I PREDITTORI DELLA SCRITTURA - Abilità di base che favoriscono la correttezza ortografica in bambini della scuola primaria Teresa Gloria Scalisi ...

Pagina creata da Erica Frigerio
 
CONTINUA A LEGGERE
I PREDITTORI DELLA SCRITTURA
                          -

 Abilità di base che favoriscono la
correttezza ortografica in bambini
       della scuola primaria

                  Teresa Gloria Scalisi
  Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e
                    Socializzazione
            Sapienza – Università di Roma
Una nota sulle differenze tra ortografie
regolari ed irregolari
• Ortografie regolari (o trasparenti): le
  corrispondenze tra grafemi e fonemi
  sono prevalentemente uno a uno.
• Ortografie irregolari (o opache):
  grafemi diversi possono corrispondere
  allo stesso fonema e fonemi diversi
  possono essere rappresentati dallo
  stesso grafema.
Classificazione di alcune ortografie, dalle
più trasparenti alle più opache (Seymour,
Aro & Erskine, 2003):
1. Finlandese (+ Turco + Ceco, non
   considerate in Seymour et al., 2003)
2. Greco, Italiano, Spagnolo, Tedesco,
   Norvegese, Islandese
3. Portoghese, Olandese, Svedese
4. Francese, Danese
5. Inglese
Studi cross-linguistici hanno evidenziato
che queste differenze hanno conseguenze
soprattutto sull’apprendimento della
lettura (Seymour et al., 2003; Aro &
Wimmer, 2003):
1. per le ortografie più regolari una
   accuratezza di lettura vicina al 100%
   viene raggiunta entro il primo anno di
   scuola
2. tempi più lunghi sono necessari per
   ortografie con un livello intermedio di
   regolarità
3. i bambini Inglesi e Americani impiegano
    quattro anni per raggiungere una
    accuratezza di lettura vicina al 100%

Inoltre, il disturbo di lettura si manifesta
come «elevato numero di errori» nelle
ortografie irregolari e come «lentezza»
nelle ortografie regolari (Zoccolotti, De
Luca, Di Pace, Judica, Orlandi & Spinelli,
1999; Landerl & Wimmer, 2008; Serrano &
Defior, 2008).
Lo sviluppo della scrittura (correttezza
ortografica) è stato meno studiato, ma è
stato dimostrato che bambini Cechi ed
Italiani commettono un numero di errori
significativamente inferiore rispetto a
bambini Inglesi di pari età scolare
(Caravolas & Bruck, 1993; Romani,
Zoccolotti e Marinelli, 2011).
Le differenze descritte devono essere
tenute in considerazione nello studio
delle relazioni tra abilità di base ed
apprendimento scolastico, perché
abilità diverse potrebbero assumere un
ruolo diverso a seconda delle
caratteristiche dell’ortografia.
Abilità di base (specifiche)
   che dalla letteratura
emergono come importanti
   per l’apprendimento
          scolastico
ABILITA’ GENERALE:
Linguaggio

ABILITA’ SPECIFICA:
Consapevolezza Fonologica
Consapevolezza Fonologica: esempi

• Le parole “cane” e “pane” finiscono allo
  stesso modo? E le parole “libro” e
  “carta”?
• Che parola si ottiene se tolgo “ci” dalla
  parola “vicino”?
• Se dico M-E-L-A, che parola ho detto?
• Lo sai fare tu con la parola “sole”?
La consapevolezza fonologica (CF) è
importante per:
• l’apprendimento delle regole di
  conversione grafema-fonema e fonema-
  grafema (Stanovich, 1988; Share, 2008;
  Pufpaff, 2009)
• l’apprendimento dei nomi dei numeri e
  della loro sequenza, favorendo
  l'acquisizione della quantità del numero
  (Simmons, Singleton e Horne, 2008;
  Krajewski e Schneider, 2009).
La CF nelle ortografie regolari
• viene acquisita in tempi più brevi
  (Nikolopoulos, Goulandris, Hulme &
  Snowling, 2006)
• nei bambini con sviluppo tipico influenza
  la lettura soprattutto entro i primi due
  anni di scuola (Babayigit & Stainthorp,
  2007; Verhagen, Aarnoutse, &
  VanLeeuwe, 2008)
La CF nelle ortografie regolari
• è però carente nei dislessici almeno fino
  alla classe sesta (Kotoulas, 2004)
• studi su bambini Tedeschi e Turchi con
  sviluppo tipico hanno evidenziato che la
  CF è importante per la scrittura almeno
  fino alla classe quinta (Wimmer &
  Mayringer, 2002; Babayigit &
  Stainthorp, 2010)
ABILITA’ GENERALE:
Memoria

ABILITA’ SPECIFICHE:
Memoria a Breve Termine
Memoria di Lavoro
Memoria a Breve Termine
Esempio
Leggete le seguenti cifre:

4 - 2 – 9 – 5 – 8 - 3
Ora ripetete le cifre nello
stesso ordine in cui le avete
lette.
Memoria di Lavoro
Esempio
Leggete le seguenti cifre:

3 - 5 – 1 – 9 – 4 - 2
Ora ripetete le cifre nell’ordine
INVERSO rispetto a come le
avete lette.
Qual è secondo voi la
differenza tra i due compiti?
Nel primo caso (compito di Memoria a
Breve Termine) bisogna solo tenere a
mente le cifre.
Nel secondo caso (compito di
Memoria di Lavoro) bisogna svolgere
due compiti contemporaneamente:
tenere a mente le cifre ed invertirne
l’ordine, quindi il livello di
ATTENZIONE richiesto è maggiore
rispetto ad un compito di Memoria a
Breve Termine.
Nel modello della Working Memory di
Baddeley (1986; 2000)

• i compiti di Memoria a Breve Termine
  Verbale coinvolgono il circuito
  fonologico-articolatorio (magazzino
  fonologico + «ripasso» articolatorio)

• i compiti di Memoria di Lavoro
  coinvolgono l’Esecutivo Centrale, sistema
  di controllo che elabora strategie di
  attenzione volontarie e coscienti
Il circuito fonologico articolatorio

• contribuisce all’apprendimento a lungo
  termine delle corrispondenze tra grafemi
  e fonemi (Gathercole & Baddeley, 1993)
• nei primi anni di scuola favorisce la
  velocità di lettura in lingue ad ortografia
  regolare caratterizzate da parole lunghe,
  come il Turco ed il Tedesco (Babayigit &
  Stainthorp, 2007; Landerl & Wimmer,
  2008)
L’Esecutivo Centrale (prove verbali)
• è implicato nella comprensione del testo
  (Georgiou, Das & Hayward 2008; Scalisi,
  Pelagaggi, Fanini, Desimoni, Romano, 2009)
• permette di svolgere operazioni a più cifre
  e nello stesso tempo di mantenere in
  memoria una serie di informazioni (il
  riporto e altri fatti aritmetici) e
  utilizzarle mentre ne vengono elaborate di
  nuove (Swanson, Jerman, Zheng, 2008;
  Andersson, 2008)
ABILITA’ GENERALE:
Apprendimento - Memoria

ABILITA’ SPECIFICA:
Apprendimento di associazioni tra stimoli
visivi ed etichette verbali
PAL (Paired Associate Learning)
Valuta la capacità di apprendere nuove
associazioni tra stimoli visivi ed etichette
verbali (non parole).
Compito del bambino è apprendere i nomi
di personaggi inventati, che vengono
presentati più volte ognuno, in ordine
casuale.
                  Esempio:
Le prestazioni in compiti di PAL
• sono correlate all’abilità di lettura in
  maniera indipendente dalla Consapevolezza
  Fonologica (Windfuhr e Snowling, 2001;
  Hulme, Goetz, Gooch, Adams e Snowling,
  2007; Nilsen e Bourassa, 2008)
• sono significativamente peggiori in bambini
  dislessici che apprendono ortografie
  regolari (Mayringer e Wimmer, 2000;
  Messbauer e de Jong, 2006)
Hulme et al. (2007) ipotizzano che:
• ad un primo livello i processi implicati nel
  PAL siano coinvolti nell’acquisizione delle
  corrispondenze tra grafemi e fonemi (via
  fonologica di lettura)
• ad un secondo livello siano coinvolti
  nell’apprendimento delle associazioni tra
  le rappresentazioni ortografiche delle
  parole e le loro rappresentazioni
  fonologiche (lettura lessicale)
ABILITA’ GENERALE:
Linguaggio

ABILITA’ SPECIFICA:
Denominazione rapida automatizzata
Denckla e Rudel (1976)
(dire velocemente il nome di oggetti
familiari)
Rapid Automatized Naming (RAN)

           Esempio
La prestazione in compiti di RAN

• risulta correlata all’abilità di lettura in
  moltissimi studi sui bambini (v. meta-
  analisi Swanson, Trainin, Necoechea &
  Hammill, 2003)
• è risultata correlata all’abilità di lettura
  anche in studenti universitari (Arnell,
  Joanisse, Klein, Busseri & Tannock, 2009)
• predice soprattutto la velocità di lettura
  (Savage & Frederickson, 2005)
La prestazione in compiti di RAN

• è il miglior predittore della lettura nelle
  ortografie regolari (Landerl & Wimmer,
  2008; Scalisi, Desimoni & Pelagaggi, 2009;
  Lervag, Braten & Hulme, 2009)
• contribuisce anche alla scrittura ma in
  misura minore rispetto alla Consapevolezza
  Fonologica (Landerl & Wimmer, 2008;
  Babayigit & Stainthorp, 2011)
• il RAN di numeri è correlato alle abilità di
  calcolo (Vukovic e Siegel 2010)
Il contributo del RAN alla lettura

• è indipendente dalle abilità fonologiche
  (Roman, Kirby, Parrila, Wade-Wooley &
  Deacon, 2009)
• è indipendente da un fattore generale di
  velocità (Powell, Stainthorp, Stuart,
  Garwood, & Quinlan, 2007)
• è indipendente dall’accesso lessicale
  (Logan, Schatschneider & Wagner, 2010)
Norton & Wolf (2012) ipotizzano che il
principale legame tra RAN e velocità di
lettura sia costituito dall’automatizzazione
dei processi di elaborazione sottostante
sia al compito di RAN che ad una lettura
fluente.
Tuttavia una prestazione lenta al RAN
potrebbe anche riflettere l’incapacità di
registrare una sequenza di lettere
abbastanza velocemente da apprenderle
come fuse in un’unica unità ortografica
(Wolf & Bowers, 1999).
ABILITA’ GENERALI:
Attenzione e Memoria in compiti di natura
non verbale

ABILITA’ SPECIFICHE:
Scansione visiva
Memoria di Lavoro Visuospaziale
Scansione visiva - Esempio
Alcuni lavori hanno evidenziato che bambini
con difficoltà di lettura hanno prestazioni
peggiori rispetto ai normolettori in prove
di scansione visiva (Montalbano, Fanini &
Scalisi, 2003; Di Filippo, Brizzolara,
Chilosi, De Luca, Judica, Pecini, Spinelli e
Zoccolotti, 2006).
Memoria di Lavoro Visuospaziale - Esempio

                 Compito 1 – indicare il pallino
                 diverso dagli altri due
                 Compito 2 – indicare su una
                 griglia vuota la posizione dei
pallini diversi dopo una sequenza di due
item.
Le sequenze aumentano da 2 a 5 item.
Anche nelle prove di Memoria di
Lavoro Visuospaziale è richiesto di
svolgere un doppio compito, come nelle
prove di Memoria di Lavoro Verbale.
Basse prestazioni in entrambe le prove
evidenziano un problema di attenzione
generalizzato, che è indipendente dal
tipo di materiale elaborato.
La Memoria di Lavoro Visuospaziale è
molto importante per l’apprendimento
del calcolo (Andersson, 2008).
I predittori della lettura e della scrittura
sono diversi per ortografie con
caratteristiche diverse?
Risultati di una ricerca cross-linguistica.
Differenze tra ortografie (scuola dell’infanzia - seconda primaria)
                       Georgiou e al., 2012
Differenze tra ortografie (scuola dell’infanzia - seconda primaria)
                       Georgiou e al., 2012
Differenze tra ortografie (scuola dell’infanzia - seconda primaria)
                       Georgiou e al., 2012
Alcuni aspetti metodologici di cui tenere
  conto nell’esame dei predittori della
    scrittura in ricerche longitudinali
• Lettura e scrittura sono correlate, quindi la relazione
  significativa tra un’abilità di base e la scrittura potrebbe
  dipendere dalla relazione tra quella abilità di base e la
  lettura
• Molte prove di Consapevolezza Fonologica hanno elevate
  correlazioni con la MBT, quindi il contributo della MBT
  dovrebbe essere controllato statisticamente
• La scrittura in fase iniziale è un predittore molto robusto
  della successiva abilità di scrittura, quindi eventuali
  effetti di «autoregressione» possono indebolire la
  capacità predittiva di altre abilità
• Le relazioni tra abilità di base valutate nei prelettori e
  successivi apprendimenti scolastici si indeboliscono con il
  trascorrere del tempo, quindi meglio valutare tali abilità
  anche nei successivi follow-up
Un modello di relazioni tra abilità di base nella scuola dell’infanzia
e lettura e scrittura in prima primaria (bambini olandesi)

 Boets, Wouters, van Wieringen , De Smedt, Ghesquiere (2008)
Risultati preliminari di una ricerca
longitudinale su bambini Italiani esaminati
      ad inizio e fine prima primaria e
   successivamente in terza ed in quinta
                   primaria

           Teresa Gloria Scalisi
             Marta Desimoni
Hanno collaborato alla raccolta dei dati in fasi diverse
                   della ricerca:
                 Chiara Rigamonti
                 Vitanna Santoro
                   Milena Coletti
                    Emilia Ciccia
                 Mattia De Paolis
                 Elisa Bevilacqua
                 Federica Tomasi
                  Simona Schäfer
                    Silvia Brutti
                Martina Morabito
                   Giada Genco
               Laura Di Vito Curmini
Il campione è composto da 92 bambini romani
(39 maschi e 53 femmine) di età media 6 anni e
4 mesi al momento della prima osservazione
effettuata negli ultimi mesi della scuola
dell’infanzia. Sono stati esclusi tutti i bambini
stranieri ed i bambini con diagnosi di deficit
neurologico o senso-motorio.
Prove somministrate
  nelle diverse fasi
1 – Inizio prima primaria (ottobre-dicembre)
Le seguenti prove tratte dalla batteria PAC-SI (Scalisi
et al., 2009):
• Rime Figurate (CF)
• Span di Cifre Avanti (MBT)
• RAN oggetti (denominazione rapida automatizzata)
• Denominazione di oggetti (accesso lessicale -
   vocabolario)
• Ricerca di 2 Simboli (attenzione - area non verbale)
• Ricerca di Sequenze di Oggetti (attenzione - area
   non verbale)
Altre prove costruite per la prima classe primaria:
• Segmentazione Fonemica (CF)
• Span di Cifre Indietro (MBT – WM)
• RAN numeri (denominazione rapida automatizzata)
• PAL (apprendimento di associazioni tra stimoli visivi
   ed etichette verbali)
• Memoria di Lavoro Visuospaziale
   (WM – area non verbale)

PAL – Paired Associate Learning           WM visuosp.
2 – Fine prima primaria (Aprile – Maggio)

• Lettura di Parole ad Alta Frequenza e Non
  Parole (Zoccolotti et al., 2005) punteggio:
  stimoli corretti al minuto
• Dettato di un brano (Tressoldi e Cornoldi,
  2000)
3 – Fine terza primaria (Aprile – Maggio)
Prove di Lettura e Scrittura
• Lettura di Parole ad Alta Frequenza e Non
  Parole (Zoccolotti et al., 2005) punteggio:
  stimoli corretti al minuto
• Dettato di un brano (Tressoldi e Cornoldi,
  2000)
• Dettato di Parole Ambigue e Non Parole
  tratte dal test DDO (Angelelli et al., 2008)
Prove PAC-SP (Desimoni & Scalisi in
preparazione)
• Span di Cifre Avanti
• Span di Cifre Indietro
• Memoria di Lavoro Verbale
• Rime Figurate
• Fusione Fonemica
• Spoonerism
• PAL (Paired Associate Learning)
•   RAN di oggetti
•   RAN di numeri
•   Denominazione di oggetti
•   Decisione ortografica

Stimoli tratti da Marinelli, Angelelli, Notarnicola e
Luzzatti (2009)
3 – Fine quinta primaria (Aprile – Maggio)
Tutte le prove somministrate in terza primaria.
-------------------------------------------------------------------------
    RISULTATI PRELIMINARI RELATIVI ALLE SEGUENTI
                             RELAZIONI:
           Abilità di base           Scrittura

           Inizio Prima              Fine Prima
           Inizio Prima              Terza
           Inizio Prima              Quinta
           Quinta                    Quinta
REGRESSIONI                                        Selezione Regressione
                                                   Predittori Finale
INIZIO PRIMA –         Lettura Parole AF F1        *          ***
FINE PRIMA             Lettura Non Parole F1

V.D. ACCURATEZZA       Rime
DETTATO BRANO          Segmentazione fonemica      °        n.s.
                       Span Avanti
SIGNIFICATIVITA’
                       Span Indietro
VALORI BETA:           Lettura Parole AF F1        ***
° p < 0,07
* p < 0,05             PAL                         *        *
** p < 0,01            RAN oggetti                 °        *
*** p < 0,001          RAN numeri
                       Denominazione oggetti
F1 = FINE PRIMA        Lettura Parole AF F1        ***
TUTTE LE ALTRE PROVE
SONO STATE             Memoria di Lavoro visuosp.
SOMMINISTRATE AD       Ricerca di 2 Simboli
INIZIO PRIMA           Ricerca sequenze di oggetti
                       Lettura Parole AF F1        ***
REGRESSIONI INIZIO PRIMA – FINE TERZA
                            F3 = FINE TERZA
VARIABILI DIPENDENTI        Selezione Predittori       Regressione Finale
Accuratezza scrittura -->   Brano P.Ambigue Non Parole Brano P.Ambigue Non Parole
Lettura Parole AF F3        ***      ***         *     ***     ***        **
Lettura Non Parole F3

Rime
Segmentazione fonemica      *      **                 *       **
Span Avanti
Span Indietro
Lettura Parole AF F3        ***    ***       ***

PAL
RAN oggetti
RAN numeri
Denominazione oggetti              *                  n.s.    °
Lettura Parole AF F3        ***    ***       *

Memoria di Lavoro visuosp. **                         *       n.s.
Ricerca di 2 Simboli
Ricerca sequenze di oggetti
Lettura Parole AF F3        ***    ***       **
REGRESSIONI INIZIO PRIMA – FINE QUINTA
             F5 = FINE QUINTA
VARIABILI DIPENDENTI        Selezione Predittori Regressione Finale
Accuratezza scrittura -->   Brano P.Ambigue Brano          P.Ambigue
Lettura Parole AF F5
Lettura Non Parole F5       °       **         *          ***

Rime
Segmentazione fonemica
Span Avanti
Span Indietro                       *                     *
Lettura Non Parole F5       **      ***        n.s.

PAL
RAN oggetti
RAN numeri                  *                  *          n.s.
Denominazione oggetti
Lettura Non Parole F5       °       ***

Memoria di Lavoro visuosp.
Ricerca di 2 Simboli
Ricerca sequenze di oggetti
Lettura Non Parole F5       **      ***
REGRESSIONI QUINTA
VARIABILI DIPENDENTI        Selezione Predittori Regressione Finale
Accuratezza scrittura -->   Brano P.Ambigue Brano          P.Ambigue
Rime
Fusione fonemica
Spoonerism                  *                  *          n.s.
Span Avanti                 **                 *          n.s.
Span Indietro
Memoria di Lavoro Verbale
Lettura Non Parole                  ***

PAL                         *       ***        n.s.       *
RAN oggetti
RAN numeri
Denominazione oggetti
Lettura Non Parole

Dec. Ortografica Regolari           *          n.s.       ***
Dec. Ortografica Ambigue
Lettura Non Parole                  *          n.s.       n.s.
CONCLUSIONI
La Consapevolezza Fonologica predice la scrittura in terza ma non in prima
né in quinta.
Il RAN di oggetti predice la scrittura in prima mentre il RAN di numeri la
predice in quinta ma solo per il Brano.
La memoria di lavoro visuospaziale predice il dettato del Brano in prima
mentre lo Span Indietro predice il Dettato di Parole Ambigue in quinta. La
Memoria di Lavoro sembra quindi essere un buon predittore a lungo
termine dell’accuratezza di scrittura, a differenza di quanto si riscontra in
letteratura per la decodifica di lettura.
Considerando le relazioni intra-classe tra le variabili, è interessante il
contributo significativo del PAL sia in prima che in quinta. E’ probabile che
in prima sia connesso all’apprendimento di nuove associazione tra fonemi e
grafemi, ed in quinta all’apprendimento delle associazioni tra parole e loro
rappresentazioni ortografiche, infatti fornisce un contributo significativo
alla scrittura di parole ambigue.
Grazie per l’attenzione!
Puoi anche leggere