Il punto vendita Cap. 17 - Corso di Comunicazione d'Impresa - A.A. 2011-2012

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Il punto vendita Cap. 17 - Corso di Comunicazione d'Impresa - A.A. 2011-2012
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                     Cap. 17
                Il punto vendita

    Corso di Comunicazione d’Impresa - A.A. 2011-2012
         Prof. Fabio Forlani - fabio.forlani@uniurb.it
Il punto vendita Cap. 17 - Corso di Comunicazione d'Impresa - A.A. 2011-2012
2                           Capitolo 17 – Il punto vendita

    Evoluzione del ruolo del punto vendita

     POINT OF           POINT OF              POINT OF
      SALE:            PURCHASE:            PERMANENCE:
                                                                POINT OF
      Concezione              Con                  Bisogni      MEETING:
       logistica e    l’evoluzione dei         edonistici, di
    transazionale     comportamenti           divertimento e
                                                                Spazio di
      dell’attività        d’acquisto                 di
                                                                relazione
    commerciale.        l’attenzione si       gratificazione
                                                                tra clienti
     Informazioni          sposta dai            (shopping
                                                                e brand e
     pratiche per          prodotti ai         experience),
                                                                tra clienti
    bisogni di tipo       clienti, forte        dimensione
      funzionale          richiamo ai              ludica e
                      valori simbolici            ricreativa

           Comunicazione “in store”
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3                    Capitolo 17 – Il punto vendita

         La comunicazione “in store”
                di tipo hard

    • Layout esterno. Elementi architettonici,
      insegna, vetrine
    • Layout interno e merceologico. Disposizione
      dei prodotti e percorsi interni
    • Atmosfera. Stimoli polisensoriali che
      influenzano la percezione del brand (luci, suoni,
      profumi, ecc.). Agiscono sulla sfera emotiva.
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4                     Capitolo 17 – Il punto vendita

         La comunicazione “in store”
                di tipo soft
    • Intrattenimento. Risponde ai bisogni di tipo
      ludico e ricreativo. Può essere relativa a eventi
      (es. presentazione di un libro in una libreria)
      oppure di tipo strutturale (aree del punto vendita
      dedicate a specifiche attività)
    • I servizi. Relativi all’offerta dei prodotti o ad
      attività finalizzate a facilitare la fruizione (es.
      baby parking di Ikea)
    • Interazione. Ogni contatto impresa-cliente
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5      Capitolo 17 – Il punto vendita

    I format distributivi
         IL CORNER

                    Area dedicata ad un
                    singolo Brand all’interno
                    di un punto vendita
                    multimarca
                         – L’impresa può gestire in
                           modo relativamente
                           indipendente la
                           comunicazione “in store”
                           attraverso decisioni su
                           layout, personale di
                           vendita, ecc.
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6       Capitolo 17 – Il punto vendita

     I format distributivi
    IL FLAGSHIP STORE
                          Nelle aree più
                          prestigiose delle città
                             – Tutti gli elementi
                               della comunicazione
                               “in store” (sia hard
                               che soft) vengono
                               definiti per
                               comunicare i valori
                               simbolici del brand
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7       Capitolo 17 – Il punto vendita

     I format distributivi
    IL CONCEPT STORE

                    Forte tematizzazione
                    – Il cliente è “immerso”
                      nell’esperienza di marca
8                    Capitolo 17 – Il punto vendita

                 I format distributivi

    IL FACTORY OUTLET                IL TEMPORARY SHOP
    Evoluzione degli “spacci         (o store o pop-up store)
    aziendali”                       Negozio “a tempo”, al
        ●
          Obiettivo iniziale         limite con lo shopping
          era smaltire le            entertainment
          eccedenze di
          magazzino e
          merce fallata, con
          forti sconti
9             Capitolo 17 – Il punto vendita

    Case study – il ruolo del flagship
           store di BVLGARI

                          Flagship store Bvlgari nel
                          mondo:
                             – Roma, Milano, Londra
                               (2), Parigi (2),
                               Monaco, Zurigo,
                               Ginevra, New York
                               (2), Los Angeles,
                               Miami, Singapore,
                               Hong Kong, Tokyo,
                               Osaka (2)
10                   Capitolo 17 – Il punto vendita

     Gli elementi della comunicazione “in
       store” nei flagship store Bvlgari
     • Componenti hard:
       – Layout interno: sostanziale omogeneità nei
         colori e materiali
       – Layout esterno: architettura adattata al
         contesto, vetrine omogenee
11                      Capitolo 17 – Il punto vendita

      Gli elementi della comunicazione “in
        store” nei flagship store Bvlgari
     • Componenti soft:
       – Atmosfera: ambiente caldo, rilassante e tranquillo. La
         scelta della musica è affidata a un consulente
         esterno
       – Intrattenimento: eventi legati al lancio di nuovi
         prodotti ma anche mostre permanenti e spazi ristoro
       – Interazione: addetto alla vendita come consulente
         personale che costruisce un approccio relazionale.
         Capacità di ascolto e coinvolgimento del cliente.
         Tutto ciò si traduce in regole, procedure ed impegno
         in training delle R.U.
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                        Cap.18
                        Le fiere

     Corso di Comunicazione d’Impresa - A.A. 2011-2012
          Prof. Fabio Forlani - fabio.forlani@uniurb.it
13                             Capitolo 18 – Le fiere

          Il ruolo comunicativo delle fiere
     • Le manifestazioni fieristiche sono piattaforme
       relazionali organizzate che svolgono un complesso
       ruolo comunicativo che pervade diverse aree
     • Gli attori coinvolti sono:
       – ente fiera, espositori, potenziali clienti, visitatori
     • La comunicazione di marketing viene coinvolta
       attraverso
       – Attivazione di nuovi contatti e rafforzamento di quelli già
         in essere con clienti e fornitori; Sviluppo e
         consolidamento di notorietà e immagine; Monitoraggio
         concorrenza; Conoscenza del cliente
14                     Capitolo 18 – Le fiere

                  Gli attori della fiera

                                            Se impresefiere B-to-B
              Ente fiera                    (business to business)
                                            Se consumatori finali 
                                            fiere B-to-C (business
                                            to consumer)
                                            Se entrambi  fiere a
                                            carattere ibrido

     Espositori              Visitatori
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                  L’audience dell’impresa che
                      partecipa alla fiera
     La fiera è un “contesto comunicativo” definito dal punto di vista
     spazio-temporale, nell’ambito del quale numerosi attori creano,
     trasmettono e ricevono messaggi verbali e non verbali

                                                   AUDIENCE DIRETTA
     AUDIENCE ALLARGATA                            DELLA FIERA: tutti i
     DELLA FIERA: tutti coloro i                   partecipanti all’evento,
     quali entrano in contatto con i               immersi nel contesto
     messaggi della fiera, anche                   comunicativo fieristico
     attraverso i media

                                                   AUDIENCE ATTIVA
     AUDIENCE COMPLESSIVA                          DELL’IMPRESA:
     DELL’IMPRESA: tutti i                         tutti i soggetti che
     partecipanti all’evento che                   attivano una relazione
     vengono a conoscenza della                    con l’impresa
     presenza di quell’impresa
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             La valutazione dei risultati –
                indicatori di efficacia
      Audience della fiera
                               EFFICACIA DI CONTATTO:
                               A. dell’impresa/A. della fiera
     Audience dell’impresa
                              EFFICACIA DI ATTRAZIONE:
                                A. attiva/A. dell’impresa
        Audience attiva
                             EFFICACIA DI CONVERSIONE:
                             A. Attiva che stipula contratto/A.
      Audience attiva che                  attiva
      Stipula un contratto
17                      Capitolo 18 – Le fiere

           La valutazione dei risultati –
              indicatori di efficienza
     • Costo per contatto: investimento/audience
       dell’impresa
     • Costo per azione: investimento/audience
       attiva dell’impresa
     • Costo per ordine: investimento/n. di clienti che
       effettua l’ordine di acquisto
18                       Capitolo 18 – Le fiere

        Case study: la partecipazione di
        Saab al Motorshow di Bologna

     • Il Motorshow rappresenta l’unica fiera
       internazionale del settore automotive che si
       tiene in Italia
     • La scelta della Saab Italia è legata al numero di
       partecipanti (audience diretta) e ai ritorni di
       stampa attesi (audience allargata)
     • Dal punto di vista organizzativo, all’interno della
       Direzione Marketing della Saab vi è una sezione
       dedicata agli eventi fieristici
19                       Capitolo 18 – Le fiere

                 Gli obiettivi di Saab
     • Attività di PR per presentare i nuovi prodotti
     • Migliorare e consolidare l’immagine di marca
     • Rafforzare le relazioni con i clienti Saab
     • Raccogliere dati per i clienti prospect, destinatari
       di future attività di direct marketing
     • Analizzare le tendenze del settore e confrontarsi
       con i concorrenti
     • Relazionarsi con la rete dei concessionari Saab
20                      Capitolo 18 – Le fiere

              Criticità, attività svolte
             e valutazione dei risultati
     • Difficoltà di realizzare efficaci processi
       relazionali con i consumatori a causa della
       elevata eterogeneità del pubblico
     • Stand con ambientazione che richiama il brand,
       iniziative di promozione below-the-line
     • Misurazione attraverso l’analisi della copertura
       della stampa e indicatori meno tangibili come la
       brand awareness e l’effetto motivazione sulla
       rete vendita
21

                      Cap.19
                  Il codice etico
              e il bilancio sociale

     Corso di Comunicazione d’Impresa - A.A. 2011-2012
          Prof. Fabio Forlani - fabio.forlani@uniurb.it
22                Capitolo 19 – Il codice etico e il bilancio sociale

                    La “visione etica”
                     e il codice etico

     • La visione etica incide sul perseguimento della
       missione dell’impresa, che rappresenta la ragion
       d’essere. L’identità etica si collega ai valori guida
       da seguire
     • Il codice etico rappresenta la regolamentazione
       dei comportamenti individuali, interni ed esterni.
       Una carta dei diritti e i doveri morali che
       definisce la responsabilità etica di ogni soggetto
       dell’impresa.
23                Capitolo 19 – Il codice etico e il bilancio sociale

              Un codice etico parla di:
     • Gestione delle relazioni con i clienti e fornitori,
       con gli altri dipendenti e con gli altri stakeholders
       (Pubblica Amministrazione)
     • Utilizzo delle informazioni interne
     • Protezione dell’ambiente
     • Condotta individuale
     • Prevenzione degli infortuni e tutela delle
       persone
     • …
24               Capitolo 19 – Il codice etico e il bilancio sociale

          Un codice etico è efficace se:
     • Le norme nascono da una reale tensione della
       leadership verso i valori etici
     • Si inserisce e sostiene un cambiamento
       culturale
     • I principi enunciati sono condivisi e comunicati a
       tutta l’organizzazione
     • Le regole devono essere chiare e incisive
     • Vanno definite le responsabilità e i compiti nella
       gestione del codice etico (Es. Comitato Etico)
25               Capitolo 19 – Il codice etico e il bilancio sociale

                   Il bilancio sociale

     • È un documento integrativo di comunicazione e
       di valutazione del risvolto sociale dell’attività
       aziendale, che si collega al bilancio d’esercizio e
       ne amplia le informazioni
     • Rappresenta uno strumento di comunicazione
       volto a migliorare le relazioni sociali e quindi
       accrescere la brand reputation, la legittimazione
       e il consenso presso gli stakeholders
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