IL MELOGRANO MARZO 2021 - APSP Margherita Grazioli
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I.R. Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo MARZO 2021 edito dal Club Interassociativo TuttaPovo n. 1 / 2021 / 44° num. pub. IL MELOGRANO
IL MELOGRANO IN QUESTO NUMERO Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo edito dal Club Interassociativo TuttaPovo Auguri dall’Azienda 3 Per riflettere MARZO 2021 Pasqua: frutti di speranza e di vita nuova 4 n. 1 / 2021 / 44° num. pub. La pagina dell’arte Le ali della speranza 5 COMITATO DI REDAZIONE Il “Margherita Grazioli” Da Ospitale ad Azienda Pubblica Direttore: di Servizi alla Persona (TERZA PARTE) 7 Paolo Giacomoni Inserto In redazione: La qualità e la soddisfazione per i nostri servizi Michela Bernardi – Valeria Berto nel 2020: l’Azienda ne fa un resoconto 9 Lucrezia Bertolini – Erica Ciresa Nicoletta Tomasi Dalla RSA e dal Centro Diurno Cartoline dalla RSA e dal Centro Diurno 22 Foto: Servizio Educatori/animazione Scout Centro Diurno e Servizi #unapalainpiù. La nevicata di fine anno 23 Fonti varie Sveglia del Mattino 24 Hanno collaborato: Don Ruggero Fattor L’angolo del libro Fabrizia Rigo Righi Giancarlo Ianes Fiore di roccia 25 Michela Toniolo Emanuela Trentini Centro Diurno di Povo Manuela Trentini Centro Diurno: tutti al lavoro per il Bookcrossing 26 Gruppo Scout Trento Roberto Maestri Divertimento La pagina del Buonumore 27 Si ringraziano tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a dar vita a questo numero de “Il Melograno” supplemento al periodico trimestrale TuttaPovo n i ? / Concorso fotografico i In copertina: m a g Gemma di larice a cura di MTfoto Ti I m Stampa: Publistampa Arti grafiche - Pergine Valsugana (TN) Inviaci una fotografia che raffigura uno scorcio, un particolare naturalistico/architettonico del nostro sobborgo per il prossimo numero de “Il Melograno”. Invia la foto entro il 31 luglio 2021 Il Forest Stewardship Council® (FSC®) garantisce tra l’altro che legno e derivati non provengano da foreste ad alto valore all’indirizzo email: info@apspgrazioli.it di conservazione, dal taglio illegale o a raso e da aree dove sono violati i diritti civili e le tradizioni locali. 2 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2021 /
La Presidente e il Consiglio di Amministrazione, la Direzione e il Comitato di redazione AUGURANO a Residenti, Famigliari, Collaboratori e a tutti i lettori de “Il Melograno” Buona Pasqua
/ Per riflettere Pasqua: frutti di speranza e di vita nuova a cura di don Ruggero Fattor M tro e fuori di me – e assumere, mostrandolo, il coraggio attino di Pasqua è quando Cristo risorge, “come della vera libertà interiore; sole che sorge dall’alto”: • per erigermi contro ogni forma di ansia, di affanno, di • e fa rotolare le pietre che tengono prigionieri quelli che disperazione e diffondere, sempre e ovunque, la speranza hanno fame di vita; e le promesse certe dell’Evangelo; • e apre le porte che rinchiudono quelli che hanno sete di • per protestare contro ciò che, assolutamente, non ha sen- giustizia, di verità, di pace, di dialogo, di unione universale; so e comunicare, a più vasto raggio possibile, l’amore, il • e ridona la speranza nel cuore di tutti gli uomini, traccian- perdono e la gratuità che ridonano la vita; do per loro il cammino che porta alla pienezza della vita. • per annunciare la gioia di chi è risorto, rialzato, risolleva- Mattino di Pasqua è to, rimesso in piedi: gridando a tutti la felicità di chi vive, quando Dio – per mezzo in maniera consapevole e responsabile, la sua dignità di del Crocifisso risorto – li- creatura umana, mirabilmente amata da Dio e straordi- bera l’uomo: nariamente unita a Lui in Cristo Gesù - “il Risorto”. • dalle tenebre che soffo- Mattino – giorno – tempo di autentica Pasqua, per tutti i cano ogni desiderio e credenti, è: ogni slancio di speranza; • “quando cerchiamo le cose di lassù, non quelle della terra”; • dalle malattie – del cor- • “quando ci sentiamo morti al peccato, ma risorti e viven- po e dello spirito – che ti nell’amore di Dio”; lacerano la voglia di vi- • “quando desideriamo essere un tutt’uno con il Signore vere; nella gloria e nella beatitudine del suo Regno”. • dalla paura dell’altro che genera, comunque, Insieme e a nome anche di Samantha e del gruppo volontari: distanza, divisione e, a TUTTI l’augurio affettuoso perché la Pasqua – in tutta la addirittura, odio; sua durata – sia davvero serena, santa, feconda, ricca di spe- • dallo sguardo che frantuma la fiducia, l’accoglienza e la ranza nuova e fruttuosa di ogni bene. dignità; • dalle idee preconcette che mandano in pezzi le famiglie e Con affetto, vostro don. non favoriscono le relazioni fra i popoli e le nazioni. Pasqua – come, un tempo, per Gesù sul Golgota, fuori dalle mura di Gerusalemme – così, anche oggi, per l’intera uma- nità – è il mattino in cui Dio rialza l’uomo e gli permette di guardare in faccia il suo futuro e di incontrare e abbracciare ogni altro uomo: non solo in quan- to suo “simile”, ma, ben di più, come suo “fratello”. Mattino di Pasqua, per- ciò, è quando anch’io sor- go: • per scagliarmi contro ciò che opprime – den- 4 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2021 / IL MELOGRANO
/ La Pagina dell’arte Le ali della speranza di Fabrizia Rigo Righi I l percorso al quale desidero invitarvi, con l’aiuto di que- ste immagini dell’angelo, ha come scopo il ritrovare uno sguardo di significato e una risposta al nostro desiderio di trascendenza. Gli angeli hanno accompagnato, fin dai tempi più remo- ti, il cammino dell’uomo sulla terra. La realtà dell’Angelo parla all’uomo di quella dimensio- ne invisibile del suo essere – nel mondo –. Già la cultura greca, successivamente quella romana, propone tale concezione attraverso il termine daìmõn. Questa espressione è all’inizio sinonimo di dio e di divino, divenendo poi appellativo delle anime dei morti beati a pro- Meraviglioso incontro tra Creatore e creatura, tra spirito tezione dei vivi. A questi messaggeri di Bellezza, a queste e materia! colonne di luce alata è stato rivolto un sentimento religioso Il suo manto fluttuante e le sue variopinte ali ritte verso universale. Gli angeli hanno popolato i grandi miti, hanno l’alto, ci suggeriscono uno stare sospeso in lievitazione tra popolato la storia biblica e ancora oggi popolano, in un ri- arrivo e dipartita. torno d’interesse mediatico, l’immaginario collettivo. L’Angelo si trova immerso in un tempo divino, non è Il luogo dell’Angelo è il margine tra l’aldilà divino e il prigioniero della dimensione terrena limitata e finita, eppu- mondo. Il compito suo, rivolto all’uomo, è stato inteso come re questa presenza di puro spirito s’inginocchia, alla manie- protezione e guida, rendendo accessibile lo splendore abba- ra di un cavaliere, di fronte alla figura mortale di Maria, cinante della maestà divina. omaggiandola in un riconoscimento di elevata e superiore L’Angelo propone e illumina, senza mai ledere alcuna importanza. libertà, Angelo quale autentico spirito incorporeo che pos- È un’arte quella di Simone Martini di bella apparenza, siede comunque un riferimento alla materia; svincolato sì espressione di una società ricca e aristocratica. L’Angelo è dai limiti spazio-temporali, ma agganciato, per volere divi- proiettato in un mondo di fiaba, porge alla vergine un ramo no, all’evoluzione di ogni creatura, chiamata a crescere in di ulivo simbolo di pace, Angelo dunque come pura luce, una scelta libera e responsabile. messaggero del divino: dalla sua bocca, infatti, esce la Paro- Senza dubbio il dialogo più affascinante intrapreso la, proprio come parto di nuova vita. dall’uomo con questa presenza celestiale è quello che ci pro- La dolcezza della linea e l’eleganza dei particolari ripor- pone l’arte di ogni tempo, sia nel campo iconografico sia nel tano alla tenerezza divina. campo letterario. L’intera scena avviene sotto lo sguardo di Dio, rappresen- Angeli come invisibili protagonisti liturgici che trovia- tato in alto al centro del cerchio dei cherubini che abbraccia- mo nelle nostre chiese, Angeli fascinosi e terrificanti nella no lo Spirito Santo. Estasi di luce e raffinata ricchezza. rappresentazione di un giudizio finale, Angeli messaggeri del Divino e attivi cooperatori alla realizzazione del Regno di Dio, Angeli come compagni di viaggio terreno dell’uomo Annunciazione di Leonardo da Vinci e ancora nel N.T. al servizio legato indissolubilmente alla Nell’opera di Leonardo è già presente un passaggio indi- vita di Gesù. cativo: dall’Angelo fatto di forza e luce, si approda a un An- gelo sereno e ieratico nel suo gesto benedicente. Soffermiamoci ora ad analizzare la figura angelica La creatura celeste è prostrata dinanzi a Maria e posa nell’opera di Simone Martini. diritto il suo sguardo sulla vergine rivelando una certa ca- Trattasi dell’Arcangelo Gabriele sfolgorante di bellezza, rica psicologico-emotiva. collocato su di uno sfondo dorato, in uno spazio dove la pro- Stupore e obbedienza a un Dio che si colloca nel mondo fondità prospettica si mescola sapientemente a un’assenza attraverso un uomo e non un angelo, è ciò che traspare dal- spazio-temporale. le due posture, quella di Maria e quella angelica. In questa IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2021 / Il Melograno / 5
Angelus Novus di Paul Klee Approdiamo quindi all’incredibile immagine dell’Ange- lo kleeiano. Quest’opera fa parte di una lunga serie di studi sull’ange- lo che hanno visto impegnato l’artista dal 1913 al 1940 (c.a. 50 opere). Il percorso iconologico e teoretico porta a una nuova vi- annunciazione l’Angelo Gabriele mostra una potenza che sione della sfera spirituale. irrompe, ma non travolge, turba, ma non spaventa. Aiutiamoci osservando l’ela- Permangono i colori simbolici: il divino nell’oro delle au- borato artistico. reole, la vita eterna nel verde della natura, la spiritualità nel Come non cogliere subito la blu del manto di Maria, il rosso del sacrificio e dell’amore disarmante semplicità stilistica, nell’abito sia dell’Angelo sia della vergine, nonché nel parti- ma è proprio questa visione in- colare della copertina del testo sacro, posato sul leggio. fantile che ci apre al primo pro- Ancora una parola sul paesaggio che ospita la scena. Un fondo significato del quadro. paesaggio tipicamente rinascimentale, dove la natura è rap- Grande testa, piccolo corpo, pic- presentata in una dimensione di perfezione paradisiaca, coli piedi senza possibilità di ap- senza perdere però l’aggancio alla sua realtà strutturale di poggio, ali corte a forma di mano terra abitata dall’uomo. (che puntano verso l’alto in cerca di un cielo da abbracciare), occhi distanziati e fissi. Non esistono San Matteo e l’Angelo di Caravaggio riferimenti topologici. Anche il colore è quasi assente e si di- Con la visione artistica di Caravaggio si approda a un’im- pana come inconsistente nebbia terrosa. magine angiolesca decisamente unica nel suo genere. Un Domina una volontà della mente (testa grande) sulla de- angelo che mescola in sé purezza e bellezza sensuale, pace bolezza del corpo, a confermare la disparità tra sfera intel- e fervore, rapimento e creatività. Un angelo non fantasma, lettuale-emotiva e sfera materiale. Incredibile come da così ma reale pienezza di forme. Non solo, l’Angelo del Caravag- scarsi ed essenziali segni si possa individuare lo sguardo gio ha un aspetto inequivocabilmente femminile; il suo vol- vivace e un’espressione gioiosa dell’intero volto. È uno to presenta tratti morbidi e labbra carnose, socchiuse in un sguardo privo di malizia che, come quello di un bimbo, evidente compito di suggeritore. Di contro abbiamo un San guarda curioso e fiducioso diritto davanti a sé. Matteo grossolano e alquanto impacciato. La sua postura Tutto l’insieme di questa creatura angelica si presenta risulta essere poco conveniente: gambe accavallate, piedi come una potenzialità in essere. Il già e il non ancora. Non nudi e sporchi, il tutto sotto l’aspetto di un anziano contadi- è un angelo che si erge al di sopra dei vincoli temporali, no illetterato. abitante l’eternità del cielo, ma un essere fluttuante e insta- La sua espressione dice della meraviglia provata nel ve- bile, ancor spiritualmente informe, in attesa di realizzarsi in dersi autore di uno scritto che non gli appartiene. È la mano pienezza nell’incontro con l’Autore di ogni forma di vita. dell’Angelo, infatti, che lo guida nell’impresa, con movenza Non si può manco dire che in lui ci sia bellezza, ma la sua leggera e piacevolmente divertita. apparente ridicola forma riporta fortemente a un’essenzia- Nell’adempiere la consegna divina l’Angelo si lascia an- lità conoscitiva, proprio come i disegni infantili che rispon- dare in un contatto fisico con l’apostolo, il suo stare così in- dono all’esigenza del bimbo di far essere le cose magicamen- formale accanto ad un umano mostra un angelo privo della te, solo nominandole nel suo giocare. Molto facile per noi legittimazione di un di- identificarci in tale figura angelica, non più eterea e irrag- vorzio tra spirito e corpo. giungibile, ma in formazione, in crescita, proprio come lo Tra i due soggetti del qua- siamo noi nella nostra dimensione umana. dro corre una placida e fi- Bello e significante anche il titolo: Novus. È nuovo come duciosa intimità. Sono le un bambino di cui presenta i tratti. Deve ancora farsi e di- splendide e luminose ali a ventare altro. richiamarci alla sua con- dizione radicalmente di- Perché non tornare quindi alla figura dell’Angelo versa dalla nostra. Esse dell’uomo per realizzare che non siamo mero frammento di suggeriscono la possibili- natura, non siamo nel mondo per nostra iniziativa, ma ci tà di volare, possiedono siamo per chiamata. Viviamo nella ricchezza e nel mistero un’energia transumana di essere un “tu” in relazione fra noi e col “Tu” divino. che permette di percorre- Auguriamoci dunque di fare le nostre scelte mossi dalla re spazi sconfinati e rag- speranza e non dalla paura. giungere altezze inimma- ginabili. Bibliografia: Silvano Zucal, Ali dell’invisibile, l’Angelo in Guardini e nel ’900, Morcelliana. 6 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2021 / IL MELOGRANO
TERZA PARTE Il “Margherita Grazioli” da Ospitale ad Azienda Pubblica di servizi alla persona Viaggio cronologico tra gli eventi più significativi che hanno segnato la storia dell’Istituzione di Giancarlo Ianes ne il numero delle suore passò da tre a sei mentre il numero Proseguiamo il viaggio nel tempo del “Margherita Grazio- dei ricoverati si era nell’ultimo decennio raddoppiato. li” attraverso atti, fatti e personaggi che hanno scandito 1938 la storia di questa importante Istituzione dal 1930 al 1954. Nella funesta spedizione in Abissinia perdono la vita due poèri: il cav. Attilio Zanlucchi di Mesiano e il sottote- 1930/1934 nente Giovanni Stanislao Thun, medaglia d’oro al valor mi- Vengono eseguiti rilevanti lavori di ampliamento al “Gra- litare, membri del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto zioli” grazie alle maestranze dell’impresa edile locale di Do- per alcuni anni. menico Giacomoni e alla supervisione organizzativo/ammi- 1939 nistrativa del parroco don Vigilio Tamanini. I lavori portano Un decreto del Prefetto sancisce che il termine di defini- alla dotazione di un reparto dedicato ai malati di TBC. Pro- zione del Margherita Grazioli passi da “Ospitale” ad “Infer- prio da questa esigenza vengono creati dei servizi innovativi meria”. Il termine “Ospitale” era in realtà già in disuso da ed esclusivi di supporto per adeguare la struttura ai migliori tempo e l’Istituto veniva comunemente identificato come standard dell’epoca. Il reparto rimarrà in funzione per alcuni “Ospedale comunale”. Il termine “Infermeria” venne conia- anni fino al 1943 in seguito all’affermazione del nuovo sana- to in base al numero di degenze medie giornaliere che nel torio di Mesiano, inaugurato qualche anno prima. triennio 1936-1938 ammontavano a 38. La parola cadrà in 1931 disuso nel 1948 quando un ulteriore decreto prefettizio ri- Eliseo Andreatta* diventa il nuovo segretario del “Gra- stabilì la precedente denominazione di “Ospedale”. zioli” al posto di Ezechiele Pontalti, primo segretario dell’I- 1940 stituto fin dalla sua costituzione. Con l’entrata in guerra dell’Italia e la conseguente mobili- 1930/1944 tazione civile, il medico condotto di Povo-Villazzano nonché Emergono nella direzione del Grazioli alcune figure di direttore sanitario del Grazioli, dott. Dario Largaiolli, venne spicco quali quella del conte Carlo Pompeati, presidente arruolato per un trimestre e sostituito dal dott. Giovanni Ven- dell’Istituto, ultimo sindaco di Povo dal 1924 al 1926 (anno ditti, referente sanitario del nuovo Sanatorio di Mesiano. dell’aggregazione a Trento). Promosse, sotto la sua direzio- In quel contesto i vertici dell’Istituzione vengono inti- ne, l’ampliamento dell’edificio prodigandosi per far diveni- mati ad esporre un apposito distintivo per la protezione re l’Istituzione un ente autonomo. Don Luigi Demattè, par- contro i bombardamenti aerei. roco di Povo dal 1934 al 1945, viene ricordato per la sua 1944 preziosa collaborazione al buon andamento amministrati- Muore a Bolzano presso il Comando della Gestapo, nel vo dell’Istituzione per la zelante assistenza agli ammalati. corso di un interrogatorio con tortura, gettandosi dalla fine- Suor Ancilla (Maria Bettin), madre superiora del Grazioli stra per non rivelare nomi e informazioni, il conte Gian An- dal 1931 al 1943. Viene ricordata con molta riconoscenza tonio Manci, Capo riconosciuto del CLN trentino e membro per la sua opera caritatevole nella cura degli infermi, per il del Consiglio d’Amministrazione del “Grazioli” per 10 anni. suo temerario vigore nel recupero del vitto necessario, 1950 spesso carente nel periodo bellico e per la sua tenace volon- Gli ospiti del “Margherita Grazioli” oltrepassano la soglia del- tà per il miglioramento dell’Istituzione. Sotto la sua direzio- le cento unità (112), denotando dall’ultimo decennio una costan- IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2021 / Il Melograno / 7
Il primo dopoguerra nei ricordi di INNOCENZINA GROFF La seconda guerra mondiale era finalmente terminata, io ero già una signorina e passavo spesso sulla strada fra Povo e Borino, quella che fiancheggia l’Ospitale “M. Grazioli”. A quel tempo qui a Povo non c’era la farmacia e neppure l’autobus e per comperare le medicine si doveva scendere a piedi fino a Trento. Ma qualche aspirina poteva essere acquistata dalle Suore di Maria Bambina che lavoravano al Ricovero Grazioli. Le stesse suore si prestavano anche per medicazioni nei casi urgenti, insomma un piccolo “Pronto Soccorso” paesano. Naturalmente per queste prestazioni esse chiedevano un compenso proporzionato alle possibilità economiche del paziente. Innocenzina Groff (1932-2014). In quel periodo attorno all’Ospitale c’era una campagna di proprietà dell’Istituzione, terra Ha lavorato per 20 anni presso la Casa che era coltivata da un uomo di Povo, aiutato dal qualche ospite autosufficiente. Erano tempi di Riposo “Margherita Grazioli” di ristrettezze e gli ospiti del Ricovero che avevano un po’ di salute venivano invitati a dare e successivamente è stata ospite dell’Istituto una mano, secondo le proprie forze... fino alla scomparsa. Ha collaborato per Con la fine della guerra le degenti ammalate di tubercolosi furono tutte trasferite in altri sa- diversi anni con la rivista “Il Melograno” alla natori (soprattutto Mesiano ed Arco) e quel reparto della Casa di Riposo fu trasformato in un quale ha affidato ricordi, poesie e attenzioni. padiglione destinato ad accogliere autosufficienti che pagavano in proprio la retta. Lo chia- Il suo ricordo è ancora vivo in quanti l’hanno mavano il “Reparto solventi”: le ricoverate non erano molte, perché il numero delle stanze era conosciuta e le hanno voluto bene. limitato, ma si vedeva che provenivano da famiglie nobili e benestanti della città o dei dintorni, anche perché si potevano permettere di arredare le loro stanzette con i mobili portati da casa. Un giorno ho avuto l’occasione di accompagnare una sarta, che lavorava per alcune di queste signore, e così ho pututo vedere di persona l’arredamento di una stanza. Oltre ai mobili della stanza da letto, c’era un tavolo rotondo con le sedie, un divano, una potrona, l’orologio a pendolo, quadri, fotogafie, ninnoli, centrini, il tappeto sul pavimento e le tende alla finestra. La signora si era, dunque, sistemata in Casa di riposo con tutti i suoi ricordi di famiglia, era vestita con eleganza, anche all’antica, ed aveva persino l’ombrellino da sole per uscire di casa... te crescita. Due terzi degli ospiti sono assistiti dal Comune di cato ruolo, specie in materia contabile e fiscale e viene dele- Trento e, in percentuale minore, da comuni limitrofi mentre un gato il signor Battista Nigra, maresciallo della Guardia di terzo sono a carico della Cassa Malati o di altri Enti assicurativi. Finanza, di origini valsuganotte ma residente a Povo. Si evidenzia come la sistemazione degli ospiti sia differenziata. 1954 Gli assistiti vengono alloggiati in cameroni da 6/8 letti mentre i Con lettera indirizzata al Commissario del Governo don cosidetti “solventi” in camerette da due/tre letti. Moschen propone che la dicitura del Pio Istituto venga modi- 1951 ficato da “Ospedale” a “Casa di Ricovero Margherita Grazioli”, Muore la Madre Superiora Suor Onorata (Caterina) Faes allo scopo di rispecchiare le volontà testamentarie, chiarendo di Fraveggio e subentra Suor Cornelia (Paola) Bondi, già in- di fatto il ruolo che fin dalle origini avrebbe dovuto sostenere, fermiera dell’Istituto dal 1937. non quello di ospedale ma di ricovero per anziani inabili e Lamberto Gradizzolla viene nominato segretario/conta- poveri a carico del comune. La volontà viene rispettata e il bile del “Grazioli” al posto del dimissionario Eliseo Andreat- ruolo dell’Istituto si concretizzò sempre più in quello di Casa di ta e rimarrà in carica fino al 1962. riposo, anche se la scritta Ospitale rimase ancora per diversi 1952 anni rappresentata sulla facciata nord dell’edificio. Il numero degli ospiti cresce ulteriormente raggiungen- do le 128 unità, composte da 70 donne e 58 uomini. Il 40% si *ELISEO ANDREATTA compone da ultra settantenni mentre il 60% da persone tra Eliseo Andreatta nacque i 60 e i 70 anni. Il raggiungimento dei ragguardevoli nume- a Povo nel 1897. Figlio di ri oltre all’acclarato miglioramento dei servizi poneva la Narciso ed Emma Gio- struttura a diventare una delle entità più importanti della vannini, prestò servizio provincia. Il Regolamento in vigore in quell’anno consentiva presso il Comune di Tren- to dapprima come assi- di uscire dalla Casa nei giorni feriali dalle ore 14.30 alle 18 stente di cancelleria, poi mentre nei giorni festivi era possibile dalle ore 9 alle ore 11. “applicato”. La sorveglianza sulle disposizioni era preposta in particolare Ricoprì la carica di segre- alle Reverende suore che erano deputate anche al servizio tario/contabile dell’Ospe- infermieristico, essendo in tale frangente le sole ad avere un dale “Margherita Grazioli” minimo di preparazione professionale. Alla madre superiora dal 1931 al 1951 suben- era affidata la responsabilità di attuare le prescrizioni medi- trando ad Ezechiele Pon- talti e quindi fu membro che. L’intervento del Direttore sanitario era garantito sola- del Consiglio d’Amministrazione fino al 1956 e infine dal 1960 mente in caso di urgenze e di rilascio certificati. al 1964. Fu anche direttore del Coro parrocchiale e del Ricre- 1953 atorio. Don Mario Moschen diventa parroco di Povo ed assume Divenne segretario amministrativo del sobborgo fino al 1960. anche il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazio- Delegato del Sindaco dal 1960 al 1964. Morì il 7 gennaio 1980. ne del “Grazioli”. Il clima all’interno del Consiglio, arroventato su questioni tecnico burocratiche consigliò il sacerdote a ce- Il testo è tratto dal libro “Il paese ospitale” di Antonio Ber- dere l’incarico a persona più competente ed esperta nel deli- nabè - continua. 8 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2021 / IL MELOGRANO
La qualità e la soddisfazione per i nostri servizi nel 2020: l’Azienda ne fa un resoconto di Michela Toniolo (con la collaborazione di Emanuela Trentini, Manuela Trentini e Michela Bernardi) N LA QUALITÀ DEI SERVIZI: ell’anno del “sottosopra” anche la relazione circa gli aspetti di qualità dei nostri servizi subisce il mede- simo capovolgimento. VERIFICA NEL CORSO DEL 2020 Infatti intendo trasformare questo consueto resoconto ogni anno infatti in questo numero esce l’articolo in cui l’Apsp LE FORME DI ASCOLTO E PARTECIPAZIONE Grazioli descrive la qualità percepita dei servizi offerti – dan- DEGLI UTENTI E FAMILIARI do priorità agli interventi di umanizzazione e a ciò che è stato Per Ascolto del Cliente si intende il complesso di stru- innovato per rispondere alle mutate esigenze nel tempo della menti utilizzati strutturalmente dall’Azienda per racco- pandemia. gliere le opinioni, le proposte, le richieste, le segnalazioni Mai come nel periodo del 2020 è stato necessario mettere a da parte degli interessati: residenti, utenti, familiari. fuoco i mutati bisogni degli utenti, cittadini e residenti come Nel 2020 i tradizionali strumenti di rilevazione della persone e non potervi rispondere come si considerava oppor- qualità percepita ovvero Focus Group, questionari, recla- tuno ci ha esposti ad un vulnus tra aspettativa e risposta che mi e segnalazioni sono stati scombinati dal venir meno ci ha lasciati a volte desolati. della possibilità concreta di contattare ed incontrare le La desolazione non ci ha lasciati però inermi, abbiamo in persone e dalle priorità di gestione che ci hanno occupati molti casi escogitato nuove pratiche per raggiungere i bisogni sull’emergenza di fare e presto. È stato fin da subito emer- dove li rintracciavamo espressi o trovato modi nuovi per farli gente la necessità di far incontrare e parlare residenti e emergere dove intuivamo fossero sopiti. familiari in particolare della RSA costretti ad una lonta- Lo stato di necessità ci ha fatto scoprire capacità e risorse inedite nanza fisica. accelerando processi che erano desiderati ma languivano senza la spinta di un’urgenza che abbiamo invece sentito forte e chiara CHIAMATE nel 2020. Altri aspetti sono sorti dalla volontà, dalla creatività, Da subito sono state diffuse forme di comunicazione dall’arte di “arrangiarsi” che trova soluzioni e cura l’incurabile con strumenti che per noi erano inconsueti, tablet e cellu- quando quello che funzionava prima non funziona più… lari, per favorire le videochiamate, l’invio di foto e imma- “La necessità è la madre di tutte le abilità” recita un proverbio gini da e per i residenti. L’intento era di far partecipare i latino, ebbene ne abbiamo fatto esperienza ottenendo alcuni familiari alla quotidianità e supplire alle forme di relazione risultati, di cui alcuni visibili e misurabili mentre altri appar- cui eravamo abituati. tengono alla categoria dell’immateriale ma non per questo Sono stati attivati in breve 2 tablet, poco dopo una do- sono meno presenti e che ci hanno almeno in parte “conso- nazione ci ha consentito di averne 3 uno per piano e infine lati”… in ottobre 2 per piano della RSA (in totale 6), così che erano Infine non mancherà l’esposizione in forma sintetica di alcuni favorite le videochiamate tra i residenti e i propri cari. dati “storici” più per il senso di compararli Per tutti questi mesi e tutt’oggi sono una importante ad anni “normali”, ma il resoconto cer- forma di comunicazione da e per la RSA e le famiglie. Sono cherà di essere fedele a quanto di quali- state garantite chiamate informative circa lo stato di salu- tà umana e concreta è stato realizzato te da parte dei sanitari ai familiari che ne hanno fatto ri- per attraversare un evento epocale chiesta; le informazioni non hanno potuto essere sem- che ci è toccato in sorte di vivere. pre tempestive come richiesto ma di sicuro regolari. IL MELOGRANO N.N.11//MARZO 2021 / Il Melograno / 9 MARZO2020
Durante questo periodo è TOTALE RICHIESTE DI CONTATTO anche stata adottata una co- municazione tramite Whats- 6500 App destinata ai familiari con 253 cui la Responsabile dell’Ani- mazione invia informazioni e dettagli su alcuni momenti 1716 4875 gioviali, di attività occupa- zionale o di semplice fami- liarità promossi nei nuclei di residenza. Per i residenti gli incon- 3250 tri sono stati attivati gioco forza in piccolo gruppo; ogni volta che è stato pos- 4254 sibile le proposte di ani- 1625 mazione sono scaturite dai Figura 1. Pannello per attività suggerimenti dei residenti, di stimolazione multisensoriale le preferenze sono andate a gentilmente realizzato e donato incontri di ascolto musica- dai familiari di una residente le, momenti di gioco con la 0 tombola o i giochi da tavola (non t’arrabbiare, gioco dell’o- RICHIESTE DIVERSE ca); importante era la possibilità di vincere dei premi. Gran- CHIAMATE INFORMATIVE PER L’ÉQUIPE de rilevanza hanno avuto anche le attività individuali CHIAMATE / VIDEOCHIAMATE come il disegno e la relazione individualizzata con momen- ti di sostegno personale. Ogni colloquio o scambio con il personale sono stati occasione per raccogliere suggerimen- Nel grafico sono rappresentate le forme di contatto te- ti e criticità; l’impossibilità di spostarsi dai piani ci ha ad nute con telefoni e tablet dall’inizio dell’emergenza fino al esempio portato a considerare un modo nuovo per permet- 31/12/2020; tere a tutti di avere “il caffè espresso” aumentando la dispo- Passato il periodo di lockdown oltre a questa forma di nibilità delle macchinette su tutti i piani, oppure abbiamo comunicazione tuttora attiva sono state aperte le visite da visto e assecondato il desiderio e l’opportunità di utilizzare parte dei familiari. Dal 18 giugno al 29 ottobre sono state at- gli spazi all’aperto suddividendo le giornate e gli spazi per tivate modalità compatibili con il clima (formule all’aperto favorire la fruizione da parte di tutti. La sottoscritta come o dai balconi) e adeguate alle misure di protezione derivanti Responsabile Qualità nel periodo di lockdown ha affianca- dalle indicazioni delle normative cogenti. to i residenti in alcune giornate, non solo per sostenere la Di seguito alcuni dati sulle visite effettuate per tutto il socialità possibile in quel periodo ma per raccogliere spunti periodo. per far fronte alle rinnovate necessità, ma un contributo davvero pieno di vitalità è arrivato dal personale del Cen- N. VISITE N. VISITE tro Polifunzionale che ha svolto servizio di animazione nei MESE PROGRAMMATE EFFETTUATE nuclei nella tarda primavera quando i servizi erano chiusi. giugno 153 141 Anche il servizio religioso nelle persone di don Rugge- luglio 378 348 ro e Samantha porta tuttora un sostegno spirituale ai resi- denti usando nuovi mezzi: per le domeniche arrivano pun- agosto 348 314 tuali i commenti ai vangeli e qualche breve riflessione che settembre 381 365 il personale consegna o legge ai residenti interessati; per un ottobre 441 424 periodo è stato anche possibile un affiancamento di perso- Totale na, ma non sono mai mancati messaggi, brevi video, foto, complessivo 1701 1592 comunque materiale significativo per dare consolazione al cuore dei residenti anche i più compromessi. In due occa- A seguito della chiusura a fine ottobre è stato oppor- sioni particolari, per la festa dell’Assunta e per la recente tuno aggiungere quale forma di costante informazione ai festa dell’ammalato ricorrenza della Madonna di Lourdes familiari una Newsletter quasi quotidiana inviata via mail (febbraio 2021) è stato possibile realizzare una Santa Mes- ai familiari referenti. Oltre ai dati circa l’andamento del sa in struttura a cui i residenti han potuto partecipare, dai quadro epidemiologico in struttura con lo scopo di aggior- balconi dei nuclei nella bella giornata del 15 agosto e dalle nare costantemente sull’evoluzione dell’emergenza, si sono Tv nei nuclei tramite il circuito interno a febbraio, com- affiancate quando possibile le informazioni sulla vita quoti- pletando poi la festa con un pranzo particolare. Incontri diana che siamo riusciti a garantire ai residenti non isolati. con il Comitato dei Residenti e familiari: al Comitato, con 10 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2021 IL MELOGRANO
alcuni membri rieletti nel 2019 per renderlo attivo ed effi- misure preventive e l’or- cace, sono stati proposti alcuni appuntamenti cruciali per ganizzazione hanno dato informare e condividere gli aspetti legati alle modalità di luogo ad un numero di 9 chiusura/apertura della RSA ai familiari per raccogliere i visite in media (linea ros- relativi suggerimenti per renderla realmente fruibile. sa), 1 ogni 14 giorni per ciascun residente (media- INCONTRI CON I FAMILIARI na 10, linea verde). Come descrive il grafico se al- Un importante incontro di verifica a luglio della mo- cuni non hanno usufru- dalità di visite implementata ci ha permesso di declinare ito degli incontri messi a la proposta nella seconda metà dell’estate sul fabbisogno e disposizione vi sono stati sulle opportunità effettivi dei residenti e loro famiglie. altri residenti che hanno Ad esempio personalizzando il mix di proposte che potuto partecipare fre- comprendevano: quentemente nel perio- • chiamate e/o videochiamate, do; questo è stato favorito • incontri a distanza dai balconi, dalla gestione tempestiva • incontri in giardino presso i gazebo protetti da pvc, delle disdette che ha con- • incontri al letto del residente per situazioni delicate e sentito di offrire ad altri molto fragili valutate dal medico Coordinatore. l’appuntamento liberato. Nel periodo la maggior parte ha Questi momenti sono stati proposti anche concordan- goduto da 6 a 12 incontri (N° di residenti compresi tra le do orari o giornate che incontrassero la disponibilità delle due linee gialle) famiglie. La conciliazione tra le esigenze delle persone, le 20 15 10 5 0 Un aspetto particolarmente delicato ed importante in • Aiutare i familiari ad esprimere i desideri del fine vita e at- questo periodo si è mostrato in tutta la sua fragilità; si tratta tivarsi per renderli concreti (persone che si vogliono vicine, di un obiettivo sul quale siamo impegnati da alcuni anni per segni e simboli per accompagnare il passaggio, cure dedicate averne particolare premura: al corpo, come si desidera la preparazione della salma). • Aiutare a rispondere ai bisogni spirituali del residente in- LA CURA DELLA PERSONA IN ACCOMPAGNAMENTO dipendentemente dalla confessione religiosa praticata. DI FINE VITA E DEI SUOI CARI • Sostenere i familiari nei vissuti affettivi che l’esperienza A fine 2019 nel percorso di autovalutazione con il grup- porta con sé. po di lavoro multiprofessionale secondo il metodo previsto • Condividere le modalità per la presa in carico degli aspetti nel Marchio Qualità e Benessere avevamo messo a fuoco al- emotivi e affettivi del residente, dei familiari e degli altri cune aree di miglioramento della Qualità della vita impor- residenti. tanti per i nostri residenti e i loro cari. • Prendersi cura di chi cura ovvero parlare e confrontarci, sostenere il personale a farsi aiutare per elaborare il vis- Cosa avremmo desiderato fare nel 2020: suto, trovare insieme le parole per dire l’esperienza. • Curare l’ambiente come spazio (stanza singola, salottino...) • Curare l’“angolo delle memorie”, offrire uno spazio oppor- per creare un ambiente riservato e personalizzato adatto tuno a lasciare le memorie dei residenti e dei loro cari. al momento intimo che si vive, condividendo con i suoi La situazione di isolamento cui eravamo sottoposti non cari le preferenze; in alcuni casi si propone una musica ci ha consentito di agire come avevamo in programma, tut- d’ambiente personalizzata. tavia ogni volta che è stato possibile abbiamo curato: IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2021 / Il Melograno / 11
molto faticoso e non neghiamo che senza tale conforto sarebbe stato difficile recuperare serenità in alcune delle fasi più critiche del momento burrascoso che abbiamo attraversato. LA QUALITÀ DEI SERVIZI ALBERGHIERI PORTIERATO E CENTRALINO Anno molto intenso di attività di contatto da e con l’esterno: il personale ha cercato di far fronte alle richieste e contatti con tutti gli inter- • l’ambiente in cui il residente era accompagnato; locutori che non potevano più recarsi in struttura, • la presenza e il contatto umano; il lavoro di presa in carico delle richieste ha per- • la visita dei familiari pur con le limitazioni appropriate; messo di raggiungere i destinatari in attesa di chia- • il sostegno ai familiari anche telefonicamente prima e rimenti e/o di informazioni. dopo l’evento; • il momento del commiato dei familiari nella nostra cap- RISTORAZIONE pella mortuaria. Nel periodo emergenziale la ristorazione ha dovuto Con questi accorgimenti il momento delicato e significa- adottare una serie di msure per salvaguardare aspetti di tivo in cui siamo coinvolti ha potuto almeno nella maggior sicurezza del pasto e delle stoviglie, il tutto cercando di non parte dei casi avere uno spazio di umanizzazione che è al cen- penalizzare la qualità delle pietanze; in due momenti si è tro della nostra motivazione, con la speranza di poter dedi- riusciti a creare qualche momento speciale per i residenti care i nostri sforzi nel 2021 a realizzare il nostro programma. e utenti: la braciolata estiva, la castagnata autunnale ed il pranzo di Natale. RECLAMI E SUGGERIMENTI NEL 2020 Per ogni reclamo è istruita una verifica del fatto o cir- PULIZIE AMBIENTALI costanza segnalata e si procede ad apporre l’intervento Gli aspetti di sanificazione sono stati fortemente correttivo opportuno, vi è poi la restituzione allo scrivente. coinvolti nel raggiungere l’obiettivo di ridurre i rischi di Spesso in circostanze delicate o complesse l’istruttoria contaminazione ambientale, la ditta Copura* ha dovuto avviene con colloqui di approfondimento con l’utente o il introdurre nuovi piani di lavoro, interventi aggiuntivi e familiare per comprendere e far comprendere cosa sia av- prodotti al fine di garantire gli standard di sicurezza ne- venuto al fine di rispondere al meglio al disagio procurato. cessari mostrandosi disponibile ai nuovi incarichi affidati. Per ogni reclamo presentato per iscritto è stata presentata (*Cooperativa Pulizie Ravenna Soc. Coop. R.L.). risposta scritta in modo tempestivo quanto più possibile. In questo anno particolarmente complesso le segna- GUARDAROBA lazioni pervenute, sia verbali, durante le visite, sia te- Costante la garanzia della tempesti- lefoniche che in forma scritta (e-mail o lettere), hanno vità di presa in carico dei capi personali interessato la gestione dei residenti in RSA; le criticità consegnati dai familiari che infatti sono portate sono state stimolo a considerare e a declinare le personalizzati con etichetta in giornata e risposte ai bisogni colti da “altri punti di vista” e poter riposti nell’armadio. vedere il residente con uno sguardo più ampio. Attualmente è attiva una scheda rie- L’impegno a mettere in sicurezza (in alcuni momenti pilogativa informatizzata della dotazio- era questione cruciale), garantire equità di trattamento, ne consegnata dai familiari che consente offrire una quotidianità serena, una qualità di incontro una gestione del guardaroba di ogni sin- e relazione sostenuta da persone preparate e non ultimo golo residente tempestiva ed efficace ai fini di segnalare promuovere protezione anche al personale provato nel- alla famiglia eventuali necessità di integrare la dotazione la fase emergenziale ci ha sicuramente portato in alcuni personale. Durante l’emergenza il servizio ha dato sup- casi a non incrociare le esigenze peculiari di singoli o a porto ai familiari come recapito funzionale sia per il ve- dovervi rinunciare per insostenibilità. È certo che rico- stiario ma anche per pacchetti, doni, oggettistica portati noscere i nostri limiti e di aver sbagliato il bersaglio ci ai loro cari; inoltre ha dovuto innalzare il livello di scrupo- ha fatto riflettere ma anche cercare e trovare rinnovata losità igienica e di prodotti per sanificare i capi. Infine ha volontà di proseguire nel delicato compito di sostenere i dato supporto al personale nella gestione di tutti i disposi- residenti senza la costante presenza dei loro cari. tivi (sovracamici) per la gestione degli isolamenti. Accanto alle rimostranze abbiamo ricevuto in molte occasioni riconoscimento e gratitudine. MANUTENZIONE Questo lo abbiamo apprezzato come sostegno Nel corso del 2020 il servizio ha proseguito del nostro operato in alcuni frangenti anche nel far fronte alle necessità di manutenzioni mol- 12 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2021 IL MELOGRANO
to straordinarie segnalate con i moduli informatici, ma anche TELEFONATE AD ANZIANI E FAMIGLIE emergenze legate alla logistica di allestimento di comparti co- Nel mese di marzo 2020 gli anziani presso il Centro vid che seguivano gli andamenti epidemiologici. Anche per Diurno erano 43. I quarantatré anziani, ovvero i loro fami- loro seguire gli accessi di fornitori molto scrupolosi e attenti alle gliari, sono stati raggiunti telefonicamente per verificare la contaminazioni e contatti con gli ambienti di vita della casa. disponibilità a mantenere l’anziano al proprio domicilio in un’ottica di maggiore tutela della sicurezza vista la situa- zione di rischio che stava velocemente emergendo a livello CENTRO DIURNO territoriale. Tra il 19 marzo e la fine di giugno, periodo che ha visto la sospensione integrale delle attività del Centro Dal 18 marzo le attività in presenza sono state sostituite Diurno, 204 sono stati i contatti telefonici con gli anziani con forme alternative di contatto e supporto. Tali nuove mo- del servizio e ove non possibile con i loro famigliari di riferi- dalità sono state implementate gradualmente e progressiva- mento. Oltre che momento di ascolto e monitoraggio dello mente, al protrarsi della situazione generale a livello territo- stato di benessere sono stati una preziosa occasione per for- riale e dei servizi, del tutto inimmaginabile per la sua portata nire numeri utili o suggerire servizi territoriali ai quali fare alla metà di marzo. riferimento, e in un paio di casi offrire consulenza rispetto Inizialmente è parso naturale ricercare un contatto attra- a possibili attività occupazionali riproponibili al domicilio. verso lo strumento del telefono: quando possibile coinvol- In questi mesi, 4 sono stati gli anziani che regolarmente gendo direttamente l’anziano e laddove opportuno o neces- contattavano in autonomia il Centro Diurno per parlare sario rivolgendosi al famigliare di riferimento. A questo sono con una voce conosciuta, richiedere informazioni rispetto stati affiancati altri strumenti, talvolta personalizzati in base al prosieguo delle misure di isolamento o per raccontare alle richieste o alle disponibilità: contatti via mail, consegna quanto svolgevano al domicilio. A questi si aggiungono 2 di materiale nel caso di alcune utenti del centro residenti famigliari, che chiamavano a cadenza indicativamente set- presso gli alloggi protetti, accoglimento di richieste di aiuto timanale il Centro, esprimendo il desiderio di mantenere un e messa in contatto con servizi territoriali appositi, invio o contatto e confronto diretto. Inoltre, la residenzialità pres- ricezione di foto o brevi messaggi attraverso WhatsApp. so gli alloggi protetti di due anziane frequentanti il Centro Di seguito vengono illustrati i principali strumenti che Diurno ha permesso di mantenere un monitoraggio e osser- l’APSP e il Centro Diurno hanno promosso e messo in atto vazione quotidiana poiché parte dell’équipe è subentrata per sostenere i propri utenti nella fase di lockdown. nella gestione della visita giornaliera presso gli stessi. È stato tempestivamente attivato anche uno sportello di supporto psicologico rivolto ai famigliari e gestito dalla con- #COME AL CENTRO sulente psicologa aziendale. Durante i mesi di aprile e maggio l’educatore del Centro Diurno ha rielaborato 10 proposte di attività di stimolazio- NESSUNO È SOLO ne cognitiva inviate a mezzo mail a cadenza settimanale All’inizio di aprile l’APSP “M. Grazioli” ha attivato un ser- utilizzando l’hashtag “#Come al Centro”: si è potuto così vizio di sostengo psicologico a distanza denominato “Nessu- raggiungere 28 anziani attraverso le loro famiglie (gli al- no è solo”, costruito con tre differenti declinazioni in base ai tri famigliari non disponevano ancora dello strumento di destinatari ai quali si rivolgeva: famigliari di RSA e CD, uten- posta elettronica). Gli esercizi cognitivi sono stati struttu- ti di CS O dipendenti dell’APSP. rati tenendo conto delle caratteristiche degli anziani e cer- Tale opportunità è nata con l’intento di offrire a chi ne sen- cando di rendere le proposte fruibili per tutti e ritenendo tisse la necessità uno strumento per la condivisione di pensie- fondamentale mantenere lo stile conosciuto per ricreare al ri, vissuti ed esperienze personali al fine di poterli elaborare e domicilio una routine già consolidata. trovare l’aiuto necessario per affrontare l’incertezza, lo smar- rimento e il timore legati alla nuova realtà che ha comportato Fin dall’inizio è stato chiarito che si trattava di una pro- una repentina trasformazione delle abitudini posta libera, senza alcun obbligo o aspet- e degli stili di vita. tativa di adesione, e inoltre che non pre- I destinatari dell’iniziativa sono stati rag- vedeva la necessità di re-invio di quanto giunti attraverso posta elettronica e con le eventualmente svolto. Numerosi sono telefonate periodiche di monitoraggio: in stati i riscontri di apprezzamento dell’atti- quest’ultimo caso la proposta è stata spesso le- vità e in più di uno attendeva la scadenza gata all’aver percepito nel corso del colloquio settimanale per ricevere la nuova propo- una significativa fatica, timore e sconforto di sta. Per un’anziana, che lo aveva richie- fronte alla situazione in essere. Complessiva- sto, la proposta veniva stampata e portata mente hanno usufruito dello sportello di sup- settimanalmente in alloggio protetto: per porto psicologico 3 famigliari di utenti di CD, questa utente sono stati anche predisposti per un totale di 4 interventi. materiali vari per lo svolgimento autono- Lo sportello in oggetto è stato promosso mo di attività manuali poiché forte era il attraverso un’apposita locandina, riportata senso di inoperosità e solitudine riportati a lato. dalla stessa agli operatori. IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2021 / Il Melograno / 13
con le esigenze, routine e necessità degli anziani. Gli accessi al #IL MELOGRANO domicilio degli anziani coinvolti sono iniziati il 19 maggio 2020 La rivista “Il Melograno” racconta e raccoglie diverse “sto- e sono proseguiti fino alla fine del mese di giugno, in prossimi- rie” legate alla nostra APSP, immagini significative delle atti- tà della riapertura del Centro Diurno avvenuta il 6 luglio. Cia- vità realizzate e qualche spunto per delle riflessioni su temi scun anziano coinvolto ha ricevuto da un minimo di uno ad di attualità. Non potendola questa volta leggere tutti insieme un massimo di dodici interventi, della durata di circa 1,30 ore durante le nostre giornate al centro, abbiamo pensato di in- ciascuno; complessivamente sono stati raggiunti 8 anziani, per viarvela on line, se qualcuno avesse piacere di sfogliarla. un totale di 59 interventi. Con questa presentazione in occasione dell’uscita prima- verile della rivista, non potendo mantenere la prassi della lettura condivisa al centro, durante la quale attraverso gli ar- ticoli narrativi e le immagini fotografiche si ripercorrevano RIATTIVAZIONE DEL SERVIZIO le attività e i momenti più belli vissuti insieme, si è provato a proporre alle famiglie la fruizione dello strumento in forma Prima della riapertura del Centro sono state contattate digitale, con l’invio a mezzo posta elettronica del numero ap- tutte le famiglie degli anziani in carico per verificare la volon- pena uscito. Tale proposta ha avuto un buon riscontro, tanto tà/disponibilità a riprendere la frequenza: di queste 26 hanno da diventare prassi consolidata: ad oggi la rivista viene infat- risposto in maniera affermativa; sono state pianificate le mi- ti inviata a mezzo mail a tutte le famiglie interessate. sure preventive alla vita di comunità ed è stato convocato un incontro per illustrare le nuove modalità organizzative inse- RACCORDO PERIODICO CON APSS E SERVIZIO SOCIALE rite nel piano di ripresa e per dare indicazioni operative circa Data la permanenza al domicilio degli anziani, il personale le misure adottate e l’introduzione delle procedure di triage si è attivato mantenendo costanti contatti con utenti e fami- per ogni giornata di accesso al servizio. La partecipazione è gliari attraverso telefonate e in alcuni casi con l’utilizzo della stata elevata: 21 partecipanti su 26 anziani prossimi al rientro; posta elettronica. Pur garantendo a tutti contatti periodici, la il riscontro in merito alle disposizioni e misure presentate loro frequenza è stata personalizzata sulla base delle esigenze è stato percepito e restituito dai presenti come rassicurante manifestate e/o colte con il passare delle settimane. In partico- ed è emersa la massima condivisione e disponibilità nel colla- lare per le situazioni di maggiore fragilità o per le quali si era borare per la messa in atto degli aspetti di loro responsabilità. colta la necessità di una presa in carico globale ci si è impegnati nel facilitare e favorire un puntuale aggiornamento con l’assi- stente sociale di riferimento, al fine di garantire un confronto QUESTIONARIO AI FAMILIARI e risposte adeguate ai bisogni, pur nel contesto di sospensione DEGLI UTENTI di molti servizi. Tali misure sono servite da una parte a far sì che la rete potesse monitorare lo stato di bisogno, dall’altra A fine estate è stato proposto un questionario che era in ad individuare tempestivamente risposte adeguate in quelle programma per valutare la percezione dell’esperienza al situazioni per le quali si evidenziavano cambiamenti dello sta- Centro; data la situazione è stato esteso un focus sull’espe- to di benessere generale. In parallelo al raccordo con il Servi- rienza in periodo di “emergenza sanitaria” quindi per rice- zio Sociale si è mantenuto quello con i referenti dell’Azienda vere suggerimenti circa i consueti servizi e quelli recente- Sanitaria, al fine di garantire una condivisione delle proget- mente sperimentati dal Centro Diurno. Di seguito gli esiti tualità e delle valutazioni in merito al proseguo. Tale impegno del questionario somministrato. ha portato ad accompagnare e sostenere alcune famiglie nella Sono stati distribuiti 29 questionari a mezzo mail e alcu- scelta di dimissione dal servizio o di richiesta di rivalutazione ni a mano. Sono stati restituiti 19 questionari compilati, cioè UVM per aggravamento. il 66% degli utenti coinvolti. Il legame parentale o di cura dei familiari sono così distribuiti ATTIVAZIONE SERVIZIO DOMICILIARE ASSISTENTE CONIUGE DOMICILIARE Per garantire ad anziano e famiglia un supporto alterna- tivo a quello del Centro Diurno, nel corso del mese di maggio si è valutato opportuno attivare questa nuova tipologia di ser- vizio per alcuni degli utenti in carico. Sono state così costruite nuove e diverse progettualità di sostegno dell’anziano e del 3 suo nucleo famigliare al domicilio. Partendo dalla raccolta del bisogno attraverso i contatti attivati e dall’analisi delle risorse 1 svolta in sinergia con l’Assistente Sociale – Case manager di 1 14 caso – sono stati attivati 8 progetti di prestazione individuale domiciliare, predisponendo un calendario che tenesse conto delle necessità delle famiglie e di una gestione sostenibile delle risorse umane impiegate. Il calendario prevedeva accessi set- SORELLA FIGLIO/FIGLIA timanali o bisettimanali in giornate e fasce orarie compatibili 14 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2021 IL MELOGRANO
Le fasce d’età degli utenti sono così rappresentate Aspetti di qualità percepita del servizio CLASSI ETÀ PER NIENTE POCO ABBASTANZA MOLTO 10 9 9 8 accoglienza 1 18 7 informazioni 1 18 6 sostegno reciproco 19 5 5 4 Qualità percepita dei servizi e delle attività 3 3 2 PER NIENTE POCO ABBASTANZA MOLTO 2 1 0 60-70 71-80 81-90 >90 ristorazione 1 3 14 trasporto 2 2 11 (se previsto) Chiedendo ai familiari cosa apprezzano della vita al attività motoria 3 15 Centro dei loro cari hanno così risposto. attività manuali, Prevalgono i giudizi sulle capacità del personale unite occupazionali, 3 15 ad aspetti di relazione con i coetanei, attenzioni alla perso- di stimolazione na, possibilità di svago e attività in un ambiente e con una attività cucina percepite positivamente. di socializzazione, 3 14 Per qualcuno è l’insieme degli ingredienti a rendere pia- ricreative cevole il Centro. passeggiate, uscite 3 14 COSA PIACE AL CENTRO Qualità percepita delle relazioni con il personale 9 PROFESSIONALITÀ E COMPETENZA PER NIENTE POCO ABBASTANZA MOLTO 5 CORTESIA cortesia e 18 attenzione 3 2 RELAZIONE CON I COETANEI ATTENZIONE ALLA PERSONA competenza e 18 professionalità 2 2 2 SVAGO E ATTIVITÀ CUCINA E AMBIENTE TUTTO Se invece cerchiamo suggerimenti per migliorare: PER MIGLIORARE 1 1 2 AIUTO PER IL TRASPORTO PIÙ PASSEGGIATE CUCINA PERSONALIZZATA Complessivamente la valutazione del servizio 1 3 VOTO 8 VOTO 9 15 VOTO 10 IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2021 / Il Melograno / 15
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