On the Safe Side - Uiltrasporti

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On the Safe Side - Uiltrasporti
On the Safe Side
   Il magazine sulla Sicurezza Volo senza compromessi

                                               The
Year V - January-March 2020           Technical Safety Board
                                        SAFETY MAGAZINE

  •Consapevolezza o Cassandra?

                                 •Single Pilot Operation

   •EasyJet Flight Academy
                                 •Fatigue Safety Action Group

   •"Storia di una ranocchia"
                                 •Managing Severe Turbulence
On the Safe Side - Uiltrasporti
On the Safe Side
                                                           Consapevolezza o Cassandra?
                                                          In questo numero, il primo del 2020 e dopo cinque anni
                                                          dalla prima uscita della rivista del nostro TSB, abbiamo
                                                          dato spazio ad articoli di approfondimento su vari
                                                          argomenti.
                                                          Spaziamo dalla apertura del nuovissimo centro
                                                          addestramento di CAE realizzato con Easyjet a Malpensa,
                                                          al progetto Single Pilot Operation in fase finale di
                                                          realizzazione prima della sperimentazione operativa, alle
                                                          ultime news sul lavoro portato avanti con tenacia e
                                                          competenza dalle rappresentanze di piloti e A/V nel Fatigue
                                                          Safety Group (FaSAG), ad un interessante articolo sulla
                                                          turbolenza, causa di incidenti con numeri in costante
                                                          aumento.
Direttore Editoriale                                      Ma per la prima volta, in contrasto con la nostra regola non
         Marco Terranova                                  scritta di essere fedeli osservatori di fatti inerenti la
                                                          Sicurezza, abbiamo deciso di raccontare una storiella nota
Comitato di Redazione
                                                          a molti, publicando una "percezione" e non un fatto
         Ivan Viglietti, Filippo Savini, Luca Ballarini   oggettivo. (Storia di una ranocchia, n.d.r.)
Hanno colaborato                                          La "percezione" che abbiamo è che questa continua crisi
                                                          del Trasporto Aereo, così mal gestita da governanti ed
         Mirko Aliberti, Alessandra Airaldi,              imprenditori nazionali, abbia generato una sorta di
         Giuseppe Passigatti, Mauro Mari                  assuefazione involontaria in chi, professionista qualificato
                                                          nel proprio settore di competenza - pilota, assistente di
                                                          volo, tecnico, addetto di scalo, controllore del traffico aereo
         Pubblicazione in corso di registrazione          - deve rappresentare l'ultima barriera per prevenire
               presso il Tribunale di Roma                l'incidente aeronautico.
                                                          Quando questo accade non abbiamo più la "safety net"
                                                          ovvero quella rete di sicurezza che, come nell'esibizione di
                                                          un acrobata in un circo, si spera non serva mai, ma senza
                   "On the safe side"                     la quale ogni errore o somma di errori, come può accadere
                                                          in aviazione, potrebbe trasformarsi in tragedia.
     Rivista trimestrale, anno V, n.1 Gen-Mar 2020        Fare da "Cassandra" è un ruolo inviso a molti e che non ci
    Editore: Uiltrasporti Viale del Policlinico n. 131    appartiene, anche perchè il mito la ricorda come profeta
                                                          inascoltata e noi vorremmo essere propositivi e non profeti
                       00161 Roma
                                                          di sventure: ma riscontriamo un crescente rischio non
                                                          calcolato dovuto alla scarsa fiducia nelle funzioni di
                                                          controllo devolute all'Autorità, all'impoverimento culturale
                                                          delle Compagnie che non valorizzano le risorse umane più
   "For Everyone Concerned With Safety Of Flight"         esperte a vantaggio dell'abbattimento dei costi ed alle
                                                          logiche di produttività spinte fino ai limiti imposti dalle
                                                          regole (FTL) non considerando i margini di protezione.
                                                          Per questo serve CONSAPEVOLEZZA. Noi, attraverso
                                                          queste pagine, speriamo di fare la nostra parte.
                                                          Buona lettura.
                                                                                                   La Redazione
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EASYJET
                            Flight Academy
 In un contesto politico-sociale di un Paese che stenta a rilanciare la propria economia,
 basata per un buon 60% sul turismo legato alle bellezze paesaggistiche della nostra terra
 ma soprattutto al patrimonio artistico, ci troviamo ancora oggi a rincorrere un sistema di
 trasporti integrato che rimane una chimera, pura illusione che lascia l’Italia fanalino di coda
 nello sviluppo di un settore fondamentale per la crescita economica.

UILTRASPORTI, grazie al continuo lavoro di rappresentanza d’alto livello radicato nel
territorio, può affermare che, nonostante le premesse poco promettenti, esistono aziende
con la forza di investire nel nostro paese con serietà e con il giusto approccio verso le
centinaia di lavoratori, mantenendo un’attenzione concreta nelle relazioni sindacali, senza
sminuirne l’importanza.

Ne è un esempio easyJet che ha dato seguito alla volontà di investire in Italia, nella
fattispecie sul territorio lombardo dove, da oltre 10 anni, opera una delle basi operative più
attive dell’azienda: nella giornata del 10 ottobre 2019 ha dato vita in collaborazione con
CAE, ditta leader canadese nella costruzione di simulatori di volo per l’addestramento dei
piloti, ad un nuovissimo centro addestramento nella zona industriale World Trade Center di
Malpensa. Alla cerimonia erano presenti il CEO di easyJet, Johan Lungren, la Regione
Lombardia con l’Assessore Regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi e le
rappresentanze del governo canadese. Per UILTRASPORTI ha partecipato una nutrita
delegazione composta dal Segretario UILT Lombardia Antonio Albrizio, Segretario UILT
Trasporto Aereo Lombardia Liviano Zocchi e in rappresentanza della Segreteria Nazionale
il delegato Aliberti Mirko.
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La modernissima struttura,
                                                                sita nel polo industriale ad
                                                                ovest dello scalo lombardo,
                                                                ospita 3 nuovissimi “full flight”
                                                                simulators di nuova
                                                                generazione della serie CAE
                                                                7000XR A320 a cui si
                                                                affiancherà nei prossimi giorni
                                                                un simulatore “fixed” per
                                                                l’addestramento basico.
                                                                Alle modernissime macchine
                                                                della CAE fanno da cornice
                                                                aule didattiche totalmente
                                                                interattive per lo studio dei
                                                                complessi impianti di bordo
                                                                dell’Airbus A320: i piloti
                                                                potranno studiare, addestrarsi
e conoscere perfettamente sistemi e impianti provandone il funzionamento attraverso
schermi multimediali.
EasyJet, con CAE, ha così dato vita al terzo centro addestramento, dopo quelli di Gatwick e
Manchester, valorizzando e definendo a “lungo termine” gli investimenti di sviluppo e
crescita in Italia dove vuole formare i suoi piloti dalla loro nascita fino all’ingresso in linea;
ad oggi solo Alitalia ha avuto la forza e la costanza di addestrare i propri piloti nei suoi centri
di addestramento che oggi vantano oltre 70 anni di esperienza.

La decisione di un investimento così importante è dovuta alla spasmodica necessità di
assumere nuovi piloti per far fronte agli sviluppi che il trasporto aereo avrà nei prossimi anni
ed alla necessità di mantenere degli standard addestrativi di altissimo livello. Un focus
                                                  particolare è dedicato alla formazione delle
                                                  donne pilota su cui sia easyJet che CAE
                                                  stanno puntando moltissimo per farne
                                                  aumentare le quote nel prossimo imminente
                                                  futuro.
                                                  EasyJet, 34 aerei basati in Italia tra
                                                  Malpensa, Venezia e Napoli, oltre 20 milioni
                                                  di passeggeri trasportati, opera in
                                                  totale armonia con i propri dipendenti
                                                  applicando contratti collettivi in piena
                                                  sintonia con UILTRAPORTI, quale sindacato
                                                  maggiormente rappresentativo del
                                                  Personale Navigante sul territorio nazionale;
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ciò a dimostrazione del fatto che un’azienda può essere sana, fare utili importanti, senza
genare dumping sociale attraverso
contratti capestri ed investendo
cifre considerevoli per la crescita
aziendale in Italia.
Con l’apertura del nuovo centro
addestramento di Malpensa, CAE
stima di arrivare ad addestrare
oltre 33.000 piloti solo in Europa, di
cui circa 2000 proprio sullo scalo
varesino.
Sono questi numeri di rilievo a cui
UILTRASPORTI ha deciso di
credere con l’auspicio che i livelli
occupazionali possano crescere
senza ulteriori preoccupazioni
riguardo a contratti di bassissimo
livello che denigrano una
professionalità che deve essere difesa per le peculiarità, per il gran lavoro necessario alla
formazione dei piloti e per la maturazione di quella esperienza che rende il trasporto aereo
sempre più sicuro.
On the Safe Side - Uiltrasporti
On the Safe Side
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Chiediamo scusa ai lettori per questa
digressione poco "tecnica", ma abbiamo
deciso di pubblicare questa vecchia storiella
per stimolare coscienze e critiche, sempre
costruttive ed indirizzate al cambiamneto
positivo. Esse sono il vero motore per la
sicurezza e l'efficienza delle operazioni di
volo.
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Single Pilot Operation
                    Il sottile paradosso di Kubrik

Dagli anni '50 agli anni '80,
l'equipaggio della cabina di
pilotaggio sui voli
commerciali è gradualmente
diminuito, di pari passo con
l’implementazione della
nuova tecnologia, passando
da un numero di 5 elementi,
all’attuale presenza di un
Comandante e di un pilota,
come minimo equipaggio di
condotta, previsto da tutte
le operazioni di volo
commerciali.
Nel 2012, in un incontro
tecnico tenuto presso il
Centro di ricerca Ames della
NASA è stato dato il via
ufficiale alla ricerca mirata alla fattibilità di operazioni di volo con singolo pilota: le così dette
SPO. In questo contesto sono emerse cinque aree sulle quali approfondire le ricerche:
l’automazione, le operazioni e le comunicazioni di volo, incluse le interazioni sociali tra
piloti, la possibile incapacità dei piloti e la certificazione dei nuovi sistemi di volo.
Tenuto conto degli studi già fatti e di quelli attualmente in elaborazione e alla luce del
progresso tecnologico degli ultimi decenni, che vede i software di intelligenza artificiale
autonoma diventare sempre più popolari, come TSB Uiltrasporti crediamo sia necessario
iniziare ad esaminare le possibili implicazioni relative all'introduzione delle operazioni di
volo condotte “a pilota singolo” nei voli commerciali.

Come noto, la discussa carenza di piloti disponibili per l’aumento del traffico aereo presente
e futuro, sta portando sempre più in auge il focus sull’implementazione di modi per ridurre i
costi ed aumentare il livello di sicurezza delle operazioni di volo.
L'implementazione di nuovi ed autonomi software di intelligenza artificiale nelle cabine di
pilotaggio e nelle torri di controllo si ipotizza che possa facilmente sostituire gran parte delle
attività che oggi vengono svolte dai piloti e dai controllori di volo.
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Vi sono, tuttavia, importanti considerazioni di cui tenere conto, nel valutare la fattibilità
generale di un tale cambiamento, in particolare l'aspetto relativo all’importanza del “fattore
umano” e del rischio di relegare operazioni così variabili e complesse, al calcolo effettuato da
una macchina, alla quale manca e sempre mancherà la principale caratteristica che rende
l’uomo insostituibile, ossia il fattore dell’imprevedibilità e della perfetta-imperfezione che una
macchina dall’intelligenza artificiale, non può invece tenere in considerazione

Nella odierna concezione del modello di SPO, il pilota a bordo, perderebbe infatti il ruolo di
comando, di leader e il suo compito sarebbe relegato a quello di supervisore della macchina,
alla quale sarebbero affidati tutti i compiti decisionali e anche la maggior parte dei compiti
operativi. Questo tipo di tecnologia, inoltre, non prevedrebbe nemmeno la possibilità da parte
del pilota supervisore, di poter bypassare la decisione finale della macchina.
La presenza di un singolo pilota, privato della leadership, farebbe necessariamente venir
meno anche l’importante valore aggiunto che deriva dall'interazione e supporto reciproco
del lavoro di squadra che oggi vene garantito dalla presenza di due piloti.
Se al pilota venisse tolta la sua necessaria autorità di condurre il volo, dovrebbe essere
introdotto un nuovo concetto di fiducia, che se non venisse raggiunto, andrebbe a
deteriorare drasticamente il livello delle prestazioni e così l'efficienza del volo stesso.
I piloti di oggi sono addestrati per captare i pericoli subdoli, latenti, inclusi nell’utilizzo della
tecnologia stessa; i piloti sono anche in grado di basarsi sul giudizio maturato dalle
esperienze precedenti vissute in maniera diretta o indiretta e questa loro capacità si basa
principalmente sul rapporto di estrema chiarezza in merito alla delega delle attività a bordo
dell’aereo.
L’ipotetica presenza di un singolo pilota che assuma prevalentemente il ruolo di supervisore
potrebbe quindi compromettere in maniera pericolosa l’attuale equilibrio basato sulla delega delle
attività e sulla leadership del comando.

Ci sono poi anche forti dubbi sulla stabilità in termini di sicurezza (SECURITY e SAFETY) se si pensa
che l'aeromobile resterebbe collegato all'operatore di terra tramite un software (Datalink), in
grado di fornire, in tempo reale, la posizione dell'aeromobile e le sue prestazioni. Se questo
software fosse soggetto a pirateria informatica, potrebbe aprire le porte anche ad un nuovo livello
di terrorismo.

Ad oggi la ricerca sui metodi di volo a pilota singolo (SPO) sono ancora in fase di studio, ma gli
operatori aerei e le case costruttrici si dichiarano ufficialmente pronti ad introdurne l’utilizzo e
l’intenzione è di farlo inizialmente sui voli cargo, nella speranza di distogliere il focus critico del
pubblico e dei media, dall’importante e basilare fattore umano.

Quello che noi riteniamo fondamentale, in conclusione, è che il fattore umano debba essere
considerato l’aspetto principale di cui tener conto nella scelta politica di implementare questa
nuova tecnologia, a garanzia di un Trasporto Aereo che possa mantenere e consentire sempre
maggiori livelli di sicurezza, privilegiando la formazione del pilota e la sua autonomia rispetto
alla chiusura predeterminata di qualsiasi tecnologia artificiale che venga resa superiore,
soprattutto se si tratta di operazioni di volo commerciali.
HAL 9000

Per i cultori del cinema sarà ancora più chiaro questo concetto, se si pensa al famoso
calcolatore HAL 9000, cervello e sistema nervoso dell’astronave su cui viaggiano i cinque
protagonisti della missione del capolavoro di Stanley Kubrick: 2001 Odissea nello Spazio.

Il rischio del venir rimpiazzati e di perdere il controllo delle proprie invenzioni, paventato
da Kubrick, potrebbe diventare realtà anche nei voli commerciali.

Nel capolavoro cinematografico ci si domanda inizialmente a cosa serva l’uomo
sull’astronave. Un uomo che trascorre il tempo giocando a scacchi con un computer
(perdendo), nutrendosi del suo pasto riscaldato, rilassandosi al sole artificiale o
disegnando.
Un uomo che nella pratica non fa nulla per permettere la buona riuscita di quella
missione. Un uomo la cui attività si riduce, di fatto, a mera supervisione.

L’uomo di 2001 Odissea nello spazio è diventato l’essere passivo, e la macchina (HAL) ha
preso il suo posto, per sua stessa volontà.
On the Safe Side

Avvicinamento pista 09 a Trieste "Ronchi"
Dealing with fatigue
  according to FATIGUE SAFETY ACTION GROUP

Fatigue: A physiological state of reduced mental or physical performance
capability resulting from sleep loss or extended wakefulness and or
physical activity that can impair a crew member’s alertness and ability to
safely operate an aircraft or perform safety related duties.

Since fatigue management must be based on shared responsibility (ORO.FTL.
100)and requires an effective safety reporting culture, EASA recommends that
operators establish a Fatigue Safety Action Group (FaSAG) This must include
representatives of all stakeholder groups (management, scheduling staff, and crew
member representatives) with input from other individuals as needed to ensure that
it has appropriate access to scientific, statistical, and medical expertise.
Fatigue is an ongoing consideration for us all, and as part of the FaSAG group, we
want to review data and make changes with the aim of improving pilots’ lives from
the fatigue perspective.
According to ORO.FTL.250 Fatigue management training, the operator shall provide
initial and recurrent fatigue management training to crewmembers, personnel
responsible for preparation and maintenance of crew rosters and management
personnel concerned.
This training shall follow a training program established by the operator and
described in the operations manual. The training syllabus shall cover the possible
causes and effects of fatigue and fatigue countermeasure.
One of the primary drivers used for reporting is the fatigue reporting form. If
we have no data, that is, no reports from pilots, we cannot attempt to improve
the situation. It really does help drive change if we have pilot submitted
reports.
It is understood that there is a reluctance amongst us to report unfit for duty due to
fatigue. History plays a significant part in this but with fatigue becoming a much
more pressing matter, given the lengthening tours of duty combined with reduced
slip times, it is crucial that we receive genuine data via the fatigue reporting process.
It is important for crews to be aware that submitting a Fatigue report form DOES
NOT mean they are removed from duty. Crews can submit the fatigue form after the
event without any consequence to their flying line. Of course, crews may still utilize
the “unfit due fatigue” option as required.
A common occurrence is that crews will often just call in sick instead of
reporting fatigue. As a result, the genuine issues are masked, and we are unable to
track or rectify the underlying cause.
It is essential that we are all informed and educated about what reporting unfit due
fatigue means and the implications of doing so.

Fatigue is NOT A MEDICAL CONDITION and is not treated that way by ICAO or
EASA.
 It is simply the result of sleep loss or extended wakefulness and/or physical
activity.

KEY FACTS

1.Reporting unfit for duty due fatigue has NO IMPLICATIONS FROM
  A LICENCING point of view.

2.Should a pilot report unfit due fatigue NO medical certificate is required.

3.Ensure the fatigue reporting form is completed.

 Pilots can report fatigue hazards post flight without reporting unfit for duty.

4.Fatigue reports are de-identified prior to presentation to FSAG, so privacy is maintained.

5.We need data – obtaining accurate data from pilots is the first step towards minimizing
fatigue  issues.

6.FSAGs are trying hard to improve your lives from a fatigue perspective and want to
remove the stigma around the word Fatigue.

Uiltrasporti representatives will always be available for any question may arise about
fatigue.
You may also send your fatigue reports at uilsafety@uiltrasporti.it

In summary, without the data, the FaSAG cannot make any changes. If you are feeling
fatigued such that you cannot operate, please report unfit due fatigue and complete
the fatigue report form.
FATIGUE E UNFIT TO FLY
+
A seguito dell'insediamento del Comitato FaSAG (Fatigue Safety Action Group) e dei
miglioramenti ottenuti grazie al lavoro dei colleghi che lo costituiscono, vogliamo anche noi
come Organizzazione Sindacale rimarcare e sottolineare quelli che sono gli strumenti più
importanti che costituiscono le procedure di Fatigue e Unfit to fly.

Grazie al Regolamento UE 965/2012 della Commissione Europea del 5 ottobre 2012 che
stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative per quanto riguarda le operazioni di
volo ai sensi del regolamento (CE)n. 216/2008 del Parlamento europeo, oggi la popolazione
navigante può beneficiare delle sopra citate procedure per la mitigazione della “Fatica
operazionale”. Ciò che ci interessa ribadire è la procedura che va effettuata per dichiararsi
Unfit To Fly o come effettuare un OFR (Fatigue Report).

OFR (FATIGUE REPORT):
Il Navigante che riscontra durante o dopo il proprio servizio un accumulo eccessivo di fatica
tale da renderlo meno efficiente DEVE obbligatoriamente compilare il modulo on-line OFR
(Intranet aziendale-Safety Report) e specificare le cause o le concause dell'eccessivo
affaticamento. E' importante che ogni Navigante compili il più elevato numero di OFR,
quando ritiene di essere eccessivamente affaticato dal servizio, per obbligare l'azienda a
rivedere, laddove ricadano sull'armatore i motivi, gli avvicendamenti od i turni in questione.
Nella compilazione degli OFR è importante specificare nel modo più circostanziato possibile,
tutti gli elementi e/o i fattori per ottenere un riscontro più efficace e per evitare una
archiviazione per mancanza di dati utili.

UNFIT TO FLY:
Lo strumento dell'Unfit to fly, può essere utilizzato prima e durante un servizio e la procedura
prevede che vada immediatamente contattato l’ufficio turni dove bisognerà dichiararsi “Unfit
to Fly". Se il servizio non è ancora iniziato, al Navigante saranno immediatamente concesse
almeno 48 ore di riposo, per le quali non bisogna assolutamente osservare fasce orarie e
produrre certificati medici in quanto non si tratta di malattia, ma sarà obbligo del Navigante
compilare un OFR e rispondere ad una intervista da parte dello staff della Safety (è facoltà
della Safety convocare il Navigante in azienda o effettuare l’intervista telefonicamente) dove
saranno indagate le circostanze che hanno portato ad attivare l’Unfit to fly. Se il Navigante
durante un avvicendamento dichiara "Unfit to fly", sempre comunicandolo all’ufficio turni,
sarà immediatamente sbarcato e inviato in hotel o strutture simili per usufruire del riposo
necessario e successivamente essere posizionato sulla base di armamento.
On the Safe Side

Boeing 747 EI-XLD Rossiya (Caring for Tigers together Livery)
Managing Severe
                    Turbulence
Severe turbulence encounters may cause injuries to passengers and cabin crew. If turbulence is
unavoidable, using best prachces, applying recommended techniques and following procedures
will help to reduce the risk of injuries.
This arhcle is about turbulence encounters, their risks and hps for how to avoid them. It provides
references and links to the relevant publicahons. It also highlights how communicahon between
the flight crew and cabin crew can be most effechve to manage the risks and recalls procedures
and best prachces to apply in the case of severe turbulence.

                                      ANALYSIS OF AN EVENT

                                      Severe Turbulence during Approach.

                                      An A320 aircraft was facing severe thunderstorms on approach
                                      into its destination airport. Trying to find their way to the final
                                      approach path, the crew passed the boundary of one of the
                                      thunderstorms by approximately 4 NM. The aircraft was suddenly
                                      caught by a significant updraft followed by a downdraft, resulting
                                      in a g-load close to zero and the disconnection of the autopilot.
                                      Both pilots were surprised by the shift of the g-loads but they did
                                      not react on the sidestick. Assessing and accepting the minor
                                      altitude deviations, the flight crew then reengaged the AP and
                                      landed safely. There were no injuries to any passengers or crew.

                                      Event Analysis

                                      The flight crew actions were in accordance with the FCTM
                                      recommended techniques when encountering turbulence. After
                                      the initial updraft and AP disconnection the flight crew resisted
                                      the potential instinctive reaction to use manual inputs on their
                                      sidesticks to fight against the turbulence. This limited the risk of
                                      over-control on the sidestick, allowing the A320’s flight control
                                      laws to cope with the effects of the turbulence.
                                      The cabin was already secured for landing with everybody
                                      seated and seatbelts fastened, which was a key factor in the
                                      prevention of injuries to passengers and cabin crew.

                      WHAT CAUSES TURBULENCE AND HOW TO AVOID IT?

Several phenomenons create turbulence. Here is a list of the main contributors and how to anticipate,
detect and avoid them when possible.

Convective Weather

The first and most obvious is the convective weather where air is heated
by the earth’s surface. Hot air rises and causes strong air displacements.
Convection associated with high humidity leads to the formation of thunderstorms that can cause
turbulence.

Using weather forecasts to predict convective weather

Flight crew must anticipate any potential route deviation and plan extra fuel to avoid any expected storms
shown on the weather forecast analysis during their pre-flight preparation. The weather forecast should
be regularly updated, especially during long haul flights, because meteorological conditions can be
changeable.

Using the weather radar to detect and avoid convective weather

Storms contain a large quantity of liquid water that can be detected with the on-board weather radar .
Knowing the capabilities and limitations of the weather radar installed on the aircraft is essential as well
as being familiar with the techniques for using the weather radar to optimize the chance to detect
convective weather.

For more information about the use of the on-board weather radar, refer to:
  • FCOM AIRCRAFT SYSTEMS – SURVEILLANCE - Weather radar
  • FCTM AIRCRAFT SYSTEMS – WEATHER RADAR
  • Pilot’s guide from the radar manufacturer
  • “Optimum use of weather radar” article published in Safety first #22“ in july 2016
  • “Getting to grips with surveillance” brochure issue 2 (2018)
Avoiding Storms

Severe turbulence can be met inside a cumulonimbus cloud. However, it can also be met outside of the
cloud as we have seen in the event described above where the aircraft was 4 NM outside the boundary
of the storm. As a rule of thumb, storm cells should be avoided by 20 NM laterally and preferably upwind
to avoid risk of encountering hail. A storm cell must not be overflown by less than 5000ft separation.
Avoiding the storm cell by flying around it is preferred because turbulence can extend well above the
visible top of a cumulonimbus. High vertical expansion cells with top over 25,000 ft should not be
overflown due to potential of strong turbulence.

                                                                             Clear Air Turbulence

                                                                             Clear Air Turbulence (CAT)
                                                                             is due to the difference of
                                                                             speed of air masses at high
                                                                             altitude. Severe turbulence
                                                                             is generally encountered at
                                                                             altitudes higher than
                                                                             15,000ft when flying across
                                                                             the boundary between the
                                                                             two masses.

                                                                              The on-board weather radar
                                                                              cannot detect CAT as it does
                                                                              not contain water droplets.
                                                                              Using the weather forecast
                                                                              is the main method to
                                                                              predict when CAT may be
                                                                              encountered during a flight.
                                                                              Flight crews may also be
informed of the potential to encounter CAT from pilot reports sent from aircraft that have previously flown
through the affected areas to ATC and to the Operators’ operations control centre. There are turbulence
information sharing platforms that have been developed by airlines or third parties to share turbulence
data and provide real time information to flight crews about the locations of turbulence.

Mountain Waves

Windy conditions in mountainous areas can cause air to be directed upwards by the face of the
mountain that causes a wave effect downwind of the mountain range. Severe turbulence may be
encountered when flying through theses waves. The effects of mountain waves can be felt up to 100 NM
downwind of the mountain range and up to the cruise altitude of airliners.

Anticipating mountain waves

Mountain waves are predictable in certain mountainous areas when there are specific meteorological
conditions. it is important that operators inform flight crews when the conditions are likely to cause
mountain waves on the planned flight path. Pilot reports are also invaluable to help inform other aircraft
that may be approaching an area where there are mountain waves.
Wake Vortices

The pressure difference between the upper and the lower side of an aircraft’s wing creates a wake
vortex at its wing tips. Wake vortex may cause severe turbulence depending on the weight of the aircraft
generating the vortices and the distance from it. The typical signature of a severe wake vortex
encounter is a small roll initiated in one direction followed by a much more significant roll in the opposite
direction.
To reduce the risk of a wake turbulence encounter, the flight crew must comply with the aircraft
separation minima.
An upwind lateral offset can be used to avoid entering wake turbulence if the flight crew suspects that
the aircraft may encounter it.

For more information on wake vortices, refer to:
  • FCTM PROCEDURES-NORMAL PROCEDURES - Supplementary Procedures - Adverse
     weather-Wake Turbulence
  • “Wake vortices” article published in Safety first #21 in January 2016.
  • “Wake vortices” briefing on the Airbus Worldwide Instructor News (WIN) website.

Perturbation due
to     ground
obstacles and
boundary layer
effect

Ground obstacles
such as mountains
or buildings can
create turbulence
that can affect
aircraft trajectory at
lower altitudes in
windy conditions
during takeoff and landing phases.
Some airports are known to be susceptible to turbulence in certain wind conditions due to its
surrounding infrastructure, hills or mountain ranges in close proximity . Operators should ensure that
their pilots are kept informed when turbulent conditions are expected at the departure and/or arrival
airports.
EFFICIENT COMMUNICATION BETWEEN THE COCKPIT AND THE CABIN IS KEY

Efficient coordination and communication between flight crew and cabin crew is essential to safely
manage turbulence. It begins with using common terminology in precise and specific communication, both
before and during the flight.

The Turbulence Scale

Turbulence is classified into three categories. To ease identification, each category is based on the impact
to the aircraft’s trajectory and the effects felt in the cabin. Using common terminology ensures that the
flight crew and the cabin crew share the same understanding of the level of turbulence expected. This
enables the cabin crew to perform the appropriate duties in order to effectively manage the cabin during
turbulence.

Preflight briefing

The preflight briefing is the opportunity for flight and cabin crews to discuss the forecasted weather and
the possible effects on flight conditions together.
The flight crew will inform the cabin crew of any expected turbulence events and provide the estimated
flight times and locations of possible turbulence.

Anticipated severe turbulence

When approaching an anticipated area of turbulence:
 • The flight crew should advise the cabin crew on how much time is available to secure the cabin and
    galleys, as well as informing them of the level and expected duration of the turbulence encounter.
 • A Passenger Address announcement requesting the passengers to return to their seat and fasten
    their seatbelt should be made.
 • The cabin crew should ensure they inform the flight crew when the cabin is secured.

Unanticipated severe turbulence

When entering an unexpected area of turbulence, the flight crew must switch the seatbelt sign ON and
make an announcement to the cabin requesting passengers and crew to fasten seatbelts immediately
using the Passenger Address system.
After a severe turbulence encounter

It is important that the flight crew informs the cabin crew when the aircraft is clear of the severe
turbulence so that cabin crew can check for passenger injuries, give first aid if necessary, calm and
reassure passengers and check for any cabin damage. The purser should then provide a cabin status to
the flight crew detailing the number of injuries and any cabin damage.

 Source: Airbus Safety first
Safety is our first priority
                                            and we can look for it in
                                              everyday business…

                                                                                                                                                                                  TION
                   FLIGHT SAFETY MAGAZINE
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                                                                                                                      Technical Safety Board is Member of the FLIGHT SAFETY FOUNDA

                                                  Suggestions and opinions expressed in this publication belong to
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   FAX +39.06.86207747
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