III. Le componenti della cultura - FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA' DI ROMA, A.A. 2018-2019 - Coris
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III. Le componenti della cultura FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA- UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
Le componenti della cultura • Richard Peterson (1979): la cultura si compone di 4 elementi, quali valori, norme, credenze e simboli espressivi • Valori, Norme, Credenze, Simboli si intrecciano, si influenzano a vicenda e danno vita a configurazioni il cui grado di coerenza interna è variabile • Melford Spiro (1987): la cultura designa un sistema cognitivo formato da proposizioni sia normative sia descrittive su natura, uomo, società e sulla loro relazione FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
I valori Finalità pubblicamente condivise da un gruppo sociale, asserti prescrittivi inerenti a cosa è giusto e desiderabile (es. oggi: libertà di scelta, rispetto verso i genitori, difesa della pace, etc.; società dell’Europa del Sud di inizio Novecento: onore..) FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
Le tre dimensioni dei valori • Dimensione affettiva. I valori influiscono su definizione di affetti e sentimenti a prescindere dai vantaggi/svantaggi prodotti dall’azione concreta • Dimensione cognitiva. I valori orientano nella conoscenza di cosa sia ritenuto bello, giusto, desiderabile, oppure brutto, ingiusto, non desiderabile.. • Dimensione selettiva. I valori orientano l’agire sociale perché forniscono la motivazione (es. sono motivato a studiare perché nella società di oggi avere un alto livello di istruzione è ritenuto una cosa desiderabile) FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
Interiorizzazione dei valori Senso di colpa, di vergogna da parte di chi se ne discosta FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
Valori e problemi • I valori sono mutevoli, ma non sembrerebbero moltiplicabili all’infinito in quanto sono connessi a determinati problemi a cui la società cerca di dare una o più soluzioni (Sciolla, 2012) • Parsons (1951) e i dilemmi strutturali della società moderna: universalismo e particolarismo; prestazione e qualità; neutralità affettiva e affettività; specificità e diffusione. FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
Le norme Asserti prescrittivi su COME ci si deve comportare per realizzare determinati valori. Es. è vietato rubare = valore onestà Valore Norme Un valore = anche più norme FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
• Le norme sono riferite a situazioni concrete ed hanno carattere imperativo • Le norme sono di vario tipo, distinte per grado di formalizzazione e per contenuto • Comportamenti regolari, abitudini, possono non essere connessi a norme (comportamenti socialmente regolati) FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
• L’efficacia sociale delle norme non dipende tanto dall’interiorizzazione (socializzazione) quanto dall’efficacia/presenza di sanzioni-premi • Es. norma: l’esame non va preparato studiando solo le slides, altrimenti sanzione = bocciatura • Es. norma: bisogna aiutare i genitori in famiglia, se lo si fa allora vi è premio = sabato sera si può tornare a casa più tardi • I valori sono interiorizzati in particolare nel corso della socializzazione nei primi anni di vita (ma vi possono essere ristrutturazioni delle motivazioni, conversioni ad altri valori), mentre le norme si apprendono lungo l’intero corso di vita FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
• Grado di formalizzazione: norme statuite (autorità pubblica le produce e controlla la loro osservanza; vari tipi di formalizzazione: leggi, regolamenti..) vs norme consuetudinarie (in genere informali, diffuse nella società: es. non si mangia con le mani, ci si saluta porgendo la mano e non il piede... etc.) • Le norme informali possono avere anche una forte influenza sulla vita sociale: es. il legame tra buone maniere e sviluppo della società moderna (N. Elias, La civiltà delle buone maniere, ed. 1982, or. 1969) • Contenuto: norme religiose (la domenica i cattolici devono partecipare alla messa), norme relative alla vita pubblica (non si va per strada nudi), alla vita privata (non si da del “lei” ai genitori o ai figli), norme tecniche (a calcio si gioca con i piedi non con le mani, a lavoro non si usa il pc per guardare una serie tv, come si può fare a casa...) FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
Le credenze • Sono proposizioni descrittive attraverso le quali noi definiamo e classifichiamo il mondo • Es. Crediamo che esistano gli extraterrestri = ci comporteremo di conseguenza, scambieremo frisbee per dischi volanti.. • Es. Crediamo che la scienza serva a farci vivere meglio, quindi seguiremo le indicazioni degli scienziati o comunque le riterremo giuste e soprattutto VERE (al contrario, pensiamo all’attuale dibattito sull’obbligatorietà dei vaccini) • Distinzione tra credenze fattuali, cioè collegate a ciò che il soggetto crede essere un fatto (credo che piova), e credenze rappresentazionali, cioè legate all’accettazione di una rappresentazione (credere a Babbo Natale perché così ha detto la mamma): le prime sono legate a una proposizione ed hanno un significato univoco; le seconde hanno un significato vago FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
• Conoscenza legata al concetto di verità • Le credenze palesemente errate possono persistere a lungo (es. superstizione, caccia alle streghe, credenza negli oroscopi e nei maghi; ma anche le “bufale” diffuse in rete, cioè le fake news...) • Ma anche quando palesemente errate queste credenze ci orientano. Durkheim ha mostrato come le rappresentazioni collettive delle società totemiche consentano ai singoli individui di questo tipo di società la classificazione del mondo lungo la direttrice affinità-opposizione al totem (simbolo del clan; vedi oltre) FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
Le credenze sono legate all’organizzazione sociale: es. categorie ritenute universali come tempo e spazio sono variate di epoca in epoca ma sono state funzionali, utili, congeniali al modo in cui è organizzata la società e da tale organizzazione traggono origine Es. calendario = organizzazione della vita sociale (la domenica si fanno cose che non si fanno il lunedì; le festività servono a rafforzare certi tipi di legami sociali, etc.): tempo ciclico delle società rurali vs tempo lineare (2017-2018-2019-2300-etc.) delle società industrializzate NB: Norme e credenze sono strettamente legate: es. norma in Italia che vieta di sposare un cugino di primo grado implica conoscenza di cosa sia un rapporto di cuginanza di primo grado = classificazione dei rapporti di parentela, dunque credenza di fondo FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
I simboli • Qualsiasi segno (anche oggetto e gesto) convenzionale o analogico che ha un doppio significato: manifesto e latente • I simboli rimandano a un significato intersoggettivo e condiviso da un gruppo. A differenza dei segnali (es. segnali autostradali) o dei marchi (Parmigiano doc, Benetton, etc.) non hanno solo scopo informativo e pragmatico, ma emotivo e cognitivo (credenze), aprono a un vissuto e a un mondo • Dimensione implicita della cultura: sono espressi dai soggetti senza che questi sappiano sviluppare ragionamenti o argomentazioni su di essi FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
• George Herbert Mead (1934): i sistemi simbolici hanno una funzione sociale e comunicativa, mettono in opera processi di identificazione; costituiscono l’elemento caratteristico dell’intelligenza umana • Paul Ricoeur (1959): il simbolo dà a pensare... spinge il soggetto all’interpretazione • Berger e Luckmann: mediazione simbolica come processo di esteriorizzazione di significati da parte di ego che produce un qualcosa che viene poi interpretato da alter (es. ci svegliamo e troviamo un coltello conficcato sopra il nostro letto... di cosa si tratta?) FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
Il posto della cultura nella società Cultura come: • Insieme complesso di credenze, norme, valori e simboli che guidano/orientano l’azione di individui e gruppi • Il soggetto si orienta all’ambiente esterno attraverso la cultura, ma cultura e società non coincidono, sebbene siano strettamente interconnesse FIORENZO PARZIALE, SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI, SAPIENZA-UNIVERSITA’ DI ROMA, A.A. 2018-2019
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