Il Foglietto NEWS - Rotary Club Roma Appia Antica
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NEWS Il Foglietto Periodico mensile ad uso interno del Rotary Club Roma Appia Antica Numero 241 Aprile-Maggio 2020 Fondato da Antonio de Majo il 1 luglio 1985 Club Roma Appia Antica __________________________________________________________________________________________________ Periodico mensile ad uso interno dei Soci del Rotary Club Roma Appia Antica. A cura di: Flavio Genghi email: fogliettoappiaantica@libero.it Club Roma Appia Antica
IL ROTARY NON SI FERMA- FASE 2 (DI FLAVIO GENGHI) Carissimi Amici Soci, lo scorso numero de “Il Foglietto”, uscito il 6 aprile, recava un mix davvero interessante di articoli, so- spesi a metà tra le attività svolte in presenza nella seconda metà di febbraio (R.A.L.A., Rotary Day, R.Y.L.A. sul coaching e personal branding) e numerosi contributi inviati dai soci che ci hanno racconta- to come stavano vivendo la prima fase della quarantena e le considerazioni che li hanno accompagnati durante questo periodo di forzato isolamento. Questo numero che nasce totalmente durante il periodo di lockdown ospita alcune importanti valuta- zioni del Presidente incoming Carlo Tramontano sulla partenza del prossimo anno rotariano che lo ve- drà alla guida del nostro club; un ricordo artistico-rotariano del Prof. Enrico Bruschini, un articolo di Pi- lar Marzuco su come si sta evolvendo il mondo della cosmesi in questa delicata fase della pandemia; una breve presentazione del socio Marco Di Censo, entrato a far parte ufficialmente del nostro club a gennaio, una lettera del nostro Exchange student Filippo Scanu da Taipei; un pezzo dei nostri ragazzi del Rotaract su come è proseguita la loro attività durante questi mesi difficili. Inoltre, come sapete, nonostante la situazione di epidemia legata al Covid-19 ed il doveroso blocco di tutte le riunioni in presenza, anche le nostre conviviali settimanali oltre che le riunioni di Consiglio Di- rettivo e Commissioni hanno continuato a svolgersi in videoconferenza, uno strumento che ha riscon- trato un buon apprezzamento dei nostri soci considerando anche le numerose presenze alle stesse. Abbiamo avuto, in quest’ultimo periodo, relazioni di altissimo livello ed interesse, a partire dalla serata sulla “finanza sostenibile” del 21 aprile scorso, organizzata dal nostro Rotaract , per proseguire, poi, con tre conviviali che, sotto profili diversi, hanno toccato i temi dell’arte e della cultura. Mi riferisco, ovviamente, alla serata del 28 aprile scorso nella quale il nostro socio Giuseppe Tota ci ha parlato del tema “cultura è svi- luppo?” con una particolare attenzione alla valorizzazione del pa- trimonio culturale della Regione Lazio; alla conviviale dell’8 mag- gio, in interclub con il RC Palazzolo Acreide – Valle dell’Anapo, nella quale il nostro professore Enrico Bruschini ci ha svelato storie e curiosità su “Il Pugile in Riposo e l’affresco del Triclinio estivo della Valle di Livia “ mentre l’altro relatore, il Prof. Paolo Mifosi, ci ha condotto alla scoperta del “Barocco di Palazzolo Acreide e di Val di Noto”; ed, infine, alla conviviale del 12 maggio nella quale abbiamo avuto come nostro gradito ospite il Generale dell’Arma Roberto Riccardi, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Pa- trimonio Culturale, il quale ci ha relazionato sul tema: “La tutela del Patrimonio Artistico Culturale” dal punto di vista della pre- venzione e repressione dei reati connessi alla tutela del patrimonio culturale. Per questo e tanto altro ho voluto intitolare questo mio editoriale “Il Rotary non si ferma - Fase 2” per- ché, ancor più in questo momento di parziale ripartenza per l’Italia e per noi tutti, è importante conti- nuare a sentire e far sentire la voce del Rotary e dei Rotariani. Buona lettura. 2
RIFLESSIONI SU COME SI POTREBBE ORGANIZZARE L’ANNO ROTARIANO 2020-2021 (DI CARLO TRAMONTANO) Quest’anno 2020, dopo 18 anni di Rotary con il club dell’Appia Antica, sarò Presidente. Innanzi tutto vorrei ringraziare la persona che mi ha dato la possibilità di iniziare questo meraviglioso viaggio, il Professor Enrico Bruschini che tutti ben conosciamo e che ci ha dato qualche giorno fa l’opportunità di godere di una delle sue mitiche conferenze su “Il Pugile in Riposo e l’affresco del Tri- clinio estivo della Valle di Livia “ in interclub con il R.C. di Palazzolo Acreide il cui relatore, Prof. Paolo Mifosi, ci ha intrattenuto su “il Barocco di Palazzolo Acreide e della Valle di Noto”. Ma come non rivolgere un pensiero al carissimo Professor Tonino de Majo PDG che, agli inizi della mia esperienza rotariana, mi accolse per trasmettermi i valori fondanti del Rotary e mi onorò di un invito a casa sua insieme con il compianto ed affettuoso Mario Corsi. Come non ringraziare Maurizio Foschi che, durante la sua presidenza, mi invitò a recitare qualche poe- sia napoletana durante la conviviale per gli auguri di Natale e che mi stimolò a comporne una per mia madre che in quei giorni mi lasciava e che venne pubblicata anche sul nostro importante mensile “Il Fo- glietto”, allora curato da Anna Tina Mirra, a cui va il nostro affettuoso ricordo. Come non citare l’amico Roberto Capocaccia con cui più volte ci siamo incontrati per preparare delle se- rate musicali per il nostro club Appia Antica, una tra tutte in occasione del Ventennale con canzoni can- tate in coro e poesie recitate dal grande Peppino Gallian con il nostro sottofondo musicale. Ed il Socio Pierpaolo Cotone con il suo garbo e la sua signorilità, Pierluigi Marconi con le sue articolate riflessioni che mi diedero la possibilità di servire il Rotary come Prefetto; ed infine, ma non per ultimo, l’affettuoso nostro amico Responsabile da anni della Commissione del Rotary International Francis Boussier che mi gratificò nel suo anno di Presidenza del “Paul Harris”. Ma l’elenco non finisce qui; come non ringraziare gli altri PDG del Club Roberto Ivaldi e Roberto Scam- belluri e tutti i Past President che mi hanno preceduto e che mi hanno lasciato un’eredità ricca di valori e di esperienze, da Luigi Apuzzo a Bartolomeo Bove da Francesco Mengucci ad Alessandro Bani, da Luigi Cancellaro ad Anna Paola Iori, da Luigino Coia al più volte Presidente, il coriaceo Biagio Tortori- ci. Li abbraccerei tutti, ma non posso! In special modo la mia esperienza professionale come Manager da circa 35 anni del più importante Gruppo Assicurativo Italiano e tra i primi nel mondo come le “Assicurazioni Generali”, mi ha insegnato a vivere per il cambiamento adattandomi senza soluzione di continuità al mondo che si evolve, ai rischi da gestire e controllare, alle nuove esigenze ed ai nuovi bisogni che nascono e si affermano in una socie- tà dinamica, ma mai mi sarei aspettato l’improvvisa comparsa di un piccolissimo essere, un “malefico virus”, che sta condizionando tutti noi, portandosi dietro effetti devastanti per l’umanità sotto forma di perdite di vite, mettendo in ginocchio la sanità e compromettendo l’economia di tanti paesi del mondo. In questo contesto non sarà facile pianificare quest’anno rotariano principalmente perché sarà un anno atipico. Mi ero già attivato, ad esempio, per individuare una location dove potere incontrarci per il tradizionale “Passaggio della Campana”, ma dubito di potere organizzare una conviviale per la prima settimana di Luglio; probabilmente, spero, che lo si possa fare per Settembre. Ma bando alle malinconie, desidero essere ottimista ed il mio primo obiettivo sarà quello di trasformare le minacce in opportunità! 3
Ho avuto l’occasione di partecipare prima al Pre-SIPE e poi al SIPE, il seminario per i Presidenti Inco- ming. Ebbene sono rimasto estremamente colpito dall’entusiasmo con cui non solo i Relatori , ma tutti i partecipanti hanno vissuto questa esperienza. La nuova tecnologia, lo smart meeting, ci è venuta incon- tro permettendoci di scambiare idee e progetti anche con amici e colleghi rotariani residenti in località ben lontane da Roma. L’occasione ad esempio , di aver potuto incontrare il Presidente Incoming del Ro- tary International Holger Knaack che ci ha intrattenuto sui programmi a livello internazionale e sul suo nuovo motto “Il Rotary crea Opportunità”. Ma veniamo a noi , il mio obiettivo primario quest’anno sarà caratterizzato da una forte coesione e con- divisione di intenti nell’ambito del Club e del Consiglio Direttivo. Il mio stile di Gestione del Club infatti sarà il più possibile partecipativo. Le decisioni verranno prese collegialmente consultando il nostro C.D. per creare quello spirito di collaborazione che ci consentirà di creare la massima sinergia di idee e competenze che ci potranno permettere di raggiungere quegli obiet- tivi più ambiziosi attraverso la condivisione. I progetti che il Club porterà avanti non saranno i progetti del Presidente ma i progetti di tutto il club. Infatti mi piacerebbe coinvolgere in questa Vision non solo i membri del Consiglio Direttivo, ma tutti i Soci, ognuno potrà dare il proprio contributo. Questo non impedirà al Presidente di assumersi tutte le Responsabilità delle scelte. Un obiettivo concreto quest’anno sarà quello di incrementare il numero dei Soci. Sarebbe auspicabile per esempio che ogni Socio si impegnasse nella presentazione di un nuovo Socio per il club. Qualche anno fa eravamo giunti ad un numero consolidato di 103 Soci. Sarà poi importante valorizzare i Giovani che sono il nostro presente ed il nostro futuro. Diamo spazio alle loro iniziative, al loro entusiasmo, alle loro competenze. I nostri Rotaractiani hanno dimostrato di avere quelle conoscenze, quelle capacità, quella padronanza delle nuove tecnologie che abbinate alla saggezza ed alle esperienze dei meno giovani Rotariani potranno consentire un salto di qualità che ser- virà ad accrescere l’”appeal” del Rotary. 4
GALLERIA BORGHESE: UNA VISITA FUORI DAL COMUNE Carissimi amici soci, sistemando i numerosi fogli che si erano accumulati negli ultimi anni nella mia libreria ho tro- vato un interessante articolo sulla Galleria Borghese scritto nel 2011 da Alessandra, una delle tre figlie di Mario Spizzichino, uno degli amati fondatori del nostro Club. Vorrei riproporre questo articolo in omaggio alla meravigliosa famiglia di Mario con un ricordo affettuoso per la dolcezza e l’amicizia che ci ha donato per tanti anni, con un grande abbraccio alla dolce Lilly che ho sentito recente- mente e che saluti tutti di cuore ed un complimento e un affettuoso saluto ai suoi tre gioielli Alessandra, Laura e Cinzia. ENRICO BRUSCHINI Quante cose si imparano nei musei! Ce ne siamo accorte qualche settimana fa alla Galleria Borghese. Il Papà delle Ragazze aveva organizza- to una visita guidata con un suo caro amico, il prof. Enrico Bruschini, storico dell’arte e Fine Art Curator presso l’ambasciata Usa in Italia. Noi andiamo spesso in giro per Roma (e non solo) accompagnati dalla nostra guida preferita, e con lei abbiamo scoperto quanto valore aggiunto dia una spiegazione professionale di quello che si sta guar- dando, una panoramica storica che contestualizzi le opere che abbiamo di fronte. Inutile dire che nel corso degli anni la Galleria Borghese è stata più volte meta delle nostre visite. Cono- scevamo bene la Paolina Borghese del Bernini, o il ratto di Proserpina; o l’Apollo e Dafne. Così come i quadri di Caravaggio: il San Giovanni Battista, Il Bacchino malato, Davide e Golia. E anche le altre opere sono state viste più volte da noi Ragazze durante le varie visite. Stavolta però vorremmo raccontarvi i particolari, le curiosità che non solo non abbiamo mai notato in passato, ma che senza l’aiuto di Enrico Bruschini non l’avremmo notate affatto. Per esempio, una semplice: sapete da cosa derivano i termini panico e pastorale? Lo abbiamo scoperto davanti a una statua del dio Pan posta nell’atrio della Galleria: il dio Pan era talmente brutto con le sue zampe da capra, le corna e il barbone che le ragazze quando lo incontravano nel bosco scappavano in preda al… panico! E il pastorale? È un termine che il cristianesimo ha mutuato dalla mitologia attribuendolo al bastone del Papa, ma era proprio il bastone che aveva il dio Pan, pastore di pecore. Proseguendo la visita virtuale, nella prima sala troviamo un mosaico raffigurante dei gladiatori. Alcuni corredati perfino dal loro nome, proprio con lo scopo di rendere loro onore. Ci accorgiamo, accanto ad alcuni di questi ritratti, di un simbolo disegnato con le tesserine di marmo: un piccolo cerchio barrato con un tratto orizzontale: questo stava a significare che l’eroe era caduto durante il combattimento. Sempre e proposito di gladiatori, nonostante in molte ricostruzioni (specie cinematografiche) si attribui- sca loro l’uso della lancia, il professor Bruschini invece ci spiega che l’arma utilizzata nei combattimenti era il tridente, presente infatti nel disegno musivo. Questo per evitare incidenti al pubblico accorso, normalmente protetto da una rete: mentre una lancia avrebbe potuto trapassarla e ferire qualcuno il tri- dente non faceva correre questo rischio. Ma la cosa più singolare però è stata imparare da dove deriva l’uso del pollice verso. È un’espressione latina che rimanda al gesto che l’imperatore rivolgeva al gladiatore vittorioso per indicargli se salvare o meno la vita dello sconfitto. Sempre le ricostruzioni cinematografiche (Il Gladiatore, con Russell Crow, in primis) ci suggeriscono che il pollice in alto dell’imperatore risparmiava la vita al gladiatore sconfitto, mentre il pollice verso l’avrebbe sacrificata. 5
E qui abbiamo capito 2 cose: innanzitutto che nella realtà la spiegazione è opposta al sapere comune: il pollice in alto infatti stava a significare “taglia la giugulare” e di conseguenza condannava a morte il gladiatore, mentre al contrario il pollice verso, che simboleggiava il gesto di in- guainare la spada gli risparmiava la vita. Ma soprattutto il gesto del pollice verso non è affatto quello cui siamo abituati, della mano con pollice all’ingiù, ma era il pollice stretto nel pugno, proprio a sim- boleggiare una spada inguainata. Procedendo oltre, anche le opere di Bernini sono state il mezzo per scoprire particolari in- teressanti e imparare curiosità particolari. E a parte gli incredibili, ma noti, dettagli scolpiti dal Maestro, come ad esempio la leggerezza dei capelli di Dafne, o le mani di Plutone che affondano nella morbida carne di marmo di Proserpina, Il prof. Bruschini ci ha fatto notare un incredibile particolare del famoso ratto che conferma (sempre che sia necessario!) l’estrema precisione dello scultore: il manto di Proserpina sul didietro presenta una piega dovuta alla stiratura del tessuto (che all’epoca si faceva con una sorta di pressa). Bene sul davanti, dove il manto prosegue girato, pro- segue anche la piega, solo che va verso l’interno invece che verso l’esterno; concavo e convesso per capire meglio. Davvero stupefa- cente! Un’altra piccola chicca: sapete perché la base della statua di Paolina Borghese di Canova è in legno? Perché nasconde al suo interno un meccanismo meccanico che permette di farla girare e ammirarla (come si dovrebbe fare per tutte le sculture, peraltro!) a 360 gradi. E infine, avete idea da cosa derivi il termine sincero? Sempre raccontandoci le opere di Bernini, il prof. Bruschini ci ha spiegato che quando una statua si rompeva durante l’esecuzione lo scultore provava a occultarne la frattura per poter comunque vendere l’opera al committente. Se era piccola poteva ripararla inserendo un perno di metallo all’interno, e con una mistura di cera e polvere di marmo teneva incollate le estremità. Da qui il termine sincera (sine cera ovvero senza cera) che equivaleva a “perfetta”. Bello no? A quando la prossima visita, professore? 6
LETTERA DEL NOSTRO EXCHANGE STUDENT (DI FILIPPO SCANU) Caro presidente , caro rotary club, Sono passati nove mesi e, nonostante la pandemia, io sono ancora qui. Lo scambio prosegue con molte restrizioni ed infatti ci incontriamo solo in remoto con il club di Taiwan. Le attività del club sono sospese, da tre mesi, ogni settimana era consuetudine fare i meeting con il nostro club. Le attività scolastiche, invece, proseguono non abbiamo mai avuto le restrizioni che ci sono in Italia , solo piccoli accorgimenti a sfondo precauzionale per evitare di contrarre il virus. Continuo ad andare a scuola e a frequentare il corso di cinese , incontro gli exchange student solo nel weekend, perché durante la settima- na dobbiamo rientrare alle 17. Da un mese ho cambiato famiglia , loro sono molto disponibili ma come tutti impegnati al lavoro. Con mol- to dispiacere sono stati annullati tutti i viaggi per noi exchange , per via del virus, penso sia la cosa giusta anche se, ripeto, qui la situazione è sotto controllo da tutti i punti di vista. Le persone hanno un gran rispet- to verso il prossimo e tutti seguono le regole. Sono molto felice per aver vissuto questa esperienza all’estero, un’altra cultura , un altro popolo, un’altra realtà , tra un mese rientrerò in Italia con un grande bagaglio di esperienza ! Spero di vedervi presto. 7
BUON VENTO A TUTTI (DI MARCO DI CENSO) Un saluto affettuoso a tutti i soci nonché nuovi amici. Mi Chiamo Marco Di Censo, ho 52 anni, qualcuno dice anche ben portati, ma sono dicerie di amici che mi vogliono bene. Lavoro nel campo dell’ICT da più di 20 an- ni, ma il mio pensiero giornaliero va sempre alla famiglia. Ho una splendida moglie, Maria, dipenden- te di Banca, e una figlia di 6 anni a Giugno: la mia principessa. Laureato in Matematica Finanziaria, con re- latore il nostro Socio Prof Olivieri, a cui non riuscirò mai a dare del tu, su applicazione dei modelli matematici in ambito Finanza. Insieme con mia moglie condividiamo il piacere dei viaggi e la conoscenza di culture diverse, proprio perché dall’incontro di diversi punti di vista se ne crea uno con respiro a 360 gradi. Ho una passione nascosta, sono addicted all’architettura, alla ristrutturazione, insomma a tutto ciò che ha che fare con il ridare a nuova vita agli spazi abitativi. Passerei le ore su Pinterest a vedere come sono stati ristrutturati Casali ed appartamenti ... in- somma un caso da studiare! Mi piace lo sport ed ho praticato: Calcio, che ho lasciato qualche anno fa dopo che avevo realizzato che con la mente avevo 30 an- ni, mentre il fisico ne aveva molti di più. Ma non ho smesso di sciare, per questo abbiamo una piccola ca- setta a Rocca di Mezzo utilizzata per venirci a ricaricare le batte- rie. Ed infine il nuoto ma più di tutti il windsurf….. mia passione per la quale affronto 3 gg di viaggio per andare sulla spiaggia della Grecia in mezzo alle Cicladi…. Paros. Ma ora ho una degna partner e compagna di vela di 6 anni. Ho un carattere sempre socievole sempre pronto al confronto che a mio avviso è sempre costruttivo. Buon vento a tutti. 8
LA COSMESI E IL SUO CAMBIAMENTO AI TEMPI DEL COVID-19 (DI PILAR MARZUCO) Il mondo del beauty non si ferma davanti all’emergenza coronavirus. Per rispondere all’esigenza dei consumatori chiusi in ca- sa, il mondo beauty si è riconvertito quasi del tutto alla vendita online. Dopotutto l’esigenza sanitaria ha fatto de- collare gli ordini e le vendite online, non solo dei cosmeti- ci ma di tutti i prodotti correlati. Secondo una stima dall’inizio dell’emergenza la categoria dei gel igienizzanti per mani ha registrato crescite di oltre 800 punti percentuali. Possiamo dire che “la bellezza” ha sofferto un po’ meno di altri settori. E’ il segnale del cambiamento della routine della cura di se che trascende la frenesia legata alla paura del contagio. Ma non solo, gel a parte con il prolungarsi della situazio- ne che richiede di stare a casa, sempre più consumatori acquistano make-up e creme per la cura di se. Ma, dal mio scenario di amministratore unico della P&G Pharmacos, ho potuto evidenziare un altro grande cambiamento in totale controtendenza fino a pochi mesi fa, cioè la garanzia di prodotti più si- curi e più efficaci di prima, portando in netto ribasso il “naturale”. C’è richiesta di prodotti più garan- titi, a prova di “contaminazione” da batteri e virus, considerando ciò che vogliono ora le donne quan- do scelgono i cosmetici. L’isolamento sociale, come evidenziato prima, sta modificando i criteri di scelta anche per questi pro- dotti di consumo e si intravedono nuove esigenze tra le donne di tutto il mondo. I nuovi bisogni, da ammettere, riflettono totalmente il momento storico che stiamo vivendo. Prima la tendenza era su prodotti “naturali”, clean e privi di conservanti. Ora si torna sui propri passi. Il prodotto deve essere garantito e sicuro anche a costo di contenere sostanze chimiche se sono garantite come sicure ed effica- ci, assicurando assenza di contaminazione anche minima del prodotto. E’ appurato che il Covid-19 sta impattando con le scelte dei consumatori, stima da non sottovalutare è che il 50% delle donne, e non solo, concorda che sia importante l’aspetto della sicurezza. Fa riflettere come prima del Covid-19 i consumatori clean evitavano ingredienti come conservanti e artificiali nei loro prodotti di bellezza a causa dei rischi di salute percepiti. Ora si è disposti ad accettarli purché il marchio fornisca prove di sicurezza ed efficacia. Regolarmente purtroppo, arrivano allarmi sulla contaminazione dei prodotti di bellezza. L’ultimo in ordine fu Forbes, lo scorso dicembre, titolando: “I microbi pericolosi si nascondono nel mio trucco? Il nuovo studio dice SI”! Si trattava di un indagine fatta dall’Università di Aston, pubblicata sul Journal of Applied Microbiology. I ricercatori avevano controllato circa 500 prodotti di diverse categorie di make-up, scoprendo che il 90% erano contaminati da batteri e funghi. Anche se le contaminazioni di- pendevano soprattutto dal modo d’uso, e dalla poca igiene nell’applicarli, l’allarme ha fatto salire i li- velli di attenzione. Ciò a dimostrare che con l’arrivo del coronavirus, il consumatore controllerà la si- curezza degli ingredienti valutando il possibile rischio di contaminazione. 9
Il futuro varrà su ingredienti più puliti e sicuri. I brand dovranno fornire più prove di certificazione che ne garantiranno la sicurezza. I consumatori divenendo più consapevoli dei germi che vivono sulle superfici, sceglierà cosmetici confezionati in modo da eliminare la necessità di toccarli per prelevare dosi da spalmare sulla pelle, con flaconi con erogazioni più sicure e “contactless” come gli spray, pos- sibilmente con tecnologie antibatteriche incluse, cambiando anche il mercato del packaging sulle linee di skincare. Possiamo concludere che, con questo cambiamento epocale verso una consapevolezza dell’igiene, ci si augura che i Brand che dimostrano affidabilità e trasparenza nell’agire subito e riconvertire le linee produttive a tale esigenza vengano premiati dal consumatore. SPAZIO GIOVANI IL ROTARACT AI TEMPI DEL COVID-19 (DI ALESSANDRA DIDENKO) In questo periodo di emergenza nazionale dovuta al Covid-19, nonostante le numerose difficoltà nel portare avanti regolarmente il nostro impegno, noi del Rotaract non ci siamo mai fermati. Grazie al sostegno del nostro Presidente Alessio Pontillo, che non ci ha mai lasciati soli, abbiamo conti- nuato a svolgere in modalità telematica molte delle attività programmate per i mesi di marzo e aprile. Nei primi 10 giorni di marzo, su proposta del nostro Distretto, il “2080”, con molto piacere abbiamo supportato il progetto di donare fondi per comprare ventilatori polmonari. La proposta è subito stata accolta con notevole entusiasmo da parte di tutti i soci e ci siamo mobilitati immediatamente. Grazie al nostro contributo e a quello di altri club di Roma, Lazio e Sardegna, è stata raccolta la somma di 20.692 euro. Verso fine marzo, nel corso dell’interclub telematico con il Rotaract Roma Nord Ovest, insieme anche alla Compagnia del Mantello, alcuni dei soci del nostro club hanno aderito al loro progetto “Regala una storia”. L’idea era di realizzare una video playlist composto da video di massimo due minuti, dove si poteva ascoltare un breve racconto, una filastrocca o una barzelletta per intrattenere e regalare qualche mo- mento di divertimento ai bambini ricoverati nel reparto di Oncologia del Bambino Gesù di Roma. Alla fine del mese di marzo, è stato organizzato un Caminetto di formazione tramite il software “Zoom”, con gli istruttori distrettuali, durante il quale oltre ad avere l’occasione per formarci, abbiamo avuto la possibilità di rivederci e confrontarci su molti progetti a cuore della nostra associazione. Il mese di Aprile è iniziato subito attivamente: abbiamo partecipato con passione ad una Conviviale vir- tuale organizzata dal nostro Rotary Padrino, nel quale il Dottor Corrado Girmenia, Responsabile della UOSD Pronto Soccorso e Accettazione Ematologica, AOU Policlinico Umberto I, ci ha illustrato l’attuale difficile situazione italiana riguardo al Covid-19. È stato un momento sicuramente interessante per ca- pire con l’aiuto di un esperto, la reale situazione e le possibili contromisure che possiamo porre in esse- re, a cominciare dalle precauzioni da prendere nel corso delle nostre giornate. A metà di aprile abbiamo tenuto la nostra assemblea mensile, durante la quale si è discusso di tutte le attività svolte precedentemente e di quelle in programma prossimamente. È stata un incontro atipico, in quanto normalmente siamo abituati a vederci di persona, condividendo la gioia nello stare insieme. Questa volta, invece, ci siamo dovuti accontentare della piattaforma di “Zoom”, sono però fiduciosa che molto presto torneremo alla normalità e a condividere momenti di formazione e di amicizia, come di nostra abitudine. 10
Come ultima attività svolta nel mese di aprile, abbiamo realizzato una conviviale con il Rotary Padrino, che ha avuto come tema “la finanza sostenibile”. Per questo meeting virtuale, un ringraziamento specia- le va soprattutto agli Asset Management di BNP Paribas, che ci hanno illustrato come sia eticamente corretto oltre che economicamente vantaggioso, investire in un progetto di sviluppo razionale e respon- sabile che consenta di guardare con ottimismo al futuro. PROSSIMI COMPLEANNI 27 Maggio Giuseppe TOTA 30 Maggio Gennaro OLIVIERI 30 Maggio Carlo TRAMONTANO 31 Maggio Pilar MARZUCO 3 Giugno Silvia VIZZINI 11
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