Il bilancio sociale della Farmacia, la presentazione a Torino. Ottimi i risultati dei Farmacisti della Provincia di Torino - Mario Giaccone

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Il bilancio sociale della Farmacia, la presentazione a Torino. Ottimi i risultati dei Farmacisti della Provincia di Torino - Mario Giaccone
Il bilancio sociale della
Farmacia, la presentazione
a Torino. Ottimi i risultati

dei Farmacisti della

Provincia di Torino

MARIO TONINI   1 DICEMBRE 2016
TORINO – Presentato per la prima volta a Torino il
bilancio sociale della farmacia che mette in luce il
ruolo sociale della farmacia come valore aggiunto per
la società in termini economici e di salute pubblica. In
Piemonte entrano ogni giorno in farmacia da 224.000
a 320.000 persone: 75.000 di queste ricevono una
consulenza professionale gratuita. È stato presentato
dal Presidente        UTIFAR Eugenio Leopardi, dal
Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Torino         Mario
Giaccone e dal Presidente di Federfarma Torino
Marco Cossolo, alla presenza dell’Assessore alla
Salute della Regione Piemonte Antonio Saitta,
il Bilancio Sociale della Farmacia italiana 2015, che
quantifica il reale valore prodotto dall’insieme delle
farmacie per la popolazione.

Il Bilancio è uno strumento in grado di fornire una
panoramica completa del lavoro svolto delle farmacie.
Partendo       dall’analisi   degli aspetti        di natura
patrimoniale      ed economico-finanziaria,         la ricerca
quantifica il complesso delle iniziative portate a
termine per il tessuto sociale. Lo studio, realizzato da
Utifar, con la collaborazione del Centro Studi Sintesi –
Cgia di Mestre e con il sostegno di Teva, evidenzia il
complesso delle iniziative condotte dalle farmacie per
il territorio nel quale operano e per l’intero tessuto
sociale.

I DATI– In Piemonte entrano ogni giorno in farmacia
da 224.000 a 320.000 persone: la ricerca stima che 1/3
di questi utenti giornalieri si recano in farmacia per
ricevere consulenze sulla propria salute. Si tratta di
almeno 75 mila cittadini al giorno, ai quali la farmacia
offre      quindi       una       consulenza         sanitaria
gratuita. Quest’attività impegna molto il personale
tant’è che sono dedicate al consiglio circa 2 ore
di lavoro al giorno, con un costo medio di 10 mila euro
all’anno per addetto, per farmacia. La farmacia inoltre
continua a investire in eventi rivolti al pubblico, in
campagne        di    prevenzione       e     nel    consiglio
professionale. Prova ne è che, anche in un momento di
crisi, l’unica voce di spesa che aumenta è quella
riferita al personale. L’investimento delle farmacie sui
collaboratori è un segnale di qualità del servizio
offerto e dell’attenzione alla professionalità. Negli
anni della crisi, infatti, il costo del personale è salito
del 16% a dimostrazione             che le farmacie, pur
riducendo le altre voci di spesa, hanno continuato a
investire nel valore umano l’11,5% dei costi totali.
Nel 2008, l’incidenza sui costi totali era del 9,5%.

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino–
   Le farmacie inoltre continuano              a investire in
prevenzione:         oltre       7     farmacie        su    10
organizzano       regolarmente        giornate      volte  alla
prevenzione e le ore mediamente dedicate a tali eventi
sono cresciute da 7,8 giornate/anno nel 2013 a 10,3
attuali.    Si stima          quindi     che     in   Piemonte
40.000 cittadini abbiano preso parte ad attività di
prevenzione delle malattie più comuni grazie proprio
alle farmacie. Questo comporta un importante
risparmio        per       il     SSN,       una      vera     e
propria     razionalizzazione        delle risorse.      I dati
piemontesi del Bilancio Sociale ci dimostrano che la
strada intrapresa dal Governo regionale è quella su cui
proseguire. La valorizzazione della farmacia è uno dei
principi sui quali la Regione Piemonte ha puntato,
investendo in progetti comuni di prevenzione e
educazione sanitaria, che vedono i farmacisti parte
integrante degli stessi.

“Gli accordi già firmati tra il mondo della farmacia
e l’Assessorato sono il punto di partenza di un percorso,
che può condurre a una razionalizzazione delle risorse
per il Ssn e ad un servizio per il cittadino sempre più
adatto alle sue esigenze” ha dichiarato il dottor
Giaccone.

“Dal Bilancio Sociale emerge che il ruolo del farmacista
nel fornire consigli ha un forte impatto in termini di
prevenzione ed è largamente riconosciuto dai cittadini e
ora anche dalle Istituzioni”, – ha dichiarato il dottor
Cossolo – “Il Bilancio Sociale evidenzia ancora che la
farmacia investe nello sviluppo e nella coesione sociale
della comunità. Il sistema delle farmacie ha fatto
donazioni economiche per 12 milioni di euro e di farmaci
per altri 2 milioni di euro nel 2015 in Italia. In Piemonte
l’esperienza di Farmaonlus, nata proprio per investire in
solidarietà, è la dimostrazione di questo”.

“I numeri del bilancio sociale delle farmacie italiane sono
importanti e dimostrano il peso economico di una rete –
tra le pochissime ormai – diffusa capillarmente su tutto il
territorio nazionale, anche nei luoghi più lontani e spesso
disagiati. Ma accanto alla “potenza” del quadro
economico quello che interessa al servizio sanitario è il
valore sociale delle farmacie, il ruolo del farmacista nei
confronti della popolazione, il suo peso e la sua
autorevolezza che può sempre più essere messa
a disposizione dei cittadini. Consulenza sulla prevenzione
e sull’uso consapevole dei farmaci, sensibilizzazione
sull’opportunità dei vaccini sono alcune delle
opportunità che chiediamo ai farmacisti di sviluppare
sempre più attualizzando il loro ruolo rispetto ai bisogni
e alle necessità del servizio sanitario regionale e
nazionale. In Piemonte abbiamo intrapreso questa
strada di fruttuosa collaborazione con il finanziamento
del progetto “Farmacia di comunità” per il quale la
Regione ha stanziato fondi: un’occasione di
collaborazione che porta valore aggiunto, a vantaggio
soprattutto dell’utenza” ha dichiarato           l’Assessore
Antonio Saitta.

Il mondo dei farmacisti presidia la salute del cittadino
sul territorio come da mandato professionale e per
molte persone, specie le più anziane e sole,
rappresenta un punto di riferimento importante e a
portata di mano in materia di salute. Ciascuno di noi
ha in mente il rapporto fiduciario con il Ordine dei
Farmacisti     della Provincia        di Torino proprio
farmacista, basato su relazioni a volte lunghe anni che
seguono il percorso di vita non solo della persona
singola ma anche della famiglia, del quartiere e del
borgo in cui ciascuno di noi abita. È interessante
guardare al rapporto tra farmacisti e cittadini, tra
farmacisti e comunità di appartenenza              con occhi
diversi, così come ha fatto di recente l’UTIFAR. “ Non
possiamo che esprimere soddisfazione per i risultati
emersi dal Bilancio Sociale della Farmacia che
ha riconosciuto a pieno titolo il vero valore della
professione      del      farmacista”        ha      concluso
Mario     Giaccone, Presidente             dell’Ordine     dei
Farmacisti.

“Il Bilancio Sociale da noi promosso – ha dichiarato il
Presidente Utifar, Eugenio Leopardi – ha messo in luce
che le farmacie, in questi anni di crisi, non solo non
hanno licenziato, ma hanno addirittura investito in
risorse umane, per erogare un servizio ancora più
efficiente. La fotografia che scaturisce è quella di una
farmacia che continua a essere un investimento
altamente conveniente per la collettività e lo Stato: eroga
servizi, campagne e consigli a costo zero per lo Stato, ma
preziosissimi per i cittadini. Una rete di 18.000 farmacie
in Italia, su cui le istituzioni devono investire ”.
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