IL CORAGGIO DI DIRE NO. LA STORIA DI GIORGIO PRELASCA - Il Discorso
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IL CORAGGIO DI DIRE NO. LA STORIA DI GIORGIO PRELASCA Dal 21 feb. Sala Bartoli del Rossetti di Trieste Alessandro Albertin evoca in uno spettacolo molto toccante la storia di Perlasca, lo Schindler italiano: è Il coraggio di dire no. La storia di Giorgio Perlasca scritto e interpretato dall’attore stesso e messo in scena a cura di Michela Ottolini, che arriva alla Sala Bartoli da martedì 21 a domenica 26 febbraio, per la stagione altripercorsi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.La storia si svolge a Budapest nel 1944. Le SS cercano Perlasca, commerciante di carni che ha rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò. Per loro è un traditore. Ma Perlasca, che in passato ha guadagnato la stima di Francisco Franco, possiede una lettera che lo invita, in caso di bisogno, a presentarsi presso una qualunque ambasciata spagnola. L’uomo coglie questa opportunità di salvezza non tanto per sé, quanto per evitare l’atroce destino della deportazione a quante più persone possibile. Si fa chiamare Jorge Perlasca e si mette al servizio dell’ambasciatore Sanz Briz con cui collabora finché, per ragioni politiche, questi è costretto a lasciare l’Ungheria. Perlasca assume allora indebitamente il ruolo di ambasciatore di Spagna ed in soli 45 giorni – in una corsa drammatica contro il tempo e la persecuzione nazista – volgendo le sue capacità comunicative di venditore in straordinarie doti diplomatiche e sfoderando un coraggio da eroe, evita la morte ad almeno 5.200 ebrei.Il coraggio di dire no. La storia di Giorgio Perlasca scritto e interpretato da Alessandro Albertin e messo in scena a cura di Michela Ottolini è una produzione del Teatro de Gli Incamminati e del Teatro di Roma in collaborazione con Overlord Teatro e con il patrocinio della
Fondazione Giorgio Perlasca. Lo spettacolo va in scena alla Sala Bartoli martedì 21 e venerdì 24 febbraio alle 19.30, mercoledì, giovedì e sabato alle 21 e chiude le repliche domenica 26 febbraio alle ore 17. Andrea Forliano AL COMPAS FLAMENCO Sabato 25 feb. Teatro della Corte di Osoppo Dopo i ripetuti SoldOut del Teatro della Corte di Osoppo, Anà- Thema prosegue la stagione con un’anteprima nazionale; un’ospitalità internazionale porta sul palcoscenico della Corte le atmosfere e i colori della Spagna. Sabato 25 febbraio, alle ore 20.45 si alzerà il sipario sullo spettacolo “Al Compas Flamenco” con la compagnia di Silvia Marin “El Flamenco Vive” di Madrid. Uno spettacolo che avvicina il flamenco ai giovani ed alle loro famiglie. Una pieces teatrale in cui lo spettatore viene coinvolto dalla forza travolgente e passionale della danza e dai ritmi musicali del flamenco. Sul palco si esibiranno la stessa Silvia Marin con Rafael Pera, saranno accompagnati da Alfredo Escudero nei canti e percussioni e Amir Haddad alla chitarra. Guidati dalla musica gli spettatori si uniscono agli interpreti e partecipano attivamente dando il ritmo (compas) con le mani, ballando e utilizzando i complementi alla danza come lo scialle (manton de Manila), il ventaglio(abanico) e le nacchere (castanuelas).
Come nasce il flamenco? Chi sono i suoi protagonisti? Come si balla? Come si distinguono i suoi differenti stili quali Alegrias, Tangos e Fandangos? Queste alcune delle domande alle quali la rappresentazione “Al compas flamenco” darà una risposta. Il flamenco è un’arte etnico popolare riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco. E’ una musica viva che risuona ogni giorno in ogni angolo della Spagna ed in molti paesi del mondo. Un’arte oramai divenuta universale che risveglia passioni nei cinque continenti. Inoltre domenica 26 febbraio, il giorno dopo dello spettacolo, dalle ore 10 alle 11.30 la Marin terrà una lezione-festa dal titolo “VAMOS A BAILAR FLAMENCO” aperta a tutta la famiglia. Durante la lezione, bambini e adulti impareranno il ritmo del tango amenco, il fandango e la sevillana ballando con lo scialle, il ventaglio e il cappello cordobese. Tutta la famiglia entrerà in contatto con la musica amenca, esplorerà la sua danza divertendosi con Pulpitarrita, la simpatica mascotte. Piccoli e grandi si avvicinano al amenco con giochi e attivitá didattiche e ludiche creando e condividendo una nuova passione. Costo € 10 a persona – € 5 ragazzi fino a 14 anni (Prenotazione obbligatoria – non è richiesta nessun tipo di preparazione) Info e prenotazioni 04321740499 – 345.3146797 info@anathemateatro.com Biglietti spettacolo intero €12 – ridotto € 10 www.anathemateatro.com
DOMENICA 19 PRIMO APPUNTAMENTO PER LE FAMIGLIE CON IL FESTIVAL DI MUSICA PER BAMBINI Dopo il grande riscontro del Seminario “Raccontare, immaginare la musica” tenutosi venerdì e sabato e dedicato agli insegnanti di scuole dell’infanzia e primaria, domenica 19 febbraio alle 11 l’attesissimo primo appuntamento dedicato alle famiglie: “Angry Harps”, con le tre arpe di Tatiana Donis, Francesca Tirale e Marina Sabbadini e la voce narrante di Leonardo Zannier. Un programma delizioso, tra musiche per il cinema di animazione (Aristogatti, SpongeBob), colonne sonore (La vita è bella, I pirati dei caraibi, Il signore degli anelli), fino ai motivi dei (Angry Birds) L’età consigliata è per i bambini dai tre anni. Anche per questa edizione sono davvero tanti i partner che con entusiasmo sostengono e rendono possibile il Festival: il Comune di Trieste – Area Educazione, Università e Ricerca, la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, la Rai Radiotelevisione Italiana – Sede regionale per il Friuli Venezia Giulia, Science Centre Immaginario Scientifico, MIUR – Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa, Poste italiane, l’Associazione Musicale Aurora Ensemble, il Festival Wunderkammer – miniW, l’Associazione Triestebookfest e Comunicarte. Andrea Forliano
HEINER MÜLLER TRE PAESAGGI dal 23 al 26 Feb.2017 Villa Piccolomini ROMA Dal 23 al 26 Febbraio 2017 l´Accademia Nazionale d´Arte Drammatica “Silvio d´Amico” presenta Heiner Müller tre paesaggi, studi ideati e diretti con la guida di Giorgio Barberio Corsetti dagli allievi del II anno del Corso di Regia, Tommaso Capodanno, Paolo Costantini, Marco Fasciana. ‘La scrittura del grande drammaturgo tedesco del secolo scorso è costantemente in bilico nel fulcro della crisi di un’epoca; racconta la modernità, la desolazione, plasmando la materia mitica e tragica e restituendola in figure dell’esilio del nostro tempo. Müller osserva il mito di Giasone e Medea e le tragedie shakespeariane di Tito Andronico e di Amleto attraverso le rovine della storia e della nostra contemporaneità mostrandoci dei paesaggi nei quali degli eroi è rimasta solo una ’traccia’, un’orma sulla riva di fiumi e mari devastati e contaminati. I nostri giovani registi si interrogano sul tempo e sull’arte con lo sguardo inverso dell’Angelo della Storia di Müller, che da un futuro tragico viaggia verso di noi guardando il passato dietro le nostre spalle.’ Giorgio Barberio Corsetti Il progetto ha coinvolto quattro Corsi dell´Istituzione: gli allievi di Regia, l´intera classe di Recitazione del II anno, gli allievi del Master di Drammaturgia e Sceneggiatura nella funzione di dramaturg e quelli del Master di Critica giornalistica per la comunicazione, e infine otto giovani attori professionisti diplomati in Accademia.
Il laboratorio, durato tre mesi, ha prodotto uno spettacolo itinerante pensato per gli spazi fortemente evocativi di Villa Piccolomini. L’impegno di Giorgio Barberio Corsetti come maestro delle giovani generazioni di registi, autori e attori dell’Accademia si rinnova ormai da tre anni proponendo ogni volta agli allievi uno studio esaustivo di un autore, da cui trarre poi autonomi progetti di elaborazione scenica: prima Pasolini, poi Kleist, ora Müller. Sono nati così Anatomia Tito Fall of Rome Un commentario shakespeariano, Paesaggio con Argonauti e HamletMaschine, tre diversi studi di altrettante opere dell’autore tedesco. Anatomia Tito Fall of Rome Un commentario shakespeariano. Allievo regista: Marco Fasciana Durata 35 minuti HamletMaschine Allievo regista: Tommaso Capodanno Durata 35 minuti Paesaggio con Argonauti Allievo regista: Paolo Costantini Durata 30 minuti Prenotazione obbligatoria – fino ad esaurimento posti – Info-line 366 6815543 – attiva dal 16 febbraio – ore 10.30/15.00 (domenica esclusa) La Storia delle Cose Improponibili_Mostra di fotografia analogica, a cura
di Cosimo Di Giacomo – dal 24 febbraio al 3 marzo 2017 presso Liberetà Napoli Il progetto nato da un’idea di Cosimo Di Giacomo, fotografo, e Liviano Mariella, architetto, vuol narrare una delle caratteristiche di Sapri, uno dei più grandi centri del Cilento. La mostra realizzata con fotografie analogiche ai sali d’argento presso la camera oscura dell’Arkfotolab di Napoli è costituita da 25 immagini in bianco e nero che ritraggono il fenomeno dell’autocostruzione spontanea. Sono le stesse Cose Improponibili a raccontarsi attraverso un testo che accompagna ogni immagine. L’esposizione non racconta del ready-made legato al dare nuova vita ad oggetti di uso comune per la produzione di opere artistiche, bensì di una consuetudine legata all’oggettiva necessità di realizzare opere per soddisfare dei bisogni quotidiani. La presentazione del progetto al pubblico avverrà alle 18.00 del 24 febbraio 2017. pnlegge il territorio: i
luoghi della poesia di Andrea Zanzotto Ai paesaggi e ai luoghi di Andrea Zanzotto sarà dedicata la seconda escursione di pordenonelegge il territorio, il format come sempre ideato e promosso dalla Fondazione Pordenonelegge.it con Friulovest Banca, PromoTurismo FVG e Pordenone with love. “Tutto il mondo è l’orto mio/dove raccolgo a sera/dolci bacche accecate e caute acque”: ci sono versi di Andrea Zanzotto che sembrano identificarsi con i suoi primari paesaggi. Soligo, i suoi boschi collinari a occidente, “il freddo Montello” accolgono rassicuranti autore e lettori e ci accompagnano nelle pieghe più intime dell’ispirazione del poeta: “Nei miei primi libri avevo addirittura cancellato la presenza umana … volevo solo parlare di paesaggi, ritornare a una natura in cui l’uomo non avesse operato. Era un riflesso psicologico alle devastazioni della guerra”. Sabato 25 marzo si partirà alle 9 da Pordenone, per incontrare alle 10 Gian Mario Villalta nella sede comunale di Refrontolo, dove si converserà della “Geografia poetica di Andrea Zanzotto”. Alle 11.15 la visita all’Abbazia di Follina, quindi la pausa ristoratrice all’Agriturismo Da Muner. Nel pomeriggio visita al suggestivo Molinetto della Croda e l’incontro con Matteo Giancotti a Villa Brandolini di Solighetto su “Zanzotto, lo sguardo e il paesaggio”. La Villa ospita anche la sede del Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco che accoglierà i visitatori con un brindisi. Al termine, rientro a Pordenone. Prenotazioni fino a esaurimento dei posti in Fondazione Pordenonelegge.it, Palazzo Badini – Via Mazzini, 2 – Pordenone, Tel. 0434.1573200 e-mail fondazione@pordenonelegge.it.
Alla Basilica dello Spirito Santo, NAPOLI il ritorno della commedia dell’arte con “Resocunto” 24 e 25 feb. Basilica dello Spirito Santo di via Toledo, 402, il teatro torna protagonista. In scena venerdì 24 e sabato 25 febbraio alle ore 21, lo spettacolo “Resocunto” di e con Vittorio Passaro, un omaggio di un giovane artista e un ritorno alla tradizione della commedia dell’arte. Dopo l’unificazione dell’Italia, i guitti di una compagnia teatrale si ritrovano a dover recitare come commedianti dell’arte, in strada con i pochi elementi a loro disposizione. Vogliono raccontare una verità e, per farlo, mettono in scena “Pascariello surdato cungedato” (di A. Petito). Una macchina comica classica quella del travestimento, ma sempre nuova, ricca di lazzi e frizzi, canzoni e innesti petitiani. Una denuncia all’Unità d’Italia e ai suoi aspetti negativi. Un festa o, forse più semplicemente, un modo allegro per denunciare l’impossibilità di oggi di comunicare da parte degli attori, degli autori e dei registi, che non vengono tuttora messi in condizione di fare il loro mestiere. Ma lo spettacolo non gode di queste pretese, vuole solo far ridere alla maniera dei commedianti dell’arte. Nelle note il regista Vittorio Passaro, anche autore
dell’adattamento, scrive: “Mi sono spesso cimentato, come attore, in opere di Petito o di Scarpetta e i miei studi da autodidatta, con il maestro Michele Danubio, partono proprio da qui, dalla commedia dell’arte. Mi ha trasmesso tutte le sue conoscenze, come gli artigiani di un tempo, perché di questo parliamo, no?! Di un’arte, di un mestiere. Cuore dello spettacolo è “Pascariello surdato cungedato” di Antonio Petito, all’interno del quale vi sono innesti di opere del medesimo autore riadattati e contestualizzati. Da cornice una storia semplice, ma che prova ad essere specchio della vita dei commedianti dell’arte che, paradossalmente, a distanza di secoli, è tornata ad essere la vita dell’attore, dell’autore e del regista di oggi… Una commedia che non parla solo alle persone di teatro, ma che riguarda tutta la situazione italiana di oggi, attraverso un gioco di paradossi che ci riporta fino all’Unità d’Italia. Abbiamo voluto creare uno spettacolo alla maniera dei commedianti dell’arte: comico, divertente, ma che provi a rispecchiare la vita di oggi e fare il resoconto della situazione italiana, tramite una storia, un racconto, “nu cunto”. Presentazione di LibrUTI,
Agenda Verde per le Unioni Territoriali Intercomunali 20 feb. Ore 18,00 Il riordino degli enti locali avviato in Friuli Venezia Giulia pone sfide a livelli diversi. Una delle opportunità più importanti per gli amministratori locali è certamente quella di riscrivere le agende amministrative su scala diversa, più ampia e con l’orizzonte segnato dalla maggiore capacità di intervenire che le Uti possiedono. È di questo che discuteranno, lunedì 20 febbraio, alle 18, nella sede comunale del Pd, in via Maniago 4, in occasione della presentazione di ‘LibrUTI, Agenda Verde per le Unioni Territoriali Intercomunali’, Giorgio Zanin, coordinatore regionale EcoDem, Enrico Pizza, assessore alla Mobilità e Ambiente Comune di Udine, Mauro Fullin, Mario Liut, Domenico Pepe, EcoDem Pordenone ed Elio Baraccetti, EcoDem Udine, a introdurre i relatori ci sarà Enrico Leoncini, segretario del Pd cittadino. Con la volontà di contribuire alla diffusione delle buone pratiche e al confronto costruttivo, senza barriere di tipo politico e mirando in primo luogo alla buona amministrazione, gli Ecologisti Democratici hanno scelto di approfondire alcuni temi: spreco di cibo, ristorazione collettiva, regolamento di polizia rurale, Piano di azione per l’energia sostenibile, fondo di rotazione per l’efficientamento energetico, riduzione delle emissioni di Co2. Dal confronto con esperti e amministratori è nato un volumetto che sarà offerto a stimolo del lavoro amministrativo.
DOMENICA 19 FEBBRAIO ALLA PALAZZINA EX-AIAT DI SISTIANA È IL MOMENTO DEI DINOSAURI COMPONIBILI! La Cooperativa Gemina – massima esperta di paleontologia e dinosauri, che da anni gestisce e valorizza il sito paleontologico del Villaggio del Pescatore – propone anche per questa domenica, 19 febbraio, un nuovo appuntamento nell’ambito delle sue attività invernali “indoor” realizzate alla Palazzina AIAT di Sistiana, in programma ogni domenica e festivi fino al mese di aprile.Tra le 10.00 e le 17.00 si parlerà di dinosauri!. Un nuovo e inedito laboratorio mirato alla conoscenza “sul campo” di questi animali. Sarà infatti possibile ricostruire passo dopo passo gli scheletri di due classici dinosauri: il Velociraptor, tipico carnivoro di piccola taglia troppe volte ingigantito nelle sue reali misure da versioni cinematografiche “scorrette”, e il Prosaurolophus, dinosauro lontano parente del nostro adrosauro Antonio. Sono state preparate due repliche di questi animali, tratte da reperti originali, costruite in modo da disporre di parti dello scheletro separate che sarà possibile assemblare”, spiega il responsabile del progetto Flavio Bacchia. “Il carnivoro sarà posizionato su uno speciale supporto metallico, in modo da completarlo in collocazione tridimensionale con posa d’attacco, mentre l’erbivoro (Prosaurolophus) sarà collocato in posizione post-mortem simile a quella in cui si trova Antonio. La ricerca delle ossa, opportunamente numerate e il loro assemblaggio nella posizione finale dello scheletro fornirà le nozioni base di
anatomia di questi animali anche ai più piccini, che vedranno crescere sotto le loro mani questi animali preistorici. Sarà così possibile comprendere la differenza tra i due grandi gruppi in cui ancora oggi gli studiosi dividono i dinosauri: quelli simili agli uccelli, che ne rappresentano l’evoluzione e quelli simili ai sauri in generale”.Accanto a questo laboratorio di “dinosauri componibili” sarà comunque anche consueto il Paleolab, il laboratorio di paleontologia che permette di scavare e ritrovare i famosi pesci fossili del Wyoming vecchi di 55 milioni di anni.All’interno della palazzina AIAT è stato allestito un percorso illustrativo sui fossili che possono essere comunemente rinvenuti nella roccia americana oggetto d’ indagine. I fossili sono relativamente facili da estrarre sotto supervisione dei tecnici della Gemina. Come sempre il risultato della “pesca” di fossili, tranne rarissime eccezioni di interesse scientifico, rimarrà di proprietà degli scopritori Info e iscrizioni: 334.7463432 – cooperativagemina@gmail.com Atmosfere di jazz d’autore con il Nodancing Project sabato 18 febbraio 2017 dalle
ore 21.30 al Dai Dai Club, lo storico locale in Strada di Guardiella 10/D a Trieste. Atmosfere di jazz d’autore con il Nodancing Project sabato 18 febbraio 2017 al Dai Dai Club (The Dai Dai). Nello spazio jazz del venerdì allestito presso lo storico locale in Strada di Guardiella 10/D a Trieste che ha da poco riaperto i battenti con una nuova gestione e ambienti rinnovati, sabato 18 febbraio dalle ore 21.30 si rinnova l’appuntamento con la genuine jazz atmoSphere live del music club curato dal direttore artistico, Stefano Franco. Di scena,il Nodancing Project, spensierato complesso che suona principalmente standard jazz di nicchia e rivisita brani del panorama rock e pop in chiave swing. Il gruppo nasce con l’intento e la voglia di suonare jazz in modo allegro e comprensibile, enfatizzandone il lato spassoso e non concettuale. Viene fondato da Paolo Bisiani (chitarra), Bruno Prodan (sassofono) e Sophie Gei (voce) nel 2011, poco dopo si aggiunge Alex croce alle percussioni. La formazione ha subito un drammatico cambiamento nell’estate del 2013 a causa della dipartita di Bruno Prodan. Successivamente la formazione è stata: Paolo Bisiani alla chitarra , Giuliano Tull al sassofono, Sophie Gei alla voce, Alex Croce alle percussioni e Manuel Buzzotta al basso con delle brevi incursioni di Gabriele Pribetti al sassofono e di Paolo Bernetti alla tromba. Durante la bella stagione compare frequentemente come ospite Franco Valussi al sassofono o al clarinetto. Ultimamente la band si esibisce in varie formazioni a seconda del contesto, in duo, trio o quartetto ed è composta da: Paolo Bisiani (chitarra), Andrea Resce (contrabbasso), Paolo Bernetti (tromba) e Sophie Gei (voce). https://www.facebook.com/nodancingproject
Sophie Gei. Nata nel 1982, comincia a studiare pianoforte classico all’età di 8 anni, frequenta il Conservatorio Tartini di Trieste, dove studia per altri 6 anni con il Mariarita Verardi. Durante la sua adolescenza ha cantato e suonato la tastiera in alcuni gruppi rock locali. All’età di 23 anni fonda il gruppo “Haw” a Padova con Boris Ruge (chitarra), Sergio Marchesini (fisarmonica) e Franco Valussi (clarinetto e sassofono), suonando in numerosi locali tra Padova, Ferrara e Trieste. Si esibisce alcune volte al Teatro Miela di Trieste con la “Band Niente” e suona per un breve periodo in trio con Giorgio Pacorig (pianoforte) e Giuliano Tull (sax). Dal 2006 fino al 2010 si esibisce in molti club in Europa (a Madrid e Berlino). Dal 2007 fino al 2010 durante vari soggiorni in asia, collabora con la Victoria Jazz Band e si esibisce al festival del Wan Chai Art Centre a Hong Kong. Nel 2011 fonda il gruppo “No Dancing” con Bruno Prodan (sax), Paolo Bisiani (chitarra) e Alessandro Croce (percussioni) col quale continua a cantare tutt’oggi. La programmazione musicale dei Dai Dai Club (www.thedaidai.com, pagina facebook https://www.facebook.com/thedaidai) proseguirà il 19 febbraio con Radio Days // Storie di oggetti, immagini e suoni, il 25 febbraio con Drom Pale Luma (gipSy saturday) e il 28 febbraio con The Dixiers 8644. Il Music Club In collaborazione con l’associazione culturale musicale B.B.C. e sotto la direzione artistica di Stefano Franco, nasce il Music Club Dai Dai, ovverosia la condivisione di un grande albero, il jazz, con i suoi rami di tutti i generi spaziando dal blues, allo swing, al boogie woogie, al jazz più classico e alla tradizione del bebop per avvicinare alla musica colta il maggior numero di persone possibile e dimostrare che ascoltare il jazz (che affonda le proprie radici nello swing, nella musica afro, nel rock e nel blues) può essere molto divertente e alla portata di tutti.
Per informazioni e prenotazioni: 040 57 00 568 377 454 62 35 info@thedaidai.com Andrea Forliano
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