Convegno Le pompe di calore geotermiche nel contesto dei sistemi energetici integrati sul territorio urbano La valorizzazione delle risorse ...

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Convegno

       Le pompe di calore geotermiche
nel contesto dei sistemi energetici integrati sul
               territorio urbano

          La valorizzazione delle risorse
            geotermiche in Lombardia

                     Ing. Domenico Savoca
    Regione Lombardia, Direzione Generale Qualità dell’Ambiente

                                 Milano, 9 novembre 2007
Il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria Regionale
(DPEFR) 2007-2009, in coerenza con il Programma Regionale di
Sviluppo dell’ottava legislatura, ha previsto che l’utilizzo delle grandi
potenzialità geotermiche a bassa entalpia del sottosuolo lombardo per
il riscaldamento, il condizionamento estivo e la “catena del freddo”
commerciale sia favorito con interventi di semplificazione normativa e
di sostegno.

Attualmente si registra un sempre maggiore interesse del mercato
italiano per la tecnologia delle pompe di calore geotermiche, in linea
con quanto già accade da molto tempo in altri paesi.

L’interesse si riscontra prioritariamente per le pompe di calore
geotermiche a circuito aperto, mentre la tecnologia a circuito chiuso
(sonde geotermiche) appare ancora riservata a interventi particolari e
risente della mancata definizione di problematiche ambientali
La Regione Lombardia intende colmare il ritardo accumulato
nell’applicazione della tecnologia delle pompe di calore, con azioni
finalizzate alla creazione di un ambiente amministrativo favorevole
all’incremento nell’installazione delle pompe di calore geotermiche.

Gli operatori del settore hanno compreso in pieno le potenzialità
economiche e ambientali della tecnologia a pompe di calore
geotermiche, mutuando dalle esperienze all’estero e pur in assenza,
sino all’anno 2006, di disposizioni normative regionali
NORMATIVA VIGENTE IN REGIONE LOMBARDIA

Regio decreto 29 luglio 1927, n. 1443, “Norme di carattere legislativo per
disciplinare la ricerca e la coltivazione delle miniere”;

Legge 9 dicembre 1986, n. 896, “Disciplina della ricerca e della
coltivazione delle risorse geotermiche”;

DPR 27 maggio 1991, n. 395, “Regolamento di attuazione della legge n.
896/86;

Regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2, “Disciplina dell’uso delle
acque superficiali e sotterranee dell’utilizzo della acque ad uso domestico,
del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua”;

Art. 10 della legge regionale 11 dicembre 2006, n. 24, “Norme per la
prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute
e dell’ambiente”;
GLI EFFETTI DELLA LEGISLAZIONE REGIONALE

La legislazione della Regione Lombardia ha definito il quadro
normativo e di sviluppo per l’installazione delle pompe di calore
geotermiche. La mancanza di riferimenti normativi certi, sia per la
Pubblica Amministrazione, sia per i progettisti, gli installatori ed i
proprietari di immobili, ha costituito il freno principale ad un significativo
incremento della potenza installata delle pompe di calore geotermiche.

Il processo normativo non si è ancora concluso, mancando significative
disposizioni in materia ambientale, in corso di redazione da parte degli
uffici regionali.

In sede applicativa sono state evidenziate necessità di coordinamento
delle disposizioni regionali nei confronti delle Province, cui è stata
attribuita la competenza amministrativa per il rilascio delle
autorizzazioni necessarie.
In collaborazione con IRER, è stata condotta una ricerca applicativa d
intende supportare il piano di azioni della Regione Lombardia per lo
sviluppo e la valorizzazione delle risorse geotermiche.

La ricerca si è conclusa nel mese di giugno 2007, e si è avvalsa di un
gruppo di studio e indagine coordinato dal Comitato Termotecnico
Italiano e del Politecnico di Milano.

L’oggetto della ricerca è stato impostato tenendo conto delle previsioni
del Piano Strutturale della Qualità dell’Aria (PSQA) 2005 -2010 della
Regione Lombardia, che ha individuato lo sviluppo delle pompe di
calore geotermiche quale argomento importante per la riduzione
dell’inquinamento atmosferico a livello regionale.
Il programma di azioni relativo alle risorse geotermiche è stato
    approvato con deliberazione della Giunta regionale n. VIII/3944
    del 27 dicembre 2006.

Il programma è stato predisposto tenendo conto:

1. stato della legislazione statale e regionale;
2. progetti comunitari conclusi o in corso nel campo delle pompe di
   calore geotermiche;
3. realtà territoriale regionale;
4. progresso tecnologico;
5. disponibilità di banche dati e di cartografia regionale;
6. iniziative di successo già avviate a livello europeo;
7. difficoltà rappresentate dagli operatori per l’installazione delle
   pompe di calore geotermiche;
8. tempi necessari per l’attuazione del programma;
9. necessità di sviluppare norme tecniche di applicazione volontaria
   per un ordinato sviluppo del settore.
DEFINIZIONE DEI CRITERI PER REALIZZARE L’INVENTARIO
   DELLE RISORSE GEOTERMICHE REGIONALI

Identificazione dei parametri per la raccolta dati
1. dati impiantisti
2. tipologia di scambiatori termici
3. tipologia distribuzione del calore/raffrescamento
4. approvvigionamento di energia
5. caratteristiche dei terreni o del mezzo coinvolti nello scambio termico

Identificazione delle modalità di raccolta dati

Strutturazione e sviluppo di un data base per la raccolta dati
SUPPORTO ED INCENTIVAZIONE SPECIFICI PROGETTI
   INNOVATIVI DI RICERCA E/O SVILUPPO DELLE RISORSE
   GEOTERMICHE

Gli incentivi, oltre a favorire lo sviluppo distribuito sul territorio della
   tecnologia a pompe di calore geotermiche, saranno rivolti al
   miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali.

Saranno incentivati:
1. progetti ad elevata integrazione con altri sistemi energetici
   rinnovabili;
2. progetti in aree sensibili dal punto di vista ambientale;
3. progetti con totale o elevata autosufficienza energetica;
4. progetti per lo sfruttamento di impianti esistenti;
5. progetti a valenza ingegneristica/architettonica;
6. progetti finalizzati all’uso delle risorse geotermiche in agricoltura.
CAMPAGNE DI INFORMAZIONE E PROMOZIONE DELLE
  RISORSE GEOTERMICHE A BASSA ENTALPIA

La mancanza di corrette informazioni sullo sfruttamento delle risorse
   geotermiche a bassa entalpia risulta tra le cause significative del
   mancato sviluppo a livello nazionale delle tecnologie dello
   sfruttamento delle risorse geotermiche stesse.

L’attività di informazione e promozione riguarderà:
1. iniziative informative nei confronti di progettisti, costruttori,
   installatori, proprietari, società immobiliari e amministratori pubblici;
2. iniziative di coinvolgimento di Associazioni Industriali e
   Professionali;
3. produzione di guide e specifiche tecniche.
COMPLETAMENTO NORMATIVO E SEMPLIFICAZIONE
AMMINISTRATIVA

Previsione normativa circa l’impiego delle sonde geotermiche infisse
nel terreno o introdotte in fori perforati in roccia salda, senza diretto
contatto con l’acqua di falda.

Definizione delle modalità per l’esercizio uniforme a livello regionale
dell’attività amministrativa in materia di autorizzazioni e concessioni
per il prelievo dell’acqua di falda per scambio di calore.

Soluzione delle criticità legate alla necessità dello scarico dell’acqua
sul suolo o nel sottosuolo.

Definizione delle modalità per l’esercizio uniforme a livello regionale
dell’attività amministrativa in materia di comunicazioni e licenze d’uso
per l’installazione e l’utilizzo di sode geotermiche con scambio di
calore con l’acqua di falda.
LE POMPE DI CALORE GEOTERMICHE ED IL TERRITORIO

Definizione di un modello di analisi territoriale al fine di avviare la
  redazione della carta geotermica, da utilizzare in fase di
  progettazione delle pompe di calore geotermiche.

Il modello di analisi deve riunire i dati e le conoscenze oggi disponibili
    relativi a:
1. protezione delle acque;
2. presenza di impianti a pozzi di captazione, per scambio di calore o
    uso differente, sonde geotermiche, impianti termali;
3. andamento della falda nel sottosuolo;
4. geologia del sottosuolo;
5. parametri termofisici misurati o stimati;
6. flusso geotermico, misurato o stimato.
VALUTAZIONE POZZI PER RICERCA E COLTIVAZIONE
IDROCARBURI PER SCOPI GEOTERMICI

Nella Regione Lombardia, dal 1945, sono stati perforati 1700 pozzi
per ricerca e coltivazione di idrocarburi, di cui il 75% risultati sterili e la
restante parte ormai dismessa e chiusa minerariamente.

E’ possibile l’utilizzo dei pozzi dismessi per la produzione di energia
utilizzando il gradiente geotermico dei pozzi stessi.

Per una corretta valutazione delle possibilità geotermiche di un pozzo
per idrocarburi, occorre conoscere l’andamento del gradiente
geotermico del sottosuolo, la presenza di inquinanti chimici a diverse
profondità, la portata di acqua estraibile, le modalità di
completamento del pozzo, etc.
CRITERI TECNICI PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA
SICUREZZA

Interconnessione degli acquiferi in fase di perforazione dei pozzi
geotermici

Valutazione dei rischi della interconnessione

Inquinamento del terreno e/o delle falde a seguito di guasto o
malfunzionamento del circuito di scambio termico.

Eccessivo raffreddamento/riscaldamento del terreno e/o acquifero nel
caso di uso intensivo di pompe di calore geotermiche nelle vicinanze o
nella stessa area di prelievo
CRITERI TECNICI PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA
SICUREZZA

Monitoraggio

Indagini preliminari

Effetti del raffreddamento/riscaldamento della falda

Bolla di calore

Proliferazione flora batterica

Diffusione del pennacchio di calore
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