IL PIANETA TERRA: CONOSCERLO PER SALVARLO STUDIO E TUTELA DEGLI ECOSISTEMI

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IL PIANETA TERRA: CONOSCERLO PER SALVARLO STUDIO E TUTELA DEGLI ECOSISTEMI
1° CONFERENZA
    DELL’ACCADEMIA INTERNAZIONALE DELLE SCIENZE
                       AMBIENTALI
      Palazzo Ducale Venezia – 23, 24, 25 Ottobre 2003

“IL PIANETA TERRA: CONOSCERLO PER SALVARLO
       STUDIO E TUTELA DEGLI ECOSISTEMI”
      Workshop: Ambiente e Salute dell’Uomo

                      Dr. Paolo Cadrobbi
               Direttore Generale ARPA Veneto
ARPAV

                ARIA
MONITORAGGIO

                          INQUINAMENTO
                                             FISICO (Radiazioni)

                            AMBIENTALE
               ACQUA
                                             BIOLOGICO (Rifiuti)

               SUOLO
                                         CHIMICO (Industrie, Traffico)

               ALIMENTI
TUTELA DELLA COLLETTIVITÀ DAI
   RISCHI SANITARI CONNESSI
ALL’INQUINAMENTO AMBIENTALE :

                      AZIONI DI MONITORAGGIO

• inquinamento atmosferico
• inquinamento fisico (rumore, radiazioni ed onde elettromagnetiche)
• inquinamento da impianti di smaltimento dei rifiuti solidi urbani
• detenzione e smaltimento dei rifiuti speciali tossici e nocivi
• qualità delle acque destinate al consumo umano
• qualità delle acque di balneazione e piscine
• scarichi civili, produttivi e sanitari
• inquinamento alimentare
INQUINAMENTO ATMOSFERICO

              Emissioni
   fonti naturali, produzione industriale,
  produzione di energia, traffico veicolare
ARPAV
Monitoraggio dell’aria
Diffusione informazioni
Supporto tecnico scientifico e
consultivo ai decisori
Inquinanti di interesse sanitario

1.       Particolato ( PTS, PM10, PM2,5 )
2.       benzo(a)pirene: uno degli Idrocarburi Policiclici
         Aromatici (IPA)
3.       benzene
4.       inquinanti convenzionali : biossido di azoto,
         biossido di zolfo, monossido di carbonio, ozono

     PM10, benzo(a)pirene e benzene sono prodotti
     principalmente dal traffico veicolare e sono monitorati
     principalmente nelle aree urbane
Particolato

Polveri sospese ( PTS, PM10, PM2,5 ), possono contenere
C, Pb, Ni, nitrati, solfati, composti organici, particelle di suolo
e particelle presenti negli scarichi dei veicoli diesel
Fonti di emissione: Trasporto stradale; Riscaldamento ;
Produzione di energia; Combustioni all’aperto, etc …
Effetti sulla salute:
esposizione di breve periodo:
irritazione apparato respiratorio, broncocostrizione, tosse,
effetti cardiocascolari.
esposizione cronica:
danni alle cellule per rilascio delle sostanze adsorbite dalle
particelle , cancerogenesi;
LE POLVERI FINI (PM10)

                          CARATTERISTICHE CHIMICO FISICHE
Con il termine PM10 (o con il termine di “polveri sottili”) si intende la frazione di Particolato Totale
Sospeso le cui particelle hanno un diametro inferiore od uguale ai 10 micron (un micron è pari
ad un millesimo di millimetro).

                                     FONTI DI EMISSIONE
Fonti naturali: erosione del suolo e degli edifici ad opera di fenomeni naturali e meteorologici.
Fonti antropiche: traffico veicolare (la fonte principale sono i motori diesel, in particolare circa
la metà del PM10 da traffico è emessa da veicoli merci pesanti), attività industriali, centrali
termoelettriche e riscaldamento domestico.

                                     PER SAPERNE DI PIU’
• le particelle PM10 possiedono una composizione chimica molto complessa che rispecchia sia
la diversità delle sue fonti di emissione che la capacità di queste particelle di combinarsi
nell’atmosfera con altre sostanze inquinanti.Il PM10 urbano contiene almeno sette grandi classi
di sostanze chimiche: solfati, nitrati ammoniaca, carbonio elementare, carbonio organico,
minerali e sali.
•le particelle PM10 presenti in ambiente urbano si diffondono con grande facilità nell’atmosfera
diventando così un fenomeno su scala regionale e persino globale.
GLI EFFETTI SANITARI DELLE POLVERI

•Le polveri, sulla base dei più recenti studi epidemiologici, sembrano
essere l’inquinante atmosferico maggiormente correlato con effetti
sanitari sia a breve che a lungo termine.

•In particolare, minori sono le dimensioni delle polveri e maggiori
sono gli effetti sulla salute.
Per questo motivo le polveri fini (PM10), ed ancor più le
finissime (PM2,5), presentano un interesse sanitario sicuramente
maggiore rispetto alle polveri totali:

    Øle polveri PM10 sono denominate anche polveri inalabili, in
    quanto sono in grado di penetrare nel tratto superiore dell’apparato
    respiratorio (dal naso alla laringe).
    Øle polveri PM2,5 sono denominate anche polveri respirabili, in
    quanto sono in grado di penetrare fino alle fini diramazioni
    bronchiali
I PRINCIPALI STUDI
                  SUGLI EFFETTI SANITARI A BREVE TERMINE

•APHEA 2: Air pollution and Healt. A European Approach
     •Periodo: 1990-1997
     •Città coinvolte: 29 città europea tra cui (Londra, Parigi, Madrid e per l’Italia Roma, Milano e Torino)
     •Inquinanti considerati: PM10, SO2, NO2, O3
     •Rif. Bibliografico: Epidemiolgy 2001; 12: 521 -531

•NMMAPS II: The National Morbidity, Mortality, and Air PollutionStudy, USA
     •Periodo: 1985 – 1994
     •Città coivolte: le 90 maggiori città degli USA
     •Inquinanti considerati: PM10, SO2, NO2, CO, O3
     •Rif. Bibliografico: Research Report HEI, 2000, 94: 1-84

•MISA: Meta-analisi Italiana degli Studi sugli Effetti a Breve Termine dell’Inquinamento Atmosferico
     •Periodo: 1995-99
     •Città coinvolte: Roma, Milano, Bologna, Firenze, Verona, Ravenna, Palermo Torino
     •Inquinanti considerati: PM10, SO2, NO2, CO, O3
     •Rif. Bibliografico: Epidemiologia & Prevenzione 2001: 25 (2) suppl: 1-72, Zadig Editore.
CONFRONTO TRA I RISULTATI DEI PRINCIPALI STUDI
    SUGLI EFFETTI SANITARI A BREVE TERMINE
      DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO

                                       MISA          APHEA 2          NMMAPS
                                      (Italia)       (Europa)        (Stati Uniti)

Mortalità per cause naturali         1.0% - 1.2%         0.6%             0.5%

Ricoveri per patologie cardiache        1.1%               -              1.0%

Ricoveri per patologie respiratori      2.4%          1.1% - 1.2%         2.0%

Incrementi percentuali associati ad un aumento di 10 µg/m3 di PM10 per indicatore
sanitario
I RISULTATI DEGLI STUDI SUGLI EFFETTI SANITARI
        A LUNGO TERMINE DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO

                             STUDIO                          STUDIO
     STUDIO
                         DELL’AMERICAN                DEGLI AVVENTISTI DEL
 DELLE SEI CITTA’
                         CANCER SOCIETY                   VIIO GIORNO

Mortalità naturale:    Mortalità naturale:          Mortalità naturale nei maschi:
 - 14% per il PM 2.5    - 6% per il PM 2.5           - 4.6% per il PM10
 - 9.2% per il PM 10

                       Mortalità cardiovascolare:   Mortalità per cause cardiovascolari
                        - 8% per il PM 2.5          o respiratorie nei maschi:
                                                     - 4.1% per il PM10
Lung Cancer, Cardiopulmonary
Mortality and Long-term Exposure to
Fine Particulate Air Pollution
C.Arden Pope III PhD and others
JAMA, march 6 2002 vol. 247, n° 9
Ogni aumento delle PM 2,5 di 10 µg / m3 nella media a
lungo termine è associato ad un aumento della mortalità
pari a
    4% per tutte le cause
    6% per tutte le malattie cardiopolmonari
    8% per il solo cancro polmonare
Cancro polmonare radon e fumo

• Casi / anno su 250.000.000
  ( Pop. USA )                 158.000
• Dovuti al fumo da solo         81-95%
• Dovuti al radon                 9%

                                Fonte EPA ‘99
Benzo(a)pirene (classe Idrocarburi
Policiclici Aromatici)
Definizione Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA):
composti aromatici, derivanti dalla combustione incompleta di
numerose sostanze organiche. Presenti nell’aerosol urbano
sono associati alle particelle con diametro aerodinamico
minore di 2 µm (micron), sono in grado di penetrare nella
regione alveolare dell’apparato respiratorio
Fonti di emissione: emissioni veicolari, combustioni in
impianti termici, nelle centrali termoelettriche e negli
inceneritori
Effetti sulla salute: sostanze cancerogene di classe I
(IARC), è accertato il loro potere cancerogeno a carico delle
cellule dei polmoni. La concentrazione di benzo(a)pirene è
spesso utilizzata come indice del potenziale cancerogeno
degli IPA totali.
Benzene

Definizione Benzene: sostanza chimica liquida e incolore
dal caratteristico odore aromatico pungente. A temperatura
ambiente volatilizza assai facilmente.
Fonti di    emissione: processi di raffinazione del petrolio,
chimica,    traffico veicolare (il benzene è presente nelle
benzine,     nelle quali viene aggiunto per conferire le
proprietà    antidetonanti e per aumentarne il “numero di
ottani”)
Effetti sulla salute: sostanza cancerogena di classe I
(IARC), in grado di produrre varie forme di leucemia. La
classe I corrisponde ad una evidenza di cancerogenicità
per l’uomo di livello “sufficiente”
Inquinanti convenzionali

Biossido di azoto: gli effetti acuti comprendono l’infiammazione delle
mucose, il decremento della funzionalità polmonare, l’edema
polmonare. Gli effetti a lungo termine includono: aumento
dell'incidenza delle malattie respiratorie, alterazioni polmonari a livello
cellulare e tissutale, aumento della suscettibilità alle infezioni
polmonari batteriche e virali. Il gruppo a maggior rischio è costituito
dagli asmatici e dai bambini.

Biossido di zolfo: fra gli effetti acuti imputabili all'esposizione ad alti
livelli di biossido di zolfo vi sono: un aumento della resistenza al
passaggio dell'aria a seguito dell'inturgidimento delle mucose delle vie
aeree, l'aumento delle secrezioni mucose, bronchite, tracheite, spasmi
bronchiali e/o difficoltà respiratoria negli asmatici. Fra gli effetti a lungo
termine le alterazioni della funzionalità polmonare e l'aggravamento
delle bronchiti croniche, dell'asma e dell'enfisema.
Inquinanti convenzionali
Monossido di carbonio: gli effetti sanitari sono essenzialmente
riconducibili ai danni causati dall'ipossia a carico del sistema nervoso,
cardiovascolare e muscolare. Comprendono i seguenti sintomi:
diminuzione della capacità di concentrazione, turbe della memoria,
alterazione del comportamento, confusione mentale, alterazione della
pressione       sanguigna,    accelerazione        del   battito    cardiaco,
vasodilatazione e vasopermeabilità con conseguenti emorragie, effetti
perinatali. I gruppi più sensibili sono gli individui con malattie cardiache
e polmonari, gli anemici e le donne in stato di gravidanza.

Ozono: il bersaglio principale dell‘ozono è l'apparato respiratorio. Gli
effetti acuti comprendono secchezza della gola e del naso, aumento
della produzione di muco, tosse, faringiti, bronchiti, diminuzione della
funzionalità respiratoria, dolori toracici, diminuzione della capacità
battericida polmonare, irritazione degli occhi, mal di testa. Le
conseguenze a seguito di esposizioni a lungo termine (croniche) sono:
fibrosi, effetti teratogeni, effetti sulla paratiroide e sul sistema
riproduttivo.
Strumenti di monitoraggio della qualità
dell’aria nel Veneto

•   Rete di monitoraggio della qualità dell’aria
•   Campagne di misura con laboratori mobili
•   Campagne di misura con campionatori passivi
•   Valutazioni con modelli matematici di dispersione
Rete di monitoraggio nella
Regione Veneto
60 stazioni in totale
31 di traffico:
per la misura di
inquinanti da traffico,
situate un centri urbani
29 di fondo:
in aree urbane,
suburbane, rurali

Approvato dalla Regione
del Veneto il progetto
ARPAV di ottimizzazione
della rete di
monitoraggio
della qualità dell’aria
Stato della qualità dell’aria
nella Regione Veneto – PM10
anno 2002, aree urbane
                                                             PM 10 anno 2002

                                       60        57
                                                        52
                                                                                50    50
   media delle medie mensili (ug/m3)

                                       50                                  46
                                            41                    41
                                       40

                                       30

                                       20

                                       10

                                        0
                                            BL   PD     VR        TV       VE   VI    RO
                                                                stazioni

                                                  Valore limite in vigore dal 01/01/2005
Stato della qualità dell’aria
nella Regione Veneto –
considerazioni generali
Inquinanti convenzionali: biossido di azoto e ozono
(quest’ultimo nel periodo estivo) possono mostrare
superamenti dei rispettivi valori limite. Per biossido di zolfo e
monossido di carbonio non si presentano più episodi di
superamento dei livelli acuti di concentrazione.
Inquinanti non convenzionali: le polveri fini PM10, così come
il benzo(a)pirene, destano preoccupazione e presentano
valori assai elevati nei mesi invernali (anche a causa delle
condizioni meteorologiche che ne sfavoriscono la
dispersione in atmosfera). Il benzene mostra da qualche
anno un trend in diminuzione.
INQUINAMENTO ATMOSFERICO E SALUTE

Ruolo dell’ARPAV
Accanto all’attività di rilevazione e analisi dei dati
ambientali     descritta,    si   sta  recentemente
sviluppando l’esigenza di una sempre più integrata
collaborazione di ARPAV con le strutture sanitarie
competenti in ambito locale e regionale, al fine di
orientare le informazioni sull’inquinamento dell’aria
alla valutazione sugli effetti sulla salute della
popolazione e alla prevenzione delle patologie
correlate.
INQUINAMENTO ATMOSFERICO E SALUTE
                 Le altre attività di ARPAV

Attività di diffusione di un’    Attività mirate di progetto in
Informazione di qualità         collaborazione con le strutture
 tempestiva e chiara              sanitarie su temi critici in
                                   ambito locale e regionale
INQUINAMENTO ATMOSFERICO E SALUTE
              PROGETTI
• Inquinamento atmosferico urbano e salute nel Comune di Padova.
(analisi esplorativa degli effetti sanitari a breve termine correlabili
all’inquinamento atmosferico – dati preliminari).
Enti coinvolti:ARPAV-Servizio Valutazione Esposizioni Ambientali, Azienda
ULSS 16, Comune di Padova, Università di Padova e ARPA Emilia Romagna.
•Traffico veicolare e salute nel Comune di Padova.
Enti coinvolti: ARPAV- SVEA, Università di Padova – Dipartimento di Medicina
Ambientale e Sanità Pubblica (Finanziato dal Ministero dell’Ambiente)
•Traffico veicolare ed asma nei bambini.
Enti coinvolti: ARPAV- SVEA, Università di Padova – Dipartimento di Medicina
Ambientale e Sanità Pubblica, ISPESL di Venezia
•Piano di monitoraggio della Qualità dell’Aria a Porto Marghera e nel
Bacino Scolante in Laguna di Venezia (SIMAGE).
Enti coinvolti:ARPA Veneto, Regione Veneto, Provincia di Venezia, Comune di
Venezia, Comando Provinciale Vigili del Fuoco, Autorità Portuale di Venezia,
Università Ca’ Foscari di Venezia, Prefettura di Venezia
• Proposta di realizzazione di una rete di monitoraggio dei pollini di
 interesse allergenico e valutazione di possibili sinergie con metodi di
 monitoraggio ambientale mediante pollini e spore fungine.
Enti coinvolti: ARPA Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Liguria,
Campania, Ministero delle Politiche Agricole, CNR-BO, Università di Perugia
CONCLUSIONI

ARPAV opera per la tutela e il recupero dell’ambiente e per la
prevenzione e promozione della salute (L.R. 32/1996)

La riduzione dei fattori di rischio oncogeno per l’uomo
dipende dalla qualità dell’ambiente in cui vive.

  TUTELA DELL’AMBIENTE = SALUTE
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