IL PEDIATRA E LE IPOACUSIE - DOTT. LUCIA RUGGIERI - ASL RMF - FIMP Lazio
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PEDIATRA
SORDITA’:
Rara?
diagnosi tardiva?
Follow up?
scarsa conoscenza delle nuove tecnologie di diagnosi e
terapia audiologica
Ritardo terapia e riabilitazioneFUNZIONE UDITIVA E SVILUPPO DEL
LINGUAGGIO
• Una normale funzione uditiva è requisito
indispensabile per un regolare sviluppo del
linguaggio, associato alla progressiva strutturazione
del Sistema uditivo nervoso centrale e dei sistemi di
articolazione ed ideazione fonatoria.
• Cruciali i primi 2-3 anni di vita (in particolare i primi
6-8 mesi)
• Processo concluso a 12-15 anniDEPRIVAZIONE UDITIVA
L’assenza di una adeguata stimolazione uditiva durante i primi
mesi-anni di vita, periodo di massima plasticità cerebrale,
causa alterazioni irreversibili nello sviluppo e
nell’organizzazione del sistema uditivo periferico e centraleSCREENING UDITIVO NEONATALE
UNIVERSALE
AMERICAN ACADEMY OF PEDIATRICS
EUROPEAN CONSENSUS STATEMENT ON NEONATAL
HEARING SCREENING
JOINT COMMITTEE OF INFANT HEARINGANNI ’90 introduzione delle emissioni acustiche evocate da transienti
TEOAE
1994: il JCHI propone lo screening uditivo “universale”
POSITION STATEMENT 2000: Linee guida sui fattori di rischio neonatali
per sordita’
POSITION STATEMENT 2007 : Linee guida di screening, post-screening,
terapia, follow-up
--
Joint Committee of Infant Hearing 2007position statement:
Principle and guidelines – PEDIATRICS – vol.120 october 2007 pag.898-921OBIETTIVI DELLO SCREENING
Identificare i bambini con disturbi bilaterali permanenti dell’udito il
più precocemente possibile.
Screening uditivo a tutti i neonati con TEOAE e/o
A-ABR entro il 1° mese di vita
Diagnosi completa entro il 3° mese di vita
Avvio alla protesizzazione e riabilitazione
preferibilmente entro il 6° mese (nei prematuri si
fa riferimento all’età corretta).
Impianto Cocleare a 12-18 mesi (ove indicato)
JCIH, 2007…altri screenings neonatali
EPIDEMIOLOGIA sordità grave-profonda incidenza di 1-3 casi su 1000 nati vivi incidenza del 4-5 % in ambito di popolazione neonatale a rischio (TIN) Nel 30% dei casi la perdita uditiva è acquisita o progressiva e/ o tardiva
CLASSIFICAZIONE
GRADO DI PERDITA (soglia media in dB per frequenze 500-1000-2000-4000Hz) LIEVE: tra 26 e 40 dB HL MODERATA: tra 41 e 55 dB HL MODERATA-GRAVE: tra 56 e 70 dB HL GRAVE: tra 71 e 90 dB HL PROFONDA: oltre i 90 dB HL Come causa di disabilità nel bambino > 30 dB
EPOCA DI INSORGENZA
A) IN RAPPORTO ALL’ETA’ CRONOLOGICA DELL’EVENTO LESIVO,
congenite, ma non necessariamente ereditarie
acquisite, insorte successivamente
B) IN RAPPORTO ALL’ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO VERBALE:
sordità preverbale, insorta entro il 1° anno di età
sordità periverbale, insorta tra 1 e 3 anni (il b. apprende la struttura
sintattico-grammaticale minima propria del
linguaggio adulto)
sordità post-verbale, insorta dopo i 3anni
prima infanzia (3-7 anni): abilità linguistiche non consolidate
seconda infanzia (7-18 anni): abilità linguistiche consolidateDANNO UDITIVO PERMANENTE INFANTILE
EZIOLOGIA
EREDITARIO : 50- 60%
- 70% non sindromiche : (mutazioni gene GJB2 e connessina 26)
. recessive(80%)
. dominanti (20%)
. X-linked (1%)
. Mitocondriali (1-6 %)
- 30 % associato a condizioni sindromiche
ACQUISITO : 20-25% (cause esogene –ambientali)
- prenatali (TORCH)
- perinatali (SGA, farmaci ototossici, prematurita’, ..)
- postnatali (meningiti, traumi cranici)
SCONOSCIUTO: 20-25%CAUSE PERINATALI ACQUISITE • CMV: causa più frequente di ipoacusia congenita acquisita (40%) -prevalenza INS nei sintomatici 40%, -prevalenza di INS negli asintomaticI 7% - importanza diagnosi-terapia antivirale precoce. - Ipoacusia a carattere progressivo tardivo, disturbi di apprendimento • PREMATURITA’: Grandi prematuri
GLI EFFETTI DELLA SORDITÀ INFANTILE SULLO SVILUPPO LINGUISTICO DEL BAMBINO Entità della sordità Epoca di insorgenza della sordità
TEST UTILIZZATI PER LO SCREENING
EMISSIONI OTOACUSTICHE (TEOAE, DPOAE):
ABR AUTOMATICI (A-ABR):IL PEDIATRA DI FAMIGLIA
PRESA IN CARICORUOLO DEL PEDIATRA BILANCI DI SALUTE E OSSERVAZIONE CLINICA PROGRAMMATA OSSERVAZIONE E SORVEGLIANZA AUDIOLOGICA (BOEL TEST, QUESTIONARI ) INDIVIDUAZIONE CATEGORIE A RISCHIO
FATTORI DI RISCHIO
PER IPOACUSIE INFANTILI CONGENITE
TARDIVE PROGRESSIVE
JCIH 2007FATTORI DI RISCHIO PER IPOACUSIA INFANTILE PERMANENTE
CONGENITA, AD ESORDIO TARDIVO O PROGRESSIVA, CHE
RENDONO NECESSARIA L’ESECUZIONE DI ALMENO UNA
VALUTAZIONE AUDIOLOGICA TRA I 24 E I 30 MESI DI ETA’,
OLTRE AI QUESTIONARI INCLUSI NEI BILANCI DI SALUTE E AL
BOEL TEST
1. Infezioni intrauterine quali Herpes, rosolia, sifilide e
toxoplasmosi
2. Anomalie descritte in associazione con sindromi che includono
ipoacusia permanente neurosensoriale o trasmissiva
3. Malformazioni craniofacciali incluse quelle del padiglione
auricolare, del condotto uditivo esterno, appendici preauricolari
e anomalie dell’osso temporale
4. Ricovero in TIN per più di 5 giorni o ciascuna delle seguenti
condizioni indipendentemente dalla durata del ricovero :
ventilazione assistita, assunzione di farmaci ototossici ,
iperbilirubinemia che ha reso necessaria l’exanguinotrasfusione
(JCIH, 2007, )FATTORI DI RISCHIO PER IPOACUSIA PERMANENTE CONGENITA, AD
ESORDIO TARDIVO O PROGRESSIVA, CHE RENDONO NECESSARIA
ALMENO UNA VALUTAZIONE AUDIOLOGICA PRESSO I CENTRI DI III
LIVELLO, OGNI 6 MESI FINO ALL’ETA’ DI 3 ANNI E POI ANNUALMENTE FINO
ALL’ETA’ DI 6 ANNI
1. Preoccupazione degli educatori riguardo l’udito, la percezione
verbale, lo sviluppo del linguaggio o ritardi di sviluppo.
2. Storia familiare positiva per ipoacusia infantile permanente
3 Infezioni intrauterine da CMV
4. Sindromi associate con ipoacusia progressiva o ad esordio
tardivo (osteopetrosi, neurofibromatosi, s. di Husher, di
Waardenburg, Alport, Pendred, Jervel e Lange –Nielsen e di
Down.
5. Disordini neurovegetativi (es s. Di Hunter, atassia di Friedreich, e
la s. di Charcot-Marie-Tooth.
6. Colture positive per infezioni postnatali associate con ipoacusia
sensoriale : Meningiti batteriche o virali, sepsi post-natali.
7. Traumi cranici (soprattutto fratture dell’osso temporale e della
base cranica) .
8. Chemioterapia. (JCIH, 2007)MECCANISMO DELLO SCREENING STRUTTURA A 3 LIVELLI 1-Punti nascita e TIN 2-Secondo livello ( Reparti ORL e Audiologie) 3-Centri di riferimento Regionali
RUOLO DEL PEDIATRA
PROCEDURA DI SORVEGLIANZA UDITIVA
0-36 mesi
o Accertamento avvenuta esecuzione dello screening e anamnesi fattori di
rischio audiologico
o Programmare Valutazione audiologica nei bambini con fattori di rischio e/o
refer
o Valutazione dello sviluppo fisico, psichico, relazionale, cognitivo, attraverso
l’uso di questionari specifici (Milani- Comparetti)
o Valutazione delle abilità uditive: BOEL test, consegna modulo sullo sviluppo
uditivo comunicativo
o Verifica sullo stato dell’orecchio medio
o Verifica dell’eventuale comparsa di fattori di rischio ad esordio tardivo
o VaccinazioniRUOLO DEL PDF Fase di presa in carico da parte dell’equipe specialistica e Riabilitativa : Monitorare gli interventi terapeutici e riabilitativi a cui viene sottoposto il bambino Collaborare con la famiglia nella gestione dei sussidi uditivi , nella frequenza alla riabilitazione , nell’interazione con il bambino . Collaborare con la famiglia per un adeguato inserimento scolastico e sociale e per una corretta gestione delle pratiche relative a invalidità, indennità ecc
● I GENITORI HANNO BISOGNO DI NON DOVERSI
PREOCCUPARE DELLA CATTIVA INFORMAZIONE.
I PEDIATRI DI FAMIGLIA DEVONO CONOSCERE
BENE IL SISTEMA DELLO SCREENING UDITIVO
NEONATALE. I GENITORI NON DEVONO PIU'
SENTIRE FRASI DEL TIPO:
“NON ESISTONO ESAMI CLINICI CHE POSSANO
CONFERMARE LA PERDITA DELL'UDITO FINO A
6-8 MESI DI ETA'”
“NON VI PREOCCUPATE TROPPO, OGNI
BAMBINO HA I SUOI TEMPI DI SVILUPPO”
“NON SI PUO' FARE NIENTE PER SEI MESI O UN
ANNO”
“CON UN IMPIANTO COCLEARE SI RISOLVE
TUTTO”SCREENING UDITIVO IN ITALIA • Non ancora attivato un programma di screening universale • Situazione eterogenea nelle varie Regioni a livello di programmi di screening e livelli organizzativi • Ministero della Salute – Linee di Indirizzo
SCREENING UDITIVO IN ITALIA
DATI DELL’ISTITUTO AFFARI SOCIALI
2003 : esaminati 156.048 neonati , 29,3 % di
tutti i nati
2006 : esaminati 262.103 neonati, 48% di
tutti i nati
2008: 324.537 neonati, 60,6% di tutti i nati
2011 : 78%DGR n. 115/23/03/2012 “Linea di azione Screening uditivo neonatale universale. Prog ramma di attivazione e messa a regime” – (delibera Consiglio dei Ministri del 21 /3/2013)
GRAZIE PER AVERMI ASCOLTATO!
CRITICITA’
BOEL TEST : bassa sensibilità
bassa specificità
Auspicabile un’alternativa più valida
QUESTIONARI: metodica non ancora standardizzata
eventuale integrazione/sostituzione con questionari più specificiSecondo i dati di Chiappe l'unione del test Boel con la
somministrazione dei questionari, aumenta
significativamente la sensibilita' del test.
Le modifiche dei questionari sono dettate da dati di
comunicazione con la famiglia cercando di semplificare al
massimo la spiegazione delle tappe del comportamento e del
linguaggio .Questionari piu' complessi porterebbero notevoli
problemi di tempo nello svolgimento della visita del bilancio
con conseguente omissione da parte del pdf.
Chiappe et al. Riv.It.Ped. 13-3-243 1987,modificato -
Berrettini-Corso di Formazione per pdf 2010LE RISORSE PER LE FAMIGLIE
http://daigenitoriaigenitori.blogspot.com
www.infosordita.it
www.fiadda.it
www.agfagrosseto.it
www.ens.it
www.lachiocciolina.org
http://www.handylex.org/
http://www.sorditaonline.it/forum/index.php
http://www.parloio.net/
http://www.cochlearimplantonline.com
http://hearingexchange.com
http://www.deafness.about.com/http://daigenitoriaigenitori.blogspot.com
Dai Genitori ai Genitori- Affrontiamo la Sordità Insieme
La perdita uditiva e il vostro bambino:
i prossimi passi
Questo opuscolo contiene informazioni che vi saranno utili nelle prime settimane e nei
primi mesi dopo la scoperta che il vostro bambino è affetto da una perdita uditiva.
Speriamo che continuerete ad usarlo ed integrarlo man mano che il vostro bambino
cresce. Il presente opuscolo vuole essere un punto di riferimento in merito al deficit
uditivo del vostro bambino.Puoi anche leggere