Casciano (Rocca S. Casciano 1). Ravaldino (Fo 14), Nel 2017 i capi censiti nei Gruppi sono 348 (+36 rispetto al 2012), gli Assistenti Ecclesiastici censiti nei Gruppi sono 18 (oltre ad essi ce ne sono 2 censiti in Zona), e ci sono altri 60 (+23 rispetto al 2012) sono censiti in zona e svolgono vari incarichi o servizi in supporto alla zona, nelle pattuglie PC, Ambiente, nella rivendita Il Gallo, nei Foulards Blancs e nell’associazione La Traccia che si occupa della gestione delle case scout. I ragazzi censiti sono 1.730 (+ 134 rispetto al 2102), distribuiti in 26 branchi (674 L/C), 26 reparti (656 E/G) e 18 Comunità Fuoco/Clan (400 R/S). La Zona di Forlì, tra capi, AE, ragazzi e ragazze conta quindi 2.156 soci! Dal 01 Gennaio 2017, la sede della Zona di Forlì è in via Borghetto Casello 3, presso i locali di una struttura che il Comune di Forlì ha fornito in Comodato in seguito al servizio svolto alla cittadinanza durante le nevicate del 2012
“Con l’aiuto di Dio, prometto sul MIO onore di fare del MIO meglio ...” Il cammino continua Questo documento nasce dalla verifica del precedente progetto di Zona effettuata dalla singole Comunità Capi e in Consiglio di Zona e dal successivo lavoro di elaborazione che ha coinvolto nuovamente Consiglio di Zona e Comunità Capi. L’obiettivo principale e prioritario che emerge è la crescita personale e globale di ogni singolo Capo, per divenire persone significative. Certi e consapevoli che l'esplicitazione del nostro ESSERE SCOUT avviene attraverso un sistema comunitario (le Co.ca in primis, e via via tutti gli organi associativi) riteniamo fondamentale e costruttivo, investire sulla crescita del singolo capo nella sua interezza di persona. Attraverso gli obiettivi e gli strumenti individuati, la Zona si impegna a sostenere il percorso di ogni singolo capo, sostenendo e incentivando le motivazioni che sostengono il Servizio, l'appartenenza all'Associazione, l'adesione al Patto Associativo e non soltanto le fondamentali competenze metodologiche. Vogliamo confermare e radicare la responsabilità e la consapevolezza di "essere gli occhi e le mani" dell'Associazione e della Zona, nello specifico territorio di appartenenza, con attenzione particolare alle dinamiche "di cambiamento". Gli ambiti del nostro progetto Per quanto detto sopra la forma di questo progetto ricalca perfettamente la struttura del Patto Associativo e richiama fortemente i principi della Promessa Come AGESCI ci diamo un progetto per migliorare l’intenzionalità e la concretezza della nostra azione educativa. Abbiamo scelto di individuare tre ambiti di intervento per distinguere meglio i diversi elementi su cui impegnarci come Zona, ma siamo consapevoli che vari obiettivi sono tra loro intrecciati e interdipendenti; per esempio non c’è solidità nei Capi senza una chiara Scelta Cristiana, così come non c’è sviluppo duraturo senza la presenza di una Scelta Politica unita alla Scelta Scout. Siamo pure convinti che la scelta di poche priorità concretizzate nei luoghi istituzionali dell’associazione (Comitato di Zona, Consiglio di Zona, Branche, Comunità Capi), possa rendere il lavoro della Zona più ordinato ed efficace nei prossimi quattro anni. Durante i lavori preparatori, infine, è emerso un forte bisogno di verifiche periodiche (anche di anno in anno) oltre che a quella finale al termine del quadriennio. Abbiamo quindi scelto di orientare il nostro cammino declinandolo tramite le scelte portanti del nostro Patto Associativo ovvero: 1. Scelta Cristiana 2. Scelta Politica 3. Scelta Scout
SCELTA CRISTIANA “... per compiere il mio dovere verso Dio...” Il percorso di questi anni di collaborazione con la Diocesi attraverso i Responsabili di Zona, la Pastorale Giovanile e le figure degli Assistenti, ci ha portato a maturare la scelta di proseguire con maggiori energie e risorse nella costruzione di una Chiesa a noi più vicina e maestra. Consapevoli di accogliere una provocazione alta e impegnativa, non solo per i gruppi cittadini ma in particolare per quelli extra-cittadini, è nostra intenzione contraddistinguere il nostro modo di crescere attraverso una proposta che ci stimoli a fare del nostro meglio per accogliere le sfide. Per poter educare i nostri ragazzi a una Chiesa Comune, è fondamentale aver maturato in noi la consapevolezza che, solo con un atteggiamento propositivo e di affidamento verso la Diocesi, possiamo vivere e far vivere ai ragazzi un proposta di Fede che va oltre i confini della nostra Parrocchia. Inoltre riteniamo che ad aiutarci nel nostro cammino di cristiani adulti,vi siano numerose opportunità che la Chiesa locale ci offre e che spesso non conosciamo o non valutiamo; ci impegniamo pertanto ad avere uno sguardo aperto e sensibile nei confronti di queste proposte sia come singoli Capi, che come Comunità Capi. Il luogo dove coltivare in maniera più diretta e profonda il cammino di Fede del singolo Capo, rimane comunque la comunità Capi, luogo in cui ci si prende cura e si sostiene la crescita spirituale degli educatori. GLI OBIETTIVI CHE LA ZONA SI DA' SONO: tendere a diventare Capi testimoni, dando valore, con la nostra vita quotidiana, alla scelta cristiana Che pensiamo di concretizzare così: Il COMITATO Il CONSIGLIO Le BRANCHE Le COMUNITÀ CAPI si impegna a: si impegna a: si impegnano a: si impegnano a: continuare a coltivare il supportare i Capi Gruppo approfondire gli aspetti rapporto con la Diocesi nell'approfondire gli arricchire la formazione della dimensione facendo conoscere aspetti della dimensione del Capo catechista e vocazionale del nostro sempre più le vocazionale del nostro testimone (Sacramenti/ essere Capi. peculiarità dell'azione essere Capi; Consegna del Credo/ educativa dell'Agesci; Professione di Fede) sensibilizzare alla proponendo anche proseguire nella partecipazione agli eventi eventuali richiesta alla Diocesi di diocesani, in modo da sussidi/strumenti del tre Assistenti raggiungere gradualmente metodo. Ecclesiastici, uno per l'obiettivo di non dover più ogni Branca in aggiunta esplicitare l’obbligo di a quello di Zona. parteciparvi.
SCELTA POLITICA “…e verso il mio Paese. Per aiutare gli altri in ogni circostanza...” La Zona, già riconosciuta e apprezzata nel nostro territorio, si impegna a consolidare il riconoscimento del suo fondamentale scopo, l'educazione dei ragazzi, al fine di poter essere presenza forte e viva nel tessuto sociale, politico, educativo ed ecclesiale al fianco di tutte le realtà esistenti. Il Vescovo durante la presentazione del biennio 2016/2018 che ha come tema “Cristiani adulti, Cittadini responsabili” ci ricorda che: “Per una evangelizzazione integrale occorre educare alla dimensione sociale e politica i nostri fedeli affinché sappiano essere cittadini consapevoli e attivi, presenti sul territorio a fare la loro parte senza subire passivamente gli avvenimenti…” ed è partendo proprio da questo monito che vogliamo riscoprire che l’impegnarsi per il bene comune può davvero cambiare le cose. Il Vescovo continua “…Dobbiamo riflettere, come ha scritto Papa Francesco, su come accompagnare un battezzato ad essere responsabile nella vita pubblica, politica, sociale e culturale”. L’impegno dell’Associazione, delle Comunità Capi e del singolo individuo riuscirà ad essere efficace se sapremo educare alla responsabilità e alla consapevolezza delle nostre scelte. GLI OBIETTIVI CHE LA ZONA SI DA' SONO: affermare la nostra identità come Associazione che si occupa di educazione dei ragazzi; educare alla responsabilità collettiva ed individuale trasmettendo la “speranza” al cambiamento grazie all’impegno per il bene comune. Che pensiamo di concretizzare così: Il COMITATO Il CONSIGLIO Le BRANCHE Le COMUNITÀ CAPI si impegna a: si impegna a: si impegnano a: si impegnano a: promuovere la essere “raccoglitore” e organizzare eventi utilizzare in maniera creazione della Pattuglia promotore di idee, formativi per Capi ed efficace il progetto Comunicazione, che esigenze di eventuali eventi per ragazzi legati educativo di gruppo per affiancherà il Comitato tematiche da approfondire alla cittadinanza attiva; intervenire sul territorio nei rapporti con le anche in collaborazione che le circonda. Istituzioni e le agenzie con altre realtà giovanili sensibilizzare al educative presenti sul ed educative (disagio rispetto della legalità territorio; giovanile, legalità, cyber nelle nostre azioni bullismo); educative (es costruire una rete ciberbullismo, collaborativa costante saper leggere ed ascoltare situazioni di nel tempo, con le realtà il territorio, cercando di marginalità, uso etico che già operano sul Capire come poter del denaro, ecc ). territorio, con le quali intervenire con progetti siano condivisi efficaci. fondamenti e principi educativi, al fine di Capire quali necessità ci sono nel territorio.
SCELTA SCOUT "… per osservare la legge scout." Crediamo che la nostra competenza di Capi unita alla solidità di persone testimoni delle scelte della partenza farà la felicità degli altri e dunque la nostra … ecco perché è fondamentale impegnarci per crescere e formarci sia nella conoscenza del metodo scout che nelle scelte di valore che ci contraddistinguono. Il precedente progetto di Zona ha favorito la formazione dei Capi nel Consiglio di Zona con la proposta di temi e argomenti utili ai Capigruppo e di conseguenza alle Co.Ca, ha stimolato le Branche nell’ approfondimento metodologico e formativo, e ha posto le basi per la creazione di una rete di formatori in Zona. Sono linee di lavoro che, sia nelle tematiche che nelle modalità, riteniamo di dover continuare a perseguire, nella consapevolezza che la qualità del nostro servizio passa dalla solidità e dalla competenza dei Capi cui vengono affidati i ragazzi delle nostre unità. E’ importante che i Capi siano sostenuti da una forte motivazione e che sempre più siano resi consapevoli che il loro servizio è risposta ad una chiamata. L’esperienza vissuta insieme in questi anni ci ha reso consapevoli come da soli non si vada da nessuna parte. Crediamo quindi che i gruppi siano chiamati a vivere il proprio scoutismo superando il pensiero debole dell’autoreferenzialità, a condividere lealmente le proprie situazioni in Zona, sperimentando anche l’efficacia della contaminazione buona e lavorando in un clima fraterno e sereno. Crediamo quindi, che possa essere importante tornare a riflettere sul reale significato della nostra Legge e della nostra Promessa per avere chiari i principi base su cui si fonda la nostra Associazione e scendere nel concreto attraverso la valorizzazione della figura del Capo. Per questo riteniamo importante non perdere di vista la formazione permanente sin dai primi passi compiuti in Comunità Capi, lo sviluppo futuro del nostro territorio ed il fine ultimo del nostro agire educativo. GLI OBIETTIVI CHE LA ZONA SI DA' SONO: valorizzare le caratteristiche fondamentali della figura del Capo con particolare attenzione al ruolo del Capo Gruppo; sostenere e potenziare lo sviluppo dello scautismo nel nostro territorio. Che pensiamo di concretizzare così: Il COMITATO Il CONSIGLIO Le BRANCHE Le COMUNITÀ CAPI si impegna a: si impegna a: si impegnano a: si impegnano a: sostenere il ruolo del proseguire il percorso di valorizzare le porre al centro le Capo Gruppo in mobilità degli R/S ed caratteristiche motivazione ed i valori particolare incentivare la mobilità fondamentali della della nostra nell'accompagnamento dei Capi per portare il figura del Capo Associazione e non solo dei tirocinanti; loro servizio dove c'è nella Branca di la dimensione del fare. più bisogno; riferimento. sensibilizzare i Capi alla responsabilità condividere e riflettere educativa anche a sulla gestione dei nuovi livello civile e penale. ingressi nelle unità dei gruppi.
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