COMUNE DI RUSSI Giovedì, 06 giugno 2019
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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 06 giugno 2019 Prime Pagine 06/06/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 06/06/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cultura e Turismo 06/06/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 46 Palio, via alle celebrazioni per i 60 anni Cimeli e costumi al Palazzo... 3 Infrastrutture, viabilità, trasporti 05/06/2019 Ravenna Today Pendolari nel caos: "L' orario estivo dei treni peggiora la situazione" 5 Politica locale 06/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36 «Controlli continui, investiremo di più per gli anziani» 6 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 06/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Marco Mobili Ritenute Irpef e Iva trainano le entrate 8 06/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Mauro Salerno Dl cantieri, sì a Infrastrutture Spa Revoca di concessioni... 9 06/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 16 M.Mo.G.Tr. Carige, proroga per i bond garantiti 11 06/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 25 Antonello Orlando Pensione di vecchiaia compatibile con il forfettario 12 06/06/2019 Italia Oggi Pagina 27 LUIGI OLIVERI Segretari, freno allo spoils system 14
6 giugno 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
6 giugno 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
6 giugno 2019 Pagina 46 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cultura e Turismo Palio, via alle celebrazioni per i 60 anni Cimeli e costumi al Palazzo Esposizioni A settembre i Campionati italiani delle bandiere: sfarzosa cerimonia di apertura, stand di 20 città storiche FAENZA Con la giostra della Bigorda alle porte, sabato sera, mentre nei rioni spopolano le iniziative e gli intrattenimenti - domani ci sono le cene propiziatorie - prendono il via anche le celebrazioni per i 60 anni del Palio. Saranno due gli step principali per la ricorrenza: la mostra "Un bersaglio cercato da secoli - 1959 fu l' inizio del Palio del popolo di Faenza" al via domani (inaugurazione alle 18 al Palazzo delle Esposizioni) e i Campionati italiani di bandiere (Tenzone aurea) il 13, 14 e 15 settembre, ai quali stanno lavorando il Consiglio dei dieci e la Coop dei Manfredi. La grande mostra Curata dalla Deputazione per il Niballo, la mostra offrirà ai visitatori il racconto del palio per immagini, cimeli, costumi, documenti, armature, insegne, dagli inizi dell' avventura moderna ai giorni nostri. «Lo scopo - commenta Giuliano Vitali, membro della Deputazione - è fare conoscere al pubblico cosa avviene dietro le quinte, le fasi della preparazione, il mondo del volontariato, le ricerche storiche, gli aneddoti, l' evoluzione avvenuta in questi primi 60 anni». In evidenza sarà tutto ciò che caratterizza e rende unica la manifestazione manfreda, vista super partes con il materiale fornito dal Comune, dai rioni, dal Gruppo municipale e da privati. L' esposizione resterà aperta dal 9 al 26 giugno, tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 17 alle 20. Tenzone Aurea Fervono i preparativi di un' edizione annunciata come indimenticabile, anche perché avrà la doppia funzione di assegnare gli scudetti nelle varie specialità e di celebrare degnamente i 60 di Palio. Oltre agli sforzi profusi per accogliere più di 1.100 atleti di 20 squadre, da altrettante città, oltre alle numerose strutture al berghiere convenzionate nei comuni dell' Unione faentina e a Castrocaro, Russi, Forlì e Imola «ci stiamo facendo in quattro per allestire un evento straordinario» afferma Giordano Gonnesi, della coop I Manfredi che non si esime dal fornire alcune anticipazioni: «In piazza del Popolo sarà montata una tribuna di oltre 400 posti e innalzato un mega schermo con le gare in diretta, in piazza Nenni vi saranno gli stand di tutti i gruppi partecipanti, i negozi saranno aperti e molti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 3
5 giugno 2019 Ravenna Today Infrastrutture, viabilità, trasporti Pendolari nel caos: "L' orario estivo dei treni peggiora la situazione" È quanto dichiara Andrea Bertani, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, riguardo alla protesta dei pendolari, in particolare di Godo, per le modifiche all' orario dei treni La vicenda dei nuovi orari dei treni a Godo e in altre stazioni lasciate a piedi da ormai quasi un anno è la dimostrazione concreta di quanto le promesse di Donini, Bonaccini e di tutti gli amministratori locali del Pd siano solo parole al vento. Da lunedì ci troveremo davanti una situazione paradossale dove non solo non si mette una pezza alla scellerata decisione dello scorso dicembre di cancellare alcune fermate, ma addirittura si peggiora la situazione attuale. Un disastro sotto ogni punto di vista firmato dal Pd e che vedrà ancora una volta i pendolari pagarne il conto". È quanto dichiara Andrea Bertani, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, riguardo alla protesta dei pendolari, in particolare di Godo, p e r l e modifiche all' orario dei treni che entreranno in vigore da lunedì 9 giugno. "Con il nuovo orario verranno aggiunte nuove corse completamente inutili inserite pochi minuti dopo altre, per esempio quella delle 17:05 da Godo a Ravenna, di poco successiva a quella delle 16:53 e lasciando comunque buchi orari di quasi due ore nella fascia che va dalle 8 alle 10 - spiega Bertani - Di certo va peggio nel collegamento fra Godo e Lugo dove nessuna corsa di quelle perse con l' orario invernale è stata recuperata e molti collegamenti prevedono cambi e durate incredibili, anche superiori a un' ora. Ci saranno buchi orari anche superiori alle 4 ore. Questa è la realtà del servizio ferroviario regionale nell' epoca di Bonaccini e Donini. Ed è una realtà che peggiora a ogni cambio d' orario, pendendo in giro i cittadini, i lavoratori, gli studenti e le loro famiglie. Per questo presenteremo immediatamente un' interrogazione per chiedere conto alla Regione degli impegni non mantenuti". Per muoverti con i mezzi pubblici nella città di Ravenna usa la nostra Partner App gratuita ! Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
6 giugno 2019 Pagina 36 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Politica locale DE PASCALE «IN PROVINCIA TUTTI I SINDACI HANNO APPROVATO UN REGOLAMENTO UGUALE PER GESTIRE LE STRUTTURE» «Controlli continui, investiremo di più per gli anziani» L' ULTIMO caso, in ordine di tempo, è quello di pochi giorni fa e riguarda due case per anziani nelle quali lavoravano persone con turni massacranti e stipendi inadeguati. Una situazione che ha scoperto la Guardia di Finanza. Ma appartengono a un passato recente altri episodi, saliti alla ribalta delle cronache, di maltrattamento nei confronti degli ospiti delle strutture. A conferma di un fenomeno grave, da tenere controllato, soprattutto in un territorio come il nostro nel quale le strutture di questo tipo sono sempre in crescita. Nel comune di Ravenna sono attive 78 case famiglia, a Cervia sono 2 mentre a Russi sono 8. Sindaco, le case famiglia hanno subito negli ultimi anni un notevole incremento. «Sì. E sono concentrate numericamente sul territorio ravennate, dove per altro l' aumento è stato maggiore. A testimoniare che dobbiamo aumentare l' offerta di residenzialità pubblica. Spesso infatti queste strutture vengono utilizzate per accogliere anziani non autosufficienti che, invece, dovrebbero trovare posto nelle strutture accreditate». Quali provvedimenti pensa di adottare quindi? «L' intenzione è di tornare nuovamente a investire nel 'Fondo regionale non autosufficienza' e di farlo entro l' anno. Sul nostro territorio l' investimento era sempre stato più basso, a favore dei disabili. Ora è il momento di allargare la coperta: aumenteremo l' investimento per gli anziani, senza ovviamente ridurre quello per i disabili. E lo faremo a partire dal prossimo assestamento». Come funzionano i controlli nelle strutture? «Vengono fatti di continuo. Abbiamo anche avviato un percorso sperimentale che coinvolge la polizia locale in collaborazione con l' Ausl, per formare un nucleo che possa effettuarli in autonomia. È evidente che ci sono due piani differenti: quello degli illeciti penali, che è competenza delle forze dell' ordine, e quello relativo alla qualità del servizio». Che coinvolge invece le amministrazioni pubbliche. «Noi abbiamo il compito di qualificare il servizio con i regolamenti. Nella nostra provincia tutti e 18 i sindaci, hanno appena approvato un regolamento uguale per la gestione delle strutture. È un risultato importante. I gestori onesti, che sono la maggior parte, hanno la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 6
6 giugno 2019 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali primo quadrimestre 2019 Ritenute Irpef e Iva trainano le entrate L' imposta sul valore aggiunto cresce tendenzialmente dell' 1,9% Maggiori entrate per 1,290 miliardi di euro nel primo quadrimestre 2019. Che, se rapportate ad anno, euro più euro meno, andrebbero anche oltre a quello 0,17 punti percentuali di Pil indicati dal Governo italiano nella risposta al report della Commissione europea che certifica lo sforamento dei conti pubblici. Dai dati diramati ieri dal Dipartimento delle Finanze, infatti, emerge che complessivamente le entrate tributarie sono cresciute dell' 1% rispetto allo stesso periodo dell' anno precedente attestandosi a 129,381 miliardi di euro. Un risultato che, per i tecnici del Mef, è stato penalizzato dalle entrate del mese di febbraio che hanno fatto registrare una variazione negativa del 2,3% causata dal minor gettito di 655 milioni e di 712 milioni, rispettivamente dell' imposta sostitutiva sui risultati delle gestioni individuali di portafoglio e della sostitutiva sulle forme pensionistiche complementari e individuali. A trainare le entrate sono sempre le ritenute Irpef da lavoro dipendente e l' Iva sugli scambi interni. L' imposta sul valore aggiunto, in particolare, nel primo quadrimestre cresce tendenzialmente dell' 1,9% pari a un miliardo e 100 milioni in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A crescere del 5,4% sono soprattutto gli scambi interni ma è ancora troppo presto per attribuire alla fatturazione elettronica risultati mirabolanti. L' Iva registrata dal Bollettino delle entrate è quella versata da chi le tasse le paga e non le evade. Come specifica la stessa nota del Mef, infatti, l' Iva sugli scambi interni è «influenzata positivamente dall' andamento del mese di gennaio (+17,9%) che ha risentito del meccanismo di versamento dell' imposta relativa al mese di dicembre 2018 (acconto a dicembre e saldo a gennaio)». Non solo. «Il saldo positivo versato a gennaio 2019 ha recuperato l' andamento negativo dell' acconto registrato a dicembre 2018» e per quanto riguarda aprile 2019 «il gettito ha recuperato dei ritardi di contabilizzazione dei versamenti» degli enti pubblici. Se si vuole attribuire un effetto di recupero di gettito dall' evasione vanno segnalati i 261 milioni di euro (+19,3%) registrati sotto la voce «attività di accertamento e controllo» sul fronte Iva. Positivi anche i dati delle entrate da gioco (+5,7%) e tabacco (+0,8%). © RIPRODUZIONE RISERVATA. Marco Mobili Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
6 giugno 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Dl cantieri, sì a Infrastrutture Spa Revoca di concessioni più facile Decreto in Aula. Tiene l' intesa Lega-M5S, oggi il sì del Senato. Cancellata la stretta sulle irregolarità fiscali e contributive delle imprese, stop al fondo di salvataggio per Pmi al lavoro nei cantieri in crisi Dopo le polemiche e il rischio rottura l' accordo Lega-Cinque Stelle sul decreto sblocca cantieri tiene anche alla prova del voto nell' Aula del Senato. L' assemblea di Palazzo Madama ha esaminato ieri gli emendamenti a tutti i trenta articoli del provvedimento, superando senza inciampi anche i nodi considerati più delicati, come il super-emendamento che ha sostituito in blocco l' articolo 1 con le modifiche al codice appalti, incassando anche qualche novità favorevole alle imprese. Oggi è atteso il voto finale sul decreto che poi passerà subito all' esame della Camera, in vista della conversione da chiudere entro il 17 giugno. Sulla riforma del codice appalti il voto ha confermato le anticipazioni di ieri, inclusa la disapplicazione temporanea (fino al 31 dicembre 2020) di alcune misure particolari, alcune delle quali (come la cancellazione dell' obbligo di centralizzazione delle gare per i piccoli comuni e d e l d i v i e t o d i a p p a l t o integrato) erano in realtà previste in forma addirittura più ampia dal testo in vigore del 19 aprile. La novità di rilievo riguarda la cancellazione del giro di vite sulle irregolarità fiscali e contributive delle imprese. La norma - che inizialmente sembrava destinata a un semplice ridimensionamento - è stata cancellata del tutto. Dunque, decade la possibilità di escludere dalle gare le imprese sulla base di violazioni non accertate in via definitiva. Niente da fare anche per l' idea del fondo salva-Pmi incagliate in un cantiere in crisi da finanziare con una micro-tassa sulle gare. L' emendamento Cinque Stelle, incappato nelle proteste degli operatori e nell' opposizione della Lega, è stato ritirato. Neppure discusso anche l' emendamento della Lega che puntava a inserire la Tav in un elenco di opere da commissariare subito. Come annunciato, la proposta di modifica è stata trasformata in un semplice ordine del giorno. Ha invece superato il vaglio dell' Aula la norma che esclude la possibilità di contestare il danno erariale nei confronti dei dirigenti che firmano provvedimenti di revoca delle concessioni autostradali. Lo scudo per i funzionari pubblici, fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, ha preso la forma di un emendamento dei relatori riformulato ieri pomeriggio con due novità. La prima è che la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 9
6 giugno 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore
6 giugno 2019 Pagina 16 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali SALVATAGGI Carige, proroga per i bond garantiti Emendamento al decreto crescita: scadenza a fine anno per le emissioni L' operazione Carige continua a navigare in alto mare, e il governo studia una proroga per la prima parte dell' ombrello pubblico: quella che permette di coprire con garanzie statali le emissioni di nuovi bond per supportare la liquidità dell' istituto. Il decreto di inizio anno fissava il termine del 30 giugno. E ora si prova a spostare la data al 31 dicembre. La via passa per la riformulazione di un emendamento del relatore Giulio Centemero (Lega) al decreto crescita, che andrà in discussione lunedì prossimo. La mossa non dovrebbe modificare gli altri aspetti del calendario. A partire da quello che colloca al 30 settembre l' ultimo giorno utile per presentare al ministero dell' Economia la richiesta di «ricapitalizzazione precauzionale», cioè il salvataggio di Stato da far scattare se l' affannosa ricerca di investitori privati non andrà a buon fine. Ma su tutta l' operazione pendono anche le richieste della Banca centrale europea: da Francoforte è già arrivato il «sì» a tempi supplementari per la presentazione del nuovo piano di salvataggio dell' istituto genovese. Ma si tratta di una finestra limitata a poche settimane. Sui nuovi bond, il decreto-Carige di inizio anno prevedeva la possibilità di garanzie statali su emissioni fino a 3 miliardi. Per ora, Genova si è attestata a quota 2 miliardi, quindi il rinvio darebbe più tempo per coprire lo spazio rimasto ancora "libero". Naturalmente il costo a carico del bilancio pubblico è molto inferiore: a bilancio ci sono fino a 300 milioni, che scattano con l' escussione della garanzia. Carige resta però uno dei punti deboli del sistema anche secondo la commissione Ue. Che nel report sulla procedura d' infrazione di ieri ha ventilato nuovi impatti anche sul deficit se Roma dovrà intervenire per salvare «istituzioni finanziarie». © RIPRODUZIONE RISERVATA. M.Mo.G.Tr. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 11
6 giugno 2019 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali REGIMI AGEVOLATI Pensione di vecchiaia compatibile con il forfettario L' assegno con quota 100 non è il passpartout dell' attività con l' ex datore Nella circolare 9/E pubblicata il 10 aprile l' agenzia delle Entrate ha affermato che la clausola di esclusione del regime forfettario non opera nei confronti degli aspiranti forfettari pensionati - e quindi titolari di redditi di lavoro dipendente ex articolo 49, comma 2 del Tuir - «ogniqualvolta il pensionamento sia obbligatorio ai termini di legge». Tuttavia nel settore privato la norma non prevede esplicitamente un pensionamento obbligatorio. Un quesito rivolto all' Agenzia (oggetto della risposta 161/2019 - si veda «Il Sole 24 Ore» del 29 maggio) riguarda un lavoratore che, avendo maturato i requisiti della pensione di vecchiaia nel 2017 (66 anni e 7 mesi di età con almeno 20 anni di contributi), ha cessato il rapporto. Dopo avere conseguito la pensione, ha intrapreso una attività di lavoro autonomo il cui principale committente è l' ex datore di lavoro. Nella risposta 161, le Entrate hanno confermato la legittima applicabilità del regime forfettario (in presenza dei restanti requisiti) nel caso in cui il pensionamento sia intervenuto per obbligo di legge. Tale requisito assume diversi significati nel mondo del pubblico impiego o in quello dei datori di lavoro del settore privato. Infatti per i dipendenti del settore privato il pensionamento obbligatorio può essere inquadrato unicamente nella pensione di vecchiaia, dal momento che la legge 108/1990 conferisce la facoltà al datore di lavoro di recedere anche in assenza di giusta causa e giustificato motivo una volta raggiunti i requisiti pensionistici dell' accesso per vecchiaia, escludendo pertanto fra i pensionamenti obbligatori quelli anticipati, se con età inferiore a quella di vecchiaia. Invece per i pubblici dipendenti va ricordato come, a opera del decreto legge 112/2008, nella versione modificata dal decreto Madia, una volta raggiunta l' età di 65 anni in presenza del requisito contributivo della pensione anticipata (42 anni e 10 mesi per gli uomini; uno in meno per le donne, una volta esaurita la finestra trimestrale) l' amministrazione pubblica procederà al collocamento a riposo d' ufficio per limiti ordinamentali. La pensione in quota 100 non può essere considerata obbligatoria né nel mondo privato né in quello pubblico, tanto più visto il peculiare regime di incumulabilità dei redditi fino al raggiungimento dell' età di vecchiaia da parte del pensionato, anche nel caso di lavoro autonomo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 12
6 giugno 2019 Pagina 25 Il Sole 24 Ore
6 giugno 2019 Pagina 27 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali incertezza sull' emendamento dopo i rilievi del viminale Segretari, freno allo spoils system Un colpo di freno allo spoils system dei segretari comunali a n c o r a a v v o l t o n e l l ' incertezza. La maggioranza parlamentare è divisa sul testo dell' emendamento all' articolo 23 del decreto sblocca cantieri, nel quale è stata inserita la norma tendente ad accelerare le procedure per coprire le tante, troppe, sedi di segreteria vacanti, a causa del decennale blocco delle assunzioni. Come aveva evidenziato ItaliaOggi il 4 giugno scorso, la stesura originaria dell' emendamento si prestava alla possibile sostanziale abolizione di fatto dei segretari comunali. Infatti, nelle more delle procedure concorsuali attivate con l' emendamento (per sole 171 sedi), l' emendamento aveva previsto la possibilità di coprire le sedi vacanti con i vice segretari, consentendo ai comuni delle classi terza e quarta anche di convenzionarsi tra loro per affidare ad un unico vice segretario la direzione della sede di segreteria. La norma, così come impostata, potrebbe consentire di scavalcare sostanzialmente l' albo dei segretari comunali e di aprire alla chiamata fiduciaria del funzionario che, per legge, deve garantire oltre alla corretta gestione, anche la legittimità dell' operato amministrativo e svolgere le funzioni di responsabile anticorruzione. Infatti, la stesura originaria dell' emendamento consente ai sindaci di incaricare come vice segretari da preporre alla sede di segreteria anche funzionari non di ruolo, reclutati ai sensi dell' articolo 110 del Tuel, che regola gli incarichi a contratto, per altro con selezioni nemmeno lontanamente paragonabili al lungo e molto selettivo processo di reclutamento dei segretari comunali. In Parlamento il contenuto dell' emendamento è stato corretto, proprio per evitare queste storture. Il testo in votazione adesso prevede che sino alla data di immissione nell' albo dei vincitori del concorso pubblico regolato dai commi inseriti nell' articolo 23 dello sblocca cantieri nelle regioni quali la carenza di segretari sia proporzionalmente più elevata e quelle interessate dai recenti eventi sismici, i comuni di classe IV e III nei quali sia vacante la carica di segretario, in caso di dimostrata e perdurante impossibilità di provvedere alla relativa nomina secondo le procedure ordinarie o di affidare la reggenza ad un segretario anche in disponibilità, possono affidare le relative funzioni ai vicesegretari, «individuati nell' ambito del personale di ruolo dei medesimi comuni». Con la precisazione che le funzioni di segretario possono essere attribuite a «personale di ruolo», si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 14
6 giugno 2019 Pagina 27 Italia Oggi
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