Il mercato multifunzionale, espressione di un commercio resiliente - AGEI
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Donata Castagnoli Il mercato multifunzionale, espressione di un commercio resiliente Summary: THE MULTIFUNCTIONAL DAILY MARKET AS A RESILIENT TRADE The paper analyses some daily markets that have changed in recent years as to become multitasking services (not only selling products but, for example, cooking and preparing dishes). Moreover, food could be the justification for organizing courses, theatrical performances and so on. All these activities may offer an opportunity to increase revenues, in a time of crises. Keywords: daily markets, public spaces, street food. Introduzione: il mercato multifunzionale te al mutare delle abitudini in fatto di approvvi- gionamento e consumazione. Se infatti il tradizio- Si può pensare al mercato multifunzionale nale mercato rionale era chiamato a soddisfare come ad uno stabile allestimento non più legato precipue esigenze legate al quotidiano sostenta- ormai ad una semplice funzione annonaria, già mento familiare, oggi nuove forme di consumo e espletata nella tradizionale apertura al pubblico, socialità rendono abituale il ricorso allo street food mattutina o ad orario prolungato, per la prevalen- e a diversificate forme di degustazione, complice te vendita di prodotti alimentari (generi ortofrut- la globalizzazione della cultura alimentare. L’af- ticoli in primo luogo)1; oggi il tradizionale spazio fermazione della famiglia mononucleare, l’accre- viene ad essere occupato sempre più da attività sciuta mobilità, il proliferare di contratti di lavoro accessorie, quali somministrazione e ristorazione atipici (consulenze, collaborazioni…), che causa- e si cerca di potenziarne il ruolo di centro aggre- no un mutare continuo delle abitudini in fatto gativo, attraverso l’allestimento di manifestazioni di approvvigionamento, sono fenomeni chiamati culturali (cinema, corsi a tema…). a spiegare il successo e la crescente richiesta di Nei luoghi centrali delle grandi città – dove le servizi non ancora entrati pienamente a regime, aree residenziali sono oggi spesso povere di spazi nella norma come nella consuetudine. liberi – si concentrano sempre più attività, anche a Non sono più, d’altronde, le amministrazioni carattere estemporaneo, rivolte alla somministra- locali a poter offrire oggi ai cittadini una cornice zione serale e diurna e, più occasionalmente, alla atta a soddisfare esigenze mirate tanto ad una di- ristorazione. Esse scelgono come luogo d’elezione versificazione dei desideri quanto, all’opposto, ad piazze e altri luoghi pubblici ma, sempre più, tali una sempre più limitata capacità d’acquisto. Si attività vanno richiedendo spazi regolamentati toccano quindi gli estremi, quale caratteristica di quali i plateatici attrezzati2. La retrocessione fun- una società postindustriale che vede di frequente zionale che si evidenzia nei mercati, soprattutto aumentare i costi unitari e al contempo ridurre la nella tipologia dell’allestimento coperto che ha spesa complessiva; diviene consuetudine il ricor- caratterizzato molte città italiane per gran parte so a prodotti sempre più sofisticati dove, all’attri- del ’900, è legata all’avere perso quella clientela buzione di un elevato valore aggiunto si abbina abituale che ha già spostato la propria residenza la diffusa accessibilità economica del bene4. Le dalle aree interne delle città ad altre più periferi- nuove attività di somministrazione rispondono che senza trovare, il più delle volte, un nuovo mer- in più ad una crescente incapacità, da parte dei cato ma solo GDO3. ristoratori, di affermarsi con investimenti che Ciò che in Italia si configura ancora come oggi appaiono finanziariamente improponibili e un’esperienza episodica, estemporanea e di dif- che invece diventano possibili, anche per ulterio- ficile riconoscibilità, altrove in Europa è già da ri attività artigianali fuoriuscite da un’ordinaria tempo parte dell’offerta mercatale, per essersi collocazione, nell’economia di spesa proposta dai sostanzialmente sostituita ad essa contestualmen- mercati5. 42 AGEI - Geotema, 51
A tutti nota è la rifunzionalizzazione dei mercati oraria, puntando verso il massimo ampliamento spagnoli come quello di San Miguel a Madrid. Strut- della clientela. tura architettonica di pregio, realizzata tra il 1913 e il 1916 dall’architetto Alfonso Dubé y Diez, mostra a tutt’oggi la sua originaria realizzazione in ferro, caso 1. Esperienze registrate in Italia unico nella città e perciò meritevole già nel 2000 del- la dichiarazione di Bene di Interesse Culturale. Si citano dunque alcune manifestazioni orga- La centrale posizione (prospiciente Plaza Ma- nizzate in Italia, aventi come teatro l’allestimento jor) aveva permesso di mantenere vivo l’interes- mercatale. La diffusione commerciale della birra se nel tempo verso di esso, facendolo già oggetto artigianale è un frequente pretesto per avviare di un restauro nel 1998. La sempre più evidente estemporanee attività e, soprattutto, per cataliz- necessità di una rivitalizzazione funzionale por- zare l’aggregazione giovanile (non esclusivamente tava però, dal 2003, al progressivo rilevamento ma in prevalenza nei mesi estivi). Si tratta in tali delle singole postazioni da parte dell’imprendi- casi della forma più semplice di riuso di spazi mo- trice Monserrat Valle (Güell, 2005). Inaugurato mentaneamente non occupati ma predisposti e nel 2009, a recupero compiuto, San Miguel è oggi regolamentati per il commercio al dettaglio, quali uno spazio multifunzionale, dove alla vendita or- i plateatici attrezzati, dotati di chioschi coperti e dinaria di prodotti alimentari, soprattutto locali, richiudibili, posizionati all’interno di un apposito è affiancata un’offerta consistente di alimenti da recinto. Tali allestimenti il più delle volte accusa- consumo e da asporto; completa l’offerta l’allesti- no uno stato di crisi ben superiore alle previsioni, mento di manifestazioni culturali, mostre e fiere legato soprattutto al forzato rinnovamento subìto. aventi come oggetto la gastronomia6. Il mercato rionale è qualcosa di vivo, che ne- La crisi economica si somma a quella precipua cessariamente richiede l’interazione con l’esperto dei mercati rionali, legata agli spostamenti della operatore nell’allestimento dei banchi e nelle tran- residenzialità e alla sostituzione di questa con nuo- sazioni commerciali, caratterizzate ancora da una ve funzioni urbane, indirizzate a sempre più diver- notevole carica umana. Ben si presta, quindi, ad sificate categorie di city users (Martinotti, 1993). accogliere un giovane referente dotato di modesta Spazi tradizionalmente pubblici passano ad una professionalità, intenzionato comunque ad offrire gestione mista o del tutto privata (unica o molte- qualcosa di provvisorio (che a giudicare dai dati, plice), diversificano l’offerta per tipologia e fascia va rappresentando un’attività dai numeri sempre Fig. 1. Locandina della rassegna di birre artigianali nel farmers’ market di via Passino (Roma). Fig. 2. Lo spazio sovradimensionato del farmers’ market di via Passino (Roma). Copyright © 2015 BeeRoma 2015. Foto: Donata Castagnoli, 2015. AGEI - Geotema, 51 43
Figg. 3-6. Immagini relative al nuovo mercato Testaccio, dove dal 2014 diversi posteggi hanno iniziato a svolgere, in orario diurno, attività di somministrazione. Se ne vedo- no qui esempi relativi a: il panino romanesco, l’assaggio di pasta fresca, il menu universitario e il gluten-free. Foto: Donata Castagnoli, 2015 più interessanti). La Fig. 1 richiama l’annuale ma- nifestazione nel mercato coperto della Garbatella, oggi trasformato in semplice farmers’ market e attivo nei fine settimana7. A Torino, la “tettoia dei contadini”, parte dello storico mercato di Porta Palazzo, ha ospitato nel settembre 2015 una rassegna cinematografica, sfruttando la plateaticità e insieme la postazione riparata dell’area, arricchendo la manifestazione con una degustazione di prodotti tipici offerti dal- le associazioni di categoria. Ancora a Roma, nel nuovo mercato Testaccio, attivo dal 2012 a sostituire il vecchio allestimento non a norma, l’offerta ha ripreso arricchendosi di attività non tradizionali, ivi comprese manifesta- zioni a tema8. Questo mercato è probabilmente il più attivo, oggi a Roma, in termini di multifunzionalità, di diversificazione dell’offerta onde inseguire una molteplice, variegata clientela potenzialmente composta da turisti, studenti universitari, lavorato- ri diurni, appassionati (dei molteplici segmenti di un’offerta che va da quella biologica alla vegana, fino a quella gluten-free), residenti vecchi e nuovi… Ma carattere di stabilità hanno ormai parti, settori di mercati, che vivono in qualche misu- ra di vita propria, traendo più di un vantaggio dall’ubicazione scelta. Ci si riferisce al primo esempio di street food interno ad un mercato ri- onale romano, allestito nel 2013 dall’azienda zootecnica biologica San Bartolomeo di Viterbo; qui si è reso qui necessario un prolungamento degli orari di apertura, sulla base delle esigenze 44 AGEI - Geotema, 51
esempio stabile in Italia del modello europeo de- scritto, avviato dal 2014 in occasione dei 140 anni di attività11. L’attività nasceva con 511 commercian- ti; restano a tutt’oggi 120 operatori, ubicati al pia- no terreno, cui si aggiungono le nuove attività (tra cui Eataly, che è presente con due spazi dedicati)12. Nel progetto di riqualificazione rientra la volontà di una fuoriuscita degli ambulanti che, più o meno legalmente sono andati nel tempo letteralmente soffocando il mercato coperto, circondandolo di merceologie ormai non legate ad un processo pro- duttivo locale. Il caso della riqualificazione del mercato coper- to di Perugia merita infine di essere menzionato, per la lunga gestazione e ancora la mancata deci- Fig. 7. Lo Street food dell’azienda agricola San Bartolomeo (Roma, mercato rionale Parioli). sione su nuova destinazione d’uso e modalità ge- Foto: Donata Castagnoli, 2015. stionale (Castagnoli, 2010). Il depauperamento nella presenza degli opera- tori, oggi occupanti uno spazio sovradimensionato proprie al luogo di somministrazione9. Ad esso ha portato nell’ultimo decennio all’avvicendarsi si sono in breve tempo affiancate, complice la di diverse proposte, spazianti dalla trasformazione precoce cessazione di alcuni chioschi, attività in centro commerciale al mercato festivo dei pro- stagionali di gelateria (“Steccolecco”) e birreria duttori (che oggi periodicamente occupa più age- artigianali. volmente gli spazi antistanti la struttura, soggetti A seguire una norma già in vigore dal 2014, è ad un più continuo movimento pedonale). dell’ottobre 2015 l’approvazione a Roma dell’ or- Al momento, la nuova gestione dovrebbe avviar- dinanza che definitivamente liberalizza l’orario di si nel 2017 ma molte polemiche si legano ancora, a apertura notturna per i mercati (possibile dietro ristrutturazione non ancora avviata, alla scelta di richiesta anche di un solo operatore). affidare ad un solo privato l’intero complesso, cre- ando malcontento verso le future scelte, che l’au- torità comunale ha comunque individuato dover 2. I nuovi mercati vertere su somministrazione e vendita di prodotti tipici e locali e, come altrove, su di un arricchimen- La questione si complica al momento di analiz- to dell’offerta con manifestazioni e corsi tematici. zare diversi esempi, espressione di una rinnovata Prevalgono a tutt’oggi diffidenza e timore di una accezione di mercato; tra questi potremmo inse- lievitazione nei costi di esercizio per una struttura rire Eataly, che mercato non è ma che ospita nelle che si avvia ad essere gestita in forma imprendito- sue strutture un mercato di produttori e che per- riale, in un’ottica di massimizzazione dei profitti. mea la propria missione di vendita del concetto di freschezza e tipicità, come i più rudimentali alle- stimenti rionali avevano modo di offrire già nei Conclusione secoli passati. Può essere interessante ricordare il fatto che Con appalti a privati si recuperano dunque questi allestimenti sono spesso strutturalmente sempre più spazi importanti, come già è avvenuto espressioni di riuso, in questo caso e come talora per gli stabilimenti industriali. Caduti in disgrazia accade, di stazioni ferroviarie dismesse. Anche il nell’ultimo quindicennio, i mercati coperti – e in Mercato Metropolitano di Milano, sorto in forma alcuni casi anche i nuovi plateatici attrezzati – mo- provvisoria in occasione di Expo 2015, è andato ad strano oggi in Italia di essere nuovamente oggetto occupare lo spazio vuoto di un vecchio scalo ferro- di interesse, per una rifunzionalizzazione che esi- viario, già periodicamente occupato dalla fiera di ge luoghi semplici, ricchi di spazio ma esili nell’ap- Sinigaglia10. parenza, in grado di soddisfare desideri estempo- Nella tipologia descritta va inserito al primo ranei con beni dall’aspetto rassicurante. Riguardo posto il mercato san Lorenzo di Firenze, riquali- il progetto relativo al mercato coperto di Perugia, ficato e aggiudicato nel 2012 alla gestione di due la denuncia di un declino evidenziato a carico del- imprenditori della ristorazione, al momento unico la GDO conduce ad una richiesta di riposiziona- AGEI - Geotema, 51 45
mento del comparto alimentare in luoghi centrali, Faravelli M.L., Clerici A., I mercati ambulanti, un tema trascurato nella gestione della città: riflessioni a partire dal caso di Sinigaglia onde recuperare la clientela troppo ampiamente a Milano, in Cirelli C. (a cura di), I luoghi del commercio fra dispersa nel movimento centrifugo verso le grandi tradizione e innovazione, in Geotema, 2009, 38, pp. 70-82. piattaforme. Güell O., Una empresa compra la mayorìa de los puestos del mercado Il commercio resiliente deve adattarsi qualita- de San Miguel, in “El Pais”, 25/10/2005, www.elpais.com/ tivamente e tipologicamente; il mercato è sempre diario/2005/madrid/1130239457_850215.html. Liso O., ‘Lunga vita al Mercato Metropolitano’, Milano si mobilita per più uno scenario a quinte riposizionabili, per la la movida in Boqueria, www.milano.repubblica.it/cronaca/ sua stessa sopravvivenza ma anche per quella di 2015/08/09/news. nuove, inedite attività che spaziano dai servizi di Liso O., Milano, serra in vetro e orti sui binari. Mercato metropolita- riparazione artigianale alla ristorazione. La richie- no studia lo stile autunno-inverno, www.milano.repubblica.it/ sta di rioccupazione degli spazi urbani incontra cronaca/2015/08/10/news. Loda M., Il commercio nel centro storico di Firenze tra sostituzione et- dunque una clientela molteplice, ivi compresa nica, turismo e gentrificazione, in Cirelli C. (a cura di), I luoghi quella che vediamo attrarre progressivamente su del commercio fra tradizione e innovazione, in Geotema, 2009, di sé la ricchezza e per la quale il ricorso a tali rin- 38, pp. 95-103. novati allestimenti si configura come eticamente Martinotti G., Metropoli. La nuova morfologia sociale della città, Bologna, Il Mulino, 1993. rassicurante. Paolini A., ‘Mercati aperti anche di notte’. Il Comune liberalizza gli I brevi casi citati, diversi per storia ma acco- orari, www.roma.repubblica.it/cronaca/2015/10/18/news. munati nella direzione intrapresa di allestimenti www.mercatidiroma.it dall’offerta duttile, mirano ad un soddisfacimen- www.rionegarbatella.it to immediato a fronte di investimenti limitati. Il www.romafarmersmarket.com www.fodbloggersocialnight.it riuso o la parziale occupazione di spazi sottou- tilizzati sono espressione di successivi aggiusta- menti, adattamenti ad una situazione mutevole Note in merito soprattutto ad un potere d’acquisto in 1 Il mercato rionale è considerato avere una cadenza quotidia- declino, contrastato da desideri propri ad una na ed una percentuale di operatori assolutamente preponde- società postmoderna, che ha già toccato gli apici rante nelle merceologie alimentari. Pur con le dovute trasfor- del consumo industriale. Al pari di altri fenomeni mazioni che il comparto ha accusato negli ultimi decenni, a (quello riferibile, ad esempio, ai nuovi agricoltori) seguito della comparsa di fenomeni tra loro diversi (concorren- va tenuto conto di entrambe le questioni, povertà za della grande distribuzione organizzata - GDO, adeguamenti normativi in materia sanitaria e urbanistica, crisi economica), e complessificazione dei desideri cui si aggiunge, molte delle caratteristiche tradizionali rimangono espresse ne- non ultimo, la consapevolezza ambientale, fattore gli allestimenti di città come Roma, tuttora dotata di 120 merca- che potrebbe guidare verso una semplificazione ti quotidiani e in diverse città dell’Italia meridionale e insulare. dei comportamenti nella ricerca di alimenti genui- Al nord la funzione mercatale è andata concentrandosi soprat- ni, di facile reperibilità territoriale ma complessi a tutto nelle grandi città. 2 Ci si riferisce ai mercati di più recente introduzione in Italia, livello di immagine. pensati a partire dall’ultimo decennio del ’900 in sostituzione di quelli ancora occupanti una sede impropria (Di Macco, 1995). 3 Si è visto come il mercato sia fortemente sensibile ai cambia- menti, bastando talora pochi metri di spostamento obbligato Bibliositografia per annunciarne la cessazione. Stentano a decollare quei pochi mercati previsti nelle nuove aree residenziali, legate ad elevato Castagnoli D., “Persistenza e rinnovamento dei mercati rionali pendolarismo e quindi prive di una vita di quartiere, di relazio- in Italia”, in Bollettino della Società Geografica Italiana, 2006, ni sociali richieste ed espresse nel mercato. Fanno eccezione 2, pp. 395-420. gli allestimenti a cadenza più distanziata, come i settimanali, Castagnoli D., “Ristrutturazione e riqualificazione dei mercati che possono così avere più ampi spazi a disposizione e una po- romani: un processo inarrestabile”, in Viganoni L., (a cura tenziata clientela, spesso concentrata nei prefestivi. Essa viene di), A Pasquale Coppola. Raccolta di Scritti, Roma, Società Ge- richiamata da molteplici direzioni, interne ed esterne alla città, ografica Italiana, 2010, pp. 407-418. grazie alla disponibilità di parcheggi e per la presenza di una Castagnoli D., “I mercati alimentari a Perugia e in altre città funzionale viabilità di accesso, come nel caso del mercato setti- dell’Umbria”, in Cirelli C. (a cura di), I luoghi del commercio manale di Pian di Massiano a Perugia. fra tradizione e innovazione, in Geotema, 2010, 37, pp. 50-57. 4 Tra questi sono i cibi naturali, biologici e certificati; all’ap- Castagnoli D., “L’approvvigionamento alimentare e la crisi parente semplicità di questi corrisponde un elevato valore economico-ambientale, in AA.VV., Oltre la globalizzazio- monetario, complesso in termini giuridici e di appagamento ne - Resilienza/Resilience”, in Memorie geografiche, 2014, 12, culturale. pp. 111-115. 5 La diffusione di pagine web descrittive dei mercati rionali è Dal Buono E., Design, ‘food’ e cultura. Rinasce il mercato di Firen- storia recente, a riprova di un rinnovato interesse economico, ze, in “La Repubblica, Economia & Finanza”, 19/01/2015, oltre che culturale, verso di essi. www.repubblica.it/economia. 6 A Madrid, la stessa sorte è seguita dal mercato di San Antòn, Di Macco S., Verso nuovi luoghi dei mercati al dettaglio, Roma, Edi- che ha intrapreso nel 2001 un processo di riqualificazione com- zioni di legislazione tecnica, 1995. piuto nel 2011, con la presentazione di una rinnovata offerta 46 AGEI - Geotema, 51
multifunzionale. L’esempio più noto in Spagna resta comun- spostato dalla sua originaria posizione nel 2006 per esigenze que quello de La Boqueria di Barcellona, sorto nel XIII secolo normative e igieniche, non ha trovato nella nuova allocazione e ufficialmente regolamentato nel 1826. La caratteristica strut- motivo di ripresa, soprattutto per la perifericità del plateatico tura metallica risale al 1914, quando si avvia un percorso di ora occupato nei confronti della funzione residenziale. Molti vera e propria modernizzazione, funzionale ed estetica, prose- chioschi non hanno quindi nemmeno preso possesso della guito fino ai giorni nostri. Da parte degli operatori è evidente nuova postazione assegnata; la maggior parte delle transazioni un’attenzione via via crescente alla diversificazione tipologica avviene significativamente tramite la consegna a domicilio. Una dell’offerta e una sensibile attenzione verso la richiesta turisti- rivitalizzazione sociale del mercato è data, si può dire quindi, ca: ciò porta, nel 2005, all’ambito riconoscimento di migliore quasi interamente dalle nuove attività di somministrazione, che mercato del mondo (www.boqueria.info). sfruttano la presenza di un’area recintata, pedonale, relativa- 7 Dal 2013 è attivo questo farmers’ market che utilizza il mercato mente lontana da abitazioni. La preponderante presenza di coperto di via Francesco Passino, già chiuso nel 2001 per essere attività terziarie nell’area circostante fa inoltre dello street food ristrutturato e oggi recuperato all’originaria funzione ma sen- area d’elezione nella pausa pranzo. 10 za più la presenza dei commercianti, già spostati nel mercato Ci si riferisce ad uno spazio multiforme, ad orario d’eser- di via S. Galla e non intenzionati al rientro causa la mancanza cizio estremamente ampio, in prevalenza dedicato a sommi- di parcheggio nel riproposto allestimento. nistrazione e ristorazione regionale; vi è altresì stata allestita 8 Ci si riferisce in particolare ad una notte settembrina di aper- un’offerta propriamente mercatale, quella ortofrutticola, lega- tura e degustazioni denominata “Foodblogger Social Night”. ta alla presenza di produttori, singoli e consorziati. 11 Oltre al momento conviviale la festa si è arricchita di spettacoli Esso, inaugurato nel 1876, veniva edificato tra il 1870 e il e rappresentazioni anche spontanee, condivisibili in rete (www. 1874, con una struttura in ghisa, ferro e vetro assolutamente foodbloggersocialnight.it). innovativa per l’epoca, frutto dell’ingegno dell’arch. Giuseppe 9 La San Bartolomeo è addetta alla vendita di carni, ed è Mengoni. 12 quindi anzitutto operativa in orario di mercato, aggiungendo Anche qui nel 2009 era già stato compiuto un restauro da a tale attività quella di preparati caldi e prolungando l’ora- parte dell’amministrazione, con il momentaneo spostamento rio di apertura fino a tarda notte. Il mercato rionale Parioli, dei banchi ortofrutticoli all’esterno della struttura. AGEI - Geotema, 51 47
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