Il sorgere del potere marittimo nell'età moderna
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STORIA MILITARE Il sorgere del potere marittimo nell’età moderna PROF. FRANCESCO FRASCA Il potere marittimo dalla metà 1643 con la prima delle tre guerre dano-svede- del Cinquecento ai primi del Settecento se dal 1643 al 1645) terminata con la pace di Brömsebro, le altre due seguirono dal 1657 al A gli inizi del Cinquecento la Spagna, 1660, e dal 1675 al 1721. Parallelamente nel potenza navale dominante, fu intensa- Mediterraneo Venezia con il sostegno di molte mente coinvolta nella guerra degli potenze europee combatteva la guerra di Can- Ottant’anni, anche detta d’indipendenza olan- dia contro i Turchi dal 1645 al 1669. L’ascesa dese. Il conflitto che durò dal 1558, interrotto dell’Olanda trovò nell’Inghilterra un formida- nel 1609 da una tregua di 12 anni, riprese nel bile avversario. Le guerre anglo-olandesi (la 1621 per terminare con il trattato di Westfalia, prima dal 1652 al 1654, la seconda dal 1664 al nel 1648, che sanzionava il riconoscimento 1667, poi la terza dal 1672 al 1674, prolunga- internazionale delle Province Unite come paese ta dalla fase francese, dal 1674 a 1679) deter- indipendente e nuova potenza europea. L’In- minarono il declino olandese come potenza ghilterra partecipò in due riprese alla lotta anti- marittima. Nel 1679 l’Olanda, anche se otten- spagnola, dal 1587 al 1604, poi dal 1654 al ne una vittoria diplomatica che gli permise di 1659 insieme alla Francia che combattè sul mantenere la propria indipendenza, sparì tra le mare dal 1635 al 1659. Così, nel 1659, con il principali potenze marittime europee. La lotta trattato dei Pirenei, la Spagna fu vinta, anche se per la supremazia navale avvenne allora tra non completamente, riuscì a mantenere, bene o Francia e Inghilterra, durante la guerra della male, i suoi possedimenti translatantici e medi- Lega d’Agusta (1688-1698), e quella di succes- terranei. I conflitti sul mare ricominciarono nel sione di Spagna (1702-1713). Quest’ultima 44
STORIA MILITARE doveva decidere le sorti del suo immenso impe- della Spagna, oramai ridotta a potenza secon- ro europeo e americano, dopo la morte dell’ul- daria, con lo smembramento dei suoi possedi- timo sovrano asburgico, Carlo II. La prospetti- menti europei. va che i possedimenti oltreoceano della Spagna La pace di Utrech, lasciando sostanzialmen- potessero cadere in mani francesi, era inaccetta- te intatto l’impero spagnolo delle Americhe, e i bile sia dall’Inghilterra sia dall’Olanda, giacché suoi monopoli commerciali, aveva cercato di avrebbe significato l’esclusione dei loro mer- instaurare un sistema politico internazionale canti dal proficuo traffico illegale con l’Ameri- stabile, basato sull’equilibrio delle forze. Si ca spagnola. Nella peggiore avrebbe portato alla posero tuttavia le basi delle cause principali di creazione di un colossale impero francese nelle un conflitto fra le potenze europee. In effetti, Americhe, e avrebbe incrementato con l’argen- l’espansionismo oltremare continuò per tutto il to del Messico e del Perù la potenza militare XVIII secolo e portò a gravi scontri fra le della Francia. La guerra fu decisa e combattuta potenze coloniali a causa dei monopoli com- soprattutto in Europa, e, benché entrambe le merciali instaurati, che avevano nel contrab- parti compissero incursioni e attacchi nell’A- bando una condizione di guerra economica merica del nord e nei Caraibi, le ostilità furono perenne e generalizzata, soprattutto nelle colo- sempre contenute. Sul mare le navi della Mari- nie americane. Così lo sfruttamento delle con- na francese furono ritirate dagli oceani, e il cessioni che la Gran Bretagna aveva ottenuto numero dei bastimenti corsari aumentò consi- era ostacolato dalle autorità spagnole, che non derevolmente, nonostante le consistenti perdi- tolleravano i troppi traffici illegali degli Inglesi te, il commercio britannico non cessò di pro- e non avevano assorbito la perdita di Gibilter- sperare. Al contrario la marina mercantile fran- ra. Entrambe le potenze avanzavano lamentele cese spariva dagli oceani, dimostrando come la più che motivate. guerra corsara fosse lontana da surrogare l’azio- Il governo britannico si dimostrava più per- ne di una Marina da guerra. missivo degli altri nei confronti dei suoi suddi- La pace di Utrech, del 1713, sancì i primi ti, ma non era disposto a riconoscere il diritto consistenti riassestamenti territoriali e riconob- degli Spagnoli ad intercettare vascelli stranieri be ai vincitori i maggiori vantaggi che mai aves- basandosi su un semplice sospetto. Sotto la sero fatto seguito a una guerra in Europa. Oltre pressione dell’opinione pubblica inglese, i a confermare il possesso britannico di Gibilter- negoziati fallirono e, nell’ottobre del 1739, la ra e di Minorca - basi che rafforzavano la posi- fragile pace fu rotta quando sorse una diver- zione di potenza mediterranea recentemente genza con la Spagna, che riguardava i diritti acquisito - il trattato mise fine, a vantaggio commerciali britannici nelle acque ispano-ame- della Gran Bretagna, alle diatribe che si trasci- ricane. La Gran Bretagna inviò una spedizione navano per territori marginali, ma non per que- navale a distruggere la base di Portobelo nell’at- sto privi di valore all’interno dello scacchiere tuale Panama, e a saccheggiare Paita in Perù e atlantico. La cessione di Terranova, dell’Acadia Acapulco in Messico. (Nuova Scozia), della Baia di Hudson e dell’i- Oltre a questi conflitti, che videro impegna- sola di San Cristoforo (Saint Kitts) aveva irrita- te principalmente le forze navali negli oceani, to la Francia, che rappresentava l’avversario più ve ne furono altri non meno sanguinosi, che si serio della nascente potenza inglese. La sua svolsero nei mari “ristretti”. Nel Mediterraneo popolazione, che raggiungeva i 13 o 16 milio- in due periodi differenti. Il primo dal 1689 al ni, era superiore a quella di Gran Bretagna, 1698 coinvolse le marine della Repubblica di Spagna e Olanda messe insieme, e le sue risor- Venezia e dell’Impero ottomano. Il secondo dal se naturali erano sufficienti a soddisfarne i 1717 al 1719 vide il tentativo di riscossa spa- bisogni. La ripresa, dopo le sconfitte, fu gnola, con l’invasione della Sardegna prima, e alquanto rapida, benché legate da alleanza in della Sicilia poi. Ma la formazione della “Qua- Europa fino al 1731, Francia e Gran Bretagna druplice alleanza” - Austria, Gran Bretagna, nelle colonie rimasero tenaci avversari. La Olanda e Francia - determinò la sconfitta della seconda si assicurò la supremazia sui mari, e l'e- Spagna nell’unica vera battaglia navale del con- sclusiva del commercio con l'impero coloniale flitto, quella di Capo Passero (11 agosto 1718). 45
STORIA MILITARE formata quell’economia trans- continentale e transoceanica, sul cui controllo l’Europa si avviò a stabilire la sua egemonia sulle terre e sui mari del mondo inte- ro. Nei conflitti che ne derivaro- no durante il Settecento, emerse- ro l’Inghilterra e la Francia come le due principali potenze navali, mentre cadde in declino la potenze mercantile dell’Olanda. Pur conservando i loro grandi possedimenti coloniali, Spagna e Portogallo manifestarono minor dinamismo con i loro commerci coloniali, sempre più minacciati Marina Veneta « Vascello Veneziano durante un combattimento con dalla concorrenza inglese e francese. navi ottomane» (1750) R. Claudus, olio su tela, Livorno, Accademia Navale. Il potere marittimo nel Settecento Poi nel Baltico dove Danimarca e Svezia si affrontarono nella terribile guerra del Nord dal Agli inizi del Settecento il potere marittimo 1709 al 1721. Quest’ultima data segnò la fine assunse sempre maggiore importanza, via via delle guerre navali europee iniziate nel XVII che le nazioni dell’Europa occidentale acquisi- secolo. vano colonie e sviluppavano il commercio A garantire la stabilità politica del Mediter- oltreoceano. Le grandi potenze europee, il seco- raneo era intervenuta già da tempo l’Inghilter- lo precedente, avevano già avanzato le loro pre- ra. La sua marina, grazie alla politica di Crom- tese su vasti territori nelle Americhe e in Asia, well, aveva ottenuto prima gli ancoraggi di tanto che restavano ben poche zone che potes- Gibilterra, Orano, Tetuan o Buzema, poi aveva sero essere occupate e sfruttate senza problemi; occupato: Tangeri, dal 1662 al 1683, Gibilter- tuttavia dal 1721 al 1740, vi fu un periodo di ra dal 1704, Minorca dal 1708 al 1783. Era quasi pace navale completa, fatto questo che riuscita ad avere come base la Sardegna dal non impedì che dal 1740 al 1780 si mettesse in 1708 al 1714. Necessità di logistica navale moto un fenomeno di mondializzazione del- determinarono una politica d’amicizia con il l’antagonismo marittimo. Su sessantanove Portogallo, per ottenere l’uso di una base sul grandi battaglie navali combattute nel secolo, Tago; e l’opposizione del Parlamento inglese ad dodici si svolsero nel Baltico (17%), dicianno- ogni proposta, avanzata da influenti ministri ve sulla costa atlantica dell’Europa (30%), tre- della Corona, per la restituzione di Gibilterra dici in America (17%), nove nell’Oceano alla Spagna. Indiano e diciassette nel Mediterraneo (24%). Il controllo del Mediterraneo, mare ristret- Nel 1744 le ostilità anglo-spagnole conflui- to, non fu che un aspetto delle lotte delle rono nella guerra scoppiata tra Gran Bretagna e potenze marittime europee, che nel Settecento Francia (parte a sua volta di quella di Succes- avevano come obiettivo l’acquisizione di zone sione austriaca, che vide impegnata la Francia d’influenza sui vasti territori delle Americhe e sul mare solamente dal 1744 al 1748). La guer- dell’Asia, tanto che restavano ben poche che ra si rivelò per la Francia una prova difficile, ma potessero essere occupate e sfruttate senza pro- non totalmente disastrosa. Per l’occasione, le blemi. Tutto ciò aveva drammaticamente allar- operazioni navali si configurarono come una gato l’ambito delle attività europee oltreoceano guerra di convogli. Essa ebbe in Atlantico due ed aveva introdotto una competitività più battaglie navali tra squadre francesi e britanni- aspra nell’antagonismo tra le nazioni. Si era che, presso capo Finesterre il 3 maggio e il 14 46
STORIA MILITARE ottobre 1747, che ambedue terminarono con il gio 1756), ma ben presto gli Inglesi, grazie sacrificio di buona parte dei vascelli francesi, anche all'energica personalità del ministro degli per permettere la salvezza dei convogli. Oltre esteri Willam Pitt “il vecchio”, riacquistarono la all’Atlantico, la guerra proseguì nell’Oceano supremazia sul mare. indiano e nei Caraibi. In quell’area vi erano le Le operazioni navali britanniche, contro la prede più ambite: le isole francesi produttrici di Francia, fecero apparire l’evoluzione continua zucchero. Queste avevano superato il raccolto della strategia marittima. La Royal Navy inau- delle isole britanniche e lo vendevano meglio, e gurò il blocco del porto di Brest, per impedire la flotta spagnola carica di lingotti d’oro. I ten- l’uscita delle squadre francesi, tattica poi segui- tativi degli Inglesi di conquistare i territori spa- ta per tutte le guerre napoleoniche. Ciò permi- gnoli in terraferma e nelle maggiori isole carai- se di neutralizzare la sola arma offensiva del biche fallirono a causa delle malattie tropicali. nemico, la sua flotta di linea, e di mantenere i Abbandonata l’idea di guerra di squadra, le Francesi in uno stato costante d’inferiorità in ambizioni della Marina francese furono limita- ciò che concerneva la manovra dei loro vascelli. te alla protezione delle linee marittime della Pitt fu il promotore di una nuova politica Francia con le sue colonie. Il bilancio fu pesan- militare, che mirava a strappare al nemico le sue te, con 23 vascelli francesi perduti contro solo colonie per imporre il proprio dominio com- 9 britannici. merciale sugli oceani. Per ottenere questo la La guerra ebbe un debole sviluppo nel Royal Navy dovette assicurarsi il controllo delle Mediterraneo con l’affare di Tolone (22 feb- linee di comunicazione, ossia delle rotte e braio 1744), dove la squadra franco-spagnola cimentarsi in vere e proprie operazioni anfibie dell’ammiraglio francese de Court La Bruyère, in lontani territori nemici. Fu così che una uscita in mare aperto fu attaccata da quella bri- squadra britannica fu posta nel Mediterraneo, tannica comandata dall’ammiraglio Thomas vicino alla rocca di Gibilterra, per impedire alla Matthews, ma infine riuscì a rientrare in porto, flotta di Tolone di ricongiungersi a quella fran- essendosi concluso lo scontro con esito indeci- cese dell’Atlantico; mentre il resto della Royal so. Il trattato d’Aquisgrana del 1748 non risol- Navy sferrò un attacco contro le isole francesi se alcuno dei problemi sul tappeto e sotto la delle Antille. pressione delle contese coloniali, degli interessi Per la Royale (denominazione della marina mercantili e commerciali, la guerra ricominciò da guerra della monarcha francese) la guerra sul in Nordamerica e proseguì in Europa. mare, che fu combattuta dal 1755 al 1763, si La guerra dei Sette anni (1756-63) si svilup- concluse con una totale catastrofe. Essa non pò contemporaneamente in una serie di con- percepì il pericolo che derivava dal controllo flitti in Europa, Asia, America e Africa, met- dei mari, mantenendo il più possibile la flotta tendo in crisi il sistema d’equilibrio che aveva chiusa nei porti. Quando le circostanze la retto il quadro delle relazioni internazionali per costringevano ad uscire in mare aperto, il suo oltre mezzo secolo. Le ostilità iniziarono già nel obiettivo principale era quello di proteggere il 1755 dalla Gran Bretagna che, senza dichiara- naviglio mercantile, evitando ogni occasione di zione di guerra, s’impadronì in alto mare di scontro. Se costretta a sostenere un combatti- numerosi mercantili francesi. Le cause furono mento, essa si poneva sempre in posizione di la rivalità economica e coloniale anglo-francese “sottovento”, utile alla difesa, che costringeva il nell'America del Nord e in India, la volontà di nemico ad attaccare con tutti i rischi che ne Maria Teresa d'Austria di rientrare in possesso derivavano. Così facendo, era di solito in grado della Slesia, occupata da Federico II di Prussia di danneggiarlo durante il suo avvicinamento dopo il 1740. Il conflitto rivelò le soglie critiche evitando scontri decisivi e preservando le pro- sulle quali si arresterà, sotto la Rivoluzione e prie navi. Al contrario la Royal Navy, avendo l’Impero, la crescita della flotta francese. Se i sempre come obiettivo primario l’attacco e la primi due anni furono favorevoli alla Francia distruzione del nemico, sceglieva di solito di (con lo sbarco di sorpresa a Minorca, il 18 apri- navigare in “sopravvento”, al fine di spingere la le 1756, fatto un corpo di spedizione francese, propria flotta verso il nemico. Queste differen- e la presa di Port Mahon nei mesi d’aprile-mag- ti concezioni di tattica navale riflettevano i due 47
STORIA MILITARE punti di vista sullo scopo della guerra navale. toccio francesi. Nel 1750 scoppiò un conflitto Per i Francesi essa era un elemento minore in coloniale con la Gran Bretagna, che aveva rapporto alla guerra terrestre, dove “la marina anch’essa grossi interessi in India. Anche in non era più che una branca dell’esercito inter- questo caso la potenza della Royal Navy si rile- venendo su casi specifici, e doveva dunque vò alla lunga il fattore decisivo. Dupleix fu essergli subordinata”. Per i Britannici, il “vero bloccato a Trichinopoly nel 1752. Dopo la con- scopo” di una Marina da guerra era “la vittoria quista del Bengala, i Britannici poterono raf- sulla marina nemica e il controllo dei mari, forzare il loro controllo sul Carnatico. Dupleix, dove i bastimenti e le flotte nemiche sono i veri richiamato in patria nel 1754, fu sostituito dal bersagli”. comandante francese Lally, barone di Tollen- Nel corso della guerra, le colonie francesi dal, che dopo aver cercato invano di attaccare il nell'America del Nord rimasero isolate dalla centro inglese di Madras, fu costretto a capito- madrepatria; e prive di aiuto finirono per soc- lare e a consegnare al nemico la principale piaz- combere una dopo l’altra. Nel 1758 una squa- za fortificata di Pondichéry (1761), ultimo dra francese di 6 vascelli e 4 fregate, inviata in baluardo della potenza francese in India. soccorso nel Quebec, fu bloccata davanti alla Per porre rimedio a queste sconfitte maritti- fortezza di Louisbourg dalla flotta britannica me e coloniali e ottenere l'appoggio della flotta comandata dall’ammiraglio Edward Boscawen, spagnola, la Francia rinnovò l’esistente il “patto costituita da 22 vascelli con 12.000 a bordo. di Famiglia” con i Borbone di Spagna (1761), L’assedio durò dal giorno 8 giugno al 26 luglio, ma l'inferiorità tecnica della Marina spagnola data della capitolazione. I coloni francesi furo- impedì ogni successo, e gli Inglesi colsero inol- no così costretti ad evacuare la valle del San tre l'occasione per impadronirsi della Florida e Lorenzo e successivamente la città di Quebec; di Cuba. infine, sconfitti dai Britannici nella battaglia La pace di Parigi, firmata all’inizio del 1763, combattuta sulle pianure d'Abraham (1759), pose fine alla guerra, e fu la consacrazione del- dovettero pure abbandonare Montreal (1760). l’impero coloniale britannico. Si trattava di un Nello scacchiere europeo, dopo la presa accordo complesso e controverso, ferocemente francese di Minorca, Luigi XIV pensò ad un criticato dal ministro degli esteri inglese Wil- piano di sbarco in Inghilterra, quindi ordinò la liam Pitt “il vecchio”, che si era dimesso dal suo riunione nella Manica delle squadre di Tolone e incarico nel 1761. Vista la lunga lista delle con- di Brest. La manovra fu frustrata dall’ammira- quiste inglesi oltreoceano, non potendo mante- glio Edward Boscawen, che inseguì la squadra nerla per intero, si dovette decidere quali terri- di Tolone, fin dentro la baia di Lagos – infran- tori restituire alla Francia e alla Spagna. L'opi- gendo la neutralità del Portogallo - dove il 18 e nione pubblica britannica criticò il nuovo il 19 agosto 1759 distrusse cinque vascelli del- governo Pitt per aver lasciato alla Francia, oltre l’ammiraglio Sabran de La Clue, impedendogli a parecchi privilegi commerciali, le “isole da di ricongiungersi con la flotta di Brest. Questa, zucchero”: la Guadalupa e la Martinica, con- il 20 novembre 1759, sfuggita durante una quistate dagli Inglesi rispettivamente nel 1759 tempesta al blocco inglese di Brest e riparatasi e nel 1762. Mantenere nei negoziati di pace un nella baia di Quiberon, fu sconfitta dalla squa- atteggiamento implacabile, quanto la condu- dra inglese dell'ammiraglio Edward Hawke. I zione della guerra da parte di William Pitt “il Britannici avendo così conseguito il controllo vecchio”, o seguire l’orientamento del nuovo della Manica, ne approfittarono per effettuare primo ministro John Stuart Bute, a favore di delle operazioni anfibie, con sbarchi di truppe “una pace equa e onorevole” per i Francesi, sul suolo francese a Cherbourg e a Saint-Malo questo fu il dilemma per il governo inglese. nei mesi di agosto-settembre 1759. Le clausole definitive del trattato di pace In India, la lotta anglo-francese ebbe inizio confermarono la linea politica di Bute, sancen- con la presa di Madras da parte di Joseph do la vittoria britannica in campo coloniale, Dupleix, governatore di Pondicherry, nel 1746. senza umiliare i franco-spagnoli. Così la Fran- Egli si servì delle proprie truppe per cercare di cia cedeva alla Gran Bretagna: nell'America trasformare il Deccan e il Carnatico in stati fan- Settentrionale, il Canada, o Nuova Francia 48
STORIA MILITARE (conservando però l'arcipelago di Saint-Pierre e proprio suolo senza avere, per la prima volta, Miquelon e il diritto di pesca a Terranova un alleato continentale. Nel 1780 fu affrontata (importanti per il reclutamento dei marinai), i da una coalizione formata da Francia, Spagna e Paesi ad est del Mississippi, tranne Nuova Olanda, e minacciata dalla cosiddetta “Lega Orleans, che passava alla Spagna; nel Mar armata dei neutri“ - costituita da Russia, Prus- Caraibico, le isole di Dominica, San Vincenzo, sia, Austria, Svezia, Danimarca, Portogallo e Tobago e Grenada; in Africa il Senegal (tranne Napoli – in più fu pure logorata dallo sforzo di Gorée). La Francia rinunciava inoltre ad ogni difendere un impero che si estendeva dal Cana- pretesa di dominio in India, dove conservava da all’India. Serrata dagli eventi bellici la Gran tuttavia cinque stabilimenti, e nel Mediterra- Bretagna fu costretta a cedere il controllo delle neo restituiva alla Gran Bretagna Minorca, acque nordamericane, mantenendo tuttavia occupata nel 1756. La principale potenza quello dei Caraibi, grazie alla provvidenziale marittima d’Europa. Questa lotta, combattuta vittoria dell’ammiraglio George Brydges Rod- a più Spagna cedeva alla Gran Bretagna la Flo- ney sulla squadra francese, comandata da Fran- rida, ma fu compensata dall'acquisizione della çois Joseph Paul marchese de Grasse, davanti Louisiana occidentale francese, trasferitale col all’isola dei Santi (Guadalupa), tra il 9 e il 12 trattato segreto di Fontainebleau (3 novembre aprile 1782. Vittoria che salvò i possedimenti 1762). La guerra dei Sette anni e il trattato di britannici nelle Indie occidentali. Parigi avevano distrutto l'impero coloniale La guerra ebbe degli sviluppi anche nel francese. Per la Gran Bretagna, quali che fossero le controversie emerse dalle clausole del trattato, si trattò di un notevole passo verso la sua ascesa a riprese fino al 1815, si dimostrò ben presto un duello fra Gran Bretagna e Francia per la supremazia mondiale. Le potenze borboniche (Francia e Spagna) furono sconfitte ma non annientate. Una fase del conflitto fu conclusa a favore della Gran Bretagna. Ma la volontà di rivinci- ta portò la Francia a un nuovo pro- gramma di costruzioni navali che, dal 1761 al 1795, impegnò tutti cantieri navali. Così alla fine del regno di Luigi XVI si superarono i 65 vascelli e le 35 fregate, ma tutto ciò non eli- Marina Veneta - «Nave Veneziana» Anonimo, olio su tela, Venezia, Museo Civico Correr (foto Museo Correr). minò le debolezze strutturali della Marina, che erano le difficoltà riscontrate nel reclutamento, Mediterraneo, dove i franco-spagnoli tentarono le carenze dell’istruzione dei quadri e le diffi- la presa della piazzaforte di Gibilterra, per terra coltà finanziarie dovute ai tagli di bilancio. Pro- e per mare dal luglio 1779 al febbraio 1783. blemi che non si risolsero con il brillante recu- L’assedio, uno dei più memorabili della storia, pero, che la Marina francese dimostrò durante venne alla fine tolto per la strenue resistenza la guerra d’Indipendenza americana, lunga- degli Inglesi. Le colonie americane furono indi- mente preparato, fra il 1763 e il 1778. pendenti nel momento in cui i Britannici La Gran Bretagna per tutta la durata della abbandonarono la loro politica di bloccare la guerra d’Indipendenza americana fu costretta a flotta francese a Brest, disperdendo le loro una strategia difensiva. Dovette subire gli avve- forze, per tentare di difendere i loro possedi- nimenti in America, nei Caraibi e in India, e far menti nel Continente americano, nelle Indie fronte a più di una minaccia d’invasione del occidentali e orientali. La Francia e i suoi allea- 49
STORIA MILITARE ti non seppero prendere al volo l’occasione di na e contemporanea, aveva mantenuto la gran assicurarsi il controllo della Manica, ma prefe- parte delle sue basi sulle rotte marittime. La rirono conseguire il controllo delle acque ame- decisione del suo Governo di mantenerle vitali ricane, dove le operazioni di blocco effettuato ebbe conseguenze determinanti per la sua pre- dalla squadra navale francese ebbe un ruolo dominante posizione sul mare, che dipendeva determinante per la decisiva sconfitta terrestre non solo dalla grande forza materiale e dalle inglese a Yorktown. superiori dottrine strategiche della sua Marina, In questo villaggio della Virginia, a sud-est ma anche dal controllo dei “mari ristretti”. In di Richmond e allo sbocco del fiume York nella questi mari, che si potevano controllare con baia di Chesapeake, nella fase finale della guer- relativa facilità a partire dalle coste, così impor- ra d'Indipendenza americana il generale inglese tanti per la storia navale moderna - Manica, Charles Cornwallis, ritiratosi nella città, fu stretto di Gibilterra, canale di Sicilia, Dardanel- assediato per terra e per mare dalle forze fran- li, Bosforo e Adriatico - la Gran Bretagna riuscì cesi (al comando del conte Jean-Baptiste de a costituire un numero d’avamposti navali che, Rochambeau e dell'ammiraglio de Grasse) e grazie alla Royal Navy, le dettero, dopo la batta- americane (guidate da George Washington). glia di Trafalgar (1805), il dominio incontrasta- Privi di rinforzi, gli Inglesi si arresero il 19 otto- to dell’est dell’Atlantico e del Mediterraneo fino bre 1781, determinando a tutti gli effetti la fine a tutta la seconda guerra mondiale. della guerra in America. Nel 1793 lo scoppio in Francia della guerra La rinascita del potere navale francese fu uno rivoluzionaria, e l’invasione di Napoleone degli aspetti più allarmanti della sconfitta bri- Bonaparte dell’Italia, al quale non era sfuggita tannica, e fu causa di serie preoccupazioni per l’importanza del dominio delle rotte marittime una nazione che tendeva a dare per scontato il per il successo delle sue operazioni, l’occupa- proprio dominio dei mari. L’indipendenza fu zione francese di Malta e dell’Egitto, costrinse- concessa alle ex colonie americane nel novem- ro i Britannici a intervenire militarmente, con- bre del 1782 e la pace con Francia e Spagna fu fermando la tesi di come la sicurezza del Medi- stipulata l’anno successivo, con il trattato di terraneo si realizzi nella storia solo quando l’e- Versailles. La Francia risultò in apparenza sod- sercizio dell’influenza e del sea control sull’inte- disfatta aveva preso sulla sua rivale marittima la ro bacino marittimo sia gestito da una sola rivincita del trattato di Parigi del 1763, in gran potenza egemone: Roma nell’antichità, la Gran parte grazie alla sua Marina, ma senza grande Bretagna nel periodo napoleonico, gli Stati profitto materiale. Il trattato conservava alla Uniti attualmente. Gran Bretagna il possesso dell’In- dia, di Terranova e delle isole adia- centi, conferendo il diritto di pesca per la Francia in quelle acque e il possesso di Saint-Pierre e Miquelon, la reciproca restitu- zione delle isole delle Antille occupate durante la guerra, la restituzione alla Francia dei suoi stabilimenti in India e nel Sene- gal. La Gran Bretagna inoltre riconosceva alla Francia il diritto di fortificare Dunkerque, mentre la Spagna otteneva la restituzione di Minorca e della Florida, e resti- tuiva a sua volta le isole di New Providence e delle Bahamas. La Gran Bretagna, anche dopo Marina Pontificia (1835) l’unica sua sconfitta in età moder- Particolare. M. Fonda, tempera su carta, Museo di Roma (Palazzo Braschi). 50
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